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“Buonasera, scusate se sono un po’ commosso…”

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ansa

113 commenti

  1. [wrong] cure

    Ne sentiremo tutti la mancanza invece, compresi quelli che non sono (o non sono stati) in grado di comprendere la statura morale di quest’uomo …

  2. raf

    Berlusconi ci ha privato del fatto per cinque anni. Uso criminoso della tv pubblica diceva, giuro che se fa qualche dichiarazione pubblica di commianto vado ad Arcore e riverso chili e chili di m**** sul suo mausoleo.

    Grazie, Enzo per tutto quello che ci hai dato e per tutto quello che ci hai insegnato.
    La tua settimana sull’espresso e i tuoi fantastici racconti ti hanno fatto diventare come un terzo nonno.
    RIP

  3. rds4ever

    Ciao,piccolo grande maestro.Ci mancherai tanto,e con te viene a mancare quel poco di onestà,semplicità e schiettezza d’animo che è rimasta in questo paese.

    Riccardo

  4. Xander

    Un saluto commosso, da tutti noi, questa volta.
    E scusaci se non abbiamo saputo onorarti, e difenderti, come meritavi.
    Ciao Enzo.

  5. raf

    PS mea culpa scusate ma nn son riuscito a trattenermi.
    Se felipe vuole togliere di mezzo il mio messaggio precedente, lo faccia tranquillamente, anzi sono d’accordo.

  6. matteo

    con Montanelli è stato il più grande giornalista del dopoguerra, un signore rispetto a certi giornalisti di adesso. Poi mi associo, spero che “quelli” che per 5 anni lo hanno censurato abbia il buon senso ora di stare zitto, ma dubito che accadrà…

  7. randolph

    Indimenticabile la sua intervista a Pasolini. Cosa avrebbero potuto darci, entrambi, se fosse stato consentito loro di continuare ad esprimere i loro pensieri?
    All’Italia mancherà un giornalista del tuo spessore. Addio, Enzo.

  8. Chuck

    Mah…!!

    era il prototipo dell’italiano che si lamenta di tutto per partito preso. Certi suoi articoli rasentano il “piove governo ladro” e altre amenità che senti dire ai pensionati al mercato. Anche la produzione letteraria non emerge certo per eccellenza, anzi…

  9. Borzo

    Complimenti Francesca per la vaccata immane che hai detto. Non ti rendi neanche conto di quello che dici… Uno dei migliori giornalisti di sempre. Ignorante.

  10. buluca

    Non ero sempre dalla sua, ma credo sia stato un grande giornalista. Soltanto chi l’ha mai letto o ascoltato con attenzione può credere che non fosse altro che un attaccabrighe, e uno scrittore senza funamboliche doti. È stato un giornalista importante per lungo tempo, sapeva che cosa sono le ingiustizie e le carenze dell’opinione pubblica, e anche negli ultimi anni era spesso capace di farti pensare con qualche spunto originale…

  11. piivi

    @francesca senza di te lo sarebbe di sicuro visto il rispetto che porti ad una persona che ha fatto la storia del giornalismo e che è morta oggi; anche se aveva idee diverse dalle tue non è un bel gesto gesto dire certe cose, dimostri tutta la tua ignoranza e la tua maleducazione.vergognati.

    @chuck sarei curioso di sapere da che pulpito vien la predica

  12. Thor

    Un unica frase… Libertà di pensiero e di espressione.
    Se ne va un grande padre.

    Grazie Enzo Biagi.

    Adesso siamo noi ad essere un pò commossi.

  13. churli

    Un addio commosso ad un grande giornalista e grande uomo…

    (francesca #25: prima di dire queste schifezze, pensa che stai parlando di una persona…)

  14. Thor

    Raga non fatevi prendere in giro dai soliti Troll.. Ignorate, Felipe, se vorrà provvederà alla moderazione.

  15. franganghi

    Una grande mente: parte della memoria storica di questo paese la dobbiamo a lui. Fortuna che sapesse scrivere così bene!

    Poche persone nel nostro paese posso dichiarare di avere una opinione rimanendo obiettivi così a lungo come ha fatto Biagi.

    Un grande giornalista, un ottimo scrittore, uno studioso ed un vero sostenitore della nostra Repubblica (lui con i fatti, niente pugnette come gli attuali sedicenti politici).

    Peccato veramente.

  16. ziabice

    Salute a te Enzo, partigiano che ha lottato per la libertà delle persone che poi gli hanno dato addosso, signorile fino all’ultimo.
    Oggi al TG1 delle 13.30 tutta quell’ipocrisia a cadavere ancora caldo dei politici e “colleghi” giornalisti m’ha fatto ribrezzo…

  17. Algaroth

    @Anonimo #7:
    Ogni opinione è lecita, ma la tua mi sembra fuori luogo in quest’occasione, e soprattutto é codardo da parte tua farla in anonimato, abbi il coraggio delle tue azioni.

    Addio signor Biagi, a me mancherà molto.

  18. klaudio

    A chi critica:

    Liberta di pensiero è essere liberi di pensare ed esporre le proprie idee.
    In tutta una vita passata a raccontare e raccontarsi non dubito che qualcuno possa non esser stato d’accordo con il suo pensiero, la differenza è che lui ne aveva uno.

    Il nostro giornalismo ha perso oggi una persona “libera”, mai arrogante,attenta alle persone e con coraggio, quel coraggio di dire cosa si pensa senza farsi troppi problemi nei confronti delle persone che cercano di far tacere chi non è addomesticato.

  19. klaudio

    « Ho sempre sognato di fare il giornalista, lo scrissi anche in un tema alle medie: lo immaginavo come un “vendicatore” capace di riparare torti e ingiustizie […] ero convinto che quel mestiere mi avrebbe portato a scoprire il mondo »

  20. viltrio

    addio ad una grande personalità, e sono felice di trovare in questo frequentatissimo blog una pagina per lui.

    sono giorni tristi, questi: vorrei ricordare anche un grandissimo scienziato che si è spento domenica: il prof [url=”http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2007-11-05_105143477.html”]Daniel Amit[/url]

  21. Stefano

    @Francesca…almeno per il rispetto nella morte di una persona potevi evitare di fare commenti in un posto dove, in qualche modo, si voleva dare un saluto allo scomparso. Il mondo non è tanto bello solo perchè esistono persone come te.

  22. LuciferSam

    “Cari telespettatori, questa potrebbe essere l’ultima puntata de ‘Il Fatto’. Dopo 814 trasmissioni non è il caso di commemorarci. Eventualmente è meglio essere cacciati per aver detto qualche verità che restare a prezzo di certi patteggiamenti. Signor Presidente Berlusconi non tocca a lei licenziarmi. Penso che qualcuno mi accuserà di un uso personale del mio programma che, del resto, faccio da anni, ma per raccontare una storia che va al di là della mia trascurabile persona e che coinvolge un problema fondamentale: quello della libertà di espressione. Non è un gran giorno per l’Italia: per quello che succede in casa e per quello che si dice fuori. A Milano, lo sapete, un piccolo aereo da turismo è andato a sbattere contro il Pirellone, orgoglio dell’architettura italiana e uno dei simboli della città. E il pensiero corre subito alle Torri di New York. Disgrazia.

    Ma c’è, anche, chi all’estero parla di crimine. Da Sofia il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non trova di meglio che segnalare tre biechi individui, in ordine alfabetico: Biagi, Luttazzi, Santoro, che, cito tra virgolette: ‘Hanno fatto un uso bieco della televisione pubblica – pagata con i soldi di tutti – criminoso. Credo che sia preciso dovere della nuova dirigenza Rai di non permettere più che questo avvenga’. Chiuse virgolette. Quale sarebbe il reato? Stupro, assassinio, rapina, furto, incitamento alla delinquenza, falso e diffamazione? Denunci. Poi il Presidente Berlusconi, siccome non prevede nei tre biechi personaggi pentimento o redenzione, pur non avendo niente di personale, lascerebbe intendere, se interpretiamo bene, che dovrebbero togliere il disturbo.

    Signor Presidente Berlusconi, dia disposizione di procedere, perché la mia età e il senso di rispetto che ho per me stesso mi vietano di adeguarmi ai suoi desideri. Sono ancora convinto che in questa nostra Repubblica ci sia spazio per la libertà di stampa. Ci sia perfino in questa azienda che, essendo proprio di tutti, come lei dice, vorrà sentire tutte le opinioni. Perché questo, signor Presidente, è il principio della democrazia. Sta scritto, dia una occhiata, nella Costituzione. In America, ne avrà sentito parlare, Richard Nixon dovette lasciare la Casa Bianca per una operazione chiamata Watergate, condotta da giovani cronisti alle dipendenze di quel grande e libero editore che era la signora Katharine Graham, proprietaria della Washington Post. Questa, tra l’altro, viene presentata come la tv di Stato, anche se qualcuno tende a farla di Governo, ma è il pubblico che giudica. Nove volte su dieci, controllare, ‘Il Fatto’ è la trasmissione più vista della Rai. Lavoro qui dal 1961 e sono affezionato a questa azienda. Ed è la prima volta che un Presidente del Consiglio decide il palinsesto, cioè i programmi, e chiede che due giornalisti, Biagi e Santoro, dovrebbero entrare nella categoria dei disoccupati. L’idea poi di cacciare il comico Luttazzi è più da impresario, quale lei è del resto, che da statista”.

    Enzo Biagi

    R.I.P.

  23. zakk

    Oggi alla Feltrinelli c’erano i suoi libri in bella mostra in vetrina (fino a due giorni fa probabilmente erano nascosti sull’ultimo scaffale)… Mi ha dato un po’ fastdio… Ma aspettare due giorni, no eh?!?

  24. Francesco

    Sono profondamente dispiaciuto per la perdita del Grande Enzo Biagi. Non sempre ho condiviso le sue opinioni… ma probabilmente è solo colpa delle mie convinzioni ed idee politiche ben radicate e, ovviamente diverse dalle sue. Anche se sono sempre stato a favore di Berlusconi (non guardatemi male, per favore) stavolta devo dare ragione ai fatti: Berlusconi ha fatto una gran carognata nei confronti del gran Giornalista e di tutti gli italiani. Probabilmente chiunque fosse stato al posto di Berlusconi avrebbe fatto lo stesso, ma questo non lo possiamo sapere.
    Rimane solo da dire che è stato, nel bene e nel male, uno dei veri e grandi Giornalisti del nostro amato Paese.
    Per favore abbiate rispetto di Lui, almeno come persona.

  25. Daniele

    Un saluto ed il rimpianto per la scomparsa di una persona INTELLIGENTE. A prescindere dal colore, dal credo religioso, dai gusti alimentari e dalle idee politiche, Biagi è stato prima di tutto un grande giornalista, intelligente, preparato e mai banale, caratteristiche che sembrano non essere più di moda nel mondo della TV.
    PS: ci sono pensieri che non meritano nemmeno una @ …

  26. Pedro

    @27 oltre alle discutibili opinioni su Biagi e sul suo stile giornalistico, credo che anche i pensionati del tuo supermercato meritino rispetto se non altro perché qualcuno di loro ha sicuramente lottato per darti le libertà che hai oggi

  27. Chuck

    @ kARL
    non accetto insulti, grazie.

    ma l’hai mai letto un libro di Biagi?
    e i suoi articoli in prima pagina sul Corriere?
    sarebbero alta letteratura o grande giornalismo? sembra di sentire i pensionati in piazza.
    Mi spiace, ma – E NON STO FACENDO UN DISCORSO POLITICO – se cercate la grandezza non guardate Biagi… a 80 anni, poi, uno dovrebbe stare in pensione e non a fare la comare sulla prima pagina del Corriere.

  28. altidore

    @Chuck
    cortesemente vai a trollare altrove grazie!
    Non ti senti perlomeno un po’ infantile a giudicare una comare un grande del giornalismo lodato all’unanimità. Prova a fare un bagno di umiltà e confronta il tuo pensiero di (20enne? 16enne? 30enne?) con quello di quest’80enne che, come amava dire, era un vecchio cronista e quindi raccontava quel che vedeva.
    Chiudo qui. Inutile polemizzare…mi piacerebbe solo sapere chi sono i Grandi giornalisti per te ma ho paura di conoscere già la risposta: forse Emilio Fede?

  29. klaudio

    @chuk
    “a 80 anni, poi, uno dovrebbe stare in pensione e non a fare la comare sulla prima pagina del Corriere”

    Ti auguro veramente di arrivare a 80 con almeno la metà della lucidità ed intelligenza di Enzo Biagi, anche se a giudicare dal tuo post il miglioramento dovrebbe essere veramente consistente.

  30. Thor

    Imho è sempre la stessa persona che prima ha cambiato un paio di nick e poi ha piazzato bellamente il suo vero con il link al blog per farsi publicità…

    Troll.

  31. Xio

    Quoto totalmente 16.Matteo e Piivi.

    di Francesca & c. spero che ne potremo fare mooolto a meno che di un solo decimo di un Biagi ed un Montanelli.

    Ciao

  32. shady

    Anche se all’ultimo ti hanno impedito di parlare, raccogliamo il tuo insegnamento e continueremo a coltivare liberazione!!

    Ciao Enzo.

  33. Feyrtis

    Dopo aver letto tutti i commenti precedenti al mio (esclusi i troll) non ho quasi parole, quello che volevo scrivere è stato già detto. Umilmente mi unisco a tutti voi..

    Ciao Enzo, e grazie.

  34. Superpiffer

    Peccato che qualcuno ti abbia impedito di continuare il tuo lavoro privandoci del tuo classico commento imparziale e oggettivo…
    Addio grande Enzo

  35. johnny

    Il grande personaggio. Grazie Enzo per tutto quello che ci hai dato. Il suo modo di affrontare la realtà, in termini duri ma anche ironici.. quest’uomo con la sua grande esperienza anche di combattente ha saputo sempre sorridere gentilmente al successo come alla sventura.. se n’è andato cosi.. senza tanto rumore, quasi in punta di piedi, quasi volesse ancora una volta riflettere il suo modo di essere, crudo ma leggero.

    Grazie Enzo Biagi.

  36. johnny

    Quasi dimenticavo.. il post di felipe mi ha suscitato grande emozione.. felipe hai saputo rendere esattamente l’idea con quella televisione “interrotta”.

  37. Ecas

    Riposa in pace Enzo!

    Spero che quelli che ti hanno censurato per 5 lunghi anni stanotte non dormano per la vergogna. La censura è l’arma di uomini subdoli che hanno paura di far emergere la verità..

  38. Irish Dragon

    Non vedo altri grandi giornalisti da queste parti. Non vedo altre personalità dotate dell’ironia sottile di Biagi, della sua signorilità e della sua capacità di far riflettere. Poteva non piacere, ma in questo giornalismo italiano che sembra essere finito nell’oblio della finta informazione, lui faceva un po’ da garanzia. Basterebbe anche solo pensare al come, ricordando Biagi, oggi alcuni giornalisti NON abbiano minimamente accennato al famigerato “editto bulgaro”. Però in compenso ci sono state le “scuse” di Berlusconi… certo, ne sentivamo veramente il bisogno dopo quanto successo.

    Addio Enzo e grazie.
    (…e grazie anche a Felipe per il post)

  39. flux

    Un saluto commosso… anche da parte di quelle persone che oggi non ti onorano facendo dell’inutile politica, in un momento inopportuno. Grazie

  40. Franz

    Ciao Enzo e grazie…

    Un apprezzamento anche per Felipe e per la citazione di LuciferSam, doverosa in tempi di amnesie così frequenti…

  41. unwiredbrain

    Giù il cappello, un grande, forse il più grande, è appena sceso dal palco.

    Giù il cappello per chi ha difeso così strenuamente, prima coi partigiani, poi con la penna, la mia libertà.

    Giù il cappello per uno talmente retto che perfino il settimo uomo (?) più potente al mondo (!) ne ha davvero paura.

    Giù il cappello e dite grazie. Per Lui mi sembra il minimo.

    Grazie. Infinite.

    Nessuna frase, nessuna parola potrà mai esprimere l’orgoglio che abbiamo per Te.

    Nessuna frase, nessuna parola potrà mai esprimere quanto Ti dobbiamo.

    Grazie. Per sempre.

  42. Mazzi

    Requiescat In Pacem.

    Per l’uomo Biagi: Dio abbia in gloria alla sua anima, come tutte le povere anime cadute di questo mondo.

    Per il giornalista Biagi: era pessimo, il “teorico dell’ovvio”. Pessimi i suoi libri di storia, in puro stile retorico quelli sulla resistenza e sulla seconda guerra mondiale. Pessimi i suoi articoli, che sembravano scritti da una comare, tanto pieni di banali ovvietà.

    Pessimo, oltretutto, nella coerenza. Anzi, mistificatore del suo passato, di uno che fu partigiano soltanto quando era arrivato il momento di “saltare sul carro dei vinti” e che, passata qualche decina d’anni, sostenne d’esser stato partigiano ed antifascista da sempre. Questo alla pari degli altri “teorici dell’ovvietà” tipici dell’intellighenzia italiana (basti pensare alla figuraccia di Norberto Bobbio…).
    Pessimo anche nella morte. S’era appuntato al petto, prima del trapasso, la spilletta di Giustizia e Libertà. Ma fino al 1944 riceveva allegramente le sovvenzioni dalla Repubblica Sociale Italiana; rimaste famose le “tremila lire” gentilmente concessegli dal Minculpop, come risultò dalle lettere tirate fuori da Giannetto Bordin. Questo nell’anno di Marzabotto e delle Fosse Ardeatine.

    Insomma, un giornalista da dimenticare, degno portabandiera di questa repubblica delle banane, ed un esempio da additare ai nostri figli affinché si impegnino a non essere come lui.

  43. chiaretta

    Hai messo proprio un’immagine…adatta.
    …Addio,Enzo.

    Peccato,per quello che ti hanno fatto e hanno fatto di te quando ancora avevi TANTO da dire
    e da dare…che adesso abbiano la compiacenza di tacere,i…coccodrilli.

  44. Chuck

    @ Mazzi
    ti quoto in pieno. Biagi e Montanelli sono stati in Italia sinonimo di banalità e ovvietà, di opportunismo e di allegra incoerenza. meritiamo di meglio.
    e lo ripeto per l’ennesima volta: non sto facendo un discorso politico. Abbandoniamo le partigianerie e sviluppiamo senso critico, farà bene a noi e alla repubblica …

  45. spicchiodiluna

    Inutile usare retorica, tanto lo ricorderemo per quello che gli hanno fatto negli ultimi anni. che schifo. infangare il ricordo di un uomo che ha dato tanto per il giornalismo italiano che non ha ancora tagliato il cordone ombelicale

  46. belze

    come quando è morta Oriana Fallaci, tutta italia si è dispiaciuta, perchè una grande giornalista era morta. Io non condividevo quasi più nulla di quello che scriveva, negli ultimi anni, e così molti altri. Eppure mi è parso che, la gente si sia dispiaciuta ugualmente…rispettando le posizioni degli altri. Perchè non può accadere anche questa volta, attorno ad un uomo con i suoi difetti, perchè ne aveva sicuramente anche lui, ma che almeno qualche pregio lo aveva.
    Una volta qualcuno disse “non condivido le tue idee, ma farò di tutto perchè tu possa esprimerle”…non dimentichiamoci queste parole, Enzo Biagi non lo aveva fatto.

  47. Mazzi

    @ Chuck
    Giustissimo accomunare Biagi e Montanelli: il “finto partigiano” con quello che andava a chiedere i soldi a Licio Gelli per finanziare il suo giornale…. Uno rappresentava la sinistra, l’altro la destra, ma entrambi erano accomunati dalla Forchetta (ed infatti erano ottimi amici)

    Sciocca pure leggere di quelli che trattano Biagi come un “martire della libertà”. Solo la deficienza politica di Berlusconi è riuscito a martirizzarlo pur senza essere martire, pur avendo basato la sua carriere giornalistica sul racconto dell’ovvietà, in un giornalismo che magari (molto all’apparenza) sembrava non far contento al potente di turno ma che faceva contenti i potenti tutti insieme.

    Non capisco come gente di sinistra come me possa osannarlo. Evidentemente basta solo essere andati contro Berlusconi una volta nella vita per entrare nell’empireo dei santi della sinistra. E se questa gente lo esalta lo fa solo per ignoranza, o peggio per malafede.
    Osannare Enzo Biagi quale giornalista equivale ad infangare la memoria di Peppino Impastato, Mino Pecorelli, Mauro de Mauro, Mario Francese e le altre decine di giornalisti MORTI AMMAZZATI per aver raccontato la verità. Cosa che Biagi non ha mai fatto (ed infatti è morto ad 87 anni, ricco e nel suo letto). Ed anche quella dei veri partigiani, morti ammazzati anche loro sulle montagne per difendere la libertà e che di certo non erano finanziati dal Minculpop come la buon’anima di Biagi.

  48. Mazzi

    @ sa

    Fede non c’entrava un bel nulla nel mio discorso, che evidentemente non hai compreso appieno. Qui non si tratta di uno stupido dibattito fra plebi veltroniane e plebi berlusconiane.
    Ma, siccome mi trascini a forza in una simile diatriba, devo ammettere che, ad essere sincero, riconosco molta più onestà morale ad Emilio Fede che a Biagi. Il primo non ha mai preteso di essere qualcos’altro da un giullare, un cliens della gens berlusconiana, né di fare informazione imparziale o “moralmente superiore”; non si è mai inventato passati nella partigianeria e, comunque, non ha mai agiografizzato il suo passato per costruirci un’autorità per il presente, né si è mai auto-canonizzato come “modello”
    Tutte cose che Biagi invece ha fatto, facendoci sopra anche una ricca morale.
    Insomma, il paragone tra i due non è neanche lontanamente proponibile.

  49. Pingback:PauLoX

  50. ZioLupo

    @Mazzi

    Mi pare che tu non sappia fare altro che detrarre, e comunque lo fai in malomodo.
    Biagi è stato un giornalista, punto.
    Per 70 lunghi anni ha avuto il dono dell’imparzialità, la chimera italiana che forse un giorno tornerà a farci dono di un giornalismo slegato dai poteri e dal business del controllo, che ormai ha sostituito lo Stato e l’Informazione.

    Che il signore si sia poi vantato, fatto martire o giullare sono considerazioni inutili.
    Aveva un lavoro che ha svolto, ripeto, per settanta lunghi anni con costanza dedizione e successo perfino, cosa che non è da tutti. E’ stato censurato, è stato ostacolato in più occasioni non solo dal Tappo, anche da Cossiga; nonostante ciò, ha sempre saputo uscire da certe situazioni imbarazzanti con compostezza, classe, e una sana dose di schiettezza in questi tempi manca, e mancherà ancora per un bel pezzo.

    Detto questo, tenetevi la vostra dietrologia di partito.

  51. fabio

    morto Montanelli… morto Biagi… sono colpi ancora più duri pensando a cosa offre il “giovane” giornalismo italiano.

  52. senza censurA

    grande cronista, un vero socialista del secolo scorso, un vero galantuomo…ciao Enzo.

  53. Lorenzo

    @ Chuck e Mazzi
    “Partigianismo” non sapete dire di meglio ma voi sapete almeno chi siano i partigiani.. oppure no forse i vostri antenati erano gerachi e allora tutto sarebbe chiaro… ma almeno avere la maturità di non scrivere ma non si può pretendere nulla da gente come voi, tutti sono pronti a sparlare quando l’interessato non può più replicare…

    Quoto sa in pieno c’è proprio bisogno dei lecchini e dell’informazione controllata…

    Addio Enzo ci mancherai ci manchi già R.I.P.

  54. Daniele

    Ma non doveva essere un saluto? Questa è l’ immagine dell’ italia (i minuscola) si LITIGA sempre e si cerca di essere in disaccordo e di polemizzare SU TUTTO! Vergogna sin dalle piccole cose…

  55. Gasolino

    devo ammettere che, ad essere sincero, riconosco molta più onestà morale ad Emilio Fede che a Biagi.
    Allora anche Riina ha più “onestà morale”, come dici tu: neanche lui ha mai preteso di essere più di un boss mafioso, un assassino, un’estortore. É sufficiente essere coerenti per essere “moralmente onesti”? Non affannarti a rispondere, non vorrei che ti sforzassi troppo il cervello…
    Biagi era un cronista, ma questo non gli impediva di esprimere a viso aperto la sua posizione, favorevole o no al padrone di turno. Ha fatto degli errori? Chi non li ha fatti “scagli la prima pietra”, come disse qualcuno. Ma merita rispetto, al contrario della masnada di finti giornalisti che per essere bipartisan danno sempre due versioni opposte di ogni notizia. Un fatto è un fatto, mentre il giornalismo italiano di oggi è fatto solo di opinioni.

    Un saluto affettuoso a un uomo onesto, merce rara, come sempre.

  56. raf

    Buonasera… Buon Riposo Enzo.
    Speriamo che lassù il Presidente non ti oscuri…
    Ma siamo sicuri che non l’avesse già intervistato :’)

  57. TeoLinuX

    Un R.I.P. per l’uomo, per quanto riguarda il giornalista straquoto ogni intervento di “Mazzi”

  58. MarcoZ

    Mi associo a Mazzi e Chuck (che non sono troll, badate. Forse chuck ha fatto un intervento molto a là troll, ma non lo è.). Pace all’anima sua, la merita dopo aver vissuto l’inferno. Ma come giornalista è meglio non parlarne.

  59. stambec92

    Sono giovane, lo si capisce dal mio nick, e di lui non ricordo molto…Ma una cosa mi è rimasta: le sere di qualche anno fa quando mio papà faceva di tutto per vedere Il Fatto di Enzo Biagi, e io non capivo.
    Forse ora capisco. Riposa in pace.

  60. dal Corriere

    Quanta falsità e ipocrisia ho letto e sentito nelle ultime 24 ore su E. Biagi. A parte il cordoglio per una persona che muore, quanti possono dire di averlo conosciuto sufficientemente bene? Biagi si definiva un cronista, per la precisione era un cronista SCHIERATO. P.e. il famoso editto bulgaro: a chi ha la memoria corta, ricordo che 3 giorni prima delle elezioni politiche del 2001, il Sig. Biagi, durante la trasmissione “Il fatto”, fece questa domanda a Montanelli – Indro, se vincesse Berlusconi, pensi che poi ritorneremo a votare? – Fu per questa carognata che Berlusca lo accusò di utilizzo criminoso del mezzo televisivo – QUESTO IL FATTO VERO INCONFUTABILE – Per chi avesse avuto modo come il sottoscritto di leggere i suoi editoriali degli ultimi anni sul CdS: erano editoriali fotocopia, di una banalità sconcertante, conditi delle solite citazioni (sic!) dove Biagi non faceva altro che insultare Berlusca (invito a rileggerne qualcuno). Ho letto, sempre sul CdS e poi l’ho visto ripetere in TV questa frase “Ogni sera faccio l’appello di tutti gli amici che mi mancano” peccato che questo lo lesse da un editoriale di Oriana Fallaci, sempre sul CdS. Per farla breve, i grandi maestri del giornalismo sono/furono ben altri a cominciare da Scalfari e Montanelli. Per concludere, Biagi è stato un mediocre giornalista ed un gran maestro solo nel presentarsi in TV con quell’atteggiamento mite e compassionevole, apposta per accattivarsi le simpatie del pubblico.

  61. dal Corriere 2

    Controcorrente
    Lettore_3596
    Mercoledi 7 Novembre 2007, 19:08
    Col rispetto dovuto ai morti, Biagi non era un grande gironalista, e per di più era opportunista e voltagabbana, amico e lacché dei potenti che fingeva di snobbare. Ha confuso la TV di stato con un vitalizio, non accettando che in democrazia c’è chi va e chi viene, solo nelle dittature la gente resta al proprio posto fino alla morte. Ha scritto libri noiosi, con pensieri raccogliticci e ripetuti fino alla noia. Provate a leggere i suoi editoriali , per una volta senza bearvi degli insulti a Berlusconi, che fan tanto “avanti o popolo”, e provate a leggerli con un occhio al soggetto, al verbo e al predicato: meno che mediocri, con i temi riciclati da anni sui termosifoni ed i cappottini, la rata del gasolio e l’arrivo della scuola e dell’inverno, banalità che metteva sul quotidiano e da tutte le altre parti dove poteva dire la sua (sempre la stessa). Piantatela con la retorica, ci sono giornalisti molto migliori che non avranno mai le opportunità che ha avuto lui, del tutto immeritate. Icona fasulla di una libertà a senso unico.

  62. piivi

    caro il mio fenomeno, io quella puntata del fatto l’ho vista, me la ricordo ancora, come ho visto quella con l’intervista a benigni: ti faccio notare un piccolissimo particolare, che forse nella tua immensa saggezza hai volutamente tralasciato: montanelli non era propriamente un comunista staliniano leniniano mangiabambini, sai? Era tutto l’opposto, e si è permesso di criticare aspramente il “mentecatto” (evito di citare il nome, dico solo silvio b., anzi no, berlusconi s.) dopo anni e anni di “supporto” allo stesso. Se tu preferisci guardare porta a porta cn bruno vespa, oppure i servizi dei vari tg, specchio dell’italica spaventosa ignoranza, sei libero di farlo, ma per favore evitaci le perle di saggezza da finto intellettuale

  63. piivi

    @mazzi informati meglio su emilio fede, forse i tuoi 15 anni nn ti permettono di sapere qlc di più su quello che (un tempo) era un ottimo giornalista e non un clown come lo è ora.

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