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Audio Professionale con Linux (III parte)

La prima “killer application” – Ardour
Gli americani hanno questo modo di chiamare una applicazione che nel suo campo “uccide” la concorrenza per la sua eccellenza in un determinato segmento, tanto da convincere un utente al passaggio ad una piattaforma differente pur di usare quel software, ad esempio.
Ardour EditorSe mai questo concetto possa essere applicato ad una applicazione linux in un ambito diverso da quello server o di sviluppo, Ardour sarebbe sicuramente la prima “killer application”. Ha tutte le carte in regola per esserlo: nonostante sia in stato di beta e’ abbastanza stabile, supporta tutti gli standard che col tempo si sono affermati nell’audio digitale, e’ sempre piu’ semplice ed efficace da usare, segue uno sviluppo aperto e sulle ML ogni critica o consiglio da parte dei beta testers e’ sempre ben accetto ed ascoltato. Non vorrei essere troppo scontato, ma ardour e’ ovviamente software libero, quindi gratis, quindi GPL, quindi liberamente estensibilie e modificabile da chiunque.
La “definizione” di ardour e’: Digital Audio Workstation ovvero Postazione di Lavoro per l’Audio Digitale (com’e’ che in italiano sembra piu’ il nome di un partito politco anziche’ di un software rivoluzionario?). Basti pensare che e’ la risposta alle esigenze che avevamo elencato sopra a proposito della registrazione multitraccia. Ardour e’ strettamente correlato allo sviluppo di jack, se consideriamo che il principale sviluppatore dei due progetti e’ la stessa persona, tale Paul B. Davis, “ex impiegato n. 2 ad amazon.com”, nonche’ geniale e un tantino visionario scrittore di software audio appunto.
Ardour Mixer
Detto in maniera spicciola ardour e’ un registratore multitraccia con capacita’ di editing audio, supporto per plugins, supporto undo/redo illimitato, pieno supporto per l’automazione, console di missaggio avanzato con possibilita’ di aggiungere un numero di canali/bus virtualmente limitato solo dall’hardware disponibile nella propria macchina.
Torniamo all’esempio proposto prima per presentare una mia sessione tipo. Voglio precisare che allo stato attuale io uso ardour soltanto per registrare alcune idee che poi faccio ascoltare alla mia band. Spero in futuro di poter acquistare una macchina decente che mi permetta di sfruttare appieno ardour per registrare qualche demo con tutto il gruppo.
Scenario:
Per questa prova voglio registrare una melodia che mi e’ venuta in mente stamattina appena sveglio, mi sono messo a canticchiarla cosi’, un motivo vagamente blues con un riffettino di chitarra semplice semplice, che ho deciso di intolare… “satisfaction (i can’t get no)”. La struttura dovrebbe essere abbastanza semplice: batteria, basso, due chitarre e la voce, eventualmente qualche coretto.
Dal momento che questo non e’ un how-to o un manuale, mi affretto a chiarire il fatto che ALSA, Jack e Ardour vanno installati, configurati ed usati come qualiasi altro software: leggendo la documentazione! Tornando a noi, la prima cosa che faccio e’ ovviamente lanciare il server audio Jack:

$: jackd -R -d alsa -d opl3sa2 -r 44100

da root, oppure

$: jackstart -R -d alsa -d opl3sa2 -r 44100

da semplice user (in un kernel patchato per “capabilities”). Notare che le linee di comando appena lette si applicano nel caso abbiate definito “opl3sa2” come vostra scheda audio. Ovviamente in alternativa si puo’ usare anche qjackctl, e’ quello che faccio spesso io.
Da questo momento la mia macchina e’ pronta per essere usata come un mini studio di registrazione. Ho settato la “sample rate” a 44100 perche’ la mia scheda audio e il mio PC in generale fanno veramente schifo, ma jack e anche ardour supportano fino a 96KHz di sample rate, cioe’ la qualita’ audio di un dvd. A questo punto do il fatidico comando:

$: ardour

Quello che mi si presenta (a parte lo splash screen di una bruttezza imbarazzante)
e’ una finestra piena di comandi concentrati nella parte superioe e uno spazio chiaro in mezzo, dove si capisce che andra’ in qualche modo la nostra musica :-)
Andiamo avanti, pianifichiamo e cominciamo a registrare.
La prima “killer application” – Ardour
Senza entrare nel dettaglio della configurazione e personalizzazione di ardour, e’ abbastanza facile ed intuitivo impostare una sessione in maniera razionale. La prima cosa da fare e’ stabilire l’ordine in cui aggiungere e registrare le tracce, io generalmente prima ancora di lanciare ardour comincio col mettere su una parte per batteria con hydrogen.
Ovviamente questo non e’ un passaggio obbligato, ma il mio nuovo pezzo, satisfaction, suonerebbe male senza batteria :-P
Una volta preparata la parte di batteria, lasciando hydrogen in esecuzione, lancio ardour, creo una nuova sessione con l’apposito menu, e la chiamo appunto “satisfaction”. Questo creera’ una cartella con quel nome, all’interno della quale ardour mettera’ tutto il materiale registrato, assieme ai dati di cui ha bisogno. Sempre dal menu sessione, click su “aggiungi tracce” e aggiungo le seguenti 5:
Ardour New Session

  • Batteria – stereo
  • Basso – mono
  • Chitarra1 – mono
  • Chitarra2 – mono
  • Voce – mono

Mentre ci siamo aggiungo pure un’altra traccia stereo e la chiamo MIX, vedremo dopo di che si tratta. Una cosa che faccio io generalmente e’ salvare una “sessione” come questa come Modello per future sessioni. Questo si fa semplicemente salvando come Modello dal menu Sessione. Successivamente posso creare altre sessioni simili utilizzando il modello salvato, come si vede nell’immagine sopra.
Adesso registro l’output di hydrogen, cioe’ la parte di batteria, direttamente dentro ardour, nella traccia appositamente creata. Ricordate quanto detto a proposito di gestione del “transport”? Bene, per fare questo bisogna configurare ardour come master e hydrogen come slave.
Registrare la prima traccia
Siamo pronti, abilito “quella traccia” alla registrazione di “quell’input”:

  • click sul pulsante Input nella apposita striscia, e dalla linguetta Ardour aggiungo hydrogen_L e hydrogen_R rispettivamente al canale L ed R della traccia
  • (opzionale) click sul pulsante Output per aggiungere/modificare l’output della traccia in modo da poter ascoltare la traccia mentre la si registra
  • click sul pulsante R nella apposita striscia
  • click in alto sull’apposito ed inequivocabile pulsante rosso
  • grattata sotto il mento

E finalmente click sul pulsante Play, stiamo registrando! Una volta premuto il pulsante play dovrebbe essere partito sia ardour a registrare, sia soprattutto hydrogen a suonare, se cosi’ non fosse ci si assicura di aver impostato correttamente i parametri del transport master/slave e quelli relativi all’Input e Output. In caso di riuscita si attende che la parte di batteria sia completamente registrata e si clicka sul pulsante Stop. A sto punto deselezionando il pulsante R posso riascoltare il pezzo di batteria quante volte voglio.
Applicare un plugin LADSPA di esempio
importante: tenere Numlock spento quando si usa ardour
Proviamo ad aggiungere un leggero riverbero alla batteria. Click destro nell’apposita area scura, addetta a plugins inserts e sends, della striscia selezionata e “aggiungi plugin”, seleziono FreeVerb, configuro e provo a riascoltare la traccia, va meglio. Possiamo sempre cambiare i parametri dei plugins al volo.
“Mixdown” – il modo corretto di esportare una sessione su un file audio
HydrogenL’aggiunta delle altre quattro tracce avviene allo stesso modo, con la differenza che per registrare basso, chitarra e voce non abbiamo bisogno di programmi esterni, e basta solo ripetere per ogni traccia la procedura descritta prima, scegliendo di volta in volta Input e Output delle diverse tracce, spostandoci in basso fino a completare la sessione. Ovviamente possiamo aggiungere effetti a piacere e giocare cone le impostazioni, c’e’ veramente molto da scoprire.
Session LoadedA questo punto mi trovo con cinque tracce di materiale registrato, sistematoi e livellati i volumi, configurati i plugins ecc ecc, insomma quando ascolto “satisfaction” sono abbastanza soddisfatto appunto. E’ giunto il momento di “fissare” la sessione su un file unico che poi si puo’ comprimere a piacere. Ricordate quella traccia particolare chiamata “MIX”? Bisogna mixare le cinque tracce su questa particolare traccia, percio’ si aggiusta coerentemenre Input/Output delle tracce e registriamo tutto su MIX. Se riascoltando la traccia MIX c’e’ qualcosa che non va, si ricontrolla e registra nuovamente, e’ normale fare registrazioni non proprio impeccabili le prime volte ;-).
Appena sono contento di come suona MIX, oppure appena mi sono stufato di riprovare a registrare, sono pronto per esportare il file. Click sull’apposita voce dal menu sessione e do un nome al file. Le impostazioni di default vanno benone, eventualmente e’ meglio se si sa cosa cambiare. L’importante a questo punto e’ selezionare dall’elenco delle tracce *soltanto* il canale destro e il canale sinistro della traccia MIX.Click su esporta, breve attesa e il nostro file e’ pronto.
Conclusioni
JaminIl passo successivo e’ quello di masterizzare quello che abbiamo registrato. Per fare cio’ ci si appoggia ad un’altra applicazione, un progetto nato esattamente per svolgere soltanto questo scopo, il cui nome e’ Jamin.Nell’immagine qui accanto, presa direttamente dal sito di Jamin, si puo’ vedere come Jamin, facendo uso di Jack, possa essere integrato in questo ambiente di lavoro, in modo da ricevere direttamente l’output di ardour e usarlo come input, pronto per essere manipolato.
Riferimenti
Il nostro sguardo d’insieme finisce qui, non prima di aver almeno nominato alcune delle applicazioni piu’ promettenti e di cui non si puo’ non fare uso nel mondo dell’Audio in Linux:

  • AudacityUno dei software piu’ interessanti per l’editing e la registrazione multitraccia, esiste per piu’ sistemi operativi ed e’ abbastanza affidabile Homepage
  • Ecasound“software package designed for multitrack audio processing”, come viene definito dall’autore. Fa praticamente tutto, e’ solo questione di scoprirne le innumerevoli funzioni. Sono disponibili diverse interfacce grafiche piu’ o meno riuscite, le trovate nel sito di ecasound qui
  • Jack RackGia’ da nome si capisce che questo e’ software per chitarristi :-) ma non solo, Jack Rack e’ appunto un rack che permette di addizionare piu’ effetti, plugin LADSPA ovviamente, ed applicarli ad un ingresso, che puo’ essere un qualsiasi output in un flusso audio controllato da jack. Ad esempio la mia strato ’57 reissue appiccicata al LINE IN della scheda audio. Homepage
  • MusePur non facendo uso di alcun software MIDI, credo sia doveroso segnalare almeno Muse, che trovate qui

Guide – Tutorials – How-to
La filosofia Unix/Linux come abbiamo visto e’ vincente e l’audio professionale sembra essere una delle risorse inaspettate che potrebbe portare linux alla ribalta come sistema legato a ruoli diversi da quelli tradizionalmente ricoperti. Questa frammentarieta’ pero’ se da un lato garantisce una grande flessibilita’, dall’altro tende a “spaventare”. Ecco le pagine che mi sono state utili per installare, configurare ed imparare ad usare i vari pezzetti di questo grande puzzle:

0 commenti

  1. Pingback:pollycoke :) » Jokosher 0.1: produrre audio con GNOME

  2. anonimosanremese

    Salve.
    Guida molto interessante. Manca però di un accenno sulla scheda audio e midi da usare. Senza queste credo non si riesca a fare nessuna prova.
    Grazie comunque per le indicazioni di base.

  3. felipe

    Nella sezione dedicata ad ALSA indico che ormai sono supportate praticamente *tutte* le schede audio, dalle più stronze alle più professional, quindi una qualsiasi scheda va bene.
    Ovviamnete più si hanno pretese e più bisogna spendere, questo vale sempre :) In ogni caso se cercavi una guida su come costruirsi il proprio studio di registrazione casalingo… beh non è questa :) e mancherebbero *tantissime* altre info per quello
    Magari prima o poi ne scrivo una. Ovviamente tutta incentrata su Ardour!

  4. Pingback:Ardour 2: semplicemente spettacolare « pollycoke :)

  5. Giuseppe

    Ciao,
    lavoro con Linux (specialmente per sistemi embedded) da parecchi anni, ed essendo un chitarrista mi tenta l’idea di avere una piattaforma Linux per fare musica.
    Da una Fedora, dove ricompilavo sia il Kernel (con Low Latency) sia tutti i tools (jack, ardour, rosegarden etc) sono passato ad Agnula (+ qualche piccola modifica fatta da me ;-)). Ovviamente ho provato anche altre distro come ad esempio:
    D y n e : b o l i c , APODIO, Musix GNU+Linux etc.
    Dopo la lunga premessa, scusate!!!, vi espongo il mio vero problema.
    Con Windows, riesco, grazie ai driver Kx-project, a configurare la mia SBLive in modo da lavorare in ASIO mode con latenza di circa10ms).
    Riesco sia ad utilizzare applicazioni stand-alone come Amplitube UNO (distribuito da IK multimedia gratuitamente) sia ad applicare i vari VST plugin utilizzando un qualsiasi Cubase di turno. Con Linux, sono in grado di mixare ed “effettare” cio’ che registro ma, probabilmente non mi e’ ancora chiaro, non riesco ad utilizzare i VST plugin (specialmente in real-time).Qualsiasi consiglio e’ ben accetto!!!

  6. felipe

    @Giuseppe:
    Purtroppo i plugin VST non sono supportati come tutti noi vorremmo, soprattutto perché spesso sono sviluppati “male” usando scorciatoie che li rendono utilizzabili solo su winzoz
    Se hai usato Fedora sono sicuro che conosci Planet CCRMA, sì?

  7. wrd

    ciao felipe, non riesco a trovare informazioni sulla scheda audio edirol ur-80…
    io monto una debian e volevo riuscire a farla funzionare con quella scheda… sapresti dirmi qualcosa?
    ciao e grazie

  8. Puppet

    Qualcuno mi saprebbe spiegare perchè non riesco a cambiare le opzioni di jack? Mi spiego meglio. Ardour ha come saple rate 48000, e quindi mi suona dei campioni a 44100 con un pitch superiore. Al di là del fatto che questa mi sembra una seccatura non da poco, penso di dover cambiare i settaggi di jack, in modo da avere un sample rate pari a 44100. E pur tuttavia, se anche cambio i settaggi e faccio ripartire jack, nella sua finestra di status noto che il sample rate non è cambiato, come non è cambiato il pitch dei files in Ardour, che è più alto di quello che dovrebbe essere. Perchè?
    Ma soprattutto non c’è un sistema per fare in modo che i files importati in Ardour vengano automaticamente adattati come sample rate?
    Vi prego… un aiutino… ;-)

  9. thelord

    Perchè quando faccio partire jackd mi salta fuori questo:
    cannot use real-time scheduling (FIFO at priority 10) [for thread -1210602624, from thread -1210602624] (1: Operation not permitted)
    cannot create engine

  10. brasello

    E’ possibile dare qualche effetto di riverbero o delay a ciò che semplicemente esce dalle casse anche non nel momento in cui si fa musica… anche se solo la si ascolta o si guarda un dvd giusto per non avere il suono piatto delle casse non effettate?
    Tutto questo xkè dopo anni e anni di winzoz sono passato da 2 giorni anch’io a ubuntu?
    Mi spiego meglio dal mixer win mi da la possibilità di scegliere un effetto (caverna arena corridoio di pietra, "cesso") C’è un corrispondente linuxico della cosa?

  11. Pingback:Ubuntu a 360°, i migliori programmi Audio e Musica (Editing Audio)…ma siamo ancora lontani

  12. Pingback:ρTondo Blog » Gnufunk, Hacking in a funky flavour

  13. MARBEW

    ciao,
    IO FACCIO QUELLO CHE DICI TU, PRIMA APRO HYDROGEN E QUANDO APRO ARDOUR MI DICE CHE JACK È GIÀ IN USO E QUINDI NON MI APRE ARDOUR. COME SI IMPOSTA IL MASTER E SLAVE TRA I DUE PROGRAMMI IN CHE SEZIONE? GRAZIE.
    marbew

  14. Pingback:Audio Professionale con Linux (II parte) « pollycoke :)

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