All’annuale Collaboration Summit della Linux Foudation sono stati resi noti alcuni dati di massima sulla crescita di Linux, specie nell’ottica strategica dell’attuale crisi economica mondiale. La frase che rende subito l’idea è:
Linux is going strong and getting stronger.
Linux va benone insomma, ma… dove? Non certo nel fantomatico desktop: Linux va alla stragrande quando parliamo di dispositivi integrati (il ruolo principale è di Google Android che avrebbe già quasi raggiunto la diffusione di iPhone OS) nonché di soluzioni lato server, per cui gran parte di Internet gira grazie a Linux (anche qui Google fa una grossa parte).
Secondo queste dichiarazioni, che per la verità non giungono esattamente inaspettate, le grosse aziende con grandi disponibilità e ancor più grandi esigenze sarebbero insomma le uniche a poter beneficiare della flessibilità e maturità dell’ecosistema Linux, ancora lontano dall’utente. Secondo me, visto che non amo troppo scindere le cose, c’è da aggiungere che semplicemente tra queste grosse aziende ne manca ancora una capace di canalizzare questo enorme potenziale sul personal computing. Avevamo sperato tutti in Canonical ma purtroppo finora (dopo sei anni circa) sembra sia stata un po’ un fallimento.
Non si disdegna poi nemmeno una simpatica profezia: entro 5 anni non compreremo software ne hardware: solo servizi. Questa mi sembra una minchiata, però come argomento da aperitivo non è male :)
Felipe,
riguardo “la profezia”, cosa ti spinge a ritenerla una minchiata? 5 anni ti sembrano pochi per arrivare a questo? oppure non pensi proprio sia possibile giungere a questo scenario?
Che piu’ o meno e’ simile a quella che fece Bill Gates quando disse che 640Kb di memoria convenzionale sarebbe stata piu’ che sufficiente per qualsiasi software, presente e futuro.
Tecnicamente parlando il cloud computing e’ cosi’ indietro rispetto alle tecnologie tradizionali che 5 anni sono un inezia.
Pensa anche agli SSD, quando spuntarono fuori tutti a dire “gli hard disk sono morti, i supporti ottici sono morti, etc… ”
son passati piu’ di 5 anni :D Ma ancora sti SSD non hanno raggiunto le prestazioni e le capacita’ dei sistemi tradizionali.
In linea di principio, quando il marketing dice 5 anni, allora la ricerca ne ha detti 10 e il settore tecnico non ne vede la luce :P
Quando il marketing dice 5 anni, la ricerca ne ha detti 2 (scarsi), fidati.
Gli ssd non vanno perchè le aziende del piatto devono trasformarsi a silicio, se no chiuderebbero in blocco lasciando centinaia di migliaia di disoccupati, e consiglieri di amministrazione aprirsi ristoranti.
Sono 2 anni che potrebbero gia essere sul mercato memorie sdxc che arriverebbero fino a 2TB, che di fatto disintegrerebbero il concetto di supporto ottico, ma non hanno la minima valida idea (e gli fa comdo) e l’impalcatura legale di protezione dei contenuti protetti, per far continuare etichette e case di produzione varie a confermare e rinnovare il concetto di mercato della seconda meta del secolo scorso.
Per l’audio hanno rispolverato il vinile, per farti avere un motivo di acquisto “fisico” (l’incomparabile quantità di frequenze rispetto al cd, ma ridicolmente di opere ormai registrate in digitale) e per il video ci stanno provando col 3d, per riempire un bluray. Guadagnare su tecnologie stramorte, non è neanche piu’ marketing, è mafia.
posso capire il software, in quanto se il servizio è cloud il software non lo prendi
ma l’hardware? un minimo di hardware è necessario per “collegarsi” alla cloud….
non ho mai dato peso alle profezie *con data di scadenza*, comunque 5 anni sono parecchi ed è un fatto che ultimamente i servizi cloud stanno prendendo sempre più piede. non è improbabile che si acquisteranno più servizi che hardware e software, che non vuol dire eliminare le vendite di questi.
Le grandi aziende possono investire su linux come piattaforma server/embedded perchè in qualche modo hanno più libertà di movimento. il solo fatto che un software per cellulari come Android non ha bisogno di supportare infiniti componenti/gadget hardware (come avviene per i pc), non è poca cosa. Un discorso simile vale per i server.
Per i desktop la situazione è molto più complessa, ci hanno provato con i netbook senza successi eclatanti, staremo a vedere nei prossimi anni…
Linux ha 3 grandi problemi con i desktop(ed i laptop):
1. I driver.
2. I driver!!!
3. I driver!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!(WTF!!!!!!)
Su un mio vecchio portatile che continua tutt’oggi funzionare, purtroppo non riesco ad installare Ubuntu.
A parte quello, su tutti i pc con cui l’ho provato sinora si è sempre avviato correttamente.
Per i driver, a parte quelli video (bisogna cercare di fidarsi di ati e nvidia… …) e a parte i “modem adsl” che ho sempre evitato accuratamente anche sotto windows preferendo piuttosto dei piccoli router, mi danno problemi solo le stampanti/scanner che hanno un loro protocollo proprietario per trasferire le scansioni ai pc (qualcuno ha detto HP ? ).
Lato driver son felice di constatare che si son fatti passi da gigante rispetto a com’era la situazione solo qualche anno fa.
veramente la hp mantiene dei driver linux fatti benissimo e rimane la marca di stampanti più compatibile col pinguino.. hai installato hplip?
Purtroppo la lista è un po’ più lunga. :( Ho un wireless Atheros che non ne vuole sapere… Il problema è questo, quando non ci sono e quando fanno schifo. La gente non ha voglia di passare giornate su Google per trovare una mezza soluzione ad un problema che con windows non ha.
http://wireless.kernel.org/en/users/Download e passa la paura ;)
Che scheda ???
Perchè io ho avuto sottomano un HP pavillon Turion 64 dual core con scheda atheros e la scheda effettivamente andava solo con madwifi su Hardy e Intrepid , mentre ha cominciato ad andare a singhiozzo con il driver ath5 su jaunty – disconnessioni e perdite di segnale frequenti – , ha iniziato a funzionare da Dio semplicemente installando i backport modules di Jaunty ma con il LED ancora non funzionante – sempre rosso – …. idem con Karmic , ma installando i backport , TADAAAAAA … non solo funziona il LED , ma funziona anche la gestione dell’emissione dell’antenna ( è BLU quando attiva , lampeggiante quando trasmette , rossa quando in pausa ) = funziona meglio del rispettivo driver windows che tiene sempre la wireless sempre accesa alla massima potenza arrostendo il cervello di chi usa il laptop – non il mio di cervello , per fortuna.
Hai ragione da vendere. Alla fine il problema è e rimane solo quello, tutto il resto ne è un effetto collaterale.
Io ho installato ubuntu sulle mie cavie preferite (pc di parenti e pc di amici) e questi non notano differenze d’utilizzo. (le differenze le ho notate io che noto che hanno meno problemi ma non voglio scatenare flames windows/ubuntu)
le persone a cui ho installato ubuntu usavano regolarmente:
Outlook
Word
PowerPoint (ma solo per vedere le presentazioni buffe che circolano per mail)
Internet Explorer
Paint o qualsiasi programma di immagini predefinito per visualizzare foto
Windows media player
ora utilizzano:
Thunderbird
Writer (OpenOffice)
Impress (OpenOffice) (solo per vedere le presentazioni buffe che circolano per mail)
Firefox (+adblock +ChromofixBasic (non me la sentivo di installare chrome))
L’image viewer predefinito in Gnome per aprire le foto
Vlc per i video.
—
Diciamo che l’utente medio che non saprebbe installare altro su un pc con windows, con questa configurazione è felice. ^_^
insomma niente di pornografico per convincerli a fare il cambio, niente AWN, niente Cubi rotanti (che a me fan girare qualcos’altro), effetti grafici ridotti al minimo perchè a lungo andare son fastidiosi (specie per chi inizia ad avere problemi di vista)
e per concludere: in questi giorni ho recuperato i dati da un portatile che non si avviava più, utilizzando il cd di installazione di Ubuntu facendo partire la versione di prova che viene caricata in memoria :)
In definitiva secondo me lato desktop linux sarebbe più diffuso se nella vendita dei pc ci fossero dei robusti accordi di distribuzione (poi che sia ubuntu, chrome, debian per me è indifferente).
utopia, MS si è comprato un mercato di ignoranti che non conoscono altre alternative, proprio quegli ignoranti che quando gli viene offerto GNU/Linux sono felici e sorridono esprimono i loro sentimenti tra e nella gommosità di gnome, finalmente liberi di quel mercato comprato e venduto saturo di aria fritta e paure ;)
Felipe io ultimamente ho riflettuto su questa cosa. Credo che mettersi come obbiettivo primario la massima diffussione in tutte le sfere, dei sistemi desktop, non sia una cosa da fare. Anzi, a me interessa più che altro che si usi linux nella PA, nelle scuole. Se le aziende usano linux nelle loro sedi sono questioni che non mi tocano, ma anche in quel settore alle aziende conviene avere server e computer con linux perché forse sono più sicuri che con windows.
Ma Linux in tutti i desktop? Perché?
Io credo che le scelte che ci portano a usare linux siano da discutere, non tutti devono usarlo se non lo vogliono, per il resto c’è l’iPad. E che lo vogliamo o no GNU/Linux è ancora di nichia, perché siamo l’uno percento, ma sapete che vi dico, mi sta bene. Se mi sbatto per portarlo da alcuna parte quella è la pubblica amministrazione.
Sul perché arrivo a queste conclussioni vi lascio il mio ultimo articolo, per chi è interessato: http://www.uielinux.org/blog/39-quattro-chiacchere-in-liberta/276-ma-linux-e-per-tutti.html
Per quanto riguarda Linux sul desktop di casa, c’è poco da dire: gli utonti si bevono tutte le cazzate del marketing e in base a quelle fanno le loro scelte.
Ma sui desktop aziendali no, questa è una mancanza grave: le aziende fanno scelte basate su criteri razionali di costi/benefici, se anche lì linux (lato client) non va oltre percentuali da prefisso telefonico il problema c’è ed è grave. Vuol dire che, al contrario di quanto sostengono i fanatici dell’open source, linux in realtà non offre nessun vantaggio tecnologico o di costo rispetto ai sistemi concorrenti.
E qui la comunità open source deve farsi un esame di coscienza.
Le aziende non passano a linux perche’ i costi del passaggio sarebbero terribili.
1) costi di porting delle applicazioni
2) costi di training del personale o peggio nuove assunzioni o licenziamenti o chi ne ha ne metta
3) il personale non sarebbe preparato (alla fin fine le aziende sono sempre schiave di chi ci lavora vuoi o non vuoi)
Tutto questo per dire che chiunque ci penserebbe 1000 volte prima di migrare qualcosa.
La cosa invece che non è accettabile è la scelta di aziende che nascono ex-novo che nemmeno prendono in considerazione la cosa e si invischiano subito e vengono legati mani e piedi senza nemmeno passare dal via.
Ora ti svelo un segreto, pronto? … il MONDO usa Windows.
Se vuoi evitarti guai certi, anche tu usi Windows. Non ci sono altre considerazioni possibili.
Questo lato client. Lato server c’è qualche alternativa, ma non così evidente, comunque.
Ora ti svelo un segreto : in certi casi (e direi che siamo almeno al 50%) di windows se ne puo’ benissimo fare a meno. Non tutti usano CAD o applicativi di esclusivo dominio MS.
Te ne svelo anche un altro : lato server non c’e’ storia e non c’e’ alcun motivo si utilizzare tecnologie MS.
guarda, sul lato puramente tecnico posso anche darti ragione, ma nella realtà, se non usi windows sei incompatibile col resto del pianeta. e questo vuol dire solo guai.
esempio banale: a parte i documenti più semplici, openoffice può avere seri problemi ad aprire file di word, fogli excel o (dio ce ne scampi) presentazioni pp. e purtroppo nessuno ti invia file in formato odf.
Ma a me sembra ovvio il perché non c’è linux nei pc aziendali. Io nel mio studio di progettazione userei linux se ci fosse autocad, userei linux se ci fosse un programma di progettazione strutturale. Un’azienda meccanica userebbe linux se ci fosse software di CAD-CAM. E così via. Inoltre aziende/imprese/professionisti usano software molto specifico e tecnico che esiste solo per windows. O magari software che serve a far funzionare uno strumento, fornito di un programma per windows. Purtroppo nessuna azienda di software che fa soldi vendendo il proprio programma a 10000€ è disposta a renderlo open source e la comunità non sarà mai in grado di produrre una cosa ad esempio del livello di autocad che è lo standard nel mondo professionale (anche perché i dwg sono sotto licenza…). Questo per fare un esempio. Certo sarebbe un grossissimo passo avanti se queste decidessero di sviluppare prodotti anche per linux (anche closed source), ma in questo momento è un mercato che non gli interessa. Su questo quindi la comunità open source può farci ben poco. Diverso è se il pc lo devi usare per tenere l’inventario di un negozio, gestire un albergo o cose del genere, lì si che linux potrebbe essere utile, ma evidentemente non è abbastanza “pubblicizzato”.
Qualche caso di software professionale importante che passa open c’è: ad esempio è di ieri l’annuncio che Lightworks (montaggio video) verrà reso open source. Molto probabilmente verrà quindi portato su Linux.
Concordo con Santiago che una delle chiavi di volta della possibilità di maggior diffusione, anche e soprattutto da un punto di vista qualitativo, dell’opensource passi dalla sua adozione da parte della pubblica amministrazione; e qui siamo al nodo. Il discorso si fa politico e i politici, come si sa, guardano più volentieri a chi li foraggia che a chi li fa risparmiare. Vasto discorso…
A proposito del tuo nick, mi hai fatto venire in mente Joey Santiago dei Pixies: http://www.youtube.com/watch?v=o0R9kFljjv0
Un piccolo passo in questa direzione è stato fatto al comune di Firenze approvando questa mozione presentata da sinistra e libertà:
Progetto complessivo di migrazione al Software Libero
http://soant.comune.fi.it/consiglio/M00925-09.htm
hahah li conosco i Pixies :D
comunque se guardi il pezzo ho aggiunto un edit proprio oggi:
Io credo che chiedersi, e addirittura per alcuni preoccuparsi, sul “perché linux non sfonda?” sia un interrogativo che non spetti fare a noi. La cosa riguarda piuttosto ad una azienda che voglia fare soldi con linux. Loro sì vorrebbero diffonderlo ovunque. E si capisce il motivo in modo chiaro.
Secondo me, una delle strade giuste da fare ad esempio, sarebbe portare linux nelle istituzioni, nella pubblica amministrazione, e nelle scuole. Ho sempre pensato questo e ora mi è più chiaro il perché. C’è una differenza – che si potrebbe approfondire – nel cercare di portare linux in quelle sfere a voler portarlo in ogni casa.
Tutto giusto meno una cosa:
Canonical è una delle “grandi aziende”? è poco più di una goccia d’acqua nel mare, un’azienda che 5 anni fa è stata avviata con un capitale di 10mln di dollari, meno di quanto avessero a disposizione Brin e Page quando hanno creato google. E’ normale che ci volesse del tempo, linux sul desktop è cresciuto poco è vero ma Canonical invece è cresciuta molto, spesso a danno delle altre distro ma non solo.
Ma, a parte che concordo con quanto detto in linea di principio, siete davvero così sicuri che Linux è cresciuto poco? Io ricordo che 5 anni fa net application collocava Linux allo 0.2%, mentre oggi è oltre l’1%. Quintuplicare non mi sembra si possa tradurre con un “è cresciuto poco” (anche perché il numero di installazioni è, per forza di cose, più che quintuplicato).
Quello che manca? Gli accordi con le grande aziende come Dell, Asus, HP, Acer… La più grande occasione persa (mi riferisco a Canonical, sia chiaro) è stata quella dei netbook; se i vari eeePC e One fossero uscite da subito con versioni di UNR appositamente ottimizzate la storia sarebbe stata diversa (non solo per Linux, ma anche per i netbook, ma questo è un altro discorso).
La dimostrazione sta nel fatto che Android ha avuto un immediato successo: immediato accordo con le grandi aziende e, soprattutto, una grossa realtà dietro come Google. Se Canocial riesce a colmare questo gap allora avremo la vera rivoluzione; altrimenti la vedo dura.
Vero ma Google ha finanziato lo sviluppo “aggratis”, canonical si presenta ai produttori battendo cassa, non può permettersi di lavorare a costo 0….
Sono d’accordo.
E continuo a vedere Google molto decisa a conquistarsi la sua fetta di mercato anche tra i sistemi operativi per personal computing.
ChromeOS:
1) non è stato abbandonato e nemmeno messo provvisoriamente da parte;
2) non è il progetto di un prodotto ben definito: da subito, infatti, gli stessi sviluppatori hanno rivelato che non è da escludersi che in futuro ChromeOS e Android possano convergere in un unico progetto.
Il quadro generale del mercato dei desktop è sempre florido, ma è “rigido” da molti anni: perfino Google, pur con tutto il capitale di cui dispone, non sarebbe mai riuscita a imporre il proprio “sistema operativo perfetto” sui moderni desktop e laptop: non c’è più spazio.
Il mercato dei dispositivi mobili, invece, è ancora molto più malleabile: tutte le aziende cercano di proporre qualcosa di nuovo e originale, ma sempre con l’obiettivo di contaminare e rimodellare l’idea di “computer” nella testa dei clienti.
Per esempio: una volta i telefoni avevano soltanto il menu con l’elenco di tutte le funzioni.
Ora Google si è inventata Android, e i cellulari hanno il desktop, le icone, le cartelle, i widget e i programmi da installare. Ironicamente, ChromeOS va esattamente nella direzione opposta, scrollandosi di dosso tutto ciò.
Nokia e Intel mischiano insieme Maemo e Moblin: nasce MeeGo, i netbook diventano più simili ai cellulari e i cellulari diventano più simili ai computer (è perfino ricominciata la corsa ai MHz…).
Perfino Apple ha deciso che il Mac OS X, ormai, non ha più bisogno di nulla. Una bella lucidata: Leopard torna nuovo, ma resta uguale a sè stesso nella versione 10.6; ma intanto nasce iPhone: un cellulare che telefona, ma è pensato per fare tutt’altro, che poi cresce e diventa un iPad, ovvero un gingillo che ha la stessa ragion d’essere dei netbook, ma con un sistema operativo da telefono, perchè i normali, vecchi desktop sono “troppa roba” e l’utente si perde… Anzi: meglio se togliamo di mezzo pure Flash e Silverlight, così riusciamo a concentrarci meglio sulla lettura del nostro eBook :)
Probabilmente linux non avrà mai molto successo come sistema operativo per “desktop”, ma di sicuro il personal computing sta cambiando in fretta.
Forse l’idea di “desktop” sta diventando obsoleta ;)
Meego mi convince sempre meno. Oggi si sono viste alcune immagini e alcune informazioni tecniche. X i netbook si punta a un misto QT, GTK e robbbba presa a casaccio dal mondo linux. Che senso ha usare QT creator con tracker e gstreamer?
felipe non sono molto d’accordo con te.
innanzitutto bisogna vedere cosa intendiamo per linux: kernel o una distribuzione con kernel linux?
breve considerazione sul kernel:
per quanto riguarda il kernel, ci sono passi da gigante. praticamente tutti i tipi di architettura sono al giorno d’oggi supportati, linux gira ovunque. i driver presenti sono un’infinità, e la collaborazione di importanti aziende che prima snobbavano il mondo del pinguino ha permesso di compiere importanti progressi: la intel, per fare un esempio, aggiunge i driver per far girare i suoi prodotti prima che questi escano sul mercato. amd si è mossa verso l’apertura di (alcuni) segreti per quanto riguarda il video. nvidia pur calpestando la filosofia che muove il tutto si limita a fornire _ottimi_ driver e supporto per i propri prodotti. senza dimenticare tutti quei piccoli driver che magari non consideriamo ma sono già pronti a far funzionare la nostra scheda di rete, modem, dispositivo usb cinese, etc.
oltre a ciò c’è un costante sviluppo che mira sempre a migliorare ciò che si ha in performance e qualità, in ogni area del kernel (vedi kms, nuovi filesystem, tecnologie optimus-like)
distribuzioni:
ubuntu è stata un’ottima entrata nel mercato delle distribuzioni: per la prima volta (dopo i primi tentativi del buon vecchio mandrake) il software libero è semplice ed intuitivo. facciamo partire la prima ubuntu e la beta della lince lucida.. un abisso! non serve citare tutti i cambiamenti, si vedono anche ad occhi inesperti. un segnale di questo forte cambiamento si può analizzare dalle discussioni: una volta si dibatteva di come installare driver a mano, giochi di prestigio con X o compilare applicazioni. oggi si dibatte sulla posizione dei pulsanti sul bordo della finestra..solo un caso?
Qualche domanda/risposta sparsa:
* “Perché non smetteremo di comprare/vendere hardware?” Non vedo come dovrei argomentare la mia opinione senza tirare in ballo la terza guerra mondiale.
* “Ma Canonical non è una grossa azienda al livello di Google!” Ma Google è nata con molte molte molte meno risorse di Canonical!
* “Ma Linux è già un successone già adesso sul desktop e Ubuntu spacca!” No, purtroppo Linux è in larga parte un fallimento sul desktop e Ubuntu ha esattamente gli stessi difetti di tutte le altre distribuzioni… Vabbè, dai: qualcuno in meno.
appurato ciò, ora non resta che capire perché sia un fallimento.
nel mio studio uso ubuntu 100% da anni, quindi mi fa pure guadagnare denaro. dal mio personalissimo punto di vista non è un fallimento, è anzi un successo, funziona. risulta però un fallimento a livello globale: i numeri sono impietosi e parlano chiaro. mi viene da pensare che il fallimento più che tecnico sia culturale. o sono io troppo sgamato tecnicamente ed in realtà è così difficile da utilizzare? qualcuno che ha esperienze d’uso ad un livello più umano può illuminarci su questo punto?
aggiungo, a livello “enterprise” generico non funziona perché c’è la necessità oggettiva di lavorare in un mondo che parla la lingua di microsoft. ma a livello home?
Semplice. Dipende dai compiti. Ubuntu va benissimo se devi solo scrivere documenti di word (con i limiti di openoffice) e interagire a servizi web.
Va molto meno bene per diverse altre funzioni/compiti che sia le aziende sia i privati vorrebbero fare: dalla messaggistica al multimediale, dalla mancanza di programmi “da lavoro” alla pesantezza del flash su linux.
Inoltre una cosa è “convertirsi” personalmente. Ma convertire personale e documenti (mantenendo la compatibilità con il resto del mondo) non è ne banale, ne economico.
Quindi la migrazione a linux/desktop a livello aziendale è sicuramente un’opzione da considerare, ma spesso gli svantaggi superano i vantaggi.
con messaggistica e multimediale che intendi esattamente? per quel che mi riguarda chatto, parlo e interagisco alla grande. poi ascolto musica e guardo film (xbmc è fantastico). ma forse intendi produzione multimediale… in effetti. cmq mi vengono in mente anche alcuni ottimi programmi per la produzione…
di giocare non se ne parla, ok.
la mancanza dei celeberrimi “programmi da lavoro” è cronica e difficilmente sanabile, a meno che qualcuno di questi non passi open…
flash su linux è una chiavica. speriamo che iPad si riveli il silver bullet che uccida definitivamente ‘sto obbrobrio.
a livello “ufficio italiano qualsiasi” poi in effetti la situazione è come l’hai descritta tu…
Mai provare a usare il trasferimento file o la chat vocale-video?
A chi mi dice che Pidgin e’ il meglio perche’ supporta (male) molti portocolli faccio notare che piadgin c’e’ anche per windows. Dove infatti non lo usa nessuno.
Anche Skype sotto linux fa schifo.
Per il multimedia c’e’ l’imbarazzo della scelta riguardo alle critiche. Certo, e’ possibile guardare filmati e ascoltare musica (grazie X-D). Ma l’audio tenda a “attaccarsi” alle applicazione (vedi recente fElippica). Non c’e’ un programma di gestione foto o montaggio all’altezza. I programmi per encodare sono poco funzionati e complicatissimi da usare (“potenti” li chiama il vero linuxiano ^_^)
E sto parlando di applicazione da “semplici utenti di tutti i giorni”, senza andare nel professionale.
con questo
“Mai provare a usare il trasferimento file o la chat vocale-video?”
hai praticamente scritto:
“non c’è windows live messenger”
“I programmi per encodare sono poco funzionati e complicatissimi da usare (“potenti” li chiama il vero linuxiano ^_^)” http://reubuntu.blogspot.com/2010/01/arista-transcoder-e-un-piccolo-software.html
skype funziona una meraviglia, giusto per dire. ma tutto questo credo esuli dall’argomento principale del post di felipe. mi sto facendo trascinare dalla tua trollata.
notte
2- non mi risulta. google ha avuto un finanziamento iniziale di 10/12mln di dollari e questa cifra è lievitata sensibilmente nel giro di pochi mesi. A quei tempi nella silicon valley finanziavano qualunque idea che avesse a che vedere con la grande rete nella speranza di fare bingo (di 10 progetti finanziati 1o si è ripagato, ma mettendo insieme 100 progetti alla fine nei 10 che hanno “ripagato l’investimento” almeno uno ha fruttato abbastanza da coprire le spese per tutti gli altri. Canonical si è sempre finanziata da un’unica fonte (il nostro MS) e IMHO ha fatto bene perchè dei 100 progetti made in silicon valley 90 non esistono +, 9 hanno avuto un successo paragonabile a Canonical (ma sono tutt’ora + in mano alle banche che non agli inventori), 1o è google…..
Dichiarazione: “Linux is going strong and getting stronger.”
Fonte: “Collaboration Summit della Linux FouNdation” (Felipe ti scappò una N)
Mmm… occhei. Non ci stiamo parlando addosso. ^_^
Su lato desktop l’ultimo S.O. Microsoft e le distribuzioni linux sono praticamene equivalenti a livello di difetti, con l’unica differenza che windows è supportato dalla maggior parte dei produttori hardware e software.
1. Si dovrebbero vendere pc con distro linux preinstallate sperando in una cooperazione e una standardizzazione degli strumenti (gestore pacchetti o adozione e sviluppo upstart per es)
2. Attrarre un maggior numero di sviluppatori con documentazioni migliori sui prodotti
developers, developers, developers! ballmer la sa lunga, gli sviluppatori (e quindi le app) sono tutto.
ma anche ammettendo di riuscire a creare una situazione semi-standard con ottime librerie e documentazione relativa, gli sviluppatori sarebbero disposti a scommettere su una piataforma che ora ha forse l’1%? chi glielo farebbe fare? insomma, win+mac hanno già il 99%, mi sembra sufficiente, o no? catch 22?
Il costo della soluzione minore, Infatti se le aziende del settore informatico spingessero ad usare ubuntu e proponessero delle soluzioni enterprise business potrebbero magari contribuire alla diffusione del pinguino in ambito professional.
Per non parlare della diffusione a livello desktop legandolo all’hardware (tipo android per i telefonini) e vendendolo ad un prezzo competitivo rispetto a windows, all’inizio si diffonderebbe per l’uso desktop home e poi si diffoderebbe anche in ambito office per poi suscitare l’interesse degli sviluppatori, ma prima bisogna trovarsi nelle condizioni favorevoli….. e qua si ritornerebbe alla creazione della situazione semi-standard, lib, doc, etc….
Fra 5 anni saremo tutti spaziali
“No, purtroppo Linux è in larga parte un fallimento sul desktop e Ubuntu ha esattamente gli stessi difetti di tutte le altre distribuzioni… Vabbè, dai: qualcuno in meno.”
Almeno Felipe e’ piu’ onesto della maggior parte dei suoi lettori.
Quando leggo certi commenti a proposito delle distro Linux “equivalenti” (se non migliori) di un desktop Windows mi viene da pensare che chi scrive o non ha mai usato un PC oppure e’ in malafede.
Quello che gli utenti fanatici di Linux (invece di valutare obiettivamente il mondo che li circonda) non considerano di Windows è che c’è un MONDO dietro. Non è solo 1 applicazioncina che fa la stessa cosa ma per Linux è meglio ottimizzata che fa la differenza… il Mondo Windows significa che con Windows (e Vista e Win7 finalmente sono fatti bene e sicuri con netta distinzione *di default* fra utente e admin!) l’ultimo smartphone Nokia o Vattelapesca funziona e bene e ci sono i driver… che il programma per fare le pizzette col pensiero ;) c’è e funziona, che se compro l’ultimo device di moda sul mio PC funziona, etc. etc. In pratica è un mondo reale (non di frustranti attese e speranze per il futuro) e dove la (facile) scelta è IMMENSA.
Questo un sistema desktop diffuso all’1% non potrà mai nemmeno sognarselo…
Un’ultima riflessione: Thunderbird, OpenOffice etc. etc. e tutto il resto fiore all’occhiello OpenSource e/o Freeware esiste ANCHE PER Windows, che però offre anche molte altre possibilità (il Mondo Windows…). Perché quindi gli utenti se non forzati dovrebbero passare ad un sistema desktop che non offre altrettante possibilità e diffuso all’1%? No, non è perché la massa è stupida e segue il marketing…
(e Vista e Win7 finalmente sono fatti bene e sicuri con netta distinzione *di default* fra utente e admin!)
Questa è una trollata, il resto condivido
Va aggiunta anche una cosa. Il Mac e’ riuscito a emergere (sfruttando alla grande il periodo non felice di win Vista) nonostante il “mondo win” e’ tutti i problemi di compatibilita’ evidenziati.
Questo significa che SE si offre un’alternativa di qualita’ una parte del pubblico e’ pronto a seguirti.
Canonical un fallimento? Non puoi dire così, dai. Lucid è grandioso, adesso per avere un sistema quasi perfetto basta installare gli ubuntu-restricted-extras, libdvdcss2 e hai TUTTO quello che un utente medio può chiedere da un sistema operativo. Ai tempi di Warty o Feisty non era certo così, sistema le fonts, risolvi i mille problemi di audio/video/flash/incompatibilità hardware/programmi impacchettati male/webcam non funziona/compiz non va/impostazioni predefinite degli effetti grafici assurde/schede ati non vanno/intel fanno pena/per connettersi a una rete WPA ci vuole una laurea/formattare una pennina USB è un inferno di terminali/NTFS non lo legge/collegare un proiettore all’uscita del portatile la morte ect. ect. ect.
E’ vero anche adesso ubuntu ha problemi alle volte, ma tutti meno rognosi di dover crackare un antivirus su windows. E tutta la gente che conosco è stufa di vedere il pc rallentarsi dopo 3 mesi perchè usa windows. E di dover crackare Nero per masterizzare un CD. E sono sicuro che prima o poi sarà facile trovare portatili con ubuntu nei negozi. Basta aspettare..
finché chi produce antivirus e sistemi operativi bramano alle spalle del mercato sterile di iniziativa indipendente, la gente conoscerà solo e sempre windows e il fenomeno dei virus e dei programmi trial resteranno sempre al centro delle discussioni per noi, e fonte di frustrazione per il povero utonto.
Non per essere cattivo, ma secondo me noi dobbiamo tutti sperare che windows resti per sempre il SO numero uno, quando le persone sono poche a mangiare dall’albero, esso rimarrà sempre fertile…spero vivamente di essere smentito col tempo.
“quando le persone sono poche a mangiare dall’albero, esso rimarrà sempre fertile…”
Beata ignoranza.
La storia dell’albero era vera nelle societa’ pre-industriali quando le cose erano fatte a mano una per una e quindi c’era poco di tutto e costava uno sproposito.
Dopo l’avvento della produzione industriale e’ vero l’esatto contrario, piu’ gente “mangia” dalla macchina
e meglio la macchina funziona, nel senso che piu’ unita’ prodotte e vendute significa un costo piu’ basso per unita’ prodotta. Questo ha aumentato enormemente il benessere generale dato che prodotti prima inaccessibili (per esempio i libri) sono diventati economici e quindi accessibili a tutti.
In questa logica un prodotto “moderno” non ha senso di esistere come prodotto “per pochi eletti” a meno che non sia un prodotto di lusso, uno status symbol e quindi estremamente costoso.
Vedi te se Canonical, che puo’ fare soldi solo vendendo supporto tecnico alle aziende, puo’ ragionare in termini di “meno clienti abbiamo, meglio e'”.
pensaci un attimo, ma tu credi che se linux crescerà talmente tanto da risultare interessante per il mercato, sarà ancora così accessibile e gratuito come ora? Ma alla scritta “scarica software gratuito” su USC ci hai mai fatto caso? i software a pagamento arriveranno anche qui, e le distribuzioni come ubuntu, a mio parere, saranno le prime a cedere sotto le leggi del marketing.
Per non parlare della sicurezza che c’è ora su distribuzioni linux, pensala come vuoi, ma se il kernel linux sarà il più diffuso in ambito desktop, sebbene sia molto ma molto più sicuro di altri SO per motivi che sappiamo quasi tutti, verrà afflitto come è normale da malware in generale, e se ALCUNI virus non funzionano su linux, il phishing funziona su qualsiasi SO, e fidati, i modi per “infettare” il sistema ce ne sono.
Se non esiste un’offerta chiara, non può esserci una domanda.
E, fuori da ogni considerazione tecnica, il limite più grande del prodotto linux sul desktop è l’assoluta mancanza di visibilità presso il grande pubblico.
Inoltre, la strategia dell’alternativa a… non ha pagato, perchè l’alternativa finisce sempre per scontentare tutti, e sarebbe il caso di cominciare a parlarne come sistema con una propria identità/dignità, eventualmente maturità.
In apple non vengono a dirti che sono alternativi a…, ti dicono che sono migliori di….
Aperture, non è alternativo a Lightroom di Adobe, Safari non è alternativo ad Internet Explorer, iMovie non è alternativo a MovieMaker.
Sono presentate come le soluzioni migliori per il vostro lavoro/svago.
Vero o no, le proprie risorse vanno valorizzate al massimo.
Non puoi stare sempre ad inseguire. Non arriverai mai.
E sei sempre lì a martellarti gli zebedei, come Tafazzi! ;)
> Vero o no, le proprie risorse vanno valorizzate al massimo.
CAUTION!
Linux a mio parere è stato fin troppo valorizzato finora.
Poi alla fine nella PA c’è stato il fallimento di Monaco,
nei netbook un altro fallimento clamoroso,
nei desktop va come al solito.
Linux non va valorizzato, ma va presentato per quello che è.
In particolare, non si puo’ pensare che possa sostituire Windows.
con windows sul mio eeepc ci farei 1/7 delle cose che invece posso fare con Ubuntu e GNU/Linux in generale, questo povero eeepc è diventato:
Telecomando: (tramite applicazioni client che interagiscono con applicazioni server, vedi xbmc ed xbmc remote control (protocol), vedi gmpc – mpd, vedi ssh con alsamixer/cvlc/player/xine ad indirizzamento screen X:0.*, ed ssh con flag -XC per esecuzione applicazioni remote in locale, vedi mediaserver dnla e upnp e daap, vedi vlc/vlm, vedi pulseaudio e streaming e remote control, estensore di controllo keyboard/mouse, vedi synergy client/server o tecniche native Xorg come x2x, vedi anche (vnc/rdp)).
Client di servizi nfs/smb
Client di servizi web e multimediali, diretti alla fonte (niente flash ne silverlight) e con scripting (bash) di base per lo spostamento di materiale audio/video direttamente al nas con nfs anche automatizzati (crontab).
con Windows: Potrei giocare con netsh e il prompt di msdos (senza ncurses) con i batch file ed at, ma non avrei supporto nfs nativo, ne supporto ssh/scp nativo, ne supporto di scripting di base per manipolare, utilizzare, tutto quello che gira sui miei server GNU/Linux o gestione remota di tv/lcd tramite indirizzamento :0.* a screen su X liscio, nessun supporto a livello locale per X tramite ssh con flag -XC (evitando cygwin e xming), nessun supporto nativo zeroconf/bonjour, nessun supporto lirc. (solo soluzioni di terze parti /open source/freeware/trial).
sono esigente, windows per me è un giocattolo e anche pericoloso (vedi botnet) ;)
Intendevo proprio questo. Non puoi venderti al pubblico eternamente come alternativa. Arrivati ad un certo punto i distributori o chi punta a farci affari deve cominciare a dire: sono la distribuzione xyz e faccio questo, con questi strumenti.
negli uffici (quelli che vanno ad email, web forms, office e due fotoritocchi) mi sa che si passa ad android a breve
Allora, Felipe, parliamoci chiaro, a me non sembra che ci voglia un genio per capire perche’ Linux non sfonda sul desktop. Basterebbe cercare di mettersi nei panni dell’utonto medio.
L’utonto medio compra il pc e usa quello che trova installato senza sapere di cosa si tratti. Mettiamo che questo utonto sia mia sorella (non ho sorelle cosi’ non offendo nessuno). Le dico “hey, guarda, ho un sistema operativo figo completamente gratuito, te lo installo e poi lo usi come facevi prima con Windows”. Bene, le installo il nuovo sistema operativo ed e’ contentissima, perche’ puo’ usare la posta, Open Office e navigare in internet come faceva prima. Dopo qualche mese mia sorella, che nel frattempo e’ diventata un po’ piu’ sgamata con i pc, mi dice: ho sentito che c’e’ una nuova versione di Firefox, la 4.2. che fa vedere il web in 3d, ma non capisco come mai non la trovo nei repository. Semplice, le dico io, per installarlo devi aspettare la nuova Ubuntu Quick Quarrel. Se vuoi averlo ora devi installarlo manualmente da riga di comando. Mia sorella mi guarda e strabuzza gli occhi: “da linea di comando? E cosa e’? In Windows non uso la linea di comando, al massimo scarico e installo, e comunque Firefox si aggiornava da solo senza che glielo chiedo.”
E qui uno comincia a farsi delle domande e a darsi delle risposte. Per avere le ultime versioni (major release) dei software devo aspettare sei mesi (in Ubuntu, nelle altre anche di piu’). L’aggiornamento a una nuova versione di Ubuntu e’ rischioso, e se va male potrei avere un pc inservibile e essere costretto a reinstallare tutto da zero. Quante volte devo reinstallare Win XP se non prendo virus? Nessuna, gli aggiornamenti del sistema operativo sono trasparenti, salvo errori nelle patch di Microsoft il sistema funziona come prima, invece con Ubuntu (prendo una distribuzione a caso, ma le altre non sono migliori) rischio di avere un sistema zoppo e con diversi malfunzionamenti anche se l’aggiornamento va a buon fine. Certo, per avere Windows 7 devo fare una installazione nuova, ma una nuova major release di Windows arriva se va bene ogni 3 anni, e comunque anche se non aggiorno posso avere l’ultima versione di Firefox e di qualunque software perfettamente funzionante. Davvero i repository sono comodi? Se un software non e’ nei repositori installarlo e’ un incubo, se uno non sa gia’ usare Linux a un certo livello. Quindi un utente medio non puo’ farlo.
Quanti utenti “medi” hanno voglia e competenza di reinstallare da zero ogni sei mesi un sistema operativo per avere le ultime versioni dei software? Ci rendiamo conto della follia di questa cosa? E poi ci chiediamo perche’ Linux non sfonda?
Bel post. Complimenti, sono perfettamente d’accordo.
…ed è proprio per questo che canonical ha spinto sul software center e i ppa, che rendono l’installazione di software bleeding edge molto piu semplice ed efficiente. vedi ppa mozilla, nvidia,
le soluzioni ci sono, e tecnicamente sono molto migliori di scaricare dal sito sconosciuto la versione x del software y senza un minimo di garanzie. certo è che bisogna modificare la propria percezione di come si fruisce del software e dei suoi aggiornamenti, e questo non è certo compito di ubuntu..
Secondo me la questione della installazione ogni 6 mesi e’ superabile.
Quello che non si puo’ superare e’ il fatto che Linux (come ecosistema) non e’ per nulla “alternativo” a Windows per il semplice fatto che ci sono molte meno applicazioni di ogni ordine e grado e sono mediamente inferiori a quelle per Windows.
Lo “utonto” non pensa agli aggiornamenti, pensa che se compra la webcam xyz o la stampante wjk e’ sicuro che sulla scatola trova il supporto a tutte le versioni di Windows mentre quasi sicuramente il device non funzionera’ su un sistema Linux.
Se anche ha la fortuna che il “coso” funziona anche con Linux, poi non trova la applicazione per comunicare con gli amici, oppure la trova ma mancano un tot di funzioni.
Non e’ solo il solito discorso dei produttori hardware che bastardamente sabotano Linux, e’ che Linux non ha un mercato e quindi nessuno che abbia come scopo di guadagnare con l’hardware e il software lavora per Linux.
Come ho detto in precedenza, quando una azienda rilascia qualcosa per Linux significa che il prodotto in questione ormai non ha mercato.
Ah poi c’e’ anche la questione che le distribuzioni non sviluppano software.
Questo e’ un fraintendimento colossale. Non si puo’ chiedere a Canonical di creare DAL NULLA un Linux che non esiste, che vorrebbe dire fare come ha fatto Apple con MacOSX. Canonical e’ una aziendina coi bilanci in passivo che spera di creare un business col supporto tecnico. Non ha ne’ lo scopo ne’ i mezzi per competere con Apple, figuriamoci con MS.
L’utonto medio come viene chiamato poi così utonto non è, perché si rende conto con il tempo e l’esperienza acquisita che usare un sistema windows o mac è 10 volte più semplice.
Da linux devono eliminare la linea di comando, cioè deve rimanere ma l’utente non deve mai e poi mai ricorrere per risolvere problemi, sugli altri sistemi la shell c’è ma non si usa mai e si fa tutto senza.
Le energie di sviluppo dei vari software sono sprecate in progetti inutili, non servono infinite varianti per fare la stessa cosa ma basta un solo software che ne fa molte di più, elementare direte voi ma la realtà delle cose non è così semplice.
@Per tutti quelli che usano la parola UTONTO con DISPREZZO:
Vi immaginate se il vostro meccanico vi definisse utonto, perche’ usate la macchina senza conoscere la meccanica?
O se il vostro medico vi ridesse dietro e vi pensasse dei pirlotti perche’ non sapete come funziona il vostro stesso corpo?
O se l’elettricista vi guardasse con sprezzo e vi ritenesse sempliciotti perche’ non sapete riparare da soli il vostro sistema elettrico?
O se il panettiere vi ridesse dietro perche’ mangiate il suo pane, ma non sapete nemmeno come si fa un’impasto?
Viviamo in un mondo fatto di specializzazioni. Usiamo tutti i giorni macchine che non capiamo appieno.
Ma conosco solo una categoria disprezza gli altri perche’ non ha le sue stessa conoscienze specifiche: gli informatici.
Non vi sembra un atteggiamento infantile e sciocco?
Come non quotarti…
Secondo la tua definizione pure io e la maggior parte dei frequentatori di questo blog siamo degli utonti, il che non é. La definizione di utonto puó essere perfetta anche per chi possiede un auto o in qualunque altro campo una persona accetti acriticamente quello che le viene rifilato. Utonto non é chi non sa fare il meccanico, ma chi compra un suv perché é fico e poi si accorge che non riesce a mantenerlo perché fa i 7 con un litro. Utonto non é chi non sa fare il programmatore, ma chi accetta i programmi preinstallati sul proprio pc senza chiedersi se non ci sia qualcosa di alternativo o migliore (magari non c’é, ma intanto ti sei posto il problema). Utonto é chi guarda i tg e pensa che gli raccontino il mondo, senza accorgersi che gli fanno vedere solo quello che interessa loro, e non prova nemmeno a vedere se esiste un mondo diverso da quello raccontato in tv. Ecco chi é l’utonto, e non penso che nessuno in questo blog possa sentirsi insultato da questa definizione perché mi sembra che qui ci sia gente che le domande se le pone
“Utonto non é chi non sa fare il programmatore […]”
La cosa divertente e’ che i peggiori “tonti” (senza la U) che ho mai conosciuto in vita mia (in ambito informatico) erano programmatori. E la parte “senza chiedersi se non ci sia qualcosa di alternativo o migliore” e’ esattamente il modo in cui la maggior parte dei programmatori vive e lavora. La prova di quanto dico risiede nel fatto che i programmatori nelle aziende contano come il due di briscola, tranne rari i casi che riescono a uscire dal bozzolo e che quindi smettono di programmare per dedicarsi ad altro. Linux e’ l’unico palcoscenico dove il programmatore puo’ fare la primadonna (perche’ gli basta un po’ di ego e di tempo per forkare un progetto esistente o crearne uno ex novo). E direi che i risultati sono relativamente evidenti.
Ti senti insultato?
Ma che “informatici”.
In questo caso il problema che abbiamo e’ che Linux e’ concepito come giocattolo per una categoria di persone che ha come hobby quello di giocare col computer, non come strumento produttivo di massa.
Queste persone spesso e volentieri hanno difficolta’ di relazione quindi e’ solo ovvio che vivano questa loro specificita’ come un elemento di “appartenenza” e di “superiorita'”.
D’altra parte, non sono d’accordo col discorso della specializzazione e delle macchine che non comprendiamo. Un computer richiede a chiunque di assumere un certo numero di competenze. Non e’ come il pane che puo’ essere mangiato da chiunque abbia una bocca coi denti. Trovo altrettanto fastidioso di chi disprezza gli “utonti” l’atteggiamento di chi al contrario pretende di usare un computer senza un minimo di applicazione. Per me una persona che compra una lavapiatti e butta via le istruzioni per poi lamentarsi che tre bottoni sono troppo complicati da usare, e’ solo stupida.
*Queste persone spesso e volentieri hanno difficolta’ di relazione quindi e’ solo ovvio che vivano questa loro specificita’ come un elemento di “appartenenza” e di “superiorita’”.*
(forse sei tu a sentirti inferiore? :P )
Beh in quanto a difficoltà di relazione tu li batti di molto… venire a scrivere questo su un blog dedito prevalentemente a linux e dintorni denota in te o voglia di scontro o stupidità superficiale. Se non ti piace linux, stacci lontano… no?
non può, altrimenti non saprebbe con chi prendersela, lui vorrebbe usare linux ma non può perché lo reputa inferiore, allora rosica e vene a scrivere qui :)
Amico, il nerd non l’ho inventato io. E i “linuxisti” sono in maggior parte nerd.
Riguardo la stupidita’, ti perdono perche’ non sai quello che fai.
Riguardo Linux, non sono io a starne lontano, sono il 99% degli utenti di PC che scelgono di usare qualcos’altro.
Riguardo lo “scontro”, dalle mie parti si chiama “discussione”, dove ognuno dice la sua.
In generale questo post di Felipe su Linux che non “sfonda” sul desktop si ricollega pari pari a quello sul fatto che i “fanboy” di Linux sono il peggior nemico di Linux. Linux e’ fatto da nerd per altri nerd. Quindi non sara’ mai fatto per gli “utonti”, che il nerd disprezza. Almeno fintanto che lo sviluppo di Linux si basa sul contributo volontario dei nerd. Bisognerebbe che una entita’ superiore tipo Apple stipendiasse i nerd dandogli le direttive e obbligandoli a seguirle. Ma non sarebbe Linux, sarebbe un’altra cosa.
che marea di s*******e. Il 99% degli utenti SCEGLIE di usare windows? AH AH AH. Certo, mia mamma quando s’è comprata il computer ha SCELTO Vista, e così mia nonna e mia sorella. Poi però quando ho installato a tutti linux lo sapevano usare benissimo. Eh, quei nerd dei miei genitori.
“Avevamo sperato tutti in Canonical ma purtroppo finora (dopo sei anni circa) sembra sia stata un po’ un fallimento.”
Dopo questa frase, ritirati una volta per sempre dalla scena che nn capisci un cazzo di niente di Linux e del suo mondo, davvero. Vattene.
Io penso che Felipe, come molti di noi, sia solo un po’ frustrato dalle promesse non mantenute o forse dal rendersi conto che lo “enorme potenziale” nel corso degli anni si e’ palesato come un bluff. Capita spesso con i sogni di gioventu’.
guarda gesù, a parte che non ho mai creduto in te, comunque l’originale si narra che tendesse a unire le genti e non a spargere discordia in una comunità (siamo tutti nerds? dai non sapevo che mia zia 70enne che usa ubuntu fosse nerd!). A scanso di equivoci so quello che faccio. e tu sei già stato redarguito da altri a non trollare. Ciao
dovresti chiedere a me, perché sono colui che trasforma il capitalista in figlio dei fiori, amore e prosperità, condivisione e amore, ext4 e GNU/Linux per tutti ;)
mi riferivo all’altro messia, LorenzoC, non a te… scusa l’inghippo di parole… :P
s/chiedere/credere
felipe un (edit) a commento no eh? -.-‘
Onestamente non mi importa un fico di chi mi “redarguisce a non trollare”. A me sembra di esseremi sempre mantenuto nei limiti della buona educazione e a contrario di te non l’ho mai buttata sul personale ne’ offeso alcuno. Se poi quello che scrivo non ti garba sono abbastanza cavoli tuoi. Tra l’altro, quello che ho scritto a proposito di “Linux = mondo di nerd”, non solo e’ ovvio per chiunque non sia abbastanza nerd da non vederlo ma e’ in sostanza il succo dei post di Felipe medesimo.
Riguardo il fatto che il 99% del mercato SCELGA di non usare Linux, anche questo e’ evidente. L’esempio della nonna che usa quello che il nipote nerd gli mette davanti non e’ per nulla calzante. Infatti la nonnina non puo’ scegliere i nipoti. L’esempio da predere e’ piuttosto quello dei venditori di netbook che hanno provato a proporre varie versioni Linux e che sono poi tornati a XP a grande richiesta dei clienti. La favola del complotto mondiale per obbligare tutti ad usare prodotti MS e’ appunto una favola.
Ancora, non faccio che confermare quello che scrive Felipe in questo stesso post, vedi alla voce “Linux sul desktop = buco nell’acqua”.
Piuttosto, forse la differenza tra me e Felipe e’ che lui ancora crede che Linux abbia il “potenziale” per diventare qualcos’altro. Mentre io penso che Linux si attaglia perfettamente alle esigenze di chi lo adopera e quindi non ha alcun motivo per evolvere in qualcos’altro, fuori dalla sua “nerd-nicchia”.
A lorè, mo basta però su… dai a nanna (dalla nonna) e non rompere agli amici… ok? sto 99% lo sai benissimo che è contestabilissimo… ma non è questo il punto. tu sei un detrattore, e non ispiri fiducia in quello che dovrebbe essere un luogo di avvicinamento a linux (che rimane al tot% per colpa di persone come te, e quindi tu la rendi una questione personale)… abbiamo capito benissimo come la pensi al riguardo… inutile che lo dici e ridici in ogni post che fa felipe… canonical=piccola_azienda_in_fallimento, linux=1%_x_nerd, etc… etc… C’è chi non la pensa come te! ok? per i venditori di netbook…. e dai la lettera aperta di asus non ti dice nulla? la xandros messa lì apposta non ti dice nulla? dai su al prossimo halloween puoi vestirti da ballmer ok?
Quindi, fammi capire bene, in questo blog (che e’ un blog, non un “luogo di avvicinamento a Linux”) si puo’ solo sparare cretinate a raffica su quanto sia figo Linux anche contro l’evidenza, MENTENDO se necessario, al fine di fare proseliti? E chiunque non si unisce al coro dei “fanATICI” automaticamente diventa un “detrattore”. E io rido, di te e di tutto il gregge.
Dire che Ubuntu è fatto per nerd è una cazzata, non importa quante volte lo si ripeta.
A parte la gestione dei driver, la linea di comando non la si usa mai. Se la gestione dei repo ppa e l’importazione delle relative chiavi fosse ancora più intuitiva di quanto non lo sia già adesso, il sistema sarebbe davvero a prova di utonto, anche per l’installazione delle versioni più recenti dei software che avverebbe a quel punto in automatico con gli aggiornamenti del sistema.
Poi è ovvio che usando Ubuntu si va contro lo standard di mercato che è Windows, per cui gli acquisti hardware e software vanno fatti con più attenzione.
Ma anche qui il discorso è relativo: esiste Wine, e fa il suo sporco lavoro per la maggior parte dei software.
hehehe leggendo gli ultimi commenti….
altrove saresti nella fase calda XD
@keb2551
Io no ho detto che Ubuntu e’ per i nerd, ho detto che Linux (parlando di desktop) e’ fatto da nerd per altri nerd e quindi rimarra’ cosi com’e’ perche’ non c’e’ nessun motivo ne’ nessuna risorsa per farlo evolvere in un “ecosistema-desktop” per tutti.
Ubuntu non e’ una rivoluzione epocale ne’ Canonical il messia di Linux, e’ solo una versione di Debian che mira a creare un business nel medio periodo con un po’ di marketing relativamente efficace. In pratica pero’ non vedo grandi differenze per l’utente “non nerd” nell’intallare Ubuntu o Debian, gli strumenti per la installazione sono grossomodo i medesimi, le applicazioni sono le stesse. E volendo estendere il discorso, non mi sembra che installare e usare Fedora o OpenSuse sia tanto diverso per l’utente “non nerd” che installare o usare Ubuntu. E’ tutta la stessa roba, solo declinata in maniera leggermente differente. Differenze che pero’ sono importanti solo per i nerd. E torniamo da capo.
Si le tue sentenze vanno prese ipse dixit oppure è lecito chiederti di argomentarle?
Dire che Ubuntu è una Debian con un po’ di marketing in più ma sempre sistema per nerd è senza spiegare IN COSA sarebbe da nerd è puro FUD e TROLLING.
Scendi tra noi mortali e spiegaci NEL DETTAGLIO cosa è che rende Ubuntu per nerd e in che cosa sta sbagliando Canonical, altrimenti le tue sono solo critiche gratuite che lasciano il tempo che trovano.
Se tu fossi CEO di Canonical cosa faresti di diverso? Fatti, non chiacchiere pls.
Non so cosa pensare, forse non sai leggere.
Io ho detto che Linux (inteso come desktop) e’ un qualcosa fatto dai nerd per altri nerd. Non c’e’ niente di male fintanto che non si FA FINTA che lo stesso Linux improvvisamente, senza che sia cambiato nulla, diventi una alternativa per il desktop di massa.
Facciamo che non te lo spiego io il perche’ ma te lo spiega Felipe, che a quanto pare sostiene che Linux per il desktop non funziona.
Io pero’ non condivido la sua idea di Canonical come “fallimento” per il motivo seguente:
Canonical non sbaglia niente, come tutte le aziende ha lo scopo di produrre bilanci in pareggio o meglio ancora in attivo. Per raggiungere questo scopo Canonical spende soldi per re-impacchettare e pubblicizzare Debian e guadagna soldi vendendo servizi. Se riuscira’ a guadagnare da questo meccanismo, tutti contenti, per primo il miliardario. Se non guadagnera’, il miliardario prima o poi smettera’ di investire in Canonical.
Non riesco a capire perche’ apparentemente dei fanatici addossano a Canonical un ruolo che non ha, cioe’ quello di portare Linux alle masse. Per poterlo fare davvero Canonical dovrebbe spendere MOOOLTI piu’ soldi nello sviluppare in proprio tutte le parti che attualmente mancano o sono carenti al fine di rendere Linux competitivo per i desktop. Ma Canonical non ci pensa nemmeno, e giustamente perche’ sarebbe un passo MOOLTO piu’ lungo dellesue gambe. Ubuntu e’ solo una distrubuzione, per niente diversa dal punto di vista dell’utente da Fedora o OpenSuse o Mandriva o Pincopallino.
^Canonical dovrebbe spendere MOOOLTI piu’ soldi nello sviluppare in proprio tutte le parti che ^attualmente mancano o sono carenti al fine di rendere Linux competitivo per i desktop.
E queste parti quali sarebbero? Insomma dopo una decina di messaggi non hai ancora specificato perchè Linux è per nerd e quali sono le caratteristiche che lo rendono tale e andrebbero modificate.
Siamo ancora all’ipse dixit. Chissa perché non sono sorpreso.
>Ubuntu e’ solo una distrubuzione, per niente diversa dal punto di vista dell’utente da Fedora o >OpenSuse o Mandriva o Pincopallino.
Ennesima affermazione apodittica.
Ubuntu è diversissima da altre distro perché è tutto facile e non devi mai usare il terminale. L’unica cosa che è ancora macchinosa è la gestione dei repo ppa e relative chiavi per avere tutti gli applicativi principali aggiornati.
E questo lo dico io. E se tu non sei d’accordo si vede che non sei capace di leggere.
“Ubuntu è diversissima da altre distro perché è tutto facile”
Qui ci sono due affermazioni false:
1. Ubuntu e’ “facile”
2. Ubuntu e’ l’unica distribuzione “facile”.
Sono false perche’ Ubuntu e’ tanto facile quanto lo puo’ essere una distribuzione Linux, cioe’ facile fintanto che non ti imbatti in un problema qualsiasi tipo che non ti funziona l’audio o il video o la rete o sa il cavolo. A quel punto diventa “difficile”.
Sono false anche perche’ chi fa le altre distribuzioni Linux non e’ piu’ scemo di Canonical (che lo ripeto, non e’ il messia). infatti sono distribuzioni altrettanto “facili”, prova ad installarne una e poi vienimi a dire che e’ “diversissima”. Sai cosa gli cambia all’utente se il colore del tema e’ blu invece che marrone cacca o se il gestore dei pacchetti invece di chiamarsi X si chiama Y…
Be’ ma che te lo dico a fare?
Sono “apodittico”…
Canonical non è il messia, ma gli anti-ubuntiani come te non hanno ancora detto in cosa ESATTAMENTE sta sbagliando, e cosa farebbero ESATTAMENTE di diverso per far sì che Ubuntu non sia un fallimento.
Io sono qui che aspetto, con la quasi certezza di non ricevere risposta.
Quanto al fatto che quando c’è qualche problema di riconoscimento hardware linux diventa improvvisamente difficile, linux riconosce più hardware di qualsiasi altro OS, e quando hai qualche problema con Windows per risolverso devi “traformarti” in un nerd peggio che con Ubuntu. Quindi, in base al tuo modo acrobatico di ragionare, Windows è per nerd.
Io non sono anti-ubuntiano.
Non c’e’ nessuna ragione per essere anti-ubuntiano.
Ubuntu e’ SOLO una distro Linux come altre. NESSUNA distribuzione cambia la natura di Linux come “ecosistema” perche’ in sostanza una distribuzione e’ solo una raccolta di software fatto da altri, piu’ dei tool per gestire installazione, piu tool per gestire pacchetti/dipendenze ecc, piu qualche patch applicato a questo o quel componente per varie ragioni. Usare una distribuzione o un’altra per lo “utonto” e’ esattamente la stessa cosa perche’ tutte le distribuzioni, almeno quelle piu’ conosciute, offrono piu’ o meno le stesse identiche opzioni.
Ubuntu e’ piu’ facile da installare di Gentoo, su questo non ci piove. Ma non e’ piu’ facile da installare di Fedora o OpenSuse o Mandriva o anche Debian. Una volta insallata, il desktop che ti ritrovi e’ uguale e uguale e’ la selezione di applicazioni che ti vengono proposte, una piu’, una meno. Sempre perche’ e’ tutta roba che non viene fatta dalla “distribuzione” ma solo “collezionata”.
Riguardo il riconoscimento hardware e’ una barzelletta.
E’ chiaro che non e’ colpa di nessuno se le aziende non hanno interesse/motivo/voglia di fare in modo che l’hardware venduto sia ugualmente compatibile con Linux e con Windows. Tuttavia rimane un fatto che l’hardware “consumer” che Linux supporta al 100% e’ una frazione minima dell’hardware che esiste. Vedi alla voce “schede grafiche” come esempio evidente ma lo puoi estendere a qualsiasi pezzo del PC.
Aggiungo un altro commento: se leggi il blog di Felipe noti che ogni tanto c’e’ un post tipo “ma che palle non funziona l’audio di Linux”. Infatti non soltanto abbiamo il problema dei driver, eccetera, ma anche quello che il software che gestisce certe funzioni fondamentali del dekstop, come audio, video eccetera, e’ complessivamente scadente.
Quindi, magari e’ vero che un server Linux con sopra Debian stable puo’ funzionare senza reset per anni e anni. Ma su questo server non c’e’ niente di quello che compone il desktop del mio PC. E questa parte di Linux, cioe’ tutti i “cosi” che compongono il desktop e’ scadente o carente, fai te.
Ovviamente per me che sono “utonto”. Magari il nerd si diverte a ricompilare il kernel per ottenere un boot piu’ veloce di 3 secondi…
Si vede che non hai mai frequentato un forum su Windows.
E comunque quando Windows presenta degli errori, ti presenta il codice che non ha funzionato in formato esadecimale. E poi sarebbe Linux a essere per nerd…
Madonna e che minchiata!
Una nota su Canonical: magari licenziare quel team di dodici scimmie che hanno fatto il nuovo tema in 2 anni di lavoro (risultato: “spostiamo i bottoni dal’altra parta e copiamo lo sfondo dal mac”) e dare quei soldi a qualcuno che faccia una built di firefox decente o lavori sull’audio?
Accoppate quella nerchia, sta diventando NerchiaCblog!