Sembra che la relazione tra Ubuntu e Compiz stia diventando più di una infatuazione. Tempo fa vi avevo segnalato che sono già disponibili i pacchetti di Compiz in Feisty, in versioni molto recenti e corredati da script che si prendono cura che tutto sia perfettamente configurato e funzionante per avere il miglior Desktop 3D possibile.
Bene, adesso gli sviluppatori di Ubuntu stanno mettendo alla prova Compiz, usandolo, abusandone, annotando possibili migliorie e segnalandole in launchpad. Tra questi primissimi sviluppatori ad esplorare le possibilità offerte da Compiz c’è Corey Burger, che ha descritto la sua settimana con Compiz.
Per farla breve Corey si associa a quella parte di sviluppatori di GNOME che restano fedeli a Metacity e preferiscono perdere qualche potenziale nuovo utente piuttosto che passare alla sponda dei Desktop 3D, adducendo motivazioni di vario tipo ma che rientrano grossomodo tutte nell’idea
Metacity è troppo più maturo di Compiz e ci abbiamo lavorato per anni… teniamoci Metacity!
Bah come immaginate non sono d’accordo. Corey Burger era uno degli sviluppatori che aveva dichiarato di non essere favorevole all’inclusione di driver proprietari in Ubuntu, quindi forse la sua esperienza, che è descritta in termini non entusiastici, potrebbe essere un po’ strumentalizzata da chi non vuole driver proprietari…
Ma forse così facendo si richia di creare confusione: Compiz non implica necessariamente driver proprietari, anche se allo stato attuale sono preferibili a quelli aperti. Compiz idealmente girerebbe alla perfezione se i produttori di schede video si decidessero a pubblicare alcune specifiche!
Dire no a Compiz non è il modo più sensato di dire no ai driver proprietari, se questa era l’intenzione, direi che è stata un po’ sconsiderata. Invece si può dire sì al Desktop 3D e contemporaneamente sì al potenziamento di soluzioni aperte come i citatissimi driver aperti per schede nVidia: “Nouveau”
Ad ogni modo mi fa piacere che gli sviluppatori stiano mettendo alla prova Compiz, significa che per questo progetto arriverà una ulteriore spinta al miglioramento, e magari significa anche che Feisty ha qualche possibilità in più di essere la Ubuntu che tutti vorremmo.