Ho rimesso in moto la mia Gutsy dopo un po’ di tempo che non la usavo… e a parte qualche ingolfamento¹ direi che le cose procedono bene:
La capplet Appearance non è una novità ultrastellare, ne avevo parlato nel post “I piani per il GNOME Control Center“, ma non l’avevo ancora recensita a dovere e magari poteva sembrare che non ho un’opinione a riguardo :D
L’opinione c’è, ed è molto decisa: la capplet Appearance è promossa :) Non che se fosse stata da me bocciata questo avrebbe significato qualcosa per il futuro di GNOME, ma insomma fa piacere notare che i cambiamenti sono in meglio e non in peggio ;)
Come scrivevo tempo fa, in questa nuova capplet sono confluite ben quattro di quelle vecchie (sono cinque nella versione distribuita con Ubuntu: contiene anche la scheda “Desktop Effects”). In parole povere si è provveduto a raggruppare tutti i dialoghi di personalizzazione grafica in un unico piccolo “centro di controllo estetico”.
La prima scheda è dedicata al tema di GNOME, la vedete nella schermata in apertura: da essa si accede anche al dialogo “Dettagli del tema”, che per l’occasione ha ricevuto un bel ridisegno per essere più gradevole e semplice da usare. Questa è la scheda che ha ricevuto più attenzioni, e ben spese, se dovessi muovere una critica direi solo che la vista ad icone per i vari temi mostra qualche imperfezione.
Le schede “Sfondo”, “Caratteri” e “Interfaccia” non presentano novità incredibili ma sono semplicemente le vecchie capplet racchiuse in questo comodo “Appearance”. La scheda Desktop Effects invece è una piccola aggiunta di Ubuntu:
Come potete constatare si tratta di una prima versione – oserei dire “preliminare” – di quello che potrebbe essere un piccolo configuratore per Compiz. Mentre i più smanettoni esigeranno CCSM, il pubblico normale ne ha già fin troppo con queste tre voci: avrei preferito una semplice scelta Effetti sì / Effetti no, anche perché non viene indicato quali siano questi effetti “extra”.
Aspettiamo che i tempi maturino, ma direi che possiamo essere soddisfatti di questo piccolo grande cambiamento. Adesso non resta che aspettare che questo genere di razionalizzazione venga esteso ad altri dialoghi fin troppo frammentati (il classico esempio: i dialoghi per “Tastiera” e scelta delle “Scorciatoie da tastiera”).
—
[¹] Scusate ma ci stava proprio -.-
Finalmente!
O mio dio è osceno il mio metacity con un colore nero del testo xD
L’ho provata anch’io, ed onestamente non mi piace solamente la tab desktop effects: cosa diavolo vuol dire “Effetti Normali” ed “Effetti Extra”?
Quali sono quelli normali? Quali quella extra? Come posso scegliere se non so cosa cosa vogliono?
Infatti ho subito installato CCSm ;-)
Non mi piace molto l’altra finestra di dialogo per configurare il tema..
Tanto sforzo per raggruppare e poi si raddoppia così..
Mah..
Aspettando le animazioni native e le schede “scorrevoli”, à la Neo (o iCoso che dir si voglia..), sperando di vedere finalmente una vera integrazione del giocattolone Compiz in Gnome e nei vari DE..
@4. Xander
“Aspettando le animazioni native e le schede “scorrevoli”, à la Neo (o iCoso che dir si voglia..), sperando di vedere finalmente una vera integrazione del giocattolone Compiz in Gnome e nei vari DE..”
MI sa che avremo Compiz integrato in GNOME e <qualcos’altro> ( Plasma ????? ) integrato in KDE
Anche a me lascia perplessa la scelta di indicare gli effetti extra senza sapere di cosa si tratti.
Tuttavia le migliori novità che ho potuto rilevate in Gutsy rispetto a Feisty consistono nell’avere reso finalmente funzionanti, almeno sul mio notebook HP, le applet per la connessione alla rete wireless (sia con cifratura WEP che WPA) e per lo stand-by del notebook (seppur con qualche baco in fase di riavvio)
Mi dolgo di osservare che tranne rari casi il programmatore sia come il carabiniere delle barzellette: o legge o scrive (non è un’osservazione comica purtroppo, ne’ per il carabiniere ne’ per il programmatore).
Il programmatore non può essere competente in qualunque ambito: la programmazione, la usabilità, la grafica, ecc. Certe implementazioni però fanno sorridere perchè sembra che ciascuno lavori per sè stesso.
Biancospino,al posto di fare poesia potresti dire secondo te cosa non va e proporlo a chi di dovere….
@khelidan: ma va la, la parola d’ordine è usabiliblabla
[…]Come potete constatare si tratta di una prima versione – oserei dire “preliminare” – di quello che potrebbe essere un piccolo configuratore per Compiz.[..]
cosa vi sfugge?
“Barre menu e strumenti”, “Salvaschermo”, “Risoluzione dello schermo”, “Finestre”, “Tema”, “Tipi di carattere”, “Sfondo della scrivania”.
Felipe (o chi l’ha provata), sono TUTTE intregrate in questa capplet o qualcuna è rimasta stand-alone?
Molto meglio così…. prima era troppo frammentato…!
Eh khelidan, io sono un programmatore e quindi con un QI poco al di sopra di una gallina padovana. Per comprendere gli utenti, oltre alla palla di cristallo, servono altre competenze, degli studi specifici immagino. Io, al massimo posso propormi come beta-tester di materassi. Se però sei soddisfatto di tutto buon per te, comunque ho fatto una osservazione generale ad indicare come così tra politici e comuni cittadini ci sia uno scollamento tanto quanto programmatori e user. Binari paralleli.
Questo rende gnome sempre più essenziale e razionale, bene :)
ciao, complimenti per il sito, vorrei porvi una domanda che non c’entra molto con il resto…
come si chiama il tema verdino in uso nelle foto…?
@barra:
il tema è clearlooks, il colore lo puoi scegliere tu, felipe ultimamente sta usando quel verde :)
@felipe:
ho fixato pure il metacity, appena committato in gnome-themes
Pingback:GNOME 2.20: piccoli spunti per grandi discussioni « pollycoke :)