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Montecitorio e Linux

Repubblica diffonde la notizia (grazie lioliko!) che Linux è appena “sbarcato” al parlamento italiano: da adesso per i deputati usare Linux è possibile …e anzi caldeggiato.

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I vantaggi oltre che tecnologici, sociali e morali, sono “economici”. Ogni PC presente alla Camera costa circa 900€ in licenze (e ce ne sono circa tremilaecinquecento!). Già mi immagino il numero di onorevoli intenti a navigare tra gli archivi di pollycoke :) per attivare Compiz :D

Beh, ringrazio gli onorevoli Folena e Grillini per averci pensato, e mi compiaccio dell’approvazione di un ordine del giorno così nobile. Non riesco ad essere troppo fiducioso di alcun sostanziale cambiamento (pecco di sfiducia?) ma applaudo.

Grazie

57 commenti

  1. patrick91

    Già mi immagino il numero di onorevoli intenti a navigare tra gli archivi di pollycoke :) per attivare Compiz :D

    lol
    grande Felipe :D

  2. cover

    =27’450’000 euro solo di licenze….
    bè, speriamo che quei soldi ora li usino per qualcosa che serve realmente all’italia, e non solo per pagarsi qualche nuova tassa/simili che verrà scelta a random…o aumentarsi lo stipendio di 900 eu, anzi, 1000 perchè ora sono “aperti”

  3. Brino

    la notizia di per se’ e’ buona, ma:

    1) bisogna vedere quanto sia “vero” che faranno una cosa del genere e in che misura
    2) anche se fosse tutto applicato, dato il magna-magna e ladraggine i soldi guadagnati sicuramente non verranno sfruttati per fini giusti, in sostanza non ci sara’ nessun guadagno per noi. Questo perche’ siamo in Italia ovviamente….

  4. flesc

    piccola correzione: l’ordine del giorno è stato approvato quasi un anno fà.. C’è stata la riunione tra i deputati-questori e i responsabili tecnologie dei gruppi parlamentari: QUESTA è LA FASE OPERATIVA
    Facciamo che tra due mesi chiediamo quanti e quali deputati non usano più win—- e sono passati a linux?
    ora non possono avere più scuse :)

  5. elcamilo

    peccato che poi quando si viene al sodo, alla grana, succedano cose come l’accordo con Microsoft per i ‘Centri per Innovazione’…ma nn voglio fare il solito ‘sfiducioso’, dai: saluto festante questa Bella Notizia

  6. cover

    @vernia2k

    “Ma quanto costa questa meraviglia della tecnologia? “Il prezzo della convenzione – dice – è di 999 euro. E’ un ottimo prezzo: abbiamo cercato di tenerci sotto i mille euro. Poco per un cellulare con tutte queste caratteristiche”.”

    999 eu…quindi 99 eu in più…per tutti…bè, bel risparmio ^^

    comunque sulla repubblica c’è scritto che “ogni deputato che ne farà richiesta potrà installare sul proprio pc, portatile o da scrivania”…nemmeno una cosa per tutti, solo chi vuole…speriamo che siano la maggioranza :(

  7. Mela (jerrad)

    speriamo….. non sono molto fiducioso che si convertano totalmente a linux….. ma intento applaudo anche io *CLAP*

  8. sirus

    Ma che software montano per necessitare di 900 € in licenze?
    Lo stato ha accordi con Microsoft, questo significa che una licenza di Windows al massimo costerà 10 € (come del resto succede per le università e per tutte quelle aziende con un parco macchine di dimensioni considerevoli), una licenza di Office? Esageriamo… 50 €. Hanno per caso installato Visual Studio, Photoshop, AutoCAD ecc…
    Secondo me è il solito numero sparato a caso che ci da una finta destinazione del denaro pubblico.
    Comunque l’adozione di software open per le amministrazioni pubbliche può essere un vantaggio.

  9. alexp

    Non dimentichiamo mai che si tratta della stessa classe politica che si permette di censurare internet a destra e a manca con le più disparate motivazioni (vedere caso Operazione: Pretofilia). Meglio non fidarsi di loro

  10. INS_ThE_RaY

    solite storie………linux su qualche computer della camera e soldi in cassa ne mancano lo stesso…tutto per il solito magna magna….cmq nn parliamo di politica va…..di solito sto sul pc anke per nn parlare di qll!!

  11. Pingback:Linux anche nel parlamento italiano, finalmente « iLLusion bloG

  12. NickM

    Mi auguro che l’accoglienza di Linux sia trasversale e priva di colorazioni… estesa o limitata che sia. Sarebbe una rara dimostrazione di buon senso.

  13. Musikele

    Attenzione! Sto per spararla grossa.

    Non è vero che linux “non costa”.

    Sirius, al numero 12, diceva che più o meno le licenze di windows e office dovrebbero costare 50 €. Non dimentichiamo poi le varie licenze per le strutture di rete proprietarie (che server di posta usano?, che strategie di rete, e i costi di backup). Aggiungeteci anche, e _soprattutto_, il famigerato SUPPORTO TECNICO: quante volte siete state chiamati dalle vostre amiche, o pollicochiani, perchè “il computer non suona” e ….le casse erano spente? -.- Immaginatevelo replicato per 500-e-passa deputati, metteteci anche il caffè che si offre al tecnico, insomma arriviamo da qualche parte con quella cifra.

    Linux, pur non costando soldi in licenze, ha sicuramente qualche costo maggiore in termini di assistenza. Non tutti sono capaci di riattivare un driver fallito, su linux (sarà /dev/dsp o /dev/audio? è questo il problema che ho col mio pc..!!) mentre su windows abbiamo imparato la canzone: reinstalla il driver, e se va male, formatta.

    La Dell, al momento di passare a linux con i suoi laptop, esitò qualche istante pensando: “e il supporto tecnico dove XXXX lo vado a prendere?! dovrò riformare tutti i miei dipendenti?!” e poi se ne uscì con la trovata (innovativa) che il supporto sarebbe stato offerto dalla comunità – ce lo vedete un politico ad andare su un forum a chiedere aiuto?

    Ragazzi, smanettare con linux è fantastico, ma a me costa tempo tenerlo customizzato come piace a me (il limite della decenza, dato che non ho manco compiz). Questo è il prezzo che paga un sistema operativo emergente da troppo tempo.

  14. 06labs

    @ vernia2k, @tutti

    Sono andato sul sito del produttore del telefonino e come sospettavo Il sistema operativo é Windows Mobile 6.

    Se avete 2 minuti scaricate e guardate il filmato della demo:

    http://www.htc.com/support/touch/HTC Touch Demo.zip

    c’è qualcosa per chi ama compiz.

  15. shaitan

    @Musikele

    guarda che Dell non ha fatto nulla di diverso rispetto a ciò che fa con windows.
    Il supporto che ti da dell è sull’hw che compri e sul suo corretto funzionamento.

    E quello avviene indipendentemente dall’os.

    Non ti funziona una stampante, cavoli tuoi, sia se hai windows sia se hai ubuntu.

    Ti va in crash il sistema? con microsoft alzi la cornetta e chiami redmond (se chiami dell per un problema software ti riattaccano in faccia), con ubuntu vai sul forum o paghi canonical, con suse (perché a montecitorio ci andrà suse con i relativi costi) alzi la medesima cornetta di prima e invece del numero di microsoft digiti quello di novell (ammesso sia diverso ;))

    ps se la canzone “reinstalla il driver, se non va formatta” se la canta il singolo cavoli suoi, ma se la canta un tecnico che pago neanche poco io lo prendo a calci nel didietro indipendentemente dall’os che deve (o dovrei dire dovrebbe?) amministrare.

  16. ale-bu

    @musikele, n°21
    forse hai ragione. i tuoi dubbi erano venuti anche a me leggendo la notizia. mi immaginavo un lungo elenco di onorevoli italiani (dove con onorevoli intendo esclusivamente la carica che ricoprono, non l’aggettivo :P) intenti a discutere nei corridoi di montecitorio sul fatto che in questo benedetto linux si erano dimenticati il tasto avvio e il prato fiorito…
    però preferisco dare una lettura positiva: allo stato attuale, installando ubuntu così com’è (teniamo conto che il processo di installazione non lo seguiranno direttamente i nostri rappresentanti, ma si troveranno il pacchetto bello e pronto) ci si trova davanti un sistema completo, stabile, user friendly e con cui gestire la propria quotidianità in un modo semplice come sarebbe farlo con windows.
    non credo che a montecitorio sentiranno mai l’esigenza di customizzare che il proprio SO che può sentire chi viene a leggere quello che posta Felipe.
    pertanto mi piace sperare che la migrazione avvenga e vada effettivamente a buon fine. sarebbe una bella controprova che la flessibilità di un sistema linux non riguarda solo le sue possibilità di personalizzazione, ma anche la capacità di adattarsi a differenti livelli di utilizzo.

    forse sono solo un inguaribile ottimista.

  17. goro

    Nel post del 4 luglio si parlava di linux e politica….

    Sarebbe bello vedere quanti di sinistra si convertirannoa linux e quanti di destra…

    lol

  18. Blax

    Sono cosi vecchi che non sanno usare un computer….spero che stagisti-e collaboratori e altri si ritrovino con un pacchetto linux, o meglio “open” bello e pronto, ma ho dei forti dubbi che un “onorevole”(oramai bisogna prenderli con le pinze ‘sti nomi!!) scelga di sua spontanea iniziativa di piazzarsi un ubuntu(cosi per dire!) sul pc…………..se lo usano….

    intanto la forma, la sostanza vedremo……speriamo!

  19. swoshhh

    Anche sulla [[http://www.news.rai.it/dl/portal/articolonews/Page-a1ba0d22-aa18-4b3e-99f1-ea522559b060.html Rai]] c’é un artcolo abbastanza interessante sull’argomento, dove si dice che “Il piano prevede il passaggio graduale dell’intera amministrazione di Montecitorio al nuovo sistema (server, desktop e applicazioni)”.

    PS: il cellulare criptato non c’entra una minchia con l’argomento in questione.

  20. Pingback:Linux for the Italian parliament? « Fabrizio Balliano

  21. Ukronia

    Soprattutto, chissà quanti deputati e senatori, che sanno a malapena premere il pulsante start, saprebbero usare una qualsiasi distribuzione GNU/Linux

    Immagino la scena:

    Deputato: Responabile EDP? ho una K in basso a sinistra cosa ci devo fare?
    EDP: La prema e le comparirà il menù dei programmi.
    Deputato: Ma non trovo word, come faccio?
    EDP: provi ad usare OpenOffice
    Deputato: Ma ha la finestra diversa, come faccio…..propongo una commissione d’inchiesta sull’uso
    di OpenOffice.

    Oppure
    Deputato: Responabile EDP? Hanno manomesso il mio computer…. ho accidentalmente tenuto
    premuto CTRL+ALT mentre muovevo il topo e tutto si è messo a girare.
    EDP: No, è compiz, permette di avere più desktop a disposizione, disposti su di un cubo.
    Potrebbe esserle utile nel lavoro per usufruire disporre più finestre ordinatamente.
    Deputato: Lavoro? e che è? ….. mai lavorato in vita mia con un computer! io uso windows solo per il
    solitario e per campo minato.
    EDP: ma non ha mai usato nemmeno la posta elettronica?
    Deputato: ma mi prende in giro? la posta elettronica? ma si è per caso fatto di cocaina? sti giovani.
    E cosa sarebbe, goldrake che fa il postino?
    Io detto al mio portaborse, che riscrive a macchine e fa le copie con la carta carbone, che
    la passa al suo segretario, che la passa all’aiutante che la affranca e la spedisce all’ufficio
    postale del parlamento, che la manda alla direzione centrale a Roma, che la manda a Milano
    che la manda a Napoli, che la manda Roma, che la rispedisce all’ufficio postale del
    parlamento, che la inoltra al mio vicino d’ufficio. noi siamo efficienti, mica abbiamo
    bisogno di golddrake che porta la posta. sti giovani fumati!!!

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  24. Ukronia

    Comunque
    io lo messa in ridere, ma mi chiedo seriamente quale sia la cultura informatica dei nostri deputati.
    La notizia è una buona cosa, non tanto nel fatto che si usi linux ma, nella speranza che si faccia strada l’idea dell’ open source nella vita di tutti giorni, come mezzo per risparmiare e per collaborare assieme.

    Invece penso che siano poche le persone che nelle istituzioni credano a questi valori.
    Se vediamo, sono i singoli, in questo caso, come nelle più piccole istituzioni, che cercano metodi alternativi per risparmiare e collaborare, la maggioranza finché c’è la possibilità si accaparra il più possibile e per gli altri fuffa.

    Inoltre bisogna pensare ad un’altra cosa, Linux per sua natura (e lo considero un bene) richiede un certo impegno (soprattutto iniziale) a chi proviene dal mondo windows e quindi uno studio e un miglioramento delle proprie capacità informatiche.
    Questo impegno può essere affrontato con piacere da una persona interessata a migliorarsi e ad apprendere cose nuove.
    Mi immagino gente, abituata a ladrare sfruttando la posizione acquisita, che impegno possa metterci ad imparare l’uso di un programma.
    Dispiace, perché come detto sopra, se entrassero nella logica GNU, sarebbe una buona lezione di vita comunitaria e collaborativa, più che di informatica

  25. Ukronia

    OT per felipe

    Vista la qualità e l’utilità del tuo blog, posso mettere un link diretto alla tua homepage e quando capita alle tue notizie, nella mia firma del sito Hwupgrade.
    Così ti faccio un pò di pubblicità.
    Anzi se possibile inviterei anche gli altri utenti del tuo blog e del sito Hwupgrade ha fare la stessa cosa. Se vi va bene potremmo metterci d’accordo per fare una firma uguale.

    fine [OT]

  26. Pupa

    Folena: “Adottare un sistema open source ci libera dai vincoli del software proprietario
    E’ una scelta di trasparenza e di sicurezza doverosa per una istituzione pubblica”.
    L’ onorevole di Rifondazione Comunista credo che con queste poche parole riassuma il pensiero se non di tutti, almeno di molti dei quali pensano che una rivoluzione del genere si aspettava già da tempo. Il prossimo passo sarà far installare Linux anche in altri ambiti, come quello sanitario: sapete quanti pc ci sono in un ospedale? E quanti ospedali in una provincia-regione-nazione? Tanti! E la stessa spesa che affronta il Parlamento , l’affronta anche un ospedale, cioè noi!!
    Che dite, cominciamo a raccogliere firme?

  27. Skumpic

    Ma quanti onorevoli lo sapranno usare un pc?
    Cioe intendo, anche solo accenderlo.
    Applausi per l’iniziativa, purtroppo penso sia come lanciare un sasso in uno stagno (che cmq è sempre meglio che tenerselo in tasca).

    ciao
    Skumpic

  28. Pingback:I pinguini sbarcano a Montecitorio |

  29. johnny

    Ovviamente nel sito di “La Repubblica”, noto portale dell’omonimo quotidiano di notizie, non si riporta per nulla l’evento ma si parla di microzozz e della sua leadership nel campo videoludico.
    Che pena! Diffidate, “La Repubblica” è un manipolatore di notizie ed esercita sistematicamente la censura su notizie e argomenti relativi a Linux e all’open-source sponsorizzando invece microzozz e i suoi sistemi, come le intere pagine dedicate a vista quando uscii.

  30. NickM

    @musikele
    E’ vero, anche io ho nutrito lo stesso dubbio… ma poi mi sono chiesto: “… e oggi quanti dei nostri politici sanno riavviare Windows senza chiedere aiuto o installare una scheda grafica?”

    – se non “pacioccano” il computer, i nostri “onorevoli” avranno probabilmente più affidabilità da Linux che da Windows; non fosse altro perchè il programmino passato dall’amico non riusciranno a farlo girare…
    – se riescono ad inchiodare il pc, comunque chiamano un tecnico che si fa pagare…

    Riassumendo la mia idea: il risparmio sarà sulle licenze (del SO e per gli antivirus etc) e forse sull’hardware, ma non sull’assistenza. Quindi “Linux costa” come Windows se viene richiesto un intervento da parte di un esperto. “Linux non costa” se vuoi dedicarti in prima persona ad imparare, come facciamo noi appassionati.

    Se invece riusciranno a fornire pc adeguatamente configurati ed a prevenire le manomissioni, otterranno un doppio risparmio.

    @johnny #41
    Anche PCProfessionale, che aveva iniziato a dare spazio al mondo Linux arrivando a distribuire il DVD di Suse ed a recensire Ubuntu, da qualche mese è tornato a concentrarsi quasi esclusivamente su Vista. Sull’ultimo numero, mezza pagina per Fedora 7 contro diverse pagine di “trucchi per ottimizzare Vista”. Che noia… sempre la solita storia.

  31. thedarkmaster

    No, casomai pecchi di fiducia (Che in Italiano vuol dire che hai poca fiducia). Se dici così, significa che hai poca sfiducia e dalle paole direi che invece ne hai eccome.
    Anche nel mio caso, direi che non servirà quasi a nulla. I parlamentari come quasi tutti i politici che contano e che non sono presi per il culo dagli altri in una puntata di Matrix, sono anziani. Gli anziani sono abitudinari. Quasi tutti ignorano l’uso del PC e quelli che lo usano ti insultano e ti deridono se gli proponi di provare qualcosa che non sanno usare (Aka Linux).
    Purtroppo so fin troppo bene come la pensano i politici, quanto spocchiosi, pieni di se ed arroganti siano e quanto siano pronti a sfottere il prossimo se fa scelte diverse dalle loro. Specialmente quelli rpesenti oggi nella scena italiana. Per cui, non credo che servirà a nulla, a meno che non si COSTRINGANO i politici a usare software libero. Fino ad allora non si smuoverà nulla di nulla. D’altronde facevano propio qualche giorno fa un servizietto al TG in cui mostrano come i parlamentari, senatori, ecc. si coccolino con pranzi e cene sontuose, a suon di vino, filetto dei migliri capi di bestiame, lasagne e quant’altro pagando solo 4 euro a testa (O poco più, non rimembro) mentre il restante quantitativo d denaro… lo mettiamo noi con le tasse! Ebbene, vi pare che un politico possa fregarsene minimamente se io, tu Felipe, tutti i miei amici del TiLUG ed il resto della poplazione Italiana che paga le tasse sborsiamo qualche solsdo in più per le loro immeritate licenze office e winzoz?

  32. Heavymind

    @johnny
    1) Repubblica ha riportato la notizia alle ore 18.02 di ieri;
    2) chiamare Microsoft storpiandola in microzozz non ti fa più figo;
    3) Diffidate, > . Hai uno straccio di prova per affermare cio’ ?

  33. UnableToLoad

    Ioesiste il software x la dichiarazione dei redditi x win e mac ma x lin non c’è…
    vabbè ke nn sono un deputato, ma cosa gli costava?? (è pure scritto in java il prog!!)

  34. Heavymind

    ErrataCorrige
    Diffidate, “La Repubblica” è un manipolatore di notizie ed esercita sistematicamente la censura su notizie e argomenti relativi a Linux e all’open-source

  35. Anonimo

    da quello che so io non sarei molto ottimista
    qui non si tratta di una migrazione a linux ma di dare la possibilita’ di scelta, tenendo conto che i pc dei politici sono tutti windows e sanno usare solo quello, dubito che saranno in molti a migrare a linux con tutto quello che comporta fare il passo..lo sappiamo noi che il salto lo abbiamo fatto che all’inizio non e’ semplice imparare tutto da capo

  36. Bergerac

    Questa è una vera bufala.
    Hanno semplicemente dato la possibilità di installare Linux continuando a pagare le licenze a micrsoft inoltre hanno reso camera e senato completamente wifi e si sono regalati un palmare htc da 1000 euro.
    Io devo pagare la mia adsl una fortuna loro devono avere la connessione gratis e criptata.Strano che tutto ciò dopo la storia dell’Unipol.

  37. Alioth

    @23 shaitan

    “Il supporto che ti da dell è sull’hw che compri e sul suo corretto funzionamento.”

    Almeno per windows, non è così. Se dell vende windows oem deve fornire assistenza tecnica anche su windows.
    Dalla mia bellissima e scintillante scatola di windows vista (!!! ….bleah) : “Per informazioni sul supporto tecnico contattare la *casa produttrice del proprio pc*.”
    traduzione: se (per dirne una) quando scrivo “word mi mangia le lettere!” delle parole successive (problemone tipico, di solito comunicato con una voce rotta dal pianto :) ) alzo il telefono e chiamo chi mi ha venduto la licenza (dell) e non bill.
    Ovviamente non hanno l’obbligo di farlo anche per ubuntu, ma (credo) che 1. per uniformare l’assistenza post vendita (l’utente che non sa si chiede: perchè se compro windows mi fai assistenza al so e se compro linux no? cattiva dell!) 2. per abitudine degli utenti stessi (l’utente di prima a cui non funziona qualcosa per prima cosa chiama dell e se riceve una risposta del tipo “no, deve chiamare la canonical, noi non ce ne occupiamo” suppongo che si incavola un po’ e pensa che dell fa il lavoro a metà). Ora, non so chi fornisce assistenza per gli ubuntu venduti da dell, se dell internamente, dell che si appoggia a canonical oppure se non ne fornisce affatto indirizzando gli utenti a canonical. Ma dubito che sia l’ultimo caso.

    tornando più IT, ho per linux in parlamento la stessa opinione che ho tutte le volte che leggo “ente x passa a linux” (molto, mooolto pessimismo) contando che in più è una scelta facoltativa. Se saranno in 3 a passare a linux saranno già tanti. Ma basta con il pessimismo per oggi, dai. Oggi ho convertito un’altra pinguina e sono felice.

  38. amandil

    Ritengo pure io che probabilmente il fatto in sé non sia poi così “epocale” e nel mio post (http://tresessanta.wordpress.com/2007/07/12/truppe-pinguinate-a-montecitorio/) sottolineo tre punti di scontento e/o di riflessione (a seconda del livello di polemicità di chi legge :) ). E’ comunque una nuova goccia nel mare che contribuisce a creare quella cultura del Software Libero (e degli standard aperti, e della lotta ai DRM, e della difesa della privacy, e… etc) che può veramente cambiare le cose (in meglio? speriamo!).

  39. johnny

    @Salvo:
    è stata riportata con netto ritardo e con poche e sparute righe.

    @Heavymind
    1) Repubblica ha riportato la notizia alle ore 18.02 di ieri;
    2) chiamare Microsoft storpiandola in microzozz non ti fa più figo;
    3) Diffidate, > . Hai uno straccio di prova per affermare cio’ ?

    1) ..la notizia è stata riportata in ritardo.
    2) No è che chiamarla col nome esteso mi fa schifo.
    3) Si, basta un’occhiata alla sezione Tecno&Scienze e a tutta la pubblicità che viene riportata anche nella homepage per bill/winzozz, mentre spesso non vengono riportati avvenimenti importanti che coinvolgono il mondo Linux oppure vengono riportati ma in forma assai sintetica (intere pagine per vista, con tanto di descrizione delle nuove features e foto contro una pagina e mezza con una sola fotina del desktop e senza alcuna descrizione).

  40. Anonimo

    @ 56

    ” 3) Si, basta un’occhiata alla sezione Tecno&Scienze e a tutta la pubblicità che viene riportata anche nella homepage per bill/winzozz”

    [OT] In una trasmissione “scientifica” sulla RAI , “pubblicizzavano” il centro di ricerca in bioinformatica di Trento , finanziato da M$ , elogiandolo e definendolo all’avanguardia : hanno solo accennato in coda al servizio, che la M$ utilizzerà quelle ricerche a scopo industriale per “migliorare” l’interazione uomo-dispositivo tecnologico ; la stessa M$ qualche tempo fa ha depositato tutta una serie di brevetti tra cui uno che riguarda *la pelle* come mezzo di trasmissione di informazioni digitali … [/OT]

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