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Oxygen: aria nuova. Segnali di vita in KDE?

Negli anni scorsi, per lunghi mesi, ho giornalmente1 seguito lo sviluppo della veste grafica di KDE, l’interfaccia che in molti ormai precepiscono e qualificano come alternativa a GNOME, desktop predefinito ormai su tutte le principali distribuzioni, nonostante qualche anno fa la situazione fosse esattamente opposta.
Parentesi: se volete dire la vostra riguardo a chi è alternativa a chi, sappiate che potete farlo nel “Sondaggio: Miglior Ambiente Desktop“! Ad ogni modo, nella monumentale opera di riscrittura e riorganizzazione, il team di KDE ha purtroppo deluso le aspettative di fedeli utenti e allontanato una parte di irriducibili. Ironicamente proprio adesso che appaiono segnali che fanno sperare che il progetto si avvii a raggiungere la stabilità.
Ora, dopo una significativa pausa di lontananza, voglio tornare a portare la vostra attenzione su Oxygen, e KDE in generale, offrendovi alcune mie riflessioni.

Io e KDE 4 ovvero cos’è un “fanboy”

Mi si accusa di essere un fanboy GNOME, dimostrando grande ignoranza della lingua italiana e di cosa questo blog sia stato dal 2007 al 2009
Per capire un po’ la mia evoluzione personale nei confronti di KDE 4, legga dunque e s’informi il lettore che non mi segue da tanto. Ho appassionatamente adottato KDE 4 fin dalle versioni di anteprima, qualcosa come la 3.80: “Passo a KDE4 …ma voi non imitatemi ;)“. Ho continuato ad accompagnare la sua crescita durante le versioni 4.0, 4.1, 4.2, 4.3 seguendolo così da vicino che lo compilavamo giornalmente direttamente da svn. Ad un certo punto, nonostante tutta la buona volontà e i presupposti eccitanti, ho infine avvertito una rottura, attorno a KDE 4.2/4.3, dovuta principalmente ad una teoria2 di decisioni sbagliate prese quasi scientificamente da personaggi in alto nella gerarchia.
Aaronte lo sai a che ora mi so’ svejato stamattina?Seigo ha fatto un lavoro davvero impagabile (beh ok, tecnicamente è pagato per lavorare su KDE) ma si è incomprensibilmente intestardito su alcune posizioni impopolari e su scelte alienatrici che ho ripetuto e rinfacciato alla nausea e quindi non voglio ripetere qui. Ok una fra tutte: la ZUI…
Nunonon merito un soprannome da felipePinheiro, l’irresponsabile responsabile di Oxygen dopo che il nostro David Vignoni si è allontanato da KDE per impegni di lavoro3, anche lui ha cominciato a comportarsi stranamente e ad accanirsi in modo maniacale nella riproduzione di dettagli secondari e inutili4, mentre invece dopo anni ancora il padding di pulsanti e schede grida vendetta al dio degli ingegneri edili.
Il risultato è stato che appunto mi sono gradualmente allontanato (cfr in ordine: “KDE 4.1 è qui, ecco il mio saluto”, “Nasce KDE 4.2, ecco perché non è ancora «pronto»“, “KDE 4.3 non è ancora *ancora* pronto“, “Fotorecensione di KDE SC 4.4.2“) e ho spesso blaterato della necessità di avere un “direttore d’orchestra”, una direzione definita, un consorzio… un Ente Governativo Unico :D

Segnali di vita?

Prima di tutto vorrei dire che KDE è un progetto vivissimo, in maniera quasi imbarazzante. Ok non c’è forse più il grande tripudio di sviluppatori e iniziative di un tempo, ma sono tanti i segnali di vita che oggettivamente il progetto manda. Quelli di cui parlo io oggi però sono di un genere ben specifico: segnali di vita razionale ;)
Oltre al mio allontanamento disilluso ma non troppo pubblicizzato per scelta (che poi in parte è conciso anche con l’allontanamento da pollycoke… coincidenza?), c’è stato quello di tanti utenti KDE 3, tra cui l’esempio illustre di Linus Torvalds passato a GNOME, ossia a quello che lui stesso aveva additato come “desktop per idioti”, a costo dunque di auto-nominarsi idiota.
Ma non è nulla in confronto alla rivolta degli utenti che ha infuriato in rete. Peccato per chi si è abbandonato a manifestazioni di assurda violenza verbale che, ricorderete, hanno anche portato alla chiusura dei commenti nel blog di Seigo e altre isterie del genere. Noi pinguini dovremmo essere contro ogni forma di violenza e sapere che le idee hanno più forza se espresse in maniera pacifica. L’ultimo esempio e frutto di tale rivolta nei confronti delle scelte prese con KDE 4 è il progetto Trinity, nato con lo scopo di “continuare dove KDE 3.5 aveva lasciato”, ossia come se KDE 4 non fosse mai esistito: il massimo dello sfregio.
Beh forse tutte queste critiche ricevute, gli abbandoni in massa, gli abbandoni eccellenti, il ribaltamento della situazione per cui dopo anni di egemonia adesso KDE occupa il secondo posto nei cuori degli utenti e soprattutto dei distributori, il progetto Trinity… sono tutte cose servite infine a qualcosa: si avverte un tentativo di bonificare la terra bruciata che è stata fatta attorno alle ostinazioni di Seigo e l’isteria di Pinheiro5.
Ad esempio, finalmente, con quell’aborto di idea che somigliava lontanamente alla mistificazione del concetto di ZUI eliminata da KDE 4.5. O ad esempio con la recentissima apparizione di un tizio messicano di nome Hurley Hugo che nel giro di ieri ha pubblicato una dipletta (si dice?) niente male. Non parliamo di rivoluzioni, ma piccole cose che fanno ben sperare, tipo la possibilità di spostare le finestre cliccando nelle zone non funzionali:

O tipo questa idea, molto KDE ma sufficientemente sensata, di raggruppare le preferenze avanzate di Oxygen in una utilità esterna con tutte le impostazioni “nascoste”:
Oxygen Settings Oxygen Settings
Certo, ovviamente non sto implicando che basti l’apparizione di un messicano6 al lavoro su Oxygen perché magicamente tutti i problemi di abusivismo edilizio di KDE si risolvano (ci vorrebbe una ruspa): è proprio la mia percezione esterna del progetto che si sta normalizzando.

Note all'articolo

  1. E questa che cacchio di figura retorica è?! []
  2. Quanto amo le parole ambigue []
  3. David torna! []
  4. Tipo la rifrazione sulla scrollbar della luce emanata da una ipotetica lampada da tavolo posta a sinistra del monitor []
  5. Ci ho avuto a che fare direttamente: è isteria []
  6. Ma perché ho questa malattia per il Messico? <3 []

138 commenti

    • felipe

      Grazie per la precisazione!
      Ma se volessi fare il gradasso direi che in realtà se parli con i messicani il New Mexico* è loro :D

      * Così come tanti altri stati del sud, tipo il Texas che i messicani si ostinano a pronunciare Tejas :>

      • Santiago

        *Non è che si ostinino, è che in spagnolo si pronuncia così. Secondo i dettami sacri e dogmatici della RAE.
        Anche México si scrive in quel modo ma si pronuncia Méjico.
        La X appartiene ad una grafia arcaica, e dato che il nome gliel’hanno dato gli spagnoli, forse quelli che si “ostinano” sono i bushiamini di brokeback mountain. =P

  1. ithesilverboy

    L’idea per spostare le finestre mi piace moltissimo e credo che sarà una delle prime opzioni che attiverò in futuro.
    La nuova gestione delle preferenze avanzate ben venga se può essere utile per qualcuno, in tutta onestà mi trovo bene anche com’è adesso.
    Il nuovo gestore delle attività non mi piace proprio. Speravo in un qualcosa tipo gnome-shell (prima versione) dove però nella barra laterale si trovavano tutte le opzioni per creare, importare/esportare, duplicare le attività.

  2. tosky

    Yawn.
    Stai diventando disinformante. Hugo non e’ spuntanto dall’oggi al domani, e’ sviluppatore da un bel po’
    E al solito, il tuo astio nei confronti del mondo KDE viene da un paio di tue incazzature personali verso DUE persone, che confondi con l’intera comunita’. Quanto errore in tutto cio’ (specialmente perche’ non vedi come ORA oxygen ci sia molto di quanto progettato inizialmente – finestre unico colore, trascinamento da ogni punto, per dire).
    Trinity (che, parlando di sfregi, e’ ospitato in un branch sull’svn di KDE, per invito di sviluppatori KDE) puo’ mantenere KDE 3 ma non puo’ andare molto avanti, per ovvi problemi tecnici.
    E ricordo che Torvalds ha lasciato il desktop KDE perche’ la distribuzione da lui usata (Fedora) ha fatto la scelta (ahime’, errata) di includere KDE 4.0. E lo disse chiaramente, basta leggere.
    Ora basta. Se vuoi parlare e chiarire, e non sparare a zero, sai dove trovarmi (come pure gli altri sviluppatori, italiani e no). Se vuoi sparare robe a caso dietro pregiudizio, libero di farlo, perdero’ solo tanto tanto tempo a spiegare alla gente perche’ son cavolate (e dove sono, invece, i veri problemi).
    Na shledanou

    • Santiago

      quotoneee =P
      Scusa felipe ma secondo me qui ha ragione:

      al solito, il tuo astio nei confronti del mondo KDE viene da un paio di tue incazzature personali verso DUE persone, che confondi con l’intera comunita’. Quanto errore in tutto cio’ (specialmente perche’ non vedi come ORA oxygen ci sia molto di quanto progettato inizialmente – finestre unico colore, trascinamento da ogni punto, per dire).

      • Santiago

        aggiungo, mi sono dimenticato, che io sono uno che ti segue da quando usavi KDE, non ti do del GNOME fanboy, ma qui hai fatto un po’ di disinformazione.

      • Vacca Boia

        Mi ricorda molto quando avrebbe voluto appendere per lo scroto chi osava dire che si trovava meglio con Beryl rispetto a Compiz… ahhh i bei tempi sono tornati.
        Per colpa di qualcuno non si fa più sconti a nessuno.

    • d4n1x

      Ti quoto in pieno anche io e aggiungo anche un’altra imprecisione: “Mi si accusa di essere un fanboy GNOME, dimostrando grande ignoranza della lingua italiana “…
      Da quando fanboy è una parola italiana?
      http://www.dizionario-italiano.it/dizionario-italiano.php?lemma=fanboy&rs=
      Casomai dimostrano grande ignoranza della lingua inglese. E comunque usare 10 minuti al giorno KDE non vuol dire non essere un gnome FANBOY, vuol dire solo voler provare “l’avversario” per poterlo criticare meglio e con cognizione di causa (classico di un vero fanboy sfegatato :D).

      • Santiago

        fanboy è una parola italiana dal momento in cui qualcuno l’ha presa in prestito dall’inglese e tanti altri hanno approvato.
        In termini tecnici la parola “fanboy” è un prestito integrale. Ossia una parola presa tale quale da un’altra lingua, con la stessa valenza semantica (significato) e stessa forma.
        Quando felipe dice:

        “Mi si accusa di essere un fanboy GNOME, dimostrando grande ignoranza della lingua italiana “

        sta semplicemente dicendo che al posto di fanboy si poteva usare un’altra parola, italiana. Ad esempio: adoratore o fanatico.
        Peccato che la parola fanatico derivi a sua volta da fan, sempre dall’inglese, in questo caso è un prestito ibrido, poiché viene leggermente cambiata…. Qui la colpa è proprio della lingua italiana che ultimamente prende in prestito troppe parole. Lingua fatta dalle persone… certo la parola fanboy ormai è radicata e si fa fatica a toglierla. Come se io ti chiedessi di non dire “glamour” ma di usare la parola italiana “fascinoso”… :/

        • NARDO86

          Da Wikipedia:
          L’etimologia della parola fanatismo – usata quasi sempre in accezione negativa – porta al latino «fanaticum, “ispirato da una divinità, invasato da estro divino”, derivato di fanum “tempio”, vc. da avvicinare a fas “diritto sacro”»[1][2].
          Altra ipotesi è una relazione con il farsi “fanaah”, annichilamento, distruzione, nell’amore per il divino.

          • Santiago

            Hai ragione. Mi sono confuso perché molti usano la parola “fan” anziché “fanatico”.
            la prima è sempre il prestito di cui parlo, la seconda può essere considerata più italiana.
            Resta comunque il fatto che oggigiorno si usa molto di più “fan”, quindi siamo nella stessa situazione di prima.

          • Bigshot

            Vabbè… se uno deve muovere delle critiche ad un post per ste minchiate…
            Non si parlava di prestiti linguistici tra italiano ed inglese.

          • Santiago

            @Bigshot
            Io non stavo muovendo nessuna critica al post, stavo solo parlando di prestiti linguistici tra l’italiano e l’inglese. Così… perché avevo voglia, perché non posso?

        • d4n1x

          Assolutamente no.
          Quella che tu asserisci essere una parola della lingua italiana è solo una convenzione ristretta ad un certo numero limitato di persone. Nel momento in cui la gran parte della popolazione italiana usa un vocabolo e solo allora qualcuno, che non siamo ne io ne te, si preoccuperà di inserirla nel dizionario della lingua italiana e solo allora si potrà dire che è una parola della lingua italiana.
          Questo non è di certo il caso di fanboy poiché voglio vedere quante persone sopra i 40 anni la usano e la conoscono e ti assicuro che anche tra i minori di 40 anni sono veramente un numero ristretto di persone che ne fanno uso in italia.
          Quindi si torna al punto primo del mio discorso fanboy non è italiano è solo una convenzione che ha un numero ristretto di persone di chiamare un tipo di persona che ha un certo tipo di comportamento, se poi un domani vera usata dal 70%/80% della popolazione italiana allora non ti preoccupare che verrà inserita nel dizionario e diventerà a tutti gli effetti un termine della lingua italiana.
          Poi se mi vieni a dire che felipe intendeva altro ne possiamo parlare, ma il costrutto della frase è semplice e chiaro “vengo accusato di essere un fanboy Gnome, e coloro che lo dicono dimostrando ignoranza della lingua italiana”. A me la frase sembra questa messe in altri termini e sembra come a voler dire “chi mi dà del fanboy non sa cosa vuol dire”.
          Dalla tua interpretazione invece si evince che se da domani gli diciamo che è un fanatico di gnome allora va bene….
          Scusa ma dove hai letto che fanatico deriva da fan?
          Fanatico deriva dal latino FANATICUS che a sua volta è derivato da FANUM(sempre latino) (http://www.etimo.it/?term=fanatico&find=Cerca).
          Occhio che su wikipedia spesso ci sono inesattezze. Consultate sempre più di una fonte e non prendete wikipedia per oro colato. Di questo ne sono certo perché ho letto una grossa imprecisione su una storia che conosco molto bene, e che poi solo dopo alcuni mesi è stata corretta riportandola alla verità.

          • Santiago

            ok andiamo per parti.

            Assolutamente no.
            Quella che tu asserisci essere una parola della lingua italiana è solo una convenzione ristretta ad un certo numero limitato di persone.
            […]
            Quindi si torna al punto primo del mio discorso fanboy non è italiano è solo una convenzione che ha un numero ristretto di persone di chiamare un tipo di persona che ha un certo tipo di comportamento, se poi un domani vera usata dal 70%/80% della popolazione italiana allora non ti preoccupare che verrà inserita nel dizionario e diventerà a tutti gli effetti un termine della lingua italiana.

            Allora, innanzitutto volevo rassicurarti, non mi preoccupo, la cosa non mi da fastidio e riesco a dormire tranquillo alla sera :)
            Va bene se estendiamo l’uso della parola a l’80% della popolazione, ma se prendiamo un campione di 100 persone che leggono pollycoke vedrai che la parola fanboy viene usata in modo del tutto naturale. Credo che la maggior parte delle persone che leggono questo blog, che sono nella “blogosfera” o navigano su internet conoscono e usano il termine fanboy come se fosse una parola italiana. Come un prestito integrale. Diciamo che io restringevo il discorso ai giovani certo.
            Che poi non ci sia nel dizionario non vuol dire molto, dal momento che le meccaniche economiche dei dizionari sono abbastanza mirate a “vendere”. In Italia non esiste un’ente che regoli l’uso dei neologismi, c’è la Crusca ok, ma non tutti seguono quel che dice, anzi, molti scrittori se ne fottono dei consigli della crusca e delle parole sul dizionario. Spesso questi sono i più creativi.
            In Spagna invece esiste la Real Academia che si occupa di regolare e gestire tutta la lingua cosi che non venga “invasa” da parole straniere. Ed in effetti gli spagnoli dicono pure “ratón” al posto di mouse. Esagerati. Anche qui esistono scrittori che se ne fottono altamente del dizionario e della Real Academia, e fanno anche bene.
            Detto questo.

            Poi se mi vieni a dire che felipe intendeva altro ne possiamo parlare, ma il costrutto della frase è semplice e chiaro “vengo accusato di essere un fanboy Gnome, e coloro che lo dicono dimostrando ignoranza della lingua italiana”. A me la frase sembra questa messe in altri termini e sembra come a voler dire “chi mi dà del fanboy non sa cosa vuol dire”.
            Dalla tua interpretazione invece si evince che se da domani gli diciamo che è un fanatico di gnome allora va bene….

            Sì fondamentalmente il mio discorso era mirato solo a dire che, secondo me, felipe intendeva altro. Infatti ora che ci penso possiamo ricavare più di una interpretazione:
            1 – Voleva criticare l’uso del termine “fanboy” giusto per rompere il cazzo. Perché secondo lui non è una parola italiana.
            2 – Voleva dire: “chi mi dà del fanboy non sa cosa vuol dire”. E in questo caso – forse inconsciamente – esiste la possibilità che stia accettando la parola ormai radicata nella lingua italiana, e ne mette in discussione solo il significato attribuito alla sua persona.
            Non saprei, ora come ora io scelgo la 1, come ho fatto prima. Però forse la tua (2) è la più probabile. Se scelgo la 1 è perché conosco l’indole di rompi cazzo che ha felipe. :D
            PS: ho risposto a Nardo86 per il discorso della parola fanatico, spiegando che mi ero confuso e indicando, comunque sia, cosa intendevo.

          • d4n1x

            Guarda per l’etimologia inglese della parola frega il wikizionario perché tende a rimandare a fanatic http://it.wiktionary.org/wiki/fanatic ….
            Comunque anche il discorso della lingua non è corretto. Ripeto non possiamo dire che fanboy è di uso comune e quindi adottato dalla lingua italiana solo perché su pollycoke il 100% degli utenti sa cosa vuol dire. Di 60000000 di abitanti che ha l’italia e che parlano l’italiano forse 10000000 sanno a conoscenza del termine fanboy….

          • Santiago

            @d4n1x
            Quel che volevo mettere in evidenza è che la lingua italiana comunque sia, tende a prendere molti prestiti stranieri. E troppi li vedi se navighi in internet e visiti siti come questo.
            Se su pollycoke il 100% degli utenti sa cosa vuol dire e più del 50% la userebbe, allora bisogna pensare cosa intendeva felipe quando diceva quella frase, la opzione 1 o la opzione 2?
            Ripeto, ho già spiegato che con la faccenda dell’etimologia mi sono sbagliato ma il punto che volevo mettere in evidenza resta comunque valido.

    • felipe

      Tosky un paio di annotazioni:
      * Mi spiace per il tuo tono, non ce n’è proprio bisogno :)
      * Ma io non faccio informazione, dico solo le mie opinioni!
      * Non ho alcun astio nei confronti di KDE
      * Non ho alcun astio nei confronti di nessuno sviluppatore
      * Non sparo a zero, dico le mie opinioni basate su esperienze
      Mi rendo conto che dette così dovranno sembrarti annotazioni ancora più “astiose” ma sono straconvinto che se invece di leggerle ce le dicessimo a voce ci capiremmo benissimo :)

    • gp

      Concordo in pieno con tosky.
      E’ vero che sono opinioni e nessuno può impedire di esprimerle ma è anche vero che sostenere che Linus ha abbandonato KDE per i motivi da te citati, che Trinity sia nato per i motivi e modalità da te citati, che Hugo (non quello di LOST) sia spuntato dal nulla, così come dire che ciò che sta diventando Oxygen sia diverso di come inizialmente progettato è, scusami, totale disinformazione.
      Che poi succede, leggendo molti commenti, che la gente, senza usare KDE incominci a sparare a vanvera su cose che non stanno ne in cielo e ne in terra.
      I problemi, quelli veri, come fa osservare tosky sono ben altri.

      • d4n1x

        Quoto in pieno.
        Questo è un blog dove felipe scrive quello che vuole perfetto, ma nel momento in cui fa delle “recensioni” su un qualcosa e inizia ad infilare inesattezze fa disinformazione (http://it.wikipedia.org/wiki/Disinformazione) bella e buona.
        La cosa grave è proprio quello che sottolinea GP ovvero, molti utenti che leggono poi vanno sparando a zero senza sapere neanche se quello che hanno letto su un blog qualsiasi è vero.
        Caro felipe tu dovresti sapere quanto è potente il parere di una persona come te che scrive su un blog così importante, scrivere inesattezze vuol dire forgiare ignoranti (http://it.wikipedia.org/wiki/Ignoranza).
        Bisogna iniziare a capire un concetto: Nel momento in cui decido di seguire un giornalista o un semplice blogger assumo che ciò che dice corrisponda a realtà, ovviamente io sono tenuto a verificare se è vero ma diciamo che se il 90% delle volte sostiene cose provate io mi inizio a fidare di lui quindi prendo per vero quello che lui dice. Nel momento in cui si iniziano a dire imprecisioni si spezza questa fiducia che si è creata, ovviamente è sempre compito del lettore verificare le proprie fonti ma purtroppo così non è. Quindi il succo del discorso è se felipe vuole dire quello che gli pare va benissimo, l’importante è che si informi prima di scrivere inesattezze che vengono poi lette da migliaia di persone.
        Anzi se proprio vuole avere un ruolo super partes e non da gnome fanboy (;)), può tranquillamente creare un nuovo post in cui corregge le inesattezze che ha scritto in un post precedente. Insomma diciamo che tutti possono sbagliare ;) (è umano) e quindi per evitare di creare persone mal informate è sufficiente creare una rettifica (http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=rettifica&lemma=R03F0400). Io non ci vedo nulla di male anzi l’operazione di rettificare a mio parere crea più trasparenza da parte dello scrittore.
        Non dimentichiamoci che anche i blog fanno informazione oltre hai giornali ;)
        Poi queste sono solo mie opinioni e pensieri e non vogliono assolutamente assumere un tono aggressivo ;)

    • giacomo

      quotone anche da parte mia per tosky,
      menomale che ogni tanto anche in italia si vede qualcuno che si informa prima di parlare e non spara sentenze su cose di cui non sa nulla. Spero che l’esempio di tosky sia di aiuto a costruire delle discussioni più mature e informate.

  3. dave

    Vai kde sei nei nostri cuori xD Comunque la nuova egemonia di gnome è data praticamente solo dal fatto che è IL desktop di ubuntu.

  4. ozeta86

    qualcosa come 2 anni feci una banale richiesta su bugs.kde, richiesta già espressa da molti ed inserita infine qui https://bugs.kde.org/show_bug.cgi?id=169751. sono 2 anni che questo bug è aperto, e non si tratta di nient’altro che raggruppare quei diavolo di device nell’albero di dolphin. che cavolo persino windows xp aveva un albero sistemato meglio! poi ci si chiede perché si passa ad altro… -.-

  5. pinotree

    È interessante di come parli riguardo ai commenti che debbano essere pacifici e non violenti, ma ancora una volta ti accanisci -personalmente- contro Aaron e Nuno, quasi come ti avessero insultato di persona (coerenza ai quattro venti, insomma).
    Oh, e onestamente pare difficile sentire che hai “appassionatamente adottato KDE4” quando l’unica cosa che ne usavi era solo desktop+pannelli, snobbando anche applicazioni “base” come un visualizzatore di documenti. Certo, alla fine ognuno è libero di usare quello che vuole, ma non direi che un utente di KDE “adotta” GNOME solo perché ne userebbe gnome-shell.

    • felipe

      Pinotree due puntati anche per te:
      * Il mio articolo non è violento, è vivace e punzecchiante ma non puoi avere la faccia di dirmi che è violento :)
      * Che faccio, devo dimostrarti i quarti di nobiltà KDE? :D
      Anche per te, il mezzo non aiuta e se fossimo di presen… uhm no secondo me tu di presenza picchi :o

      • pinotree

        > * Il mio articolo non è violento, è vivace e punzecchiante ma non puoi avere la faccia di dirmi che è
        > violento :)
        Chi ha detto che l’articolo è violento? Ho solo detto che hai scritto di “volemose bene”, ma in realtà hai gettato rogna e colpe contro due persone in particolare.
        > * Che faccio, devo dimostrarti i quarti di nobiltà KDE? :D
        No, tu non -devi- dimostrare niente, ma sarebbe una cosa buona evitare di ingigantire l’apparente avversione negativa (visto che dici che non è odio, anche se per me non è vero) che hai verso due persone in particolare, confondendo tutto il resto della comunità e del lavoro fatto come fossero dipendenti da loro.
        > Anche per te, il mezzo non aiuta e se fossimo di presen… uhm no secondo me tu di presenza picchi :o
        ….

  6. GNAM

    Io comunque rimango dell’idea che il FLOP di KDE4 sia dovuto soprattutto a Windows 7.
    Se ci fosse ancora Vista, KDE4 sembrerebbe piu’ bello.

    • Raffaele

      Non vedo nessun flop e nemmeno comprendo questa logica: a ‘sto punto sembrerebbe ancora più bello confrontato a Win98, Fluxbox e compagnia cantante

  7. Raffaele

    Vivo.. altrochè :D E se un giorno fosse proprio Ubuntu a passare a KDE? Considerate le recenti manie di ubiquità non sarebbe affatto una cattiva idea poter contare sulle Qt e la loro portabilità. E sul fronte desktop Qt == KDE, ormai stabile e maturo, oltre che molto ben modularizzato. Purtroppo la direzione di Canonical mi sembra ben segnata, ma probabilmente non sarebbe stato così se KDE e le Qt fossero stati a questo livello già un annetto fa

  8. giucam

    io la vedo così:
    io seguo pollycoke da anni, dal 2005 circa, e secondo me, felipe, a te KDE SC non è mai piaciuto. Ti sei temporaneamente infatuato di Plasma, ma ovviamente KDE SC non è solo Plasma, ma tutto il resto. Evidentemente l’amore non è durato e adesso giustifichi il fatto che non lo usi più con quelli che sono essenzialmente dettagli, mentre invece non ti piace perchè non ti è mai piaciuto.
    A me piace moltissimo esteticamente e17, lo potrei anche usare per un periodo, ma non durerei più di un mese. Ma il motivo non è che mi sta antipatico uno sviluppatore, ma perchè ha degli obiettivi che io non ritengo importanti.
    ammazza che testo filosofico :P

  9. darkat

    filipe, ti segue da molto anche se commento da davvero poco, ho seguito tutto il tuo passaggio da kde a gnome, e le tue motivazioni possono essere ampiamente condivise se non chè poi fai considerazioni su kde senza considerare la controparte gnome: hai parlato di trinity, un progetto nato quando? 2-3 anni dopo kde4? per far rinascere kde3.5 ma nell’altra sponda gnome3 ancora non è nato è già qualche azienda che ha fatto di gnome il suo fulcro ha pensato di creare fork di gnome2(la storia di ubuntu e la decisione di non adottare gnome3 nel prossimo futuro), allora con questa logica dovremmo pensare che gnome3 è già morto prima di nascere no e che ubuntu vuole bonificare sulla terra bruciata? Poi tu fai davvero commenti negativissimi su Aaron(e ci sta!) però chi c’è dall’altra parte? De Icaza è considerabile come un modello positivo di capo gruppo? uno che fa accordi segreti con microsoft per diffondere il verbo del loro framework nel mondo linux e che in modo ostinato cerca di far entrare mono in tutte le maniere nel cuore di gnome?
    Poi lo stesso Torvald è stato molto dispiaciuto del passaggio da kde a gnome ma il suo è stato un discorso puramente di stabilità: per lavorare sul kernel aveva bisogno sul serio di qualcosa di stabile e kde4.0-1 non lo era sul serio e quindi ha concluso che per ora era meglio passare a gnome, nonostante gli faccia davvero schifo sotto ogni punto di vista, e in futuro ritornare a kde quando e se sarà più stabile: non si può far passare questa cosa come Torvald “preferisce” gnome a kde.
    Per non parlare delle ultime critiche all’interfaccia grafica che hai fatto, quasi tutti i punti erano problemi di kubuntu e non di kde(tra l’altro non so se sei stato tu a segnalarli ma nel changelog di kubuntu 10.10 alcuni di quei punti sono elencati come da risolvere).
    Quindi è vero che tu sei stato un grande estimatore di kde, ma sembra quasi che la tua esperienza ti abbia lasciato una vena amara o almeno è quello che si percepisce quando ne parli.
    Anche il sondaggio sul DE migliore, lo sai che questo blog è seguito da una maggioranza di utenti ubuntu, quindi è già un miracolo che kde abbia raggiunto quella percentuale di voto…e in generale è normale che se la maggior parte degli utenti sono ubuntisti sarà difficile che rispondano che preferiscono kde, ma da questo si può concludere davvero che gnome è migliore di kde o viceversa?
    Ed infine non tutte le distro principali hanno come default gnome, Mandriva ha kde di default e Fedora non ha un DE di default, entrambi gli ambienti sono sviluppati separatamente e con lo stesso peso. OpenSuse ha gnome come default ma cura molto kde, di fatto Ubuntu è l’unica distro che non si può permettere(?) uno sviluppo decente per kubuntu…

  10. xanScale

    io sinceramente non capisco dove felipe abbia fatto disinformazione….
    oltre a dire che la ZUI è stata eliminata, ha fatto un commento, condivisibile o meno
    ma non è disinformazione.. bha

  11. pionono1870

    Che noia infinita assistere ogni volta ai piagnistei di quelli che sistematicamente si sentono offesi, o che magari fanno gli avvocati d’ufficio……

    • shad

      Che strazio immane leggere ogni volta quelli che sistematicamente si lamentano per risposte argomentate e precisazioni ad articoli che magari non sembrano tanto precisi……

      • pionono1870

        Non mi sto lamentando per le risposte, ben vengano se sono argomentate.
        Mi riferisco all’atteggiamento generico e diffuso di “resa dei conti” ogni volta che si cita una cosa, che sia gnome, mono, kde, lxde o qualcos’altro

      • shady

        @shad
        guarda questa volta ti sottoscrivo, ma l’emulo di uno scemo sempre scemo è.
        Non trovo nulla di sbagliato nell’avere una posizione critica nei confronti di un argomento. E l’idea che mi sono fatto di felipe mi sembra lontana da uno che possa odiare qualche manciata di bit. Magari è solo inopportuno il post dato che è ancora aperto l’altro col poll.
        Se devo dire la mia, poi, mi trovo bene con la semplicità dello gnomo. Se la shell mi deluderà sono pronto a cambiare, magari proprio per il mio ex preferito kde… quindi se ci sono buone notizie al riguardo (e questo in realtà mi sembrava voler dire “fello”) ben venga…
        Come disse cicciolina! (cit)

      • Santiago

        mah mah.. mi sa che pure tu te la sei presa, scusa la franchezza ma con tutte le tue risposte che sto leggendo, mano a mano che scorro la pagina, leggere da te che è strano e divertente notare come la gente possa prendersela, mi sembra un paradosso :D
        Anche il post del “che tipo siete” è una prova.. ma vabbe ha ragione pio ormai sti botta e risposta stano diventando una palla ;)

  12. Emanuele

    a tutto questo vorrei aggiungere come il tasso di vitalità del progetto Gnome è al quanto più basso di quello di KDE: basta fare un confronto sui software presenti nel branch git l’ uno e svn l’altro. GNOME è costituito da due app: un windows manager (che usano in pochissimi, vedi ubuntu che usa compiz), un file manager e qualche altro programma. KDE è immenso, ha una suite di ufficio completa (Gnome risponde con i due validi Gnumeric e Abiword), suite educational (Gnome non pervenuto), suite gaming (Gnome ha il sudoku e gli scacchi), suite scientifica (Gnome non pervenuto), visualizzatore di documenti di pari livello con alternative proprietarie se non migliore (Evince è un semplice visualizzatore senza alcuna possibilità di interazione con il documento), un editor di testo validissimo (Gedit ha funzionalità molto limitate e poco estendibili anche con i plugins), etc etc
    Qui si magnifica Gnome come se gnome fosse quello che ha ubuntu quando invece il vero Gnome non ha ne le notifiche di ubuntu ne un sistema moderno di compositing.

    • Emanuele

      Ad ogni modo preferisco Gnome corredata da qualche/molte gtk+ / pygtk apps perchè lo ritengo più reattivo sul mio notebook (nonostante sia equipaggiato con una Nvidia 320M, KDE mi fa ancora penare e intristire in termini prestazionali). Categoria: opportunista

  13. salvatore

    Spostare le finestre nelle zone morte… Ne sa di Ubuntu Lucid ;P
    Per il resto,è inutile,non trovo nulla di interessante nel KDE 4,così come non ce lo trovo nell’ancora ottimo 3.5 . Sono buoni,il primo modernissimo,li rispetto al massimo entrambi. Ma dire,caro Torvalds,che Gnome è per idioti… Beh… ;) Ragiona prima. Canonical insegna,qui.

    • darkat

      Canonical ha scelto gnome solo perchè debian lo aveva scelto e debian lo aveva scelto perché gnome è nato come desktop della communità all’epoca e debian era la distro della communità e dovendo essere la distro completamente open e sviluppata dalla communità la scelta era alquanto abbligata. Su questo Canonical ci insegna che se vuoi rendere gnome un attimino più decente devi sviluppatore software senza seguire le linee guida di opendesktop e creare programmi non difficilmente adattabili agli altri ambienti, ecco cosa ci insegna Canonical.

  14. apeacox

    secondo me la state facendo un po’ troppo seria la questione. io la penso come felipe, ma è solo una coincidenza :P
    quando è uscito kde4 *ci ho provato* tanto ad usarlo, ma sinceramente ancora continuo a vederlo un ambiente *diversamente desktop* (senza offese per fan e sviluppatori di kde, ovvio). ricordo che all’uscita di gnome2, usai kde per diversi anni, almeno fino a gnome 2.8 (finalmente accettabile)
    spero che entro l’uscita di gnome3, almeno kde4 sia pronto davvero. non oso immaginare trovarsi a dover scegliere tra 2 desktop incompleti :(

    • giucam

      no, tu non la pensi come felipe :P
      mi sta benissimo se parli di “diversamente desktop”, come tu non riesci ad usare kde sc io non riesco ad usare gnome, perchè è un ambiente strutturato in un modo in cui non mi trovo. diverso è appellarsi a dettagli come la luce da sinistra o altre robette del genere.

    • charon

      In molti ci hanno provato ad usarlo quando è uscito (KDE 4), proprio quando era sconsigliato per l’uso di tutti i giorni. In molti sono rimasti scottati dai problemi di stabilità e dalle mancanze. In molto continuano a dire le stesse cose da allora basandosi quasi unicamente sulla prima esperienza.
      Questo è il principale problema di KDE 4, io continuo a non vedere quali siano le mancanze da molti ventilate:
      -c’è chi dice che manca la stabilità ma con pacchetti seri non ho mai avuto questo genere di problemi
      -c’è chi dice che mancano applicazioni ma io ho sempre fatto tutto e poi non saremo ancora al punto in cui non si possono usare applicazioni GNOME in KDE, anche se per lo più le alternative “native” ci sono
      -c’è chi dice che non è ancora completo: questo è vero ma è dalla 4.2 che tutto quello che serve c’è e si sta lavorando a miglioramenti ed aggiunte. Per es. akonadi e nepomuk che ci sono e iniziano a funzionare: anche se non sono usati dalle applicazioni non mi pare che GNOME o altri offrano qualcosa di simile ora, per cui basta fare finta che questi pezzi in sviluppo non ci siano.

  15. Toni

    Ciao ,
    kde 4.4 , va molto bene , tuttavia per esigenze di disponibilità risorse ,ho cominciato ad utilizzare xfce sul portatile ,
    risultato : dopo un mese ho cominciato ad utilizzare xfce anche sul desktop !
    Con questo voglio dire che un desktop deve essere efficiente e scattante : alla fine quello che importa sono le applicazioni !

  16. drake762001

    Mi fa piacere vedere tanti commenti pacati e ben argomentati, nonostante il tema “scottante”.
    Comunque Feli’, non mi incanti, tu e gnome avete un feeling che non hai con KDE, non c’è nulla di male o di sbagliato, probabilmente gnome è più nelle tue corde. Ora rimane che tu te ne faccia una ragione. È inutile cercare di fare pace, o trovare i capi espiatiori del problema (ammesso che sia tale). Come te ci sono tanti utenti che sono in perfetta sintonia e amore con gnome, e lo dicono ai 4 venti, fallo anche tu, lascia stare kde così come hai lasciato stare le altre distro. Ubuntu/gnome è la tua accoppiata vincente. Gli altri ne avranno altre.

    • Frafra

      Si. Ho notato anch’io con piacere il fatto che ci siano commenti “tranquilli” ma soprattutto argomentati :)
      Ragazzi, ognuno usa la distro e il d.e. che preferisce, ognuno porta la propria esperienza e i propri pensieri. Io ritengo che le qt4 siano una spanna sopra rispetto alle gtk, mi piace kde, ma questo non mi impedisce di comprendere il fatto che ci siano tantissime persone che usano gnome: funziona bene, è di default su Ubuntu, ci sono una marea di applicazioni che si integrano alla perfezione… Non c’è motivo per scannarsi :D

    • Dass

      amen
      io uso gentoo e kde anche sull’eeepc!
      e tutte ste lentezze e problemi non li ho mai visti…
      d’altro canto quando provo gnome o ubuntu mi sento male… ma non sto certo a criticare gli altri :-)

  17. aytin

    Io nel sondaggio ho votato Gnome, il DE che uso attualmente, nonostante pensi a KDE come ad un DE dall’enorme potenziale, ancora non espresso pienamente.
    Francamente nei confronti di KDE ho ancora un timore reverenziale dovuto al fatto che col pc ci lavoro e sono prevenuto nei suoi riguardi.

  18. Pingback:E voi che tipo siete? …e io? | pollycoke :)

  19. Zap

    Nonstante abbia sempre usato Gnome sui miei computer (beh uso linux da non molti anni e visto che mi trovavo bene perché cambiare? ), nutro sempre più rispetto per KDE, soprattutto la versione 4.
    Secondo me stanno facendo un lavoro meraviglioso e sono convinto che quello che manca a KDE verrebbe risolto in un mese (beh, circa ;) se qualche distro a caso, che ne so? (k)Ubuntu? desse alla grande K tutta l’attenzione (e il pubblico) che merita.
    E poi sto pensando una cosa: per rendere Gnome davverodavvero adatto alle mie esigenze dedico non poco tempo a tweak di ogni genere, installo applicazioni di terze parti eccetera. In fondo potrei dedicare lo stesso tempo a tweakare Kde, no?
    Non vedo l’ora di avere il tempo…
    (succo del commento: perché mai Kde dovrebbe essere “alternativo”? È un progetto stupendo che sicuramente non ha da invidiare a Gnome più di quanto Gnome abbia da invidiare a lui!!!!)

    • marcin

      Per “tweakare Kde” non avrai bisogno di alcuna applicazione di teze parti, il pannello di controllo mette insieme tuttu ciò che si ha bisogno. Utilizzo da sempre kde, ma anch’io sono passato a gnome fino al kde4.4 perchè prima era davvero inusabile. Concordo con Felipe sul punto che hanno spacciato come completo kde4, quando era forse una versione “alpha”, e questo ha fatto molti danni. Seguo comunque anche gnome e i suoi sviluppi, mi fa a volte sorridere come su gnome si annunci come innovazione qualcosa che su kde c’è già da tempo (es. ho letto di nautilus elementary come una qualche grande evoluzione, quando lo stesso nautilus ha impiegato anni per avere le tab e un pannello divisibile, cose che su kde ci sono forse da 10 anni sul vecchi konqueror, poi ripresi in dolphin). Non ho trovato nell’ambiente gnome (e tutti i programmi gtk) qualcosa che su kde non ci sia, salvo alcuni progetti storici come gimp, che meritano sempre rispetto ed elogi ma questi sono grandi e “anziani” progetti open che trovano chiaramente le loro origini nelle gtk per via della storia di licenze qt. Ovviamente anche gnome ha delle peculiarità da invidiare, come la ricerca all’interno dele cartelle non limitata alla prima lettera. La cosa che probabilmente ho sempre preferito su kde è l’estrema personalizzazione che non c’è (o molto difficile da implementare) su gnome ( mi riferisco alla gestione delle barre degli strumenti , colori e temi, potendo ottenere configurazioni personalizzate che più ci soddisfano nell’usabilità e nell’estetica, impostanto interfacce da semplici e pulite a “buzzurre” ma complete di tutto). Questo è il mio parere, capisco che altri preferiscano gnome e non ci vedo niente di male.
      Un’altra cosa che ho letto nei commenti riguarda gnome su ubuntu, che in effetti non è lo gnome che si ha nelle altre distribuzioni. Gnome senza ottimizzazioni e programmini-applet canonical è molto meno usabile ed elegante, kde invece l’ho visto sempre uguale in tutte le distribuzioni (più o meno stabile a seconda della cura di chi impaccheta, molto meno performante su ubuntu che su mandriva ad esempio).
      Consigli comunque anche ai fanatici di gnome o kde di cambiare ogni tanto per vedere cosa ci sia “dall’altra parte”, per non vantare una nuova funzione del proprio DM quando forse dall’altra parte c’è già (es. i fanatici di firefox forse non sanno che la navigazione a schede c’era già in opera prima del 2000 all’epoca di Netscape)

      • d4n1x

        Occhio che KDE4 quando era uscito non è stato passato per stabile dal team di KDE, sono state le distro che lo hanno spacciato per tale, il team di KDE aveva precisato che la 4.0 era stabile ma era totalmente incompleto e che quella sarebbe stata la base da cui partiva lo sviluppo.
        Per il resto sono d’accordo con te….
        Anzi io lancio una provocazione secondo me se KDE rivedesse un po l’estetica della barra del menù e delle icone e lo chiamassero invece che KDE4.5, KDE5.0 sono convinto che molti lo proverebbero e rimarrebbero li. Questo è come quando è uscito vista tutti lo odiavano e per quanto microsoft abbia cercato di risolvere non c’è stato niente da fare, e sono stati costretti a rilasciare windows7 per riprendersi il mercato che perdevano che altro non è che un windows vista SP3.

        • Giulio Guzzinati

          Windows 7 non è Windows Vista SP3.
          Premetto che non uso Windows abitualmente, e che ho usato per circa lo stesso tempo Windows Vista e 7.
          La differenza fondamentale è che nonostante le enormi somiglianze “sotto il cofano” Windows 7 risulta nettamente più leggero, ma la differenza è sopratutto nell’aver completamente rivisto molti aspetti dell’interfaccia del desktop e delle applicazioni.
          La barra di Vista è identica a quella di XP, e mal digerisce l’aumentare e moltiplicarsi di icone e finestre aperte. Se io ho un portatile Dual Core da 15″ con Vista se ho aperto Pidgin, un browser, firewall e antivirus, driver vari che aggiungono icone tray come se piovesse, un paio di programmi di produttività, ho talmente tanti pulsanti e icone che non trovo più nulla.
          Con Windows 7 la barra è quasi un capolavoro. Hanno integrato tray, quickstart bar, e altro in un posto solo. Inoltre con Windows 7 anche gli utenti windows possono scoprire, in ritardo di qualche decennio, cosa si intende per “gestione delle finestre”.
          Detto questo non sono ancora venuti a capo di tutti i principali difetti della piattaforma Win, dato che liberarsene significherebbe perdere tutti i motivi dell’egemonia di Windows, ma Windows 7 ha ottimi motivi per essere accolto meglio di Vista.

          • d4n1x

            Prova Windows Vista SP2 e ti renderai conto che con Windows7 non è molto distante, è una SP3, il kernel è lo stesso lo scheduler è lo stesso il gestore della memoria è lo stesso inserito nella SP2 di vista, insomma più che terminato l’interfaccia grafica, e dato una sistematina all’indicizzazione dei file (che è quella che pesava da morire) non hanno fatto.
            Fatto sta che ripeto la mia era una provocazione per dire che molti fissati dicono che KDE4 nonostante si trova alla release 4.4.4 continua ad essere instabile (perchè non lo usano) e parlano solo per moda, e per sentito dire. Quando felipe ha fatto la recensione su KDE 4.4 ci sono rimasto molto male, ha fatto una recensione degna di un fanboy, ha solo criticato i vari cavilletti che a lui non piacciono, ma delle migliorie, dei nuovi effetti, delle nuove funzionalità non ha detto nulla…. E il perchè è semplice perchè non le conosce. Chi viene da gnome (come me) impiega settimane per abituarsi a KDE, uno che lo usa per una giornata e poi critica è il classico superficiale che parla per partito preso. Allora visto che tanto orma il nome KDE4 è corrotto, quanto ci scommettete che se facessero una ritoccatina al DE e lo chimassero KDE5.0 promettendo fuoco e fiamme, e facendo una pubblicità smodata di quanto kde5 sia meglio del 4, nel giro di un mese avremmo una marea di criticatori che dicono ammazza KDE ha fatto un lavorone è fichissimo è grandioso…. Il nome di KDE4 è corrotto ormai e questo anche per colpa di Canonical che usa Kubuntu come il giocattolo per tirare a se i nerd.

          • Giulio Guzzinati

            “insomma più che terminato l’interfaccia grafica […] non hanno fatto”
            Ma è proprio quella che ti fa odiare la vita quando usi Vista.
            Le migliorie nell’interfaccia di KDE stanno avvenendo gradualmente e costantemente, mentre quella di Vista è congelata, e raggelante.
            Personalmente sono abituato a sistemi operativi di altro livello, ed anche sul laptop 15” non ho mai meno di 10 finestre aperte organizzandole grazie ai virtual desktop e destreggiandomici grazie a tutte le magnifiche funzioni di KWin.
            Tenere anche 5 finestre aperte in Vista invece è improponibile, ingestibile, ed irritantissimo
            Capisco la tua provocazione, ma quello che volevo dire io (completamente fuori argomento) è che esistono motivi al di la della cattiva stampa per cui 7 è stato salutato come una manna dopo Vista.
            Semplicemente l’usabilità, e scusa se è poco.

          • d4n1x

            @Giulio Guzzinati
            A ok non avevo capito bene cosa intendevi… Però comunque convieni con me nel fatto che ormai KDE4 si è “sputtanato” come Vista. Per questo io dico che se fanno 4 modifiche e la chiamano KDE5 molti chiacchieroni diranno che è stupendo ;)

          • Giulio Guzzinati

            @d4n1x
            Forse KDE4 è ormai bruciato dalla cattiva pubblicità…
            Tra chi non lo usa per più di 3 ore…
            Francamente trovo che il progetto, a livello dello sviluppo, goda di una salute magnifica, e mi trovo molto bene ad usarlo e va sempre meglio versione dopo versione. Hanno una visione grandiosa, che la gente lo capisca o meno, e questa visione è fatta di libertà software in ogni più remoto aspetto dell’informatica, dal telefonino alla workstation.
            Mi pare che gli utenti, anche se sono un pelo meno di quelli Gnome, non manchino, e tra gli utenti di qualche esperienza non smette di esercitare fascino.
            Ho un amico gnomaro che programma in Qt e lo prova regolarmente, salvo poi concludere che non è ancora abbastanza stabile per lui, e diventa lento dopo una sola settimana di uptime :D
            Stando in un’università scientifica KDE esercita un fascino enorme, anche solo per l’esistenza di Kile, Kalzium, l’editor LaTeX migliore del mondo intero,
            Posti questi presupposti, non mi interessa minimamente quello che la “gente” pensa di KDE, anche perché spesso è derivata dalla pacchettizzazione non entusiasmante che ne fa Kubuntu.
            Probabilmente hai anche ragione sul “nome” KDE4, ma dal momento che il numero di KDE segue quello di Qt, il suo nome deve ancora essere KDE4 per quella è La-Cosa-Giusta™ e il resto sta a zero.
            La grande strada che KDE sta facendo è basata principalmente sul fare la cosa giusta a volte senza compromessi, e questo sta anche nelle piccole cose.
            E poi, sta per uscire GNOME 3, quindi gli odiatori ignoranti e chiacchieroni, capaci solo di alzare la voce saranno distratti per un po’.

          • d4n1x

            @Giulio Guzzinati
            hihihihhiih grandioso commento ti quoto in pieno ;) sopratutto per la parte dei chiacchieroni indaffarati a spalare sterco su Gnome3 :D

  20. Massimo Mollica

    Ciao a tutti.
    Personalmente, come ho già avuto modo di ribadirlo, finchè questi DE verranno usati dal’ 1% della gente nel mondo praticamente si parla di dettagli. KDE probabilmente non sfonderà mai, come GOME del resto, ma ha dalla sua un punto a favore, le librerie QT e una società come NOKIA. A detta di amici programmatori tali librerie sono attualmente le + portabili nei vari ambienti. E poi c’è NOKIA, che assieme a INTEL, le spingerà sia in SYMBIAN che in MEEGO e quindi avranno una vasta diffusione.
    KDE , come GNOME, se non rivoluziona il modo di usare un pc, ma anche un tablet,ma anche un qualsiasi altro device, sarà sempre e solo relegato a meno del’ 1% della popolazione mondiale…e quindi destinato a scomparire…..

    • Federico Rampazzo

      ti sbagli
      anche se viene usato da pochi non vuol dire che è destinato a scomparire
      finchè ci sarà qualcuno a mantenerlo (e la gente c’è) il progetto andrà avanti
      se anche tutti gli sviluppatori dovessero scomparire di colpo il codice sarebbe lo stesso pubblico e qualcuno potrebbe metterci le mani di nuovo

  21. Oberon

    Ho seguito i tuoi articoli su KDE e ho avuto un’esperienza con esso piuttosto simile alla tua, purtroppo però dopo l’entusiasmo iniziale, guardando in faccia la realtà, mi sono definitamente allontanato dal DE con la K all’avvento della versione 4.3. Mi preme solo dire un paio di paroline sui motivi di tale scelta (mia e di altri) di ritornare a malincuore all’ (****)affezionato GNOME. La ZUI, bene o male, poteva essere ignorata, i plasmoidi in crash (specie quelli ZUI-oriented) erano perlopiù divertenti (i crash intendo), il problema delle scarse applicazioni in qt con cui sostituire le applicazioni gtk veniva aggirato continuando a usare quest’ultime… insomma, non era così malaccio. Il problema principale mi pare di ricordare però, fosse di tipo prestazionale, il mio pc andava a fuoco (pur facendo a stento quello che gli chiedevo) e la mia scheda grafica nvidia si rifiutava di collaborare a giorni alterni. Con la 4.5 sembra vada un po’ meglio (e non solo per la ZUI), questo mi fa ben sperare anche perchè è indubbio che KDE è, e con buona probabilità sarà, l’unica vera alternativa.

  22. Stefano

    Come qualcuno dice: è evidente il divario dell’attività tra KDE e Gnome a livello di sviluppatori impegnati nei due progetti.
    E come qualcun altro dice: dietro KDE ci sono le QT e con questo ho detto tutto.
    2+2 e si indovina il futuro… Canonical o meno.

  23. destynova

    Kde 4 è ben lontano dall’essere perfetto, ha tanti difetti ma è incredibile come l’autore di questo blog non sia riuscito a menzionarne uno tra quelli che più infastidiscono quelli che usano questo desktop. Ho il sospetto che abbia abbandonato la sperimentazione per abbracciare la teologia.
    E poi, ancora con questa ZUI?

      • destynova

        Ciao, lascia perdere, mi devo esser espresso male, intendevo dire che i bug che stanno più a cuore a chi usa KDE non sono mai stati menzionati su questo blog. I post di Felipe su KDE sembrano più masturbazioni mentali, forse filosofia, di certo non una analisi razionale della realtà. A dire il vero, ultimamente, non solo kde.
        Non mi stavo lamentando della zui, come la maggior parte degli utenti kde la ignoro, ma di ne ha fatto l’unico argomento contro kde…
        Riguardo Chani, è stata una pessima idea copiare la pessima interfaccia per la selezione di widget ed applet (bug già segnalato), si poteva usare lo stesso metodo, introdotto nella 4.5, usato per aggiungere e togliere i desktop virtuali (idea da segnalare…).

  24. Dario

    Gradivo chiarire alcuni punti.
    Per prima cosa vorrei davvero che si abbassassero i toni. Frasi come “l’interfaccia che in molti ormai precepiscono e qualificano come alternativa a GNOME, desktop predefinito ormai su tutte le principali distribuzioni” sono fatte apposta per provocare oltre ad essere anche più che discutibili, e se poi i toni dei commenti si alzano (anche se non ho visto tutte queste fiamme) non c’è nemmeno troppo da stupirsi.
    Secondariamente, il fatto di aver usato KDE per un certo periodo non è per forza segno di amarlo o che altro. Conta quello che si fa adesso. Io sono stato un utente GNOME e ho sviluppato applicativi in GTK prima di passare a KDE: ciò non vuol dire che mi piaccia il modo di sviluppare delle GTK. Ma riconosco che è un fatto di preferenza personale.
    Comunque, più che soffermarmi sull’articolo preferivo fare un discorso generale.
    Sono il primo ad essere d’accordo sui dettagli, ma dai tuoi post sembra che il problema principale di KDE sia la ZUI o dettagli grafici. Domanda: è davvero questo quello che importa quando si usa un PC? Io col computer, oltre a sviluppare, principalmente navigo in internet, leggo le mail, leggo notizie, chatto con i miei amici e via dicendo. Perchè non si parla mai di KMail, Dolphin, rekonq, KMess e chi più ne ha più ne metta? Questo è quello che importa davvero all’utente medio, non il fatto che una cosa che usi una o due volte dopo l’installazione faccia schifo. È un problema, ma i problemi seri sono ben altri.
    Io l’unica cosa che vorrei è un po’ di obiettività. Si va sempre a cercare il pelo nell’uovo in KDE, mentre nessuno sa nemmeno quale sia il tema di default di GNOME. Questo non fa bene a nessuno, visto che le critiche (se costruttive e _argomentate sufficientemente_) sono VITALI specialmente per un progetto open, ma sparare a zero non ha mai fatto bene a nessuno. Dire “KDE crasha e non funziona” ha la stessa valenza di dire “Ieri ho mangiato pasta col pomodoro”. Lamentarsi senza dare spiegazioni è abbastanza inutile e controproduttivo.
    Inoltre considerate che sia dietro a KDE che a GNOME e che a tutti i progetti open ci sono un sacco di persone non pagate che lavorano solo per passione, e molte cose che si leggono in giro fanno spesso passare la voglia. Se non vi piace GNOME o KDE, c’è sempre un’alternativa: ma di sicuro non c’è nessun bisogno di insultare l’altro.

    • Dario

      P.S.: E mi permetto anche di prendere le parti di Nuno e Aaron, che sono due persone favolose specialmente dal punto di vista umano e tutto meritano fuorchè di essere insultate a random. Criticare una singola persona per un qualcosa che non piace in un progetto Open (specialmente uno come KDE, che è totalmente democratico), è non aver capito come funziona l’open source.
      E per quanto riguarda Aaron, ripeterò fino alla nausea: Aaron ha solo creato il DESIGN di plasma, tutto il resto (idee comprese!) viene da una miriade di contributori (in grossa parte italiani, ndr).

    • felipe

      Ciao Dario!
      Probabilmente, anzi di sicuro, uso un linguaggio che può risultare troppo vivace ma davvero non mi sembra ci siano toni da abbassare. Se scrivo quelle frasi è perché penso che oggettivamente le cose stiano così, non perché mi viene improvvisa voglia di fare arrabbiare te, tosky, pinotree o nessun altro.
      Beh non è che mi riparo dietro al fatto di averlo usato, e non è che debba dimostrare nulla: se dico di avere a cuore KDE è perché ho a cuore KDE. Fine.
      Ok ma non posso stare ogni volta a ripetere la formuletta magica del “ricordate che KDE è anche framework e i fottuti pilastri e quanto è bello Phonon” :) L’ho detto tante volte: il problema principale di KDE si esplicita con ZUI e castronerie grafiche e incoerenza diffusa, ma ovviamente è un altro: è la mancanza di direzione. Non è un attacco nei tuoi confronti o nei confronti di nessuno, è una mia lettura. Se non si parla mai di KMail, Dolphin (ma non è vero, ne ho parlato tantissimo) e altre app è perché prima delle app uno vede e giudica Plasma.
      Sono obiettivissimo. Non cerco alcun pelo nell’uovo e non mi vedrai mai scrivere “KDE crasha e non funziona” lamentandomi senza dare spiegazioni: ho sempre detto che il problema sono le priorità e il senso di scollamento tra decisionisti e utenti. La nuova organizzazione del desktop è frustrante per me (e per molti altri), non si offenda nessuno se lo si fa notare.
      Apprezzo e stimo chiunque contribuisca a qualsiasi progetto, solo per il piacere di farlo. Non ho mai insultato nessuno (isteria è una descrizione, non un insulto, chiedi a Ruphy come reagì Pinheiro quando gli dissi che con una riga di CSS potevo sistemare un errore madornale di non-ricordo-che-sito di KDE).
      Detto questo: grazie ancora per essere intervenuto, credo che valga anche per noi due il ritornello: se ne discutessimo davanti ad una birra gelata ci capiremmo benissimo :)

      • pinotree

        > Beh non è che mi riparo dietro al fatto di averlo usato, e non è che debba dimostrare nulla:
        > se dico di avere a cuore KDE è perché ho a cuore KDE. Fine.
        Siamo sempre a ripetere lo stesso meme, tu non hai usato KDE, ma solo Plasma!
        Certo, Plasma è una delle componenti più importanti di KDE 4, ma non è l’unica; come anche Dario ha detto, ci sono tante altre componenti che formano “KDE 4”, che però da te non hanno mai avuto uno sguardo.
        > Ok ma non posso stare ogni volta a ripetere la formuletta magica del “ricordate che KDE è anche
        > framework e i fottuti pilastri e quanto è bello Phonon” :)
        Nessuno ti chiede questo.
        > L’ho detto tante volte: il problema principale di KDE si esplicita con ZUI e castronerie grafiche
        > e incoerenza diffusa
        la ZUI è (o era) uno dei problemi di Plasma (inizia a chiamare le cose giuste per come sono: quello che tu chiami “KDE” per il resto del mondo si chiama “Plasma”).
        È il problema numero #1? Non direi, si può tranquillamente usare (in un uso da utente normale) tutto il resto senza avere la mimima idea della ZUI.
        Tutto il resto di Plasma è perfetto? Certamente no, può essere sempre migliorato; tuttavia, (almeno io) non penso che ad esmepio la configurazione dei pannelli sia la cosa peggiore del mondo, specialmente per l’uso raro che ne viene fatto (scommetto che quasi tutti configurano i propri pannelli non più di una volta al mese, di media).
        > ma ovviamente è un altro: è la mancanza di direzione.
        *sigh*
        > Non cerco alcun pelo nell’uovo
        facciamo al 50% delle volte? ;)
        > Apprezzo e stimo chiunque contribuisca a qualsiasi progetto, solo per il piacere di farlo. Non ho
        > mai insultato nessuno (isteria è una descrizione, non un insulto, chiedi a Ruphy come reagì Pinheiro
        > quando gli dissi che con una riga di CSS potevo sistemare un errore madornale di
        >non-ricordo-che-sito di KDE).
        Per un attimo, ma solo per un attimo, cerca di metterti anche nei panni di chi sviluppa: ci sono tanti utenti che hanno buona volontà e spirito collaborativo vero (anche solo per cercare di dare tutti i dati giusti per una segnalazione di bug), ma tanti altri utenti che pensano solo “questo non va, deve essere così, punto”. Non è semplice gestire questo secondo tipo di utenti (e te lo dice uno che lo fa malissimo), e quando ci sono ad un ritmo continuo vedi come inizia ad essere leggermente demoralizzante la situazione, anche quando sai che il problema non è qualcosa che tu puoi sistemare.
        Ora, non voglio dire che tu sei un utente di tale categoria, ma sicuramente continuando a ripetere sempre questa situazione continuamente, sicuramente una minima idea in tal senso la dai.
        Ah, e considerando l’immenso lavoro che Nuno fa da 5 anni per portare un tema e idee sempre nuovi in KDE, definirlo “irresponsabile” – almeno dal mio punto di vista – è insulto (anche perché gli altri alberi non si toccano, tsk!).
        Detto questo: grazie ancora per essere intervenuto, credo che valga anche per noi due il ritornello: se ne discutessimo davanti ad una birra gelata ci capiremmo benissimo :)
        Che però non ti farebbe cambiare idea su nulla, visto che questa non è la prima volta che si parla di questi argomenti, e le tue posizioni non sono praticamente cambiate di una virgola.
        (Detto questo, se vuoi fra 3 giorni posso passare, ma non prendere parte attivamente del camp.)

      • Dario

        ‘Sera :D
        > Probabilmente, anzi di sicuro, uso un linguaggio che può risultare troppo vivace ma davvero non mi sembra ci siano toni da abbassare. Se scrivo quelle frasi è perché penso che oggettivamente le cose stiano così, non perché mi viene improvvisa voglia di fare arrabbiare te, tosky, pinotree o nessun altro.
        Sìsì, ma non dubito della tua buona fede. Era solo per calmare le acque nei commenti, vedi punto successivo :) (e cmq ripeto, l’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso erano le accuse ad Aaron e a Nuno, non le critiche ad Oxygen e a Plasma)
        > Beh non è che mi riparo dietro al fatto di averlo usato, e non è che debba dimostrare nulla: se dico di avere a cuore > KDE è perché ho a cuore KDE. Fine.
        Ottima notizia :)
        > Ok ma non posso stare ogni volta a ripetere la formuletta magica del “ricordate che KDE è anche framework e i
        > fottuti pilastri e quanto è bello Phonon” :) L’ho detto tante volte: il problema principale di KDE si esplicita con ZUI e
        > castronerie grafiche e incoerenza diffusa, ma ovviamente è un altro: è la mancanza di direzione. Non è un attacco >
        >nei tuoi confronti o nei confronti di nessuno, è una mia lettura. Se non si parla mai di KMail, Dolphin (ma non è vero,
        >ne ho parlato tantissimo) e altre app è perché prima delle app uno vede e giudica Plasma.
        È in buona parte vero, però attenzione: per quanto Plasma sia ciò che salti all’occhio non si faccia l’errore di KDE == Plasma. Il punto del mio commento è: per quanto la prima impressione conti e l’aspetto sia importante, non dimentichiamoci di quello a cui serve il PC. E questo lo dico in generale, non per giustificare un qualcosa in KDE o che altro. Semplifico dicendo: preferirei vedere risolto 1 bug in KMail piuttosto che 10 in Plasma, if you know what I mean ;) Ma anche qui siamo nel reame delle opinioni puramente personali.
        >Sono obiettivissimo. Non cerco alcun pelo nell’uovo e non mi vedrai mai scrivere “KDE crasha e non funziona”
        >lamentandomi senza dare spiegazioni: ho sempre detto che il problema sono le priorità e il senso di scollamento tra
        >decisionisti e utenti. La nuova organizzazione del desktop è frustrante per me (e per molti altri), non si offenda
        >nessuno se lo si fa notare.
        Mi sono spiegato male io (ecco il perchè dell’italiano da prima elementare): mi riferivo principalmente ai commenti che ho letto in questo blog (e anche altrove, a dirla tutta), che quelli sì, fanno davvero alterare. Leggere commenti estremamente arroganti da persone che dimostrano di sapere poco o nulla farebbe inalberare anche un santo. Non era cmq riferito ai tuoi articoli.
        >Apprezzo e stimo chiunque contribuisca a qualsiasi progetto, solo per il piacere di farlo. Non ho mai insultato nessuno
        >(isteria è una descrizione, non un insulto, chiedi a Ruphy come reagì Pinheiro quando gli dissi che con una riga di
        >CSS potevo sistemare un errore madornale di non-ricordo-che-sito di KDE).
        >Detto questo: grazie ancora per essere intervenuto, credo che valga anche per noi due il ritornello: se ne
        >discutessimo davanti ad una birra gelata ci capiremmo benissimo :)
        Decisamente :) Aspetto anche la birra per spiegarti meglio il punto misterioso dell’altro commento ;)

  25. Dario

    P.P.S.: Quella di Nuno peraltro (ci ero passato sopra prima) non è isteria, nel caso volessi approfondire contattami pure in privato, visto che questo non è loco. Ti garantisco che per farlo incazzare serve il demonio.
    Ok, la smetto, e magari la prossima volta rileggo tutto prima di fare invia così evito di scrivere a pezzi e in un italiano da prima elementare :D

  26. enrico

    Nonostante io sia profondamente *innamorato* di kde, e lo difenda sempre, trovo che lo stile pungente di Felipe sia costruttivo.
    Io ero presente nei giorni di Waldo Bastian, Stephan Culow, David Faure e quella che si respirava era tutta un’altra aria – KDE cresceva e stupiva giorno dopo giorno. Konqueror a quel tempo era una figata: naviga ovunque, vedi qualsiasi cosa! – ora è sfasciato e lasciato da parte. Quello che si vede ora è il gigante senza una visione organica e con pecche evidenti (si, che potrei correggere, in quanto programmatore, ma non mi diverte più :/).
    Mi aggiungo al ringraziamento per Dario: powerdevil è una delle cose più belle di KDE4 !! <3

    • Dario

      Ehilà :D
      Sono d’accordo: quello che intendevo dire è che i problemi ci sono eccome, e le critiche fanno decisamente bene – quello che mi aveva un po’ fatto storcere il naso era l’atteggiamento strafottente nei confronti di Nuno e Aaron :\
      Però come dici tu, le critiche & affini sono decisamente da dirigere altrove (e non nel reame di ZUI, grafica & co.). Konqueror è un esempio lampante, KHTML vs Webkit a parte, che pur essendo la cosa più evidente altro non è che la punta dell’iceberg.
      Dai famosi tempi di Waldo sono cambiate un sacco di cose – e ora il progetto è molto più grosso e si affida molto di più a tecnologie (più o meno) condivise, con tutti i pro e i contro del caso.
      Ad esempio, solo il “rincorrere” policykit mi/ci ha fatto perdere una quantità di tempo e di bile non indifferente (e collaborare con l’upstream è abbastanza utopico, visto l’atteggiamento che hanno. Sono dovuto arrivare ad insultare solo per avere risposte ad una mail :|). Sembrano piccolezze, ma rallentamenti nello sviluppo, cose che funzionano sì e no ed altro, sono da imputare anche a cose come queste. Per non parlare di HAL vs ex-devicekit vs ututto -.-.
      E ad ogni modo, se mai (in generale) ci si volesse confrontare sui problemi di KDE e quello che non va, sarei il primo a prendere parte: l’ho già fatto in passato e si è dimostrato molto utile. Era solo che qui mi era sembrato di leggere un po’ troppo astio aggratis, ecco :\.
      Cmq è decisamente una brutta notizia il fatto che tu non ti diverta più :(

      • destynova

        “E ad ogni modo, se mai (in generale) ci si volesse confrontare sui problemi di KDE e quello che non va, sarei il primo a prendere parte: l’ho già fatto in passato e si è dimostrato molto utile. Era solo che qui mi era sembrato di leggere un po’ troppo astio aggratis, ecco :\.”
        Hai detto tutto, su kde e su questo blog…

    • felipe

      @Enrico
      Che bello leggerti, sei ancora a lavoro a San Diego? ;)
      Grazie per il tuo punto di vista “interno” a KDE. Concordo ovviamente con te sul fatto che non solo Konqueror ma tutto KDE sembri un po’ un gigante senza visione organica. Detto da te vale ancora di più perché fa capire che avere a cuore un progetto e criticarlo sono due cose perfettamente compatibili.
      Come mai non ti diverte più contribuirci? Altre priorità o cosa?

  27. battiz

    “drag windows from all empty areas” è una delle cose di cui non posso + fare a meno :D
    Sono riuscito ad attivarlo anche su Win tramite Win-X-Move
    Qualcuno sa come averlo anche su MacOs?

  28. Alessandro

    Premetto che sono un po’ avulso dalle polemiche interne alla comunità KDE che, tra l’altro, non uso più dal 2005 (già allora mi sembrava un pachiderma inusabile: come si fa a fare un programma, Konqueror, che fa tutto – ma proprio tutto – senza che riesca a fare almeno una cosa per benino?). A quanto sento in giro la faccenda non è migliorata, anzi. Anche in questa discussione c’è chi dice che Gnome non è un DE degno di questo nome perché non ha una suite per ufficio o un editor per programmatori… il pachiderma non solo è sempre là, ma è cresciuto, e c’è anche chi pensa che sia la strada giusta.
    Io invece penso che, nel più puro stile Unix, ogni pezzo di software debba fare poche cose (idealmente una sola), ma farla in maniera impeccabile.
    D’altra parte traspare anche da queste cose l’origine europea di KDE rispetto a quella americana di Gnome. Il primo punta ad essere un “sistema” completo con programmi che vanno a coprire tutto lo spettro delle applicazioni, massima versatilità e massima portabilità; ma risulta, almeno per me, caotico e inutilmente complicato. La parola d’ordine di Gnome è invece il tipicamente yankee “poco, maledetto e subito”. Se non si fosse capito, io sono per Gnome.
    Quanto al desktop semantico, non vorrei che si fosse presa una grossa cantonata su tutta questa faccenda: nel momento in cui lascio che sia il computer ad organizzare i miei file, perdo il controllo anche dei miei ragionamenti. Un po’ come qualcuno (la mamma? la donna delle pulizie? la compagna?) mette ordine al posto tuo: tu non ti ci ritrovi e perdi l’occasione di ragionare sulla tua roba per classificarla ed organizzarla, il che andrebbe a tutto vantaggio di crearti uno schema mentale di quello che stai facendo. Da parte mia, dico sì ad un motore di ricerca desktop veloce (ossia basato su indicizzazione e database), ma assolutamente nient’altro di più: il significato alle cose (ai file) voglio continuare a darglielo io.

    • ithesilverboy

      solo due precisazioni:
      1) Il fatto che KDE sia un progetto pachidermico (come lo definisci tu) non significa che poi questo si rifletta in un codice “monolitico”, resta comunque modulare e quindi in accordo con la filosofia UNIX.
      2) Il desktop semantico non organizza le cose al posto tuo ma, attraverso una serie di programmi, ti aiuta a farlo. Poi, nel caso tu ne abbia bisogno, ti fornisce gli strumenti per ricercarle e riorganizzarle in un ordine che in precedenza non avevi previsto.
      Ad esempio, supponi di ordinare le foto delle vacanze per data, una directory una vacanza… Suona il citofono e la tua ragazza ti dice: “ciao, windows non parte più ed ho perso le foto delle nostre vacanze, me le passi?”. Supponi che nelle tue foto ordinate per data, ci sono anche quelle con la tua amante (-.-). Che fai?
      Con un desktop semantico, chiami l’ascensore al tuo piano, le apri il portone con il citofono, apri dolphin, cerchi il nome della tua amante, ti compaiono tutte le foto con lei e le cancelli in un sol colpo! Questo è il desktop semantico!
      Senza desktop semantico, che fai? le dici: “Mi spiace ha sbagliato numero”? :D

    • Giulio Guzzinati

      Beh… In linea di principio KDE SC, anche se la installi tutta, non comprende ne suite di ufficio ne editor di programmazione, non comprende k3b, non comprende quel bestione di amarok, non comprende ktorrent ne digikam.
      Queste sono tutte applicazioni “basate” su KDE.
      E spesso sono ottime.
      KDE è pieno di ottimi programmi che fanno una cosa sola, benissimo, e sono assolutamente strepitosi.
      Dolphin, Okular, Kget, Konsole, Kate e tutta la suite KDE PIM sono in KDE SC (quello ufficiale) mentre tra i programmi “basati su KDE” abbiamo Kile (ok, non tutti scrivono in LaTeX, ma Kile è migliore, su tutti i sistemi operativi non ho trovato nulla di paragonabile), Konversation, Choqok, Rekonq.
      Nella mentalità del progetto KDE il fare una sola cosa bene è talmente radicata che preferiscono creare un’applicazione che gestisce i contatti, un’organizer e un programma di mail separati, poi scrivono Kontact per permettere a chi preferisce di usare tutto dalla stessa finestra. Ma sono 3 programmi distinti.
      Evolution invece è un enorme programmone pesantissimo che fa tutto.
      Lo stesso Amarok è costruito secondo un principio preciso: occuparsi di musica e null’altro, infatti hanno sempre declinato le richieste di trasformarlo in un player video.

    • d4n1x

      Ma guarda al fattore monolitismo ti hanno già risposto ma volevo portare altro alla tua osservazione.
      Come ti è stato detto KDE non è monolitico ma è composto da una marea di programmi che interagiscono tra l’oro e da alla fine la parvenza di essere un unico blocco.
      Detto questo penso che tu intendessi dire che mentre GNOME è solo un DE senza altri programmi aggiuntivi (cioè desktop + menu + notifiche orrende + browser per cartelle e file), KDE è tutto.
      Tu prendi questo fatto del tutto come un male mentre io come un bene. Ti spiego il mio punto di vista.
      Facciamo finta che io installi una distribuzione minimale che monta gnome come DE base, e nient’altro. Così facendo sono costretto a installare a manina una marea di roba come un browser (e voglio vedere come fai se non ne hai già uno e non sei a conoscenza di bash browser), un programma per chattare, uno per la posta e così via. Così facendo alla fine io non sono neanche sicuro della bontà e dell’interoperabilità dei programmi tra loro. Su KDE invece si segue una filosofia in cui si decide di sviluppare tutto quello che di base può essere utile. Quindi riprendendo l’esempio della distro minimale con KDE all’avvio io posso andare su internet, chattare gestire la posta ecc ecc ecc. Inoltre così facendo creo una sinergia tra i vari software che possono comunicare e scambiarsi dati tra loro. Insomma quello che già fa OSX.
      Unica nota non riferita a te io spesso non capisco questi linux user che adorano apple e odiano magari KDE. KDE sta cercando di fare cose che in OSX già esistono creando qualcosa di moderno, mentre gnome è in una fase di stasi in cui invece di evolvere punta di più a sistemare e portare piccole migliorie. Detto onestamente ho usato per 2 mesi gnome (non mi piace criticare una cosa che non conosco più) dopo 3 anni che non lo riusavo e mi sono reso conto che è sempre uguale, se non fosse per Canonical che ha messo le notifiche fiche, e lo ha abbellito un po starebbe anzi sta sempre li. Non c’è un filo di novità di innovazione di sperimentazione di idee rivoluzionarie niente di niente…. Così si muore.

      • Giulio Guzzinati

        Beh… Veramente anche GNOME ha diversi buoni programmi per fare alcune cose che sono indicati come i programmi “ufficiali” di GNOME. E sono anche buoni!
        Empathy come programma di chat è forse fin troppo minimale, ma ha davanti a se una strada gloriosa sulla via di Telepathy, destinata ad essere presto o tardi seguita anche da Kopete.
        Epiphany è un browser veloce, leggero, e con pochi fronzoli basato su WebKit. Che è esattamente quello che sta cercando di fare Rekonq (anche se credo Rekonq abbia già superato Epiphany in numero di funzioni, questo è più stabile.)
        Evolution è un programma di posta con i controfiocchi, salvo essere reso pesantuccio dalla sua pretesa di fare anche il caffè, e avere nel complesso poche meno funzioni di Kontact nella sua molteplice grandezza.
        GNOME ha anche una suite per ufficio, composta da abiword, gnumeric e, dopo la fine della summer of code, il programma per presentazioni “ease”. Le features di quei programmi li rendono inadatti ad un uso d’ufficio vero, anche se probabilmente vanno bene per l’uso medio casalingo.
        GNOME ha anche un IDE dedicato per programmatori, Anjuta.
        Il motivo per cui si rimprovera a KDE di voler fare troppe cose, mentre GNOME fa esattamente lo stesso, è che i programmi per KDE sono abbastanza buoni da spingere davvero la gente ad usarli, mentre molti di quelli per GNOME vengono routinariamente rimpiazzati con altri e ignorati.
        E non è nemmeno vero che GNOME non stia portando avanti cose fantastiche, tra tutte cito solo Zeitgeist e Telepathy. Il problema è quanto bene riescono a nasconderlo al mondo ;)
        È invece imbarazzante come ci sia gente che cerca di sostenere la superiorità di GNOME citando come le note applicazioni “per GNOME” Firefox, Openoffice.org, GIMP e Pidgin siano superiori a corrispettivi per KDE, ma che vuoi, all’ignoranza non c’è mai limite…

        • d4n1x

          Be io parlavo di applicazioni presenti e integrate in gnome pulito. Di certo se prendo i source di gnome e ricompilo non mi ci esce ne Telepathy ne Empathy mentre compilando KDE tutti i software da me citati sono già inseriti.
          Poi il fatto “cose fantastiche” stiamo parlando di http://www.tectonic.co.za/wordpress/wp-content/uploads/2009/04/zeitgeist.jpg cioè cosa è? non ha ne capo ne coda così fatto, e non porta gorsse innovazioni, pure telepathy non è che sia sta genialata, insomma di veramente nuovo di mai visto non fanno nulla.

          • destynova

            Non esageriamo, Telepathy è una buona idea anche se non mi sono mai informato se l’implementazione sia DE agnostica o meno. Fortunatamente usa d-bus anche se ciò non è sempre garanzia di interoperabilità (network manager insegna).
            È un po la filosofia che sta dietro Akonadi, progetto di kde.
            Ciao

          • Giulio Guzzinati

            Telepathy ha, come Akonadi, prospettive che vanno molto molto oltre la semplice separazione frontend-backend per le chat così da poter usare i plugin su entrambi i desktop, o il fatto di poter vedere in evolution le mail che ti arrivano in kmail.
            Rendere disponibile la chat e la comunicazione in un caso, e le informazioni PIM nell’altro, permette di arrivare ad avere un framework cross desktop per la collaborazione che può venire usato dai vari programmi!
            Ad esempio avere la scrittura cooperativa in AbiWord, con chat integrata, in modo indipendente dal desktop e dal protocollo e utilizzando gli account che abbiamo già impostato in empathy/kopete. Il tutto senza che i programmatori di AbiWord debbano scrivere i plugin per i protocolli e si debbano sentire insultare per non avere supportato il tal protocollo “xyz” usato da 3 utenti.
            Akonadi invece permette di rendere disponibili i dati PIM alle altre applicazioni, in modo che ad esempio Amarok, dopo averti informato che c’è un concerto del gruppo “X” ti permetta di cliccare “ci vado” e possa aggiungere il concerto ai tuoi appuntamenti, senza dover passare da KOrganizer.

          • Giulio Guzzinati

            Empathy ed Epiphany dovrebbero essere effettivamente compresi, insieme a Rhythmbox e altri, nelle release ufficiali di GNOME.
            Oppure io non ho capito un cazzo (possibile…).

        • destynova

          Aiuto, è un piccolo abuso linguistico chiamare suite la “suite Gnome Office”, è solo una raccolta di programmi orientati all’office automation, mancano di qualsiasi integrazione tra di loro.

  29. Andrea Olivieri

    Bene era ora che ti normalizzassi. ;-)
    Un’altra novità positiva mi pare che sia la possibilità di usare konqueror con webkit inclusa in KDE 4.5! Molto utile, finalmente potrò usare l’integratissimo konqueror e dismettere il pur ottimo Chromium.

    • Dass

      sarà, ma io ogni volta che provo rekonq (e quindi il webkit delle qt) resto deluso: gmail (versione completa) non funziona, facebook non ha l’autocompletamento nella ricerca (fondamentale, chi usa fb lo sa), e non riesco a loggarmi su pollycoke…

  30. Alessandro L.

    MAdonn… ma basta… kde4 fa schifo! Rispetto a quello che era kde3 si è trasformato in un agglomerato di brilluccicosità. Io ho abbandonato kde con l’uscita di kde4.

  31. Pingback:KDE ha bisogno di dettagli come questo | pollycoke :)

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