Tutti noi sappiamo che i cosiddetti “flame” sono la negazione della civiltà nelle discussioni su internet, in ogni loro forma:
flame: messaggio deliberatamente ostile e provocatorio (par. wikipedia)
Un esempio di flame bello e buono è stato quello di Eric Raymond di un paio di giorni fa, quando ha criticato fortemente Fedora, annunciando il suo passaggio a Ubuntu, come da post “Eric Raymond passa a Ubuntu!“. Personalmente ho subito visto due aspetti positivi di quel messaggio:
- Il fatto che sia passato ad Ubuntu :) Checché se ne dica, ESR è ancora una delle personalità più in vista della comunità, e a dimostrazione di ciò, la sua esternazione è stata ripresa da *tutti* i principali siti di news specializzati
- La polemica aperta, dura, viscerale contro YUM, considerato da molti lento, ma mai preso in considerazione per essere migliorato sul serio. Ho subito pensato che ne poteva nascere qualcosa di buono…
Se ci fate caso, non è la prima volta che flame e polemiche varie portano con sè qualcosa di positivo, pensiamo alla vicenda “Linus vs GNOME“… A volte essere una comunità significa anche discutere animatamente e magari litigare, per poi riprendere il dialogo dopo essersi sfogati, anche se in modi non sempre condivisibili.
Ovvio, se uno si pone con un atteggiamento troppo forte poi non è più tanto facile cavarne ragionamenti sensati, eppure dopo la provocazione di ESR… qualcosa si è mosso e paradossalmente forse possiamo ringraziare proprio l’antipatico di turno, che dice la verità in maniera sgarbata e poco corretta, ma la dice ;)
Luis Villa in un post pieno di frecciate indirizzate ad ESR, segnala che questo messaggio sarebbe stato la maniera corretta di porre il problema, seguendo proprio le linee guida scritte da ESR su come scrivere “domande intelligenti” e che con premesse più propositive si ottengono risultati come questo:
For a search of the word ‘foo’ the search went from taking 30s to taking 2s.
Per una ricerca della parola ‘foo’ il tempo necessario è passato da 30 secondi a due secondi. (T.d.felipe)
Il vero merito della realizzazione delle migliorie spetta a Patrick Reynolds e agli altri hacker che – silenziosamente e lontano dalla ribalta delle notizie – hanno fatto quello che forse andava fatto in primo luogo, invece di scrivere messaggi sensazionalistici di addio.
E però mi sorge il dubbio… ma se ESR non se ne fosse uscito con la sua sfuriata, è probabile che nessuno si sarebbe occupato di YUM ancora per chi sa quanto? Non ci è dato saperlo, sappiamo solo che per gli utenti di Fedora è un gran giorno.
…e forse anche grazie ad uno stupido flame :)
sì ma son cose che in apt ed emerge già funzionano da tempo. Io con RH ci ho lavorato in produzione di server e penso che non lo cambierei con altre distro o con windows, ma Fedora è quasi lasciato a se stesso, a mio avviso.
non è un problema mio… tanto meglio x loro.. io vivo felice con la mia ubu!! E sono anche il primo a postare, wow! :D
doh!! il secondo -.-
emerge ha altri problemi + grossi della velocita’
@visik7
Tipo? La velocità nella ricerca l’ho risolta con eix (da 4 secondi circa a istantaneo per la ricerca di foo).
Altri problemi? Io lo trovo semplicemente fantastico.
Ma il mio è un giudizio poco oggettivo.
Da intendersi più che altro come “l’euforia del nuovo arrivato” (arrivato da poco su Gentoo, ma su Linux da un bel po’).
E quindi conscio di ciò, sono curioso di conoscere altri punti di vista (oh Dio ho detto vista, adesso vado a lavarmi la bocca con l’ammoniaca).
A dire la verità, sulla development list di fedora, molti altri prima di ESR, si sono lamentati di yum e chi usa Fedora costantemente non può non avere notato la crescita (seppur lenta) di yum di rilascio in rilascio.
yum è giovane, molto più giovane di apt… e non si può negargli al momento un po’ di pazienza. Da tempo gli sviluppatori promettono di sistemare il problema, ma prima di tutto yum deve essere stabile e non veloce (d’altra parte è il gestore dei pacchetti!) Meglio che sia un po’ lento piuttosto che combini disastri come apt-get rpm, che molto spesso corrompe il database rpm, soprattutto durante upgrade massivi (in yum il problema degli update massivi è stato risolto tempo fa, come fa notare anche David Cantrell in una risposta).
I motivi per cui ESR ha deciso di abbandonare Fedora sono (secondo me soprattutto) altri, yum è solo la punta dell’iceberg.
Sicuramente ha ragione sulla modalità farraginosa con cui si propongono i pacchetti per l’inclusione, ma di fatto questa politica contribuisce a mantenere alta la qualità dei pacchetti provenienti da core e extras (dalla prossima versione uniti).
Se ESR non se ne fosse uscito con la sua polemica, yum in FC7 sarebbe uscito ugualmente con le migliorie programmate da tempo (tra queste un generale speedup).
@visik7
emerge ha un unico grande problema: è utilizzato da antipaticissimi puristi dal RTFM facile, convinti di essere gli unici in possesso della verità e che hanno visto la luce.
Nominare la gentoo diventa quasi causa di scongiuri poco ortodossi come nel caso in cui si nomina widow$
ma lo sai quale è un altro problema di yum? I repository. Cioè quando installai fedora 5 mi serviva un’howto per fare una cosa particolare, e sto tizio scrisse questo howto circa sei mesi prima e diede due repository da cui prevelevare i pacchetti. Non esistevano più :|
Però è una cosa che mi capitò solo quella volta quindi lasciai perdere lì, invece leggendo la mail di ESR non è poi una cosa così remota che i repository son mantenuti alla carlona.
@visik7
Infatti ho letto tantissimo da quando la uso (4 mesi circa). Tra wiki, tutorial, forum, manuali, etc., etc., c’è una quantità di documentazione da far paura (e invidia).
Ma è anche vero che mi sono fatto una cultura mostruosa in questi 4 mesi.
Tanto per fare un paragone ho appreso più cose in questi 4 mesi di Gentoo, che negli scorsi 6 anni tra Lycoris prima, RedHat dopo, Debian poi, SuSE, Ubuntu (su questa ci sono stato pochino però), e non mi ricordo più cos’altro (mi piace provare).
La cosa che mi piace di più della Gentoo è che io sono il piccolo Dio del mio PC. Lui fa quello che io gli ordino, e lo fa esattamente come io gli ordino (quindi ogni tanto fa anche tante caXXate).
Il rovescio della medaglia è che per farlo ci mette un pochino di più di quanto ci possa mettere un apt get o un rpm o uno yum o qualsiasi altra forma di installazione da binari precompilati.
Però anche su Gentoo alcuni pacchetti (OpenOffice e Firefox sono i primi che mi vengono in mente) puoi averli già compilati.
Io scelto di compilare anche le virgole.
Quanto mi piace scegliere.
embe’ siamo una comunita’ sanguigna, litighiamo perche’ usiamo linux per alcuni motivi che vanno ben al di la’ del lato puramente tecnico (non tutti chiaramente sono degli idealisti ma molti comunque) e perche’ crediamo in questa comunita’ penso, e perche’ non siamo ebeti microsoft user senza arte ne’ parte (non tutti sono ebeti chiaramente..ma molti :D) e insomma ovviamente poi succede che si discute, si litiga, ci si insulta, si fanno i flame, pero’ alla fine siamo una comunita’ mica ultras calcistici, dunque qualcosa di buono da qualche parte viene fuori..
tralaltro stai entrando anche tu nella categoria di ESR, ogni tuo post su apps sensibili scatena il finimondo (vedi fairfocs) :D Pero’ sicuramente la polvere e’ meglio sollevarla che lasciarla sugli scaffali..
ok la smetto altrimenti mi autocommuovo -.-
For a search of the word ‘foo’ the search went from taking 30s to taking 2s.
uh, ho visto il codice. ora, prima della ricerca tra i pacchetti, ci sono queste tre righe:
if(pkg_query eq “foo”):
print=”no package found\n”
else:
(uh. nun mi ha preso l’indentazione.)
@myfunny: parli seriamente? :-OOOO
per il resto, comunque un miglioramento da 20 a 3 secondi è ok un merito del tipo che l’ha messo a posto, ma significa comunque che prima le cose erano fatte veramente male…
Io mi chiedo come si possa disprezzare una distribuzione basandosi sulla velocità del gestore di package. Allora io posso dire che Ubuntu fa schifo perché non rilascia aggiornamenti del kernel. Ma per favore.
@malex: no, ma se aveva quei dannati problemi tipo che ogni 30 secondi doveva fare il controllo aggiornamenti e davvero, per “scaricare” un pacchetto di metteva 30 secondi, l’utente si scoccia!
@11 no ti prego, dimmi che stai scherzando
Ma guardate che l’opzione Cache di yum esiste da un bel pò eeh!
http://fedora.redhat.com/docs/yum/en/sn-yum-caching.html
http://fedoraproject.org/wiki/Tools/yum
@Felipe
I flame con lo sviluppo di yum non centrano nulla ma è solo merito
della Red Hat, che con la prossima RHEL 5, sostituirà l’ormai vetusto tool up2date con yum.
@malex: una delle caratteristiche portanti di una distribuzione è il package system, non puoi non giudicare una distro non considerando anche il package system.
Piano piano yum migliora, si spera che ci siano miglioramenti più rapidi con l’inserimento in RHEL.
Un grossa opera di miglioramento con FC7 dovrebbe riguardare yum extender, finalmente.
myfunny…
sarà ma facendo un rapido controllo con subversion quello che hai detto mi risulta essere una enorme puttanata….
per il tuo funny vai a divertirti sui blog dei developers di microsoft…
@bigshot: ma hai dovuto controllare l’svn per capire che era una battuta? -.-” mi sa che c’è un posto vacante a scotland yard, io fossi in te invierei il curriculum.
@felipe: scusa -.-“
@myfunny:
Ma scusa di che? :D
@sengo:
@Bigshot:
Attivate l’irony/sarcasm detector che ne avete bisogno ;)
ti dirò che sei sei sveglio come minimo te dovevi capire che io l’svn non l’ho nemmeno toccato :P
Dire che YUM non viene considerato mi sembra pura follia. Basta provare qualche versione per vedere che i miglioramenti di velocità (unico vero problema, a detta di molti) ci sono e sono molto evidenti.
Che vogliono battere apt?!
A me qui “apt-cache search foo” non da grossi risultati:
real 0m11.474s
user 0m0.800s
sys 0m0.188s
Secondo me il problema principale e’ che spesso e volentieri, pur di non voler riconoscere i meriti di alcuni tools, se ne scrivono altri.
Gli sarebbe costato molto prendere apt ed adattarlo al formato rpm?
@Treviño:
Beh, il db dei pacchetti del repository Debian/Ubuntu è molto più popolato di quello Fedora… Il tuo specialmente poi sarà dieci volte più pesante :D
JFK -> vedi, rpm e deb sono diversi… molto diversi pur nella loro semplicità…
vedi, yum è studiato er gli rpm, apt-rpm no….
lasciamo che lavorino (spero bene questa volta) su yum e non insistiamo che sto apt che poi è il simbolo di debian e derivate.. penso che i debianisti ne siano quantomeno filosoficamente gelosi
@felipe, dimmi un po’, che innovazioni ha portato Ubuntu nel software APT? IMHO poche, e sicuramente molto meno di quelle che sono state introdotte con YUM.
Dire che ci avevo pensato è sottinteso, in effetti la mia /var/lib/apt/lists/ è abbastanza pienotta :P
@ JFK:
apt-rpm esiste già e se vuoi lo puoi usare con Fedora. I repo per apt sono attivamente mantenuti. Basta installare synaptic.
yum non è stato inventato da RedHat (nè da Fedora), è stato creato per Yellow Dog (infatti yum è l’acronimo di yellowdog update manager). Fedora ha scelto di adottare un gestore espressamente nato per il formato rpm e non adattato da un altro formato di impacchettamento.
Inoltre, a parte i problemi di velocità e cache, yum non ha niente da invidiare a apt (non a synaptic: yum e synaptic non hanno niente a che fare, casomai bisogna confrontare yumex e synaptic). deb è un formato molto interessante che non supporta solo le dipendenze, ma anche i pacchetti consigliati e raccomandati. apt se ne frega e considera solo le dipendenze, esattamente come accade per yum.