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La Deskbar Applet come esempio di perfezione

Ci sono quei piccoli dettagli che fanno la differenza… come ad esempio le lucette che segnalano le maniglie per aprire gli sportelli dell’auto anche al buio. Magari li usiamo tutti i giorni senza nemmeno rendercene conto. Io che sono un buon osservatore ho trovato, col vostro permesso, uno di questi importanti dettagli giocando con la nuova Deksbar, in Feisty.

deskbar.png

Dopo aver avuto l’ottima idea di “installare Feisty” su una partizione di prova (l’OS principale resta cmq Edgy!) ho cominciato distrattamente a “felipizzarla” con alcune delle più importanti personalizzazioni che reputo indispensabili (e che vi invito a provare!).

Tra le felipizzazioni a cui mi sono affezionato ultimamente c’è quella di usare “La Deskbar Applet al posto della finestra “Esegui applicazione”“, quindi ho subito aggiunto la deskbar al pannello e ho cominciato ad usarla. Ho subito notato un piccolissimo particolare che probabilmente non vi dirà molto, ma potrebbe essere idealmente d’esempio per *tutte* le gnome-applets. Vi mostro una foto della mia Deskbar su Edgy, che non ha quel particolare.

deskbar-edgy.png

Notata la differenza? No? Beh l’avevo detto che è piccola… Ok, se non vi è saltata subito all’occhio non la troverete mai :) ve la mostro in modo inequivocabile:

2deskbar.png

Esatto: la differenza sta nel fatto che il pulsante della nuova versione della Deskbar, in Feisty, viene marcato con un “hilight”, per dare un ritorno visivo dell’azione appena compiuta. La cosa interessante è che questo ritorno visivo appare anche quando avviamo la Deskbar con una combinazione di tasti!

Vi sembra una faccenda di poco conto? Beh, provatela! Adesso la Deskbar non sembra più “spuntare dal nulla” ma crea una connessione visiva con il pannello e con il gesto da noi compiuto (peccato per l’ombra del pannello che spezza questa “connessione”). Di più: immaginando che abbiate una Feisty con la nuova Deskbar sottomano, e che abbiate notato questa piccola chicca; provate adesso a fare lo stesso con una qualisiasi applet…

Ogni applet di GNOME reagisce in modo diverso alla semplice e comunissima azione di cliccarci sopra :( Ecco le diverse reazioni:

  • Non fare assolutamente niente – come la compiz-tray-icon, che infatti non è un’applet (e non è nemmeno parte di GNOME), ma in ogni caso sta in mezzo alle applet :)
  • Aprire una finestra al centro dello schermo – come l’applet “Monitor di rete”, questo è in assoluto il comportamento che mi piace di meno
  • Aprire una finestra attaccata al pannello – come l’applet “Orologio”, già meglio ma ha una scarsa indicazione o connessione con la parte che resta sul pannello
  • Aprire un controllo attaccato al pannello, con connessione visiva – come l’applet “Volume” e adesso la Deskbar. Ci piace :)

Questo descritto per ultimo è esattamente il comportamento che vorrei fosse esteso a tutte le applet GNOME, e che magari fosse in qualche incoraggiato come standard per tutte le applet. Sarebbe fantastico che se gli sviluppatori GNOME, da sempre attenti alla qualità “vera” del desktop, prendessero la nuova Deskbar come ispirazione.

Altra cosa che vorrei vedere implementata, ma qui siamo già sul difficile, sarebbe quella di non dover ogni volta ricliccare sul pannello per lanciare l’azione dell’applet adiacente a quella magari già in “esecuzione”. So che non mi sono spiegato bene :)

Immaginate di cliccare sull’applet “Orologio”, ok adesso vorreste usare anche l’applet “Volume”, cosa vi tocca fare? Ricliccare sull’applet “Orologio” per richiudere il calendarietto (altrimenti resterà lì all’infinito), spostarvi sull’applet “Volume”, cliccare sull’applet “Volume”… Uhm, non sarebbe più bello non dover cliccare queste due volte in più e semplicemente spostarsi sul pannello per avere tutte le applet automaticamente aprirsi e chiudersi al passaggio del mouse? Un po’ come avviene quando ci spostiamo dal menu Applicazioni a Risorse e a Sistema, non dobbiamo ogni volta cliccarci per aprirli…

Beh rischio di andare fuori tema, cmq Complimenti vivissimi al team di Deskbar!

32 commenti

  1. netG

    [quote]
    Uhm, non sarebbe più bello non dover cliccare queste due volte in più e semplicemente spostarsi sul pannello per avere tutte le applet automaticamente aprirsi e chiudersi al passaggio del mouse? Un po’ come avviene quando ci spostiamo dal menu Applicazioni a Risorse e a Sistema, non dobbiamo ogni volta cliccarci per aprirli…
    [/quote]

    Magari!

  2. mOLOk

    ehm…..e` lo stesso identico comportamento che ha Spotlight, cioe`…non mi pare una grande innovazione (seppur nella sua piccolezza)

  3. Samel

    netG, su osx funziona come dici tu, selezionata una “aplet” e postando il mouse sulle altre, queste si “aprono” stile menu

  4. khelidan

    manco spotlight lo ha inventato,voglio dire,non è che tutte le correzioni che si fanno devono per forza essere originali,un concetto del genere non è stato inventato,esiste! ;)

  5. EnricoTuxMind

    “Sarebbe fantastico che se gli sviluppatori GNOME, da sempre attenti alla qualità “vera” del desktop, prendessero la nuova Deskbar come ispirazione.”

    Da sempre attenti a prendere “spunto” (copiare è brutto da dire) da OS X.

    Come già segnalato da mOLOK e Samel, è un comportamento che OS X già dal 2001 (per quanto riguarda lo spostamento fra applet), e per quanto riguarda questa fantomatica “connessione visiva” dal 2005, anno di rilascio di Tiger e Spotlight (beh, vabeh la stessa deskbar è copiata da Spotlight)

  6. EnricoTuxMind

    @ Postman

    Si volevo farlo notare anchio ma poi mi sono scordato di scriverlo. Esempio di perfezione, ma se posso :

    “eraaa oraaaa”

    grazie

  7. Emmanuele

    purtroppo, l’inconsistenza delle applet è una cosa che ci perseguita (intendo GNOME) da tempo; ricordo il talk di davyd madeley al guadec 2005, in cui portava questo problema come incentivo per cambiare le API delle applet. purtroppo, nessuno si è preso la responsabilità di fare una cosa del genere – esattamente come nessuno si è messo a dare una mano a davyd e a vincent (untz, maintainer del panello) per migliorare la situazione.

    enrico: se le cose funzionano, si copiano. beh, tranne kde che copia da windows anche quello che non funziona. (okay, okay, è un cheap shot, ma se in ogni post su GNOME devo leggere un commento sarcastico o da competizione per chi ce l’ha più lungo – di solito da parte tua – avrò il diritto di mordere indietro, no? ;-)).

  8. EnricoTuxMind

    @ Emmanuele

    Sai che è un discorso interessante ? Cosè che i dev di KDE avrebbero copiato da Windows che “non funziona” ? E’ veramente interessante, diciamo qualcosa di costruttivo che non caschi nel solito banale GNOME vs KDE . Spero tu non ti riferisca al concetto di Browser/File Manager, perchè quello mi sembra che funzioni e anche bene..

    Chiaro il tuo discorso, però ti faccio notarei che chi copia non innova, chi copia…beh, copia. E comunque non penso di essere il solo che legge i post di felipe e su qualche post dedicato a GNOME tira in ballo KDE.

    Stavolta però l’hai tirato in ballo tu ;-) ..sarei felice di leggere una tua risposta, con la promessa (mia) di non far partire un flame

  9. dave

    Se proprio vogliamo curare i dettagli in modo maniacale, si vede il bordo inferiore della deskbar e che la finestra dell’applet sembri posizionata al di sotto rispetto alla deskbar (in pratica la deskbar sta tra l’osservatore e la finestra dell’applet).

    Si potrebbe correggere questo difetto ed arrotondare leggerissimamente (ma proprio poco) gli angoli tra l’highlight dell’icona dell’applet e la finestra dell’applet… non mi sono spiegato, vero? ed ecco l’ascii art, allora (ehm.. ovviamente è meglio se la visualizzate con un carattere monospaced…):

    +——–+
    | applet |
    +——–+
    ——————–

  10. Emmanuele

    @enrico: la cosa carina è che, mentre tu puoi fare remark da quinta elementare (“finalmente”, “kde ha questo da millantamila anni”, etc.) io dovrei giustificare quello che dico con un discorso serio. quando si dice il trolling.

    ad ogni modo, la cosa che KDE ha deciso di copiare, sbagliandola, da windows è la volontà di far fare tutto quanto all’utente, e di reinventare la ruota nel frattempo; hanno sbagliato, però, perché hanno deciso di non imporre un design sensato alle opzioni – solo adesso, dopo quasi dieci anni e alla quarta major revision, pare l’abbiano capita (l’idea che avere troppe opzioni è solo un modo per dire “non sappiamo che fare, fate voi”, intendo – la sindrome del Not Invented Here rimane una costante). non che windows ci sia riuscito, intendiamoci.

    non mi aspetto che chi usa KDE capisca questo discorso; l’utente medio di KDE (e alcuni di GNOME), tanto per dire, adorano l’incubo chiamato amarok – un aggeggio che al primo avvio ti chiede che database vuoi usare, tra sqlite, mysql e postgresql. la sensazione di avere il controllo della macchina, che si ritrova anche negli utenti della gentoo, solo perché vengono sparati termini tecnici è sempre interessante, da un punto di vista psicopatologico; almeno, per me che da anni (dieci quest’anno) catalogo e classifico l’utenza linux in italia.

    poi smentiamo subito la dichiarazione “chi copia non innova”: innovazioni ce ne sono poche, e di solito sono legate all’hardware e non al software; andiamo avanti da quasi trent’anni con la stessa metafora WIMP, che innovazioni hai visto negli ultimi non dico cinque, ma *dieci* anni nelle interfacce utente? e usare opengl per disegnare un cubo con i workspace non conta – quella è una cavolata che interessa allo 0.01% degli utenti, non “un’innovazione”.

  11. EnricoTuxMind

    @ Emmanuele

    E’ sempre più interessante. Cioè, spiegami, non ti va che io faccia notare che in qualche modo KDE possiede già dall’era giurassica funzionalità/caratteristiche che solo GNOME implementa oggi/deve ancora implementare? Capisco che tu ti sia sentito tirato in ballo (infatti citi -penso- l’esempio in cui ho fatto notare che KSnapshot possedeva già da quel bel pezzo le caratteristiche dell’utility che TU hai sviluppato di recente) , ma ti assicuro che il mio intervento non era per dire “che lentoni i dev di GNOME che arrivano sempre dopo la puzza” , era solo per frenare l’entusiasmo di coloro che non riescono a guardarsi intorno. Se ti è sembrato un simpatico modo di trolleggiare in allegria e mancare di rispetto, mi scuso..

    Dicevamo di KDE. Mi pare di capire che in pratica (oltre al resto) critichi l’interfaccia di amaroK. Beh, sicuramente
    non sono state seguite delle HIG così robuste, però l’esempio che hai riportato tu difficilmente può trovare un accordo da parte mia. L’assistente al primo avvio di amaroK semplicemente permette di selezionare le directory contenenti i file da riprodurre (sbagliato?), mentre per quanto riguarda il passo del db da scegliere che tu critichi, un utente alle prime armi può tranquillamente ignorare il tutto e lasciare la scelta di default. E poi, se amaroK fa così schifo, perchè stanno pensando di clonarlo con le GTK ? http://www.exaile.org/trac

    Il concetto che poi tu esprimi con l’idea (molto superficiale e poco rispettosa) che gli sviluppatori di KDE se ne vadano in giro a gridare “non sappiamo che fare, fate voi” ha del fantascientifico. Il concetto di lasciare libertà all’utente non è di per se sbagliato. E’ sbagliato invece quanto (come fece giustamente notare Linus), sto lavorando è non ritrovo una funzionalità a me comoda semplicemente perchè deve essere ancora sviluppata, o peggio ancora, non sarà mai sviluppata per portare avanti la discutibile idea che il sw debba diventare sempre più easy. Allora si che mi arrabbio e butto nel cesso tutti i discorsi del “razionalizzare”, “pulire”, “lasciare l’essenziale”. Con questo non voglio dire che KDE non abbia difetti nella GUI (difetti che con la serie 4.x.x verranno quasi certamente corretti).

    Ultimo discorso sull’innovazione delle interfacce utente. Hai detto dieci anni ? Senza neanche sforzarmi troppo mi viene in mente :

    http://it.wikipedia.org/wiki/Expos%C3%A9_%28Mac_OS_X%29

  12. Engols

    Mah, a mio avviso tutte le release di linux sono una buffonata e anche poco user friendly. Lunico vantaggio rispetto alle workstation windows sono i server UNIX nell’ambito professionale, i client lasciano a dir poco con l’amaro in bocca! Se poi a sputar su windows sono i soliti che si sono rotti le scatole di usarlo (perchè l’interfaccia grafica è sempre la stessa) e cercano innovazione su gli open source allora facciano pure ma non aprano nemmeno discussioni sui forum.Se vi fosse una release di windows ogni due/tre mesi come quelle di linux allora il punto di vista della sicurezza cambierebbe nettamente e la grafica migliorata (è ovvio, è a pagamento). Le innovazioni di cui tanto parlate (a mio avviso soltanto di sola interfaccia grafica) sono poco importanti se si lavora con il pc.Pensateci su!

  13. Maramax

    @Engols
    “Lunico vantaggio rispetto alle workstation windows sono i server UNIX nell’ambito professionale”

    Mi spieghi la differenza che passa tra una workstation windows, un server UNIX e un computer con una distribuzione GNU/Linux e perché i server UNIX sono un vantaggio?

  14. Xander

    Mancava il troll effettivamente..

    Certo che Pollycoke è seguito proprio tutti!

    ..Utenti Linux, Apple e Windows..

  15. ogeidix

    tornando sulla deskbar …
    secondo me c’è ancora un margine di miglioramento enorme:
    > le anteprime delle img trovate da tracker (magari anche x pdf, html ecc ??)
    > alcune ricerche da rendere live (dizionario)
    > Chiusura pannello con click esterno (qua non sono del tutto sicuro …)

  16. Sergej

    Dimenticavo: va bene rincorrere il particolare grafico, ma ciò che “migliora” un desktop manager credo sia altro… il problema rimangono sempre i tool di amministrazione, il supporto o la configurazione dell’hardware. Ma sono bene che queste cose non dipendono da gnome, o almeno non tutte…

  17. eKoeS

    EnricoTuxMind, non so quanto possa essere veramente *essenziale* una funzione come l’Exposè. Su compiz abbiamo scale (si chiama così, mi pare, ma comunque ci siamo capiti), e io senza compiz vivo e lavoro sulla mia piccola e insignificante Ubuntu senza il minimo problema. L’user experience probabilmente va migliorata sotto altri aspetti, *anche* con questo tipo di raffinatezze, ma non necessariamente. Exposè forse sarà pure un’innovazione, ma soprattutto mi sembra un “extra” aggiunto ad una serie di strumenti necessari-essenziali dei quali l’utente non può fare a meno per poter lavorare correttamente. Poi, si sa, finchè non proverò un Mac non potrò confermare, ma con compiz il discorso non cambia di una virgola.

    Molto più apprezzabile è IMHO la possibilità di cambiare i colori ad un tema GTK: prendila da un punto di vista prettamente umano… se io fossi daltonico, o avessi disturbi alla vista, avrei almeno la possibilità di scegliere combinazioni di colore meno fastidiose possibili, cosa che ora come ora su GNOME 2.16 non è possibile. C’è su KDE, okay, ci sono arrivati prima, niente da dire. Ma in fondo, se una funzionalità viene copiata, è perchè effettivamente viene ritenuta utile e valida ai fini di un miglioramento generale del Desktop Environment. Oserei dire che “copiare” è in questo senso lecito e anche vantaggioso per noi, gli utenti finali: in GNOME, si tratta di un’innovazione.

    Exaile non è il clone di amaroK, comunque. Si ispira ad esso sia per funzioni che per GUI, ma gli sviluppatori si stanno curando soprattutto del feedback da parte dell’utenza, ed è questa l’unica cosa che può veramente migliorare la qualità del software. Ancora una volta prendere spunto mi è sembrato più che logico, visto che su KDE (e a volte al di fuori di esso) amaroK è il database musicale più apprezzato e utilizzato dall’utenza.

    Che male c’è, mi chiedo, in tutto questo?

  18. Ardo Bast

    Mah!!! Mah!!! Mi sento avvilito!!! Gnome di qua… Kde di la!!! Chi copia… chi non copia… MA ANDATE A SCRIVERE CODICE INVECE DI LAMENTERVI!!! E poi se volete qualcosa di bello da guardare prendetevi un Apple con Mac OS X e non rompete!!!

    PS:: Io uso os x linux *BSD giornalmente!!! Però… siete assurdi!!! Come chi parla sempre di calcio e non sa nemmeno centrare una porta 500×400 m

  19. Bigshot

    Emmanuele, se la libertà di scegliere non la concepisci… allora sei te che devi ancora capire qualcosa, non il contrario ;)

  20. mOLOk

    @Ardo Bast:
    bisogna essere pittori per apprezzare un quadro? musicisti per godere di un bell’album? Cuochi per gustare un piatto? Ginecologi per …?
    No.

  21. Brino

    @ molok
    :-)

    L’articolo e’ carino e interessante, anche se un po’ troppo “di parte” Gnome… Da user KDE dico: respect :-)

    E poi cosa e’ sto polverone tra gnome e kde? non si dovrebbe essere tutti amici “open”? mah…

  22. lollolo

    Molok anche se non si deve essere per forza ginecologi per gustare …., mi piacerebbe tanto esserlo!!! (la si gusta meglio ;D)…

    Ubuntu/Gnome Rulez!!!

  23. pheudo

    Non c’è il rischio che se una applett lenta o malfunzionante comprometta l’uso delle altre?
    E poi c’è il rischio di cliccare nel posto sbagliato…

    L’idea di unificare il comportamento delle applet mi sembra una questione da mettere in primo piano.

    C’è da fare i conti con tutti gli utenti che vengono da windows che si aspettano un comportamento più simile agli applicativi su systray.

  24. Tom

    Passare da una applet all’altra con il semplice movimento del mouse secondo me può NON essere una buona feature, situazione tipo:

    -clicco sulla deskbar
    -lascio il mouse per scrivere con la tastiera; nel farlo senza troppa attenzione il mouse si sposta di 15 pixel
    -si chiude la deskbar e si apre, esempio, tomboy
    -bestemmio, riprendo il mouse e torno sulla deskbar

    Mmm… not good.

  25. felipe

    @Emmanuele:
    Spero che prima o poi si dia un maggiore peso al sistema dei “bounties” di GNOME, non tutti sanno cosa è più urgente e quale tipo di lavoro sarebbe accettato più di buon grado.

    Credo che chiunque si avvicini allo sviluppo di GNOME venga un po’ spaventato dal “controllo qualità” che si effettua a tutti i livelli, a partire dalle scelte di design (nulla da eccepire a riguardo). Schiaffare le caratterstiche più desiderabili in prima pagina su un ipotetico “developers.gnome.org” forse sortirebbe l’effetto desiderato.

    Ricordo anche io il talk di Davyd e ho preso spunto proprio da quella sua frase “buttata lì”, per scrivere il piccolo OT in chiusura. :)

    @dave:
    Prova a mettere l’ascii art dentro al tag html CODE

    @ogeidix:
    – uhm d’accordo ma non del tutto: sprecherebbero molto spazio.
    – d’accordo, piacerebbe anche a me
    – non ho capito :)

    @mOLOk:
    HAHAHA, questa me la rivendo :D

    @Brino:
    Di parte? Polverone? Ma questo era un post esclusivamente dedicato esattamente a GNOME, che c’entra l’osservazione di essere “troppo di parte GNOME”? :D

    @Tom:
    Il caso che hai descritto è interessante, in effetti; tieni presente però che la Deskbar ti “porta” quasi naturalmente ad usare una scorciatoia di tastiera, in quel caso il problema non sussiste :)

    @tutti:
    Grazie per il prezioso contributo

  26. Pingback:Rivoluzione per il pannello di GNOME 2.20? « pollycoke :)

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