Che non si cia eccessivo buon sangue tra Richard Stallman e Linus Torvalds, le due figure fondamentali della nostra comunità, è forse un po’ esemplificativo di molte cose
Ad ogni modo, una recente dichiarazione di Stallman ha riportato la piccola diatriba alla ribalta e a noi dispiace un po’ vedere quante energie si sprechino nella politica, anche dentro la nostra strana “famiglia”
La dichiarazione fornita da Stallman durante un’intervista è stata ripresa da OSNews e da altre fonti e nel punto centrale recità così:
The fact that Torvalds says “open source” instead of “free software” shows where he is coming from. I wrote the GNU GPL to defend freedom for all users of all versions of a program. I developed version 3 to do that job better and protect against new threats.
Torvalds says he rejects this goal; that’s probably why he doesn’t appreciate GPL version 3. I respect his right to express his views, even though I think they are foolish. However, if you don’t want to lose your freedom, you had better not follow him.
Il fatto che Torvalds parli di “open source” invece di “free software” mostra la sua provenienza. Ho scritto la GNU GPL per difendere la libertà per tutti gli utenti di tutte le versioni di un programma. Ho sviluppato la versione 3 (della GPL, N.d.felipe) per fare ancora meglio quel lavoro e proteggere da nuove minacce.
Torvalds dice che rifiuta questo obiettivo; questo è probabilmente il motivo per cui non apprezza la GPL 3. Io rispetto il suo diritto di esprimere le sue opinioni, anche se penso siano sbagliate. Comunque, se non volete perdere la vostra libertà, fareste meglio a non seguirlo. (T.d.felipe)
Io non voglio fare l’errore grossolano di schierarmi, perché chiaramente non si tratta di quello. Esattamente come i dibattiti politici, queste dichiarazioni non servono a convincere nessuno, non servono a mitigare i toni, non servono a costruire un dialogo. Esattamente come nei dibattiti politici, questo serve solo a scaldare gli animi, al contrario.
Io odio la politica ma amo questa comunità, per cui mi piace invitare idealmente Richard e Linus a non comportarsi da politici. Sono troppo più credibili e simpatici quando fanno rispettivamente il santone un po’ matto ma idealista oppure l’ingegnere falsomodesto: insieme stanno rivoluzionando il mondo informatico.
È così grave che io ritenga preziose le due personalità esattamente così come sono? Vorrei che continuassero a fare il loro lavoro, il resto verrò da sé, naturalmente
non si cia → questo è ereditato dal post precedente? ;)
PRIMO!
Felipe… la vignetta di “Totò” Stallman che dice”VOTA ANTONIO” mi ha spaccato :-)
Credo che la diatriba non potrà mai finire e non vedrà mai un vincitore. E’ un muro contro muro, 2 persone che hanno ideali completamente diversi ed idee discordanti sul software. E’ come prende un qualsiasi fautore del software open source e metterlo di fronte ad un fautore del software closed source, si otterrebbero gli stessi risultati. Sperare che non vada avanti così è quasi irrealistico.
rotfl -.-‘
Io a dire la verità non ho mai amato moltissimo i metodi Stallmaniani, le sue idee alla grande, ma non queste sue uscite anti torvalds il padre!
Linus rilascia sempre opinioni pacate e pacifiche è sempre molto umile.
Stallman riesce molto meno in questo!
o ball r’i pezzenti reprise
La penso esattamente così anche io – se la smettessero di punzecchiarsi a vicenda, e continuassero a fare quello che hanno sempre fatto, ossia continuare a lavorare ognuno per la sua strada… ne usciremmo “tutti vincitori” nzomma
è un po’ come quando litigano “mamma e papà”… solo che ho un po’ paura di sapere chi sia mamma…. :-\
Come coobox, anche a me la figura di stallman non è mai piaciuta molto.
E’ fin troppo estremista nella sua idea di “libertà” a tutti i costi, anche se non ti va…
> Linus rilascia sempre opinioni pacate e pacifiche è sempre molto umile.
Torvalds si crede un Dio che il 7imo giorno invece di riposare, ha creato il kernel.
Non è nè’ pacato, nè pacifico neanche di striscio. E ha questi atteggiamenti perchè *non* è umile. Se hai dubbi, segui attentamente le mailing list sparse nella rete che costituiscono il palcoscenico preferito da Linus.
Senza fraintendersi, a me questo atteggiamento di Torvalds non dà per niente fastidio. Esattamente come Stallman non è ipocrita, non è diplomatico, e soprattutto non perde tempo con la *forma*. E’ un “qualcuno” della nostra comunità, quindi saranno anche modi di fare da superstar, ma giustificati.
Riguardo a questa dichiarazione di Stallman, è chiaramente una provocazione sul licensing del kernel. E a differenza di Torvalds, è stato il primo a mettere a fuoco il punto primario della questione: a Torvalds non importa *nulla* della libertà nel SW (nel senso di Libertà 0 1 2 3, e personalmente non condivido altri significati di questo concetto).
@coobox
> Linus rilascia sempre opinioni pacate e pacifiche è sempre molto umile.
LOL, spero tu stia scherzando :) Rivediti un attimo i dibattiti Linus VS GNOME, Linus VS GPLv3 etc
@Ryo
> E’ fin troppo estremista nella sua idea di “libertà” a tutti i costi, anche se non ti va…
Stallman e’ semplicemente una persone con dei valori morali ben precisi per i quali si e’ sempre battuto. Punto. Nient’altro.
Ragà, diciamola tutta. Linus è un arrogante del cavolo. E questo può piacere o meno, a prescindere da Linux. A me piace Linux, ma lui mi sta sulle balle.
Per come la vedo io
Stallman è una guida spirituale , e con una teoria affascinante ma che porta a grandi frutti sul lungo lungo periodo
Linus è più pragmatico , e cerca i frutti a medio termine…
Gli estremismi non vanno bene per nessuno , solo per chi deve trascinare la “gente” ma il risultato finale non sarà mai specchio della teoria
Concordo con DOX,Stallman è da rispettare sempre e comunque, non c’è dubbio, tuttavia…
Quoto stefanauss. Le prime versione di Linux erano Closed Source. Mettere il kernel sotto gpl è stata una scelta opportunistica per accelerarne lo sviluppo, ed è servito a dargli una certa visibilità. Ora che i recenti accordi microsoft-novell e il largo uso di DRM hanno minato alla base le quattro libertà fondamentali del software protette dalla gpl, Torvalds fa un passo indietro. E non solo rifiuta la licenza, ma ne permette nemmeno fork…
Stallman è il tipico fanatico che pur di dire “libertà a tutti i costi” cade nell’errore opposto, quello di “costringerti ” alla libertà.
Quoto stefanauss. Le prime versione di Linux erano Closed Source. Mettere il kernel sotto gpl è stata una scelta opportunistica per accelerarne lo sviluppo, ed è servito a dargli una certa visibilità. Ora che i recenti accordi microsoft-novell e il largo uso di DRM hanno minato alla base le quattro libertà fondamentali del software protette dalla gpl, Torvalds fa un passo indietro. E non solo rifiuta la licenza, ma non permette fork del kernel sotto gpl3
@tutti:
Quando leggo “definizioni” di esseri umani mi viene da sorridere, ma so che fa comodo a tutti dare le etichette, lo faccio anche io :)
Ad ogni modo:
Stallman è idealista e sognatore e santone e matto ecc ecc, ma ha scritto un bel po’ di codice con le sue manine, e lo usate anche voi! GNU è nato grazie a sue *azioni* concrete, così come la GPL.
Linus è pragmatico e arrogante e umile al tempo stesso… alla fine è un ex ragazzotto che ha litigato col “suo” (non era proprio suo) insegnante e alla fine l’ha spuntata anche grazie all’idea di rilasciare il kernel sotto GPL.
A parte le posizioni politiche, il passaggio del kernel alla GPL3 è inoltre reso difficoltoso dal numero enorme di contributi e autori: dovrebbero tutti dare il consenso e non sempre sono raggiungibili (c’è chi nel frattempo è defunto, RIP)
Condivido sul non prendere posizione, però…
Ho letto il libro dei due personaggi, e a pelle linus è molto più simpatico !!
E poi scusate, chi usa ancora emacs … ? (ok, non fustigatemi, però ..)
Eppure sembrava chiara la differenza, non è la prima volta che se ne parla:
Stallman -> il software deve essere libero. Questione posta su un piano culturale, “filosofico”.
Torvalds -> ognuno deve esser libero di decidere se il proprio software deve essere libero o meno. Il fatto che sia libero e a sorgente aperto lo ritiene un modello più efficiente di sviluppo rispetto al software proprietario chiuso. Questione posta su un piano “pratico”, di efficienza di sviluppo del software. (Ah, non ha mai escluso che si possa fare un fork anche del kernel linux).
@ 11. stefanauss
anche io la penso in parte così, bel commento.
@ 20. daniele
quale libro? lascia un link, no?
io vorrei che i due personaggi in questione cercassero di fare il bene della comunità, forse lo fanno comportandosi così? boh, vedremo.
scusate, è la prima volta che commento questo blog, ma questa ci tengo a dirla….
Perchè sto povero stallman passa per quello che ha messo la filosofia e poi è rimasto a guardare.
Prendete il sistema operativo base (senza considerare i vari DE e programmi tipo amarok e vari, diciamo es ubuntu server) e vedrete che è praticamente stato fatto da programmatori della free software fondation. Ok, Linus avrà fatto il kernel, ma col quello solo non ci faccio granchè senza tutto il resto intorno.
Quindi Stallman e soci hanno pieno diritto di parlare e se vogliono di lamentarsi. In + considerate che nella storia per ogni conquista sociale c’è sempre stato bisono di qualche estremista, e stallman si è preso l’ingrato compito.
L’unica cosa veramente grave in caso di strappo è che le distro che seguono rigorosamente i dettami della FSF dovrebbero abbandonare linux e trovare altri kernel e questo sarebbe uno spreco immane e un dispiacere per tutti.
OT:bah che sappia io… in tantissimi. Io lavoro in ambiente scientifico, uso vim e lo trovo scomodissimo, eppure dopo due mesi che lo uso faccio shift+/ anche su epiphany (e tra l’altro funziona…)… è questione di abitudine… vorrei passare ad altro tipo emacs ma ormai ho l’automatismo da vim…
riguardo al post: Il mondo è bello perchè è vario… poi nella comunità opensource c’è ancora più varietà… penso che siano fondamentali entrambi, sono due colonne… se venisse a mancarne uno credo che sarebbe difficile trovare dei rimpiazzi con altrettanto carisma. Lunga vita!!!
Abbiamo bisogno di gente così… anche se stronza, presuntuosa, quel che volete…
@felipe:
“… il resto verrò da sé… ”
Stai facendo outing ?
LOL
Quoto stefanauss e Nemo.
Dove sarebbe il kernel Linux ora, senza la GPL?
Certo, senza quel kernel noi non saremmo qui a discutere, ora, ma forse anche no.. ;)
Vorrei rivolgere una domanda, a Linus: se la GPL, in molte sue incarnazioni, é troppo limitante per la tua concezione, perché (concordando con gli autori, coi defunti un modo si troverà..) non passi a BSD od altre licenze più libere?
Senza polemica alcuna. :)
@Xander:
perché non si capisce o non volete capire una cosa fondamentale.
A Linus non piace la GPL non piace la GPL 3…lui ritiene perfetta la GPL 2.x ed infatti Linux è arrivato al punto in cui è oggi. Lui ha sempre detto che non condivide la GPL 3 perché lui la ritiene limitante per i suoi obiettivi e per come lui intende un sistema operativo e l’informatica…Linux sarà GPL 2.x punto e basta…la ritiene perfetta per il suo sistema operativo e per questo l’ha scelta, punto. Non la critica a 360°. Stallman invece attacca Linus perché secondo lui è un sacrilegio non usare la GPL 3 e seguirlo è un danno.
Linus risponde, è un santone fondamentalista che fa di tutto una questione di principio e da fautore della libertà sfocia nella pratica in un atteggiamento di non libertà. IMHO, ha ragione.
gp
esattamente Richard non e’ l’essere perfetto..
ha le sue fisse, e’ abbastanza permaloso :) .. ma non dobbiamo guardare la trave che sta nell’occhio del nostro fratello non vedendo quella che ci acceca il nostro occhio
qui do ragione a felipe, la politica e il politicheggiamento non serve… la gpl3 va considerata solo un mezzo x contrastare le aziende disoneste che vogliono speculare quando non si puo
vi porto un esempio eclatante
io ho sviluppato qualcosa e lho rilasciata VOLUTAMENTE in Lesser GPL2… xke? non mi frega se usano il codice dentro progetti commerciali, sono stato io a permettere questo VOLUTAMENTE
ma se io rilascio il mio progetto in GPL, con i principi della GPL (cioe libera visione, se vuoi usare il codice devi inserirlo in un contesto SOLO GPL rilasciando in GPL)
ho preso la scelta di DONARE il mio codice SOLO alla comunita, per uso della comunita, per uso collettivo e questa mia scelta deve essere rispettata
riguardo alla TiVo-izzazione, riguardo NOvell … e’ stata compiuta una mancanza di rispetto verso quei programmatori che hanno deciso di rilasciare in GPL x la comunita e non a beneficio di 1 azienda
non dobbiamo infatti confondere le cose (come fanno certuni a proprio uso e guadagno)
esiste anche la Lesser GPL x la versione 3…
dobbiamo imparare che bisogna rispettare il lavoro altrui e le altrui decisioni e non lo sto dicendo certo a te che leggi o a felipe… voi lo sapete gia
dobbiamo educare “certe” aziende che col lavoro NOSTRO non si scherza e se noi non VOGLIAMO loro non ci devono speculare sopra
spero che il concetto sia chiaro
Oddio, anche tu con il mito della “politica cattiva”….
@fulminato
credo che daniele si riferiva a questo libro:
http://www.garzantilibri.it/default.php?page=visu_libro&CPID=1612
Il titolo in inglese è “Just for fun” di Linus Torvalds, un’autobiografia che ho letto in pochi giorni, molto interessante e divertente.
Linus Torvalds racconta la sua vita da informatico e non :)
@ 26 – Xander
Spero mi perdonerai se idealmente rispondo per Linus, lo faccio esclusivamente perchè il suo pensiero su certe questioni, BSD inclusa, è cosa *molto* pubblica =D.
“La GPL non è affatto limitante per la mia concezione, è *esattamente* la mia concenzione, e la mia concezione di licenza è: _datemi tutto il sorgente che scrivete da e per questo progetto_. Solo perchè la mia concezione è diversa da quella di chi ha scritto la licenza che adopero, non significa che io non abbia diritto di usarla o che *io non abbia compreso la licenza o il suo fottutissimo spirito*, cazzo.
La BSD è talmente libera che è del tutto inutile, non mi garantisce alcun codice indietro. Non userei la BSD per nessun progetto *interessante, importante, o di cui io mi occupi a tempo pieno*”
Tornando a me stesso prima di cominciare a parlare in C, anche Linus attacca Richard definendolo un “fautore della libertà sfocia nella pratica in un atteggiamento di non libertà” (cit.), ma con un argomento del genere dimostra di non avere sul serio capito le motivazioni della FSF. Le Licenze GPL non sono licenze di anarchia digitale, si focalizzano su 4 libertà e le *difendono togliendo altre libertà*, quindi niente possibilità di sublicenziare il sw, obbligo alla distribuzione del sorgente, niente tivoization, eccetera eccetera. Questo “atteggiamento pratico di non libertà” non esiste.
La cosa curiosa è che IMHO Linus invece tutto questo lo comprende benissimo, ma non gliene importa un caspius. Per questo, mentre Stallman con questa sua ultima dichiarazione (per quanto poco elegante nei confronti di Torvalds) centra il punto focale, Torvalds preferisce continuare con la tiritera di ragazzone tutto d’un pezzo bersagliato da quei vecchi bigotti che lo accusano di blasfemia. Un bel “mi importa solo delle libertà degli sviluppatori, gli utenti vengono dopo” sarebbe meglio e più sincero. Una sua piccola ipocrisia, IMHO.
Stallman, secondo la mia modestissima opinione, sta combattendo una battaglia che inevitabilmente verrà persa.
Linus, più pragmatico, non dice che la GPL va buttata nel dimenticatoio: dice solo che la GPL è bella, ma in alcuni casi bisogna lasciar perdere i filosofi e capire quale è la scelta pratica più efficace.
Non a caso, dopo 10 anni di GNU, è arrivato il kernel di Linus e finalmente è arrivato un completo sistema operativo. Il resto è storia.
Al di là di questo, a me sta antipatico Stallman, e Linus “non mi dice nulla”, come personaggio. Eppure li stimo entrambi perchè hanno cambiato entrambi la storia, in modi diversi.
Il terzo personaggio che tra dieci anni ricorderemo sullo stesso livello, o ad un livello ancora superiore, si chiama Mark… indovinate il cognome? :-)
@ stefanauss: grazie mille per la risposta “torvaldsiana” (un po’ enigmatica, mi pare si contraddica da solo). Mi domando come mai non abbia (lui no, è uno sviluppatore, ma qualche “legale” amico..) pensato a una licenza che esprima al meglio la sua concezione, per la sua opera, piuttosto che scontrarsi su una che non lo soddisfa appieno.
Questa “paracullagine” (nel senso buono..) di Torvalds è l’unica cosa che gli rimprovero (il resto fa parte del personaggio)..
Mah.. Continueremo a sentire discutere di uno come un santone/talebano/schizofrenico e dell’altro chissà come.. Se non fosse che alla lunga anche le migliori “Soap” finiscono in una bolla di sapone (appunto)..
:)
“dirittto”, quart’ultima riga della traduzione
poi cancella il commento pls
@xander: io non mi chiedo dove sarebbe il kernel senza la gpl, mi chiedo dove sarebbe gnu senza linux, ad aspettare hurd? mi sembra la storia su chi e’ nato prima tra l’uovo e la gallina, la realtà e che i due progetti sono dipendenti l’uno dall’altro, il tutto vale più della somma delle singole parti
Ubuntista..credo che shuttleworth non sia neanche confrontabile con hacker del calibro di stallman & torvalds. Non capisco perchè ci si ostini a dare del filosofo e dell’idealista a una persona che per anni e anni ha lavorato al MIT (roba da niente eh) e ha inventato la GPL per le sue esigenze di programmatore dalle smisurate capacità tecniche,accompagnate da una consapevolezza etica delle proprie azioni purtroppo mancante troppo spesso negli addetti ai lavori. Il kernel non mancava per incapacità. Mi verrebbe quasi da dire “la potenza è nulla senza il controllo”.
il post è giustamente sotto “flame”,e mi sento anche di dire che affermazioni come le tue (ti sta antipatico questo e non ti dice nulla quello) sono alquanto presuntuose. Con ragionamenti del genere si arriva a dire che Da Vinci è stato uno stupido perchè non ha mai volato.
@ krak76: me lo sono chiesto anch’io, se hai letto il commento.. e non sono tanto certo che saremmo ancora ad aspettare.
Certo è che la Storia non si fa coi “Se” e coi “Ma”, e Linux é stato il progetto giusto al momento giusto.
Se solo fosse stato rilasciato con una licenza diversa, non credo saremmo qui a parlarne, tuttavia.
P.S.: son opinioni personali, e, in quanto tali, opinabili. :)
a me non e’ chiara una cosa, i driver Nvidia chiusi sono stati possibili con la GPL v2 forse sfruttando qualche bugs nella licenza ho aggirandola “non so”
ma con la GPL 3 sara’ possibile!!
@xander: non lo so, spesso mi pare che stallman venga idolatrato e linus sia sempre il’ragazzo cattivo’, boh magari é solo una mia impressione, o magari linus viene rimproverato per il suo pragmatismo, ma tollerato perché a tutt’oggi il ‘suo’ kernel é quello che ha permesso a gnu di diventare qualcosa di più del giocattolo, ben fatto ma pur sempre giocattolo, di un programmatore idealista
le scaramucce tra Linus e Stallman sono poca cosa in confronto alla divisione qualche anno fa tra FSF e open source, che sembrava solo una questione di nome niente di rilevante ma poi sotto sotto forse ci sono obbiettivi differenti. Forse queste scaramucce Linus vs Stallman partono da li
Penso che un tizio che è presidente di un’associazione a cui si può aderire solo per cooptazione, tra l’altro con suo insindacabile veto, giusto perchè non vuole avere per le balle persone che la pensino diversamente da lui, dovrebbe stare molto attento a parlare di libertà.
Imho Stallman aveva la testa che funzionava più di 10 anni fa. Ora non più.
Ora è un personaggio perso nella sua totale visione idealistica, che non fa altro che ripetere sempre la stessa solfa e circondarsi di persone che gli dicono che ha ragione.
Si buttasse in gioco, si confrontasse con le idee degli altri, sicuramente la sua figura sarebbe più utile.
Per quanto ho potuto capire nessuna GPL impedisce la COESISTENZA nello stesso sistema di software con licenze le più disparate, persino completamente chiuse. In pratica si viola la licenza di un programma (GPL) quando si INSERISCE quel software in un altro software che viene a sua volta pubblicato sotto una licenza più restrittiva per i terzi (nel senso delle 4 famose libertà fondamentali). Resta salva la possibilità di ogni utente di usare/modificare per sé ogni sorta di programma GPL in qualsiasi modo. Il vincolo, ribadisco, è solo al momento della ri-pubblicazione.
Correggetemi se sbaglio.
Ma non capisco chi continua a dire che a Torvalds non vada bene la GPL. L’ha sempre detto che la GPL2 gli piace, gli va bene. Libero di non piacergli la GPL3.
Scusate, ma sembra che per alcuni la GPL2 tanto osannata fino ad ora sia diventata il male del mondo! Il mondo dell’informatica è cambiato soprattutto grazie a questa licenza.
Non capisco perché ora i buoni siano gpl3, i cattivi gpl2 o viceversa!
Evviva la libertà di usare la GPL3 o la GPL2 o qualsiasi versione uno trovi utile usare!
@fulminato
scusate, ecco i link, uno già citato rivoluzionario per caso
http://www.garzantilibri.it/default.php?page=visu_libro&CPID=1612
l’altro invece è codice libero
http://www.apogeonline.com/libri/88-503-2108-2/scheda
Il secondo è scaricabile.
La mia opinione di simpatia era meramente umana; non so, l’idea del ragazzino in emzzo alla neve che sulle ginocchia del nonno si programmavi i giochi mi ispirava ….
riguardo a emacs, sono certo che in ambienti di fisici e matematici et simili si usi, ma altrove ?
IMHO ad aver promosso il nostro amato pinguino sono stati soprattutto i progetti Openoffice, mozilla/firefox, kde e gnome. Ma se fossimo rimasti alla filosofia di emacs (leggiti 2500 pagine di istruzioni, fai una combinazione di tasti cntrl+alt+bkspace+de33, e se non ci riesci non capisci una sega). Questo per dire che alla fine il supergenio del codice che dovrebbe essere stallman (e non dubito lo sia) ha prodotto un gran movimento ma poi il suo sw più noto … soffre del suo pseudoautismo
“Stallman, secondo la mia modestissima opinione, sta combattendo una battaglia che inevitabilmente verrà persa.”
Ti riferisci a questo del kernel linux sotto gpl2 o in generale alla libertà del software (e più in generale del sapere/cultura)?
@ daniele
non scherziamo! a parte che emacs è un programma bellissimo [io provo ctrl+x+2 in tutti i programmi ma la finestra non si divide mai in 2 :'( ] in più linux deve la sua fama e evoluzione ai server e agli ambienti universitari (dove si fanno calcoli che durano mesi interi e dove linux ha sostituito unix). In entrambi i casi i DE e gli openoffice sono del tutto superflui! serve però un sistema operativo coi controca**i, se mi passi il termine.
E quello è dovuto in parte alla stabilità del kernel, ma soprattutto alla bontà di tutto ciò che ci sta intorno. Cioè tutti quei programmi che fanno il vero sistema operativo è che sono scritti o derivano soprattutto da lavori della FSF e di stallman. Senza stallman e tutti i programmi GNU linus stava a casa sua a guardare quant’era bello il suo kernel.
solo ultimamente l’ambiente desktop assume importanza per GNU/linux, ma ancora i settori trainanti sono quei 2
La mia opinione? Esattamente *COME* in politica, dovrebbe vincere la meritocrazia: da un lato, se non fosse per T. noi oggi non saremmo qui… almeno, non con *QUESTO* kernel. Dall’altro, Stallman incarna una causa importante quanto l’ossigeno, per la libertà del software. In sintesi? No, non voglio spacciarvi l’ennesimo “In medio stat virtus” (giacché la mediocritas, per quanto mi riguarda, di “aura” ha ben poco…): al contrario, penso che – a volte – l’eccessiva radicalità di RMS & soci (e la “comunità” in questo pecca quanto e più di lui) sia improduttiva. Non dico eticamente eccepibile, anzi, ma – appunto – *IMPRODUTTIVA*. Possiamo scagliarci contro Mono, Novell etc. per anni… ma Linux è diffuso “quanto Windows 98” (che, ricordiamolo, ha cessato la sua attività da più di un lustro!) e le centinaia di distribuzioni personalizzano a tal punto i comandi da doversi leggere la documentazione anche solo per far bootare un kernel (Gentoo, Ubuntu e Fedora hanno impostazioni leggermente diverse per la stessa azione…). Ci sono problemi prioritari e decisamente più “grossi” delle questioni di principio. Perché prima o poi con Microsoft ci si deve confrontare: Apple l’ha fatto e si sta godendo i frutti del proprio lavoro *A PRESCINDERE*… eppure nessuno si lamenta di Office sul Mac, tra gli utenti di OS X. Il resto secondo me è “paccottiglia” da gossip: funziona meglio? É migliore. Punto. A prescindere da chi/come l’ha fatto. Il “purismo” non porta da nessuna parte, e nessuno “morirà puro” o, sarà ricordato per questo. Meglio, piuttosto, il *PROGRESSO*. Insieme, anche se ci si sta “sulle palle” per miliardi di motivi… :)
grande fedalmor!!!!
@felipe: Linus Torvalds “ingegnere /falsomodesto/”???
0_o
Io di lui ho visto solo la presentazione di git a google, ma era talmente piena di sparate e self-pride da cancellare qualunque cosa ‘falsomodesta’ possa aver detto in passato e dirà in futuro.
Magari git è pure un buon prodotto, ma saper comunicare propriamente le proprie opinioni (pure le ‘strong opinions’) dovrebbe essere obbligatorio per un guru (e sennò che sta a meditare su un cucuzzolo a fare?)
“dirittto di esprimere le sue opinioni” :D bel diritto, con tre t… un dirittone!
A parte gli scherzi… ma perchè uno non crea e l’altro protegge? Così almeno fanno un duo imbattibile.
@Jaba:
@Bl@ster:
Grazie, correggo subito! :)
@WaxBlood: :-D quella presentazione l’ho vista anch’io mi ha fatto morire dal ridere.
Alla fine non lo taccerei di superbia, dopotutto ha fatto una doverosa premessa dice tipo “Io sono fatto cosi’. Chi in questa sala ama SVN per me e’ uno stupido. E brutto. E puzza” (non mi ricordo se ci ha messo anche quest’ultima).
Comunque era molto autoironico e si vedeva, Torvalds non ha mai voluto fare il guru di nessuno, se suo malgrado la gente gli affibbia responsabilita’ che lui non cerca non vedo perche’ dovrebbe comportarsi di conseguenza.
Come se di punto in bianco la gente ti eleggesse baluardo morale del vegetarianesimo e tu di colpo hai il DOVERE di non mangiare piu’ le bistecchine di vitello.
(non e’ che sei davvero vegetariano vero? nel caso UPS!)
Sì, ma Stallman ci ha regalato la GPL e la Free Software Foundation. Torvals un kernel. Cavolo, solo un kernel. Non direi che “insieme stanno rivoluzinando”…
Intanto se non fosse per Stallman non avremmo la GPL, e Linux non sarebbe stato libero come è.
Per giunta il 90% del software che ti permette di utilizzare il tuo pc è GNU, con che compili il kernel, se non con GCC, per dirne una ?
Senza linus ci sono altri kernel (*BSD, Hurd, etc…) senza Stallman saresti ancora a bestemmiare e reinstallare con Windows .
@54 Anonimo
Condivido in pieno. Credo si possa esser tutti liberi di non imprigionarci in parzialità dogmatiche…e nemmeno il kernel linux è un dogma. Credo che il futuro non sarà Linux ma probabilmente sarà Gnu. La mia non è una scelta di campo ma la constatazione oggettiva della differenza di dominio. Stallman indica una prospettiva ed un progetto in cui Linux può essere ricompreso (come in parte è oggi ma come forse non sarà) mentre Torvald guarda all’oggeto specifico. Se mi si passa il linguaggio…torvald è idolatra mentre Stallman iconoclasta, volendo il primo lo sviluppo e perfezionamento dell’ oggetto della sua creazione, mentre il secondo considera gli oggetti (i sistemi operativi GNU/Linux) mezzi atti al raggiungimento di uno scopo sotanziale di libertà culturale, creativa ed economica. L’obiettivo fondamentale, il senso dell’operare li separa…e separa anche gli utenti Linux (e non solo Linux): vogliamo un sistema migliore o un sistema più giusto? Certo, lo vogliamo migliore e più giusto…ma nel percorso utopico verso il sistema ideale (va da sé che il sistema non sia necessariamente un sistema informatico) quali handicap siamo disposti a tollerare? In ultima istanza, a quale libertà aspiriamo? Stallman è portavoce di un movimento culturale dell’America d’oggi per cui libertà è libertà “da” e libertà “con” qualcuno. E’ una posizione che in America ha radici profonde, e nobilissime, e che, sebbene poco conosciute in Europa, stanno alla base del pensiero sociale di quelle componenti della società statunitense che pare oggi diano vita ad una singolare rinascita dell’interesse per Karl Marx (tra l’altro oggi corre l’anniversario della nascita di John Reed, fondatore del Communist Labor Party degli Stati Uniti) nel cuore dell’impero in declino (del resto in accordo se non con le previsioni, senz’altro con i meccanismi previsti da Marx). Torvald invece esprime il senso della libertà ancorandola al concetto di potere…il poter fare: è il concetto della libera impresa, del premio all’azione efficace e meritevole, è un concetto calvinista dell’azione…dell’opera. Io colgo il valore d’entrambe le impostazioni, l’importante non è decidere con chi stare ma capire chi siamo quando una polemichetta periferica ed esiziale ci appassiona e ci “costringe” a dichiararci. Detto questo (tutto questo inutile pippone che perdonerete) se la libertà che vogliamo è quella “stallmaniana”, libertà dai condizionamenti del capitalismo delle idee (che per esempio impedisce lo sviluppo informatico dei paesi in via di sviluppo), allora possiamo ANCHE guardare oltre Linux, ed abbandonarlo con gioia quando Hurd vedrà la luce sul serio, e possiamo con la stessa leggerezza considerare Stallmann un vecchio pazzo che ha scritto brutto ed inutile codice. Se la libertà che vogliamo è quella del capitale (nel senso nobile), del possesso del mezzo migliore (più bello, più performante) allora scegliamo Linux o Mac o Vista (Linux se siamo sensibili alla giustizia come “valore di scambio” intellettuale). Io non ho attivato i repository non-free della mia Debian…con ciò non cambierò il mondo, userei anche Ututo se non fossi un balbuziente informatico..e comunque non migliorerei il mondo, però mi affascina lo slancio radicale di Stallman, ed innegabilmente senza questi slanci teorici a fornire il perimetro, il piano di consistenza, non avremmo raffinati artigiani del software come il variago che amate tanto.
Ragazzi, volevo parteciparvi di una brevissima riflessione su questo tipo di polemiche, che in qualche modo, si sa, sono quasi inevitabili….
Il sig. Stallman ha avuto un’idea, una Grande idea, e lavora per perseguire un ideale: un mondo informatico Libero per tutti, accessibile, dove la parola fondamentale è *scelta*.
Io non apprezzo Windows, come sospetto tutti voi…, soprattutto perchè non ho alcuna scelta: il browser lo decidono loro (o almeno, ci provano!), la GUI la decidono loro (spero ancora per poco…), loro stabiliscono il BootLoader, la shell (??), i linguaggi di programmazione integrati, …e soprattutto il Kernel.
Cosa rende davvero meraviglioso e speciale il “nostro” mondo? Intanto, certo, poterlo chiamare Nostro, e poi il fatto di essere liberi. Liberi davvero.
E questa libertà, invero, non la dobbiamo affatto al sig. Torvlads, ma all’incessante lavoro del sig. Stallman. Le cose stanno cambiando, ancora una volta e sempre di più, e il sig. Torvalds dovrebbe cominciare a fare i conti con i nuovi “personaggi” che compaiono sulla scena… Oggi ci sono nuovi progetti che muovono timidamente i primi passi sotto i migliori auspici verso il futuro profetizzato dal sig. Stallman, un futuro in cui il kernel potrebbe non essere affatto Linux, ma magari OpenSolaris, che potrebbe in un futuro non remoto abbracciare la GLPv3. Siamo proprio così sicuri che il kernel del sig. Torvalds sia così insostituibile e irrinunciabile? Oggi per la giovanissima distribuzione Nexenta, basata sulla ben rodata Ubuntu Dapper Drake, sono disponibili nei repositories ufficiali già oltre 12000 pacchetti precompilati… e la comunità di OpenSolaris lavora costantemente per colmare il ritardo (rispetto a Linux) nello sviluppo di nuovi driver.
Cosa accadrà?
Nel futuro Grub/GNU/OpenSolaris (con GNOME, KDE, Xfce e tutti gli altri DE) potrebbe essere una valida e concreta alternativa GPLv3 a Grub/GNU/Linux, come anche Grub/GNU/HURD. E se dovesse arrivare quel giorno, chi ricorderebbe più le parole del sig. Torvalds? Il sig. Stallman ci ha regalato un sogno, e i sogni non possono essere sostituiti.
I kernel, dopo tutto, si.
Scusate lo sfogo, un saluto a tutti.
“…Il sig. Stallman ci ha regalato un sogno, e i sogni non possono essere sostituiti.
I kernel, dopo tutto, si…”
MITICO! :)