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Novell potrebbe non avere più il permesso di vendere Linux

Entro due settimane la Free Software Foundation si pronuncerà sulla imbarazzante vicenda Novell/M$ e chiarirà se sarà legale per Novell continuare a vendere GNU/Linux. Ecco come si è espresso Eben Moglen, del consiglio generale della FSF:

“The community of people wants to do anything they can to interfere with this deal and all deals like it. They have every reason to be deeply concerned that this is the beginning of a significant patent aggression by Microsoft”

“La comunità vuole fare qualsiasi cosa in suo potere per interferire con questo accordo e tutti gli accordi come esso. Ha ogni ragione per essere profondamente preoccupata che questo sia l’inizio di una importante aggressione legale di micro$oft” (T.d.felipe)

Vedremo un po’ cosa succederà, e vedremo ovviamente cosa cambierà in caso di “condanna” da parte della FSF… Nessuno si illude che gli avvocatini di Novell non trovino un cavillo legale per continuare a trarre profitto dalla situazione, no? Alla fine “vendere una distribuzione Linux” non è l’unico modo di trarne profitto.

Ecco la fonte [reuters]

40 commenti

  1. zakk

    Ho appena letto ‘sta notizia su slashdot e il mio sesto senso mi diceva che ci saebbe stata anche su pollycoke…

    Come al solito stiamo modificando un attimino la realtà. Il cavillo lo stanno cercando quelli della FSF. Nella GPLv2 (licenza che copre la stragrande maggioranza del software incluso nella distro della Novell) non c’è una singola riga che possa essere associata al caso Novell.

    Non c’è una singola riga che vieti di fare accordi con software house concorrenti…

    E a voler dirla tutta non c’è una singola riga che riguardi le società con le quali un distributore di free software stringe “alleanze” commerciali… La Novell potrebbe firmare contratti con la Microsoft, Mahmud Ahmadinejad, Osama Bin Laden e Satana in persona e continuare a vendere Linux…

  2. DanieleDM

    Mi spiace, ma credo che Zakk abbia ragione… può non piacere che gli avvocati di novell abbiano trovato la possibilità di fare quest’accordo, si deve invece fare una GPL v.3 “a prova di bomba” contro accordi del genere… senza però esagerare… se diventasse troppo restrittiva il giocattolo Linux+GNU potrebbe anche rompersi (già Linus se non ricordo male ha detto no a GPL3) anche perchè le aziende che ora ci investono potrebbero decidere di non supportare la nuova licenza… (ricordiamoci che anche grazie a novell abbiamo compiz) il legalese è una brutta cosa … vedremo prossimi risvolti….

  3. zakk

    A questo indirizzo trovate la smentita ufficiale della FSF… http://www.linux-watch.com/news/NS6837365670.html
    Non è vero che Novell non potrà più vendere Linux…

    Traduco qualche passo…

    Eben Moglen, the Software Freedom Law Center’s executive director and an FSF board member, explained: “This is a story being hyped by the Reuters guy who wrote it.”

    Eben Moglen, direttore esecutivo dell’ufficio legale della FSF, ha speigato: “Questa storia è stata volutamente esagerata dal tizio della Reuters che l’ha scritta”

    But, as FSF founder Richard M. Stallman himself has said, the Novell/Microsoft patent agreement is not in violation of the GPL version 2.

    Ma, come ha detto il fondatore della FSF Richard M. Stallman, l’accordo Novell/Microsoft non viola la GPLv2.

    Morale della storia: nella GPLv3 ci sarà qualcosa al riguardo… Ma non si sa quando uscirà… E non si sa quanti sviluppatori di software sceglieranno unicamente la GPLv3 (la maggior parte del software GPL è rilasciata sotto “GPLv2, o, a tua scelta, qualunque licenza successiva”)…

  4. Giorgio Caligni

    Il problema non e’ tanto aver fatto accordi con MS o Satana, per quello Novell e’ stata gia’ condannata dalla comunita’ che queste cose non le dimentica facilmente. Il problema e’ aver minato dall’interno la GPL con soluzioni proprietarie, l’intendo era ed e’ abbastanza evidente, e nel farlo non hanno tenuto conti di aver probabilmente violato la licenza. stessa.

    Da un punto di vista legale bisogna vedere se quell’accordo era possibile *senza* disattendere la GPL (come sia io, sia tutti quelli con un minimo di buonsenso pensano), e siccome penso che gli avvocati della FSF tutto siano meno che fessi, e’ plausibile che abbiano in mano qualcosa di estremamente concreto per poter tiare fuori delle eventuali sanzioni contro chi vende software coperto Novell.

  5. giovix

    Credo che Novell, rimpiangerà amaramente, prima o poi il giorno in cui ha fatto l’accordo con l’Ameba Gigante (Microsoft), Gates ogni volta che è sceso a patti con qualcuno….alla fine lo ha inghiottito :)
    Prima o poi, finirà per comandare lui a Novell…..e suse diventerà una costola della Microsoft !!

    Canonical, mi raccomando, sei avvertita…..non scendere mai a patti con l’Ameba !!!
    forza Ubuntu :)
    Ciao e buon pinguino a tutti

  6. lele

    @giorgio caligni

    ma dove sono questo cose propritarie di Novell
    che sono venute dopo l’accordo con microsoft
    gli add-on che ci saranno in openoffice saranno open source

    Novell a gia’ detto che l’accordo non e’ un’ammisione di violazione di brevetti da parte di linux

  7. felipe

    @zakk:
    La smentita della FSF non è alla notizia da me riportata, ma ai toni sensazionalistici con cui era stata alterata. Se hai letto bene non smentisce il titolo e la sostanza di questo post: “Novell potrebbe non avere più il permesso”.

    Mi aspettavo che qualcuno linkasse alla risposta della FSF alla notizia, ma questo è accaduto perché la notizia è stata data col tono sbagliato dal tipo di reuters, io invece, come vedi, mi sono attenuto alle dichiarazioni ufficiali e non ho stravolto un bel niente.

    Il tipo di Reuters ha scritto un po’ più del dovuto, FSF ha risposto a lui. Io che tutto so e tutto vedo¹, ho filtrato solo le notizie attendibili. Mi vedi citare la GPLv2? No. Mi vedi fare pronostici? No. Ho solo riportato una dichiarazione ufficiale che secondo me potrebbe avere risvolti interessanti.

    Non mi sembra di aver modificato alcuna realtà

    – – –
    [¹] gh

  8. nord est produttivo

    purtroppo c’e gente che prende roba a prezzo zero, la impachetta un po e poi la vende a caro prezzo,sfruttando un nome e qualche fronzolo di cui si farebbe penso a meno, soprattutto se mi serve cpu e ram libera
    apple per esempio
    devo citare che purtroppo parecchi che conosco mi raccontano ancora che non vogliono programmi gpl xk non capiscono la licenza (pur essendo capaci di leggere l’inglese) e vogliono un cd con il numero seriale, una fattura di aquisto emessa da una ditta italiane e un seriale da esibire quando gli chiedono il numero di serie dei programmi usati per fare quel lavoro
    altrimenti mi dicono che sono come tutti i ragazzini che scaricano roba craccata da internet ma che loro non possono fare certe cose in azienda o a casa loro (che essendo sede della loro ditta è equiparata come leggi a una azienda) e che hanno paura di ispezioni fiscali
    quindi il caso che una ditta di macchine capace di creare innovazione negli anni 70 ( cx, gs per citarne qualcuna) poi va a comperare da un tizio con belle vetrine e un vestito italiano, questo solo per sentirsi più al sicuro con la legge, puo darsi sia per lo stesso motivo per cui da me c’e gente che fa quei discorsi appena citati

  9. zakk

    @felipe: dal post mi pareva di capire che da un giorno per l’altro a Novell sarebbe stata negata la possibilità di vendere Linux. Almeno a me dava l’idea che ci fossero gli avvocati della Novell tutti sudati, svegli anche di notte a rileggersi la GPL cercando qualche cavillo. Invece è una cosa che si vedrà col tempo, quando la GPLv3 sarà approvata, e quando un certo numero di sviluppatori avranno licenziato il loro software __solo__ sotto GPLv3.

    Se volessimo poi fare i puristi e chiamare Linux il kernel e GNU/Linux tutto il sistema operativo (come spesso fai anche te), la Novell potrà vendere sempre Linux perchè resterà GPLv2.

    Quindi il titolo del post è sbagliato al 100% :-)

  10. felipe

    @zakk:

    Dal post mi pareva di capire che da un giorno per l’altro a Novell sarebbe stata negata la possibilità di vendere Linux. Almeno a me dava l’idea che ci fossero gli avvocati della Novell tutti sudati, svegli anche di notte a rileggersi la GPL cercando qualche cavillo

    Wow, sappi che tutto questo lo hai fatto in completa autonomia, dal momento che il mio post è molto sotto tono e mi sono limitato a scrivere che la FSF esaminerà la situazione. Se -per qualche oscuro motivo – vuoi prendertela con chi ha fatto del sensazionalismo scrivi una mail all’autore del pezzo per reuters, dal momento che stai scrivendo a me quello che forse dovresti dire a lui. Io non c’entro niente con la polemica che si è innescata tra lui e la FSF.

    Quindi il titolo del post è sbagliato al 100% :-)

    Se vuoi ti spiego un po’ in cosa consiste l’uso del modo “condizionale” in italiano.

  11. zakk

    @felipe:

    il condizionale indica un evento che nel futuro si potrebbe verificare o che non si potrebbe verificare…

    Novell potrà continuare a vendere Linux (il kernel) perchè resterà GPLv2, quindi non è giusto usare il condizionale. Dovevi scrivere: Novell potrà continuare a vendere Linux (futuro indicativo, indica condizione certa che si avvererà nel futuro)

    Forse è il caso che ti impari te l’uso dei verbi… Qui trovi un ottima grammatica, che ti consiglio di cuore, http://www.bol.it/libri/scheda/ea978884800091.html

  12. felipe

    Ho trovato un appunto molto interessante su Groklaw, tra i commenti ad un post che tratta la stessa notizia. In seguoto alla risposta data dai dirigenti di Novell che “reagiranno di conseguenza”:

    It seems to me they were working together with FSF on this earlier, but this quote seems to imply they are not any longer.

    Mi sembra che in precedenza stessero lavorando insieme alla FSF su questo, ma questo sembra implicare che non lo stanno facendo più. (T.d.felipe)

    Effettivamente nelle prime dichiarazioni dopo l’accordo con il fottutissimo nemico #1, c’era questa idea di cooperazione con la FSF, che adesso a sentire le risposte di Novell… non sembra ci sia più.

  13. McKenzie

    @zakk
    e cmq non è sicuro che il kernel resterà in GPLv2… se non sbaglio Linus ha detto che non era d’accordo con la bozza della GPLv3 ma questa ancora non è uscita definitiva e potrebbe cambiare… cambiando così l’opinione di Linus….

  14. Trinket

    Io tutti questi “estremismi” non li capisco… gli utenti che hanno scelto di usare una certa distro, suse e novell comprese, lo fanno per vari motivi più o meno ponderati e fra questi c’è anche la GPL e le sue garanzie di libertà; premesso questo, a voi cosa vi importa delle questioni che coinvolgono Novell-M$-FSF ???

    Tanto per fare un esempio, quando molti anni fa ho scelto di usare Linux anche sul desktop, ho scelto Suse, fra i vari motivi che me l’hanno fatta preferire, ci stava anche il fatto che si trattava di una distro europea, futile, campanilistico e tutto quello che volete, ma era fra le altre cose un punto a favore di suse… bene, con l’acquisizione di Novell ed il recente accordo con M$ cosa avrei dovuto fare? formattare l’HD?

    In definitva, se M$, con la “complicità” di Novell dovesse cominciare a vendere prodotti e servizi per Linux cosa ve ne importa?

    P.S.
    Io personalmente, comunque da eventuali prodotti M$ x Linux starò alla larga… :)

  15. Doxaliber

    Io infatti ho scritto che probabilmente il divieto per Novell potrebbe scattare con versioni “future” di Gnu/Linux, quelle eventualmente coperte da GPLv3…

    Ora leggo la “smentita” pubblicata da Zakk

  16. McKenzie

    @Trinket
    Quello che mette paura è l’eventualità che vengano inserite nel kernel o in altre app parte codice in GPLv2 ma comperto da brevetto software (cosa attualmente possibile) che causerebbe il dover pagare le licenze per poter usare il sistema perdendo così parte di libertà del softaware (quella di poterlo redistribuire). è questo che si vuole risolvere con la GPLv3 ed è questo il pericolo dell’accordo No-vell/Micro$oft

  17. Paolo

    bene bene continuiamo con questi discorsi ebeti di “purezza” e altre menate simili. facciamo pure i monaci ascetici.
    condanniamo pure il “commercio” e il “business”. E Linux resterà una cosa di pochi.
    Al 99% degli utenti di questi discorsi non gliene frega una mazza.
    Gli utenti vogliono un sistema funzionante e amichevole, da non doversi smazzare troppo e perdere tempo dietro astruse procedure e configurazioni. E novell e suse hanno fatto moltissimo per questo. Ci guadagniano? fanno accordi con microsoft? machissenefrega.

  18. Simone Brunozzi

    Secondo me Novell DEVE poter continuare a vendere Linux, nonostante mi stiano caldamente sulle scatole.
    Non è ammazzandosi a vicenda che si ottiene qualcosa.

  19. McKenzie

    @Paolo
    Non è questione di business ma di libertà. Vendere un software non è un male di per se… vietare di darlo ad un amico si… E GNU/Linux è quello che è oggi anche e soprattutto perché è libero. Non fate i classici discorsi del tipo “se non ci si poteva far soldi non sarebbe stato quello che è oggi” perché ci sono migliaia di persone che sviluppano GNU/Linux e non prendono niente… il software non diventa migliore con i soldi ma con la cooperazione… i soldi lo rendono solo meno libero.

  20. jak

    il rischio di accordi con squali della finanza come MS è che spesso e volentieri riescono a far marcire in onore dei soldi tutto ciò che è basato su moralità come la GPL…è difficile rimanere impassibili di fronte al luccichio dei soldi!anche per chi è “moralmente intrasigente”!nn è obbligatorio che ciò avvenga ma m’immagino che MS, se anche nn abbia evidenti piani economici tuttora,ma sia tutto basato sulla creazione di una facciata umana ad una azienda quasi monopolista,c’è il rischio che un domani,una volta conquistata la benevolenza delle persone(x es quelle k passano a linux a causa dello schifo di Vista e si ritrovano Ms e ci ricadono nuovamente dentro come dei baccalà)allora Ms potrebbe iniziare a prendersi un pezzettino alla volta fino a rovinare la moralità e gli obbiettivi di linux/open sw…tutto imho ovviamente!
    Ciao
    jak

  21. felipe

    @Trinket: nessun estremismo… solo istinto di conservazione :)

    @Doxaliber: non c’è alcuna smentita. C’è solo una tirata d’orecchi per il tipo di reuters che ha usato toni un po’ troppo perentori. Sia tu che io abbiamo presentato la notizia con la dovuta cautela, mi pare.

    @Paolo: ma… nessuno sta condannando il commercio, credo. Si condanna l’azienda che sputtana tutta la comunità facendo alleanze-pagliacciata col nemico #1

    @tutti: per caso c’è qualcuno che crede che M$ sia un’azienda che vuole che Linux prosperi in santa pace? hahaha ._.

    http://pollycoke.wordpress.com/2006/11/16/nota-ricordarsi-che-microoft-e-il-nostro-nemico-1/

  22. Paolo

    ma appunto, qualcuno puo’ dire che novell/suse non abbia finora cooperato con la comunità?
    SINCERAMENTE..io non credo che il nostro beneamato pinguino rischi alcunchè da questa cosa.. mi preoccupano molto invece certi discorsi.. isolare novell/suse sarebbe, insensato e stupido e alla lunga ci si ritorcerebbe contro. IMHO naturalmente.

  23. giovanni

    FSF è il cancro per linux….e cancro per l’opensource! Loro non vogliono difendere niente, vogliono difendere l’ideologia! L’uomo al servizio dell’ideologia, non il contrario…..coincidenza che questi signori abbiano tutti le stesse idee per quanto riguarda la politica????

  24. Doxaliber

    @Felipe, in effetti l’articolo originale di Reuters diceva: “If the foundation decides to take action, the ban would apply to new versions of Linux covered under a licensing agreement due to take effect in March”.

    Non molto chiaro, però si poteva “intuire” che l’eventuale “divieto” scatterebbe con la GPLv3… che però Linus non approva.
    Se il kernel non sarà rilasciato interamente sotto GPLv3, così come “minacciato” da Torvalds, allora Novell potrebbe continuare a distribuire un Linux con applicativi rilasciati con licenza GPLv2 e con licenze diverse (e sono davvero tante).

    Avverrebbe quella “spaccatura” che gli sviluppatori del kernel hanno “minacciato” qualche tempo fa.

    A tutti quelli che si lamentano della filosofia purista della FSF vorrei dire solo una cosa, io ho scelto Gnu/Linux per una questione di “libertà”, certo se la diffusione di Linux crescesse ne sarei ben felice, ma non voglio assolutamente che ciò avvenga a discapito della libertà per cui ho scelto Linux.

    GS Defender ha ragione, per l’Open Source c’è freebsd, Linux è Free Software, differenza piccola ma sostanziale.

  25. felipe

    @GS Defender:
    Grazie per la precisazione ;)

    @Doxaliber:
    Appunto, infatti non capisco perché ti sia affrettato a smentirti :)

    Il problema è stato solo di “comunicazione” tra Reuters ed FSF, e in special modo tra l’autore dell’articolo, che ha un po’ gonfiato la notizia per “mestiere”, e Moglen, che a quel punto ha fatto la voce grossa. La sostanza c’è, e c’è tutta: la posizione di Novell potrebbe diventare legalmente dubbia e sarà per questo esaminata.

    Per quanto mi riguarda, oltre ad essere legalmente dibattibile, è certamente inaccettabile dal punto di vista etico, quindi ben venga la GPLv3 con restrizioni specifiche al caso Novell/M$ e a chi in futuro vorrà percorrere la loro stessa via da traditori.

    Se l’unica cosa GPLv2 restasse il kernel Linux credo che Novell potrebbe vendere ben poco :)

  26. GS Defender

    @zakk: Preciso meglio il concetto. A me delle definizioni dell’OSI non interessa una cippa, la GPL l’ha scritta la GNU e io sono di stretta osservanza GNU.

  27. zakk

    @GS Defender:

    se delle definizioni dell’OSI non te ne frega una cippa sono problemi tuoi :-)
    linux è anche open source oltre che free software… la licenza l’ha scritta la GNU siamo tutti d’accordo, ma ricade anche nelle licenze approvate dall’OSI…

    Ma cmq non formalizziamoci troppo, visto che i due termini la maggior parte delle volte sono interscambiabili e proprio per questo si parla sempre più spesso di FOSS (free open source software).

    __Non c’è un abisso__, soprattutto se consideriamo che la licenza GPL è compatibile con gli standard OSI, e che la licenza BSD garantisce le libertà che la FSF ritiene fondamentali per il free software…

    E che non c’è un __abisso__ lo dicono alla FSF (cito dal loro sito):
    “However, the differences in extension of the category are small: nearly all free software is open source, and nearly all open source software is free.”

    Io volevo solo spiegare che l’equazione (anzi il sistema di equazioni :-)

    licenza BSD=opensource
    licenza GPL=free software

    non è (sempre) corretta, come si poteva invece evincere dal tuo post n. 27

    Ciao!

  28. GS Defender

    @zakk: Per me l’abisso c’è: tu stesso scrivi che la licenza GPL “è compatibile” con gli standard OSI, non che è stata scritta ricalcandoli. E poi non è questo il vero problema: io scelgo GPL perchè sono contro ogni sfruttamento commerciale che arricchisca i padroni del software, e questo è già un buon elemento per marcare la differenza tra il semplice open source e il software libero. Sempre IMHO.

  29. zakk

    GS Defender: se per te il punto principale è impedire lo sfruttamento commerciale del software allora l’abisso ci può stare :-)

    sincermante io preferisco dire “open source” anche perchè si evita l’ambiguità “free=gratuito/libero”. E cmq non mi interessa più di tanto se qualcuno può includere il mio codice in progetti closed. Ma tu hai i tuoi buoni motivi per scegliere la GPL.

    Comunque l’importante è capirsi :-)

    Ciao!

  30. Capitan Sonic

    Dal vangelo secondo Giovanni – no.26…
    “FSF è il cancro per linux….e cancro per l’opensource! Loro non vogliono difendere niente, vogliono difendere l’ideologia! L’uomo al servizio dell’ideologia, non il contrario…..coincidenza che questi signori abbiano tutti le stesse idee per quanto riguarda la politica????”

    Straquoto!!!!

  31. dino

    Salve a tutti,
    lavoro come sviluppatore di software, in ambiti e con tecnologie
    davvero molto varie. Spesso devo lavorare anche con tecnologie
    non open, come adesso per esempio. E credo di avere una visione
    abbastanza ampia del punto di vista degli sviluppatori. Non ho seguito
    la faccenda fin dall’inizio ma mi sono aggiornato e vorrei dire la mia…
    o meglio vorrei sfogarmi un pò.

    Ho consegnato proprio 2 mesi un progetto fatto con l’ultima
    in .NET e ho dovuto onestamente ammetterne i meriti.
    Anche se lo giudico ancora un progetto immaturo e carente
    sotto punti di vista cruciali per me, cioè lo sviluppo di applicativi
    server di classe enterprise.

    Anche se secondo me le qualità di .NET non c’entrano
    assolutamente nulla con la questione Microsoft-Novell-Mono.
    Mi spiego. Anzitutto un pò di storia per chi ha poca memoria
    (e non parlo della RAM che ha instalato sul PC).
    Faccio solo due esempi ma la lista sarebbe lunghissima.
    Anni fà Bill Gates scrisse in un libro che Internet non avrebbe
    mai raggiunto tutti i PC e quindi era di scarso interesse per la
    propria azienda. Ma quando in Microsoft si resero conto del
    piccolo errore di valutazione era tardi, Netscape era già su
    moltissimi PC e cosa fecero per tentare di appropriarsi del
    Web? Inquinarono l’HTML, gli script e tutto ciò che potevano.
    Introdussero aborti di standard quali il DHTML.
    Anni fà la Microsoft si rese conto di aver sottovalutato Java e di
    non avere pronta un’alternativa e cosa fece? Fece la propria JVM,
    invetò J++ e inquinò l’API di Java. E teniamo presente che la
    standardizzazione dell’API e il suo punto di forza principale.

    Cos’hanno in comune queste due storie a parte Microsoft? Quando
    il gigante si sente in pericolo comincia a dare mazzate a destra e
    a sinistra in maniera rozza e disordinata. Ma più importante, ci indica
    quella che secondo me è una grande verità da non dimenticare mai:
    il software OpenSource deve sicuramente difendersi dal codice proprietario,
    ma il nemico numero 1, il più pericoloso di tutti, è la specifica
    proprietaria. Peggio ancora, le API proprietarie. In entrambe le storie,
    il problema grosso non era che Microsoft cercò di battere la
    concorrenza lealmente con un prodotto migliore ma non open e non free;
    il vero problema è che ha cercato sporcare le API, per battere gli altri
    in maniera scorretta.
    Per quelli a cui piace la musica, è come se un compositore invece di
    mettere la licenza sul brano musicale la mettesse sulle note e sull’armonia
    tonale……
    Una cosa IMPORTANTE per quelli che non volgiono capire. “Scorretto”
    non è una mia opinione, è un fatto. La Microsoft ha pagato alla Sun
    svariati milioni di dollari di risarcimento. Ripetete con me su:
    “CONCORRENZA SLEALE NON E’ UN’OPINIONE VISIONARIA
    MA E’ UN REATO”. (Questo discorso apre una finestra inquietante sul
    fatto che proprio M$ fà terrorismo sulla questione della pirateria, ma
    questa è un’altra storia).

    Le mie conclusioni.

    1) Io non mi sento tradito da Novell o M$, fanno il loro gioco, pensano ai
    loro profitti, cosa ci si poteva aspettare. Inoltre non trovo sbagliato guadagnare
    e fare profitti con il software open. Non ci vedo problemi.
    Io mi sento tradito soprattutto dai vari e caotici movimenti intorno a
    GNU/Linux. Tante chiacchiere, tanta filosofia e poi si cade in un tranello,
    teso da chi, da Microsoft!!!
    Vorrei sapere per quale dannato motivo era così importante Mono.
    Mancano per caso le alternative open? Assolutamente no. Vi assicuro che
    “dottolo&nettolo” non ha niente di più delle alternative open.
    E poi si parla tanto di integrazione M$-GNU/Linux. Ben venga, ma dobbiamo
    davvero basarci su specifiche M$? C’è C/C++ con i suoi OpenGL, OpenAL,
    SDL, Gtk e compagnia che ne fanno in assoluto il più potente ambiente per
    compilare in codice natrivo. C’è Java, il più potente e maturo ambiente general
    purpose e per applicativi server. C’è Python senz’altro la scelta migliore per
    l’ambito in cui si è usato Mono.

    2) Ho letto gente che diceva che Mono non avrebbe peggiorato la situazione
    visto che comunque tutti usano driver proprietari, codec e altro.
    Non è assolutamente vero. Per fare un esempio, i driver viedo si usano tramite
    OpenGL. Questo significa che c’è sempre la speranza che qualcuno sviluppi
    il driver Open, come sta accadendo per le nVIDIA. Quindi gli
    sviluppatori hanno una buona garanzia che il loro lavoro continuerà
    in futuro ad essere supportato da GNU/Linux e sarà libero. Mentre se uno sviluppa
    con Mono che garanzie può avere ha? E se ostacoliamo gli sviluppatori, chi
    scriverà spftware per GNU/Linux?
    Ho sentito dire che Mono non avrebbe presentato più problemi di Java (quando non
    era ancora Open). Falso! Non era open l’implementazione di Java della Sun,
    ma le specifiche delle API lo sono sempre state e sono da molti anni progettate
    da un consorzio (certo i dubbi e i problemi intorno al mondo Java non mancano
    ma è tutta un’altra storia). E poi c’è gcj un ottimo progetto. Anche se Java
    non fosse open lo sviluppatore avrebbe comunque più garanzie.

    3) Facciamo tutti un pò di autocritica, stiamo più attenti a cosa instaliamo,
    abbiamo voluto il cagnolino che ci riporta indietro i file smarriti ed ecco il risultato.
    Personalmente, dopo questa storia, continuerò a usare locate a vita. E per favore
    lanciamo e pubbliciziamo i comandi suggeriti da Felipe per ripulire le nostre
    workstation da eventuali impurrità.

    Ciao a tutti, e complimenti all’autore del blog, Dino.

  32. Pingback:Novell/MS, la Free Software Foundation si ribella « sblogghiamo

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