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GtkAppWindow? La menubar universale per GNOME

Ogni volta che leggo qualcosa sulla possibilità di avere una GtkAppWindow nelle GTK il mio cuor s’accende di speranza.

MenuBar

Federico Mena Quintero, uno dei “grandi” messicani che stanno dietro GNOME, in questo post ha riacceso le mie speranze, riferendo di una discussione avuta presumibilmente in IRC o su ML riguardo alla faccenda.

Già, ma cosa sarebbe sta GtkAppWindow? Beh, è quella barra dei menu che vedete in alto in molti OS “alternativi” tra i quali spicca da sempre per visibilità MacOS
E’ – o meglio sarebbe – una particolare finestra GTK che contiene un menu e una serie di possibili altre estensioni, tra cui una status bar e/o un contenitore di applet e/o un’area di notifica. Insomma non avete mai visto una schermata di MacOSX? :-)

Vantaggi nell’avere una menubar universale? Molti, eccone alcuni:

  1. Niente spreco di spazio. Attualmente la configurazione standard di GNOME prevede due pannellozzi che ciucciano spazio inutilmente. Con una menubar ogni applicazione avrebbe un bel numero di pixel in meno.
  2. Sensatezza. MacOS non è l’unico OS ad aver adottato la menubar, e non è stato nemmeno il primo! Dietro ci sono studi di usabilità che ne confermano le doti. Quindi adottare una menubar non significa “copiare la Apple” ma è una scelta di sensatezza!
  3. Integrazione. Usare un’interfaccia che delega tutte le cose ripetitive ad un’area sempre uguale e ben definita del desktop dà la sensazione che ogni app sia integrata con il resto del desktop, e che “ogni cosa” faccia parte di un “tutto”.
  4. Semplicità. Questa proprio non si può spiegare :D Avere una *unica* zona a cui guardare per cercare i menu, invece di cercare con gli occhi in ogni app, è una cosa che da una sensazione di semplicità e razionalità.

Svantaggi nell’avere una menubar universale? Uno, eccolo:

  1. Qualche deficiente che dirà: “Ma GNOME copia dalla Apple!”

A mio avviso questa è una delle cose più spaziali che potrebbe riservarci GNOME per il futuro, spero proprio che il bug #127958 venga risolto e che anche noi possiamo avere un desktop *realmente* integrato! Mi rendo conto che una menubar non basta, ma sarebbe un tassello importante ;-)

26 commenti

  1. Shuren

    “Sensatezza. MacOS non è l’unico OS ad aver adottato la menubar, e non è stato nemmeno il primo!”

    Già nei primi anni ’90 c’era quello che cerchiamo in un desktop, in NeXTStep, sempre stato di nicchia però. Oggi solo con _alcune_ applicazioni GNUStep abbiamo la barra dei menu come da post, o in MacOSX appunto.

    Portarlo nelle applicazioni GTK sarebbe un grande salto in avanti nell’usabilità e una salita vertiginosa di punti per le nostre amate librerie.

    Detto questo, fello, I’m down -_-

  2. Adriano Varoli Piazza

    Rispondo per le rime:
    1) Non mi pare che i due menu di GNOME sprechino spazio veramente, e comunque potrei sempre togliere quello inferiore dove ci sono la barra di applicazioni, il desktop switcher, il pulsante di minimizzare le finestre e il cestino (queste ultime due potrebbero andare sul menu principale, le altre sono soppiantabili in certa misura da scorciatoie di tastiera) e saremmo allo stesso spreco di spazio.
    2)Ci sono anche studi di usabilità dietro all’interfaccia di GNOME e a quella di Windows, se veramente dobbiamo andare qui. Quella che tu definisci sensatezza è un gusto. Ci sono anche stati sistemi prima di gnome con barra di applicazioni e menu start, no? E poi, dobbiamo ricordare che su Mac OS X il menu start è in mezzo al desktop, nel dock, e che o rimane nascosto dalle finestre oppure occupa spazio del desktop. Nel primo caso implica lavoro per ritrovarlo.
    3) Questo non è molto fattibile su Linux proprio perchè non c’è solo Gnome. avere le app come parte di un tutto è molto bello fintantochè tutte le app si comportano così, o ci sono poche “traviate”. Se hai tutte le app di KDE che fanno diversamente è un pò più complicato. Certamente, Dapper non implica KDE, ma lo status quo è molto diverso dall’enforcement che fa Apple.
    4) Avere i menu separati dalle finestre a cui appartengono (nota la idea, completamente diversa dalla tua) è anche una cosa che da una sensazione di separazione, complicazione e irrazionalità. Perchè se ho la finestra qui devo andarmi a cercare il menu lá sopra? E cosa succede se uso focus-follows-mouse (che per me è altamente produttivo)?

    Svantaggi
    1) Non dare dei deficienti agli altri, chè dopo tutto GNOME copia, e tanto, dalla Apple. Lo considero cosa buona, ma il verbo è quello. Copia anche da Windows, e copia da altri sistemi. E pure inventa roba nuova.

    Tanto per non fraintenderci, sbavo anch’io davanti alle Mac, che mi piacerebbe tanto avere.

  3. Shuren

    Di valido, IMHO, c’è solo il punto 4), e la soluzione è semplice: non usi questa feature, usi un altro desktop manager. Le altre, più che questione di gusti, sono mere questioni d’abitudine: usando da anni un desktop senza icone (canonicamente parlando) o menu Start, mi trovo a disagio ad usare qualcosa con più cose di quello a cui sono abituato.
    Parli di status quo, ma dimentichi progetti come Freedesktop.org che cercano di portare un po’ d’ordine nell’entropia delle nostre possibilità di scelta.
    Non è MacOSX in sè il punto di partenza, o di arrivo, dipende come vuoi vederla, ma le idee che ci stanno dietro: come ho scritto nel mio post precedente, questa feature non è propria di MacOSX, ma di un sistema operativo vecchio di 16 anni. Ignorare concetti del genere sarebbe come dire che degli elicotteri, pensati addirittura da Leonardo o da Verne, possiamo anche farne a meno visto che ci sono le piste di decollo.
    La deficienza dell’Open Source moderno è mettere le mani avanti appunto sul concetto di “copia”: non si deve copiare un software, e non lo si fa: bensì si prendono le idee buone, le si applicano, le si rielaborano, come ogni buon progetto Open (che spazia da un estremo all’altro dello scibile scentifico umano) deve fare.

  4. Adriano Varoli Piazza

    Premetto una cosa: nel tuo commento non sono sicuro di a chi stai rispondendo, se a me o al post originale (credo a me dalla frase sullo status quo). Questo chiarito, possiamo continuare.

    Non dico che lo status quo sia buono, dico che è quello che è. Apple ha sempre fatto forza sull’interfaccia, gli utenti si aspettano applicazioni che seguano sempre le guidelines, e fanno pressione sugli sviluppatori per avere applicazioni che si adeguino. Su Linux, non puoi pretendere quello finora perchè la metà delle applicazioni che girano usano un toolkit diverso, hanno diverse idee di cosa sia usabile, e aparte il lavoro lodevole di gente e gruppi come FreeDesktop, che non dimentico ma che pure non sono lo status quo ora, non c’è ancora accordo su cose basiche come cosa mettere sui bottoni (Ok e Cancel? Verbi? e la loro posizione relativa? Ok va a destra o a sinistra?), figuriamoci poi il resto. Si può solo pensare a qualcosa di Applish se la distro che usi implementa _solamente_ GNOME o KDE, con al massimo una o due applicazioni discordanti. Finora nessuna delle distro basate in KDE lo può pretendere (gaim, firefox e openoffice come minimo non sono fatte in QT, nè seguono le HIG di KDE). Quelle basate su GNOME, e che ci interessano, hanno problemi simili con K3B e certe altre apps come quanta, kdevelop e roba del genere, anche se la situazione è un pò migliore.

    Per controbattere (anche se non sono molto d’accordo con questo che dirò adesso): Se un sistema operativo vecchio di 16 anni era ed è ancora di nicchia, vale la pena seguirlo? È sicuro che sia veramente più usabile di quello che usano tutti? Principalmente: siamo sicuri che implementare le sue features principali ci farà avere “successo” là dove loro non lo hanno avuto? Dopo tutto, Apple ci ha speso un bel pò di soldi a dire che il suo sistema è usabile, senza un grande successo. Gli utenti di Gnome non sono quelli di MacOSX per qualche motivo. Si aspettano qualcosa di diverso (molte volte si aspettano il più windows possibile). Forzarli a un desktop totalmente diverso, senza manco un menu start visibile, è un pò troppo pretendere, mi pare. O un novellino ha mai avuto successo _da solo_ a navigare fluxbox?

    Shuren, anche le features di Windows stanno raggiungendo i 15 anni ormai (minimo minimo gli 11 da windows 95), e hanno studi dietro, anche se forse tendono a un denominatore che non siamo noi. In più hanno il 90% del mercato, il che, piaccia o no, è da tenere in conto quando fai qualcosa di innovativo.

    Finalmente, quello di cui nell’ultimo paragrafo, al punto in cui Gnome è adesso, è copiare. È una copia positiva, delle parti che ci interessano di un software, ma è copia. Se l’idea non l’hai inventata ma presa da qualcun’altro, come lo chiami? Emulazione? Non vedo ancora le rielaborazioni delle idee per fare qualcosa di unico, anche se il sistema che uso è usabile alquanto.

  5. Shuren

    “È sicuro che sia veramente più usabile di quello che usano tutti?[…] Si aspettano qualcosa di diverso (molte volte si aspettano il più windows possibile). Forzarli a un desktop totalmente diverso, senza manco un menu start visibile, è un pò troppo pretendere, mi pare. O un novellino ha mai avuto successo _da solo_ a navigare fluxbox?”

    La visione dello sviluppo delle interfacce grafiche è fallata proprio da questo: mettersi nei panni di un utente Windows in fase di migrazione. Fluxbox a questo punto avrebbe miseramente fallito. Ciò non toglie che sia uno dei window manager più usati. L’innovazione non viene dal proporre ciò che si conosce, ma proprio qualcosa di nuovo. Che ciò implichi un periodo di ambientazione è normale, lo è stato per me quando ho usato Windows venendo da un pc con DOS, quando sono passato a Linux e KDE, poi Gnome, e infine WindowMaker.
    Questo, purtroppo, ci porta al solito ad analizzare l’utenza, il target a cui viene proposto qualcosa:
    1) alla massa: che non legge, non si documenta, non ha voglia di imparare
    2) alla nicchia: che più o meno fa tutto il contrario di quelli sopra
    3) ai nuovi utenti: che si trovano per la prima volta davanti ad un pc

    Questi anni sono fondamentali per cambiare la visione che si ha di GNU/Linux, e fortunatamente multinazionali che investono ci danno quel quid di speranza in più: non si punterà più sulla migrazione, ma ci si concentrerà nel corteggiamento della nuova utenza. Dare importanza alla massa, IMHO, è un’arma a doppio taglio.
    Per quanto riguarda gli studi sulle interfacce grafiche, il fatto che sia stato imposto uno standard “alla Windows” non significa che non ci sia più il tempo di cambiare (naturalmente con i soliti yadda yadda (Cit. Davide Bianchi) sulla diffusione dei personal eccetera). Architetture proprietarie con CDE e Motif sopra, o ancora SGI col suo Irix non hanno mai fatto gridare allo scandalo, anzi, sono fucine di idee ancora utili per gli sviluppatori.

    Non comprendo tutta questa paura da parte dell’utenza a slegarsi dalla routine. O è mancanza di elasticità mentale?

  6. Adriano Varoli Piazza

    Certamente è mancanza di elasticità mentale. Ma, nel disegnare interfacce grafiche o in un sacco di altre situazioni, devi tenerla in conto, non puoi dire “ma sbagliano e allora non importa la loro opinione”.

    Come detto, dipende da cosa uno cerca. Uno degli obiettivi di GNOME è proprio conquistare utenti. Se invece il numero di utenti non importa, allora inventiamo pure. E infatti le innovazioni (anche citate su questo sito) ci sono. Ma appunto perchè non hanno la limitazione che ha GNOME: dover rispondere anche a un sacco di gente che viene da Windows e che (più importante) non ha punta voglia di cambiare abiti. Gli sviluppatori potrebbero dire “ma mandiamoli al diavolo”. E il SO del diavolo avrebbe tanti di quegli utenti, e GNOME no.

    Se ricordiamo poi, la decisione di implementare tutta l’interfaccia spaziale è già stata controversiale. A me piace, mi ci trovo bene, ma una delle FAQ è “ma come faccio a mettere tutto come prima?” e una delle forme di FUD è “sti scemi ti forzano a usare la loro interfaccia ed è impossibile cambiarla!” Si è già visto allora che un sacco di gente, anche utenti che non vengono da Windows ma che usavano GNOME da prima volevano mantenere tutto com’era.

  7. felipe

    @Adriano:
    vorrei prima di tutto chiederti di non sentirti offeso, non è mia intenzione offendere nessuno. Poi voglio chiarire gli altri punti:

    1) “Non mi pare che i due menu di GNOME sprechino spazio veramente, e comunque potrei sempre togliere quello inferiore “

    Beh i due PANNELLI, non menu, occupano spazio inutile ed è un dato di fatto! prova a misurare i pixel grigi inutilizzati… tu stesso dici che si può eliminare quello inferiore: significa che ce n’è uno di troppo. E poi non mi interessa sapere che tu – un “power user” – puoi fare delle modifiche, è la configurazione predefinita quella che si presenta all’utente medio!

    2) “Ci sono anche studi di usabilità dietro all’interfaccia di GNOME e a quella di Windows”

    devono essere ben nascosti allora :D su winzoz manco mi pronuncio perché è una mostruosità sotto tutti i punti di “vista”, GNOME a me sembra che abbia ricevuto studi sul layout delle singole app e non precisamente sul Desktop. Non vedo niente di straordinariamente ragionevole nel layout del Desktop.

    “E poi, dobbiamo ricordare che su Mac OS X il menu start è in mezzo al desktop, nel dock”

    eeeh?

    3) “Questo non è molto fattibile su Linux proprio perchè non c’è solo Gnome”

    Le app KDE supportano già la menubar, guarda questa schermata.
    http://www.terra.es/personal/diegocg/kde/menubar-macos.png
    Sappi che alla menubar di KDE puoi aggiungere applet e menu d’avvio ecc ecc già adesso!

    4) “E cosa succede se uso focus-follows-mouse?”

    Qui si va nel campo delle preferenze personali, nessuno puo dire di avere più ragione di nessuno. A me focus-follows-mouse sembra un’idea malsana ma ciò non toglie che possa essere il massimo per qualcuno :)

    E per finire…

    1) “Non dare dei deficienti agli altri”

    Beh, senza offesa ma se voglio dire che qualcuno è deficiente perché non va oltre le sue idee preconfezionate lo faccio eccome! Pensavo fosse chiaro che non era un’offesa a gente che come te – o altri spiriti eletti che leggono questo blog :D – è capace di analizzare un concetto, ma mi dispiace un po’ che tu non abbia capito o abbia voluto semplificare la mia frase attaccandoti al significato di una unica parola: copiare!

    La frase completa era: “Qualche deficiente che dirà: “Ma GNOME copia dalla Apple!””. Non ti soffermare sul verbo! :)

  8. Adriano Varoli Piazza

    Felipe, non mi ero offeso affatto. Questo chiarito:

    1) (ping) Come tu dici, è la configurazione per l’utente basico che conta. E dimmi cosa succede se all’utente basico dai un solo pannello tutto gremito di roba (chè, dopo tutto, ci devi far stare traybar, barra di applicazioni, barra dei desktop, cestino, menu triplice di Applicazioni-Risorse-Sistema e forse anche qualche icona molto usata… Mi sa che non basta lo spazio e che, forse forse, ce ne vogliono due. Cioè, è preferibile qualche pixel sprecato al casino che sarebbe il contrario. Se _io_ volessi potrei “eliminarne” uno con l’autohiding o semplicemente perchè uso alt-tab (Che a volte mi renderebbe però impossibili o più complicate certe cose, e.g. drag n drop da una finestra a un’altra nascosta).

    2) (pong) Se la MS decide di non pubblicarli affar suo, ma dubito che _nessuno_ abbia mai fatto un qualche studio di cosa pensavano gli utenti di Windows. Mi pare molto più difficile dell’alternativa: che dopo gli studi siano arrivati al compromesso odierno. Su GNOME, gli studi della SUN coprivano un pò tutto, mica solo le applicazioni, ma anche l’effetto che un utente sperimentava usando il desktop completo (Cinque! orologi diversi? Era veramente pazzesco…).

    Sulla mac, il bottone del dock con la faccina che apre la finestra di applicazioni, come si chiama? Quello intendo per “menu d’avvio”.

    3) (ping) Lo so, anzi, è presente da moltissimo tempo. Ma parlavo di tutta l’interfaccia, non solo del menu. Poi colgo l’occasione per dire questo: se alla menubar puoi aggiungere applet e menu d’avvio… finisci con un pannello, che era quello da dove eri partito, solo che adesso anche con altri problemi (tutti i menu del programma in focus da sistemare).

    4) (plong) ahh, focus follows mouse (ma _senza_ autoraise): bellissimo per poter lavorare in un documento mentre si legge nell’altro senza fatica :)

    Niente, una bella conversazione, non c’è che dire :)

  9. felipe

    1) quindi confermi che in ogni caso si tratta di spreco di spazio che potrebbe essere impiegato per contenere una menubar. io non ho mai detto che ci deve essere un solo pannello (anche se io ne uso effettivamente uno solo): ho detto che lo spazio inutilmente vuoto del pannello superiore potrebbe benissimo essere ben impiegato con una menubar

    2) ripeto, della M$ me ne frega tre c***i :) in quanto agli studi su GNOME non nego ci siano stati, ma non hanno portato a grande novità o anche solo razionalità nel layout del Desktop. Un po’ Novell col suo betterdesktop.org ha fatto realmente qualcosa in quel senso

    “Sulla mac, il bottone del dock con la faccina che apre la finestra di applicazioni, come si chiama? Quello intendo per “menu d’avvio”.”

    No. Quello non è un menu, è un semplice pulsante che una volta cliccato lancia il Finder. Il Finder è il file manager di MacOS, un po’ come Nautilus per GNOME, ma peggio (preferisco nautilus per una serie di motivi). Dagli argomenti che ti sei lanciato a trattare pensavo avessi un po’ più d’esperienza diretta, peccato. Mi viene il dubbio che la gente che spara a zero su idee come la menubar in realtà non ha mai provato niente di simile e parla solo per preconcetti… spero di sbagliare ma ti invito a provare un OS con quella caratteristica e poi magari ne riparliamo.

    3) non ci vedo niente di così assurdo. anzi mi sembra la soluzione ideale a tutti i problemi e le insensatezze del pannello attuale

    4) proprio non l’ho mai digerito, mah.

    Già, conversazione piacevole, grazie del contributo

  10. Adriano Varoli Piazza

    Felipe, forse non dovresti fregartene tanto… Fregarti di una ditta che ha il 90% degli utenti non è la migliore delle idee secondo me, anche se solo perchè hai il 90% degli utenti che sono abituati a una cosa e devi convincerli che cambiare è meglio. Un esempio che ricordo è il classico “è ridicolo andare su Start per Spegnere il computer”. Il fatto è che è così perchè la maggior parte degli utenti consultati aveva risposto che aspetterebbero di trovarsi lì dentro quell’opzione.

    Sul dock e il pulsante del finder: non sono sul dock tutte le icone dei programmi in esecuzione anche? non è pure lì il pulsante suddetto che fa partire il finder? Come (chiedo onestamente), se hai una finestra o più che coprono il desktop, arrivi al dock facilmente per quelle operazioni lì? Cioè, quant’è facile lavorare su molteplici finestre aperte sul desktop, con qualcuna massimizzata, per esempio?

    Ti dò un esempio: per fare drag n’drop di documenti su Nautilus tra una finestra in primo piano e un’altra possibilmente non a fuoco, io scelgo i documenti, li trascino da una all’altra. Se la seconda finestra non è visibile, “semplicemente” trascino i documenti verso la sua porzione della barra applicazioni e quello la porta in primo piano. Come lo faresti in MacOSX? ovviamente una opzione è avere entrambe le finestre pronte prima, un’altra fare control c e control v o l’equivalente con mele o quadrifogli, ma ci sono alternative?

    Io non sparo a zero sulla menubar. Dico solo che trovo parecchia sensatezza nel layout che vedo ora, qua davanti a me, e che pure avendo inconvenienti, come un pò di spazio _a volte_ sprecato, o minore spazio desktop verticale (che è sempre meglio per i documenti), sono un buon compromesso. Dico pure che se tu trovi sensata l’idea di avere una sola menubar su schermo, io trovo sensata l’idea che la menubar di una finestra appartiene alla finestra, non al desktop, e che quindi mi risulta anti intuitivo andarla a cercare fuori dalla finestra stessa. L’argomento di “icone/menu di altezza infinita” lo conosco, ma serve pure per i pannelli che ho adesso. In più trovo la menubar più sorprendente (il che in interfacce raramente è buono) perchè cambia quando passi a un’altro programma (lo so che è esattamente quello che deve fare, ma non è quello che un utente si aspetta quando non conosce il sistema). Il pannello di GNOME non cambia per azione su finestre che apparentemente non hanno a che fare, salvo l’apparizione dei nomi di programmi nella barra applicazioni e qualche rara volta roba nella traybar).

    Mi piacerebbe alquanto provare MacOSX in carne e ossa, ma i soldi non ci sono (pochi o molti che siano, lo so che si trova una mac mini per €500). L’ho visto funzionare, lo apprezzo, e lo trovo molto usabile. Ma trovo usabile anche GNOME.

    Finalmente parto con la prima risposta: io non trovo _abbastanza_ spazio sprecato sui pannelli di default per farci stare comodamente anche una menubar (che può anche raggiungere un’ampiezza considerevole, con cinque o sei menu). Meno ancora se dovessi eliminarne uno e mettere i suoi item nell’altro. Ovviamente, sarà perchè quando hai un recipiente tendi a riempirlo, dopo tutto Windows ha sempre avuto un solo pannello di default e la gente lo tiene normalmente così (io creo un’altro, guarda te), e MacOS “nessuno” (c’è il dock, certo, ma non è sempre visibile voglio dire), e gli utenti non è che preparino le fiaccole e le scuri.

    Un altro hint: chiamarle “insensatezze” è un pò eccessivo. Se leggo che quello che uso senza problemi e senza troppe domande è “insensato”, sono meno propenso ad avere una mente aperta verso i commenti. Almeno, non vedo una giustificazione del perchè sia così insensato il pannello così com’è, o quale sia la sensatezza intrinseca della menubar+startmenu+preferences+traybar, e quanta sia la sua differenza da un pannello, aparte il fatto che adesso hai una parte della barra che “appartiene” a un programma e il resto che serve per roba generica del sistema. Questo non mi sembra molto intuitivo. Ma lo vedrò in carne e ossa con la nuova release di GNOME o quella successiva, suppongo.

  11. felipe

    Per tutte le domande riguardanti OSX non posso che dirti di provarlo, da un amico, da un negoziante, rubando un ibook ad una vecchietta che attraversa la strada… fai tu. Ti dico solo che la maggior parte delle domande che fai non ha una risposta perché sono domande mal formulate, tipo:

    “[…] se hai una finestra o più che coprono il desktop, [come] arrivi al dock facilmente per quelle operazioni lì?”

    di default il dock non si autonasconde, e soprattutto non viene coperto dalle finestre massimizzate, anzi è proprio l’idea di finestra “massimizzata” che non c’è…

    in ogni caso stiamo andando fuori tema, questo non è un sito dedicato a MacOS e a dirla tutta a me Apple non mi sta simpatica nemmeno un po’ e infatti colgo l’occasione per ripetere che la menubar non è stata inventata con MacOS!

    per il resto le nostre sono solo opinioni diverse, ma come avrai notato anche tu le mie opinioni si basano sulla conoscenza diretta di ciò di cui parlo :)

  12. imu

    Per Adriano :
    Ti dò un esempio: per fare drag n’drop di documenti su Nautilus tra una finestra in primo piano e un’altra possibilmente non a fuoco, io scelgo i documenti, li trascino da una all’altra. Se la seconda finestra non è visibile, “semplicemente” trascino i documenti verso la sua porzione della barra applicazioni e quello la porta in primo piano. Come lo faresti in MacOSX? ovviamente una opzione è avere entrambe le finestre pronte prima, un’altra fare control c e control v o l’equivalente con mele o quadrifogli, ma ci sono alternative?

    Selezioni i file , nella stessa finestra, ti sposti con il cursore sul lato sinistro dove hai tutte le directory principali [ home , desktop, musica, video, documenti, immagini, network, MacOSX ( equivalente di “/ ” in linux )]
    e quando sei in quella giusta rilasci, in pratica basta passarci sopra con il cursone per aprirle , naturalmente le apre non nella stessa finestra . Se sbagli ad aprire finestra basta spostarsi verso l’alto e si richiude automaticamente.
    comunque usarlo è più facile che spiegarlo.
    Intanto vi ricordo che anche OSX ha due volgarmente dette barre una superione ( Menubar ) ed una inferiore ( Dockbar ) la superiore serve ad integrare le applicazioni in uso con il desktop , cerco di spiegarmi immaginate di avere ora Gnome avanti, lanciamo firefox la scena che si presenta è sul lato superiore la barra di gnome, appena sotto firefox con il titolo della pagina visitata e sotto ancora tutti i MENU e sotto i pulsanti , su OSX invece la barra superiore diventa la barra dei menu di firefox con semplicemente in più la mela ( menu pricipale con varie funzioni) e le applet , subito sotto i pulsanti etc etc .
    qui uno shot gnome: http://img114.imageshack.us/my.php?image=gnomewy8.png
    e qui per OSX : http://img90.imageshack.us/my.php?image=immagine1ga8.png
    Spero di aver reso l’idea , nulla toglie che la Dockbar resta comunque ad occupare spazio ma il comportamento è modificabile dalle preferenze come daltronde anche su gnome ( a scomparsa , o levandola dal sempre in primo piano come da settaggio di default ).
    In conclusione si risparmiano con sta benedetta GtkAppWindow effettivamente pixel per cose inutili guadagnandoli in spazio per l’applicazione in uso ed integrandola veramente con l’insieme del desktop, spero che il progetto vado in porto quanto prima .
    N.B. è meglio che spenga sia il pc che il mac e vada a dormire :/ sono le 05:06 ed alle 07:00 devo alzarmi per andare a lavoro :D notte gente.

  13. viger

    imu te possino!
    In ogni caso, semplicemente, concordo con imu e felipe.
    GtkAppWindow rende il tutto più funzionale.
    La filosofia d’uso delle GUI sta diventanto peggio di una guerra di religione :D o di un confronto tra filosofi, io semplicemente dico che nessuno si è inventato nulla, ormai da tempo, e a prescindere .. io USO quello che più mi aggrada e mi rende la vita facile per gestire un desktop.

    ciao

    Viger
    PS: È semplicemente una mia opinione.

  14. felipe

    Digra sei un grande!

    Grazie mille per la segnalazione, adesso non posso ma domani la prima cosa che faccio è darci un occhio e poi se ne vale la pena scrivo qualcosa a riguardo

  15. Xander

    ehm… se ne parla sul forum ubuntu italiano.

    Bella, ma non permette di aggiungere nulla. Di fatto, hai bisogno di un’ altro pannello.. e allora perde una delle sue funzioni più importanti, ovvero recuperare spazio..

    Ciao.

  16. felipe

    beh Xander, è cmq un passo in avanti. Anche la menubar di KDE nelle prime versioni (ai tempi di KDE2) non offriva alcuna possibilità e/o funzionalità oltre a quella appunto di menu, e invece oggi può contenere di tutto.

    Ho i miei dubbi che una cosa del genere possa essere accettata con facilità dalle capocce di GNOME, ma chi lo sa… e se venisse almeno seguita da più sviluppatori sarebbe senz’altro migliorata e integrata con gnome-panel

  17. Pingback:GtkAppWindow, la menubar per GTK/GNOME: continua :) « pollycoke :)

  18. Pingback:La menubar di GNOME in funzione! « pollycoke :)

  19. Nemo

    Troppi commenti, non posso leggere tutto. Cmq, a chi ha scritto “Quella che tu definisci sensatezza è un gusto”, gli dico di andarsi a leggere il libro “Interfacce a misura d’uomo” di Jef Raskin, così vedrà che il più semplice dei test di usablità GOMS dimostra che la barrà dei menu in stile Mac (per capirci subito) ottiene risultati migliori in termini di usabilità rispetto al menu alla Windows (sempre giusto per capirci). Tra i punti chiave a favore della barra c’è:

    1. Il fatto che si trova al top dello schermo: questo permette all’utente di arrivare sulla barra senza dover stare attento a non superarla finendo in un’altra area. Questo fa guadagnare in velocità di accesso all’interfaccia

    2. L’organizzazione standard della voce di menu che porta il nome dell’applicazione: è sempre qui che troviamo le preferenze di un programma, le informazioni su di esso e i servizi che esso può usare. Facilita quindi il discovering di informazioni che in generale sui programmi Windows stanno sempre in posti diversi (tipo “Modifica->Preferenze” oppure “Strumenti->Opzioni” oppure altro ancora)

    2a. Si potrebbe obiettare che è colpa di chi fa le applicazioni. Senz’altro. Si potrebbe ammonire tutti quelli che non mettono le preferenze in un dato posto scelto da un grande capo qualsiasi. Ma non sarebbe mai come “imporre” con le API le HGI da seguire.

    Fermandomi qui sulla questione, volevo aggiungere che, per chi non lo sapesse, in KDE è già possibile avere una barra di Menu alla Mac, ma non fatta al 100% come quella di Apple (manca il menu col nome dell’applicazione dove trovare tutte le solite info).

  20. Nemo

    Ah, dimenticavo, sulla questione GNOME copia Apple: la questione non sussite. Gnome ha da sempre pubblicamente dichiarato che le sue HGI sono costruite seguendo le HGI di Apple. Infatti l’introduzione delle Menu Bar non sarebbe che l’n-sima introduzione di una HGI di Apple in Gnome.

  21. Nemo

    Per “imu” quando dice: “Ti dò un esempio: per fare drag n’drop di documenti su Nautilus tra una finestra in primo piano e un’altra possibilmente non a fuoco, io scelgo i documenti, li trascino da una all’altra. Se la seconda finestra non è visibile, “semplicemente” trascino i documenti verso la sua porzione della barra applicazioni e quello la porta in primo piano. Come lo faresti in MacOSX? ovviamente una opzione è avere entrambe le finestre pronte prima, un’altra fare control c e control v o l’equivalente con mele o quadrifogli, ma ci sono alternative?”

    Hai mai usato Mac OS X? Ci sono penso almeno 3 alternative che permettono di fare la stessa cosa semplicemente con D’n’d, il tutto anche se hai 50 finestre aperte (santo exposé), cosa che inizia a diventare dura soltanto con la barra delle applicazioni di Gnome (o chi per lei).

    Non faccio polemiche, porto solo la mia esperienza (sono un Mac user, oltre che Gnome user)

  22. felipe

    @Nemo:
    Grazie per i commenti :-)

    Torno a dire che la grase “GNOME copia da Apple” non rende giustizia alla realtà, o ne da una visione incompleta e distorta. Anche Apple prende a piene mani dal lavoro altrui, quindi preferisco pensare ad una “convergenza”

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