Menu Chiudi

Master in Migration Manager, relazione di uno stagista

Ho ricevuto una mail abbastanza interessante da parte di Massimo “iosononessuno” Mollica, che spesso commenta in queste pagine.

migration.jpg

Massimo ha frequentato il Master in Migration Manager (free software upgrade), parteicpato ad uno stage presso il Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano e ha raccolto le sue impressioni finali sul suo blog, presentando un po’ il panorama attuale della Pubblica Amministrazione italiana.

La lettura è consigliata a tutti, se non altro per onorare ancora il tema attualissimo della migrazione a software proprietario nella PA, e di come replicare nelle nostre città le ottime esperienze finora accumulate (cfr “Risparmio digitale, come replicare a Bolzano, Andalusia, Monaco…“). Io continuo a consigliare spassionatamente di fare esperienze analoghe a quella di Massimo, perché chi ha dimestichezza con questi strumenti potrebbe trovare il suo lavoro, grazie ad un po’ di semplice spirito di iniziativa

…e qualche lettura di pollycoke :)

10 commenti

  1. c1k0

    “se non altro per onorare ancora il tema attualissimo della migrazione a software proprietario nella PA”…

    forse intendevi “a software OS” o “..di software proprietario”

  2. iosononessuno

    ringrazio pubblicamente Felipe per questo suo articolo, troppo onore! E comunque ribadisco che è stata un’esperienza unica e indimenticabile! Ci sono stati momenti belli ma anche di sconforto, perchè in fondo, quando si propone software libero in certe realtà come la pubblica amministrazione è un pò come sfidare la forza di gravità :)… ho conosciuto tanta gente! pure un rappresentante della NO!vell :) e quello che mi piacerebbe ora + di tutto è che il mio lavoro, almeno in piccolissima parte, potesse servire a migliorare la realtà nella PA, perchè di una cosa sono convinto: che grazie al software libero noi tutti cresciamo, cresce la PA e con esso cresce il Paese!

    concludo dicendo che l’esperienza del master dovrebbe ripetersi pure quest’anno…se pensate di avere la possibilità di seguirlo vi prego di non farvelo sfuggire….
    ancor grazie,
    massimo

  3. ragebeing

    non ho mica capito che DE usano quelli del FUSS: gnome o kde?
    nelle slide di Mollica si vede KDE mentre nel sito di FUSS c’è uno screenshot di GNOME.

  4. Pingback:Da FUSS a Ubuntu « We’re in

  5. iosononessuno

    @ragebeing (#3)
    fuss è una distribuzione derivata da debian e ha sia GNOME, sia KDE…
    viceversa lo studio sulla migrazione del Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano l’ho svolto su una kubuntu 7.4, appositamente semplificata…..

  6. ragebeing

    @iosononessuno
    altra domanda: anch’io mi sono imbattuto in questioni di migrazione ma la mia scelta è stata quella base di ubuntu ovvero: gnome+firefox+evolution+openoffice+gaim+acroread.
    Pensando però di usare KDE, mi chiedo: è facile, ad esempio, stampare etichette che riportino i contatti contenuti nella rubrica del client di posta? Con evolution+ooo non posso dire di non avere avuto problemi ma alla fine ce l’ho fatta. Con KDE è facilmente fattilbile?
    Kexi è davvero usabile ora o ooo base è sempre un pò più avanti?

  7. iosononessuno

    @ ragebeing: alla prima domanda rispondo che ho incluso pure applicazioni gtk, mentre alla seconda non so risponderti, dovrei provare….

    @ Daniele: basta la laurea di primo livello.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
Vai alla barra degli strumenti