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100 piccoli dettagli che miglioreranno Linux*

Si dice spesso che quel che manca a Linux1 è l’attenzione a tanti piccoli dettagli, che sarà certamente un’operazione noiosa ma è quella che da sempre contribuisce a distinguere un prodotto professionale da uno ludico e dilettantesco. Quel che di recente abbiamo definito ultimo chilometro nell’articolo “Jos Poortvliet scatenato su KDE. Piace e inquieta“.
Oggi in realtà non voglio parlarvi propriamente di tutto l’ecosistema Linux ma più in particolare di GNOME2 e ancora più in particolare dello GNOME distribuito da Ubuntu: ricomincia la caccia alle cento imperfezioni nella faccia più popolare di Linux con il fortunato progetto hundred papercuts edizione Maverick, ossia quella che porterà alla prossima versione di Ubuntu attesa per questo autunno. Grazie Nedanfor per la segnalazione in SocialBox.
Beh, 100 dettagli sono tanti dettagli! Vediamo un po’ insieme di mettere in evidenza quelli che promettono di migliorare maggiormente la nostra esperienza…

Aree di intervento

Le mie 10 in evidenza

Le scelgo in base a ciò che personalmente reputo di maggiore impatto e le elenco in base all’ordine delle aree di intervento:

Ovviamente mi interessa sapere quali sono le vostre “10 in evidenza”, magari me n’è sfuggita qualcuna.

Conclusioni con retrogusto di controversa vanilla

Mark “sono in missione per conto di dio” Shuttleworth può stare più o meno simpatico. La sua umana aspirazione ad imprimere una direzione alla sua umana distribuzione può essere più o meno condivisibile negli intenti e nei modi. Questo è appurato.
Non c’è alcun dubbio però che con il suo macchinoso e ingegnoso impianto di gerarchie, ruoli, comunità locali, squadre, motivatori, janitori, coordinatori, coordinatori dei coordinatori, soldatini, operai, volontari più o meno volontari e marketing a profusione, stia continuando a svolgere un ruolo che nel panorama del software libero altrimenti mancherebbe: quello di guida, di ottimizzatore, di direttore. Ruoli che si è auto-attribuito, ma gli sono riconosciuti in virtù del suo lavoro e dei suoi investimenti.
Siamo d’accordo che tutto ciò è principalmente a beneficio della sua distribuzione, Ubuntu, ma alla lunga il vero beneficio è di tutto l’ecosistema di cui sopra, per due motivi: in primo luogo perché tutte queste correzioni, noiose e che nessuno farebbe mai, potranno (dovrebbero) essere portate in “upstream”, in secondo luogo perché Ubuntu stessa si avvia a diventare un upstream di suo. Io li considero entrambi come vantaggi a lungo termine.
Che vi piaccia o no ;)

Note all'articolo

  1. Liberatoria ad uso di chi ha parecchie escrescenze riottose sparse sulla faccia: dicendo “Linux” commetto il sacrilegio di semplificare: ovviamente intendo l’intero ecosistema di software GNU/Oracle :D incentrato sul kernel Linux, che appunto è solo un kernel. Conoscere e ribadire questa differenza e non è certamente il segreto per riuscire a venire fuori dall’emarginazione sociale []
  2. Colpo di scena: la nota #1 era totalmente gratuita! []
  3. Non Telepathy, vedi nota 1 []

101 commenti

  1. salvatore

    Empathy non si tocca :) OK,telepathy è ottimo,ma Empathy,che lo usa,è inattaccabile per me :D Pidgin è fin troppo confusionario. In più,possibile che non mi notifichi,in una chat jabber,quanti messaggi sono stati scritti? E poi ancora le emoticon personalizzate… Naaa…

    • lola

      L’ultima volta che l’ho provato non aveva nemmeno la funzione “appari online a questo scassa… etc”. Ora l’hanno messa?

        • Giulio Guzzinati

          ehm…
          credo che il semplice fatto che si possa fare o meno dipenda dal protocollo…
          Kopete sotto Jabber mi lascia impostare lo stato che voglio per i vari contatti, mentre con msn posso solo bloccarli…
          Io non l’avevo trovato nemmeno in Pidgin…

  2. Marco

    Non precisando GNU/Linux mi fai inalberare Stallman in maniera indicibile.
    Le cose da migliorare sono in primis nautilus un pò in tutto (integratelo sto elementary), estirpare empathy (mai avviato, praticamente inutile), mettere pino al posto di gwibber, un tema definitivo carino e che si adatti alle applicazioni più comuni (vedasi openoffice), tornare al limite degli stranieri in campo perché altrimenti si finisce col fare certe figure.

    • Giulio Guzzinati

      E smettiamo di parlare male di Empathy!
      Voi siete dei folli! Non avete saputo leggere i segni, e pagherete la vostra miopia molto cara!
      Telepathy conquisterà il mondo attraverso, prima di tutto Empathy!
      Ma sono l’unico qui ad essere convinto che
      1) avere un client di messaggistica _davvero_ integrato sia un valore aggiunto
      2) le possibilità offerte dal framework, per quanto ancora pesantemente sottosfruttate, siano grandiose
      oppure c’è qualcun altro che ci vede qualcosa di buono?
      Certo non ha ancora lo stesso featureset di Pidgin, ma ha già una certa attrattiva…

        • Aska

          Ad essere sincero io sto usando aMsn, Kopete, Pidgin su Ubuntu e devo dire che li trovo tutti incompleti. Quindi quando mi serve usare una chat, apro uno dei tre a caso. Quest’ultimo arrivato, Empathy, l’ho configurato solo perchè è integrato e proprio per questo motivo mi dava la scomoda sensazione di non poterlo controllare. Attualmente è sempre lì attivo e disconnesso.
          Per le telefonate a volte uso un altro programmino incompleto: Skype.
          Comunque purtroppo per telefonare uso poco il computer. Con l’adsl che va,viene,torna,si prende una pausa caffè.. la conversazione diventa spesso imossibile qui da me.
          Questa è la mia attuale esperienza a riguardo.

          • Giulio Guzzinati

            Se secondo te aMsn, Kopete, Pidgin, Empathy e Skype sono tutti incompleti (hai scordato emesene e kmess), mi potresti citare almeno un programma di messaggistica istantanea, che hai trovato una volta nella vita, che ti piaceva davvero?

          • Aska

            emesene e kmess non li ho mai provati, per questo non li ho citati.
            Esteticamente mi piacciono aMsn e Kopete e spero che continuino a evolvere.
            se non erro il team di sviluppo di emesene contribuisce allo sviluppo di aMsn2, giusto?
            la prima volta che ho provato aMsn mi son sbizzarrito, partendo da un tema personalizzato a modificare totalmente l’aspetto grafico.

        • dp

          Si, parliamone perché non lo so fare e sarebbe per me comodissimo. Come si fa????
          Grazie per darmi qualche indicazione!

      • Marco

        Parlo per esperienza personale. Ho praticamente solo contatti msn quindi devo usare questo protocollo. L’unica cosa da fare per me è usare un clone di msn per non sentirmi emarginato :D
        Quindi sono costretto ad usare emesene come client di messaggistica. Alla fine è anche il più diffuso e secondo me bisognerebbe puntare su questo con un client clone di msn. (ps non mi picchiate per queste affermazioni :D)

        • Marco

          Che poi alla fine è lo stesso motivo per cui odio gwibber… avere un programma che si interfaccia a diversi protocolli per me è controproducente… alla fine chi fa tutto non fa mai bene niente… puntiamo sullo specifico…

          • Giulio Guzzinati

            Invece credo che possano essere ditribuiti insieme ad una distro _solo_ programmi multiprotocollo. A meno che Canonical non crei un servizio di messaggistica (basato su Jabber) e decida quindi di distribuire un programma solo Jabber.
            Persino il programma di chat di distribuito da Apple supporta 4 protocolli.
            Dire poi chi si dovrebbe andare alla rincorsa di Live Messenger, campione mondiale di feature non inutili ma dannose per me è un’eresia. Per me _non_ avere molte delle funzioni di WLM è una feature ma io per questo sono un tantinello estremista :D
            Però ti dico che se vuoi un clone devi provare Kmess, a meno che la tua religione ti probisca di chattare da un programma per KDE. È clonato proprio bene. ^^

          • Marco

            Son schifosamente opportunista quindi non mi faccio scrupoli ad usare programmi nati su altri DE. Sai cos’è, quando proponi in giro linux agli amici una delle preoccupazioni è proprio quella di msn. E’ un must e dirgli di usare un programma che magari non supporta le emoticon a dovere o peggio ancora non supporta i nick colorati subito li fa dire:”Che schifo linux non funzionano manco ste cose”.

          • salvatore

            Per me è follia non usare programmi multiprotocolli. Gwibber poi,se non fosse poco funzionale per colpa non sua ma di Facebook,lo userei in continuo.
            Riguardo MSN,non è che uno deve usare per forza Emesene per usarlo o.ò io lo uso con Empathy (anzi,da giorni non lo uso più. Chi mi cerca,lo faccia attraverso Facebook o Jabber/Gtalk).

      • lola

        Mettiamola così. Immagina se un allenatore mettesse come titolare in una squadra di serie A un bambino di 10 anni perchè “ha talento e sicuramente diventerà un campione in futuro, tanto vale metterlo già lì”.
        Come la penseresti? ^_^

      • salvatore

        Pidgin che featureset avrebbe oltre ai trilli e alle emoticon (che tra l’altro gli altri a volte non vedono)? Per quanto mi riguarda,Empathy da questa versione in poi funziona molto molto meglio. Delle emoticon me ne sbatto fortemente: uno dei motivi per cui odio MSN è proprio questo; emoticon che non ti fanno leggere una mazza -.-‘ e per i trilli,ne faccio a meno. Si usano le notifiche sonore quando uno ti manda un messaggio.

        • lola

          Ma… io (almeno fino all’ultima versione) su emphaty non potevo apparire invisibile sul mio account yahoo ne mandare file. Con pidgin sì.
          Ignore se la situazione sia cambiata recentemente, per il bene di ubuntu spero di si.

  3. R3DKn16h7

    Evince va rivisto, che fa un po’ pena. Metterei annotazioni funzionanti, strumenti per la copia/incolla decenti ecc…

  4. Claudio

    disabilitare lo scroll sulla barra delle finestre (taskbar): d’accordissimo!!!!
    Odio profondamente Linux (cfr. nota 1) quando mi succede questa cosa!
    È assurdo che questo bug (perché è un bug) sia ancora lì dopo quattro (4!) anni dalla notifica: basta mettere un’opzione nelle config del mouse o dell’applet windows switcher…

  5. lola

    1- Migliorerei la gestione dei permessi.
    Provo a copiare un file dove non ho i permessi:
    Il “libero” linux: Non puoi!!
    Il “crudele” mac: Non puoi da questo utente, ma se metti una password di amministratore fai pure : il computer è tuo. ^_^
    2- Tracker: la gestione delle cartelle montate (dischi esterni) così non va. A volte mi tiene in memoria i file, a volte no, a volte cerca di farli apparire ma si accorge che il disco non c’è più e ho “400 file trovati” di cui ne vengono visualizzati 3. X-D
    3-Audio: possibile che perfino il “tralala” iniziale debba essere brutto e gracchiante? Fate qualcosa!
    4- Risolvete il mitico bug Bug 12040 di gnome, aperto da più di 5 (CINQUE) anni!! Alla faccia che con l’Open Source si risolvono veloce…
    Ora perchè non si dica che sono solo critica faccio i complimenti a ubuntu/gnome per una piccola innovazione che ho molto apprezzaton nella 10.4 su virtualbox.
    Adesso inserendo un cd con script di installazione esso viene riconosciuto come “sofwtare per unix” e viene chiesta la pass per installarlo automaticamente. Questa è la giusta direzione! ^_^

        • lola

          Cosa che ha praticamente ogni DE inventato dai tempi dei tirannosauri. ^_^
          Tecnicamente anche gnome ne ha uno (diciamo un aggregatore di funzioni), su mint per esempio è messo in risalto e aiuta moltissimo. Su ubuntu non è nemmeno instalato -_-
          Quindi basterebbe molto poco: miglioralo un tantino e mettilo nel menu.

        • Faina

          Magari!! Sarebbe cosa buona e giusta… ma non penso sia realizzabile. Basterebbe imitarlo se non altro.

          • martpizz

            Imitarlo? Magari. Pensa ai rompiballe che si lamenterebbero. Che palle. Come per i bottoni spostati a sinistra. Tutti pronti a urlare “Copiati da Mac OS!! A morte!!”.

          • salvatore

            Haha :D saremmo dovuti morire già dal 2004 quando Ubuntu “ha copiato” Windows mettendo i bottoni a destra :D :D :D

      • Matiee

        Io lo trovo più veloce così com’è, con ogni voce accessibile da menu :)
        Piuttosto si potrebbe cercare di ridurre il numero di elementi contenuti nel pannello di controllo: ci sono voci che potrebbero essere fuse insieme e altre che potrebbero essere felicemente tolte di mezzo.

      • aytin

        Ma non c’è già il Centro di Controllo? E’ disattivata la voce di menù. Magari dovrebbe essere attivato di default.
        Non disquisisco sulla bontà.

    • d4n1x

      1) quando dite queste cose mi fate veramente ridere e ho seri dubbi che ci capiate qualcosa di sicurezza. Primo punto linux è uno strumento che gira su macchine server, a cosa serve poter fare quello che tu dici su un server? a nulla crea solo problemi di sicurezza. Quindi di certo non può trovarsi nel sistema base. E qui scatta un MA, ma se siamo su un desktop sarebbe comodo fare certe operazioni e qui esistono 3 politiche diverse:
      1) La politica apple, che non funziona perchè molti mac user non impostano la password e quindi quando appare il messaggio di avere i permessi di amministratore usano il tastino OK senza sapere cosa stanno facendo (quindi si ricreano le falle di sicurezza)
      2) La politica standard linux, che dice se non sai come si fanno certe cose non le fai così eviti di fare danni e sopratutto, non ti permetto in modo agevole di fare casini, ma sopratutto evito che gente ingnorante abusi della parte protetta andandoci a buttare dentro schifezze che possono distruggere il SO
      3) La mia politica, ovvero fare come su KDE con rootActions, creare un menù tramite il quale si possono compiere alcune azioni come root, così chi non sa a cosa serve non fa casini… Alla fine è quasi un misto tra le due soluzioni, ma comunque viene sempre vista male dai molti sostenitori della 2.
      3) Gusti personali quelli dei suoni a me personalmente fanno schifo, ma questo non è di certo un BUG.
      4) Invece apple e microsoft due spade e…. Apple 1 anno per sistemare dei driver video, microsoft manco la nomino. Senza poi considerare tutti i bug e le falle di sicurezza che escono un giorno si uno no tra OSX e Windows…Dai su diciamo la verità le falle li hanno tutti i sistemi, la differenza sta nel fatto che l’utente medio di questi OS non ci capisce nulla e non si legge ne siti di sicurezza ne BUG report. Inoltre non sò quanto quello sia un bug visto che a me sembra più una questione legata allo swapping e al principio di località

      • Daniel

        “Primo punto linux è uno strumento che gira su macchine server, a cosa serve poter fare quello che tu dici su un server?”.
        A me sembra evidente che qui si stia discutendo della versione ‘desktop’.
        Se non ritieni la versione desktop importante, o la ritieni in secondo piano rispetto a quella server, è un tuo problema; se non fosse per le versioni desktop col cavolo che aumentano gli utilizzatori di linux.
        Inoltre, non capisco perchè invece di rispondere degnamente, spiegare le tue ragioni e condividere le tue somme conoscenze, devi cominciare il discorso dando degli imbecilli agli altri “quando dite queste cose mi fate veramente ridere e ho seri dubbi che ci capiate qualcosa di sicurezza”.
        Il trolleggio aumenta ogni giorno, ed è un bug che portroppo nessun S.O. potrà mai risolvere.

        • keb2551

          ^Il trolleggio aumenta ogni giorno, ed è un bug che portroppo nessun S.O. potrà mai risolvere.
          Ma quale bug, il trolleggio rende molto più divertente la lettura dei blog su Internet, altrimenti sai che noia.

      • Daniel

        Inoltre, per quel che riguarda il punto 1 di lola, accade già quando si cerca di fare degli aggiornamenti: viene richiesta la password root.
        Idem se provi ad aprire un file con lo script “apri come amministratore” di nautilis: viene richiesta la password.
        Non capisco dove stia la falla se, nel copiare un file in una cartella dove non si hanno i permessi, appaia la stessa finestra: “non si possiedono i permessi per fare questa operazione. Inserire la password per continuare:”.

      • lola

        1- Qui si parla di Desktop. Linux su server non c’entra un cippone. Forsi cerchi il blog due isolati più in giù. ^_^
        2- Quindi è più sicuro che un niubbo totale cerchi di cambiare permessi da cl dando un bell rm /*? ^_^
        3- Non si può eliminare la pass di amministratore su mac (senza hackeragi bastardi). Per piacere non inventare cose a caso.
        4- Io lavoro in un dipartimento di informatica: osservo ogni giorno varie persone molto esperte in diversi campi dell’informativa. Lasciati dire una cosa: più ne sai e meno lo sbandieri in giro con alterigia e disprezzo. ^_^

          • shady

            Curiosità: rm -f / non è stato inibito da una certa versione di kernel o sbaglio? beh evitiamo di fare la figura del niubbo per provarci… :D

      • emix

        1) la politica Apple ti impone di mettere la password in fase di installazione. Solo è configurato di default per fare il login automatico (disattivabile con un click), ma per tutte le operazioni di amministratore la password te la chiede eccome!
        Per la precisione…

    • Aska

      per il punto “1”
      non sai quante volte, quante rotture di scatole… provo a copiare un file e non me lo lascia fare… allora lancio un bel “sudo nautilus” ……….
      penso che se mi lasciasse temporaneamente copiare il file inserendo la password sarebbe molto comodo. adesso scatenerò le reazioni dei puristi che non lancerebbero mai un “sudo nautilus” …
      ma se manca una soluzione comoda…
      ps: usando nautilus con diritti amministrativi non ho mai combinato casini ma preferirei non farlo e non accetto soluzioni da terminale quando ho già cliccato su una cartella e scelto copia. a quel punto devo poter incollare la cartella dove voglio in maniera semplice.
      è molto fastidioso avere la destinazione già aperta ma.. l’impossibilità di incollare la cartella poichè non si hanno le autorizzazioni.

      • lola

        Infatti mint cerca di aggirare questo problema inserendo un bel “apri come amministratore” per le directory che però è solo l’equivalente dell’amato “sudo nautilus”…

        • Daniele

          Esiste uno script di nautilus che fà esattamente la stessa cosa; basterebbe inserirlo di default in nautilus

  6. Minkiux

    A mio modesto parere, quel che manca a Linux, o meglio, alle “distribuzioni” linux, è un ecosistema coerente di API per l’accesso ad *ogni* sottosistema.
    Guardate la concorrenza: Windows ha le sue brave Win32 che praticamente coprono ogni aspetto del SO (dal filesystem, alla rete, alla grafica, audio, ecc…). OSX ha Cocoa/Carbon. Linux ha….cosa???
    Dal punto di vista del programmatore (ma di riflesso anche dell’utente) Linux NON ha un framework/API unico per l’accesso al sistema. Rendiamocene conto: le app su Linux hanno come unico standard l’API POSIX, che, badate bene, è uno standard per le CHIAMATE DI SISTEMA (open(), read(), ecc…), ovvero il livello più basso in assoluto per poter accedere al sistema in user space!
    Certo esistono framework un po’ più evoluti (vedi GLIB/GTK o meglio ancora QT) che sopperiscono IN PARTE a questa mancanza, ma è evidente che tali layer non sono integrati nel S.O.
    Volete un ulteriore esempio: vedete Android! Gli ingegneri Google evidentemente hanno ben chiara questa cosa, tant’è che di fatto Android può essere tranquillamente annoverato tra quei S.O. completi di un ecosistema coerente di API, che coprono veramente tutto (filesystem, rete, gps, audio, grafica, multitasking, ecc).
    Bene, dal punto di vista dello sviluppatore è evidente che una piattaforma del genere semplifica enormemente lo sviluppo di applicazioni, oltre ad evitare una prolificazione di mini/micro/macro librerie/framework per i vari compiti (una libreria per l’audio, una per il video, una per la grafica, ecc), tra l’altro rendendo impossibile uniformare le applicazioni SULLA STESSA PIATTAFORMA! Ecco perchè Windows e OSX sono superiori da questo punto di vista.
    Mi viene anche in mente il caso di Adobe, che col porting del suo Flash Player su Linux sta incontrando non poche difficoltà proprio in questo ambito (vedi audio,video….).
    Io aspetto con trepidazione che un big del mondo I.T. prenda in mano le redini di Linux guidandolo verso queste lande… Google? Mah…

    • lola

      Verissimo… Anche per i produttori di driver avere api stabili sarebbe una rivoluzione…
      Tuttavia questo non può certo essere affrontato in un progetto come “i cento cerottini di mamma ubuntu” ^_^

      • Minkiux

        Certamente no, infatti ho tirato in ballo una certa “mamma Google”, che mi pare con Android stia facendo un ottimo lavoro ^^ (anche se non riesco a mandare giù fino in fondo l’utilizzo di un virtual machine come ambiente per le app…)

    • Andrea

      Stavo leggendo vari commenti ma al tuo ho sentito il bisogno di fermarmi e cliccare Replica,hai scritto senza pensare,citi Windows e MacOS dicendo che loro hanno delle API di sistema che permettono di ottenere una sorta di “coerenza” a livello di sistema operativo ma non tieni conto che dietro questi nomi c’è un azienda,con dei dipendenti(developer,software ingegneer e direttori di marketing)che ovviamente seguono le linee guida dettate da chi sta più in alto di loro in quella scala gerarchica,Linux come lo chiami tu è opensource ed esistono tante distro,come tante App/framework/API che magari fanno la stessa cosa,gli esempi si sprecano dal punto di vista video:Totem(Gstreamer),Mplayer(mplayer,mencoder),”DragonPlayer”(Xine) e altri basati su Phonon(Qt) o anche magari il caro vlc,ed è normale che su X utenti ci siano Y diverse configurazioni per riprodurre un file video,ognuno si sceglie quella che vuole,io per esempio per connettermi uso wicd(wicidDaemon) anzi che Knetworkmanager(NetworkManager daemon)e sono due applicazioni totalmente diverse tuttavia questo non impedisce ad un applicazione generica scritta da terzi di connettersi alla rete,lo stack TCP/IP è implementato nel kernel,ed è qui il punto perche questa abbondanza di software disorienta i nuovi utenti e non sfrutta i vantaggi del “uniamo le forze”,se ci fosse una linea guida di linux obbligatoria linux sarebbe da anni in testa alle classifiche visto che la qualità non manca,ma ahimè non sarebbe più un softare libero,è questo ciò che non permetterà mai il boom di linux nel settore Desktop ovvero quello dove gli utenti non sono addentro all’informatica,tornanto al discorso tuo delle API,per fortuna certe Applicazioni fondamentali (Xorg,alsa) sono comuni a tutti se no sarebbe davvero un problema.

  7. Daniele

    I miei 2 cent: io aggiungerei anche una notifica a video di quando un’applicazione crasha/non si avvia.
    Da newbie quale sono, spesso mi capiti che col ‘coppio-click’ o ‘click-destro->apri’ il cursore carica un paio di secondi e non capiti nulla.
    Poi lancio l’applicazione da terminale e vedo l’arcano mistero: manca una libreria, un permesso, qualche cagatina che si risolve in 5 minuti..
    Ci vorrebbe un’opzione per ‘stampare a video’ questi messaggi, o loggarli in un file bello comodo nella cartella home.

  8. Matiee

    @ Felipe:
    “Nautilus: Le anteprime devono avere le stesse dimensioni delle altre icone”
    Sarebbe utile solo a patto di usare icone da 128×128 pixel in su.
    Un’anteprima da 72 pixel o meno non è sufficientemente leggibile, a parer mio, e serve a ben poco.

    • Giulio Guzzinati

      Però avere le anteprime di dimensioni diverse dalle icone è osceno, si coprono a vicenda, fanno un porcaio.
      In Dolphin ad esempio puoi abilitare o disabilitare le anteprime, e lo slider in basso nella barra per le dimensioni delle icone “ricorda” separatamente le dimensione per “anteprima on” e “anteprima off”.
      Quindi ad esempio, abiliti le anteprime e tutte le icone ingrassano all’improvviso

  9. lola

    Un’altra cosa: rimpicciolitemi l’interfaccia di totem!
    Possibile che per tre pulsanti serva quella barra gigante?

  10. Emanuele "ToX" Toscano

    una cosa sola mi piace di windows 7 e vorrei su linux: su quest’ultimo le icone non di sistema nella system tray sono mediamente brutte, soprattutto se usi un tema che prevede le icone monocolore. su windows dette icone sono nascoste all’interno di un piccolo menu che viene fuori solo pigiando un tastino, più o meno come avveniva su xp ma in modo più comodo. questo da solo servirebbe a fare pulizia e rendere il tutto più omogeneo, almeno esteticamente. è una soluzione elegante che non mi spiacerebbe vedere su linux.
    per il resto… empathy non mi piace, prima di renderlo il client di default avrebbero dovuto almeno renderlo simile a pidgin come funzionalità, secondo me.
    e metterei elementary di default :p

  11. iced

    “… il suo macchinoso e ingegnoso impianto di gerarchie, ruoli, comunità locali, squadre, motivatori, janitori, coordinatori, coordinatori dei coordinatori, soldatini, operai, volontari più o meno volontari e marketing a profusione… “
    Tutto questo ha un nome solo, e si chiama Comunità: un insieme persone con capacità, conoscenze e attitudini diverse che collaborano tutte assieme. Anche pollycoke ne fa parte! :-)

    • lola

      Il che mi fa venire in mente un’altro miglioramente facile da implementare, ma prezioso.
      Quando con firefox o chrome faccio “mostra il file che hai downlodato nella cartella”
      Su mac: Si apre la cartella del download con il file SELEZIONATO e in evidenza.
      Su linux: Si apre la cartella del download. 1200 file. Buona fortuna! ^_^

      • salvatore

        Ordine alfabetico? Non c’è? Questo problema ce l’ho solo con la Scrivania che mi butta le cose come vanno vanno. Ma con Nautilus tutto pulito :/

      • Daniel

        Già che ci siamo (non lapidatemi per questo), la gestione dei file in visualizzazione “Vista a elenco” è un pò scomoda in confronto alla visualizzazione “Dettagli” in windows.
        Non sò spiegarmi bene, è un pò meno reattiva e meno funzionale nella selezione degli oggetti

  12. lola

    Pollino devi correggere la tua liberatoria mettendo anche la pappardella “nel contesto di questo articolo (secondo il regolamento ministeriale F/5-890) si usa la parola Linux nell’accezione di “Linux per il Deskop dedicato agli utenti comuni”. Se no arrivano quelli che dicono “eh no… su un server linux deve….” X-D

    • GNAM

      Io direi “si usa la parola Linux nel senso di Desktop GNU/Linux”,
      perché non bisogna sottovalutare i tizii “Linux è un KERNEL non un OS”.

      • lola

        Oppure per tagliare la testa al polly: “si invita a leggere questo articolo con il deamon “buon senso” attivato e l’attributo “reader_iq” maggiore o uguale a 60, è inoltre richiesto un browser che riconosca l’ironia.”
        Potrebbe funzionare! X-D

  13. aytin

    Io vorrei che fosse sistemato il resize delle finestre. Per farlo bisogna prendere la mira precisa sul pixel del bordo.
    Inoltre mi piacerebbe che nei dialog di apertura/salvataggio, fossero disponibili le operazioni cut/copy/paste/rename su file e cartelle.

  14. aytin

    Mi tornerebbe comodo anche che la visualizzazione dell’editor di sorgenti software fosse divisa in colonne e di poterle ordinare per nome simbolico o per repository (come per un file manager). Ogni volta devo scorrere tutto l’elenco.

  15. Neffscape

    Le cagatine sono senz’altro da correggere, ma il problema principale per cui ubuntu non è ancora considerato a livello dei sistemi operativi proprietari è la mancanza di software. Lo so, non è un problema di ubuntu ma degli sviluppatori di terze parti. Chiediamoci però cosa stiamo facendo nelle nostre comunità per favorire l’arrivo di software di terze parti. Di fatto chi vuole sviluppare o creare una versione della propria applicazione per linux si trova di fronte a troppi problemi. Mancano guidelines, manca una standardizzazione, manca un minimo di coordinamento tra tutte le distribuzioni.

    • GNAM

      Per i software proprietari, obbligatorio uno standard di pacchettizzazione.
      Inevitabile passare a rpm, è una ovvietà questa.

      • Nedanfor

        Canonical gli permette di pacchettizzarli e di distribuirli sul suo repo partner se gratuiti, prima o poi verranno anche quelli a pagamento, immagino. Quanto potrà mai costare ad un’azienda fare sia pacchetti RPM che DEB? Quello è davvero l’ultimo dei problemi, IMHO.

        • GNAM

          > Quello è davvero l’ultimo dei problemi, IMHO
          Grosso errore, direi che è tra i primi.
          > Quanto potrà mai costare ad un’azienda fare sia pacchetti RPM che DEB
          Costa e ANNOIA

          • Nedanfor

            Non lo è per niente se parliamo di grandi aziende (che impiegano X a tirare fuori i doppi pacchetti). Potrà pure costare, ma Adobe già rilascia .bin, .deb, .rpm e YUM per Flash ed Air, se portasse qualche applicazione a Linux che pacchetti impiegherebbe? Google anche usa sia .deb che .rpm… E non mi vado a cercare la miriade di altri produttori. Poi se Nonno Antonio vuole fare un programma e fa il pacchetto solo .rpm amen. Significa che chi usa una distro con dpkg non potrà mai fruire dell’ennesimo software proprietario amatoriale… Amen.
            PS. Comunque già lo vedo un dirigente a dire: ‘Ma com’è noioso questo pacchettizzare! Massì, perdiamo dei clienti per non annoiarci!’.

          • GNAM

            Appunto, tutti usano sia deb per rpm,
            vuol dire che il problema esiste ed è grave.
            Al contrario, che problemi ci sarebbero se Ubuntu diventasse una distro rpm?
            Dopo la morte di Maemo, i deb li usano solo Ubuntu e Debian.
            Credimi, secondo me Mark ci sta gia’ pensando.

          • Nedanfor

            Per me nessun problema, tranne dover imparare da capo il package manager. Per Canonical qualche grana, dato che dovrebbe ripacchettizzare tutto il parco software di Debian. In sostanza o Debian passa a RPM o la vedo dura e, nonostante anch’io ritengo che sarebbe un vantaggio avere un tipo unico di pacchetti, penso che di certo questo non sia il problema principale.

  16. shady

    muahaha!!!! okkei stavolta ti sei meritato una snapshot delle note, che conserverò come cura per i momenti di tristezza!

  17. Giulio

    Una cazzata gigantesca di Linux? Inserisco una chiavetta usb, provo a trasferire un file e mi dice: non hai i permessi per scrivere su questo dispositivo. Non so se le ultime versioni lo facciano ancora, ho smesso di usare Linux ANCHE perché ero veramente stufo di dover cambiare manualmente i permessi in fstab per poter scrivere sui dischi. Il disco D, usato per salvare tutti i miei dati con windows e con altre due installazioni di Linux, non voglio montarlo come home. Lo farei se sul pc avessi solo un sistema operativo, ma cosí no…quindi se non cambio manualmente i permessi in fstab non posso scriverci. Fortunatamente OpenSUSE mi permette di impostare fstab durante l’installazione del sistema operativo, con Ubuntu invece non ho mai capito se e come si possa fare.
    Questa é una delle tanti “piccolezze” che rendono frustrante usare Linux

    • Daniele

      Non sò bene che versione di linux usavi, ma con ubuntu questi problemi non li ho mai avuti.
      Hard disk esterni e chiavette usb ne ho sempre almeno uno connesso, viene riconosciuto subito e non mi ha mai dato un problema di permessi (tant’è che non sò cosa sia fstab)

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