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Docky, Global Menubar… Ma ne vale la pena?

Oggi stamattina nel primo pomeriggio pochi minuti fa ho letto questo articolo di Seif Lofty sull’integrazione tra Zeitgeist e Docky e, affascinato dalle schermate, ho pensato che un giro di prova lo dovevo fare. Ci sono cascato.
Volevo verificare due cose: da una parte appunto l’integrazione1 tra i due software; dall’altra l’ergonomia del desktop accattivante di Seif, che oltre a Docky fa uso anche della famigerata Global Menubar. Ecco dunque tutti i passi che ho compiuto, compresi pentimento ed espiazione.
NB: In questo articolo ho deciso che mi rivolgerò a te lettore dandoti del tu. Potresti avvertire per questo una strana sensazione.

Due precisazioni tre

Se vuoi replicare e verificare la configurazione del desktop di Seif devi aspettarti due cose: la prima è che l’integrazione tra Zeitgeist e Docky si risolve nel click destro sull’icona di un applicazione in Docky che ne mostra i file usati più di recente; la seconda coinvolge anche la Global Menubar e ti porterà naturalmente al dibattito, che su queste pagine è molto longevo, sulla opportunità di imitare così spudoratamente e superficialmente Mac OS X.
Altra precisazione. Docky è basato su Mono. Molto prima che io fossi rapito da una splendida vulcaniana che mi ha trascinato in un letto e riempito di lividi ed escoriazioni (ma un po’ mi sono difeso), ricorderai che avevo scritto che la mia posizione su Mono si è decisamente mitigata e che non lo considero più con la stessa avversione di prima. Lo giudico serenamente ma non ne vado matto, insomma. Non quanto vada matto per la vulcaniana.

Installare Zeitgeist e GNOME Activity Journal

Ti ho parlato diffusamente di Zeitgeist ad intervalli irregolari. E’ un software (in Python questo) che consiste in un servizio che tiene traccia di tutto quel che accade durante le tue sessioni al PC e una interfaccia a calendario/agenda, chiamata GNOME Activity Journal che ti permette di scrorrere tra le attività svolte.
Installare e avviare Zeitgeist e GNOME Activity Journal è semplicissimo, puoi usare pacchetti precompilati o recuperare la versione di sviluppo in poco tempo. Basta che segui la mia guida “Installare GNOME Zeitgeist e GNOME Activity Journal su Ubuntu” da poco aggiornata.

Installare Docky

Altrettanto semplice è installare Docky. Puoi usare il PPA ufficiale, così:

$: sudo add-apt-repository ppa:docky-core/ppa
$: sudo apt-get update
$: sudo apt-get install docky

Poi lo avvii dal menu “Accessori -> Docky”. L’uso è quanto di più intuitivo ci possa essere. Appena avviato, Docky è desolato più o meno come AWN e devi essere tu ad aggiungere icone e qualche docklet (applet):

Docky - Applet Cestino
Docky - Applet Cestino

Per fortuna troverai le preferenze molto più semplici di quelle di AWN:
Docky - Preferenze
Docky - Preferenze

Ovviamente ci sono tutte le opzioni che ti permetteranno di imitare più o meno fedelmente il Dock di Mac OS X.

Integrazione tra Docky e Zeitgeist

Non c’è molto da dire a riguardo. Come accennato più su, al momento l’unico risultato di tale integrazione è che cliccando col pulsante destro sull’icona di un’applicazione in Docky, ne vedrai elencati i file usati di recente.
Se non sei minimamente toccato da questa notizia… beh ti capisco, non è niente di incredibile ma pare che ci saranno altri spunti emozionanti in futuro.

Installare la GNOME Global Menubar

Anche questo passaggio ti risulterà abbastanza semplice, molto più di quanto non fosse in passato. La Global Menubar non ha più bisogno di librerie GTK+ modificate come un tempo. Installazione, uso e (per fortuna) disinstallazione sono notevolmente semplificate. Anche qui le istruzioni che ti do sono molto semplici:

$: sudo add-apt-repository ppa:globalmenu-team/ppa
$: sudo apt-get update
$: sudo apt-get install gnome-globalmenu

Per attivarla basta che aggiungi al pannello di GNOME la nuova applet Global Menubar ed esegui un allusivo esci-ed-entra da GNOME. Una volta che avrai posizionato l’applet a tuo piacere, avrai qualcosa di simile alla schermata in apertura:

Docky e la Global Menubar di GNOME
Docky e la Global Menubar di GNOME

Ed eccoti trasformato in un replicante. Almeno ad un primo sguardo.

Altri dettagli + pentimento ed espiazione

Oltre a questo, per ricreare esattamente il desktop di Seif dovrai anche installare il tema elementary (io l’ho modificato per usare icone Humanity e bordi Aurora) e questo sfondo legnoso.
Quando avrai finito, alzati dalla sedia, allontanati dalla scrivania e guarda il tuo GNOME travestito da Mac OS X. Bello no? Compiacitene pure, fanne schermate e diffondile ai tuoi amici che ti faranno la solita domanda: “ma è un Mac?”. Poi usalo per dieci minuti, renditi conto che è tutto finto e corri a disinstallare.

Spunti vari per riflessioni

Avrai notato che ultimamente tutti vanno matti per questi cloni del Dock di Mac OS X. E la cosa più grave è che per “ultimamente” intendo “gli ultimi dieci anni”… Esistono vari progetti che cercano di imitarne soprattutto l’aspetto e in parte anche la funzionalità. A questa mania del Dock si aggiunge altrettanto ultimamente quella della Global Menubar, sempre ispirata a Mac OS X (seppure come concetto sia nato prima di Mac OS) e sempre tenacemente imitata negli aspetti più frivoli e superficiali. Tanto tempo fa sono giunto alla conclusione che non ne valga la pena (cfr “La mia identità di GNOMEr, in crisi tra mille tentazioni“) e oggi ne ho avuto nuovamente conferma.
Uno dei problemi è che si tende ad imitare solo l’aspetto estetico (da schermata) di Mac OS X, ignorando o – per meglio dire – non riuscendo a replicare che una minima parte delle funzionalità. La Menubar di GNOME ad esempio è un progetto che per definizione non sarà mai altro che un passatempo. Nonostante così tanta gente la installi e nonostante nelle schermate sembri qualcosa di funzionante, in realtà non lo è. Ovviamente funzionicchia con le applicazioni GNOME/GTK+ ma ad esempio non funziona con Firefox, non funziona con Chrome/Chromium, non funziona con OpenOffice.org e in generale con tutte le applicazioni che usano librerie grafiche non standard. E sappiamo tutti che abbondano.
Continuando in questo modo si creano intere generazioni di utenti che alla prima occasione di utilizzo di Mac OS X non possono fare altro che rendersi conto che con GNOME + AWN/CairoDock/Docky, Global Menubar ne hanno usato una imitazione a basso costo. Fintanto che a scimmiottare Mac OS X sono gli utenti sui forum è un conto, ma quando a farlo sono gli stessi sviluppatori chiave del desktop (Zeitgeist di Seif Lofty dovrebbe essere alla base di GNOME 3)… credo che non sia tanto un bell’esempio2.
Senza parlare del fatto che stare sempre a rincorrere i risultati altrui è il miglior modo per non raggiungerne mai di propri.
Che ne pensi, lettore?
E posso darti del tu, vero?

Note all'articolo

  1. Integrazione piuttosto blanda, ma è solo un inizio []
  2. Come se, che ne so, gli sviluppatori di Windows si mettessero ad imitare Mac OS X… no vabbè ho sbagliato esempio :D []

0 commenti

  1. Bl@ster

    Che dirti, hai indubbiamente ragione. Uso Docky per il semplice fatto che mi piace come software e la trovo utile, non per scimmiottare alcunchè, e reputo la global menubar una puttanata (almeno se non ben implementata).
    E soprattutto, “in mano a chi stàmo” [cit.].

    • Santiago

      ma come io uso il tuo repo per la global menubar amico! :(
      PS: ma sul netbook a te funziona bene docky? a me va a scatti.. eeepc 901

      • Bl@ster

        C’è la modalità –netbook se non sbaglio che ti consente di non farla scattare su un netbook, ma mi sono documentato troppo dato che sul netbook uso la più spartana DockBarX :D
        Comunque, la global menubar l’ho messa nel repo casomai a qualcuno servisse, però non mi piace, non è ben integrata nel DE :/

  2. Santiago

    Ciao, sono il troll di turno, e volevo dirti che è meglio Cairo Dock.
    Se non hai voglia di configurarla, allora AWN va bene.
    In ultima istanza, Docky. Ma sappi che se hai un netbook va a scatti. E poi insomma.. mono.. =P
    PS: no! mi deve dare del Lei!

    • Amon Paike

      uso docky in modalità pannello , con la comparsa – scomparsa intelligente e senza animazione-zoommata-puttanata che anche se mi gira benissimo è comunque una puttanata scomoda.
      Docky cosi come lo uso fa il suo sporco mestiere per bene e mi soddisfa.

    • DaDo

      mi sono sempre chiesto cos’hanno tutti contro cairo-dock… io la uso da sempre, ogni tanto cerco di cambiare strada con awn o docky ma alla fine torno sempre a casa, perchè la dock cairo è la piu’ completa e interessante, per me!

  3. nicola

    “Come se, che ne so, gli sviluppatori di Windows si mettessero ad imitare Mac OS X… no vabbè ho sbagliato esempio ”
    huauahuahaahahuhau

  4. nicola

    cmq sono perfettamente daccordo.. Mark sta facendo un buon lavoro e sta andando contro molti per dare un’identita ad Ubuntu. Non possiamo permetterci queste ragazzate da sviluppatori chiave

    • Santiago

      oh ecco un altro che difende Shuttleworth.
      Mark sta cercando di fare profitto, si propone come uno steve jobs del mondo GNU/Linux. E la cosa peggiore sarebbe che si imponesse. Ben vengano i cambiamenti “rivoluzionari” – per cosi dire – che fa Ubuntu, ma per favore non difendiamolo come se fosse chi sa chi.

      • turycell

        Mark Shuttleworth sta cercando di fare profitto proponendo una visione e una direzione ben precise, che è più di quanto si possa dire della maggior parte delle altre personalità del mondo open source. Quanto azzeccata sia questa visione lo scopriremo nel tempo.
        Il bello del software libero non è proprio che arriva un fesso qualunque e mette i controlli delle finestre della sua distribuzione dal lato sbagliato? ;)

      • Iuri

        Mark sta cercando di fare una barca di soldi di profitto con l’opensource. E cazzo! E ci lamentiamo pure magari?!
        In fondo la concorrenza che ha attualmente il quasi monopolio assoluto quando fattura 60 miliardi in attivo ci rimane male… come la sconfiggiamo questa concorrenza? Con le supermucche?
        L’opensource non conquisterà il mondo con il buon-samaritanesimo.

        • Santiago

          dimmi una cosa, hai delle azioni su Canonical per difenderlo cosi? Perché non è questa la mia critica.
          Per non parlare della tua conclusione:
          “L’opensource non conquisterà il mondo con il buon-samaritanesimo.”
          “conquisterà il mondo” già…

          • Iuri

            Non pensavo ci fosse bisogno di dover pesare diplomaticamente le parole quì.
            Io non difendo la Canonical, ne’ la accuso di nulla. Come ogni azienda il suo scopo è trarre il massimo beneficio e guadagno in quello che fa, e allo stesso modo ovviamente colui che ne è a capo. La differenza sta nel come intende massimizzare il profitto. Se si occupa di un sistema operativo opensource, lo rende il più intuitivo possibile, lo pubblicizza, lo rende visivamente accattivante, attira la gente e la induce a usarlo al posto di sistemi operativi chiusi e a pagamento, be allora che ben venga il profitto.
            Se la Canonical riesce a scalfire, a minacciare, a infettare il monopolio della Microsoft non posso che esserne contento, se continua a usare una linea completamente aperta.
            Se nella sua operazione di marketing fa qualcosa che non mi piace, non me ne può fregare di meno. Ubuntu è un sistema tra i tanti, se non mi piace ne uso un altro, se proprio me lo voglio tenere, me lo modifico come voglio io.
            Se tu power user lo odi visceralmente allora usa Arch ma non rompere chi liberamente decide di usare Ubuntu e magari gli va anche di lodare qualche cosa che decide di fare Shuttlework o qualche settore della Canonical. Non c’è nulla di male nel criticare Shuttlework, ne nel lodarlo. Non c’è nulla neanche di male nel criticare chi lo difende se lo si continua a rispettare, però ci sono modi più o meno eleganti o cortesi.
            Per concludere agganciandomi proprio al discorso dell’eleganza: io non mi ritengo un pazzo o uno stupido, anche se forse per qualcuno posso esserlo, ma il mio sogno è che in un futuro il software chiuso verrà definitivamente sconfitto. Per sconfitto non intendo che desidero che non esisti il software a pagamento, ognuno è libero di voler pagare quanto vuole per un sistema operativo, o per un programma qualsiasi, ma deve essere altrettanto libero di scegliere l’opensource in una situazione di normale concorrenza e pari condizioni pubblicitarie. Questo al momento non esiste, e per far si che windows non abbia il 99% del mercato, ma non più del 50%, c’è bisogno che il restante 50% sia occupato da alternative. Questo significa che l’opensource deve fare tanti soldi quanto il closed source per poter ridimensionarlo. Questo intendo quando dico che l’opensource non conquisterà il mondo con il buon-samaritanesimo. Spero di essere stato chiaro e di non trovare gente con torce e forconi fuori di casa mia domani stasera xD

          • Santiago

            non so cosa intenda con power user. E uso Arch da un po’. Questo non vuol dire che odi visceralmente ubuntu. Ma come hai detto: “Non c’è nulla di male nel criticare Shuttlework, ne nel lodarlo”.
            È solo che quando sento parlare di open source che conquisterà il mondo, storgo un po’ il naso. Piuttosto per l’espressione “conquisterà il mondo”.
            Tuttavia, ora che ti sei spiegato meglio, la cosa cambia. E per farti capire come non la vediamo cosi diversamente, anch’io credo che in futuro il software closed non ci sarà più: http://www.uielinux.org/blog/39-quattro-chiacchere-in-liberta/277-marx-e-lopen-source.html

          • d4n1x

            Sono pienamente d’accordo con il tuo ragionamento però occhio hai commesso un errore grossolano:
            ” Per sconfitto non intendo che desidero che non esisti il software a pagamento, ognuno è libero di voler pagare quanto vuole per un sistema operativo, o per un programma qualsiasi, ma deve essere altrettanto libero di scegliere l’opensource in una situazione di normale concorrenza e pari condizioni pubblicitarie”
            Da quello che dici sembra che Open Source è software non a pagamento e questo è sbagliato. Se fossi uno sviluppatore capiresti quanto è complicato scrivere un SO e non diresti ognuno è libero di pagare quanto vuole. Io sono uno di quelli che se Ubuntu fosse sistemato un pochettino levando alcuni problemi di pacchettizzazione (sopratutto su kubuntu) sarebbe anche disposto a pagarlo (magari non ogni 6 mesi) però se me lo fai pagare 40/50€ ogni 3 anni sarei ben contento di farlo. Diciamo che non sei libero di pagare quanto vuoi tu, sei libero di pagare quanto decide chi lo sviluppa. Vi ricordo sempre che chi sviluppa a fine mese deve sempre mangiare, vorrei sapere quand’è che finirà questa mentalità del cazzo che chi produce o aggiusta computer lo fa per divertimento. L’informatica non è un hobby (lo può essere) ma prima di tutto è un lavoro. Ci sarà un motivo se il kernel linux è scritto per il 18% da veterani e il resto da sviluppatori che lavorano per aziende closed.

          • Iuri

            @d4n1x sono completamente d’accordo con te, infatti nel mio ragionamento ho posto proprio che le aziende che trattano opensource siano sempre più prospere, in modo da poter pagare sempre di più sempre più programmatori.
            Spiego quella mia frase con un semplice esempio. Se io voglio un server supermegaultra efficiente vado a comprare felice e radioso Red Hat, oppure se voglio e la mia azienda non ha i soldi per comprare decine di sistemi operativi, magari perdo qualcosa in termini di servizi, ma posso benissimo scegliere di usare CentOS e pagare un solo sistemista con i controcosiddetti. Tutto quì: la cosa più rivoluzionaria dell’opensource, a parer mio, è che garantisce sempre alternative di scelta, o almeno questo è uno dei suoi scopi.
            @Santiago: io per essere precisi credo in un futuro in cui ognuno potrà scegliere liberamente in un regime di parità di mercato in proporzione alle proprie possibilità, preferenze ed esigenze personali, e non solo per quanto riguarda l’informatica ^^ insomma, peace and love e tutte queste cose xD

  5. Dav

    Ultimissime da TGCom: Aranzulla assunto da Felipe, ora scrive per pollycoke.com
    Scusa, tutta questa confidenza mi ha dato alla testa :D
    (Ah, tra l’altro docky senza il compositing non va, cosa che mi da abbastanza sui nervi.)

  6. Zap

    Penso che il motivo principale per cui Seif si diverte con Docky sia che il resto dello Gnome ufficiale se ne sbatte di Zeitgeist (e sbagliano alla grande secondo me!!). Perché non fai un articoletto sullo stato di Zeitgeist + Tracker + GAJ + … ? ;P
    Ah poi in effetti c’è tutto questo rumore dietro ai vari elementary*: elementary GTK, elementary Nautilus, elementary OS, elementaryWatson eccetera (ok, scusa…)

    • d4n1x

      ma la mia domanda è sarà mai pronto Gnome3? visti i presupposti, vista la lentezza di sviluppo e visto quanto sono poco sviluppate le GTK io ho la bruttissima sensazione che nel giro di 2/3 anni gnome ce lo scorderemo un pò tutti. Le motivazioni? sono semplici è troppo vecchio e sopratutto obsoleto. Se non lo si correda di temi e colori fichi e tremila effetti visivi tra usare windows98 e gnome non cambia molto.

  7. SempreIo

    Ehm, che sarebbe cambiato, a parte il continuo reinventare la ruota, da quando uscì l’hack, ai tempi di Edgy?
    No perché, per quanto possa sembrare un replicante, quei pinguini travestiti da mela all’epoca erano decisamente più accattivanti e meno onerosi (Mono) di questo, pur restando tutto il problema d’identità che, tra l’altro, resta irrisolto anche nella configurazione classica dei desktop pinguini, solo che cambiano indirizzo: Redmond invece che Cupertino.

  8. Pingback:Tweets that mention Docky, Global Menubar… Ma ne vale la pena? | pollycoke :) -- Topsy.com

  9. Anon

    Io uso Docky, Gnome-Do e la Global Menubar (o come si chiama). Non è una questione di scimmiottare MacOSX (anche perché Ubuntu gira proprio su un MacBook e OSX ce l’ho sull’altra partizione), ma è questione di comodità e ottimizzazione degli spazi. Con la global menubar le finestre occupano qualche pixel in meno in altezza e in più si va a sfruttare uno spazio che nell’installazione di default di Ubuntu rimane vuota. Inoltre, a mio avviso, ha semplicemente senso, dato che di rado utilizziamo i menù di un’applicazione che non ha il focus. Anche tra le applicazioni native GTK ce ne sono un paio che sminchiano un pochino (nel senso che qualcosa non è più immediatamente accessibile) proprio per come è costruito il menù (Piding/Gimp), però quasi tutto funziona bene. OpenOffice e Firefox “non funzionano”, vero (che poi, semplicemente la barra dei menù rimane attaccata alla finestra, non è che si rompe qualcosa), ma è una limitazione del toolkit che usano, a cui magari si potrebbe anche mettere una pezza (non ne ho idea). Chrome di fatto non ha bisogno di menù. Di fatto non uso mai OpenOffice e Firefox, e quelle poche volte che mi capita non mi sembra proprio un dramma.
    Soprattutto sugli schermi piccoli, la menubar io la trovo semplicemente indispensabile.
    Una mezza imitazione inutile di OSX è invece il tema Radiance di Lucid, tra l’altro fatto da cani (perché poi i bottoni a sinistra? Mah) Tra l’altro con i bottoni a sinistra avrebbe più senso avere la menubar, dato che bottoni e menù ora sono molto vicini.

    • rief

      Io non uso Dockym Gnome-Do e Global Menubar (o come si chiama) ma sono pienamente daccordo con te: si tratta di ottimizzare gli spazi. E’ assurdo sprecare spazio con i menu di tutte le applicazioni quando è già tanto se usi quello dell’applicazione con il focus.
      Che poi, secondo me, molti utenti linux userebbero la global menubar dato che si riesce a fare anche con le applicazioni QT. Il problema è che Linux è troppo vario e mancano degli standard veri per il desktop: il risultato è che ogni toolkit usa un proprio sistema di gestione dei widgets della finetra e quindi è impossbile avere una qualche configurazione centralizzata.
      La fortuna di Gnome è che il nuovo sistema di gestione delle attività è utile quasi quanto Gnome-Do (e Docky credo) e quindi di Gnome-Do forse se ne può fare a meno. O almeno credo…

  10. turycell

    La global menubar è una sensatissima applicazione della legge di Fitts (o come si chiama il signor “I bordi dello schermo sono facili da cliccare”), e personalmente non riesco più a farne a meno – fermo restando che secondo me il concetto stesso di barra dei menu DEVE MORIRE.
    Trovo che la dock sia molto meno usabile della task bar classica, pur essendo molto più elegante a vedersi. Per quanto mi riguarda, la sfida la vince Microsoft con la barra di Windows 7.

      • turycell

        Nell’aspetto, forse, anche se IMHO Plasma rimane inarrivabile come puro eye candy. Di default però KDE4 si propone con la solita task bar del ’95. Secondo me per una volta Microsoft è riuscita a fare una sintesi ergonomica ed efficace di quello che propongono i concorrenti, superandoli tutti.

  11. darkham

    Non ce ne stà una di dock per linux, che non faccia percepire all’utente che manca ancora parecchio per dargli una reale illusione di maneggiare qualcosa di paragonabile a quella di macos. L’attenzione da parte di uno sviluppatore come Seif Lofty è la dimostrazione che ormai nell’open si sono bevuti il cervello.

    • Anon

      Seif sta sviluppando tra le cose più interessanti in questo momento, tra tutte, Zeitgeist. Dire che uno “si è bevuto il cervello” solo perché sviluppa cose che a noi non piacciono non mi sembra molto sensato, né particolarmente educato. Se sei in grado di fare di meglio, fallo, non mi pare che tu sia obbligato ad utilizzare certe applicazioni.

      • darkham

        Mi riferisco a tutta una serie di problematiche di usabilità generica (bug e non) che un po’ su tutti i fronti e un po’ da tutti gli sviluppatori vengono ignorate, per lavorare (come l’eterna beta kde4, anche se adesso si puo’ iniziare ad usare) su pseudo innovazioni, che, considerando i tempi e le modalità di sviluppo open source, non possono essere presentate in maniera decorosa, se non in stabilità in features e funzionamento.

  12. napopa

    Felipe il mio cervello si rifiuta di pensare che tu mi stia parlando direttamente e incespica nella lettura.
    Mai più articoli al “tu”, ti prego :P

  13. Pingback:» Docky, Global Menubar… Ma ne vale la pena?

  14. Amon Paike

    io essendo nato amighista ero abituato alla global menu-bar prima di ancora degli apple del mac, anzi la global-menu-bar amiga era ed è più funzionale ed efficace nella gestione dello spazio (da ricordare che la risoluzione hai tempi era 320×240 o 640×480… compariva solo premendo il tasto destro del mouse; i primi dock anche, li ho visti prima su unix ed amiga che su mac… e qui la dice lunga anche la paternità…
    ricordo ancora la dock dei sistemi sun.. all’università.
    Per finire l’unica cosa scopiazzata (che a me personalmente sta sulle palle è l’effetto ingrandimento delle icone) che io su docky lo tengo spento perchè rompi c.
    http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/c/c5/HAM6example.png :P 4096 colori 1989

  15. bLax

    purtroppo devo darti ragione Felipe: pure io provai tempo fa Global menu su un eeepc, cercando l’ottimizzazione, però se poi non funzia su chrome e firefox….non serve a una pippa su un netbook!
    docky devo ancora trovarne un significato come lanciatore: non è come lo snack della apple, è un ibrido tra dock e spotlight e non usando molto nessuno dei due…..
    che senso ha una cosa che all’apparenza è uguale, ma poi non funzia come……è come travestire con una maschera una 500 facendola sembrare una porsche, ma se poi non funzia come la porsche….
    sempre piu basito al riguardo
    ps: cercasi ancora un tema nautilus che non sprechi tutto quello spazio ….

  16. allanon

    E basta con sto mac. Io non so neanche cosa sia, figurarsi cosa mi importa dello scimmiottamento. Docky e’ bella, funzionante, e la scomparsa intelligente crea un sacco di spazio. E’ scritta in mono, e amen. Non tutti gli sviluppatori sono perfetti :p
    Se volessi rimanere con gnome 2.XX, docky farebbe parte del mio desktop, senza alcun dubbio.
    Se volessi rivoluzionare il modo di concepire un desktop: gnome 3 :D
    Anche la global menu bar sarebbe perfetta. Io spero tanto che sfruttino l’idea per gnome3. Se venisse adottata ufficialmente da gnome, chissa’ che altri programmi non si adeguino a quelle librerie standard.
    Domanda: come avete fatto ad avere nautilus con lo split?? truoppo ganzo!

  17. Marco

    “Senza parlare del fatto che stare sempre a rincorrere i risultati altrui è il miglior modo per non raggiungerne mai di propri.” questa frase meriterebbe di esser scritta su wikiquote :D
    Saranno anni di ambiente windows che mi han fissato in mente certi schemi rigidi mentali ma io tutta questa corsa allo scimmiottamento di MacOS non la capisco. Gnome faccia lo gnome (o tutt’alpiù tenti il successo facendo qualcosa di suo e magari rivoluzionario con gnome 3).
    I dock io li odio :D ma se proprio la maggioranza li trova utili e necessari che i programmatori facciano un fronte comune con un unico progetto ma fatto bene e funzionale.

    • bLax

      hemm…..gnome assomiglia veramente molto a macos eh! parlo come pulizia generale, semplicità e minimalismo…infatti proprio non riesco ad usare Kde,purtroppo un pelo troppo windows-like, fino all’attuale versione, che invece è un po di tutto….ci farò un giro quando sarà completo 100%

  18. aytin

    Se avessi usato il riferimento “fedele lettore”, sarebbe stata una perfetta prefazione per un libro di Stephen King :)
    Personalmente ho provato ha usare un dockbar (qualunque) per 10 minuti e il global menubar (5 minuti) ma alla fine l’unica cosa che utilizzo sul serio è kupfer.

  19. pionono1870

    Io uso la dock da qualche tempo.
    Prima usavo gnome-do, configurato come dock, ora sto usando awn, ma riconosco che docky non è per niente male (anche se per certi comportamenti non mi piace).
    La globalmenu l’ho usata per qualche settiamana, non è male, ci si abitua. Se fosse usabile con tutti i programmi, non solo quelli nativi gtk, forse ci farei un pensierino, che scimmiotti osx o no, è un ottimo modo per guadagnare spazio negli onnipresenti schermi “wide”.
    Per quanto riguarda zeitgeist, l’ho installato, è un progetto molto interessante, anche se di fatto non lo uso ancora.
    Mi auguro che a breve si trovi una integrazione con nautilus, l’integrazione con la dock non sarebbe male..

  20. Seif Lotfy

    Hey Guys,
    I am a big fan of this blog although I don’t speak Italian (I use Google translate).
    What I was demonstrating in my blog post was mainly was Docky + Zeitgeist showing “Most Used” files per application (something that no other operating System can provide in a application independent manner) as well as “Other Recently Used” files…
    Since I only use a netbook right now I needed to buy myself screen real estate… pushing the menu to the top bar bought me around 24 – 30 pixels in height out of my shitty 600 pixels… When using a big screen I don’t see it makes sense since it just irritates me and means necessary mouse travelling to the top of the screen to open a shitty menu… But when using a netbook with 1024×600 resolution it just makes sense to do so… I do see how my desktop look like a Mac at the moment but I think it is the best way to make use of my tiny screen until something better comes up…
    Cheers
    Seif
    —– ( Google Italian Translation )
    Hey Ragazzi,
    Sono un grande fan di questo blog, anche se io non parlo italiano (io uso Google Translate).
    Quello che mi è stato dimostrato nel mio post sul blog era principalmente stata Docky + Zeitgeist mostra “più utilizzati” i file per domanda (cosa che nessun altro sistema operativo in grado di fornire in modo indipendente una domanda), nonché “altri Recently Used” i file …
    Dal momento che io uso solo un netbook in questo momento ho bisogno di comprarmi schermo immobiliare … spingendo il menu a barra in alto mi ha acquistato circa il 24-30 pixel in altezza fuori della mia merda 600 pixel … Quando si usa un grande schermo non vedo ha un senso dal momento che irrita solo a me e dei mezzi necessari mouse che viaggiano verso la parte superiore dello schermo per aprire un menu di merda … Ma quando si utilizza un netbook con risoluzione 1024×600 rende solo senso di farlo … Faccio vedere come il mio sguardo come un desktop Mac al momento, ma penso che sia il modo migliore per sfruttare il mio piccolo schermo until something viene meglio su …
    Evviva
    Seif

    • felipe

      >>> I am a big fan of this blog although I don’t speak Italian (I use Google translate).
      Thanks! Nice to read you on pollycoke, Seif. Needless to say, I’m a big fan of your work.
      Like it or not, your blog (via pgo) is read and followed by a number of GNOME fans and you are seen as one of the main sources of info, insight and yes, example. So, back to mimicking OSX: if space is really an issue, you could save enormous amounts of it just removing that huge Dock ;)

  21. Vortex

    Mah….personalmente non uso linux per poterla mostrare agli amici e dire “guarda che figo il mio desktop”,per cui che somigli o meno a mac non me ne importa nulla….uso docky perchè la trovo leggera e funzionale oltre che portarmi via spazio,è un progetto interessante e in cointinuo sviluppo…per cui sì,ne vale la pena,ora come ora non potrei farne a meno.

  22. artic80

    La mia esperienza con docky sul piccolino è mooolto positiva, non ho problemi di nessun tipo, utilizzandola sia come dock che come pannello (quest’ultima preferita perchè occupa meno spazio, per me che voglio sempre le icone dei programmi preferiti a portata di click). La tengo con le animazioni minime inserite e non ho mai avuto problemi. Ovviamente non lo faccio per fare il figo, ma solo per una questione di comodità! Direte ma hai il pannello classico di ubuntu… beh un pò di colore e animazione non guastano mai ;)

  23. manang85

    utilizzo mac os x, oltre che kde4 dalla prima pre alpha.
    sulla global menu bar di mac os x c’è il problema che è presente solo sullo schermo principale.
    se si attacca il secondo schermo per estendere quello principale, non viene ricopiata la menubar e il dock.
    morale della favora: installato un programmino che mi teneva traccia dei movimenti del mouse…1237891728937 km per cliccare nei vari sotto menu, per andare da una parte all’altra dello schermo per questa cosa.
    con global menubar funziona uguale?

  24. Alessandro

    Ciao Felipe, e grazie dell’ottimo post, che come al solito ho letto con interesse.
    Volevo solo commentare che, avendo un eeePC 701 con una risoluzione verticale da 480px, non trovo affatto che l’idea su cui nasce la globalmenu bar sia una puttanata. Al di la del fatto che e’ qualcosa che gia’ esiste su Mac OS, la ritengo una soluzione vincente, nel senso che permette di impiegare al meglio il display, specie quando non si ha molto spazio a disposizione.
    Il fatto poi che alcune applicazioni usino librerie grafiche non standard, non penso sia un problema di cui deve farsi carico il progetto globalmenu: questo componente dove puo’ fa il suo dovere, dove non puo’ mi sembra assurdo pretendere che faccia qualcosa… ha senso aspettarsi una barra di menu da Chrome che semplicemente non ne ha nessuna?!
    Piu’ in generale, tutto cio’ che non si riesce a ricondurre a definizioni standard puo’ essere visto al massimo come un problema per l’intero ecosistema open-source, perche’ di fatto impedisce alcune personalizzazioni ergonomiche e di accessibilita’ che sui sistemi moderni dovrebbero poter nascere. Mi riferisco a quelle interfacce realmente alternative che sarebbe bello vedere sviluppate – senza mouse e tastiera, guidate magari dalla voce o dai gesti ad esempio. Se provo a immaginare di sviluppare un sistema che traduca la mia interfaccia alternativa in “comandi” per una barra di applicazione, mi risultera’ difficile integrare qualsiasi cosa che non sia prodotto con librerie standard, e la crescita di nuovi interessanti progetti potrebbe fallire per un banale motivo del genere, quindi stiamo attenti a non dare troppo “valore” ai progetti che utilizzano componenti non-standard..
    Per quanto riguarda poi Docky.. e’ solo una delle scelte possibili per gestire le finestre aperte, e avviare piu’ comodamente i programmi utilizziamo piu’ di frequente. Non la trovo certamente indispensabile, a volte la uso, a volte no.. ma esteticamente almeno e’ gradevole; di sicuro comunque non avro’ piu’ motivo di utilizzarla non appena sara’ stabile gnome-shell, che gia’ trovo eccezionale :)
    Spero di non avervi rubato troppo tempo. A presto!

  25. Pingback:» Ubuntu 10.10 Netbook Edition avrà la Global Menubar

  26. Mattia

    “NB: In questo articolo ho deciso che mi rivolgerò a te lettore dandoti del tu. Potresti avvertire per questo una strana sensazione.”
    vero! :D
    Comunque mai utilizzato dock varie, non saranno mai al livello della funzionalità e comodità del classico pannello.

  27. Stefano Tansini

    Ricordo i tempi in cui un kd3 sfoggiava un fantastica menu bar, purtroppo mai integrata con le app non kde :-(
    Un giorno avremo la quadratura del cerchio, fonti energetiche alternative al petrolio e applicazioni integrate nei desktop.

  28. PD

    Secondo me è ancora presto per rinunciare completamente ai menu, come detto qui come dal signor Lotfy. Su alcune applicazioni su può e si deve fare, ma non su tutte.
    Bisogna comunque pensare ad un altro modo di lanciare comandi dall’interfaccia, e sostituire un menu con una toolbar secondo me non ha molto senso…

  29. Pingback:Docky qualche considerazione (ridatemi gnome-do) - Il blog di zobbi

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