NB: spero che gli sviluppatori di beryl leggano queste righe con l’augurio che accolgano le mie osservazioni come spinta al miglioramento, e non come critica sterile. Non vedo l’ora di poter usare un beryl “sensato” :)
Appena beryl, ex “compiz-quinnstorm”, ha fatto la sua entrata nei repository ho fatto subito una prova e l’ho installato, a dimostrazione che non sono un talebano e che continuo ad avere la curiosità scimmiesca che mi contraddistingue da sempre.
Mini HowTo
L’installazione è molto semplice, dopo aver seguito la rediviva guida “Ubuntu Dapper + XGL + Compiz” basta dare:
sudo apt-get install beryl
aspettare qualche secondo che apt/dpkg lavorino e poi lanciare il tutto con il comando:
beryl-manager
Se volete che beryl venga avviato automaticamente con GNOME basta aggiungere il comando beryl-manager in gnome-session-properties, che trovate in Sistema->Preferenze->Sessioni, terzo tab, come potete vedere in questa schermata:
E’ tutto, al prossimo avvio beryl verrà avviato automaticamente… anche se continuo a sconsigliarlo in favore del vero compiz, come spiegato nella guida: “Ubuntu Dapper + XGL + Compiz” :-)
Prova “su Strada” e confronto con Compiz
Dopo alcune incertezze e tremolii dello schermo e riavvii inconsulti di beryl (che con compiz non si hanno per niente), spunta uno spash screen anch’esso tremolante e balbettante, che annuncia al gregge smarrito l’avvio beryl. Decido che ignorerò questa scelta autocelebrativa, sperando si possa disabilitare (si può). Gli splash screen sono una cosa del passato, perfino gli hacker di GNOME stanno facendo l’impossibile per eliminare quello all’avvio di gnome-session… vabbè.
Una cosa positiva è che tutto funge da subito… vabbè, da dopo i balbettii iniziali, e non devo lanciare il decoratore di finestre a parte come si fa con compiz. Nell’area di notifica mi spunta una nuova icona; è quella di beryl-manager di cui abbiamo una diapositiva:
Come potete notare ho segnato in rosso le cose che ho “notato” da subito. Vorrei ricordare a tutti che Quinnstorm usa KDE ed è abituata ad un ambiente in cui si deve avere tutto a disposizione, anche col rischio di avere un casino visivo costante. Ci scherzavamo un po’ ieri nel post “KDE e/o GNOME… chi vince? e soprattutto “perché”?“.
Bene, ormai sapete che amo entrambi i Desktop, ma mescolarli proprio non ce la faccio, due filosofie troppo diverse… Qui è lo stesso: la provenienza KDE si vede eccome, e stona col mio GNOME ad esempio nel design del menu di beryl-manager: ci sono la bellezza di nove voci e tre sottomenu suddivisi in quattro sezioni… il tutto in una semplice applet che invece dovrebbe solo lanciare beryl e configurare beryl! E poi che è sto Emerald? Ah, il gestore delle decorazioni delle finestre ._.
Abbiamo una confusione di nomi propri e “nomi comuni” nello spazio di pochi pixel: c’è sia Beryl che Window Manager, e sia Emerald che Window Decorator. Ci sono azioni immediate e opzioni di configurazione mescolate alla rinfusa: “Launch Fall-back Window Manager if beryl crashes”, oltre ad essere di malaugurio, me lo sarei aspettato all’interno delle opzioni di configurazione ad esempio… Vabbè ho notato molte altre cose ma non voglio essere pe[d,s]ante.
Passo a considerare il funzionamento di beryl come window-manager. Negli ultimi giorni ho usato compiz con le impostazioni predefinite per praticamente tutto. Non ho toccato niente all’interno di gconf-editor perché tutto è ottimizzato per avere effetti stupendi col minimo appesantimento per l’esperienza dell’utente. Con beryl è vero esattamente l’opposto: tutto è grottesco, eccessivo, esagerato, lento, sbattuto in faccia. Ho l’impressione che le impostazioni predefinite vogliano comunicarmi qualcosa come:
“Guarda come sono bravo a copiare gli effetti di vista e di macosx… no sul serio guarda, aspetta guarda bene! ti faccio tutto al rallentatore così vedi meglio. Visto?”
Vabbè dopo aver avuto exposé non c’è niente di male a copiare (male) anche l’effetto “minimizza” di macosx, ma non è questo il punto: tutte le impostazioni predefinite sono da razionalizzare, uno può passare letteralmente *ore* a sistemare la montagna di opzioni assurde che hanno impostazioni ancora più ridicole. Altra cosa positiva: per configurare il tutto non si smanetta più nei meandri di gconf, come con compiz, ma direttamente dall’area di notifica dello shot di prima, scegliendo “Beryl Settings Manager”, ecco come si presenta dopo un paio di secondi di attesa a che si avvii:
Qualcuno ha pensato a una specie di versione da incubo di KDE Control Center? Io pure… Ho contato letteralmente migliaia di opzioni! Forse decine di migliaia, se contiamo tutte le combinazioni di tasti, nomi di file, pulsanti del mouse, strani valori numerici… e la cosa divertente è che di *devono* modificare tutti perché il comportamento predefinito è orrendo e tutti i valori rendono gli effetti più lenti e “pesanti” rispetto a compiz, come già detto. Non mi riferisco alla velocità o lentezza della scheda video, sia ben chiaro.
Beh non è finita con le configurazioni. Il tema predefinito per le decorazioni delle finestre è anch’esso bruttarello e quindi dopo qualche minuto uno va a configurare sto “emerald”, e si trova con questa schermata, anch’essa non esattamente bellissima a vedersi:
Anche qui stesse considerazioni del precedente shot, ma la cosa che più mi ha sorpreso è la bruttezza dei temi! Ci sono due o tre temi inutili che fanno rimpiangere addirittura metacity, tre o quattro che scopiazzano malamente Vista, solo che usano pixmaps invece che effetti “reali”, e solo uno realmente sopportabile: quello uguale all’aspetto di Compiz originale…
Conclusioni
La mia speranza è quella che beryl cresca bene e che grazie alle pressioni di Ubuntu venga rilasciato con un occhio alla stabilità tra le varie versioni …e che non costringa gli utenti a scoprire quale nuova impostazione è stata stravolta ogni giorno.
Questa versione 0.1 è praticamente già usabile: a parte i crash all’avvio, che pare avvengano sempre, non ho notato problemi o bug seri, a parte il gestore delle decorazioni delle finestre che mostra qualche problema.
Il vero dubbio è un altro: l’irrazionalità e la valanga di opzioni insensate. Già adesso ci sono letteralmente migliaia e migliaia di opzioni in più rispetto a compiz. Questa cosa non suona male, perché uno pensa: “più opzioni = più effetti = più bello”. In realtà non è così perché la maggior parte delle opzioni sono modifiche da fare necessariamente affinché tutto il carrozzone sia paragonabile alla sveltezza e leggerezza di Compiz, e soprattutto alla razionalità che ci aveva regalato Mr Reveman con il suo, vero, gioiellino.
Questa è bigiotteria :)
Ciao e complimenti per la recensione velocissima di beryl.
Porto la mia esperienza su una Gentoo.
Installato Beryl tramite l’overlay Xgl-Coffee, non ho riscontrato
nessun problema di avvio (nessun crash).
In questa 0.1 ho notato principalmente la volontà degli
sviluppatori di rendere stabile il tutto.
Le impostazioni standard non mi sembrano così invadenti
come leggo dal tuo articolo…
Resto daccordissimo con te sulla confusione nella sezione
configurazione di Beryl, tuttavia dopo pochi minuti ci
si abitua…e il solo ricordo di gconf mi fa rabbrividire.
Così tante opzioni rendono però possibile configurare
totalmente l’ambiente (capisco però che potrebbero
spaventare non poco i nuovi arrivati).
Inoltre in questa nuova versione, le modifiche apportate
nella configurazione vengono applicate al volo (cose
che non mi succedeva con compiz-quinnstorm).
Per quanto riguarda i temi, bhe… anche kde di default
porta con sè temi orribili… il problema è facilmente aggirabile
facendo un salto su http://www.gnome-look.org sezione compiz.
Se ne trovano di molto carini, basta rinominare i file in .emerald
e importarli nel gestore.
Non noto rallentamenti e non ho ancora avuto alcun segno
di instabilità del sistema.
Reputo questa 0.1 un ottimo inizio e una buona speranza
per il futuro per gli utilizzatori del solo kde.
Spero che il lavoro del gruppo Beryl si sposti ora su di
una migliore gestione della configurazione (c’è davvero
tanta confusione) con l’aggiunta di documentazione.
ma rispetto a compiz-manager dove sono le differenza a parte l’icona? (cubo rispetto a diamante)
Infatti ha solo cambiato nome. Codice e gruppo si lavoro sono sempre quelli. Anche emerald è uguale a CGWD. Quoto appieno Francesco, e come al solito su beryl, sono in totale disaccordo con felipe.
LOL
Ciao
PS i temi belli sono nell’archivio cgwd-themes_0.16-0ubuntu1_all.deb. Cercate in /var/cache/apt/archives facile che c’è, apritelo con gestore archivi, scompattate la cartella data.tar.gz, dentro c’è usr/share/cgwd/themes scompattate anche quella e copiate tutti i temi nella cartella ~/.emerald/themes , et voila tutti i temi sono li al loro posto.
Ciao
ho provato beryl con aiglx su edgy ed anche io ho notato quel “rallentamento” di tutti gli effetti. Non che scattasse o che, ma come se viaggiasse nell’olio. Sono ritornato infatti a compiz di quinnstorm :D
Pingback:Reveman: “Beryl non è codice di qualità” « pollycoke :)
complimenti per il blog e per la tempestività delle prove, per Beryl secondo me tutto questo a prescindere da Compiz o Beryl stesso è inutile, la comunità open source ha bisogno di altro, sono entrambi dei mattoni che le distibuzioni si caricano sulle spalle senza nessuna originalità. Se poi questi effetti hanno senso di esistere perchè devono far avvicinare più utenti a linux (ci sarebbe da discutere su questo) beryl-manager penso sia meglio di compiz-manager o di gconf
Ho provato ad installare compiz ma mi hanno tagliato le gambe mettendomi nelle repository dei pacchetti corrotti (broken)… Ora installerò Beryl, ma ancora ho un dubbio dopo la tua recensione: a parte tutta questa interfaccia grafica esagerata (e pesante), modificandolo opportunamente si riesce ad ottenere un compiz con tutti i crismi? (scusa l’espressione)
Altrimenti sapresti consigliarmi dove scaricare compiz? Perchè ho visto che nella tua guida ci sono degli indirizzi ma nessuno mi porta ad un pacchetto “sano”… Grazie mille,
Irais
@iraiscoming223:
strano, io ho seguito la mia stessa guida per installare compiz. forse è un problema temporaneo. o almeno lo spero
scusate, noto una certa antipatia verso gconf e compiz da parte di qualcuno. Volevo informarvi che esiste un bel tool dal nome gset-compiz. Funziona molto bene e semplifica di molto il gia’ comodo e semplice gconf!
Cmq io non ho ancora provato beryl ma conto di farlo presto per curiosita’. Ho trovato questo blog cercando notizie su questo famigerato beryl e cercare di capire qual’e’ l’importanza di questo sw! innovazione? miglioria? che non mi si parli della configurazione perche’ gia’ compiz si configura facilmente per di piu’ col gset-compiz e poi non si va a riscrivere un sw per una cavolata del genere!!!
@ malus: se ti riferisci al mio commento dicevo che se compiz e beryl per assurdo avessero senso di esistere perchè servono per far avvicinare più utenti, in quest’ottica la configurazione mediante beryl-manager è migliore rispetto gconf, io personalmente ritingo il tutto inutile e in generale preferisco “mettere le mani” nei file o usare la shell piuttosto che utilizzare un tool grafico ma questi sono altri discorsi.
Beryl non si sarà distaccato da compiz perchè non aveva un tool per la configurazione semplice da usare e non è stato neanche riscritto per questo (che poi dubito che sia stato riscritto) semplicemente è partito da una base di compiz e si è evoluto facendo scelte diverse
xlinux anche io preferisco la shell e i files di conf ma come dici tu se si devono fare le cose per avvicinare le persone al mondo linux serve semplificare la configurazione dei vari software. Come ho gia’ detto un bel tool per far questo su compiz c’e’, esiste! cmq visto che dall’overlay di xgl-coffe compiz e’ stato levato e l’ebuild sul portage gentoo praticamente mi voleva far passare ad una versione unstable del sistema ho optato all’installazione di beryl. A prima vista non mi fa impazzire, e’ piu’ pesante anceh nell’utilizzo delle risorse ram e mi sembra anche piu’ lento!
Lo split di compiz e beryl cmq non mi convince! si fa confusione, gli utenti anche esperti e volenterosi si trovano ad un bivio che e’ un po’ una rottura di …. . non so se continuero’ ad utilizzare beryl, vedro’ come mi trovo nei prossimi giorni!
Sarò fortunato, ma non ho avuto nessuno dei problemi di Felipe con Beryl… :)
Avendo ripulito preventivamente il sistema da compiz, ho installato il tutto tranquillamente. La prima impressione è stata di una maggiore leggerezza e fluidità degli effetti, insomma qualcosa di più “stabile”. Nessuna pesantezza di sorta. Apprezzabile lo switching immediato tra emerald e metacity.
Sicuramente da migliorare BSM, e mi manca il mio caro tema vicious “moddato” :( ma a quello si provvede. :)
Per quello che può contare, ne dò un giudizio ampiamente positivo, in particolare rispetto alla “pesantezza” che aveva raggiunto quinn.
Come non detto, grazie a telperion il mio caro vicious moddato è tornato al suo posto.. :)
Per quello che può contare, ne dò un giudizio ampiamente positivo, in particolare rispetto alla “pesantezza” che aveva raggiunto quinn.
lo sai che per ora beryl e compiz-quinn sono la stessa cosa, sì? beryl può solo essere ugualmente (o magari più) pesante di compiz-quinn perché al momento della scrittura dell’articolo avranno avuto sì e no il tempo di fare un s/compiz/beryl nei sorci… -.-
Io ne ho dato un’impressione da “profano”, e credimi, non sono l’unico ad aver avuto questa impressione.
Poi sicuramente ne sai molto più di me, ma non ti nascondo che colgo un certo astio nei confronti di questo fork.
Pingback:Ancora sullo sfortunato fork di Beryl da Compiz… « pollycoke :)
@Daniele:
nessun astio nei confronti del fork, ma grande amarezza per il comportamento di basso livello da chi lo ha voluto. ti ho risposto con più chiarezza qui:
http://pollycoke.wordpress.com/2006/10/06/ancora-sullo-sfortunato-fork-di-beryl-da-compiz/
Io ho provato tutti e tre i sistemi su edgy eft. E dico tre perché c’è il repository ufficiale di edgy, c’è beryl e il repository cosiddetto “gandalfn”. Naturalmente quest’ultimo mi pare più aggiornato di quello di edgy, funziona molto bene, stabile e fluido e molto bene integrato in gnome. Ho provato beryl ed è di una pesantezza estrema e crasha ogni due minuti. Certamente è ancora una alpha (diciamo pre-alpha), ma anche il gandalfn lo è!
Per quanto riguarda gconf, vale la pena ricordare che è il sistema di gnome con cui si possono creare dei front-end per la configurazione. Infatti nella versione che uso io, con l’icona sul pannello, c’è l’opzione preferenze, che mi avvia il gnome-compiz-preference. Poi andando su gconf-editor, si può anche da lì cambiare le preferenze. Il fatto che Raveman abbia mantenuto il plug-in gconf e non abbia stravolto tutto inserendo un configuratore immediatamente, è segno della sua intelligenza, potendo concentrarsi su compiz, lasciando che altri provvedessero in altre aree, avendo un interfaccia affidabile e testata. Invece quelli di beryl non hanno capito questo, credendo di avere a che fare con gconf per tutto il tempo si sono spaventati e sono regrediti ai flat-file, quando ormai tutto il mondo sta andando verso xml. Ripeto, non spaventatevi di gconf, dato che serve solo per fare da base ai front-end che ci sono e che sicuramente verranno sviluppati ulteriormente.
Boh?
Ho l’impressione che la motivazione vera dei vostri articoli sia l’invidia.
Io uso compiz prima e beryl dopo da più di due mesi. Non ho mai avuto problemi e apprezzo moltissimo lo sforzo fatto per liberarsi il più possibile dalle dipendenza di Gnome, a partire da quella specie di regedit che si chiama gconf-editor.
Comunque il bello di Linux è la possibilità di scelta, per cui davvero non capsico il tempo che perdete a parlare male di chi sviluppa beryl.
Installatevi il compiz originale, se vi piace di più, e non perdete tempo con tutto il resto.
mcz ma sei quello che da istruzioni a caso sui forum di ubuntu-it? ma bella compa’ mi hai fatto fare quattro risate :D
http://forum.ubuntu-it.org/index.php?topic=33543.0
Cmq il “voi” è un po’ esagerato… dammi pure del tu. Posso chiederti che cosa diavolo c’entra l’invidia? semmai potevo capitre se scrivevi che la motivazione è l’nVidia …così faceva più ridere.
Il tutto per arrivare alla solita vecchia e noiosa polemica… Non mi costa niente ripeterlo anche a te: sappi che questa è casa mia, io installo quello che mi pare, recensisco quello che mi pare, perdo il tempo come preferisco e se stai qui dentro e scrivi dei commenti vuol dire che accetti e capisci queste mie libertà basilari. In caso contrario non caspisco perché mai doversti perdere tu il tempo a scrivere commenti ai miei articoli.
Visto che “il bello di Linux è la scelta” (per me il bello di GNU/Linux è molto altro) per favore scegli tu di non commentare più il mio blog e continua ad impreziosire i forum altrui :)
la maggior parte delle volte che avvio beryl, le finestr iniziano a lampeggiare interrottamente. Ci sono state diverse volte che hanno smesso di lampeggiare, ma la maggior parte delle volte anche a riavviare piu’ volte il gestore e` sempre la stessa storia! Cosa fare?
buttare beryl al cesso e installare compiz.
non lo dico per fare polemica, beryl è spazzatura
compiz mi ha dato grossi problemi nella installazione. Ora aggiornero` tutto grazie ai pacchetti resi disponibile da trevino. Poi faro’ sapere
Pingback:Compiz vs Beryl: #1 questione di qualità « pollycoke :)
salve! ho come sistema operativo kubuntu… ho provato ad installare xgl beryl seguendo l’howto … ma dopo aver installato i vari pacchetti apt-get mi restituisce impossibile trovare beryl. mi rendo conto di essere alle prime armi ma perfavore datemi una mano!
Pingback:Ubuntu verrà distribuita con driver proprietari « pollycoke :)
non so per quale strano motivo non mi apre il “Beryl Settings Manager”…qualcuno mi sa aiutare?
mi potete spiegare come impostare gli effetti di beryl manager sul nuovo ubuntu perche’ ho provato a dare qualche imostazione ma non mi si attivano……..QUALCUNO MI SA AIUTARE???