In questo vecchio post avevo descritto uno scenario in cui prevedevo che l’integrazione tra GNOME e Mono potesse diventare oggetto di crisi all’interno della comunità ed è quello che sembra stia accadendo adesso.
Su una mailing list di GNOME (desktop devel list) è scoppiata un’altra guerra tra PRO e CONTRO Mono. Tra PRO e CONTRO l’adozione di Mono, una tecnologia che, lo ripetiamo, deriva niente meno che dal nemico numero #1 (!). Tra PRO e CONTRO la sottomissione di GNOME ai voleri di società IT piene di soldi (leggi Novell). Tra PRO e CONTRO la coerenza di rispettare i motivi per cui GNOME è nato: libertà di usare software che sia svincolato da legami con aziende che lucrano alle nostre spalle!
Il dibattito si è spostato sui vari blog degli sviluppatori. Ovviamente è facile capire come si svolga. Da una parte gli sviluppatori pro-mono stipendiati da Novell insistono che Mono è la cosa più favolosa al mondo e che in fondo in fondo in fondo micro$oft è quasi una azienda amica di GNOME (!!). Dall’altra parte gli sviluppatori più liberi o più indipendenti o – perché no – stipendiati da RedHat, sostengono a ragione che tra tutte le stronzate che si possono fare… quella di integrare in GNOME guarda caso proprio Mono è la più colossale.
Io che non sono stipendiato da RedHat e né da Novell, e non sono uno sviluppatore ma un utente di vecchia data e quindi appassionato alle idee di fondo che stanno alla base della mia scelta di usare GNU/Linux e software open source …espongo la mia semplice prospettiva:
Ma tra tutte le scelte possibili …cacchio proprio MONO?!? Proprio micro$oft? Mi sento un po’ tradito. In questi casi torno a sperare che KDE4 cresca bene e che io possa avere una scelta reale nel caso in cui GNOME diventi per me moralmente inaccettabile.
Vorrei leggere il vostro parere, grazie. Assicuro tutti che ho letto montagne di doc tecniche e legali su Mono, la domanda resta ugualissima: perché proprio il nemico #1? :(
… Se la spec è pubblica, aperta e standardizzata, ed è software libero, qual’è il problema con Microsoft? Se ci sono parti di Mono usate nelle apps che cadono sotto la parte non standard della spec di .Net, allora sono cazzi per gli sviluppatori. Dubito che quando propongono la dipendenza, quelli che appoggiano Mono includano anche le parti problematiche.
Da una parte c’è gente che effettivamente dice “programmare con questo è una gran figata”. Evidentemente per loro lo è, e ci mettono entusiasmo.
Dall’altra parte vedo gente che dice
“ma potrebbero esserci problemi con patenti” (Ma potrebbero esserci problemi con patenti per qualsiasi programma, il fatto che si basino su una tecnologia standard ECMA dubito che modifichi questo).
“ma è della Microsoft”. Beh, mi spiace ma c’è da crescere un pò. Non mi piacciono le loro abitudini di marketing, nè un sacco del loro software, ma se vedo che un sacco di programmatori sono entusiasti con C# e .NET…
Devo anche dire che GNOME non è nato con il proposito esplicito che gli dai tu. La GPL (e questo è un punto noto) non fa differenze basate in chi usa il software nè come. Puoi usare software libero se sei terrorista o picchi i bambini, basta che il codice sia disponibile. Se ti senti tradito, o smetti di usare il software, come dici, o te ne fai una ragione. Personalmente non uso Beagle perchè consuma un sacco di risorse e perchè ho una struttura di directory ordinata, dove trovo facilmente quello che cerco, ma trovo molto interessante un linguaggio e una libreria che entusiasmano in questo modo la gente.
Pure il supporre che gli sviluppatori in questione appoggino Mono perchè pagati dalla Novell per farlo è un pò ridicolo… Una libreria non ha successo perchè ti pagano per usarla. E dubito pure che i detrattori siano opposti perchè pagati da Red Hat, che ha roba ben più importante da fare con i propri soldi e con i suoi lavoratori che pagare gli ultimi con i primi per passare il tempo a flammare.
Le critiche di Alo mi sembrano un pò sorde: si chiede perchè ci voglia più di un framework… Beh, certamente perchè un sacco di gente chiede di usarlo. La decisione sarebbe se la quantità e qualità del software in questione basta a includerlo, non che “non dobbiamo usare due frameworks”.
Dall’altra parte, forse c’è una esagerazione dell’importanza di Mono e del software prodotto contro l’introduzione di un framework addizionale, ma non sono io quello che può dire quanto è importante.
La risposta alla domanda finale: Perchè ha fatto una gran figata di linguaggio e librerie, e sono disponibili liberamente, mi pare.
GNOME è nato perché si voleva una alternativa a KDE, che dipendeva da librerie con licenza dubbia (all ‘epoca, poi le cose sono state chiarite in meglio). Ecco perché è nato GNOME.
Leggi qui: http://mail.gnome.org/archives/foundation-list/2001-November/msg00130.html ma sono sicuro che google ha qualche link migliore. E’ la seconda volta che neghi delle mie affermazioni senza avere la minima idea di cosa stai parlando e questo mi dispiace :/ Non capisco nemmeno i vaneggiamenti sulla GPL e il terrorismo… boh
Moralmente ed eticamente io sono avverso all’integrazione di qualsiasi tecnologia che provenga da micro$oft perché in passato hanno fatto solo troiate mostrando il lato più basso del capitalismo a livello mondiale, ne stanno facendo in questo stesso momento e in futuro ne preparano altre. Non mi interessa se agli occhi di qualcuno ho da “crescere”. Non voglio “crescere” se questo significa rinunciare a quello in cui credo. Uso GNU/Linux principalmente perché è – o si sforza di essere – indipendente, è “controcultura”, e io ribadisco la fierezza e l’orgoglio di appartenere ad un gruppo che pensa e agisce e respira in maniera indipendente.
I dev che appoggiano Mono nelle discussioni citate sono pagati da Novell. Non ho mai detto che Novell li paghi per dire certe cose, ma sono quasi sicuro che il contrario è un po’ difficile che avvenga
Adriano, le opinioni di tutti sono ovviamente benvenute, quando sono basate su conoscenza o razionalità. Le critiche personali e le insensatezze sono inutili e non aiutano il clima con cui questo sito è nato: “c’è da crescere” non rientra tra le opinioni che che voglio leggere tra i commenti di questo sito.
grazie
Tu dici “libertà di usare software che sia svincolato da legami con aziende che lucrano alle nostre spalle!”. Io ho risposto, e hai interpretato come t’è piaciuto di più, che la GPL e GNOME non sono nati per dire chi è che usa o trae vantaggio dal soft libero, e il mio esempio estremo (ma vero) del terrorismo si riferiva a quello. Ci sono un sacco di ditte oggi stesso che lucrano sulle nostre spalle con software libero, e ci saranno sempre più. Adesso stesso dipendi da Novell, Red Hat, SGI, HP, IBM e tante altre ditte che pagano sviluppatori del kernel e di tanto altro software.
C’era allora e c’è adesso, aparte, un sacco di gente che usa e sviluppa GNOME perchè vuole buon software Libero, non per opporsi a Microsoft o per seguire una filosofia. Sono tra quelli.
Quando dico “c’è da crescere” e perdona se ti offendo di nuovo ma a questo punto vale dirlo, è perchè quando trovo gente che non è capace di scrivere Microsoft senza la $ o senza trasformare il nome in un insulto è perchè gli manca ancora un pò di esperienza.
Se ti pare che io non so niente di quello che dico, padronissimo. Mi asterrò d’ora in poi, dato che non è il mio sito.
ma certo che ci riesco, cacchio… guardate:
microfrost ..microboft …mmicro$oft
oh merda! :/
Intanto grazie a “mono” si divide ulteriolmente questo nostro mondo così frammentato che sia dei PRO o dei CONTRO la ragione fatto sta che tutto sembra portarci ad inutili divisione o schieramenti che alla fin fine fanno del male solo a noi stessi, io ho una visione “tutta mia” dove vedo già le risa di ” MicroSoft ” per un altra battaglia vinta. Si ragazzi perchè alla fine la nostra debolezza o incapacità di renderci competitivi e proprio nella nostra disgregazione continua, abbiamo 200 e più ditro abbiamo moltitudini di pacchetti diversi abbiamo il tutto frammentato ma nessuno ha mai pensato di unire le forze e finalmente combattere ad armi pari ? Immaginate un UNIONE un unica grande ALLEANZA ….. un unico HIG … tra tutte le distro linux e sviluppatori e tutto sto movimento OPEN avrebbe finalmente un VALORE NUMERICO , una FORZA contrastante tale da combattere e COMPETERE testa a testa con chi detta legge solo perchè DOMINA il mercato …. meglio che non immaginate magari i miei sogni potrebbero spaventavi ;)
“ma se vedo che un sacco di programmatori sono entusiasti con C# e .NET…”
ROTFL, vedo tre persone che mangiano sterco, due che mangiano fragole…
‘Sta cosa mi fa pensare a come il C sia diventato così famoso: incluso in tutte le versioni di Unix della belle epoque, con l’unico neo che il C non era la brutta copia della brutta copia di un altro linguaggio.
Abbiamo una miriade di linguaggi di programmazione, la comunità proprio su so cesso di mono deve dipendere?!?
Ma quando mai M$ ha realizzato un linguaggio di programmazione e integrazione decente?! :D
Ma tutta questa integrazione sul .NET deve esserci per forza?
I programmatori sono capaci di realizzare qualcosa da soli o devono strarompere le palle con Mono (“che renderebbe tutto più portatile” ..così dicono, loro), beagle è un mattone e guarda caso sfutta mono ..
Non sono un programmatore, ma prima di integrare in linux roba M$ ci penserei 1 volta sola, con una risposta sola: NO!
LoooL
Poi un altro pensierino, è vero che nella nostra fottuta comunità linux ci sono degli stipendiati da aziende che campano sui propri prodotti commericali, ma a questo mondo non si campa di aria, ma dal prendere uno stipendio ad imporre uno “standard” ce ne corre :D
Sennò installo windows e amen..
Sul fatto che il software sotto GLP viene sfruttato anche da “altri” …e vabbè! È così per qualunque cosa.. io ed imu, alcuni mesi fa, abbiamo visto un venditore su ebau che vendeva copie di “linux facile” in versione pdf a 10€ .. mi pare.
Una mia ex-amica, molto brava con la grafica, faceva di tutto per proteggere le sue opere, ma poi per realizzare il suo sito, dove avrebbe pubblicato i suoi lavori, non ha fatto altro che rubacchiare codice e script in java e flash da siti di altri… Fin quando si tratta di un template ok ..ma un lavoro in flash realizzato da altri con ore di lavoro, cosa aveva in meno rispetto al suo cesso di lavoro con la grafica 3D?!?!
…
Se il mio interesse è andato verso il mondo linux è perché voglio idee alternative a quelle puramente commerciali.
So benissimo che la faccio troppo semplice, ma alla fine si tratta di dire Si o No ad una domanda.
La spazzatura lasciamola agli utenti windows, GNU/Linux deve dare alternative valide, non farsi convincere ad usare merda di altri.
viger
PS: il 70% del mio interevento è praticamente inutile, usatelo per “arricchire” il codice di Mono!
felipe, io te lo dissi tempo fa… Ho paura che GNOME stia diventando sempre più un bell’affare per qualche multinazionale squalo. Mono è un progetto a mio avviso importante ma non c’entra niente con GNOME ( secondo me), ci sono moltissime migliorie altre da fare ( o almeno credo)…ù
GNome mi piace sempre di meno, quando KDE sarà meglio integrato in KUBUNTU, non ho dubbi che ci farò un pensierino.
Quelli di Ubuntu lo hanno già capito da tempo e si applicano. Il futuro è Python e PyGtk, niente Mono o Java. Sebbene il concetto sia simile, Python è superiore e sopratutto libero. Sapevate che google ha assunto moltissimi sviluppatori del linguaggio in questione?
Infatti sono contento delle scelte di Ubuntu e RedHat, che da sempre – soprattutto la seconda – cercano di spingere all’uso di Python. Putroppo però, come previsto, anche Ubuntu e Fedora ormai hanno dovuto cedere ed entrambe distribuiscono Mono.
Non si può dire che la politica aggressiva di Novell non stia avendo un riscontro… ma a quale prezzo?
Speriamo solo che se ne accorgano in tempo tutti altrimenti la pagheremo a caro prezzo ….
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Anch’io mi sento tradito…
Specialmente da quelle distro che ti obbligano, nonostante tu scegla KDE, ad avere Mono, Beagle ed altra roba (Vedi Fedora).
E che cavolo! Chi gli ha detto di installarlo?
Beh, io non sarei cosi’ drastico nei confronti di mono, in fondo anche la GNU sta lavorando a qualcosa di simile (in effetti dotgnu vuole implementare tutte e solo le classi sotto standard ECMA, mono tutte le classi standard ECMA + la riscrittura di quelle non standardizzate, ma comuqnue presenti in .net). La cosa che invece un po’ mi spaventa e’ che sia stato incluso in GNOME e che quindi componenti del desktop (non applicazioni esterne, che uno usa se vuole, oppure no) potranno essere scritte in C# usando le classi della CLS oppure quelle che reimplementano le classi proprietarie di MS. Si potrebbe almeno imporre l’uso delle sole classi standardizzate ECMA.
UnoInkazzato: fedora non ti obbliga a installare niente, forse sei tu che dovresti fare un po’ di pratica. E cmq adesso che tutti metteranno il gnome con mono, dovresti sentirti tradito un po’ da tutti.
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Sinceramente nn capisco come un progetto come Mono, creato per portare (nn so per quale ragione) il framework .NET nel mondo Open, si sia ritrovato a fare la parte del cavallo di troia…Bhà sarà che ormai siamo riamasti solo noi utenti GNU/Linux fedeli all’idea base del mondo Open…
Ho personalmente sviluppato in Mono, e devo dire che non è niente male. Tutta la piattaforma .NET è fatta molto bene, e ci sono alcune cose di .NET che mi hanno molto stupito, sopratutto sapendo da chi veniva (i “binari” di mono sono decompilabili molto facilmente).
In sostanza, il C# è una versione migliorata di Java, e l’intera piattaforma .NET è ben integrata e solida.
Quindi, sebbene Microsoft non mi piaccia affatto, devo dire che hanno fatto un buon lavoro, e non mi sembra criminale cercare di utilizzare una tecnologia (pertanto standardizzata ECMA) sui nostri desktop. Certo, tende a più lenta del codice C/C++, ma è anche molto più sicura e permette di sviluppare molto più rapidamente.
La scelta di usare le classi non-ECMA spetta in definitiva al programmatore, ma guardiamoci in faccia, se uno deve sviluppare un’applicazione che farà parte del core di GNOME secondo voi si mette a utilizzare Windows.Forms? Anche perchè per quelle classi esistono delle alternative totalmente libere da scazzi di brevetto (GTK# et al).
Detto ciò, la mia infatuazione per il C# è durata poco: C# e .NET sono buoni prodotti… ma Pyhton è _ottimo_.
Non a caso, ora la Microsoft ha distribuito (sotto licenza BSD) una VM python basata su .NET, e ciò mi fa pensare che python arriverà a coronare il sogno di Java: con tanti saluti alla C-like syntax.
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VB.Net forever!!!!!!!!!!!
Ma tutte le altre distro possono fare quello che vogliono DEBIAN GNU/LINUX invece spero che faccia una buona scelta…
Da sviluppatore .NET e comunque amante del mondo gnu/linux dico che Mono è un ottimo progetto.In questi anni è l’unico che può rendere davvero facile colmare i gap nei confronti degli altri os e che permette una portabilità decente delle app.
In fondo mono si basa su specifiche standard quindi non vedo cosa ci sia di male.
Be’, in un altro post ho parlato delle questioni tecniche:
http://coffebreak.wordpress.com/2007/05/21/mono-tavolo-tecnico-qui-solo-argomenti-tecnici/#comment-189
Ripeto la premessa: lavoro nel team di Mono, ma sono pagato per scrivere codice, non per postare sui blog, cosa che sto facendo decisamente a tempo perso, solo perche’ vedo scritte tante cose inesatte… e comunque non ho la pretesa di far cambiare idea a nessuno.
In questo post vorrei parlare di questioni etiche e legali, che (concordo con felipe) sono decisamente piu’ importanti di quelle tecniche.
Ed e’ proprio qui che quello che leggo in giro mi sembra assurdo… leggo di un sacco di motivi per cui Mono non andrebbe usato in una distribuzione Linux, che secondo me non stanno in piedi.
Chiariamo subito alcune cose:
[1] Mono non e’ una tecnologia Microsoft.
[2] Mono non viene da Microsoft.
[3] Mono e’ Free Software, nel senso piu’ pieno del termine.
[4] Mono non viola i trademark, copyright e segreti industriali Microsoft.
[5] Ci sono *parti* di Mono che copiano alcune API di Windows (queste si che sono una cosa Microsoft), e servono se si vuole avere la portabilita’ del software Windows su Linux. Sono parti ben distinte, separate, disinstallabili, e non servono a nulla per scrivere software per Gnome.
Notate che quanto detto sopra sono *fatti*, non opinioni.
In quanto tali, non dovrebbero essere posti in discussione, basta verificarli.
Giusto per chiarezza, ne parlo piu’ in profondita’…
Verificare [1] e’ facile, basta guardare gli standard ECMA 335 e 334, e vedere che Mono in effetti implementa quegli standard.
Ora, e’ vero che Microsoft e’ tra gli autori degli standard, e ne e’ anche il promotore principale.
Ma gli standard vanno giudicati su basi *tecniche* e non etiche.
E vi posso assicurare che (a differenza di altri lavori, tipo il formato XML di Office), gli standard ECMA 335 e 334 soni ben scritti, dettagliati, e perfettamente utilizzabili come specifiche su cui lavorare; quanto alla loro effettiva validita’ tecnica, vi rimando al mio post su coffebreak.
Ma insisto: il modo in cui gli standard ECMA 335 e 334 sono sviluppati e’ decisamente sensato, lo posso vedere dalle mailing list dell’ECMA.
Ed il giochino “embrace and estend” non e’ rilevante qui, perche’ non ci stiamo preoccupando della compatibilita’ con Microsoft, ma della “pulizia” delle basi del sistema.
Cio’ posto, spero che si veda: Mono non e’ una tecnologia Microsoft.
Anche [2] e’ ovvio: il progetto e’ nato in Ximian, continua in Novell, ed e’ comunque Free Software con una community attiva.
Nessuno di Microsoft ci lavora, quindi non viene da Microsoft.
Per quanto riguarda [3] la cosa e’ banale, viste le licenze.
Anche il punto [4] e’ facile da verificare, ed il [5] non ha *nulla* a che vedere con inquinare Linux e Gnome con tecnologie Microsoft, ne’ piu’ ne meno di Samba, USB, UpNP, Wine… se uno vuole li usa, e basta.
Ripeto, questi sono *fatti*, non opinioni.
Cosa rimane?
Ovviamente il problema dei brevetti software!
Pero’, a guardare bene, questo non e’ un problema di Mono in particolare, e nemmeno e’ particolarmente legato a Microsoft.
La radice del problema e’ la legislazione sui brevetti negli USA.
Ora, ci sono solo due modi di evitare questo problema:
[a] Cambiare la legge sui brevetti.
[b] Essere *totalmente* irrilevanti, inutili, senza valore, senza innovazione, e senza soldi.
Credo che tutti siamo d’accordo che [a] sarebbe la soluzione migliore, ma sappiamo che non e’ una cosa che succedera’ dall’oggi al domani…
Nel frattempo, [b] funzionerebbe bene, ma e’ veramente quello che vogliamo?
Il linguaggio con cui ho descritto la soluzione [b] e’ volutamente provocatorio, ma il problema rimane: siccome i brevetti software coprono la *funzionalita’*, non la singola implementazione, qualunque tecnologia che implementi le funzionalita’ coperte da Mono avrebbe dei problemi di brevetti.
Non importa da che standard parti, chi sei, o come chiami o descrivi il tuo progetto: se implementi certe funzionalita’, infrangi certi brevetti.
Solo se non fai nulla di interessante sei al sicuro.
Ora, diamo per scontato che per Linux e Gnome (ma anche KDE, non cambia nulla!) vogliamo le tecnologie migliori (sarebbe strano il contrario, vero?).
Inevitabilmente queste infrangeranno dei brevetti.
Nel caso di Mono, le parti centrali (quelle che portano un miglioramento) sono l’esecuzione virtualizzata, il bytecode, il garbage collector, l’interazione con il codice nativo, la neutralita’ rispetto ai linguaggi… Supponiamo di volere queste cose nel desktop Gnome. Magari, visto che Mono ci fa paura, usiamo Python, ed estendiamolo per fargli fare tutte queste cose con la stessa potenza tecnica degli standard ECMA 335 e 334. O magari, visto che siamo attenti, facciamolo con Parrot, che e’ la VM del Perl 6, e vuol fare proprio tutte queste cose (e’ ovvio, sono utili, e’ chiaro che la gente le vuole, non solo noi di Mono… guardatelo, Parrot, ha le stesse idee, e non viene certo da Microsoft!).
Ora, con cosa ci troviamo? con una bellissima tecnologia, che si chiama Parrot invece di Mono, ed infrange esattamente gli stessi brevetti :-)
Con la differenza che Microsoft ha dichiarato che non fara’ causa a chi reimplementa le specifiche ECMA 335 e 334 (non c’entra con l’accordo con Novell, l’ha dichiarato molto tempo fa), mentre non ha mai detto che non fara’ causa a Parrot… ma e’ una differenza *irrilevante*, perche’ chiunque altro potrebbe farci causa per altri brevetti su quelle funzionalita’.
Cerco di concludere rispiegando la cosa in un altro modo: abbiamo Linux, e Gnome.
Sicuramente (senza Mono) infrangono un sacco di brevetti, anche di Microsoft. Per questo smettiamo di usarli e svilupparli? No di certo!
Ora, aggiungiamo Mono, solo la virtual machine (ECMA 335), il linguaggio C# (ECMA 334), ed i wrapper per le librerie Gnome (che ci sono gia’, aggiungiamo solo i wrapper!).
Che problemi abbiamo aggiunto dal punto di vista etico o legale?
Io, visti i fatti di cui sopra, vedo solo che potremmo infrangere dei brevetti in piu’, e l’unico modo di evitarlo era non fare *nulla*, stagnare completamente… e’ questo che vogliamo?
Considerate poi che Microsoft, partecipando al processo ECMA, ha dichiarato che non ci fara’ causa per quello che abbiamo aggiunto a Gnome (ancora, ECMA 335 e 334).
Certo, violeremo comunque dei brevetti di qualcun altro, ma pensate che Python o Perl non lo facciano?
Veramente, per favore, spiegatemi perche’ aggiungendo Mono ad una distribuzione Linux creiamo dei problemi etici o legali che altrimenti non avremmo.
Io rispetto chi sceglie di non usare Mono.
Sono contento che ci sia liberta’, sia di usare che di non usare diverse tecnologie.
Mi dispiace, pero’, quando si ha (e si presenta) una versione distorta dei fatti…
Una sola cosa non vorrei sentire: non ditemi che per voi la soluzione e’ la [b] di cui sopra, cioe’ non fare nulla per paura di infrangere qualche brevetto!
O almeno non presentatelo come un problema di Mono, un motivo per non usare Mono, perche’ a quel punto per coerenza non dovreste piu’ usare *software* in generale, di nessun tipo. Il che vorrebbe dire non usare nemmeno telefoni, automobili e televisori…
Ciao,
Massi
Concordo pienamente con quanto espresso da Massi.
Volendo essere coerenti se si elimina mono dovremmo eliminare anche samba. Ora una distribuzione che non avesse samba non ha molte possibilità di diffondersi per cui, nonostante samba implementi il protocollo di gestione delle risorse window in rete basandosi su di un reverse engineering e non sulla reimplementazione di un ECMA e quindi molto più a rischio di problemi legali, praticamente non c’e’ distribuzione che non lo includa.
Cordiali Saluti,
Torello
Ho letto la risposta di Massi, e sono rimasto semplicemente sbalordito. Prima di leggere il suo messaggio non ero nè a favore nè contro, adesso sono semplicemente a favore di Mono e spero vivamente che diventi sempre migliore.
Mi auguro anche che presto si possano trovare hosting linux con Mono (sempre se già non ce ne sono già, ma non sono riuscito a trovarne nemmeno uno), poiché nella vita programmo siti web e devo ammettere che asp.net è davvero una bomba a mio parere.
Caro massi, ci spiegheresti come si rimuove tutta la fuffa Microsoft da dentro
Mono? Sarà che sono duro, ma io nella documentazione e negli scripts di
configurazione ho trovato solo due opzioni possibili/disabilitabili:
nptl e xorg (X).
Quindi sarebbe interessante che ci spiegassi come fai tu a rimuovere tutta quella
SPAZZATURA da Mono in maniera che nessuno di noi debba avere degli eseguibili
nel proprio sistema.
Grazie mille
ah beh basta cercare con find qualsiasi file che abbia il bit execute (o più comodamente qualsiasi abbia 7 o 5 tra i permessi) e fare un rm, dato che “eseguibile” è qualsiasi software che parta.
L’estensione “.exe” c’è solo ed esclusivamente per portabilità, altrimenti si dovrebberò rinominare i file compilati con mono su windows perché li se non ci sta il .exe non partono.
Sono uno studente di giurisprudenza , ex utente linux ex windows ( in ordine temporale ) , ora uso mac os x . Credo quindi di essere ” al di sopra delle parti ” in quanto a S.O. , ovviamente ho una precisa opinione che non può dirsi parimenti ” neutrale ” .
Concordo con Massi quando dice che bisogna cambiare la legge dei brevetti .
Essi tutelano la funzionalità ( = l’ idea campata in aria ) e non l’ implementazione ( = le linee di codice ).
Ciò è una deroga a favore delle multinazionali u.s.a. del software , che non si ha in altri casi che io sappia ( non basta avere l’ idea del ” rasoio elettrico ” : all’ ufficio brevetti va presentato un disegno , un progetto con tanto di misure che è paritetico alle vostre ” linee di codice sorgente ” .. )
Però il resto del discorso di Messi è privo di senso :
” se non usiamo software che potrebbe infrangere brevetti non potremmo evolvere , perchè tutti infrangono qualcosa ” .
Bella cavolata :
se costruisci la tua casa con i mattoni ALTRUI , la casa NON è tua .