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C’erano una volta le icone di GNOME

Loopback ci aggiorna sulla questione dell’impoverimento delle icone di GNOME, vi ricordate, ve ne avevo parlato un bel po’ di tempo fa nel post: GNOME sempre più per idioti? Vabbè me ne rendo conto: non conosco le mezze misure… ma ditemi voi se non c’è idiozia in tutto questo:

Optical media icons
Guardate questa immagine qui sopra.Ditemi: cosa vedete se non idiozia? A sinistra – situazione tradizionale – ogni icona è descrittiva e ci da informazioni sul tipo di supporto o contenuto, a destra ecco come si presenterà l’unica icona che verrà usata per indicare:

  • CD
  • CD Audio
  • CD scrivibili
  • CD riscrivibili
  • CD Video
  • DVD
  • DVD scrivibili
  • DVD riscrivibili
  • DVD ram
  • DVD rom

La domanda sorge spontanea, ma siccome contiene troppi insulti non la trascrivo qui.

10 commenti

  1. claudio

    solito messaggio smielato e completamente off-topic che si lascia quando si trova un blog ottimo come il tuo che tratta argomenti che ti piacciono tantissimo ma che fatichi a trovare a causa del fatto che sei passato da winzozz a linux da pochi mesi… :)

  2. imu

    Quindi non ha più senso avere un dvd-rw basta un nomale cd-rom :>
    spero facciano magie e si riesca a masterizzare dvd con il cdrom ._.

  3. Andrea Lazzari

    Il post di Torvalrs forse è da prendere col beneficio d’inventario, anche perchè non condivido.
    Dopo tutto in gnome hanno sviluppato prima l’interfaccia utente e poi i tool di “gestione”, leggasi opzioni su opzioni su opzioni … staremo a vedere nelle prossime release

    PS: si tratta di un’icona alla fine non credere? (volutamente provocatorio)

    PPS: ottime argomentazioni! :)

  4. felipe

    @Andrea Lazzari:
    non capisco la tua posizione, i vaneggiamenti di Linus sono forse provocazioni… o forse no, ma questa scelta delle icone è completamente insensata, e per di più è stata presa con modalità che cozzano davvero pesantemente con tutto quello in cui credo si debba fondare la comunità che ruota intorno a GNOME!

  5. Daniele Medri

    La riduzione del numero di icone per il CD segue la logica di riduzione anche delle cartelle per servizi (es. ssh, ftp, …). Hanno ridotto il numero di icone per ridurre la “complessità”. Potrà far sorridere, ma la differenza tra un DVD-RW e un DVD-R è scontata per noi che sappiamo cos’è, ma non lo è per un utente spot che accende il computer per scrivere e navigare in rete.

    Comunque sia, il fatto di avere una sola icona non cambia molto lo stato dell’arte perché si potrà sempre associare un’etichetta che indica il dettaglio. Così ha fatto Ubuntu per le cartelle dei servizi, precedentemente citate, nel proprio tema predefinito.

  6. felipe

    Daniele, io credo che tutto possa essere visto come una continua evoluzione, per esempio potremmo finire con l’usare gnome-vfs e gli Emblemi per distinguere un CD da un DVD, o cmq non mancano opzioni.

    Quello che mi fa riflettere è proprio la decisione dello sviluppatore. Anzi, di *quel* particolare sviluppatore (Rodney Dawes), che in passato ha avuto modo di deludermi con altri atteggiamenti simili.

  7. Daniele Medri

    felipe, non sono totalmente informato su Dawes anche se pensavo svolgesse un ruolo da grafico di icone, niente sviluppo. Non mi voglio preoccupare particolarmente se fa qualche errore, anche perché se questo è dannoso fa presto a sollevare moti popolari. Che poi gli innovatori siano sempre un po’ contro-corrente è parte della loro natura.. si discute, si litiga, ci si allontana o si capisce che è meglio seguire quella strada.

    Sai chi è Rasterman? :)
    E’ uno sviluppatore australiano che aveva messo in piedi il primo ambiente desktop Linux, Enlightenement. Era un cavallo pazzo e fu allontanato, però dobbiamo a lui cose che ancora oggi esistono e non sono state sostituite (es. glib, esound e buona parte delle idee sull’integrazione OpenGL nel server X).

  8. felipe

    No effettivamente dawes non credo sia uno sviluppatore di niente, cmq non è nemmeno un grafico: mi risulta che abbia fatto solo un paio di icone copia/incolla per Tango. E’ semplicemente una persona con pochissimo carisma, che prende decisioni strane per conto di Novell. Non so esattamente a quale titolo :/

    Rasterman è un mito! Un artista prima ancora che uno sviluppatore. Non ho mai capito se è stato emarginato dalla comunità o se è la sua tendenza quella di fare un po’ lo snob. Certo è che E17 segue un filo logico tutto suo e completamente slegato dal resto della comunità, anche se sicuramente ha originalità da vendere!

  9. Daniele Medri

    Con l’ironia del caso, Rasterman è un “Crocodile Dundee” australiano. Molto bravo e compentente in materia di server X e OpenGL, ma un personaggio inevitabilmente poco collaborativo visto il gap che c’era tra lui e il resto degli altri sviluppatori presenti a suo tempo.

    Quando si inizio il progetto GNOME le sue opinioni furono criticate da una comunità di sviluppatori particolarmente auto-referenziata. Con il senno di poi, si può dire che in molti aspetti aveva visto giusto.

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