Stavolta non si tratta di esplicitare il mio pensiero o difendere le mie opinioni. Il senso di questo post è quello di evidenziare la natura aperta della nostra comunità, in cui le tesi e le ipotesi possono essere espresse liberamente, e altrettanto liberamente contraddette.
Tutti sapete che Mr Ubuntu si è dichiarato favorevole all’inclusione di driver proprietari all’interno di Ubuntu. Molti di voi hanno letto le reazioni entusiaste a questa notizia provenire da tutte le parti. Alcuni hanno notato che la mia è stata una voce fuori coro sin da subito, dal momento che disapprovo una scelta del genere… e solo pochi sono stati d’accordo con me nel condannare questa mossa apparentemente innocua ma con risvolti “amari”.
Beh, mi congratulo con quei pochi, e mi rivolgo idealmente a loro: non siamo soli. Non siamo soli e soprattutto c’è chi la pensa come noi anche all’interno della comunità degli sviluppatori di Ubuntu. Ci sono nomi molto noti e influenti della comunità che in queste ore stanno scrivendo messaggi simili al mio: di perplessità in merito alla sensatezza di includere driver proprietari in Ubuntu. Prevedo che col passare delle ore aumenteranno, per ora vi elenco i post più interessanti:
- Scott James Remnant parla di “terreno scivoloso” e avverte che in genere si capisce troppo tardi quando non ci sono più appigli… La mia sintesi riduce il post ad una banalità ma vi assicuro che è una lettura interessante.
- Benjamin Mako Hill invita esplicitamente a votare e a far valere la propria idea per non poter poi dire “non l’ho deciso io”. Mi sembra una posizione molto chiara…
- Corey Burger si rifà al post di Scott James Remnant e provoca: “ma allora perché non includiamo pure i codec proprietari?”, terreno scivoloso…
- Jonathan Carter scrive: ok il desktop 3D ma in modo “sano”! Riferimento ai driver nvidia nouveau che potrebbero essere un modo “pulito” per affrontare parte della questione. Già, perché non si finanzia quel progetto?
Come dicevo, sono sicuro che i post con tono simile aumenteranno. Questo mi può fare solo ben sperare! Intanto ecco una prima risposta di Mr Ubuntu a queste voci fuori dal coro…
- Mark Shuttleworth: Binary-only codecs, nyet in parole povere: Ubuntu può scendere a compromessi con queste aziende, e una volta sullo stesso livello, si può esercitare un po’ di pressione.
Suggestivo, ma io non la vedo così …e ormai sono così tante le voci che possiamo dire che si tratta di un intero coro autonomo. Un coro di no :-)
Precisazioni anti-flame :)
Vorrei chiarire subitissimo che non ho niente contro i driver proprietari. Il mio problema è l’inclusione nella distro. Il mio problema è accettare le logiche di mercato aliene ai principi che stanno alla base di GNU/Linux… e trasformare in consuetudine. Mi rendo conto che è una sfumatura, ma è importante. Mi rendo conto che può non essere condivisibile, e infatti non chiedo a nessuno di pensarla come me. Mi rendo conto, infine, che quello che per me è un male, per altri può essere visto come il più grande dei beni.
Per questo preciso che da parte mia non c’è nessuna bocciatura per nVidia o ATi, anzi siamo contenti che pian piano si stiano aprendo al dialogo con noi, e il punto è proprio questo: portare loro al nostro livello per poter godere appieno delle loro stupende tecnologie.
Vi aspettavate qualcosa di diverso da un Compiz-dipendente? :-)
Io ti appoggio, ed appoggio il coro di no.
Ma, preventivamente, sto cercando qualcuno che ancora sappia cosa significhi Libertà, cosa significhi Free Software.
Una distro molto simile ad Ubuntu, ma che non venda i propri principi per “un pugno di utenti”.
GNewSense forse farà al caso mio.
Attendo speranzoso che questo delirio verso i drivers proprietari possa concludersi nel migliore dei modi.
Free as FREEDOM, not free as a free-beer.
Io lì sto e da lì non mi muovo ;)
Sono daccordo a non inserire di default in Ubuntu i driver proprietari…. ma penso possa essere utile dare la possibilità in fase di installazione di poterli installare (scusate il gioco di parole :->).
Libertà significa anche questo…..
Però va detto che Shuttleworth i conti se li sa fare bene, e se ha pensato ad una mossa così, ricordandoci che non è un novellino, si vede che ha una strategia in mente.
Ricordiamoci che Compiz & co. ha risvegliato l’interesse di Ati e Nvidia per la comunità, tanto che Nvidia si è affrettata a supportare Xgl. Il discorso di S. diviene chiaro quando dice, perché il firmware sì (e quello veramente sarebbe da esiliare per tante ragioni) e i driver no. Ricordiamoci anche che non possono essere distribuiti insieme al kernel, ma in un pacchetto separato. Secondo me potrebbe smuovere le acque. Se così non fosse, si può sempre fare marcia indietro, una specie di patto sociale con i due colossi del video. IMHO.
Qualche giorno fa su questo blog (o su un altro sorry la mia memoria vacilla) qualcuno ha ricordato come la stessa microsoft (sì, quella che è sul 90-95% dei pc, quella della posizione dominante, quella di uno degli uomini più ricchi del mondo) si è beccata la porta in faccia da nvidia quando ha provato a far pressione per ricevere le specifiche della scheda video della x-box…
fate voi quanta può essere, in confronto, la pressione di ubuntu che se va bene bene bene è sul 90-95 per 10.000 dei pc…
…shaitan ha colpito nel segno…
Io sono per la posizione di Shuttleworth, mi sembra di buon senso e molto pragmatica.
Perche’ poi sottolinea bene che la cosa piu’ importante e’ avere la liberta’ di scelta, sempre. Ed e’ assolutamente vero che isolarsi non serve in queste cose, bisogna costruire piuttosto che distruggere, e far capire a queste aziende il vero potenziale dell’opensource, anche dal punto di vista economico. Che poi il vero problema di fondo non e’ convincere queste aziende, quanto rompere il loro patto di sangue con Windows, che detiene il 96% del marketshare e ha ancora un potere immenso. Queste aziende di HW sono costrette a prendere accordi miliardari con MS, perche’ se poi Windows non le supporta pienamente, loro sono spacciati nelle vendite.
Quello che bisogna fare concretamente, quindi, non e’ mettere al bando i driver binari, ma usare di piu’ i sistemi open, diffonderli velocemente e in maniera pervasiva a tutti i livelli. Solo cosi’ si potra’ ripristinare quel bialnciamento nel mercato e le aziende che producono HW avranno piu’ interesse a sviluppare e rilasciare specifiche per vendere di piu’, contrariamente a quanto avviene oggi.
La coerenza, secondo me, e’ nel non diffondere applicazioni closed nelle distro open (ma lasciando la scelta di poterlo fare all’utente, perche’ pure quello e’ importantissimo per Linux e il suo futuro nel business), e nel dare la scelta, facile e immediata, agli utenti se usare o meno i driver closed per avere un desktop piu’ usabile e per usare al 100% l’Hw che hanno pagato fior di quattrini.
Questo e’ un vero linux “for the Human Beings”.
Secondo me non e’ che ci si debba stupire piu’ di tanto. Dietro a Ubuntu c’e’ Canonical e Canonical e’ un’azienda che ha visto nell’open source una fonte di guadagno e come tutte le aziende del mondo cerca di massimizzare questo guadagno. Se per farlo Ubuntu deve sfondare nel mercato desktop, non c’e’ problema, si mettono i driver proprietari per le schede video e via. E’ esattamente lo stesso comportamento di Novell (beh, quasi :). Si deve far accettare al mondo enterprise un’implementazione di .net diversa da quella di MS? OK, facciamo un accordo con MS per poter distribuire questa tecnologia senza intoppi per i clienti. Le aziende dell’idea di Stallman se ne fregano altamente, il loro scopo e’ un altro. E con questo non voglio dire che sia un comportamento cinico, anche il mondo del free software ne trae in parte vantaggio, con finanziamenti di vari progetti. Se non si vuole correre questo genere di rischi c’e’ un solo modo, usare una distribuzione totalmente indipendente dalle logiche aziendali, quindi niente fedora, niente ubuntu, niente suse… Le altre distro sono meno curate e meno attente ai particolari perche’ hanno meno fondi? Pace :)
e’ di qualche secondo fa un’altra notifica di Mark sulla questione
http://www.markshuttleworth.com/archives/84
:)
ops era gia’ nella notizia ops
Io la penso allo stesso modo di giorgio…
Non dare per scontato che a qualcuno non farebbe piacere installare driver free piuttosto che driver proprietari, ma dare la facoltà all’utente di scegliere quello che vuole farne della sua macchina!
Free as choose, not as talebanism! ;p
mi aggrego a chi e’ contrario (gia’ da ieri: http://www.roccosicilia.it/blog/?p=67).
sono dell’idea che gli utenti abbiano il diritto di installare sulle loro macchine quello che vogliono, ma vorrei poter continuare a definire ubuntu una distro gnu/linux. che rendano disponibili i driver separatamente dalla distribuzione.
io mi unisco assolutamente al coro di no!!! se lo fanno mi fermerò per un po’ alla adgy e poi ritornerò a mamma Debian perchè…Stallman ha sempre ragione! (e pure felipe và ;) )
@Shaitan:
I driver open di Ati provengono da un accordo di non divulgazione delle tecnologie (fonte wiki di freedesktop), lo stesso non può essere fatto con Nvidia, che ha questa politica sia con la comunità che con M$. Il reverse engineering non credo che sia tanto agevole per un processore grafico.
Voto no. Già adesso mi attira molto Gnesense e non escludo cada nella tentazione, ma preferire avere una distro GNU/Linux GPL e poi casomai installare i driver a parte.
Lasciate pure che Ubuntu metta i driver proprietari, e poi installatevi una bella Debian.
Ubuntu è nata con l’obiettivo di rendere Linux accessibile a tutti… ci si deve concentrare su una cosa alla volta.
Al limite, questo sarà uno stimolo per quelli che si appassionano a GNU/Linux, per provare altre distribuzioni… ;)
Giorgio e Massimiliano: già *oggi* qualunque utente ha la oggettiva possibilità di installare tutti i driver proprietari che vuole… non si sta mica dicendo di disintegrarli, si sta obiettando il fatto che possano essere inclusi nel CD ufficiale! E’ una cosa _molto_ diversa.
Sono d’accordo anche io sul fatto che dovrebbe essere facilitata l’installazione degli stessi, ma è tutt’altro discorso.
Quando sono passato a Linux, l’ho fatto perché mi riconosco nella filosofia che lo ANIMA. Non me ne frega niente di un Linux commerciale. Ben venga, intendiamoci, ma non può scavalcarne la filosofia.
Anche perché…
…se avessi dovuto semplicemente scegliere un OS migliore di Windows, mi sarei fiondato *di corsa* su Mac OS X! Quello che rende importante e unico Linux è il fatto di essere libero, nessuno lo dimentichi.
Sono dell’idea che i driver proprietari possano essere importanti per gli utenti, quindi sarebbe opportuno il supporto da parte di ubuntu a questi e l’eventuale installazione a richiesta dell’utente.
Sottoscrivo la tua posizione felipe, in tutto e per tutto. Ho avuto lunghissime discussioni sul mio blog proprio su questo tema.
Le risposte di Mark non mi sono piaciute molto anche perchè a mio parere le motivazioni che ha portato per negare l’inclusione dei codec proprietari si potrebbe benissimo applicare anche alla questione dei driver proprietari. Cosa dicevamo qualche tempo fa proprio su questo blog?? AH si, RMS ha sempre ragione!
Io sono con Mr Ubuntu e come dice Alexxx “…ricordandoci che non è un novellino, si vede che ha una strategia in mente.”
Anche a me farebbe piacere installare i driver OS invece di quelli proprietari ma ad esempio mentre sul notebook posso usare i driver OS (ho una radeon) sul desktop devo usare i driver proprietari (ho una nvidia) perchè se non X mi si blocca continuamente.
Cmq capisco la posizione di chi non vuole avere i driver proprietari installati di default. ma come già fatto notare è sempre possibile decidere di passare a Debian: Ubuntu ha lo scopo di rendere “la vita facile” agli utenti Linux.
Io personalmente continuerò ad usare Ubuntu, con o senza driver proprietari di default… almeno fino a che (e credo/spero che non accada mai) non vedrò Mr Ubuntu strisciare ai piedi di {M$}. :D
piuttosto un dialog che richiama uno script che fai automagicamente il download e l’installazione e la configurazione dei driver proprietari….
similmente a quello che succede quando si installano i font TrueType di M$… il package mi sembra fosse msttcorefonts
PS: Felipe continua così che sei grande !
@ Pikkio
Io penso che nella parola *commerciale* non ci sia un per forza qualcosa di male, ne’ che questo sia in antitesi con libero, tutt’altro. Se con Linux si puo’ creare anche del sano business, quindi lavoro e ricchezza, e’ bene per tutti, anche per l’opensource e il freesoftware stessi.
Il problema e’ farlo in maniera corretta e concreta me soprattutto dimostrando sul campo che i modelli di business monopolistici e basati sul closed (quelli che abbiamo avuto e abbiamo tutt’ora, purtroppo), sono inferiori (e di gran lunga). Credo che anche questa sia la sfida che sta dietro a distribuzioni come Ubuntu, altrimenti il freesoftware rimarra’ sempre un gingillo per pochi eletti, e non la base condivisa del sapere informatico.
Non è sbagliato adottare secondo me i driver proprietari se questi sono correlati da specifiche tecniche e ben documentate per gli sviluppatori.
Dobbiamo guardare avanti, ormai Linux è un sistema Desktop alla pari di Windows se non superiore, i driver proprietari non potranno in alcun modo danneggiare Linux se questi saranno flessibili e con buona documentazione.
Di certo le case produttrici hardware avranno tutti gli interessi che la comunità sviluppi applicazioni capaci di sfruttare le caratteristiche delle varie schede.
sono felice di far parte dei pochi :)
Tra l’altro non condivido la scusa alla quale ci si appoggia per
giustificarne l’inserimento. (non ho mai provato il “cubo” e non mi interessa farlo)
Non credo che un cubo e qualche giochino giustifichino tanti
compromessi. Ho scelto ubuntu per la sua politica, mi ci trovo bene e onestamente spero che si cambi idea
@enzo: Non è sbagliato adottare secondo me i driver proprietari se questi sono correlati da specifiche tecniche e ben documentate per gli sviluppatori.
Ecco, ma visto che la protasi è falsa (tu hai visto qualche documentazione da nvidia? io no) lo diventa anche l’apodosi (non è sbagliato…)
senza riferimenti a NESSUNO (nemmeno al ciclope) vorrei ricordare ai lettori di questo blog un po’ come si può fare del sano ragionamento CHE SEGUA UN FILO LOGICO e vorrei avvalermi dell’aiuto della relazione tra CAUSE ed EFFETTI…
START: il software anni fa è diventato proprietario e commerciale.. —> non era più possibile auitarsi tra conoscenti —-> è nato il free software che ha come caratteristica principale quella di avere i sorgenti aperti a tutti. —> molta gente può contribuire allo sviluppo del freesoftware —-> linux e simili diventano quella corazzata da guerra che sono ora STOP
START: il software è diventato COMEMRCIALE e proprietario —> il codice è chiuso e possono modificare il programma solo gli sviluppatori della software house produttrice (che fa i propri interessi economici, non altro) —-> le idee esterne vengono mortificate da questa situazione —> non c’è vera innovazione —–> il modello closed souce guidato da microsoft’s windwos perde colpi e stima STOP
ora invece uso un po’ di induzione classica:
se il modello closed source si sta man mano rivelando perdente e quello open sempre più vincente perchè dovremmo rovinare una distribuzione linux con del software che abbassa la qualità, la velocità di reazione ai cambiamenti, la LIBERTÀ, la crescita ed il progresso?
VOgliamo i driver liberi, non proprietari.. ma che funzionino! Mr Ubuntu, invece di lascirare spedire con lo ship it totalmente gratuitamente, fai versare qualcosina in modo da poter aiutare il progetti di freesoftware che possono magari giovare alla tua distro, come NEAVOEU (si scrive così? non ricordo..)
NON SO SE RIDERE O PIANGERE QUANDO LEGGO “DOBBIAMO GUARDARE AVANTI”, “È TEMPO DI CAMBIARE”, “BISOGNA CRESCERE”…
cambiare cosa? il modello da vincente a perdente, NO, GRAZIE MA NON VOGLIAMO.
PS. voi che scrivete di questa frasette sopra, abbiate RISPETTO per l’INTELLIGENZA altri ;)
Nota anti flame:
1 – non risponderò ad aventuali repliche dato che ho scritto tutto quello che per me meritava di essere detto, al massimo solo a qualche chiarimento di “forma”
2 – invito le persone che vogliono replicare sia negativamente che positivamente a DO-CU-MEN-TAR-SI preventivamente nel caso non l’abbiano fatto prima. e siate sinceri con voi stessi PER UAN VOLTA.
3 – ogni riferimento a persone/cose realmente esistenti è PURAMENTE casuale. Esempio, le “frasette” sopracitate le ho scritte pescando nella memoria, non citando nessuno.
PPS: contantissimo di essere dei “pochi”.. mi sento un po’ talebano come dicono “loro”… ma viste le premesse mi fa solo che onore…
il tutto è semplice:
bisognerebbe, in fase di installazione, chiedere:
———————————————————
“Abbiamo riscontrato che l’accelerazione 3D della tua scheda grafica non è supportata da alcun driver opensource, o mal supportata. Se vorrai installare tutti gli effetti grafici (XGL, AIGLX, BERYL, COMPIZ) sarai perciò costretto ad allinearti al volere delle multinazionali dell’HW che non rilasciano le specifiche delle loro schede video, ed usare driver proprietari.”
|_| ACCETTO |_| Installa i driver Open senza desktop 3D
N.B: Nel caso in cui si accetti, servirà un collegamento ad internet per scaricare i driver propietari che MAI troveranno posto all’interno del CD della dostribuzione, ma che per assicurare la possibilità di scelta dell’utente abbiamo incluso nei repository remoti già pacchettizzati per Ubuntu.
———————————————————
In questo modo si lascia scegliere l’utente e allo stesso tempo si sensibilizza sulle problematiche che riguardano i driver proprietari.
Cià, RollsAppleTree
completamente d’accordo con te.
sono ubuntu-user e mi dispiace molto di questa piega, anche perchè non so quale altra distro usare..
Scrivo questo e basta, anche perché credo di aver tediato abbastanza il padrone di casa, tre post sono troppi. Io credo che alla fine tutto si riduca ad una questione di fiducia, quella stessa fiducia che ci ha portato negli anni passati ad installare Java o Acrobat Reader sui nostri computer, benché fossero programmi proprietari. Adobe e Sun si sono sempre mostrate aziende serie, la prima perché non ha mai fatto obiezioni sul formato PDF anche nelle impementazioni libere, la seconda perché è una società benemerita e dovremmo pregare la sera dicendo “Dio benedici mamma, papà e Sun Microsystem” :-)
A questo punto dovremmo chiederci “ci possiamo fidare di Ati e Nvidia?” Oppure “perché ci dobbiamo fidare di Conexant, di cui distribuiami il firmware e praticamente stimoliamo le loro vendite, e loro non ci filano di pezza, mentre non lo facciamo con Ati e Nvidia, che comunque si sono mostrate sempre amichevoli?”
Questione di fiducia.
@Alexxx:
Lo sai che non mi tedieresti mai :-)
@tutti:
Commenti sensatissimi e soprattutto espressi in maniera pacata, li ho letti uno per uno. Grazie!
@Rollsappletree
L’idea e’ buona, ma forse e’ un messaggio troppo duro, se messo in questi termini.
Bisogna invece informare chiaramente gli utenti che molto dell’HW che comprano, non ha driver open, questo si’, e’ importante che Ubuntu lo faccia, lo trovo molto utile per aumentare la coscienza del problema tra gli utenti.
@Redgun
I driver proprietari non serviranno solo per gli effettini 3D, ma anche per i giochi (si’, i giochi su Linux sono un aspetto che *bisogna* secondo me coltivare, perche’ e’ un mercato importantissimo), e per molte applicazioni 3D che necessitano dell’accelerazione (mi viene in mente Blender3D, per esempio, uno dei migliori, se non il migliore, freesoftware in tale ambito, che orami rivaleggia direttamente con le applicazioni closed).
Non bisogna sottovalutare questi aspetti, senno’ sembra che il 3D su Linux serva solo per farci delle cose inutili, invece non credo sia corretto ne’ utile sostenerlo.
@BigShot
Tendenzialmente sono d’accordo col tuo ragionamento, anche se, come ho gia’ scritto, bisogna uscire dalla logica per cui se ci sono possibilita’ di fare business col freesoftware, allora il tutto assume automaticamente una connotazione negativa. Io credo che se Ubuntu ha delle concrete chances di imporsi tra gli utenti desktop (e le rispettive aziende di HW) inserendo la possibilita’ di scelta se installare o meno driver proprietari durante l’installazione, allora bisogna coglierlo al volo. Ma non perche’ questo fa fare i soldi a qualcuno; perche’ e’ bene per il freesoftware in generale se la gente abbandona i sistemi proprietari e passa a quelli open. Ci *deve* essere una transizione, secondo me. Non si puo’ passare dall’oggi al domani da sistemi chiusi a sistemi aperti, bisogna dare una qualche possibilita’ per far capire al grande pubblico che l’opensource e’ una possibilita’ reale e non un’utopia idealista per appassionati. Quindi ben vengano dei piccolo compromessi per ottenere questo importante fine, come dice saggiamente, secondo me, Shuttleworth quando dice che mai ci saranno applicazioni proprietarie su Ubuntu, mentre invece lascia un piccolo spiraglio aperto per i driver, proprio per promuovere il freesoftware come modello vincente, non per altro.
Il fine e’ giusto, anche se il mezzo usato sembra incoerente con tale fine; bisogna capire che dei piccoli compromessi bisogna farli, altrimenti si rimarra’ sempre pochi appassionati e la maggior parte della persone rimarranno *utonti* senza conoscere neanche l’esistenza di reali alternative a Windows o Apple.
Miei due centesimi, massimo rispetto per le opinioni diverse dalle mie.
@Alexxx
Sul fatto che Adobe sia un’azienda *seria*, insomma…
Bisognerebbe intendersi sul significato che vogliamo dare a *seria* (cioe’ se con accezione positiva o meno), ma per me Adobe e’ un’azienda semi-monopolistica che non ha mai divulgato del codice, ne’ ha mai avuto voglia di fare il porting delle sue killer app sui sistemi aperti, per evidenti accordi fatti con Ms e Intel, contribuendo attivamente ad affossare il freesoftware per mantenere la sua posizione di leadership monopolistica incontrastata. Adobe fa il paio con MS (che a sua volta fa il paio con Intel), sono quasi una cosa sola ormai, e sono tutti e tre nemici giurati dell’opensource, almeno a vedere le loro azioni in questi anni.
Non parliamo poi del compilatore che usa Adobe per la sua roba (compilatore Intel che sembra danneggiare appositamente le CPU AMD), che veramente ci uscirebbe un post/indagine intero su un blog :-D
Ati, invece, fondendosi con AMD, probabilmente si aprira’ molto di piu’ di prima (e di nvidia), perche’ AMd ha una anturale predilezione per le aperture al mondo open. Ha fondando il consorzio sul suo hypertransport che e’ tutto open, ed e’ l’unica azienda che sta collaborando attivamente col progetto freelinuxbios della FSF (http://www.fsf.org/campaigns/supportlinuxbios.html) contrariamente ad Intel ce invece ha deciso di abbandonarlo in toto, senza contare che il suo Mediacenter (vedi LIVE!), diversamente dalla roba di Intel, non prevede nessun DRM, e Dio solo sa quanto avranno dovuto lottare per ottenerlo dalle Major e quanto coraggio ci sia voluto per fare una scelta del genere (che purtroppo pero’, molti utenti neanche conoscono, penso abbiamo una cattiva comunicazione commerciale, da questo punto di vista).
Insomma penso sia doveroso fare dei distinguo. :-)
Scusate per i post kilometrici, prometto di regolarmi in futuro :-D
Sono d’accordo, e sono d’accordo innanzitutto perchè l’esigenza si è fatta sentire in modo esponenziale dall’arrivo dei vari xgl ecc…
ecco, pur avendo installato compiz e sperimentato la cosa come molto bella ed interessante io sono per non rendere assolutamente di default opzioni che richiedano hw moderno.
Sono di quelli che preferirebbero vederne un’integrazione semplice e “prevista” ma solo su esplicita e consapevole scelta dell’amministratore.
Se poi si potranno installare solo “flaggando” una repository e dando un comando con apt-get o synaptic, meglio.
Non c’e’ alcun riferimento nella lettera di Jonathan Carter
a dei fantomatici drivers nvidia OSS, come al solito
e’ solo un’invenzione.
@ Giorgio Caligni
Va bene che il 3D non serve solo per cose “inutili” (io nel mio commento precedente ho solo detto che questa è la scusa ufficiale) ma non va bene scendere a compromessi. Ubuntu nasce come una distribuzione libera e gli utenti l’hanno scelta anche per questo. Se volevo una distribuzione inquinata da driver proprietari e che cede alle violenze dei grandi nomi, avrei scelto Suse o Mandriva e compagnia bella.
Inoltre si legge che ubuntu intanto farà funzionare l’hardware indicando però all’utente che usa driver proprietari e suggerendo hardware alternativo. Si conta sul fatto che se cresce il numero degli utenti ubuntu e la distro suggerisce hardware alternativo, i grandi nomi apriranno i loro driver. Mi sembra una pura utopia. L’unica cosa saggia da fare è spingere nella creazione di drivers open. D’altro canto non sarebbe più saggio (e non poi così complicato) fare una semplice procedura guidata che in un paio di click ti installa i driver proprietari se li vuoi?
In fondo chi viene da windows non si trova mica tutti i drivers belli ed installati quando installa il sistema operativo, anzi tutt’altro. Qui si tratterebbe al massimo di un paio di drivers per pc, non vedo dove sarebbe il problema
@ Giorgio: sono d’accordo con l’ultima cosa che hai detto. Non era mia intenzione sminuire l’aspetto importantissimo che è la commercializzazione di un qualsiasi prodotto Open Source.
La mia obiezione è un’altra, e sono costretto a riformularla dato che non è stata capita: il businness open è molto importante, ma non può scavalcare la filosofia alla base del free software!
Se Ubuntu fa la scelta di rinunciare a un pezzetto di libertà per rendersi maggiormente competitivo, allora IO non avrei più nessun motivo per scegliere Ubuntu: attualmente esiste almeno un OS commerciale superiore ad Ubuntu in termini di user-appeal.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
E poi… non ci vedo nulla di male, invece, a chiedere all’utente in fase di installazione cosa vuole farne della propria Ubuntu box. Mi sembra un compromesso ampiamente accettabile, IMHO.
*facesse :D
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@redgun
“Si conta sul fatto che se cresce il numero degli utenti ubuntu e la distro suggerisce hardware alternativo, i grandi nomi apriranno i loro driver”
A me non pare un’utopia, sinceramente. Mi pare invece un approccio molto costruttivo al problema, perche’ fino ad oggi isolandosi, cioe’ mettendo al bando tutti quelli che non facevano roba open (cioe’ praticamente quasi tutti), non si e’ ottenuto altro che rafforzare l’egemonia di Windows. I dati parlano chiaro, purtroppo, e se ci si isola si diminuisce in numero e si conta sempre di meno nei confronti di chi vende HW.
Per questo i driver closed non devono essere un tabu’, secondo me. Shuttleworth ha scelto come mission l’idea di diffondere il freesoftware, e addirittura usarlo come piattaforma di business equo e solidale con la sua canonical, e secondo lui non bisogna piu’ isolarsi per vincere contro il nemico. Ma questo, non significa essere meno liberi ne’ aver perso la battaglia, tutt’altro. Semplicemente si cambia strategia, cercando quella che possa portare alla vittoria, non e’ un compromesso, ma un approccio diverso.
#pikkio
Sono d’accordo sul fatto che il business non puo’ e non deve prevalere sugli ideali, ma, realisticamente, a me non pare che l’idea di dare la possibilita’ di installare i driver proprietaria, sia questo.
Cioe’: non e’ per motivi economici che Shuttleworth ha proposto questa strada., almeno credo. L’idea e’ sempre quella di promuovere pervasivamente e concretamente il freesoftware, e questo mi pare un buon metodo, specialmente se si mettono dei paletti chiari come quelli di dire esplicitamente che non ci saranno mai applicazioni closed in Ubuntu.
Salve..
pongo una domanda che potrebbe sembrare scontata, ma io sono niubbo.. abbiate pazienza :)
Ubuntu è GNU/Linux ?? o semplicemente Linux based ???
Lo chiedo perché nel sito della FSF, non viene riportato come distro GNU/Linux ( http://www.gnu.org/links/links.html#FreeGNULinuxDistributions ).
bye
Se volete il Desktop ….
DECSS + DolBy Sorround 5.1
per vedere i DVD
Flashplayer +Java ..
il minimo per contenuti multimediali
MP3 per l’audio digitale…
se non comprate iPOD
Driver Binari Video per i Giochi
LA DOMANDA E’ LO
VOGLIAMO IL DESKTOP ?????
io passo 3 ore per istallare queste cianfrusaglie per avere UN DESKTOP LINUX.
mi piacerebbe metterci 2 minuti .
saluti
già è la seconda volta che tratti l’argomento e io non ho tempo di leggere gli altri commentatori, ma la mia la voglio dire:
(chiaro e coinciso) NO ai driver propietari.
già ci tocca accollarci i formati propietari.
voglio le specifiche hardware libere!
X Klonz: Ubuntu è Linux Based. Ha alcuni firmware (se non erro) proprietari. Quindi non capisco neanche tutto questo scandalo per i driver proprietari. O uno è coerente o niente.
x Mikelee: infatti.. ed è li che volevo arrivare ;)
Sarò meno diplomatico di altri:
Ancora nessuno dei “Sì” mi ha spiegato secondo quale arcano mistero una volta adottati i drivers closed “Qualcuno” dovrebbe richiedere quelli open..
Non ho capito nemmeno secondo quale principio, una volta che Ubuntu si è diffusa grazie allo STRAMALEDETTO cubo, la distro dovrebbe aver un peso maggiore nei confronti di Ati e Nvidia, le quali, OVVIAMENTE, alla richiesta di aiuto per sviluppare drivers open, risponderebbero : “Usate quelli ufficiali (closed).”..
Mark sta prendendo una piega troppo “Marketing-based”, a me ‘sta cosa puzza.
Perchè tutta questa fretta nella diffusione di Linux?
Perchè tutta questa ansia di crescita?
Per la comunità?!
Mah…
“..a dubitar si fa peccato, ma spesso ci s’ azzecca..” Disse Andreotti.
E se lo dice uno che siede alle Camere da quando è nata la Repubblica…
;-)
@ Giorgio: infatti io non insinuo sulle “cattive intenzioni” di Mark Shuttleworth, che stimo moltissimo. Non è questione di guadagnarci. Il fatto è che della roba così inutilmente closed non dovrebbe e non potrebbe stare su un CD di una distro di free software. Su un repository sì. E infatti la mia proposta è semplicemente proprio quella di offrire una _scelta_ al momento dell’installazione. Non mi sembra una proposta così drastica :)
A proposito di nouveau, vorrei invitare i frequentatori del blog a visitare http://www.pledgebank.com/nouveaudriver .
chi cede la liberta per ottenere sicurezza e prosperita, non merita, ne otterra, ne una ne l’altra.
benjamin franklin
ieri ho installato 2 stampanti hp a getto di inchiostro, in due computer diversi, su windows, su computer attuali, tutto e’ andato liscio, salvo che ci hanno messo 30 minuti ciscuno. perche’ simili capolavori di software dovrebbero essere inclusi in una distribuzione?
il problema e’ l’informazione, la gente non sa cosa ha driver open e cosa no, anche io che li vendo qualche volta non lo so.
c’e un sito in italiano, dove parlano della compatibilita e apertura a linux
dei vari dispositivi? se non c’e, qualcuno vorebbe darmi una mano?
Io non capisco il problema.. Se io voglio fare un prodotto e venderlo perchè devo renderne pubblico per forza il codice? E soprattutto.. Io ho avuto gia abbastanza rogne a fare funzionare il mio ubuntu così, con i driver fatti apposta e proprietari.. non oso immaginare cosa succederebbe se non ci fossero stati..
E poi.. Chi non è favorevole ai driver proprietari, bene.. che non li usi… Si cerchi i corrispettivi opensource… Ma dia la possibilità a me che sono uno spratico che non ha voglia di perdere tempo di scegliere la via che hanno gia tracciato per me coloro che quel prodotto l’hanno creato.. Sarà libertà anche questa no?..
quoto Marco p
citazione:
“Vorrei chiarire subitissimo che non ho niente contro i driver proprietari. Il mio problema è l’inclusione nella distro”
il mio pensiero viaggia parallelo.
p.s. nel mentre son già tornato a Debian..
W i driver proprietari…da installare con opzione!
Motivazioni:
– se anche incastrassero ubuntu, come scrivono bene tutti i contrari, si può fare una nuova distro :) a linux manca il concetto di ‘differenziazione’: ubuntu per l’utente quasi-medio; altra roba per lo sviluppatore
– è un servigio autentico agli utenti; apre un dialogo con le case hardware
– davvero non leggete mp3?!?!?!?! davvero non usate flash?!?!?! questa è ipocrisia! costruite le prime schede video open source e ne riparliamo!!! :P
unico neo: si arresterebbe lo sviluppo di drivers open?
Scusate…
Provo ad esprimermi meglio:
se chi riesce ad installare tutto con driver free (spero di riuscirci io stesso tra un paio d’anni) continua con quelli e magari contribuisce attivamente a ubuntu, e chi non riesce (e vi assicuro che ci prova) clicca un cosino e ubuntu gli diventa all’improvviso funzionante quanto win? certo, non potrei più fare pratica…ma penso potrei dedicarmi ad altro e imparare ugualmente… o no? e contribuirei a ubuntu come ‘massa’…
Riguardo alla cavolata “a linux manca il concetto di differenziazione” correggo in “qual’è la versione linux più semplice? bene per favore rendiamola ancora più semplice :D”
Scusate, ma è possibile in qualche modo utilizzare il Dolby su linux??