Mi sono ritrovato sul sito di questa neonata distribuzione chiamata Netrunner, che non è altro che l’ennesima inutile e dilettantesca derivata di Ubuntu. Già dal suo primo annuncio il team pone come suo principale motivo d’esistere il fatto di essere mono-free, ossia Libera dal Mono (Amen).
Togliendo Mono da Ubuntu si offrirebbe infatti una distribuzione “libera da tecnologia della concorrenza“. Leggendo oltre nell’annuncio scopro anche le solite cose di ogni nuova e inutile derivata, che Netrunner contiene molte applicazioni (esattamente come il 99,9% delle altre distribuzioni esistenti e derivate da Ubuntu) e bla bla bla… e poi che viene con Wine preinstallato. Ha?
Come immaginerete conoscendomi un po’, ritengo Netrunner totalmente inutile e di nessun interesse, però la sua stessa esistenza pone questioni che vale la pena discutere.
Ricorderete “La fine della guerra contro Mono?” (lettura consigliatissima). Un bel po’ di mesi fa, in tempi “non sospetti”, ci siamo decisamente ammorbiditi rispetto alla infinita polemica che gira attorno a Mono, quando Microsoft ha finalmente esteso la Community Promise a parti legalmente critiche di C# e CLI, cosa che comunque non ha impedito a capoccia e legali della FSF di continuare ad ammonire di non usare Mono.
Personalmente tendo ancora a non installare Mono, ma in tutta sincerità non credo che ci siano più motivi urgenti per condurre pulizie etniche. Allo stato attuale (prima del citato annuncio di Microsoft non era così) installare Mono è meno eticamente “compromettente” che installare codec o utilizzare protocolli chiusi. Qualcuno potrebbe dire che i motivi più pericolosi sono potenzialmente quelli meno “urgenti”, ed è vero, ma per fortuna a lungo termine non vedo niente di sospetto e per ora all’orizzonte di GNOME 3 non vedo nuvole tossiche. Chissà, forse anche grazie all’opposizione e alle aspre polemiche a riguardo.
Contraddizioni e distinguo
Mono è – detta in soldoni – l’implementazione di un framework open source compatibile con .NET e basato su specifiche create da Microsoft (i famigerati standard ECMA 334 e 335). Nelle dichiarazioni di Novell, l’azienda che lo sostiene e che ha stipulato secretissimi quanto astrusi1 accordi di non belligeranza con Microsoft, Mono doveva attirare orde di sviluppatori festanti che migravano da Windows a Linux. Così non è stato, e poco importa se poi l’effettiva compatibilità con .NET può essere raggiunta solo usando parti di Mono di dubbissima licenza (ossia WinForms).
Wine è un altro progetto sempre open source, il cui compito consiste nel tradurre al volo le chiamate di sistema per Windows che fanno applicazioni per Windows in altrettante chiamate per Linux, in modo da prendere ad esempio Band in a Box e poterlo avviare in Linux in una specie di emulazione, ma non chiamate Wine un emulatore perché gli sviluppatori ci si incazzano a morte: è solo uno strato di compatibilità con Windows, ossia alla fine un emulatore :D Tutto questo è stato ottenuto senza usare specifiche rese disponibili da Microsoft ma basandosi su un doloroso lavorio di reverse engineering e di notti passate a far andare in crash Band in a Box e migliaia di altre applicazioni. Ovviamente inutile dire che anche in questo caso Microsoft non perda occasione per tirare fuori l’argomento proprietà intellettuale…
Orde di sviluppatori Microsoft convertiti a Linux neanche l’ombra, utenti neppure, ma una cosa che Mono ha portato, grazie ad un IDE ben fatto, alla facilità di C# rispetto a C e a tutta una serie di comodità per gli sviluppatori, è stata una quantità di applicazioni che hanno preso parti centrali nell’esperienza di GNOME, tanto che una (Tomboy) viene distribuita insieme al desktop, che così dipende ufficialmente da Mono già da alcuni rilasci. Altre applicazioni Mono quali Banshee, Docky, l’osannato GNOME Do… sono molto popolari, insomma potete capire che qualcuno (anche in alto nelle sfere della comunità) non vede di buon occhio che tecnologia basata su specifiche altre sia entrata nei cuori degli utenti e del desktop stesso. Specialmente se queste specifiche sono coperte da una Comunity Promise che i legali della FSF non reputano bastevole e specialmente se Microsoft ha un lungo passato e un (lungo?) presente di comportamenti aggressivi fatti di denunce e minacce nei confronti di aziende scomode.
In confronto Wine è solo una piccola (s)comodità per l’utente che cerca disperatamente di utilizzare applicazioni scritte per Windows. Non ha, non può avere e non avrà mai una legittimazione o una lontana parvenza di integrazione nelle fondamenta del desktop o di peso alcuno nelle scelte del team di sviluppo GNOME. Diciamo che è meno “pericoloso”.
Conclusione idiota
Dunque l’assenza di Mono e la presenza di Wine non sono in contraddizione, in quanto tecnologie concettualmente e tecnicamente molto distanti e dalle implicazioni incomparabili. D’altra parte però… dios mio ma con quale faccia tolgono Mono e mettono Wine? :D
Note all'articolo
- Ufficialmente suonano così: “Io Microsoft accetto a malincuore di impegnarmi a non denunciare te Novell per l’uso di nostra tecnologia e nostra proprietà intellettuale, ma in cambio vogliamo pagarti una somma imbarazzante di milioni di dollari.” …Eh? [↩]
Voto 10 per la nota :D ahahaha
Tra l’altro la distro e’ orribile, con due barre :S.
Comunque usare mono e’ come usare java, solo che penso che mono sia piu’ veloce nell’esecuzione e meno esoso di risorse!
Appunto, “pensi”… la più grande differenza è che java è opensource…
Mono pure…
Mono = Microsoft = demonio
Java = Sun = Oracle = satana…
Eh?
anche mono è opensource
Ma tu per cosa parli? Cioe’ almeno informati prima di scrivere.
E comunque parlo da programmatore java quale sono ;)
Sono scelte di linguaggio e di tecnologie, tutte e due opensource ;)
una distribuzione da tenere in considerazione … sicuramente migliore dell’originale!
Perchè migliore? perchè non ha mono?
Quella distribuzione, se guardi i repository è una ubuntu senza mono, punto.
E poi ha i repository di mint e anche incorporati i repository di medibuntu, pieno di programmi e codec proprietari.
Questo non desta scalpore?
“ma con quale faccia tolgono Mono e mettono Wine? ”
Con la stessa faccia con cui leggi commenti sul tuo blog riguardo Linux essendo meglio di Windows.
Non mi risulta che esista un utente Windows sulla terra che ha mai pensato di fare girare un programma Linux in “emulazione” perche’ non ha trovato una alternativa.
Io ci sono arrivata vicino con geany… ^_^
KDE 4 windows :D
e ci sono tantissimi port di software per linux poi portati su windows.
hai mai provato a usare KDE 4 windows? io si, e é durato 10 minuti perché l’ho trovato una mezza schifezza.
difatti c’era un bel => :D
Comunque ci sono un’infinita’ di software nati su linux e portati su windows!
ovvio, i programmi “per linux” sono quasi sempre open source, ergo esistono anche su win.
Io uso una caterva di programmi nati su linux anche quando mi capita di usare win
Beh… Si… In realtà non esiste una versione Windows per SAGE che è semplicemente il miglior software di matematica libero e gratuito, spesso prestazionalmente superiore alle alternative proprietarie.
Di solito si ovvia al problema eseguendo il software su un server e usandolo via ssh, tantè che una soluzione nativa (e funzionante) al momento non esiste.
E poi cygwin dove lo metti?
Cygwin? È molto più usato di quanto ci si potrebbe aspettare.
Concordo, lo utilizzo in un ambiente di produzione su server win 2008
> Non mi risulta che esista un utente Windows sulla terra che ha mai pensato di fare girare un programma Linux in “emulazione” perche’ non ha trovato una alternativa.
Ho cercato per anni una “riga di comando” per Win (no, non dirmi il DOS), per anni tool con UNA sola funzione, che non reinventassero la ruota di volta in volta.
Perchè è assurdo, in un sistema operativo moderno, dover installare un programmone fighissimo per fare un diff, uno fantasmagorico per un md5 su un cd, uno ganzissimo per rinominare una serie di file in base ad una regex… E poi dover fare continuamente copia/incolla tra gli output di questi, così, in maniera meccanica.
Sono un nerd? Può essere.
Ma ho risposto alla tua domanda.
già.. dos è obbligatorio, ma ci sono alternative come powershell
ma.. non hanno ancora le ncurses :D
avoglia, cygwin ed sfu, perché ero stufo di digitare dir
xming per far spownare app linux (locale/remoto) :)
Solo perché a te non è mai successo non significa che non ce ne sia mai stata la necessità.
Io ho usato cygwin per usare xorg su windows.
Hai mai sentito nominare mplayer, vlc, pidgin, firefox, apache, php?
A proposito, qualche tempo fa Firefox per Windows su Wine funzionava MEGLIO che Firefox per Linux. Non so se rende l’idea.
Funziona ancora meglio. Firefox per Linux mi e’ antipatico da anni. Troppo lento rispetto all’originale anche su hardware nuovo.
In passato ho usato Opera, oggi Chrome, che e’ OTTIMO!
Bah …. ma che è … prima si mangia e poi si dimentica ?
Questo argomento è stato ampiamente discusso anche su questo blog ( andatevi a trovare e rileggere il post corredato anche di commenti con i benchmarks javascript ): Firefox per linux è più lento di Firefox per Windows/Wine perchè la versione per Windows/wine è compilata/linkata con le PGO ( Profile Guided Optimization ) , la versione per linux invece NO!!!
Alcune distribuzioni linux forniscono versioni di FF compilate/linkate usando PGO , come Fedora ad esempio.
“Ammazza che mazza”
una puntata che mi aveva fatto ribaltare dalle risate!!
io uso “ammazza che mazza” e “tempesta di ossa” emulate con WINE :D
mi pare di aver letto altrove che Wine e` piu` propriamente un’implementazione del subsystem Win32 su Linux, cosi` come Win32 (e Win16, se non erro) lo e` su NT; (FUN FACT: NT supporta anche un subsystem POSIX, Interix)
Conclusione, se Wine e` un subsystem non e` un emulatore, altrimenti anche Win32 e Interix lo sarebbero per NT, il che implicherebbe che Windows e` un emulatore di se stesso[1] *HEAD ASPLODES*
[1] anche se questo in realta` non e` del tutto errato in un certo senso
Tra l’altro wine è l’acronimo di Wine Is Not Emulator… Mi incazzo pure io se sento dire che è un emulatore, pur non essendo uno sviluppatore… XD
Beh GNU che e’ un clone di Unix sarebbe GNU IS NOT UNIX. Insomma la coda di paglia non manca…
bello …. effettivamente un confronto tra acronimi ricorsivi spiega tutto.
Ho sentito dire che mangiare patate , pesce azzurro e verdura bollita può aiutare a rimettersi in ordine il cervello , ma nel tuo caso ho i miei dubbi che possa funzionare.
Wine è un traduttore di API : le chiamate alle funzioni W32 sono direttamente convertite/commutate in chiamate linux.
Non mi sembra che tu possa ricompilare i programmi di windows per farli girare su wine, come non mi sembra che tu possa eseguire qualsiasi binario linux in interix..
ma ci sono sempre alternative http://lbw.sourceforge.net/
non ho capito bene cosa vuoi dire, ma per quanto riguarda la (1), che io sappia si puo` (vedi ; mi pare esistesse una build di Miranda-IM per Wine un po’ di tempo fa);
per quanto riguarda la (2) il discorso e` un po’ piu` complesso, non ho detto che Interix e` compatibile con Linux a livello binario (cosa che invece Wine e`, o per lo meno vuole essere), ma solo che e` un sistema POSIX, cioe` che rispetta quelle specifiche; per dire, nemmeno gli altri UNIX tendenzialmente sono compatibili a livello binario tra loro; per quanto riguarda NT, tanto per cominciare non ha un loader per gli ELF ;)
ma lo scopo di Interix non e` emulare Linux, ma fornire un ambiente UNIX/POSIX.
LBW invece in effetti non e` “un’alternativa”, fa proprio una cosa diversa: e per farlo si appoggia proprio a SUA/SFU (Interix, per l’appunto); come dice il suo autore e` piu` vicino a un inverso di Wine :)
non so di cosa state parlando voi due ma ad esempio se scaricate “uTorrent” e lo eseguite su windows, funziona.
se lo eseguite su linux con wine funziona allo stesso modo.
potete discutere per ore sulle differenze concettuali ma per me wine emula windows, altrimenti uTorrent non funzionerebbe su wine.
ps: ho citato uTorrent perchè è il client torrent che utilizzo su entrambi i sistemi operativi. potevo citare nell’esempio “notepad.exe” o altri programmi..
ed è quello che stavamo facendo ;)
Concordo con la autodefinizione della conclusione a cui aggiungerei pure “cerchiobottista”!
La questione Mono è stata talmente dibattuta e sviscerata che continuare a giudicare Mono esclusivamente dal punto di vista della licenza significa essere ciechi o in malafede.
Al di la delle speculazioni filosofico politiche, Io utilizzo poco le applicazioni mono perchè per mia esperienza sono troppo affamate di processore, docky genera picchi di utilizzo della cpu ogni volta che ci passo sopra il mouse, per non parlare di moonlight che usa il 100% fisso del processore, banshee sempre stato più pesante di rhythmbox…Solo io la penso così?
no non sei il solo, le applicazioni in mono, così come quelle in java(e io sviluppo anche in java) tendono ad essere più esose di risorse rispetto a quelle scritte in C per recuperare l’altrimenti efficenza persa. Gnome ha un altro linguaggio molto più potente di C# da utilizzare, il python, con cui sono scritte alcune delle migliori applicazioni per gnome, come emesene per dirne una, ma chissà credo che questo continuare a parlare di mono(sia positivamente che negativamente) abbia fatto molta pubblicità al framework .net e ora ci sono (piccole) orde di programmatori disposti a programmare su mono, senza sapere che programmi molto più efficenti possono essere creati con altri linguaggi. Allora in punto non sono le licenze(anche se…GNOME dovrebbe nella sua filosofia rappresentare il modello “libero” per eccellenza, e mi pare non sia così già da un bel pò) ma la domanda da porsi è “per programmi da integrare nel DE esistono framework più potenti e facili da utilizzare di Mono?” beh la risposta è si, anche se gli sviluppatori mono fanno fatica a digerirla
Vedo che ci capisci qualcosa di programmazione, io pasticcio solo con php.
Che mi dici di Vala?
Vala è trasformato in C e poi compilato quindi le prestazioni sono paragonabili.
vala è stupendo come progetto, purtroppo non facile da imparare come C# o python, ma sicuramente molto più agevole di C…purtroppo i programmatori gnome(De icaza avanti a tutti) si sono sempre dimostrati ostili a cambiare linguaggio, chissà come mai solo con C# sembra che si sia aperto il cielo(centrerà forse qualcosa che de icaza è stato nominato miglior sviluppatore open source da parte di microsoft?) bah
La maggior parte dei programmatori Gnome amano Vala e molto più di C#. Non per ragioni ideologiche, ma perché da programmi Vala è molto semplice usare librerie basate su GObject e vice versa.
e allora perchè in gnome3 (non so se hai seguito la lunga storia) si sono fatti continui riferimenti all’utilizzo di mono e pochissimo(davvero molto molto poco) di vala? mi dispaice perchè vala è un bellissimo linguaggio, nonchè potentissimo, ma io tutto questo amore da parte degli sviluppatori di gnome non lo vedo, anzi nel caso di De Icaza ho letto più di un suo commento negativo sulla questione…
(hm, perché non mi fa replicare direttamente al messaggio di darkat?)
1 – Vala non ha bisogno di molta discussione perché in fin dei conti è C. Quando fai un pacchetto per distribuire il sorgente del tuo software scritto in Vala normalmente includi anche i file .c generati. Al momento della compilazione puoi dipendere solo dal compilatore C e dalle normali librerie, quindi non c’è un grande bisogno di discussione se accettare Vala o no.
2 – Il compilatore Vala ha ancora diversi problemi ed è facile trovare bug e limitazioni. Questo scoraggia un po’ quando devi scegliere con che linguaggio scrivere la tua applicazione.
beh non è che mono goda di tutta questa stabilità è efficenza che lo faccia preferire a vala no? inoltre si parla tanto di mono perchè “dorebbe” portare portabilità dei programmi tra windows e linux, un pò come java…si se non fosse che il progetto mono, come moonlight, sono molto indietro rispetto alla loro controparte su windows, quindi compatibilità sta mazza… diciamo la verità, mono non ha le carte in regola per diventare un sostegno stabile per gnome, e nessuna azienda (grossa azienda) prenderebbe in considerazione di strutturare il DE su questo progetto dall’incerto futuro, quindi è molto ma molto strana la preferenza di mono su altri framework, che, IMHO, sono nettamente superiori sotto ogni punto di vista. Felipe critica sempre Seigo, ma De Icaza serebbe migliore? in cosa? sia chiaro, non ho niente contro mono, ma dire che è la soluzione migliore per gnome, come dice qualcuno qui, significa o avere due fette di salame sugli occhi o essere in cattiva fede…
Sbagli, Mono e C# sono molto più stabili, sviluppati e supportati di Vala e per questo vengono preferiti da molte aziende.
Se Vala perdesse Jürg Billeter avrebbe purtroppo buone chance di morire.
E nota che io sono completamente a favore di Vala e se dovessi scrivere un nuovo programma userei Vala probabilmente.
Nota anche che Miguel a questo punto non è più coinvolto in Gnome come una volta. Quello che si occupa principalmente di Gnome per Novell è Michael Meeks.
Non si fanno prigionieri. anche mono è un nemico.
la fisolofia è la seguente: usare software e specifiche libere se esistono e funzionano. il motivo per cui usiamo flash e non gnash. ma ad ogni applicazione mono c’è un suo corrispettivo fatto in gtk (vedi gthumb ecc…). quindi mono è da togliere.
Tu hai la tua idea come utente, io ho la mia, diversa, come programmatore.
Perché dovrei scegliere C e non C# per il mio prossimo progetto? Alla fine uso sempre C, ma solo perché lavoro su progetti già esistenti e, generalmente, progetti per il mondo embedded.
Che bello il fondamentalismo a metà…
Eh no, la tua mi pare un po’ una scelta di comodo: se non ti piace flash non dovresti usare nemmeno gnash.
Che senso c’è nell’accettare la tecnologia ma non il programma? Se proprio vuoi rifiutare flash, crea una tecnologia migliore e apri le specifiche.
Distro quantomento curiosa. Non riesco a capire perché si preferisca wine a mono, quando entrambe le piattaforme sono una copia di quanto creato da microsoft ed entrambe posso far girare programmi proprietari, sebbene non sia l’unica opzione. Insomma, la presunta “pericolosità” di mono, è esattamente la stessa di wine.
Per quanto riguarda mono in particolare, non posso che constatarne il fallimento: da una parte quelli che normalmente programmano sotto linux si rifiutano di creare applicazioni che richiedono una vm a favore di GTK+ o Qt native (basta ricompilare il tutto con mingw senza cambiare una virgola); dall’altra tra i programmi sviluppati per .Net solo 1% gira sulla controparte open (tra l’altro, affidereste mai un’app asp.net a mono?).
In breve, mi pare che gli unici ad esaltarsi per mono siano stati solo i suoi creatori, ma mi pare di vedere un po’ troppa preoccupazione attorno al progetto.
perche equiparare Wine a Mono …
Wine serve per risolvere un limite di accessibilità ad informazioni di Linux (Cd/Dvd di documentazioni, banche dati … tutta roba che va installata su windows) … non implica una scelta etica o funzionale … l’informazione è li e c’è bisogno di un workaround per renderla utilizzabile … l’unica alternativa è rinunciare al contenuto.
Mono è diverso … nel suo caso c’è una scelta progettuale da fare in un momento in cui ancora non ci sono vincoli (da quello che so ci sono quasi sempre alternative).
Io per esempio non potrei mai rinunciare a wine, a meno di fare partire in continuazione una macchina virtuale Windows
Se hai un processore adatto per l’utilizzo di KVM usare una macchina virtuale non è un gran problema (e tenerla sempre in esecuzione). Io ne uso una per lo sviluppo per Maemo e quelli che in ufficio devono fare cose amministrative ne tengono una con Windows per usare i siti delle banche.
il punto è che per accedere a contenuti sviluppati per windows … wine mi permette di non avere un sistema pirata sulla macchina (o di pagare una licenza) … ma comunque di installare quelle 4 banche dati e dizionari di cui ho bisogno … e che non sono rinunciabili
Mi piacerebbe sapere quanta gente usa Wine per accedere a banche dati.
Oppure, dico in altri termini, quanto lavoro ha investito il progetto Wine per garantire la compatibilita’ di quali software Windows. Sarebbe interessante perche’ fornirebbe una idea di dove il desktop Linux e’ carente rispetto a Windows (parlando di applicazioni).
Magari scopriamo che Wine non serve per le banche dati ma per i giochi o applicazioni di uso “comune” tipo Photoshop o Emule.
chiamale banche dati … o chiamale qualsiasi applicazione documentale “tipicamente su CD” … generalmente per Windows … e utile di volta in volta a chi fa una serie di lavori … Parliamo di cataloghi … documentazione tecnica … etc. … sufficentemente utile per tenere Wine a disposizione, ma non necessariamente tanto da avere una macchina virtuale da dedicarci.
inutile..dilettantesca..con che faccia mettete…
Va bene la critica costruttiva ma le offese non le capisco.
Vuoi fare scalpore?
Perche devi sputare su un lavoro fatto da altri che si sono impegnati a studiare creare e condividere il loro lavoro?
E soprattutto ti permetti di criticare, deridere ed offendere senza nemmeno aver prima contattato nessuno per chiedere il perche delle loro scelte. O lo hai fatto?
Se non ti sei preso questo disturbo sei un arrogante.
Io non centro con lo sviluppo di quella distro sia chiaro, ma mi da fastidio quando leggo queste cose.
Bah …. ma che è … prima si mangia e poi si dimentica ?Questo argomento è stato ampiamente discusso anche su questo blog ( andatevi a trovare e rileggere il post corredato anche di commenti con i benchmarks javascript ): Firefox per linux è più lento di Firefox per Windows/Wine perchè la versione per Windows/wine è compilata/linkata con le PGO ( Profile Guided Optimization ) , la versione per linux invece NO!!!Alcune distribuzioni linux forniscono versioni di FF compilate/linkate usando PGO , come Fedora ad esempio.
bello …. effettivamente un confronto tra acronimi ricorsivi spiega tutto.Ho sentito dire che mangiare patate , pesce azzurro e verdura bollita può aiutare a rimettersi in ordine il cervello , ma nel tuo caso ho i miei dubbi che possa funzionare.Wine è un traduttore di API : le chiamate alle funzioni W32 sono direttamente convertite/commutate in chiamate linux.
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