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Installazione semiseria di Fedora 7 “Moonshine”

Dopo l’annuncio ufficiale di ieri, ho investito un po’ di tempo per scaricare Fedora 7, la nuova versione annunciata come la migliore e più innovativa Fedora di tutti i tempi, e a giudicare dalle novità sembra che il team abbia ragione.

flyinghigh-thu.jpg
Sfondo desktop alternativo per Fedora 7, giusto per gradire

Una delle novità che più ha attratto la mia attenzione (e sono sicuro quella di tantissimi altri) è stata la nuova versione di Fedora installabile da unico LiveCD, proprio come succede per Ubuntu a partire dalle ultime due versioni (circa un anno). Così tutto soddisfatto ho puntato il mio Azureus su quel torrent (cfr “Fedora 7 arriva… la blogosfera torna a tremare”)

This is the first Fedora distribution with full Live CD/DVD capability

Questa è la prima distribuzione Fedora con pieno supporto Live CD/DVD (T.d.felipe)

Bene, a leggere le parole del comunicato ufficiale sembra che ci si possa fidare di questo LiveCD, quindi via a scaricare!

*** Qui abbiamo accelerato il video per mostrarvi che non è un trucco cinematografico, ecco: qui finiamo lo scaricamento, la nostra collaboratrice ci porta – maliziosa – un bel CD vergine, la ringraziamo con una pacca nel culo, che lei sicuramente apprezzerà come tributo al suo essere donna padrona della propria avvenenza, masterizziamo l’immagine ISO su CD e riavviamo… ***

Eccoci pronti per gustarci questa Fedora 7.

L’avvio del LiveCD

Fedora 7 LiveCD si avvia in tempi abbastanza rapidi e senza quasi che ce ne accorgiamo siamo già davanti al gestore dei login, a chiederci cosa diavolo dobbiamo scrivere per entrare :D

login.png

Ho subito provato con “apriti sesamo”, “fidelio”, “President Bush” e vari altri, poi mi sono accorto che in basso nello schermo, al centro, c’era scritto piccolo che l’utente fedora avrebbe fatto il login automatico entro 50 secondi, quindi ho semplicemente scritto “fedora” e dato Invio, senza password.

Ovviamente potevo anche comodamente aspettare quei 50 secondi. Quasi un minuto, in cui magari sarebbero stati rasi al suolo due ettari di foresta amazzonica, sciolti 10 centimetri di ghiacciai alpini, sprecate risorse energetiche non rinnovabili in quantità vergognosamente inutili, uccisi, torturati e vivisezionati migliaia di animali per pura vanità umana… quindi ho deciso di velocizzare e scrivere subito “fedora”. Alla fine è un nome decisamente facile da associare.

Ora che ci penso, non era più semplice impostare il login automatico a zero secondi? Avrebbero di sicuro risparmiato una STRAGE.

Appena entrati in uno GNOME abbastanza pulito ci si accorge della presenza dell’applet Fast User Switching, per commutare velocemente tra più utenti in uno stesso sistema ma senza fare il logout completo. In un LiveCD non serve, ma mi riprometto di dare un occhio nella versione installata. Per il resto abbiamo di fronte un normalissimo GNOME permeato da una sensazione rilassante e onirica, con quel blu soffuso e le nuvolette… per un attimo ho pensato di mangiarne una.

Ah, in mezzo a tutta la strabiliante velocità di avvio hanno dimenticato di chiedermi che lingua parlo, visto che mi è stato imposto un ambiente in inglese e una tastiera con layout americano :)

Installazione su disco

Nel bel desktop blu-meditativo (niente “marrone-evacuativo”!) risalta un’icona con il logo di Fedora e la dicitura “Install to Hard Drive“. Dopo aver giocherellato un po’ ad esplorare il contenuto dei menu, ho quindi cliccato sull’icona per avviare il processo d’installazione su disco.

fedora01-thu.jpg

L’installer che ne è venuto fuori è molto semplice e curato, chi ha installato Ubuntu da LiveCD si troverà perfettamente a proprio agio ;) Il primo passo è quello di sistemare le partizioni da dedicare al nuovo OS, ci sono varie opzioni per utenti più o meno esperti, io ho ovviamente scelto la modalità “Custom”, per poter individuare personalmente la partizione da usare:

fedora02-thu.jpg

Non li ho sfruttati e neanche presi in considerazione, ma notate i pulsanti per creare configurazioni RAID e LVM, opzione appetibile ai più esigenti in fatto di archiviazione, e offerta da sempre in Red Hat e Fedora. Una volta confermato il punto di mount si va avanti. Un paio di solite domande e poi una cosa che ho detto più volte di considerare ormai come obsoleta:

fedora03-thu.jpg

Non mi dilungo sulla questione di lana caprina su “root vs sudo”, visto che non si troverà mai un motivo di preferire razionalmente uno all’altro (cfr “Sudo, quindi esisto…“)… per chi usa Ubuntu o MacOSX è naturale usare sudo, chi usa Fedora o Windows probabilmente si troverà meglio ad avere un utente “Amministratore” e ad entrare nel sistema con quello, visto che non mi è stato chiesto di aggiungere un utente :) (Aggiornamento: l’utente “normale” viene chiesto di crearlo al primo avvio del sistema installato)

Errori di gioventù

Tutti voi avete sicuramente derubato vecchiette, sterminato scolaresche, spacciato gesso per cocaina e altre cose del genere, in passato. Quando vi si chiede che diavolo avevate in mente rispondete invariabilmente “errori di gioventù”. Quindi non ve la prendete se anche Fedora ne fa:

fedora04-thu.jpg

Al momento di formattare la partizione selezionata, Fedora cade in ginocchio di fronte a me. Quando una cosa del genere la fa una donna io di solito faccio un sorriso e comincio a scodinzolare, ma nel caso di un sistema operativo, al contrario, tende ad instaurarsi una certa distanza…

Vabbè la colpa non è tutta di Fedora, anzi mi assumo buona parte della responsabilità di quanto successo, perché prima di arrivare a questo passo ho aperto una shell e ho montato la partizione per verificarne il contenuto che stavo per eliminare. C’è da dire però che potevano benissimo includerlo un banale controllo per verificare che le partizioni da formattare non siano montate, e in caso positivo smontarle prima di formattare. Vabbè, come ho detto, me la sono cercata. Questa qui però non è colpa mia:

fedora05-thu.jpg

Felipe: La swap non l’avevo nemmeno toccata, Vostro Onore!
VostroOnore: Imputato, la teste è disposta a testimoniare il contrario
Felipe: Ma Vostro… Vostrissimo Onore, non c’era alcun teste, solo io e la Fedora stessa medesima suddetta
VostroOnore: Si verbalizzi: “l’imputato dichiara di essere estraneo ai fatti relativi alla swap”
Voce fuori campo
: “ASSASSIIINO!”

Ho risolto la faccenda della swap aprendo una shell e disattivandola: ho intuito che il LiveCD stava usando la swap che contemporaneamente doveva inizializzare per l’OS da installare. Giusto per referenza, è bastato dare questo comando, da root:

#: swapoff /dev/sda5

Per entrambi gli errori ho dovuto ripetere la procedura d’installazione daccapo, con immissione di layout di tastiera, password di root, timezone, partizione scelta e tutte le altre simpatiche domande.

Fine installazione e brindisi

La terza volta che ho ripetuto la procedura d’installazione ho cominciato a pensare che fosse tutto un complotto per portarmi al punto in cui avrei sbagliato qualcosa e Fedora si sarebbe mangiata Ubuntu e 120 GB di dati facendomi le linguacce. Invece stavolta parte!

fedora06-thu.jpg

La copiatura dell’immagine LiveCD su disco è veramente molto rapida, come già sa chi ha usato l’installer da LiveCD di Ubuntu. Nel giro di pochi minuti la distribuzione è stata schiaffata su HD.Pronta per l’uso.

Ma questa è un’altra storia ;)

74 commenti

  1. Andrea Bondi

    Io ho abbandonato fedora per Ubuntu…
    Forse è proprio una questione di sensazione, ma Fedora era molto più incasinata (come sistema, pacchetti, ecc.) di Ubuntu!

  2. argondave

    Ok, ammettiamo che la voglia mettere. Ho un HD dedicato ad ubuntu e vorrei metterla in quell’hd. e se poi la voglio togliere? Come faccio? Esiste un sistema per “piallare” l’eventuale installazione di Fedora su un HD dove già c’è Ubuntu?
    Grazie, buona giornata!

  3. davide

    @ felipe
    “Ah, in mezzo a tutta la strabiliante velocità di avvio hanno dimenticato di chiedermi che lingua parlo”

    ..in realtà il login a 50 secondi penso serva quello, ti da il tempo di capire che se non capisci la lingua la cambi. ..xD
    :P

  4. Daniele DM


    Felipe: La swap non l’avevo nemmeno toccata, Vostro Onore!
    VostroOnore: Imputato, la teste è disposta a testimoniare il contrario
    Felipe: Ma Vostro… Vostrissimo Onore, non c’era alcun teste, solo io e la Fedora stessa medesima suddetta
    VostroOnore: Si verbalizzi: “l’imputato dichiara di essere estraneo ai fatti coinvolti con la swap”
    Voce fuori campo: “ASSASSIIINO!”

    Mi ricorda una novella di pirandello…. ma non mi viene in mente il titolo, cmq geniale :P

  5. Bl@ster

    NNNOOOO… l’installer troppo complesso uccide una distro fatta per l’utente medio… vabbè, del resto, siamo SOLO alla 7…

  6. Cirene

    @felipe
    ma che ti sei fumato oggi? :D
    A parte gli scherzi,mai divertito e riso cosi’ tanto.Non e’ che sei un terremoto pure negli installer-fest nazionali? :D

  7. Emanuele

    Ieri ho provato la live su tutti i pc (funzionanti) che ho in casa e ho ottenuto questi risultati:
    1) Desktop_1 (AMD K8 3200+, ASUS A8N-E, 1GB DDR400, ATI X1300 256MB) : funziona tutto tranne gli effetti 3D del desktop, problema che mi porto dietro da sempre anche sotto Ubuntu.

    2) Notebook (Intel Centrino 1,8GHz, 512MB DDR400, ATI X600 64MB) : pulita e veloce (consideranto che è una live), funzionano perfettamente gli effetti 3D, ottima ricezione sulla scheda wireless.

    3) Desktoop_2 (Intel P. IV 2.8GHz, 512MB DDR, ATI 9550 256MB) : errore in lettura del cd.

    Sono tentato di metterla sul notebook, da quello che ho letto ha una gestione migliore dei consumi e delle schede wireless.
    Che ne dite?

  8. shaitan

    >Per chi usa Ubuntu o MacOSX è naturale usare sudo, chi usa Fedora o Windows probabilmente si troverà meglio ad avere un utente “Amministratore” e ad entrare nel sistema con quello, visto che non mi è stato chiesto di aggiungere un utente :)

    l’utente ti chiede di crearlo al primo avvio, fretta di scrivere il post? ;)

  9. Federico, A. Moretti

    Ecco a me il LiveCD manco bootava… ecco… :'(
    Però ho installato da DVD e – sorpresa! – questa volta niente scazzi a Ubuntu/Winzozz: una cosa mi fa andare in bestia, Anaconda (che ho sempre considerato, prima di provare openSuSE, come il migliore installer GUI per Linux) *NON* formatta in ReiserFS… oddio, veramente non supporta una mazza di filesystems a parte ext2/ext3… vabbé, pazienza! Comunque pare che ‘stavolta abbiano fatto centro… :)

  10. Anonimo

    concordo con ILTorto…
    io purtroppo devo usare Fedora Core6 al lavoro (il capo…) e LA ODIO!!! Sì possono aver migliorato qua e là, avere avuto delle belle idee (vedi “Effetti Desktop”, da migliorare, ma per il niubbo è molto bello…) ma niente mi può restituire la comodità di APT quando lascio (in lacrime…) la mia Ubuntu! Sì, a dire la verità il tema predefinito e i colori sono UN PEZZO IN LÀ rispetto al marroncino cacchina di Ubuntu, ma qualche ritocco qua e là (che al novizio non guasta nemmeno, per prendere un po’ di confidenza…) e la mia ubuntu diventa subito un Paradiso…altro che paesaggi onirici e colori rilassanti…io mi rilasso pure troppo quando uso YUM (per intenderci: l’effetto è lo stesso che vedere il marroncino “hai mangiato qlksa di strano?” di Ubuntu…).

    Sarò tarato, inquadrato, con i paraocchi, ma se devo lasciare la mia amata Ubuntu, almeno datemi una Debian-like o se proprionun ze po’ sclero qlk giorno con Gentoo: non l’ho mai provato, ma sono sicuro che emerge sarà sempre e comunque meglio di yum…e poi Gentoo è Gentoo!!! [prostrato in ginocchio a venerare]

    ci si vede!

    cmq: contento per gli utenti Fedora, ma: a me non mi beccate!!! :D

  11. KasMoL^

    felipe post del genere sono da mettere in bacheca XD comunque a quando il post con i tuoi giudizi?

  12. masufasu

    @IlTorto

    Ti assicuro che problemi del genere si hanno solo con live cd

    con l’installer normale potrebbe installare anche un neonato

  13. seby

    @Federico
    non ho provato con il live, ma da dvd normale se dai come parametri xfs=1 o reiserfs=1 al kernel , poi nell’ installer ti vengono fuori le opzioni per usare questi due filesystem

  14. Artemis

    A parte il mio consiglio di usare il normale dvd per installare Fedora, e non quel cesso di LiveCD, posso dire che l’installer, poveretto qualche problemino lo supporta.
    Perchè purtroppo tale installer è il solito modulo Anaconda.

    Ora, Anaconda è un installer fatto per funzionare senza un sistema in funzione o, le volte che funziona in finestra così, lo fa per installare un sistema sotto Xen.
    La natura fortemente scalabile di Anaconda gli ha permesso anche di finire su liveCD, ma temo non senza tutti gli aggiustamenti del caso che saranno necessari, tipo fargli rendere conto che sta funzionando su un sistema che ha preso il controllo delle varie risorse del pc, ed il fatto che lui non le abbia non è necessariamente un errore :)

    Per l’utente che non ti chiede, è evidente che pecchi di fretta. Inserire l’utente finale è un problema che si smazza FirstBoot, dopo il primo riavvio, e non certo l’installer :)

    Per la password di root, invece, trovo la cosa tutto fuorchè obsoleta. Il sistema di autenticazione di Fedora (e RedHat) è basato su PAM, che lo rende adatto a fare autenticazioni via rete locale, via WAN o tramite VPN, per l’uso di sistemi distribuiti, thin client, o semplicemente amministrazione remota di servizi.
    Inutile dire che cose del genere sono pura fantascienza con sudo, che agisce in base ad un file di testo e funziona solo su una macchina stand alone, su sè stesso, e che è quindi adatto solamente ad un desktop.
    Questione di priorità, ovviamente, ed ho sempre ripetuto che l’obiettivo di fedora non è mai stato il desktop, e, nel bene o nel male, si vede. :)

    Per la lingua, idem con patate: il progetto è talmente giovane che è stato messo insieme unendo i pezzi degli altri vari aspetti di Fedora, quando invece un liveCD completo necessiterebbe di molto sviluppo ad-hoc, che non è mai stato una precedenza per Fedora.

    @ Federico A. Moretti:

    RedHat non fornisce garanzia per nessun filesystem che non sia l’ext3, quindi è chiato che Fedora non formatti diversamente.
    Tuttavia, per abilitarne il supporto, è sufficiente battere “linux reiserfs” al boot.
    Se vuoi xfs, “linux xfs” :)

  15. Yum Yum

    @felipe
    Ti do una chicca se premi su Language (sotto il login) puoi scegliere la lingua (ma guarda un pò come sono complicati in Fedora), un’altra chicca se scrivi root diventi amministratore (ma chissà dove le trovano queste bizzarre idee gli sviluppatori) e ti chiede pure se vuoi esserlo per una singola sessione o per sempre (va bene che è una live quindi è un pò pretenzioso).
    Perché dici che Fedora non chiede di aggiungere un utente?
    Fai il riavvio dopo l’installazione e vedi se non te lo chiede.
    Ah, non so te che hai un Nvidia e un monitor LCD, ma a me con un’Ati e un CRT, con Ubuntu non si vedeva nulla, ho dovuto mettere a 60 hz prima dell’avvio (non so se ti rendi conto cosa significa con un CRT) e una volta nel sistema, beh non ho trovato dove mettere la versione del monitor per poi cambiare dopo la sessione la frequenza verticale, con Fedora sono “entrato” a 75 hz e dopo aver messo il modello del mio monitor al riavvio della sessione ho regolato la frequenza verticale a 85 hz.

  16. Artemis

    @Anonimo: mai pensato di fare visita ad un bravo psichiatra?
    L’esclamazione non argomentata ed esaltata denota una certa compulsività.

  17. felipe

    @Artemis:
    La faccenda dell’utente normale l’ho già corretta (appena inviato il post ho continuato con gli esperimenti con Fedora). Non ho mai avuto nessuna fretta di scrivere, semplicemente volevo dividere i vari spezzoni, e la configurazione era una cosa da recensire dopo.

    Per il resto non credo di condividere la tua bocciatura del LiveCD. A parte qualche problema che ho esposto, funziona egregiamente e installa il tutto a buona velocità. In ogni caso il tuo sentimento non è condiviso dagli stessi sviluppatori, che lo ritengono pronto per la diffusione e ne hanno incoraggiato l’uso nel rilascio ufficiale.

    @tutti:
    Piaciuta la recensione “semiseria”? :D

  18. Yum Yum

    E basta con sto sudo, scrivi su e vivi felice. ;-)
    Per JFS dopo boot: basta mettere linux jfs da ricordarsi di inserire dopo anche selinux=0 se si usa reiserfs o jfs, mentre xfs “digerisce” SELinux. ;-)

  19. Artemis

    @felipe:

    Io ti sto giusto appunto parlando da una fedora 7 a 64bit installata dal normale dvd. La liveCD l’ho provata, e, penso soprattutto per il fatto che in genere le livecd non mi piacciono, l’ho trovata veramente scadente.
    Anaconda è veramente bello, come sempre, ma imho ancora inadatto allo scopo.
    Sul fatto che gli sviluppatori ne incoraggino l’uso non mi stupisce, ma d’altro canto mi preoccupa un po’: sono sempre stati un po’ spannometrici con le innovazioni, dando per perfette cose che perfette non erano, e solo dopo andandogli dietro correggendole. E temo che il liveCD non faccia eccezione :(

  20. riva.dani

    Che io ricordi nemmeno Ubuntu Edgy Live mi aveva chiesto che lingua parlassi e si era avviata in inglese. Ad ogni modo (la butto lì, magari è una cavolata) quei 50 secondi servivano a farti rendere conto del fatto che sotto il campo “Username” c’era l’opzione Language… ;)

    Sicuramente mi riservo di provarla questa Fedora, finita la tornata di esami… Red Hat fu la mia primissima distro, non ricordo in quale versione, ma ai tempi i lavori per Debian 2.2 “potato” erano ancora in alto mare. Ovviamente da possessore di un WinModem (e chi si era mai chiesto il motivo di un simile nome prima di allora?) ebbi una prima esperienza traumatica, ma qualcosa di buono mi deve essere rimasto, altrimenti oggi non sarei qui a postare. =D

  21. Ikitt

    @Artemis
    Non e` che PAM e` esclusiva RH/Fedora, eh

    $ lsb_release -a
    No LSB modules are available.
    Distributor ID: Ubuntu
    Description: Ubuntu 7.04
    Release: 7.04
    Codename: feisty
    $ ldd `which sudo`
    linux-gate.so.1 => (0xffffe000)
    libpam.so.0 => /lib/libpam.so.0 (0xb7ef5000)
    libdl.so.2 => /lib/libdl.so.2 (0xb7ef1000)
    libc.so.6 => /lib/libc.so.6 (0xb7dc5000)
    /lib/ld-linux.so.2 (0x80000000)

  22. Artemis

    @Ikitt:

    Nessuna usa PAM come sistema di autenticazione integrato per tutta la parte grafica e la gestione delle credenziali via ssh.
    Hai mai notato che se usi un software come root in un ambiente fedora non ti si apre la schermata del gksudo?

  23. Cisco

    uhm, se non sbaglio appena inserisci la live di ubuntu ti viene data la possibilità di scegliere la lingua…. (F2, se non erro)

  24. Ikitt

    @Artemis:

    Su questo punto e` vero, la gestione delle credenziali di RH/Fedora e` molto interessante.
    A questo proposito pero`, l’uso di certi moduli PAM (non ho una fedora sottomano per verificare) tipo pam_console mi pare discutibile.

  25. Artemis

    @Ikitt:

    Non entro nel merito della questione PAM, che per alcuni aspetti non convince nemmeno me.
    Semplicemente dicevo che l’uso esteso di PAM per la gestione delle credenziali fa sì che il sistema non usi sudo.
    Ho aggiunto che la gestione basata su PAM è tale perchè ci sono delle esigenze specifiche da parte di redhat, che non sono replicabili diversamente, e che ovviamente ubuntu non si pone :)

    su pam_console si, concordo con te… ora devo ancora avere un po’ di tempo per verificare se tra la 6 e la 7 è cambiato qualcosa, ma non credo…

  26. Ecas

    @ felipe

    Spassosissima questa radiocronaca dell’installazione. Davvero troppo divertente da leggere e con trovate degne di uno scrittore di romanzi ! PS : una cosa però, per accedere al desktop alla schermata di login basta premere INVIO !! (si lo so, risparmiarsi GDM come fa Ubuntu sarebbe ancora meglio ma tantè)

    Io la sto usando da 2 giorni e devo dire che mi stupisce per quanto riguarda la reattività. I programmi si aprono rapidamente (gnome-terminal è una scheggia assoluta), GNOME da una sensazione di reattività che nemmeno su Ubuntu ho. Direi che come reattività di GNOME siamo a livello di Archlinux, forse solo un filo sotto..! Ho subito killato il gestore grafico di Yum che è scritto con i piedi, mangia risorse ed è lentissimo, vado di shell..

    Ho anchio avuto una brutta esperienza all’installazione dal LiveCD (come forse avrai letto) ma ora ho risolto e nell’utilizzo quotidiano mi sto veramente ricredendo !

    In più, forse molti non saranno daccordo ma, questa fedora mi da un senso di stabilità..che la 6 non mi aveva dato..secondo me sono stati fatti grossi passi avanti..

  27. italyanker

    Felipe: La swap non l’avevo nemmeno toccata, Vostro Onore!
    VostroOnore: Imputato, la teste è disposta a testimoniare il contrario
    Felipe: Ma Vostro… Vostrissimo Onore, non c’era alcun teste, solo io e la Fedora stessa medesima suddetta
    VostroOnore: Si verbalizzi: “l’imputato dichiara di essere estraneo ai fatti relativi alla swap”
    Voce fuori campo: “ASSASSIIINO!”

  28. Luxman

    Che bello leggere la recensione di una distribuzione GNU/Linux con il sorriso sulle labbra. Complimenti ;)

  29. zakk

    a proposito di sudo faccio notare al sempre faziosetto felipe, che l’account administrator (o root) non lo preferiscono solo quelli che usano Fedora o Windows…

    Praticamente tutte le distro tranne ubuntu e tutti gli UNIX usano l’account amministratore.

    Dire che su lo preferisce chi usa Fedora o il sistema della concorrenza-malvagia (cfr. M$ è il male), e allo stesso tempo dire che sudo lo preferisce chi usa Ubuntu o l’altro-sistema-concorrente-ma-quello-figo mi sembra leggermente “disonesto”.

  30. giovix

    E….va..buò………Felipe, alla fine dovevi provarla fedora…………mohhhhhhh che ti sei tolto lo sfizio, però……………….pialla tutto!!! hihihihi :))
    e mettici qualcos’altro su quella partizione…….se proprio ti prudono le mani…….che sò………….ci puoi mettere i filmati della tua prima comunione, o l’ultimo viaggio con la morosa………o ancora le foto dell’ultima sfilata degli alpini….insomma..tutto…………..fuorchè pialli fedora!!! hihihihi

    Ciao e buon Super-Uby a tutti!!! :))

  31. .:FireFox:.

    semplicemente stupenda recensione (stò volteggiando nell’aria….. sarà il fumo?….)

  32. Zinux

    Urca Felipe, complimenti una gran bella recensione…

    Toglimi una curiosita’ che cosa fumi ultimamente ??

  33. knu

    Giusto per spezzare una lancia in favore di fedora che viene (imo ingiustamente) additata come “troppo complessa per un utente normale” , questa distro si fa carico da sola a creare raid/lvm come accennato da felipe. Non ho provato con feisty, ma fino a 6.10 era necessario partire in livecd, scaricare dmraid e configurare tutto a manina via shell

    che poi yum faccia a dir poco pena siamo d’accordo -.-

  34. Neo

    vedremo come se la cava al primo aggiornamento. da me era lentissimo.. dopo 2 minuti ancora niente. ho chiuso virtualbox.

  35. m@cCo

    E pensare che sul mio povero Athlon XP 2000+ con 512 MB di ram e hd da 40 GB si incarta alla copia dei file su disco. Misteri della fede…

    P.S.: e ho appena scoperto che un fantastico bug nei driver atmel di wpa_supplicant mi impedisce di utilizzare l’incredibile robustezza della mia rete wireless in wpa, yeah!

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  37. N3m0

    “seguo” fedora ed ho provato la core 5, la 6 e ieri ho installato la 7. Di migliorie ce ne sono state molte francamente, anche per quanto riguarda il -giustamente- famigerato yum.
    L’installazione di ieri è stata la più rapida che io abbia mai fatto, ed ho trovato interessante la possibilità di copiare il livecd nella ram per velocizzare ulteriormente il tutto.

  38. LuNa

    anche io mi trovo benissimo … e l’installer caricando l’immagine in RAM mi è piaciuto molto !!
    Yum finalmente è sulla buona strada, anche se, come ho già detto nel precedente articolo, preferisco altro e visto che è possibile utilizzare altri gestori lo faccio. Ho “riscoperto” dopo mesi di ubuntu il piacere di avere il più classico su (anche se possiamo fare sudo -i col cerbiatto) difatti mi sa tanto che ora farò una piccola modifica per averlo appunto, anche sul so di canonical.
    E’ vero forse, che anche se il live cd è cosa buona e giusta e pure ben fatta (condivido con felipe, stranamente :P) è meglio installare con il DVD, perchè poi ti ritrovi a dover installare dopo un boato di pacchetti per avere qualcosa di usabile.
    Apparte il dover creare qualche link simbolico per sistemare i driver NVIDIA proprietari, non ho riscontrato nessunissimo problema hardware ed ha funzionato tutto al primo colpo, senza intoppi. L’unica pecca è stata la configurazione automatica di grub che ha scazzato clamorosamente la posizione del fs di root -.- poco male, un veloce avvio su ubuntu e una sistematina con vim, 2 minuti.
    Sono rimasto sorpreso dalla velocità di boot … rispetto a core 5 (non ho mai provato il 6) è diminuita di più di un terzo. Ottimo ! Ho già detto che non mi piace come è sistemato il desktop e come è integrato, e questo fa scendere un pò il mio voto finale, ma non ostante tutto, credo di aver trovato la mia seconda distribuzione binaria preferita :)

  39. Artemis

    Io non capisco onestamente… a quanti dicono che Yum non gli piace, o che è famigerato?
    Perchè? Me lo spiegate?

  40. seby

    perchè per loro conta solo la velocità e basta … se una cosa è veloce è buona.. se no fa schifo. Non vorrei essere al posto delle loro ragazze ;-)

  41. Ecas

    @ Artemis

    Yum non ha assolutamente niente che non vada, è solo un po lentuccio confrontato con apt. Sono leggende metropolitane..

    E poi scusate, date un occhio all’output di apt e l’output di yum, non c’è proprio paragone, apt scarabocchia delle cose su schermo di MINIMO interesse anche per il geek, yum invece ha un output ottimizzato, ordinato e comprensibile..

  42. N3m0

    diciamo che yum è lento, macchinoso, e non ha un’interfaccia grafica realmente usabile.
    Ogni cosa ha il suo contesto, e la velocità per quanto riguarda questo genere di programmi imho è necessaria.
    e basta con ste guerre di religione da quattro soldi.

  43. charlie

    [quote]”Mi ricorda una novella di pirandello…. ma non mi viene in mente il titolo, cmq geniale :P”[/quote]
    che sia “la patente”?

  44. Artemis

    @N3m0:

    Cioè spiega, passi 24 ore al giorno ad installare roba, per questo la velocità (di risoluzione delle dipendenze tra l’altro, perchè poi quella di scaricamento, che è la maggiorparte del tempo, dipende solo dal server da cui si scarica e non dal sistema che si usa) è essenziale?

    Poi è talmente macchinoso che ha una sintassi che è praticamente uguale a quella di apt.
    “install” installa, “search” cerca.

    Mi aspettavo argomentazioni migiori.

  45. N3m0

    @ artemis
    La prima installazione “seria” di linux per quanto mi riguarda è stata fedora. Ci sono anche affezionato quindi.
    Uso debian unstable e fedora, non mi sento in dovere di schierarmi. Se c’è una cosa che rovina la libertà di scelta è il fondamentalismo. :)

    Rimane il fatto che apt mi sembra più efficente di yum. Francamente basta usare entrambi: prova ad usare per 2-3 mesi una debian con apt, e poi torna a yum.
    Io non sono interessato ad argomentare “scientificamente”, per me questa non è una guerra.
    Da utente do le mie opinioni ed impressioni, punto.

    @luna
    puoi dirmi come hai risolto il problema dei driver proprietari pls?

  46. Artemis

    @N3m0:

    Ho usato debian dai tempi in sui la stable era woody.
    Apt lo conosco abbasantanza bene in tutte le condizioni, anche le più estreme. E sinceramente alla lunga mi sono stufato delle sue tante mancanze e delle sue frequenti inefficienze.
    Yum sarà lento, ma funziona N (per N numero grande a piacere) volte meglio di apt. Più sicuro, più ordinato, più stabile nella gestione di script di post-installazione e rimozione dei vari software.

    Potrai non voler argomentare scientificamente, e lo rispetto. Ma mi sento in dovere di ricordarti che stiamo parlando di informatica, e non di fiori.
    L’argomentazione tecnica è l’unica argomentazione possibile.

  47. N3m0

    va bene, allora ti faccio un esempio pratico… Non so se sia informaticamente corretto, ma tant’è.

    voglio installare smart & smart-gui, do il solito comando…
    yum mi dice:
    Loading “installonlyn” plugin
    Setting up Install Process
    Parsing package install arguments
    Nothing to do

    Gradirei mi dicesse -come fa apt- “guarda -niubbo del cazzo :D- che ce l’hai già installato”.
    Basta sostituire quel criptico “nothing to do” con il classico “il pacchetto è già presente all’ultima versione”.

    Cmq yum su fc7 ormai non teme tanto il confronto.

  48. Artemis

    In effetti non è una caratteristica “bellissima” quella… :)
    Tuttavia il problema deriva essenzialmente dal fatto che “nothing to do” non lo scrive solamente se il pacchetto è già installato, ma anche se non lo trova.
    Non è un bellissimo modo per informare l’utente, ma pare più che la priorità sia notificare le azioni che compie il programma, e non avvisare l’utente del successo di una operazione.
    Questione di gusti, ovviamente… del resto il comando rpm ed il comando “yum list”, soprattutto il secondo, offrono degli ottimi sistemi per accertarsi dei dettagli dei pacchetti installati e non. cosa in cui per esempio apt lascia desiderare.

    yum list, infatti, mostra un elenco dei pacchetti che corrispondono alla key (che accetta i parametri di globbing della bash, il che è un bel plus) che mostra il repository di provienza, se il pacchetto è installato o meno, la versione e l’architettura.
    apt-cache search non accetta globbing e mostra solo un elenco di pacchetti senza altra informazione. dpkg, d’altro canto, fornisce un elenco dettagliato, ma solo dei software installati.

    Una cosa che mi piace molto, inoltre, è la possibilità di agire sui repository e sui plugin direttamente dall’interno della riga di comando.
    –enablerepo= e –disablerepo= sono noti a tutti, ma soprattutto la potenza dei comandi provides e whatprovides è mostruosa, nonchè tutte le installazione per le installazioni di gruppi, predefiniti o definiti a mano per lista, o la gestione di update locali, i risoluzione forzatamente manuale delle dipendenze, e potrei andare avanti.

    Quando queste cose in apt non sono completamente impossibili, comunque richiedono la modifica di sources.list e apt.conf…

    la lettura di “man yum” può essere illuminante in tal proposito :)

  49. matcy

    ma solo a me non da problemi e funziona da dio mentre ubuntu mi sembra sempre più un bagno di sangue?

  50. ubuntino

    l’unica cosa che mi è piaciuta quando ho provato fedora 7 è stato lo sfondo che infatti ho rubato e messo su ubuntu (rimpiazzando il logo orrifico). Non so dire se si è trattato di un problema di mongoleria mio ma fedora non mi faceva usare il gestore dei pacchetti (e lo chiudeva ancora prima di averlo aperto) perchè non riusciva a trovare una connessione internet attiva. mah…

  51. WScript

    Semplice… il programma di gestione pacchetti da te utilizzato necessita della connessione…

    Bisogna installare yumex… con quello non hai problemi.

    WS

  52. M4v3r1k

    @felipe
    io l’ho installata da DVD normale, non live, non ho vuto problemi installazione liscia e veloce, mi ha chiesto da dove vengo e che tastiera voglio, il partizionamento è stato senza problemi e la possibilità di personalizzare l’installazione è molto ampia.

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