Tempo fa avevo indirettamente chiesto ad Emmanuele di pronunciarsi e dire la sua su Tracker e sulla sua integrazione con GNOME, nello specifico: l’integrazione con GNOME Search Tool, dal momento che Emmanuele è l’uomo che ci sta dietro. Beh la sua opinione è arrivata oggi ed è un bel flame in stile buoni vs cattivi, alcune sue parole:
Premetto subito che io non odio Tracker: mi stanno cordialmente sulle balle le modalità con cui viene evangelizzato e, soprattutto, sviluppato. Dopo un anno e rotti in cui è stato riscritto almeno tre volte, cambiato il database, cambiato l’indexer, aggiunte feature e realizzato poco testing, ancora manca una cazzo di API decente per permettere a me, sviluppatore, di poterlo utilizzare. Si, perché il fine ultimo di Tracker è, evidentemente, immagazzinare il maggior numero di informazioni sui vostri file e poi non utilizzarle, dato che esiste solo una serie di remote procedure calls per D-Bus e nient’altro
Stranamente sono stato contento di aver letto il flame, prima di tutto perché non è scritto in modo stupido, e poi perché – pur nella determinazione più ferrea – lascia intravvedere uno spiraglio di speranza e mostra pure la “soluzione” possibile.
Ho solo un appunto da fare ad Emmanuele. Ho letto diversi dei flame e delle evangelizzazioni di Tracker di cui parli e – come te – ho giudicato alcuni aspetti in maniera non proprio rosea. Poi però mi sono anche reso conto che alla fine tutto si riduce in scontro tra personalità. Per carità, quello ci vuole sempre, ma a volte frena e devia percorsi che altrimenti sarebbero naturali.
Vorrei ricordare che Jamie, il project leader di Tracker, è probabilmente la persona con meno senso del marketing e del “sapersi vendere” al mondo. Occhio, parlo di virtù positive, che tutti dovrebbero avere. Lui non le ha :)
Quando, tempo fa in occasione della presentazione di Tracker come modulo per GNOME 2.18, gli fu chiesto di descrivere cosa facesse Tracker, continuò semplicemente a ripetere che era un database in cui tutto era un “first class object” e non riusciva ad andare oltre. Hacker storici di GNOME lo incalzavano chiedendogli di spiegarsi meglio, e lui stava lì a ripetere la stessa frase nella speranza che ad un tratto tutti la capissero. Me lo vedo a sudare freddo… finché un utente di Tracker non spiegò tutto per conto suo.
Non voglio dire che l’autore di uno dei progetti che ritengo più interessanti al momento non sia in grado di comunicare o di esprimersi, lo stimo troppo per dire una stronzata del genere, ma ogni buon leader (e in GNOME ci sono tante personalità forti!) sa che nessuno può avere tutte le doti richieste per capire la “big picture” ma che invece chiunque può fungere da tassello *solo* nel campo in cui eccelle. Io credo che Jamie stia facendo un ottimo lavoro con Tracker, e credo anche che sia esattamente un tassello importante per GNOME. Ma sono anche convinto che lui da solo non sia in grado di “capire GNOME”, o almeno non altrettanto bene come chi ha dimostrato di avere la capacità di usare i tasselli migliori per comporre il mosaico perfetto.
Io a Babbo Natale chiedo… no aspetta, merda siamo già a Febbraio… -.- Ok, io spero che alla fine ci sia un modo di chiarire a Jamie *cosa* deve fare per poter essere accettato dagli sviluppatori di GNOME. Riconosco che la sua personalità può non andare a genio a molti, ma il ragazzo accetta patch e contributi
…e in cambio vuole la stessa fottuta World Domination che vogliamo tutti :)