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Roundabout

Se questa Roundabout degli Yes fosse una cena romantica, invece delle candele ci sarebbero fuochi d’artificio ad illuminare i nostri volti.

[audio:Roundabout.mp3]

Sontuosa, barocca, esagerata, preziosa, lussuriosa, intricata, pretenziosa, raffinata, eclettica, superata, inglese, difficile, irripetibile, poliedrica, progressiva, caleidoscopica, grassa, allucinata…

I’ll be the roundabout
The words will make you out ‘n’ out
I’ll spend the day your way.
Call it morning driving thru the sound and
In and out the valley.
The muses dance and sing
They make the children really ring
I’ll spend the day your way
Call it morning driving thru the sound and
In and out the valley.
In and around the lake
Mountains come out of the sky
and they stand there
One mile over we’ll be there and we’ll see you
Ten true summers we’ll be there and
Laughing too
Twenty four before my love you’ll see
I’ll be there with you
I will remember you
Your silhouette will charge the view
Of distant atmosphere.
Call it morning driving thru the sound and
Even in the valley.
In and around the lake
Mountains come out of the sky
and they stand there
One mile over we’ll be there and we’ll see you
Ten true summers we’ll be there and
Laughing too
Twenty four before my love you’ll see
I’ll be there with you
Along the drifting cloud the eagle searching
Down on the land
Catching the swirling wind the sailor sees
The rim of the land
The eagle’s dancing wings create as weather
Spins out of hand
Go closer hold the land feel partly no more
Than grains of sand
We stand to lose all time a thousand answers
By in our hand
Next to your deeper fears we stand
Surrounded by million years
I’ll be the roundabout
The words will make you out ‘n’ out
I’ll be the roundabout
The words will make you out ‘n’ out.
In and around the lake
Mountains come out of the sky they
Stand there
Twenty four before my love and I’ll be
There.
I’ll be the roundabout
The words will make you out ‘n’ out
We spend the day your way
Call it morning driving thru the sound and
In and out the valley
In and around the lake
Mountains come out of the sky and they
Stand there
One mile over we’ll be there and we’ll see You
Ten true summers we’ll be there and
Laughing too ooo
Twenty four before my love you’ll see I’ll be
There with you.

…ma soprattutto, soprattutto emozionante.

0 commenti

  1. fax

    ;)
    è uno dei dischi che ho ascoltato di più negli ultimi anni.
    e qui il bassista è da :sbav:

  2. Max__

    Ah beh.. se la mettiamo cosi’..
    Vedo e Rilancio:
    Looking for someone
    I guess i’m doing that
    Trying to fìnd a memory in o dark room.
    Dirty man, yau’re looking Iike a Buddha – I know you well.
    Yeaah
    Keep on a straight line.
    I don’t believe I can,
    Trying to flnd a needle in a haystack,
    Chilly wind you’re piercing Iike a dagger – it hurts me so.
    Yeaah
    Nobody needs to discover me – l’m back agoin
    You see the sunlight through the trees, to keep you warm
    in peaceful shades of green
    Yet in the darkness of my mind
    Damascus wasn’t far behind.
    Lost in a subway
    l guess l’m losing time
    There’s a man looking at a magazine
    You.’re such o fool, your mumbo-jumbo never tells me anything.
    Yeaah
    Nobody needs to discover me – l’m back again
    You feel the ashes from the fire that kept you warm
    its comfort disappears
    But still the only friend I know
    Will never tell me where I go.
    Looking for someone
    And now l’ve found myself a name
    Gone away – leave me – all that i have i will give
    Leave me – leave me – all that i am i will give.

  3. MarKco

    Negli Yes c’è di meglio, ma è comunque un brano che ha fatto storia.
    Bertoncelli (o era Sisti?) una volta in una recensione lo descrisse come “il loro inno nazionale”

  4. io

    n. 4,
    Trespass …
    meglio i Genesis, più compatti e finalistici.
    gli yes li adoro ma più come demo delle capacità tecniche che si possono raggiungere che come compattezza del gruppo …
    gli yes rappresentano nel bene e nel male il progressive-rock:
    tecnica allucinante ma talora vuota e priva di visione di insieme.
    inviterei il conterraneo (corregionale anche se pare una parolaccia …) pollycoke a dare un orecchio ai gruppi progressive italiani degli anni 70.
    secondo molti dopo gli inglesi sono considerati il meglio, ed io concordo appieno !!!
    ascoltate ad es. qui: questi sono i Cherry Five, futuri Goblin (profondo rosso…) grandiosi “emuli” degli yes (qualcuno ha scritto che sono emuli migliorati degli yes …)
    http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendid=237500486
    … e datevi da fare, il progressive-rock anche quello italiano inspiegabilmente dimenticato merita tantissimo …
    buon ascolto

  5. emilysecretsband

    Ho ascoltato quell’album ( fragile ) solamente perchè l’avevo visto su School Of Rock =P
    Altrimenti ne avrei ignorato l’esistenza chissà per quanti anni ^^

  6. nightwach

    ma quanti progessivi qui su polly!!!
    un consiglio, provate ad ascoltare Felona e Sorona de Le Orme…poesia pura…

  7. nightwach

    ma quanti progressivi qui su polly!!!
    un consiglio, provate ad ascoltare Felona e Sorona de Le Orme…poesia pura…

  8. overhill

    Concordo con chi dice che gli Yes, pur avendo una tecnica d’insieme grandissima (e un grandissimo feeling) sono “freddi” nella realizzazione finale, quasi i loro brani fossero degli esercizi di stile, in cui i singoli elementi sono più importanti della somma.
    A parte che a me Wakemann sta cordialmente sulle scatole, essendo un fan degli ELP (anzi, di Emerson, e anche in tempi recenti di Rudess)
    Le Orme: sono dei grandi! Felona e Sorona l’ho sentita su un video tratto da un live… incredibile! :-)

  9. io

    n. 13,
    questo è il dilemma di fondo della musica dei primi ’70.
    altisonanti e stordenti ma freddini e narcisi, (ELP, Genesis, Yes, KC, VDGG, Soft Machine … etc) …
    … o tecnicamente modesti ma suadenti ed acchiappanti? (P(ink)F(loyd) … altri non ne conosco, non è il mio stile preferito )
    io mi schiero per i primi, anche perchè a parte alcuni eccessi effettivamente pedanti sono state scritte pagine immortali della musica tutta e non solo rock:
    genesis, King Crimson, Gentle Giant, i primi Soft Machine, Robert Wyatt, Van der Graaf Generator, Peter Hammil da solista, ecc. …).
    Meglio l’eccesso che la piatta e ripetitiva noia …
    PS: menzione speciale per i PF dell’era Barrett, mooolto meglio di ciò che venne dopo …

  10. Corrado

    Non sono d’accordo con chi dice che gli yes non hanno anima.
    Voglio dire: hanno creato capolavori del progressive come Heart of the sunrise o close to edge… E’vero però che hanno avuto tantissime formazioni, di sicuro le ultime non all’altezza del loro nome, ma ai tempi degli yes mark2 e mark3 (Bruford uno dei migliori percussionisti di sempre imho) c’era così tanta genialità… e poi suonava anche un certo Steve Howe…
    …sarà che gli yes sono stati il mio primo amore progressive…
    comunque vi consiglio di ascoltare, a proposito di symphonic prog italiano, Contaminazione dei Il rovescio della medaglia. Secondo me uno dei più bei dischi prog in circolazione…
    p.s: grazie felipe per questo brano fantastico. Non me lo aspettavo…

  11. Nick

    Non ci credo… vengo a leggere Pollycoke e sento parlare della musica che ascolto tutti i giorni… e sento nominare ELP e Gentle Giant e Genesis e King Crimson… oggi deve essere il giorno più bello della mia vita (in genere quando esprimo i miei gusti musicali la mimica facciale del mio interlocutore è particolarmente esplicativa e non porta a nessuna evoluzione positiva del discorso…)
    Però vi siete dimenticati dei Jethro Tull (sebbene questi si siano fatti soffiare il diritto di essere riconosciuti come icona del progressive con alcuni lavori non troppo progressive…)

  12. tyrchyus

    Io li ho sentiti dal vivo quando sono venuti a brescia.. e guardate che le emozioni si “tagliavano con un grissino”… perchè dite che non c’è coesione finale nelle loro canzoni???
    Se fanno progressive mi pare normale che vogliano dimostrare in primis a se stessi di fare dei tecnicismi assurdi…(infatti li ho sempre adorati per questo)…poi ci sono canzoni come “i see you” che non si direbbero propriamente progressive….
    Ma sti qua perchè non dovrebberò essere compatti? non riesco a condividere minimamente la vostra tesi…

  13. civitz

    Davvero fantastico vedere così tanti cultori di linux e musica prog allo stesso tempo…
    Quoto in pieno Nick… e già che ci sono aggiungo i Camel, che ho cominciato ad ascoltare di recente.
    P.S. grande Felipe, ho scoperto il tuo blog per caso un anno fa ma da allora non ho mai smesso :D

  14. gesualdo

    la storia degli yes freddi o tutta tecnica e poca concretezza è una delle leggende urbane più antiche del rock. ad oggi sono uno dei gruppi progressive (insieme ai van der graaf generator) che regge meglio il passare del tempo. alcuni capolavori dei genesis, pur rimanendo capolavori, come sound e come produzione sono incredibilmente ancorati a quel periodo e mostrano i segni degli anni che passano. alcune soluzioni degli yes, invece, sorprendono per l’aver anticipato i tempi e riuscire a suonare ancora attuali. non parlo tanto del disco da cui è tratta questa canzone (quello, sì, un po’ muffoso, bencè capolavoro), quanto di close to the edge; la sola siberian kathru mostra quanto siano basate su preconcetti le critiche maggiormente rivolte a questo gruppo.
    del resto, rispetto alla stragrande maggioranza dei gruppi progressive, gli yes avevano un gusto per il melting pot rimasto ineguagliato: in siberian kathru, per esempio, si può sentire una chitarrina funky, un ritmo beat, dei coretti alla beatles, il jazz, la classica (e vabbè, sempre prog è) e l’hard rock. tutti fusi in un pezzo orecchiabilissimo e ben bilanciato.
    poi le porcate le hanno fatte pure loro.
    preciso che non è mia intenzione scatenare una flame war tra fan degli yes e dei genesis. sono stati entrambi dei grandi gruppi e non ha senso fare classifiche.

  15. io

    n. 20,
    si però tu hai citato l’unico album degli yes bello bello e non solo di facciata ma con tecnica finalizzata al discorso musicale (ricordandoti che la critica unanime li aborrisce con forza, esagerando tuttavia sec me …) …
    e dei genesis ti ricordo invece the lamb lies down on broadway che sia come suoni (c’è pure brian eno – enossification) che come testi ed arrangiamenti (…es. back in NYC …) è più avanti persino dei pur belli(ssimi) e futuri a trick of the tail e wind and wuthering …
    inoltre non te la prendere, io adoro i genesis visceralmente, degli yes mi piace tantissimo (l’ho acquistato orrigginale …) close to the edge, ma i VDGG non c’azzeccano nè con gli uni nè con gli altri.
    Hanno costruito da soli un sottogenere di progressive meno barocco e virtuosistico ma tremendamente più profondo e psicologico. Pawn hearts per me è uno dei dischi più belli della storia della musica ed invito chiunque qui si definisca musicofilo ad ascoltarlo almeno una volta, altrimenti presenterà sempre un immenso vuoto di preparazione …
    PS: a me degli yes piace tanto pure la vetusta astral traveller la ricordi ?

  16. Anonimo

    JESU CRISTO!
    Progressive sul mio pollycoke?
    Degli Yes il mio preferito e’ Close to The Edge, ma ultimamente vado piu’ di Fusion.
    A meta’ strada fra l’uno e l’altro consiglio gli East of Eden e Where have I Known you Before dei Return to Forever.
    Ah, e che si sentano piu’ Arti e Mestieri!

  17. io

    n. 22,
    concordo su Arti e Mestieri (ascoltare il fantastico live in giappone di pochi anni fa … tecnica e stile allucinanti !!!!!).
    rilancio (in area fusion-prog) con Perigeo, Cincinnato, i fantastici Maxophone (+ prog che fusion, ma ascoltare Fase), i Picchio dal Pozzo, Napoli Centrale, Showmen, Agorà, Etna, Duello madre, Nova, Il Baricentro, Gialma3, Bauhaus (quelli buoni, italiani del 1974), ecc.
    MA SOPRATTUTTO
    A A A – R R R R – E E E E E E – A A A A A ! ! ! ! ! ! !
    un supergruppo che anche all’estero se lo sognano !!!!!!
    … e questo solo x restare in ambiro prog-fusion italiana anni ’70 !
    ;-)

  18. Max_

    Gia.. Demetrio… (a cui sono riuscito a stringere la mano)…
    aveva ragione..
    gli Dei se ne sono andati gli Arrabbiati sono … restati
    :(

  19. gufetto

    @ io
    A mio modesto parere la critica non ha mai capito gli Yes dei ’70.
    Io amo molto il prog e credo di conoscere tutti i gruppi dell’epoca abbastanza a fondo…. Negli Yes certamente c’è una predominanza della tecnica, un po’ di boria e voglia di stupire, ma sicuramente la loro non era solo una collezione di esercizi di stile.
    Dischi come Close to the Edge, pezzi come Awken o The Gates of Delirium sono affreschi musicali liricamente molto profondi e sempre forieri di intense emozioni. La loro ricerca della mistica perfezione della musica più di una volta ha prodotto opere d’arte intramontabili. Pur con tutti i limiti, gli eccessi e con parecchi pezzi non proprio riusciti, ritengo gli Yes uno dei più alti risultati del prog anglosassone.
    Per chi non li conoscesse, consiglio di riscoprire anche gli Anglagard…. :-)

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