Tutti conoscono le mie opinioni su Beryl. Alcuni pensano erroneamente che io “ce l’abbia a morte” con il team di Beryl, per non si sa quale motivo… C’è perfino chi è arrivato ad ipotizzare che qualcuno mi paghi per magnificare Compiz¹ :D
Sono davvero in pochi gli illuminati che capiscono che la mia reazione alle scelte effettuate dal team di Beryl sono dettate dalla frustrazione di vedere inquinare un progetto pieno di potenzialità come Compiz, per perdersi in futilità invece di creare qualcosa.
Una delle teste più pensanti del team di Beryl, o almeno così sembrerebbe dall’unico suo post che io abbia letto, ha scritto alcune cose interessanti. La testa in questione appartiene al nick kristian e nel post intitolato appunto “The future of Beryl” dà uno sguardo al passato, presente ed eventuale futuro del progetto. Visto che il post mi è piaciuto, voglio tradurne alcuni stralci e commentarlo insieme a voi. Kristian comincia con una classica:
Let me just start this by saying that I appreciate the work David has done, and continues to do with both Compiz and now X.org. He has an immense amount of knowledge, and he is responsible for getting us where we are today with a proper composite window manager. And he keeps giving to the community through is code. For that, I thank him. I do not belive, at this point, that anyone on the Beryl team has that same amount of knowledge of X and related libraries
Lasciatemi cominciare dicendo che io apprezzo il lavoro che David [Reveman, l’autore di Compiz, N.d.felipe] ha fatto, e continua a fare con Compiz e adesso X.org. Ha un’immensa quantità di conoscenza, ed è responsabile di averci portato dove siamo oggi, con un vero composite window manager. E continua a dare alla comunità attraverso il suo codice. Per questo, lo ringrazio. Non credo a questo punto che ci sia alcuna persona nel team di Beryl che abbia la sua stessa conoscenza di X e librerie affini. (T.d.felipe)
Beh, direi che ci può stare. Dimostra un buona capacità di analisi rispetto ad atteggiamenti stupidi, sentiti e letti in passato, che inneggiano alla libertà vaneggiando stronzate tipo “David non accettava il nostro plugin completamente inutile e scritto coi piedi, quindi Compiz è fascismo!”…
Kristian invece riconosce che il codice di Beryl deriva da Compiz e lascia intuire, ma non chiaramente, una cosa che in pochi esplicitano: il codice di Compiz viene periodicamente importato in Beryl, non tutto ovviamente, ma viene importato. Per questo generalmente quando in Compiz viene introdotta una nuova caratteristica, dopo una settimana la si ritrova in Beryl. Non è raro che dall’interno del progetto Beryl si sia spacciata per novità una caratteristica che era stata importata da Compiz a distanza di settimane.
Dopo l’introduzione, Kristian si perde un po’, cercando di affrontare la questione più spinosa. La risposta alla domanda che mi sono posto anche io. Perché diavolo mai fare un fork di Compiz? Ho cercato di riassumere un po’, senza stravolgere l’originale. Stare a leggere queste banalità, sembra un po’ di dover “pagare pedaggio” per poter proseguire alle altre cose interessanti che ha da dire.
So why the fork? So far there isn’t really a significant difference between Beryl and Compiz […] what I personally consider the main reason why a fork was necesarry [is] Attitude. Compiz is developed as a one-man project […] this code is virtually undocumented, and only one person really knows what the code does.
Dunque, perché il fork? Finora non c’è una vera significativa differenza tra Beryl e Compiz […] quello che personalmente considero la principale ragione per cui un fork era necessario [è] l’atteggiamento. Compiz è sviluppato come un progetto individuale […] questo codice è virtualmente non documentato, e solo una persona conosce realmente che cosa faccia. (T.d.felipe)
Oh. Questa è un prospettiva nuova. Il fork si è fatto a causa dell’atteggiamento? Si sta ormai creando un mito di un David Orco Reveman che mangia gli sviluppatori che propongono patch… La verità è differente! Seguo la ML di Compiz e finora non ho mai letto rifiuti di patch se non accompagnati da spiegazioni dettagliate del perché del rifiuto, generalmente con un invito a correggere o rivedere.
Non ho mai letto David rifiutare contributi, anche per aree importanti di Compiz, se questi erano validi. Fossi in lui mi comporterei esattamente allo stesso modo. Il ragazzo ha l’esatta visione di dove deve andare il progetto, è stato lui a scriverlo da zero, mi sembra più che normale che rifiuti plugin rozzi e scritti male, e soprattutto non mi sembra una questione di atteggiamento…
La questione del codice “virtualmente non documentato” non credo meriti granché come commento… se uno vuole documentare il codice di qualcun altro per il bene della comunità non fa certo un fork, non stravolge l’indentazione, non cambia nome alle funzioni giusto per poterlo chiamare il “proprio” codice. Sfortunatamente, una volta sbagliate le premesse si sbagliano anche alcune conclusioni:
What I want to do with Beryl is clean it up. Make it better. I want to use the good ideas David had, and implement them properly […] I want to increase the flexibility of the code, and make it more robust
Quello che voglio fare con Beryl è ripulirlo. Renderlo migliore. Voglio usare le buone idee che ha avuto David ed implementarle correttamente […] Voglio aumentare la flessibilità del codice, e renderlo più robusto. (T.d.felipe)
Tutto molto bello, ma ancora una volta: per usare le buone idee di David c’era davvero bisogno di fare un fork? Non bastava aiutare David? Ci sono decine di sviluppatori che contribuiscono a Compiz ogni giorno, e aiutano David a rendere Compiz un progetto migliore.
Compiz è GPL, free software, completamente libero (fonte: file COPYING dal cvs di Compiz su freedesktop.org), ed essendo un progetto collaborativo, l’aiuto di tutti – specie se di qualità – è sempre benvenuto. Gli sviluppatori che aiutano David ogni giorno sono in genere molto preparati e stanno creando un software d’eccellenza. Sono forse più stupidi perché non fanno un fork alla settimana? Beryl è nato in virtù della GPL, per cui è bastato copiare Compiz e rinominarlo per avere un fork. Tutti potrebbero creare un fork di Compiz con la stessa facilità. Ma sarebbe corretto farlo?
David, surely does some amazing things that I’m gratefull for, like working on input redirection in X.org. So far, Beryl has mostly focused on Beryl. Our plugins haven’t been that radical and most of them will still work on Compiz. So no, we’re not really that much better yet, are we?
David fa sicuramente delle cose impressionanti, di cui sono gratto², come il lavoro sull’input redirection in X.org. Finora invece Beryl si è concentrato principalmente su Beryl. I nostri plugin non sono stati così radicali, e molti di loro funzionano ancora con Compiz. Dunque no, non siamo così tanto meglio ancora, no? (T.d.felipe)
Vorrei ringraziare Kristian per questa presa di coscienza.
I can understand when others question the reason for our existence, but I say give us time. So far, we’ve mostly worked on getting our act together and cleaning up our OWN code, and getting some structure in the project. We haven’t even started with the real fun. It takes time to get to know the source code of a program, at least a couple of months if it’s big. We’ve finally had that time, and I at least finally feel confident when working on core. I can start doing what I set out to do.
Posso capire quando gli altri mettono in dubbio le ragioni della nostra esistenza, ma io dico: dateci tempo. Finora abbiamo lavorato sull’organizzazione interna e sulla pulizia del nostro PROPRIO codice, e a dare un po’ di struttura al progetto. Non abbiamo nemmeno iniziato con il vero divertimento. CI vuole tempo per arrivare a conoscere il codice sorgente di un programma, almeno un paio di mesi se è grande. Abbiamo finalmente avuto quel tempo, e io almeno mi sento finalmente a mio agio a lavorare alle parti centrali. Posso cominciare a fare quello che volevo. (T.d.felipe)
Beh, che devo dire… queste ultime parole di Kristian mi hanno lasciato una piacevole sensazione e la speranza che tutte le invettive (non solo mie) siano servite a qualcosa. Forse arriverà un giorno in cui avrà senso usare Beryl. Forse ci stupiranno non più con inutili effetti da circo, ma con novità che portino più funzionalità ai nostri desktop.
Faccio gli auguri a Kristian: nonostante le tue premesse sbagliate ci potrebbe essere un margine di riscatto, specie se più teste come la tua potranno prendere la parola all’interno del team.
Nel frattempo scusate ma continuo ad usare Compiz³ …che entro poco ci regalerà delle novità grandiose ;)
– – –
[¹] Però se qualcuno mi vuole pagare… io non mi tiro indietro eh!
[²] Sbagliato anche nell’originale, non ho saputo resistere :P
[³] E sì, ho usato le nuove versioni di Beryl… stessa opinione. Non la scrivo per non attirare insulti :)
Felipe, pur essendo daccordo … in linea di principio con le tue interpretazioni … ritengo che l’interpretazione “restrittiva” che che fai dei termini “attitude” e “undocumented” espongono l’articolo originale a critiche che probabilmente non gli sarebbero dovute …
tempo fa avevo provato compiz, riscontrando alcuni problemi con kde, al che sono passato a beryl e le cose sono migliorate.. sapete per caso se adesso la situazione compiz-kde è migliorata?
@Golem:
Non c’è nessuna “interpretazione”: è una traduzione. Leggi l’originale, consulta un buon monolingue a tua scelta (suggerisco il Collins) e noterai che il contesto e il significato sono stati preservati.
@dxg:
La prossima versione stabile di Compiz (e già adesso quelle di sviluppo) avranno pieno supporto a KDE, con tanto di compatibilità con i temi di kwin ;)
non ho intenzione di avviare flame però penso che queste cose siano uno dei limiti più grossi per il software libero (GPL). Sono daccordo con Felipe quando dice che se quella gente (volenterosa senza dubbio) si fosse dedicata a compiz adesso non avremmo un clone ma un progetto leggermente messo meglio. Devo dire che mi dispiace molto leggere che qualcuno che porta avanti un progetto viene etichettato come fascista (anche se in senso lato o velato) perchè si dimentica che il progetto è suo e non deve essere gestito da una comunità magari meno competente. Io ci vedo uno spreco di forze, è come reinventare ogni volta la tastiera con l’obiettivo di avere un desktop 3D..
Magari sbaglio eh, però mi sembra che la coordinazione sia essenziale quando si fa qualcosa di questo tipo. Ho visto andare Beryl 5 minuti fa e mi sono accorto che ad esempio il fuoco come effetto dissolvenza è inutile e se si usa il pc per lavoro (magari con matlab che apre tonnellate di finestre) la produttività decade paurosamente. Probabilmente non ci sono le risorse di Apple per studi sulle interfacce e l’usabilità, però per una volta che qualcuno fa qualcosa di ragionato con un punto di vista ragionato e perseguito in modo coerente non posso fare altro che fare il tifo per lui.. Daghine :)
Io continuo ad usare beryl perchè compiz continua ad avere dei bug non risolvibili con il window decorator che si mangia i bordi delle finestre. Beryl fa la stessa identica cosa con qualche effetto attivabile in piu’ è sono un po’ piu’ lento.
ciao
Ale
I fork… sono uno dei motivi per cui non sopporto la GPL come licenza.
Per il resto mi pare che Raveman sia uno sviluppatore un tantino più avveduto (che ha un punto di vista migliore) rispetto alla maggior parte degli sviluppatori di Beryl.
Ad ogni modo sono in accordo con le parole di felipe.
a prescindere dalle opinioni personali su Compiz!Beryl, questa “diatriba” mi ricorda molto quanto accade (ancora tuttora) fra utenti KDE/Gnome…. io spero solo che questa concorrenza porti solo ad un miglioramento di uno o di entrambi i programmi….alla fine, data la voglia di entrambi i team di sviluppare qualcosa di buono, tra i due litiganti noi utenti ne godremo! :-)
La frase che sintetizza tutto è “so far there isn’t really a significant difference between Beryl and Compiz”… Se ne sono resi conto anche loro :-)
Spesso mi chiedo il senso dei fork… però in questo caso non giudico perchè non ho ancora avuto modo di provare Compiz nè Beryl… però leggere che il primo abbia problemi con KDE già mi mette in preoccupazione…
“La prossima versione stabile di Compiz (e già adesso quelle di sviluppo) avranno pieno supporto a KDE, con tanto di compatibilità con i temi di kwin ;)”
spero che sia presto disponibile :)
I fork sono la croce e la delizia della comunità,ancor più di quella gnome,purtroppo ultimamente sono più croce….
ho provato la knoppix 5.1.1 con beryl+kde e devo dire che dopo un pò di utilizzo sono riuscito a rendere lo schermo inutilizzabile. mi è bastato aprire qualche video e… schermo ko con obbligo di riavvio. vabbè, forse stavolta la colpa non è di beryl…
beh, io avevo compiz, ho provato beryl e ho una voglia matta di tornare indietro e lo farò a breve. Tirare fuori un plugin al giorno non aiuta nessuno, aiuta i 14enni a dire “hai visto che effetto?” (non è un’offesa sia chiaro).
Uso beryl da 1 mese ormai e in fase di sviluppo di temi per linux sono spesso costretto ad switchare su metacity xke con tante finestre aperte comincia a nn portarmi in primo piano le finestre, non farmi cambiare desktop ecc.
Appena ho un pò di tempo faccio il “downgrade” a compiz (in realtà un upgrade)..
Per la cronaca ottimo blog, sta diventando il mio blog di riferimento quotidiano, continua così ;)
clarkkent
@tutti:
Gente… leggete questo! Forse ci potrebbero essere speranze che tutto torni ad una situazione normale!
http://pollycoke.wordpress.com/2007/02/13/il-futuro-di-beryl-reprise/
Non penso che beryl sia un fork inutile, anzi nel mio caso invece è stato utilissimo dato che supporta i driver fglrx della ati diversamente da compiz.
@Mac91:
Beryl è Compiz con qualche plugin in più… inoltre non spetta a loro supportare i driver, ma a Xorg. Così su due piedi direi che hai provato Compiz con AIGLX e Beryl con Xgl.
In ogni caso il tuo commento è fuorviante
Pingback:Il futuro di Beryl - reprise « pollycoke :)
Aspetta ad uccidermi felipe ;)
Nonostante le parole di felipe ho installato Beryl dopo mesi che ne sentivo parlare (male) su questo blog. Il vero motivo che mi ha portato a farlo è stata l’eliminazione del repository della versione stabile (e vecchia) di compiz, che secondo me era la migliore nonostante mancassero un sacco di funzioni che adesso esistono sulla versione di sviluppo. Smanettando qui e la ho finito per rovinare il mio vecchio compiz e non potendolo reinstallare ho deciso di provare dapprima compiz-dev (carino, ma non perfetto come era la versione stabile di compiz compilata da gandalfn) e poi beryl.
Innanzitutto devo riconoscere che beryl non si è comportato malissimo (diciamo che sono arrivato su beryl già dopo l’implementazione del nuovo settings manager) però è anche vero che se con la versione stabile di compiz riuscivo a lavorare tranquillo e felice, con beryl c’è sempre qualcosa da riavviare (vedi emerald) qualcosa che non si carica o qualcosa che non funziona come dovrebbe per motivi inspiegabili. Inoltre gli innumerevoli plugin di beryl saranno anche esteticamente accettabili, ma molto spesso annoiano e in definitiva non estendono le capacità del sistema, più che altro fanno solo molta scena (vedi cubo trasparente).
Alla fine lavorare con beryl mi è risultato impossibile, troppi casini da curare, troppe cose da configurare, troppo.
Ho reinstallato compiz-dev che uso anche in questo momento. Peccato però, tante cose che andavano benissimo nella vecchia versione più che migliorare sono andate peggiorando. Non vorrei dire un’assurdità, ma mi pare che compiz-dev si sia lasciato imberyllare un po’ troppo. Cose di base che prima andavano in modo ineccepibile (effetto zoom: io lo usavo e andava da dio!) adesso funzionano solo parzialmente. (non prende tutto lo schermo… perchè?) Mah!
Ho capito… non smetterò mai di odiare ‘sta maledetta ati…
un monolingua decente … può migliorare la comprensione di un testo in inglese, ma non ti aiuta di sicuro ad essere certo che il termine italiano che scegli riesca a conservare il “contesto significante” dell’originale.
Mi astengo da uteriori indicazioni, dato che sei forte e corazzato dal tuo Collins
@Golem:
Eh no, per l’italiano si suppone che tu sappia provvedere da solo ;)
In ogni caso tranquillo, il Collins non lo uso certo come scudo… anzi l’ho citato solo perché è il più facilmente reperibile :)
Io uso beryl perchè, mi vergogno a dirlo, ma non sono riuscito a far funzionare compiz, anzi se qualcuno riuscisse a darmi una spiegazione del perchè all’avvio di compiz lo schermo diventa bianco gliene sarei eternamente grato :p
P.S. Seguo il blog da tempo ma non ho mai postato quindi salve a tutti :)
@Mac 91
Se hai una ati ed utilizzi fglrx (controlla che glx_gears funzioni)devi installare xgl (apt-get install xserver-sgl).
Dopo puoi mettere quello che ti pare, compiz o beryl
per compiz su un ubuntu + xgl: http://www.go-compiz.org/index.php?title=Ubuntu_Installation_Guide
per baryl sempre su ubuntu edgy + xgl:
http://wiki.beryl-project.org/wiki/Install_Beryl_on_Ubuntu_Edgy_with_XGL
io ho una x700 e sono riuscito a far andare entrambi.. ma ho smanettato parecchio!!
edit:
naturalmente nella seconda linea c’è un errore: apt-get install xserver-xgl
scusate il doppio post
ciao
grazie Mirror ma ho una nvidia, e pure un pò vecchiotta è una geforce 2 mx200 o una cosa del genere che differenza fa?
@Mirror
Grazie quando avrò tempo proverò a mettere compiz su xgl.
—
eliminino il post duplicato, era uguale a questo:
http://pollycoke.wordpress.com/2007/02/13/il-futuro-di-beryl-reprise/#comment-17977
—
felipe
Pingback:Il rapporto tra Compiz e Beryl, visto da Mr Compiz « pollycoke :)