Ovvero: si può essere amici solo a certe condizioni?
La recente notizia che mi fa pensare a questo genere di cose è che nVidia ha rilasciato una preziosa suite di applicazioni per fare il debug/profiling di app 3D, nonché un mezzo per fare benchmark. Ovviamente il tutto anche per il nostro pinguino :-)
La domanda è: ma nVidia è un’azienda che possiamo definire “nostra amica”? Se guardo indietro nella storia del rapporto tra la casa produttrice di hardware e il pinguino una situazione solo apparentemente controversa. Molte critiche ma anche molti apprezzamenti sono venuti da parte della nostra comunità e tuttora non esiste una opinione “comune” a riguardo.
Tutto iniziò, qualche anno fa, con una incomprensione: nVidia rilasciò dei driver proprietari che contenevano codice GPL preso direttamente dal kernel di Linux. La gaffe fu subito chiarita e le cose sistemate da nVidia, che accettarono le richieste dell’autore originale del codice GPL.
Da allora abbiamo visto crescere il rapporto tra nVidia e la nostra comunità, non siamo mai stati lasciati soli a noi stessi e abbiamo beneficiato di driver in rilasci abbastanza frequenti, anche se non proprio facilissimi da installare. Siamo addirittura arrivati ad una situazione in cui quando ci viene chiesto che scheda video comprare per Linux la risposta unanime è nVidia.
Considero molto importanti anche i recenti sviluppi legati alla “mania” del Desktop 3D su Linux. nVidia è stata l’unica azienda a rispondere, e lo ha fatto anche tempestivamente, rilasciando (per ora sono solo beta) driver che supportano una funzione richiesta esplicitamente per fare funzionare AIGLX. Allo stesso modo gli sviluppatori di nVidia hanno chiesto di poter seguire lo sviluppo di Plasma di KDE4, per essere in grado di supportare eventuali nuove richieste hardware…
Insomma sembrerebbe tutto rose e fiori… e se non lo fosse? Finora abbiamo avuto tutto il supporto che speravamo, ma se un domani in una fatidica riunione i “capoccia” di nVidia decidessero che il settore Linux non rende poi così tanto?
Non vi sentite vittima di un ricatto? Io sì, e come dicevo tempo fa, nel post “Chi batte chi? Open Source vs Software Proprietario“, l’unico modo che ha la comunità opensource per stare al passo con gli OS proprietari dal punto di vista delle interfacce grafiche… è sottostare a questo piccolo ricatto.
Non ho ancora deciso come vivermi questa situazione, si capisce? :-)
io spero che la risposta sia SI AMICI, solo che non ho capito come funziona il kit .
io sto ancora aspettando i driver nvidia per linux ppc.. fanculo a loro
Premetto dicendo una cosa, oggi come oggi va di moda spalare mer… popò sui oramai chiamati “talebani” come Stallman.
Persone che nel nome dell’ “informatica” che dicono che usano quello che più gli conviene al momento…
CHE SCHIFO!!!
Queste sono le persone che non sanno guardare più in là del proprio naso!
Possibile che non capiscono che usare il software proprietario vuol dire rendersi pian pian dipendenti da questo?
Linux non sarebbe dove è arrivato ora se all’inizio fosse sceso a compromessi.
Faccaimoci sentire! Voi che usate Linux da anni: ripensate a perchè avete provato linux per la prima volta, voi che lo usate da pochissimo, chiedetevi perchè lo avete scaricato gratis pur essendo il miglior sistema operativo.
Voi che vi ritenete informatici pratici che non guardano in faccia a nessuno, ditemi, con che coraggia sputate sentenze, che usurpate solo il lavora fatto dagli altriì senza un minimo di riconoscenza!
non possiamo sviluppare codice GNU GPL che apertamente dipende da codice proprietario! Aiglx, xgl, compiz, beryl…. composite…. plasma forse…. i siti in flash… JAVA….
PERCHÈ VI VOLETE FARE MALE DA SOLI?
quardate attorno a voi, non mi sembra proprio di stare al gioco, alla trappola che ci stanno preparando! non dobiamo diventare dipendenti da codice proprietario.
guardate avanti a voi, il metodo di sviluppo linux fino a d oggi è stato vincente, non roviniamo tutto proprio adesso.
@Bigshot:
Noto sempre molto pathos nei tuoi commenti :D
sembra studio aperto… -.-
hahahaha
Secondo me al contrario il software proprietario sta morendo.. e il sempre maggiore supporto di alcuni produttori a linux e a quanto gli gira attorno è conseguenza della scoperta che il futuro sarà questo.
Ultimamente stanno uscendo molte novità e in molti settori che adottano sempre più linux o derivati: cellulari, palmari, console di gioco (ps3), insomma dalle distributrici di videocassette (porno) al gioco, all’intrattenimento, ad applicazioni quali la sicurezza e l’esplorazione spaziale.
Insomma.. chi vivrà compilerà!
Questa che hai fatto è una riflessione giusta, cioè se ci possiamo aspettare un supporto eterno da un mondo che sottostà a delle regole diverse dal mondo del software libero. E la tua posizione è quella di Tassone (editoriale Linux & Co di ottobre). In effetti dobbiamo pensare che quando ci sono novità così belle come aiglx/xgl, ovvero quando il mondo free software è al passo con i tempi o è già oltre, le aziende sono molto interessate a supportare linux. Era un po’ quello che ti volevo dire quando ti ho scritto su linux e ps3 nella mbox. Se sony è interessata a linux, ci potrebbero essere i presupposti per una apertura delle loro librerie grafiche.
Come diceva Tassone, tutto sta nel buon senso, cioè non fare i talebani e permettere una maggiore apertura verso le aziende che sviluppano i driver proprietari, magari con una iniziativa di certificazione.
sono parzialmente d’accordo con alexxx, nel senso che a volte fare i talebani e andare avanti per la propria strada come un treno snobbando aziende che supportano linux può essere controproducente per la comunità stessa: se ci vengono messi a disposizione dei driver proprietari provare ad essere aperti con il produttore è una cosa buona però non si può scordare che quello che vogliamo in realtà sono driver liberi.
Un’ultima domanda: ma che problemi ha nvidia (o un produttore di hardware in generale) ad aprire i sorgenti dei driver? In fondo non campano con il software ma con l’hardware…
@ scotu: naturalmente non sono in grado di sviluppare tutto l’argomento, che va al di là delle mie capacità, non essendo un esperto di marketing. Solo volevo riprendere un bell’editoriale che invito tutti a leggere. Perché Nvidia non apre i suoi driver? E che ne so! Sicuramente sarebbe giusta una situazione di equilibrio, cioè che i produttori di hardware rilasciano le specifiche basilari, permettendo alla comunità di sviluppare un driver libero, senza intaccare le proprietà brevettuali, e se vogliono possono rilasciare anche driver chiusi.
Naturalmente ci sono dei motivi perché non lo fanno, cioè brevetti, paura delle implementazioni della concorrenza, pigrizia etc.
La cosa che mi fa arrabbiare però non è quello che riguarda Nvidia, ma il comportamento di aziende che producono per esempio i softmodem, con il firmware che si carica successivamente e senza supporto per linux. Alla fine Nvidia è anche da ammirare!!!
Personalmente io credo che quello che si sta sviluppando tra software proprietario e OSS sia un rapporto di simbiosi. Il software proprietario trae guadagno dallo sviluppo comunitario e gratuito, mentre la comunità riceve supporto finanziario e materiale dalle aziende. Non credo che l’approccio sia sbagliato, d’altro canto è abbastanza normale, come dice alexxx del resto, che un produttore HW come NVIDIA abbia paura soprattutto che i segreti della sua tecnologia vengano rubati dalla concorrenza. Non possiamo realisticamente pensare di poter avere tutto open, dai driver ai programmi di elaborazione 3D.
Non credo che un approccio di tipo talebano possa giovare in qualche modo, non dobbiamo dimenticare che molti driver opensource non sarebbero mai nati se ci fossero state aziende che rilasciavano i propri driver sin dagli albori di linux. È il bisogno che ci ha spinti ha trovare soluzioni alternative, non tanto la filosofia. Che poi sia bello essere indipendenti non lo mette in discussione nessuno, ma anche quello dell’indipendenza è in realtà un miraggio perchè per quanto ci sforziamo di produrre software “fatto in casa”, dobbiamo comunque acquistare componenti e computer che non possiamo fabbricarci da noi. Se nvidia smettesse di produrre le nostre schede grafiche, tanto per fare un esempio, potremmo avere tutti i driver di questo mondo ma sarebbe impossibile metterci noi con le nostre manine a fabbricarci le schede.
Io personalmente apprezzo che ci siano company aperte, disposte a mettersi in discussione e a condividere almeno parte del loro codice in un clima collaborativo. È l’evoluzione della specie: chi si chiude e non si adatta all’ambiente che lo circonda rischia di perdere mercato. Il fatto che molti di voi abbiano deciso, pensando a linux, di acquistare una scheda NVIDIA piuttosto che un’altra è un’indice sintomatico di come questo rapporto aiuti in realtà NVIDIA a conquistare quote di mercato.
Allo stesso tempo, questo interesse di NVIDIA fa bene al mondo linux, che progredisce più velocemente e può attrarre sempre più pubblico. In sostanza credo che in futuro grazie al supporto ricevuto dalle aziende, linux possa davvero migliorare e diffondersi più facilmente. Sono altresì sicuro che il giorno in cui un’azienda decidesse di non supportarlo più la comunità reagirebbe come ha sempre fatto: mettendosi a riscriversi i driver “alla vecchia maniera”. Quoto appieno quanto scritto da alexx: NVIDIA è da ammirare, e dovrebbe essere presa ad esempio anche dalle maledette wincompanies, che attualmente creano hardware compatibile unicamente con windows.
Mi sono sempre chiesto (e due ;) ) quanti e quali segreti industriali possa esporre nVidia, piuttosto che ATi o chi per loro, nel fornire le specifiche di programmazione delle loro schede 3D. In parole povere, quali siano le motivazioni tecniche retrostanti la scelta di fornire solo e soltanto driver binari. Ora, non sono un’elettronico, ma ho qualche nozione di come funzionano i processori, e come si programmano.
E risalire a partire dalle specifiche a com’e’ implementato il chip stesso -spettro che molti agitano quando si paventa la possibilita’ di aprire i sorgenti dei driver- non mi pare agevoli molto il reverse engineering. Lo agevola ovviamente, ma non in modo determinante. Tanto piu’ che nVidia e analoghi devono /comunque/ fornire dettagli che lasciano trapelare parte della strutturazione interna dei loro chip, per mere ragioni di ottimizzazione del codice che li usa. Ci sono notevoli quantita’ di informazioni su quali operazioni e quali sequenze di operazioni sono piu’ gradite ai vari processori, e nessuno pare farsi problemi a divulgarle, anzi (e giustamente). Eppure anche queste informazioni sono utili per il reverse engineering di un chip.
“NVIDIA è da ammirare” questo lo quoto di certo :D
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Il problema credo continuerà a sussistere fino a che il concetto open source non si estendera anche al progetto hardware. Cioè una tecnologia hardware aperta , sfruttabile e migliorabile da chiunque ma sempre con la condizione di lasciare la porta aperta alle proprie idee. Ne ho sentito parlare per alcuni prodotti (un auto e un bevanda tipo coca-cola).