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I piani di GNOME per il futuro

Christian Schaller ha (un po’ tardivamente) scritto alcune interessanti opinioni in risposta all’attacco stupido di cui ho parlato nel post ““Lo sviluppo di GNU/Linux rallenta”, e altre stranezze“, che vi invito a (ri)leggere.

In breve: l’attacco proveniva da due blogger molto seguiti, che hanno cominciato quella che ho definito una “propaganda autolesionista” che sputtanava GNOME, KDE e Linux in generale, sulla base di argomenti futili e, manco a dirlo, infondati.

La risposta di Christian è arrivata (se non puntuale) molto chiara, e rappresenta una buona occasione per discutere dei futuri piani di sviluppo in casa GNOME. Ecco alcuni concetti, ispirati a quelli da lui presentati, che sono per me più importanti:

La risposta di Christian prosegue indicando due esempi che potrebbero, qualora adottati come via di sviluppo, dare un senso ad un salto di numero di versione. I due progetti che staccherebbero GNOME dall’attuale modalità di interazione con il desktop sono Lowfat ed Elisa.

Le conclusioni, come al solito, sono: va bene le critiche sensate, ma invece di sparare stronzate, visto che questi sono progetti liberi, aperti e comunitari, perché non contribuire attivamente a farli crescere?

Ecco il post originale di Christian Schaller

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