Non so cosa stesse fumando Justin Frankel di Nullsoft quando ha deciso il nome di Jesusonic, ma se i risultati sono di questa portata, credo che potrei contattarlo solo per sapere da chi si rifornisce… e per fargli i complimenti per questo piccolo gioiellino!
Cos’è
Jesusonic è un piccolo Rack virtuale per trasformare ogni insipido suono della vostra nuda chitarra attaccata al PC in un’orgia di effetti abbastaza credibili. Ne ho scoperto l’esistenza leggengo un commento sul blog di Paolo Borelli (co’ una ere).
Jesusonic è disponibile per Linux, Windows e MacOS. La versione per pinguini è distribuita sotto forma di tarball contenente l’applicazione già compilata – i sorgenti non sono disponibili – e avviabile con il semplice comando:
felipe@pollycoke:~/jesusonic-0.991-linux-x86$ ./jesusonic -mode ALSA
Previsto anche il mode OSS, se volete provare, leggetevi l’help per sapere quali altri paramentri potete passare al comando (es. -bps).
1. Simulatore di amplificatori storici
Non si scappa, da Jimmy Jimi Hendrix in poi la prima cosa che ogni chitarrista deve fare quando si trova di fronte ad un rack è controllare a tutto volume che voce ha la distorsione :D
Con Jesusonic potrete sbizzarrirvi ma non troppo. Diciamo che se vi piacciono i suoni storici, Fender, Marshall, Mesa, Vox, siete a posto. Non cercate suoni Nu Metal perché non ci sono.
2. Effetti digitali a go-go
Ci trovate un bel po’ di classici effetti: oltre alle molteplici distorsioni storiche ci sono fuzz, vari delay (ma nessun reverbero), phaser, flanger, chorus, tremolo, sono disponibili anche vari filtri, limitatori e sintetizzatori… manca solo il mio amato wah ma c’è da sperimentare per ore ed ore!
3. Utilità per l’ingegnere del suono che è in voi
Il bello è che non ci sono solo effetti per trasformare la voce della chitarra, infatti tra le varie opzioni trovano posto varie utilità e perfino una minimale drum machine1 e una loop station2 In mezzo a tutto questo ben di jesus trovo solo un po’ scandaloso che manchi un semplicissimo click (o forse non ho cercato abbastanza).
4. Possibilità di registrare!
Ma la ciliegina sulla torta è la possibilità di registrare direttamente da Jesusonic! Invece di mettersi le mani tra i capelli e cercare la pacifica convivenza con Jack e demandare il compito ad un’altra applicazione, una volta avviato e impostato il Rack come più ci piace, basta premere W, scrivere il nome della traccia, premere invio e suonare per registrare.
Esempio cucinato in assoluta fretta dal vostro affezionatissimo. Siate comprensivi, non toccavo una chitarra da mesi, e alzate il volume finché non notate che la manopola è arrivata a fondo corsa:
Una penosa improvvisazione sul tema di «Enter the Dragon», in cui sentite un simulatore di Fender Champ con un tremolo e un po’ di delay; un funky inventato sul momento utilizzando il simulatore di Fender Bassman, un phaser e un po’ di delay. Nonostante vari aggiustamenti nei settaggi di phaser, tremolo e delay, faccio notare che non ho modificato le impostazioni delle due distorsioni.
Qualche osservazione
Sarebbe da ingenui cercare nei suoni prodotti da Jesusonic una reale fedeltà con gli originali, non a caso Jesusonic è un pezzettino di software gratuito – per la cronaca, closed source – mentre un Fender Bassman è un fantastico pezzo di hardware urlante con cui si può fare perfino arredamento vintage. L’audio viene trasformato da asettici algoritmi che lavorano direttamente su ampiezza e frequenza delle onde dei suoni che voi immettete e per quanto possano risultare superficialmente gradevoli non saranno mai altro che una infima riproduzione digitale.
Giusto per curiosità, ecco come appaiono le tracce appena ascoltate, dopo averle normalizzate3 e importate dentro Audacity:
Se avete un occhio poco poco esperto noterete come l’intera traccia sia in costante clipping. C’est-a-dire che una parte del suono del Bassman che sentite è reso semplicemente saturando i suoni oltre il limite fisico. Dal momento che manca un VU-Meter da tenere sempre visibile, la prossima volta abbasserò il volume d’ingresso ad orecchio. Ecco la seconda traccia:
Qui va meglio da quel punto di vista, ma chiunque abbia l’occhio di cui sopra si accorgerà della mia assoluta mancanza del senso del tempo (ma ho la scusa che ero disturbato dall’humm ciclico del tremolo!), motivo per cui lamentavo l’assenza di un click all’interno di Jesusonic.
Come mi faceva notare Reload, il fatto che Jesusonic non usa Jack fa indovinare una gestione un po’ approssimativa delle risorse del sistema. Devo dire che in registrazione non ho notato alcuna perdita di dati, anche perché non si tratta di registrazione multitraccia, ma in effetti si accusa un percettibile ritardo tra l’esecuzione e la riproduzione, cosa che rende molto complicato suonare a tempo (come potete notare ascoltando le tracce).
Per limitare i danni durante la registrazione si può «giocare di mixer», lasciano muto il canale PCM e ascoltando direttamente la traccia del microfono (o line-in), anche se in questo modo ascolterete il suono pulito senza alcun effetto, cosa non esattamente gradevole. Insomma il mancato supporto a Jack semplifica le cose da una parte ma conferma per questo Jesusonic lo status di giocattolino.
Conclusioni
Dispiace per l’interfaccia ncurses, ma tutto sommato ci si fa l’abitudine. Mancano alcuni effetti che sarebbe bello sperimentare (un autowah?). Le distorsioni disponibili sono poche ma buone e abbastanza credibili se restiamo in ambito di passatempo (non vorrete registrarci il vostro ultimo album, spero). La possibilità di registrare direttamente da dentro l’applicazione è molto interessante.
E poi ha il rarissimo vantaggio di funzionare. Insomma provatelo ;)
I suoni sono tremendi, per le mie orecchie. Certo è gratuito, ma piuttosto di usare questi suoni caccerei soldi per programmi pro (ce ne fossero per linux…)
E’ interessante invece che non passa per jack.. ma scusa funziona a bassa latenza? Senti subito quello che suoni?
@Reload:
Ah ecco bravo ho dimenticato di aggiungere una nota sulla latenza, ora lo faccio :*
felipe ti segnalo rackarrack, è incluso in Musix ma si compila pure su ubuntu, ha un interfaccia gtk, l’ho provato poco ma mi è sembrato molto carino.
In homepage tra gli effetti segnano anche il Wah… boh, a me manca l’hardware (leggi chitarra) per provarlo… provvederò a breve :)
Jimi hendrix, non Jimmy felipe!
ho estratto il tar.gz, l’ho messo in home è ho dato:
lorenzo@thehammerofthegods:~$ ~/jesusonic-0.991-linux-x86$ ./jesusonic -mode ALSA
bash: /home/lorenzo/jesusonic-0.991-linux-x86$: Nessun file o directory
cosa ho sbagliato?
Forse devi renderlo eseguibile con chmod +x
lorenzo@thehammerofthegods:~$ ~/jesusonic-0.991-linux-x86$ ./jesusonic -mode ALSA
ROFL
il comando è solo quello in grassetto, quello prima è il prompt di felipe XD
spostati nella cartella dove l’hai estratto e dai ./jesusonic -mode ALSA
con il copia-incolla senza ragionare non si va da nessuna parte.
io pirla o_O
@vervelover:
Rolo a guardarlo “raccaracca” mi fa paura :o
(cmq è fltk, non gtk)
@WhitePhoenix:
Oh cacchio che svista, “Jimi Page” si starebbe rivoltando nella tomba se fosse morto! :D
XD per fortuna è ancora tra noi
Ma non conviene installarsi Reaper – che tra l’altro gira benissimo sotto Wine, meglio di alcuni DAW nativi per linux – che già include Jesusonic? Così si avrebbe anche il vantaggio di una GUI più “grafica”…
Reaper però non è gratis. È in demo per qualche giorno e poi lo devi pagare.
Comunque sia, ho trovato degli effetti VST gratis per chitarra elettrica che sono straordinari: i Simulanalog. Sono solo distorsioni, ma sono davvero verosimili.
Con VSThost e wineasio si possono usare con jack, quindi mettere in cascata con effetti vari LADSPA, o altri VST free che si trovano in rete, e sincronizzati a Rosegarden o Ardour.
http://www.simulanalog.org/guitarsuite.htm
Niente da fare, la mia Mesa Rect’o’verb Head con 4×12 e G-Major non li batte nessuno …
Nemmeno se sono OpenSource per il Pinguino …