Qui l’articolo su Linux Insider. Qui la presentazione in formato ODP1 .
Linux fa schifo, ma anche no ;)
Per chi non masticasse la lingua dei vecchi nuovi barbari, i punti principali sono:
- L’Audio, con i suoi numerosi framework incompleti e incompatibili
- Grafica, con il sempre più palesemente vecchio Xorg
- Pacchettizzazione, con… beh sappiamo quanti sistemi esistano
- Audio editing: mille progetti, nessuno degnamente funzionante
- Video editing, lo stesso di sopra
- Bonus: Mancanza di applicazioni e giochi di terze parti
Sorpresa: li condivido tutti. Linux fa dunque davvero schifo? ^^ No. Chi ha presentato il discorso ha messo bene in chiaro che questa è una discussione interna, tra gente che ama Linux e che ne apprezza velocità, stabilità, apertura eccetera. Altro distinguo: si è scelto di non parlare di Embedded Linux, server e marketing, per focalizzarsi essenzialmente sulla duplicazione di sforzi.
Soluzioni proposte
Il climax della presentazione non è infatti la critica facilona, ma le soluzioni facilone ;) Tipo: “adottiamo un unico framework audio!”, oppure: “scegliamo un unico sistema di gestione per i pacchetti!”, o ancora, e più importante: “contribuiamo (con soldi) allo sviluppo!”. Tutte soluzioni che interpreto con dovizia di punti esclamativi, come potete notare.
Oltre a questo è stato discusso il problema dei finanziamenti ai progetti open. È preso in esame il caso di Ardour, un Digital Audio Workstation libero che spicca per eccellenza tra tutti i progetti open source. L’autore di Ardour cerca di fare lo sviluppatore a tempo pieno per il suo progetto, ma vive di sole donazioni, che non superano di molto i $24.000 annuali. Pochino, considerando il valore del software che produce, e dando una rapida occhiata al preziario della concorrenza chiusa…
La mia opinione è che questa presentazione è interessante proprio perché riassume molto bene il punto di vista non tecnico, di semplici utenti. Parlate con qualsiasi sviluppatore di ALSA, PulseAudio, Gstreamer, Open Sound System, aRts, Esound, Phonon, eccetera e vi convincerà immancabilmente della assoluta necessità di quel framework ^^, confrontate però le realtà di Windows e MacOS e vi renderete conto che non esiste nemmeno una percentuale di tale duplicazione, con buona pace degli evoluzionisti2 che sostengono la necessità di provare quante più alternative possibile.
Facilone per quanto possano sembrare queste soluzioni, sotto sotto siamo tutti convinti che se le teste giuste dessero una spinta più decisa all’unificazione di framework e soluzioni parallele, avremmo presto trovato una soluzione al punto più importante di quella lista: la mancanza di applicazioni e giochi3 di terze parti.
Sfido chiunque a sostenere il contrario.