Non so quanto siate ferrati voi in materia… io leggo queste notizie e rimango spiazzato:
Alan Cox has filed a patent for DRM (Digital Rights Management). From the filing: ‘A rights management system monitors and controls use of a computer program to prevent use that is not in compliance with acceptable terms.’
Alan Cox ha presentato un brevetto per il DRM. Dalla domanda: ‘Un sistema di gestione dei diritti controlla l’uso dei programmi di computer per prevenirne usi che non sono compatibili con i termini accettabili’ (T.d.felipe)
Che bello! Non capisco un’acca di legalese ma credo che abbiamo tutti capito di cosa si parla… Precisazione:
According to […] Cox’s employer Red Hat, they will not license this technology if the patent is granted
Secondo […] Red Hat, azienda per cui lavora Cox, in caso il brevetto venga garantito non sarà fatto uso della licenza per questa tecnologia. (T.d.felipe)
Chiedo ancora scusa per il mio legalese …ma questo significa che il DRM è “nostro”? Ammesso che possiamo fidarci di Red Hat – e io credo di sì, nei limiti in cui ci si può fidare di un’azienda – com’è che nessuno ha mai brevettato qualcosa del genere dopo tanto parlare di restrizioni digitali?
Sono perplesso, e le info che ho cercato non mi hanno certo chiarito le idee. Qualcuno sarebbe in grado di segnalare una chiave di lettura? Sono sicuro che farebbe un grosso favore a tutti noi :)
Io credo e spero che la chiave di lettura sia proprio quella che hai intuito te!In merito al fidarsi di Red Hat,bhe meglio lei che Novell,M$ e compagnia bella,no?
In realtà per ottenere un brevetto bisogna che la tecnologia sia segreta e sia innovativa: il DRM non è di certo una scoperta di ieri.
Penso che se Alan Cox,non l’ultimo arrivato e più o meno indirettamente Red Hat intraprendino un’azione del genere qualche fondamento ci sia,staremo a vedere….
In generale significa che se il brevetto passa, ma ho dei FORTISSIMI dubbi purtroppo, chiunque creera un sistema DRM dovra’ chiedere il permesso a RedHat. Se Red Hat non lo cedesse mai a nessuno, praticamente il DRM diventerebbe illegale, si’ avete capito bene!
Ma siccome penso che un brevetto del genere in America non lo accetteranno mai, facciamo solo finta che sia stata una provocazione.
@Michele: bisogna che la tecnologia sia segreta? I brevetti non sono nati per far sì che io possa diffondere informazioni sulla mia tecnologia senza timore che qualcuno al posto mio la sfrutti commercialmente?
i brevetti per essere “validi” devono essere “innovativi”. Se durante un processo si scopre che la tecnologia brevettata era già esistente allora il brevetto non è valido.
Le aziende continuano a brevettare anche tecnologie già esistenti perché in caso di una causa evitano le rogne legali (credo, ma non sono sicuro che per esempio in caso di un contenzioso devono bloccare la diffusione)
mmmm secondo me è un bel tentativo di prendere tre piccioni con una barbabietola:
1- aggiudicarsi il brevetto e farlo valere come arma contro i DRM stessi.
2- dimostrare quanto i brevetti sul software siano cosa inutile e controproducente
3- dimostrare che chiunque possa brevettare qualsiasi cosa nel modo più stupido (rileggetevi il testo di Cox)
spero che se lo aggiudichi…
AHAHAHHAHHAHA è FOTTUTAMENTE GENIALE
praticamente felipe, ricapitoliamo
il DRM un insieme di tecnologie per il controllo dell’uso di contenuti
e fin qua ci siamo
lui che ha fatto, ha guardato tra i brevetti esistenti e nessuno ha brevettato mai il concetto di DRM… lui ne ha fatto richiesta di brevetto
in questomodo se gli approvan il brevetto può a ragione chiedere il blocco dell’uso di sistemi drm
insomma, microsoft apple e gente bella dovrebbe chiedere a lui di licenziargli il sistema di DRM… HAHAHAHHAHAH
se gli approvano il brevetto li ha inculati in un modo sopraffino
SPERIAMO
Bah. Ho forti dubbi, e altrettante speranze.
Secondo me potrebbe essere letta così: Red Hat chiede il brevetto su DRM, se lo ottiene bene, se non lo ottiene, come è stato negato a lei dovrà essere negato anche ad altre aziende e va bene lo stesso.
Il punto è che c’è il concetto di prior art. Possono anche concedergli il brevetto, ma nel momento in cui qualcuno lo volesse utilizzare basterebbe che portasse in tribunale un qualsiasi cd audio pubblicato prima di oggi per far dichiarare nullo quel brevetto.
La cosa interessant eè un’altra piuttosto.
Tornando indietro di prior art in prior art, qualcuno l’avrà pure inventato sto DRM.. e in tempi anche abbastanza recenti, presumo. Se costui dimostrasse in tribunale di essere il padre legittimo e lo brevettasse ?
Sarebbe ancora in tempo per farlo ?
Perchè in tal caso potrebbe pensare di farci dei bei soldi… e un sacco di gente (aziende) potrebbe decidere che pagare ancora per un sistema di protezione che si dimostra sempre più zoppicante potrebbe non essere una buona idea…
PS: naturalemnte intendevo un qualsiasi CD audio protetto da DRM….
@Andrea: credo che Michele si riferisse al fatto che la tecnologia deve essere segreta fino a che non viene brevettata.
Purtroppo, ci sono scarsissime possibilità che il brevetto possa avere validità, anche nel caso venga accordato: in America ti danno brevetti per qualsiasi cosa, il problema è quando tenti di farlo valere: infatti se esistono casi di “prior art” (tecnologia già usata prima che venga richiesto un brevetto per essa) non ci sono santi che tengano e il tuo brevetto è carta straccia.
Ovviamente anch’io non capisco il legalese e mi affido alle informazioni che leggo su internet…
non ci posso creeeedeeeereeeeee!!!!
Ma scusate: viene brevettato ‘Un sistema di gestione dei diritti che controlla l’uso dei programmi di computer per prevenirne usi che non sono compatibili con i termini accettabili’.
Allora un sistema di login tramite password rientra in questa categoria… Ed allora un esempio di “prior prior prior art” potrebbe essere il primo login sul primo sistema multiutente… che magari era un Unix :)
Chissà se hanno fatto qualche pensata del genere!
Cmq, come diceva Nemo: “Ho forti dubbi, e altrettante speranze”
IMHO.
DRM verrà implementato in Linux secondo quando affermato da Linus mesi fa.
DRM è un’idea, idea implementata in diverse maniere da produttori software e hardware (chip più o meno malefici, controlli di “genuinità” sui programmi e sui sistemi operativi).
Credo sia molto probabile che Cox voglia brevettare un’implementazione di DRM così da rendere Linux appetibile anche a quelle società che necessitano o desiderino usare il DRM. Nulla più e nulla di meno. Anzi, con il pro di una tecnologia nata nella comunità e fornita alla comunità.
Mmmm… Ci sono alcuni punti che non mi tornano.
Uno è quello già esposto da BigPincer.
Altra cosa. In Europa per i brevetti c’è il “DIRITTO DI PRE-USO”. Chi in precedenza usava l’innovazione ha il diritto di continuare a farlo. Negli Stati Uniti invece non c’è il diritto di pre-uso, e quindi il secondo “innovatore” brevettando può bloccare le attività del primo. Ma forse questo è un discorso valido più per l’Innovazione Indipendente.
E poi… In Europa se non sbaglio non si può brevettare un’innovazione che è già stata sfruttata commercialmente. Negli Stati Uniti invece può passare 1 anno di tempo tra la commercializzazione e la richiesta di brevetto. (?_?)
@ Michele: come hanno già avuto modo di dirti, l’innovatore per brevettare ha l’obbligo di svelare e descrivere in modo dettagliato l’innovazione (pena l’annullamento del brevetto).
Lore, a proposito del “””Negli Stati Uniti invece puo’ passare un anno di tempo tra la commercializzazione e la richiesta di brevetto”””:
Questo vorrebbe quindi dire che se venisse approvato il brevetto, allora le aziende che han commercializzato sistemi DRM finora, per poterli usare in futuro devono dimostrare una commercializzazione precedente, e quindi rendere palesi, per esempio, tutti i chip Fritz che hanno commercializzato senza magari, come ho letto qua e la’, dire che la motherboard li montava?
sorry BigPincer, avevo aperto la pagina da un po’, prima di postare il mio commento di prima e quindi non mi ero accorto che avevi detto le stesse cose ^__^
boh!
@Pietro: per continuare ad usarlo devono dimostrare di averlo già usato (quindi non devono averlo necessariamente sfruttato commercialmente) in passato. E nel caso del DRM immagino (ditemelo voi) che sia già in circolazione da un bel po’, probabilmente da più di un anno.
Quello che intendevo dire è che se è stato sfruttato commercialmente per più di un anno, non dovrebbe essere possibile poterlo brevettare.
Svelato l’arcano. Cox vuole brevettare una nuova generazione di DRM, non quella attualmente presente!!!
Fonte: OSSBlog
Fonte della fonte: Slashdot