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Ardour 2.0 è finalmente qui

La seconda versione della più spettacolare applicazione opensource che mi viene in mente è uscita!

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Dopo due anni dalla 0.99 si è saltati direttamente alla 2.0 e le migliorie sono tali che per me potevano anche affibbiargli un numero di versione tipo 8 o 9, tanto per attirare l’attenzione di qualche utente di sistemi operativi proprietari, fatalmente attratti da numeri di versione alti :D

A parte gli scherzi, questa versione segna il raggiungimento di obiettivi molto attesi, come il migliorato supporto ai plugin VST, una interfaccia molto bella e funzionale, migliorie al già potentissimo motore… mi dispiace solo che sia uscita con una traduzione italiana (curata anni fa da me) ormai vecchia e approssimativa nonostante il mio appello “AAA cercasi traduttori per Ardour!“.

Dal momento che ci sono state tantissime offerte di collaborazione ma nessun risultato, credo che riprenderò io a lavorare alla traduzione. Grazie lo stesso a chi ci ha provato, mi rendo conto che non è per niente semplice tradurre Ardour. Mi assicurerò personalmente che la prossima revisione abbia una traduzione italiana, devo solo fare uno sforzo di volontà enorme ma con questo post mi impegno solennemente con me stesso :)

24 commenti

  1. Pingback:UbuntuStudio in ritardo, ma arriva... « pollycoke :)

  2. kaynyth

    Cos’è, tipo Fruity Loops per Windows? Da molto cerco un alternativa open source a questo programma… Grazie per eventuali chiarimenti ;-)

  3. AAAle

    Forse sarebbe meglio giudicare prima di dire che è “poco professionale” per una questione di stupidi numeri.
    Cmq ottimo così, ora bisogna accelerare con il supporto hardware su schede audio professionali, soprattutto ffado.org con le perfieriche audio firewire.

  4. cover

    Come si comporta rispetto a soluzioni proprietarie ? Magari riesco a convincere qualcuno interessato di musica a fare “il grande salto” ^^

  5. felipe

    @Cimmo:
    Il salto di versione in questo caso ci stava tutto, dal momento che la versione 1.0 sarebbe stata anacronistica (GTK1.2) e si è preferito attendere di più prima di presentare un numero che suggerisca qualcosa di “stabile”

    Secondo me è stata al contrario una scelta consapevole

    @kaynyth:
    È un Digital Audio Workstation che permette di registrare, mixare e fare un minimo di post-produzione, ideale per registrare materiale per uno Studio di Registrazione, senza temere confronti.

    Fare paragoni con applicazioni commerciali non ha molto senso, secondo me, in quanto Ardour può interagire in maniera trasparente con altre applicazioni per assolvere a vari compiti. Dovrebbe essere in arrivo anche un migliorato supporto MIDI.

    @AAAle:
    Purtroppo ho un po’ abbandonato la musica ultimamente (sigh!) ma forse tra meno di due mesi rientra il mio bassista e come primissima cosa voglio registrare qualche brano …ho sottomano un batterista mostruosamente bravo :D

    Ovviamente se riesco ad organizzare il tutto, registro con Ardour ;)

    @cover:
    Fai conto che con il kernel giusto (in Feisty c’è) e con la scheda giusta (controlla la compatibilità su alsa-project.org) escono fuori numeri sbalorditivi.

    Io riproduco quattro/cingue tracce audio + effetti MENTRE ne registro una nuova, il tutto a 48000 tranquillamente …e ho una merdosissima scheda integrata! Non ho provato a spingerlo al massimo ma in linea teorica sfrutta al meglio il tuo hardware senza appesantirlo.

    @tutti:
    Ah voglio segnalare che Ardour è disponibile anche per MacOSX, questo è importante perché in molti studi “seri” si usano Mac.

  6. Mark

    scusa se insisto felipe, su quello che ti ha chiesto kaynyth.. ma quindi si può anche campionare e generare suoni (con magari appositi plugin che simulano tastiere ecc ecc) come su fruity, in modo da produrre una canzone da zero? o serve solo a registrare e montare+post-produrre?

  7. fabio.devoti

    Scusate, volevo provare questo programma sulla mai Feisty, ma ho notato che non hanno ancora aggiornato la versione sui server Ubuntu. È normale?

  8. bigshot

    @ felipe:
    sorry, ma devo riconoscere che per me è troppo… ci sono troppi termini esterni alla mia conoscenza…
    mi sembra che più di qualcuno avsse finito il proprio spezone…
    se vuoi raccolgo tutto e ti passo il malloppo…

  9. fabio.devoti

    Ragazzi, dove lo posso trovare impacchettato per Ubuntu Feisty? Sui server ufficiali c’è ancora la versione vecchia

  10. michelefrost

    ho una vecchia yamaha dsp factory / ds2416… alsa dice (da anni) che il supporto è “undetermined”… per caso qualcuno che fa produzioni audio sotto linux e frequenta le m/l di ardour (…!?) ha qualche notizia in più?

    Perchè se riesco a farla andare con ardour, posso tagliare anche l’ultimo filo che ancora mi lega a winzozz!!

  11. Mercurio

    @Mark
    Ardour serve per registrare audio, applicare effetti e mixare, in maniera simile a Pro Tools.

    Non è ancora fatto per essere un tool di composizione o un sequencer MIDI (midi e strumenti virtuali) per il quale può essere usato, tramite la tecnologia Jack, insieme a Rosegarden (sequencer midi) o Hydrogen (che è un bel synth di batteria).

    Sul supporto per l’editing MIDI ci stanno lavorando, ma per la verità ancora non si sa fino a dove ci si vuole spingere: sembra si voglia far di ardour il miglior DAW, non un sequencer MIDI.

  12. fabio.devoti

    Ma è possibile che Ubuntu non abbia ancora aggiornato la versione di Ardour presente nei suoi repositori?

  13. ilario

    qualcose tipo fruity loops esiste, si chiama lmms, certo non è che sia il massimo, ma esiste in ardour un sequencer midi??? come faccioa scrivere le tracce, perchè non riesco a scrivere con seeq 24?

  14. Pingback:UbuntuStudio in ritardo, ma arriva… at pollycoke :)

  15. Mattia

    Ma lavorare contemporaneamente con MIDI e Audio in una singola interfaccia è in realtà quello di cui il professionista nel campo del Digital Recording ha bisogno, così come l’intergarsi con superfici di controllo (controlli MIDI)
    Ardour è in lizza con Cubase, ProTools e LogicPro (un po’ meno forse) e sono convinto che abbia le carte per dare filo da torcere.
    Soprattutto per il succitato fatto di sfruttare al meglio l’hardware, cosa che con winzoz e i classici sequencer non è possibilem, per via del limitato supporto alla ram.
    Spero di poter migrare prestissimo lo studio intero ad Ubuntu! ;-)

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