Menu Chiudi

Come forzare lo svuotamento del Cestino di GNOME

Ecco un micro “consiglio del giorno” che ci viene proposto da “Ubuntu Tutorials“. Si tratta di svuotare il cestino… un’operazione ordinaria, direte voi. Ma vi è capitato mai che lo gnomo si rifiutasse di compierla?

E me succede abbastanza di frequente che compilando, installando ed eliminando robaccia in stato di pre-alpha :D mi rimanga nel cestino qualcosa su cui non ho i necessari permessi che mi permettono di eliminarla “definitivamente”. In questi casi la soluzione che ho sempre usato quasi senza pensarci è questa. La trascrivo perché magari qualche nuovo utente non ci arriva da solo.

$: sudo rm -rf ~/.Trash

Questo spazzerà via il cestino insieme al suo contenuto. Non temete, la directory nascosta “.Trash” verrà ricreata immediatamente, ripristinando l’originale funzionalità.

In realtà ho trascritto questo tip per fare notare una carenza abbastanza grave comune a GNOME, e (l’ultima volta che ho controllato) KDE: ossia una gestione un po’ più flessibile dell’accesso a funzionalità o parti del sistema su cui non abbiamo permessi sufficienti.

Ormai da un po’ abbiamo gksudo e gksu (e simili), che ci permettono di lanciare applicazioni per amministrare il sistema, invece purtroppo non esiste ancora un modo per permettere, a chi ne abbia diritto, di spostare o eliminare una directory “protetta”, magari dopo aver inserito una password.

Sto parlando di un caso tipo: “lancio Nautilus da utente normale, vado in /usr/share/icons/ e creo una copia della directory Tango trascinandola e tenendo premuto Ctrl”. Normalmente il comportamento di Nautilus o Konqueror, o Dolphin ;) è di cadere in ginocchio e arrendersi, invece sarebbe davvero carino se spuntasse gksudo e mi chiedesse di inserire la password (ammesso che io sia abilitato ad usare sudo) per poter compiere quella che è considerata un’operazione riservata all’amministratore del sistema.

Sia ben chiaro, a me va benissimo così ma sarebbe un modo carino di dare il benvenuto agli utenti meno esperti, e non ci sarebbe più bisogno di “consigli del giorno” come questo :)

28 commenti

  1. jeby

    è successo anche a me su Mac, il tip funziona anche lì! In realtà c’è anche “svuota cestino in modalità sicura”, che forza svuotamento del cestino ma fa anche 7 passate di scrittura/cancellatura di dati a casaccio, il che fa perdere tempo… preferisco usare il terminale in questi casi!

  2. Marco Barisione

    A me capita di continuo.
    Una piccola aggiunta, la roba finisce in ~/.Trash solo se il file da cancellare è nella stessa partizione. Altrimenti viene creata una directory .Trash-nome-utente nella root dell’altro filesystem. Quindi e ad esempio si deve svuotare il contenuto del cestino di una chiavetta USB si può fare:
    $: sudo rm -rf /media/usbdisk/.Trash-nome-utente/

  3. Bigshot

    in effetti felipe hai il 100% della ragione sulla tua u ultima proposta.. vedremo in kde4 per quando riguarda il kool desktop… per lo gnomo non so… 2.18 ? 2.10?

  4. Seven.issimo

    Non ricordo dove, ma il tema del gksudo richiamato da Nautilus era già stato discusso: le argomentazioni erano assolutamente logiche e condivisibili (IMHO).
    Infatti, come si è detto anche nella discussione su sudo e su [bel bisticcio …di parole :D] l’uso di questi comandi, anche se riservato ad utenti selezionati, viene nascosto ai newbies, tramite l’uso del terminale.

    Ponete il caso che un utente alle prime armi, completi un’installazione di una qualsiasi distro Linux (Ubuntu magari, per la semplicità della procedura), e il suo user guadagni quindi l’acesso a tutte le applicazioni tramite sudo.
    Ora, se l’utente, nel ipotesi cerebroleso, aperto Nautilus, si mettesse a trascinare a caso file “di sistema” [le dll …. muahahah], e l’unico limite a ciò fosse la sua password, il sistema sarebbe sicuro almeno quanto win98.

    Questa scelta di non integrare gksudo a Nautilus, significa quindi limitare le operazioni sul sistema ai soli utenti capaci di abbandonare la GUI, e riscoprire la gioia di eseguire operazioni “dicendo” al pc cosa debba fare.

    Tra i contro di questa scelta (oltre ai problemi di permessi, come per il cestino) c’è anche la possibilità che si riveli un’arma a doppio taglio: il newbbo che ha completato l’installazione di Ubuntu, tutto gasato può gettarsi sul terminale e iniziare a comportarsi (comunque) da cerebroleso, ma in questo caso, deve proprio esserlo…

  5. Maramax

    …poi verrebbe il momento di disabilitare la password (che palle digitarla ogni volta!) e poi?
    Vorrei farti notare che si sta andando in direzione opposta: su Edgy vengono nascoste praticamente tutte le directory a parte /home e /media così l’utente non proprio smaliziato non dovrebbe fare grossi casini…

  6. Bigshot

    ma azzarola.. integratelo no?
    mettete una bella voce d’impostazione in gconf
    RootOnNautilus: 0/1

    ed è fatta…
    altro che libertà.. quelle discussioni riportate sembrano voler riportare idee che tolgono libertà…

  7. jeby

    @ Maramax: “Vorrei farti notare che si sta andando in direzione opposta: su Edgy vengono nascoste praticamente tutte le directory a parte /home e /media così l’utente non proprio smaliziato non dovrebbe fare grossi casini…”
    questa è una cosa che ho sempre odiato, e che mi dà molto fastidio anche ora che lavoro su mac. Fortuna che ci sono strumenti per riabilitare la visione di queste cartelle o comunque, sapendone il nome, è un attimo raggiungerle. Secondo me il sistema deve essere completamente accessibile, poi se l’utente è idiota, cavoli suoi! A questo punto meglio un avviso stile winzoz icspì che ti dice di non toccare il contenuto della cartella di sistema se non sai quello che stai facendo e di lasciare quindi il contenuto “invisibile”. Oppure l’avviso del terminale su OS X che la prima volta che usi sudo dice una cosa tipo “da un grande potere derivano grandi responsabilità” (no, questo era spidereman), spiegando i rischi annessi e connessi. Insomma sono più per il consenso informato che per nascondere le cose.

  8. felipe

    @Maramax:
    Volevi dire “Feisty”? Perché io in Edgy ho accesso a tutto tramite Nautilus.

    @tutti:
    Sulla faccenda controversa del dare o meno il potere… beh è una faccenda controversa appunto :D Personalmente sarei per impostazioni “sicure” predefinite, poi l’utente smaliziato saprà cmq andare a sfruculiare nelle budella del suo OS

  9. jeby

    ahahah! “sfruculiare nelle budella”, bellissima!
    Non lo so: mi sa tanto di negazione del libero arbitrio, una cosa che non è contemplata (in teoria) nemmeno al Vaticano!
    Penso che sia più istruttivo per l’utente fargli capire cosa sta per fare e quali sono i rischi connessi all’uso di un certo comando, piuttosto che nascondere completamente la cosa. Nel primo caso un utente non smaliziato può, con il tempo, diventare un po’ più smaliziato. Nel secondo caso la cosa rimane molto più criptica e l’utente, il più delle volte, rimarrà ignorante.

  10. loopback

    Maramax, felipe,
    Feisty nascondera’ le directory che non siano /media e /home? No, perche’ se fosse vero la Ubuntu mi parde altri 10 punti (e in questo periodo ne ha gia’ persi parecchi).

  11. Maramax

    spiego: nelle nuove installazioni (negli upgrade non credo) si può creare un file .hidden nella directory ed elencarci i nomi delle sottodirectory che si vuole siano “invisibili”, dopo di che non compaiono più in konqueror (e penso neanche in nautilus).
    Ovviamente basta impostare come visibili i file nascosti oppure modificare il file .hidden per tornare come prima.

    Da terminale tutto è uguale a prima.

  12. Maramax

    mi correggo: nelle nuove installazioni il file .hidden è già creato in / mentre negli upgrade non c’è ma penso si possa creare.

  13. loopback

    Maramax, grazie per le informazioni. Che l’effetto fosse ottenuto col .hidden era ovvio (mi faccio un po’ di pubblicita’), ma una cosa e’ se l’utente se lo crea da solo, un’altra e’ che venga creato automaticamente all’installazione. Mi sembra un po’ eccessivo, no?

  14. Xander

    Scusate, io non ho capito ‘sta storia delle directories nascoste.

    Risalendo il “FS”, o quel che è, arrivo fino a “/” e vedo tutte le cartelle.

    Dov’è che sarebbero nascoste le cartelle?!

  15. simone

    Io proporrei di aggiungere un passo nell’installazione nel quale si chiede:
    “Dichiari tu di NON essere un indiota, imbranato o masochista che tenterà inequivocabilmente di toccare file di sistema, cancellare intere partizioni in un click senza avere la minima idea di quello che sta facendo, per poi venire a piangere sul canale irc di #ubuntu-it ????”
    Allora puoi proseguire con l’installazione… altrimenti si rimanda ad una pagina di amazon su cui può acquistare una copia originale di Vista ;-)
    Ovviamente scherzo… però una specie di master switch da modalità utonto a guru ( o quasi ) non ci starebbe male.

  16. felipe

    @loopback, miramax, vari ed eventuali:
    Ma io non ho capito na mazza, sarà per il vino che ho amabilmente tracannato stasera ma io in Edgy vedo tutto, nessun file .hidden da nessuna parte!

    Perché?

  17. loopback

    felipe, neppure io l’ho il .hidden in / e vedo tutto (e questa sera non ho toccato alcool :), ma Maramax dice che viene creato solo se Edgy viene installata da zero. Se invece e’ un upgrade il file .hidden non c’e’ (io ho fatto un upgrade).

  18. Xander

    io ho fatto sia l’ upgrade che la reinstallazione.

    L’ .hidden sarà hidden, perchè io vedo tutto, tranne lui.

  19. iosononessuno

    ciao felipe…
    non so come sia da te ma effettivamente io, che difficilmente faccio upgrade di sistema ( non so perchè ) dalla edgy ho riscontrato che se salgo di directory con konqueror ottengo questo http://digilander.libero.it/zio.pippo/file-system-nascosto.png ( mi scuso per le icone :)
    ovvero vedo solo le cartelle home media e share, stesso discorso quando devo salvare o comunque fare l’upgrade/download di un file…
    pare che il trucchetto sia duvuto al file ./hidden che in realtà è:
    lrwxrwxrwx 1 root root 41 2006-10-31 09:14 /.hidden -> /etc/kubuntu-default-settings/hidden-root
    detto tutto questo io trovo utile questa cosa perchè a livello di utilizzo desktop sempifica un pò e poi disorienta di meno il neofita, cmq ho trovato in internet il modo di disabilitarlo ( sulla ubuntu, mentre su kubuntu mi sa che bisogna andare di terminale ), e cmq ho letto su un wiki di festy che pare che questa cosa verrà disabilitata…booooooooooo
    ciao

  20. Treviño

    Felipe, non so quant’è che anche io mi chiedo quanto cavolo ci mettano a mettere la gestione “Intelligente” del gksu/kdesu… Cavolo sarà possibile che ancora non abbiano fatto una cosa così BASILARE!? :o

  21. Pingback:Gianluca Pezzi Web Log » Blog Archive » Come forzare lo svuotamento del Cestino di GNOME

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
Vai alla barra degli strumenti