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Ubuntu Libre, anzi Gnubuntu, anzi no: “Gnewsense”

Probabilmente ne avrete già sentito parlare. Gnewsense sembra essere il nome definitivo del progetto, sponsorizzatto dalla FSF, che si pone come obiettivo quello di creare una distro GNU/Linux completamente libera, usando Ubuntu come base ma eliminando ogni traccia di codice proprietario :-)

Gnewsense Login Screen
GDM e il tema un po’ africano, reminiscenze di Ubuntu? Cliccate sulla zanna di quello a sinistra per andare alla homepage di gnewsense

La notizia importante è che è stata rilasciata la versione 1.0! La segnalazione ci arriva direttamente da Jonathan Carter, hacker GNOME e membro della Free Software Foundation

30 commenti

  1. italyanker

    Bella news…Interessante…
    Strizza piacevolmente l’occhio…Bisogna però vedere quanto c’è dentro e quanto non-free è stato omesso… Mbò!Proverò!
    ——————————————————–
    OT:
    Attento a non combinar casini viger! :p

  2. viger

    Gh .. no no ormai l’ardisco con i dati lo stacco, se installo distro. Troppi giga persi per la fottutissima fretta.

  3. Xander

    Progetto interessante.

    Il problema sono i fondi, che Canonical ha, e questi chissà.

    Ubuntu ha una deriva troppo vicina a questioni commerciali, forse, ma sostanzialmente spero che non tradisca se stessa e tutto coloro che l’ hanno scelta per la sua linea politica, oltre che per lo strumento.

    Saluti.

  4. coobox

    Mi sembra abbastanza inutile come distro.
    C’è già ubuntu. Mah sarà che sono così ubuntizzato da perdere il senno. :-)

  5. Vime

    Mi sembra che troppe persone stiano sprecando troppo tempo su troppi progetti duplicati. Possibile che non si riesca ad unire le forze?

  6. Giorgio Caligni

    Troppi cloni, in effetti.

    La distro e’ simpatica e utile, sicuramente, ma bisogna pure comicniare a pensare seriamente all’aspetto economico della faccenda del freesoftware, alla sua reale sostenibilita’ come impresa che non tradisca i suoi principi, e non a creare progetti nuovi ogni volta, quasi come se si fosse schifati dall’apsetto commerciale, senno Linux non crescera’ mai..

    E fino ad ora solo la Canonical lo sta facendo bene, anche se e’ ancora in rosso con i bilanci.

  7. viger

    Raideiin quoto!
    La mia personale opinione è che linux è nato e cresciuto in un certo modo.. tutta questa necessità di farci soldi non la vedo.. tutta questa corsa per rimpiazzare e fare concorrenza a M$ non la vedo. Se un individuo vuole usare linux lo deve usare con i suoi tantissimi pregi, e tanti difetti..
    La questione dei cloni …bè riporta al capitolo concorrenza contro M$. COncorrenza di cui non vedo la necessità, visto che si parla di FSF GPL e soci… è una scelta alternativa.
    Ma forse la rovina saranno, e forse lo sono già, i nuovi intenti linux.
    Ciao

    Ripeto

  8. Giorgio Caligni

    Se non ci fai business, semplicemente, Linux muore, o fa la fine delle decine e decine di progetti finiti nel dimenticatoio.
    Linux oggi lo conosciamo tutti perche e’ usato dalle aziende, senno’ non esisterebbe.

    Poi non c’e’ niente male nel voler guadagnare intorno a queste cose, il problema e’ solo come lo si fa. E, come ripeto, si puo’ farlo come ha fatto e fa Ms, o come sta facendo Canonical. Io dico che e’ *decisamente* meglio come lo vuole fare Canonical, bisogna solo vedere se e’ un modello sostenibile alla lunga.

  9. viger

    Oggi lo conoscete VOI in questo modo, il sottoscritto l’ho conosciuto quando non lo cagava..ops.. “vendeva” nessuno.
    Comunque una volta si usava far pagare i servizi associati all’uso di una distro, oggi dobbiamo proprio metterci del caccoso software proprietario nelle viscere?
    Chido..
    -viger

  10. mess

    Personalmente non approvo le crociate anti-business alla Stallman…

    Non capisco perchè io utente finale dovrei scegliere una Ubuntu castrata quando posso scegliere quella standard senza Nessun svantaggio.

    Ok per tutte le derivate di Ubuntu che hanno scopi mirati come Mubuntu,Nubuntu e perchè no anche Kubuntu e Xubuntu, ma prendere una distro e tagliare via pezzi senza un significato tecnico non mi sembra una grande idea!

    Cmq chissà, potrebbe diventare la base per future distribuzioni…sempre che non la chiudano con strane licenze iper restrittive che ti impediscono anche di attivare i repository universe/multiverse!

  11. felipe

    @viger e Giorgio Caligni:
    Credo che abbiate ragione entrambi, o almeno io condivido parte delle vostre opinioni

    Per la faccenda dei cloni… non so, sono combattuto. Da una parte è grandioso poter creare il proprio OS “su misura”, dall’altra è veramente una babele e uno spreco di risorse… Pensate per un attimo a quanti pacchetti ci saranno in rete per… Gedit, per fare un esempio stupido. Credo siamo nell’ordine delle migliaia di pacchetti incompatibili per lo stesso software… Moltiplicate per i 20.000 pacchetti di Ubuntu e inorridite!

    Cmq un tempo la FSF sponsorizzava Debian, non so perché non continuino a farlo ma mi sembrava la scelta più naturale, no?

  12. viger

    Poi scusami… se le aziende vogliono delle distro adatte per la loro attività ok… pagano e chi fornisce i servizi ci infila del proprio software…ma che IO UTENTE HOME deo sciropparmi Mono non sta scritto da nessuna parte.

  13. viger

    Felipe, infatti io scelgo una distro dove Mono sono obbligato ad averlo.

    @mess
    ma lol .. distro castrate?!?! bah vabbè
    Non è una corciata anti buisness, semplicemente GNU/Linux si chiama così per vari motivi.. poi bo… se volete distro alla windows .. non capisco perché dobbiate costringere tutti ad accettare qualcosa che sta avvenendo ora e e soloper pochi aspetti. Siete utenti windows ..restatelo.. stop.
    Non vedo il problema.

  14. viger

    Preciso che a me delle derivate non frega nulla.. è ovvio e chiaro che il discorso si allarga sulla filosofia d’ uso di un determinato strumento.. infatti parliamo di Linux.

  15. viger

    Preciso che a me delle derivate non frega nulla.. è ovvio e chiaro che il discorso si allarga sulla filosofia di un determinato strumento.. infatti parliamo di Linux.

  16. felipe

    @mess:
    Vorrei solo dire che se questo blog, se Linux, se tutta la nostra comunità, se il concetto di OpenSource, se la GPL, se GNU – come filosofia e come Sistema Operativo – se Debian, Ubuntu e tutte le altre distro esistono…

    Insomma se tutto questo esiste è merito in grandissima parte del movimento che è stato sovversivamente concepito e portato avanti da un gruppo di hacker “guidati” spiritualmente e carismaticamente da Richard Stallman.

    Sono contro ogni talebanismo ma per favore, per quanto possa essere a volte antipatico Stallman… nessuno ha più diritto al mondo di lui a creare una distro al giorno, anche se l’unica differenza tra una e l’altra fosse il wallpaper :D

    Peace o:-)

  17. Giorgio Caligni

    Quote: “Personalmente non approvo le crociate anti-business alla Stallman…”

    Stallman NON e’ contro il business, non inventiamoci le cose per favore.

  18. Giorgio Caligni

    Quote Viger: “Comunque una volta si usava far pagare i servizi associati all’uso di una distro”

    Io parlavo appunto di Canonical che NON vende software, ma servizi collegati ad esso (personalizzazioni, assistenza, etc etc).

  19. mess

    Uè, ragazzi, non sono mica un killer pagato da MS… :-)

    Chiaramente apprezzo Stallman per tutto quello che ha fatto. Volevo solo dire che alle volte è un po’ eccessivo, non so, mi viene in mente la GPL3 e il tpm…

    Il Tpm può piacere (alle aziende) o meno (a noi), ma io dico che senso ha dire a priori una cosa del tipo “il kernel linux non dovrebbe supportare dispositivi tpm a priori”?

    Chiaramente sarei più felice se il TPM non divenisse mai realtà, ma se invece entrerà in MB,Schede Video,HD,etc.. dove installeremo linux? Sui pc vecchi di 5 anni e basta?

    Un approccio più sensato mi sembra quello di Torvalds che magari storgendo il naso ma implementa sistemi per supportarli e magari piegarli al suo volere…”Resistere è inutile!” :-)
    Questo era solo un esempio…non voglio trasformare l’articolo in un flame contro il tpm nel quale saremmo tutti d’accordo.

    Chiarisco un attimo il termine “Anti-Business”: Intendevo “crociate che inevitabilmente rovineranno la diffusione di linux che nel benee nel male è anche business…se Novell,Ximian,Suse ed altre non avrebbero avuto un riscontro economico credo che linux esisterebbe ugualmente, ma non sarebbe così avanti come è oggi.”

    Quoto un’attimo felipe “per installarlo dovete abilitare i repository Universe e Multiverse, ma chi non lo fa?” per chiarire il mio punto di vista. Per definizione nel repository “Multiverse” ricadono tutti quei sw che hanno una bassa osservanza della filosofia del software libero…

    Quindi se ho capito bene (ma potrei anche aver interpretato male) per essere coerenti con la filosofia della fsf, bisognerebbe inibire l’uso del repository Multiverse perdendo migliaia di pacchetti…per questo ho usato il termine “castrato”.

    Visto che credo che la verà libertà sia permettere all’utente di fare tutto, termino citando (oggi sono gasato! :-) ) una canzone degli Ustamamò: “Cosa resta da fare? Dicevano un tempo Vietato il Vietare! Paapapapapapa” :-)

    PS: Chiaramente la mia è un opinione personale…ovviamente qualcuno la condividerà, altri no…soffrirò ma alla fine cercherò di farmene una ragione! :-)

  20. viger

    Ma non usare linux… ma che ….!
    Ancora con sto “castrato”(macelleria time). Fortunatamente puoi scegliere. Cacchio puoi scegliere se abilitare o meno del software, e NON ti viene imposto, eppure non ti sta bene.
    “I codec video?”
    Non scaricare divx e compra i dvd, che per leggerli non ti serve nessun software coperto da licenze proprietaria.
    “Il java?”
    ..pare che presto diventerà GPL.
    “MP3?”
    Usa il formato OGG.

    Forse non hai capito che gli accordi con M$ coprono il culetto sono ai clienti(aziende) di Suse e Novell, non certo a te che magari usi ubuntu o debian ma ti ritrovi la fottuta dipendeza con software proprietario M$, we sveglia.. netscape che fine ha fatto?! :D solo per fare un esempio.

    Scusami carissimo “mess”(dico a te che frequenti il blog ma parlo in generale), NON è una crociata “Anti-Business”, ma prima di installare linux sapevi cosa installavi(o almeno lo spero), adesso non puoi pretendere che si facciano le stesse scelte di M$.
    Poi..
    A te cosa frega se linux si diffonde o meno?
    “Devi farci i soldi?”
    Vendi i servizi associati al software.
    “Ti guadagni il paradiso se linux entra in ogni pc del globo?” Non credo.
    A volte non vi capisco :D
    GNU/Linux è un’alternativa ..stop!
    ..da quello che scrivi alla faccia delle alternative, il TMP/TCPA diventeranno realtà adattiamoci a limitare anche gli utenti linux!!! ..E certo!
    Altrimenti qualcuno non può usare il sofware preferito che usa su windows e che potrà cracckare anche sotto linux…
    Vabbè, non avete capito… se dovete usare linux come windows restate in casa M$, ripeto … nessuno ha ordinato “Usate linux”, se vi trovate bene con windows restateci”.”
    Davvero, faccio fatica a capirvi. Ora dovete imporre a noi le scelte M$…!

    Bah

    PS: Anche queste sono opinioni personali, non mi chiamo Stallman! ..ma forse ha ragione ad essere così.. visto l’andazzo.

  21. melzof

    Ma cosa c’è di non free in ubuntu?poi uno ci può mettere quello che gli pare, ma di default imposta, ad esempio i driver ati open, mica i fglrx..
    La FSF (che rispetto) forse dovrebbe “ripulire” qualche altra distro, non Ubuntu. o no?

  22. nutellol

    Cmq un tempo la FSF sponsorizzava Debian, non so perché non continuino a farlo ma mi sembrava la scelta più naturale, no?

    forse perchè la debian è un nome un po “scomodo” e dallo sviluppo troppo rallentato da conflitti interni allo staff degli svilupparori.il nome “ubuntu”, anche se è sottinteso garantisce un bacino di potenziali utenti maggiore rispetto a una distro difficile come debian.

    citando felipe:Gnewsense=ubuntu+marketing ;)

    il tutto imho

  23. Pingback:Fedora usa un trucchetto per aumentare il rank di Distrowatch? :-D « pollycoke :)

  24. lele

    @viger

    l’accordo dovebbe tutelare anche le distro non commericiali
    bisogna solo capire cosa intendono per distro non commerciali

    per esempio se debian vende cappellini con il loro logo per finaziarsi, rientrano nel commerciale oppure no!!
    sembrerebbe di no
    ma puo anche esser si visto che incassano del denaro

    oppure e’ tutelato solo lo sviluppatore che con mono si fa il software per se stesso e poi lo pubblica gratuitamente
    con una licenza opensource

  25. Pingback:Linux Mint: Ubuntu “gasata” con codice proprietario « pollycoke :)

  26. arc

    Vedo che c’e’ un poco di confusione.
    Mi permetto di fare qualche chiarimento sperando che aiuti.
    Quando Richard Stallman inizio’ a creare un os libero (1984) il suo scopo era fare in modo che tutti gli utenti di computer potessero essere LIBERI.
    Al progetto GNU (www.gnu.org) non interessa avere un largo parco utenti, interessa avere utenti LIBERI.
    FSF all’inizio sponsorizzo’ Debian (www.debian.org) ma Debian non e’ una distribuzione completamente libera (nemmeno Ubuntu lo e’) perche’ contiene firmware proprietario nel kernel e perche’ consiglia software non libero tramite il suo repository non-free.
    Per questo motivo, anche se lo stesso Stallman la utilizzava fino a poco temo fa, non la consigliava per questo motivo.
    La FSF e’ andata sempre in cerca di una distribuzione di GNU/Linux (per favore chiamatelo cosi’, Linux e’ solo un kernel) completamente libera.
    Poco tempo fa e’ venuta a sapere dell’esistenza del progetto di due persone che avevano preso una Ubuntu e l’avevano privata di tutti i pezzi non liberi: Gnewsense (www.gnewsense.org) e ha deciso di sponsorizzarla.
    Non bastavano Ubuntu e Debian?
    Ubuntu non e’ libera e Debian consiglia software non libero quindi, no, non bastavano a dare all’utente TUTTA la liberta’.

    Spero di aver chiarito le idee.
    Complimenti per tutti i commenti e per gli interessanti articoli presenti qui: istruttivi, divertenti e piacevoli.

    Bravi.

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