Ho sempre usato Debian, per meriti oggettivi e per scelte personali, e di conseguenza ho imparato ad utilizzare e apprezzare la gestione dei pacchetti DEB, i primi “pacchetti” così come li intendamo oggi. Non dimentico però che esiste una tecnologia alternativa che ha molto seguito: Red Hat Package Manager.
La notizia del giorno è che, dopo un periodo di indecisione (e anche qualche flame), lo sviluppo di RPM sembra aver ricevuto un nuovo slancio, con la pubblicazione della Roadmap che porterà ad RPM5, in cui si legge:
The primary goals of RPM 5.0 are the additional support for the XML based archiving format XAR (http://code.google.com/p/xar/), an integrated package dependency resolver, further improved portability and extended cross-platform support
Gli obiettivi principali di RPM 5.0 sono il supporto aggiuntivo a XAR, il formato di archiviazione basato su XML (http://code.google.com/p/xar/), un risolutore di dipendenze tra pacchetti integrato, una migliorata portabilità ed un esteso supporto al multi piattaforma. (T.d.felipe)
Spero che entro la seconda metà del 2007, data prevista per il rilascio di RPM5, si possano vedere questi sospirati miglioramenti. Mi piacerebbe poter considerare RPM un’alternativa reale.
Fermo restando il fatto che secondo me l’intera questione della gestione dei pacchetti su GNU/Linux è troppo frammentaria e che c’è una duplicazione di sforzi mostruosa e innecessaria… vedremo.
[via: OSNews]
io darei un occhio anche al progetto che sta nascendo con i diff di codice binario ;)
Io non sono daccordo sullo spreco e duplicazioni … non è come per i player multimediali:
Argomento semplice e 1000 prodotti che fanno la stessa cosa con 1000 flavour diversi.
Per i packet managers ci sono approcci “sostanzialmente” diversi … e dalla bagarre non è emerso ancora nulla capace di sommare i benefici della compilazione ad-hoc (aka Portage and family) … senza implicare gli stessi tempi.
Io guardo dall’esterno Rpm e Deb … convinto che tra un pò … se non si vedrà proprio la luce, almeno la notte sarà un pò piu luminosa.
@BigShot
Interessante,se puoi spiega un po’ e dai il link.tnx
Boh, a me piacciono tanto i pacchetti di Arch… semplicissimi da creare oltretutto :\
Sui pacchetti sono ancora un “talebano”… ihihi!
A me “mi piacciono” i semplici, tradizionali .tgz ^_*
Io mi sono innamorato di pacman :P
Tra l’altro si parla di un possibile supporto ai diff, che in pratica permetterebbero l’aggiornamento dei pacchetti scaricando soltanto le differenze tra una versione e l’altra, con un notevole risparmio di banda :D
@ Felipe
Mi sa che rpm5 è un fork! (di specie strana, visto che è un fork del mantainer originale)
Infatti c’è anche http://rpm.org/ che è il punto di incontro ufficiale tra gli sviluppatori Novell, RedHat, Mandriva etc
Per chi volesse approfondire sul casino che è accaduto:
http://lwn.net/Articles/196523/ -> “Chi mantiene RPM?”
https://www.redhat.com/archives/fedora-announce-list/2006-December/msg00003.html -> “Ok, mettiamoci d’accordo (rpm.org)”
@cr7
Mi ricorda yum presto.
È yum-presto….
solo che sta subendo un impressionante sviluppo.
per fedora core 7 non sarà ancora di default, ma sicuramente dalla 8
rpm non è inferiore a deb, ma è diversa l’implementazione del pacchetto.
Casomai la differenza la fa il gestore dei pacchetti.
urpmi è uguale o superiore ad apt, imho
Marco.
P.S. Per quelli che “gli rpm hanno troppe dipendenze”, tappatevi la bocca invece di sparare ste cretinate
in effetti è più facile dare il sorgente e dire “fai che te ne pare e compilatelo” piuttosto che dare dei pacchetti per ogni distro e per ogni versione di kernel di questa.
per windows c’è il classico setup.exe che se sei fortunato funziona sui tutte le versioni dal 95 al’xp (e forse vista)
su linux invece la scelta di usare i repository è obbligata per non avere rogne aggiuntive; mi sa che il click’n’run sarà un netto passo avanti.