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aKademy 2007 – c’è tutto quello che dovrebbe esserci

Semplicemente: tutto quello che gira intorno ad aKademy2007 è lo specchio di ciò che avrei sperato di trovare, e ovviamente il riflesso di una comunità dalla crescita sempre più interessante negli ultimi tempi.

akademy07.jpgNel mondo di KDE c’è sempre più attenzione alle esigenze degli utenti, un ottimo livello di comunicazione, una perfetta sintonia e coesione tra gli sviluppatori e – cosa che non guasta mai – disposizione ad inglobare le nuove idee, per migliorarle e renderle parte integrante e viva del desktop.


L’aKademy 2007 si sta svolgendo in questi giorni a Glasgow, in Scozia. Tutti (o quasi) gli sviluppatori più in vista e le teste pensanti di KDE sono riuniti a pianificare, discutere, conoscersi e far conoscere, e consolidare. Oggi ho investito qualche minuto in letture molto interessanti che riguardano presente e futuro di KDE, e adesso voglio segnalarvele :)

Brochure ufficiale dell’aKademy

È stata distribuita un po’ come presentazione degli argomenti che verranno trattati e approfonditi. Non credo ci sia tanto bisogno di specificare che l’ordine del giorno è tutto incentrato sull’enorme sforzo organizzativo, creativo e mediatico di KDE4.

akademypress.jpg
Clicca per leggere la Brochure (PDF, 850KB)

Saltate pure i convenevoli… alle pagg. 7-11 ci sono molte info interessanti, una presentazione delle principali tecnologie e moduli di KDE4, le principali (e ottime) applicazioni e alcuni dei principi a cui si ispira il team per questa nuova versione del desktop libero da sempre più usato.

Presentazioni, conferenze eccetera

In attesa (e nella speranza) di poterne visionare i video, vi segnalo almeno i “riassunti” delle presentazioni che si sono svolte fino ad oggi. Li trovate qui e qui su “The Dot”.

akademy_aaronvsmark_small.jpg
Aaron Seigo e Mark Shuttleworth si studiano

Credo ci sia esattamente quello che tutti si aspettano: da una parte un po’ di chiarezza nel gran numero di novità che questa nuova versione di KDE riserverà per i più “addentro”, e dall’altra una bella dose di entusiasmo per come l’incredibile mole di lavoro stia lentamente prendendo forma… e perché no, un bel po’ di meritata auto-celebrazione che non guasta mai.

Da una parte ci sono state le presentazioni dei vari moduli: Strigi, Sonnet, Akonadi, Decibel, WebKit e tutti gli altri… dall’altra gli interessanti interventi (voglio vedere i filmati!) di Aaron “Mr Plasma” Seigo sulle “Beatuful Features” che devono coniugare ergonomia e bellezza, e di Mark “Mr Ubuntu” Shuttleworth sull’ipotesi di sincronizzare i rilasci di GNOME, KDE e OpenOffice.org… tutto interessante insomma, e letture straconsigliate :)

L’unico commento che mi sento di fare in tutta questa abbondanza di informazioni, sta giusto nel titolo: è esattamente questo che voglio vedere da un grosso progetto collaborativo come KDE, ossia la capacità di inglobare idee, personalità e atteggiamenti diversi ma convergenti.

Ci aspettano grandi cose :)

35 commenti

  1. Mela (jerrad)

    Splendido…. secondo me col passare del tempo kde diventerà sempre migliore, ancora di più di adesso! è il desktop del futuro!

  2. marco

    Ciao!

    Ho avuto la fortuna di assistere alle prime due giornate dell’aKademy.. non perchè sia uno sviluppatore di KDE, ma perchè mi trovo a Glasgow da un mese per il mio PhD, proprio nell’università dove si svolge l’aKademy, e non potevo proprio perdermela! Anche se un po’ mi sento in colpa perchè non si tratta esattamente di una conferenza aperta al pubblico, però non credo di aver disturbato.. :) e poi ho comprato una delle T-shirt di KDE per contribuire al progetto.. ;)

    Devo dire che è stato davvero interessantissimo, spero per tutti voi che mettano i video dei talk on-line perchè sono stati tutti molto chiari, finalmente comincio ad avere un’idea più precisa di quello che sarà KDE4.

    Credo che dal punto di vista più “globale”, il talk di Mr. Ubuntu sia quello destinato a creare più discussioni e magari maggiori ricadute per il futuro: mi riferisco soprattutto alla proposta di Mark di adeguare il release cycle di KDE e OpenOffice a quello di Gnome (e quindi di Ubuntu). Non so proprio se sarebbe un bene od un male, ma se vedrete il video la discussione che ne è scaturita mette bene in evidenza i possibili pro e contro.. se devo essere sincero l’impressione che ho avuto in sala è che la proposta non abbia convinto la maggior parte degli hacker, ed in particolare una figura di riferimento come Aaron Seigo, comunque si vedrà..

    Mi sento davvero fortunato per la coincidenza di trovarmi qui proprio ora! E ovviamente, come tutti, non vedo l’ora che sia Ottobre!!!

  3. firstbit

    E’ incredibile la quantità immensa di “grandi cervelli” che stanno lavorando a questo progetto. Fra sviluppatori e grafici il team di KDE può vantare davvero un gran numero di nomi giustamente noti.
    Spero proprio che tutto questo possa portare ad un desktop che sia “veramente” di nuova generazione.

    p.s. Seigo e Shuttleworth che si scrutano a quel modo sarebbero da incorniciare e tenere sulla scrivania…

  4. Tyler

    Sarebbe interessante sapere che ne pensa Jonathan Riddell (che è lì anche lui), ma credo che sia d’accordo.

  5. marco

    @ Tyler

    Sì lui mi sembrava uno di quelli più favorevoli, ma la cosa non mi stupisce, visto il ruolo che ha in kubuntu..

  6. Andrea Brandi

    Dal documento pdf:
    Increasing Interoperability: KDE4 applications run natively on the following platforms: Linux, Unix (BSD, Solaris, …), Microsoft Windows NEW! MacOS X NEW!

    Questa onestamente mi giunge nuova, anche se molto interessante. Potrebbe davvero fare la differenza una cosa di questo genere, anche se, al momento, stento a credere in che modo possa funzionare.

  7. sorcate

    Spiegatemi una cosa, KDE e GNOME non dovrebbero convergere verso un’interoperabilità di base? se ne parla da un pezzo, ma a che punto sono? dobbiamo ancora usare K3b in GNOME come un pezzo alieno?

  8. LuNa

    sarebbe veramente carino convergere date e uscite … *ubuntu è molto attenta alle ultime novità pinguinesche … (un esempio su tanti tribe2+fusion) mi immaginerei un kubuntu gutsy / kde 4 ma forse chiedo troppo :D

  9. Lashbg

    Quella di far uscire tutto insieme è una grande cazzata, sono tre progetti molto diversi, con filosofia diverse, con tempi di sviluppo diversi. Va bhe che ubuntu vuole rendere linux un prodotto prettamente commerciale ma questo è decisamente troppo; si dovrebbe un po tutti imparare da mamma debian e rilasciare quando è *pronto*, farlo prima non ha senso.

  10. sleeper

    voglio la maglietta che indossa aaron!!!
    dove diamine si compra? sul sito kde non v’è traccia…

  11. lillipuziano

    No, a parte tutto aspetto ottobre e mi delizio nel leggere di come procedono i lavori. spero che in Gutsy sia possibile installare KDE4 con pochi clic, magari poche ore dopo il rilascio ufficiale. Mamma mia, plasma mi farà convincere un bel po’ di gente a provare Linux. Farò io stesso i filmati. Sto volando un po’ troppo oltre…

  12. lillipuziano

    @marco
    Grazie x i video, peccato che quello con Mr. Ubuntu non si senta granché.

    @Felipe
    Scusa se mi sono scatenato, chiedo venia, ma l’argomento mi esalta.

  13. RikyM

    Non è che qualcuno ha fatto o sa dove trovare una traduzione del materiale (in italiano possibilmente ;))? I fan di KDE che non masticano bene l’inglese ne sarebbero molto grati.

  14. Letze Teil

    Forse è tardi, nessuno leggerà questa notizia che mi riempie il cuore di tanta, tanta amarezza.
    Trolltech mi delude, vedo nubi all’orizzonte per KDE.

    http://dot.kde.org/1183467123/

    Sarà più difficile, da oggi, scrivere free software, scrivere codice veramente opensource…

  15. Golem

    @Letze Teil

    mi manca il passaggio logico per cui la disponibilità di nuovi bindings leverebbero libertà di sviluppo

  16. Golem

    @Letze Teil: bah … non hanno tolto delle opzioni … hanno aggiunto dei bindings … d’altronde sono tanti i supporti a codice chiuso (tipooo i vari codec?) e non è una diminuzione di libertà … come non diminuisce la libertà Wine o Cedega, mi sembra

  17. Letze Teil

    D’altronde il mio discorso è etico.
    Cedega e Wine non giovano al FOSS.
    Libertà è dare la possibilità all’utente di usare tali software.
    Ma la mia libertà (di utente, di programmatore, di avere l’utopia di un mondo informatico migliore) è anche quella di non usare tali software e di sconsigliarlo.

    Io non voglio nè sono nella posizione di giudicare alcuno o alcunchè.

    Tutto uqa. Solo le mie vecchie, care, amate 20 lire.

  18. Babel

    >Cedega e Wine non giovano al FOSS.
    Giovano a Linux e *conseguentemente* al FOSS, poichè rende il sistema operativo open per eccellenza più competitivo… e anche molto…
    Non avere un programma come Photoshop, CAD, premiere, illustrator ecc. può anche essere una cavolata per uno sviluppatore software, però è già un motivo più che valido per rendere windows *migliore* di linux…
    Open e closed source devono coesisere…
    Il closed source non è il male del mondo… sono brevetti e monopoli vari che fanno danni…

  19. AC

    @Letze Teil
    Trolltech non c’entra, si tratta del lavoro di uno sviluppatore privato. Mica si può impedirgli di lavorare su quello che vuole, no? :)
    Gli unici binding ufficiali di Trolltech sono quelli Java.

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  21. Mercurio

    @Letze
    “Il binding a librerie a codice chiuso.”

    Il binding è fatto verso le Qt, che sono anche Gpl.
    In sostanza consente di programmare con le Qt usando C#.

    La cosa mi interessa? No, affare degli amanti di C#.
    La cosa mi preoccupa? Nemmeno.

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