Menu Chiudi

Comprare PC con Linux in Italia: lista di rivenditori

Valentino (aka Facocero) ha di recente pubblicato nella sempre più orgiastica SocialBox (abbonatevi al Feed RSS) alcune interessanti segnalazioni su rivenditori di PC con Linux preinstallato, o quanto meno senza Windows, in Italia. Gli ho chiesto di raggruppare tutte le segnalazioni in un unico articolo e lui è stato così gentile da accontentarci :)
Scrive: “La situazione del consumatore alla ricerca di un PC senza Windows preinstallato in Italia è pressoché disperata. Partendo da questo presupposto, verificato personalmente, è mia intenzione dare qualche dritta a chi voglia avere una “bussola” fra le varie realtà nazionali che offrono computers con Linux o senza sistema operativo.”

Circa un anno fa ho acquistato un portatile Dell, credendo abbastanza ingenuamente che le regole sul rimborso fossero rispettate dai produttori di hardware. Nulla da dire sul prodotto, molto buono. Molti appunti sono invece da fare al modo in cui l’azienda ha risposto – o meglio, non ha risposto – alle mie richieste (la mia epopea è raccontata qui). Per questo motivo, e per altri, allo stato attuale delle cose, se dovessi acquistare un PC, mi rivolgerei sicuramente ad aziende la cui “trasparenza” è più certa.
Naturalmente il problema del sistema operativo difficilmente si pone se ci si orienta a un assemblato. I rivenditori, sia online che “sotto casa”, che offrono assemblati non sono poi così difficili da trovare e nella stragrande maggioranza dei casi offrono la possibilità di acquistare il computer senza alcun sistema operativo. Altro paio di maniche sono i portatili, ben più difficili da reperire senza SO. Partendo dalla mia esperienza e con l’aiuto della comunità italiana di Linux Mint, ho stilato una lista (senz’altro incompleta) di rivenditori di PC desktop, notebook, netbook e tablet Windows-free disponibili all’acquisto in Italia. Il risultato, sorprendente, è che non sono poi così poche le aziende che vengono incontro alle esigenze di un Linux-user…

Garlach44

Garlach44: portatili, PC desktop (anche touchscreen) e server italiani, il tutto con Ubuntu preinstallato e su richiesta installano anche Linux Mint, vedere qui. Se ne sente parlare bene e probabilmente è l’azienda a cui mi rivolgerei se dovessi comprare ora un nuovo PC.

Santech

Santech: società che vende portatili senza SO. In rete si trovano poche recensioni, ma solitamente concordi nell’attribuire affidabilità ai suoi prodotti.

Abaco Computers

Abaco Computers: famosa per aver lanciato un paio di anni fa un PC al costo di soli 99 euro, continua producendo prodotti che rispettino la sua “Abacosofia”, che comporta in particolare la scelta di non produrre PC dalle prestazioni mostruose e di non vincolare l’utente con licenze restrittive. Buone le opinioni sui prodotti che si trovano in rete, in particolare quelle sul modello Pro, e sul netbook-tablet T102, unico derivato dall’Intel Classmate disponibile in Italia, nonché il tablet più economico acquistabile nella nostra penisola.

Ekoore

Ekoore: società fondata da due venticinquenni casertani, produce un Tablet PC con Ubuntu preinstallato che sta avendo un successo insperato sia su scala nazionale che europea. A breve sarà inoltre avviata la produzione di un’altra device (un tablet 5 pollici con android).

Altri rivenditori

  • Aidan. Laboratorio che si occupa, fra le altre cose, delle pratiche di rimborso di PC portatili.
  • Koala. MiniPC e Mediacenter a basso consumo energetico.
  • Airone. Piccola realtà padovana che vende portatili e miniPC Windows-free.
  • Free PC
  • Shuttle. Barebones e All-in-one touchscreen con preinstallato OpenSuse.
  • Open PC. Il PC open-source e open-hardware ”costruito dalla comunità, per la comunità”.
  • Open Mamba. Non è un produttore, ma una distribuzione Linux italiana nel cui store si trovano PC vari con preinstallata la stessa.
  • Essedì. Permette la completa configurazione dei suoi prodotti. Molti confermano la serietà dell’azienda e l’affidabilità dei prodotti.
  • MsElectro
  • CHL. Altro produttore sul quale ho raccolto buone opinioni.
  • Megalomania
  • HRW

Dall’America è inoltre possibile acquistare:

Segnalo infine una risorsa che molti già conosceranno, ovvero LinuxSì (http://www.linuxsi.com/), un portale nel quale sono raccolti per zona i rivenditori italiani di PC Windows-free. Per ogni altra segnalazione esiste una discussione nel forum di Mint Italia.

Conclusioni (queste di felipe medesimo himself)

Voglio tornare a ringraziare Valentino aka Facocero per le segnalazioni in SocialBox, che sono state apprezzate, commentate e integrate da molti di voi (grazie!) e poi soprattutto per aver trovato il tempo e la voglia di integrarle tutte in questo unico articolo, che credo possa essere una risorsa molto importante!
Da parte mia sono orgoglioso di vedere quanto in Italia (ovviamente anche nel resto del mondo mondiale, ma di più in Italia) sia diventato se non semplice, almeno possibile scegliere di affidare il proprio denaro ad aziende che si industriano per offrire alternative, alcune anche ambiziose!
Grazie a loro e sì: questa è pubblicità gratuita :)

154 commenti

  1. Ciccio

    seguo da un sacco di tempo questi benedetti siti nella speranza che si rendano conto di non essere affatto competitivi a meno di non proporre prezzi più bassi rispetto agli equivalenti modelli con windows.
    i computer sono e resteranno sempre degli strumenti. uno strumento lo si acquista per qualche tipo di utilità. per quanto si possa essere contro la politica closed del software, a parità di prezzo, chiunque (soprattutto chi non ha mai usato altri OS) preferirebbe un sistema con preinstallato un pc con windows e su cui potrà decidere di installare un OS free quando e come gli pare.
    mi fa piacere che ogni tanto si ripropongano questi siti ma, a parte fanatismi apple-style, non vedo proprio come la gente possa anche minimamente pensare di poter preferire l’acquisto da loro quando può trovare modelli più recenti a un costo minore con windows preinstallato e pienamente compatibili con gli OS aperti…

    • patrizio

      Quoto. Ho dato un’occhiata a diversi siti tra quelli proposti e i prezzi non sono affatto concorrenziali. Ora io non dico nemmeno che devo avere un risparmio di 100 euro sulla macchina perchè non c’è windows (per quanto ho visto, su un pc nuovo la licenza win te la fanno pagare circa 100 euro), ma i prezzi devono essere in linea con gli altri produttori. Tanto per fare un esempio, su Zareason, se al POSTO di un HD da 250 GB, (che comunque ha un costo, ne voglio uno da 2 TB, vogliono 279 dollari in più, che sono 225 euro. Quindi il costo complessivo dell’HD è per lo meno di 250 euro (se vogliamo considerare un prezzo di 25 euro per quello da 250) Ma scherziamo? Sembra di stare sul sito della Apple! E ho fatto solo un esempio, è così un po’ ovunque. Felicissimo che ci siano negozi che vendono pc con linux e che mi assicurano anche una certa compatibilità dell’hardware, ma quest’ultimo perchè me lo fai pagare così tanto? Certo che il Linux inside costa caro. Abbiamo poco da sfottere i macachi

        • Daniele

          Veramente nell’e-commerce tutti i pc sono senza S.O. (il che andrebbe anche bene).
          Smell like spam?

          • Offerta computer hardware

            quando viene acquistato il computer hai un form da scegliere se vuoi: senza s.o con ubuntu gratis o le 3 versioni di windows 7 a pagamento.
            comunque da domani partiamo con la iniziative ubuntu ready, e vedrai molto più linux sul sito

          • an00b1

            esistono anche mandriva, mint e altre distro.
            perchè fossilizzarsi su ubuntu?

          • Daniel

            @an00b1: perchè ubuntu è in generale la distro più facile e (in teoria) compatibile, quindi forse la più adatta a essere data in pasto al ‘grande pubblico’.
            Senza contare che non avrebbe senso preinstallare distro come ad esempio Arch o Gentoo: l’utente che sceglie queste distro lo fà apposta per installarsele con le proprie configurazioni, gli fai un dispetto se glielo metti già dentro ;D

          • an00b1

            è vero se il discorso lo si porta su gentoo e arch (anche slack), ma per esempio, con mandriva il discorso regge molto meno. la configurabilità di mandriva è altissima e i suoi repo sono secondi solo a quelli di ubuntu.
            Penso che fornire almeno due scelte di distro linux al cliente sia una scelta vincente. Permetterebbe di offrire una più ampia gamma di personalizzabilità. Solo con le due citate, si avrebbe una distro specializzata per Gnome, una per KDE. Una distro con una gestione di permessi admin di tipo SUDO e l’altra con diritti di amministrazione scalabili (tipo UAC) e root.
            Per molti aspetti, sono due cose quasi completamente diverse.
            Ma senza perdere una virgola in termini di approccio “user friendly”, facile da configurare e che semplicemente funziona.

          • Daniel

            @an00b1: sono d’accordo con te che più scelta si offre e meglio è, ma lasciami dire che (imho) la configurabilità del sistema non conta una mazza.. cioè, windows è ancora il più utilizzato.
            L’utente linux esperto non se ne fà niente di ubuntu preinstallato, come gli arriva la macchina formatta e lo reinstalla come preferisce, ma l’utente medio (termine tecnico “utonto”) non è interessato (inizialmente almeno) alla configurabilità e/o al numero di pacchetti, ma ad accendere il pc e ritrovarsi qualcosa che funziona e che sia semplice.
            E ubuntu è (forse) il più indicato (al momento) per lo scopo..
            Ecco, diciamo che una cosa che secondo me avrebbe un valore aggiuntivo (nonchè una garanzia per il venditore) è che l’hardware sia stato testato e compatibile al 100% col sistema che si andrà a preinstallare, sia ubuntu, mandriva o suse… se no comincia un bagno di sangue che non finisce più -.-

          • Daniel

            scheda madre, scheda video, webcam, scheda audio, etc..
            p.s: nexland, potresti smetterla di fare il giochino della keyword nel nome? i link qui sono nofollow, fai la figura del morto di seo e se fossi io il proprietario del blog ti bannerei seduta stante ;D

    • shady

      certo trasparente e interessante… però far pagare le spese di spedizione… è proprio ingiusto.

      • GNAM

        Nessuno è perfetto, resta la soluzione piu’ conveniente pulita etc… per i portatili.
        I fissi ognuno se li puo’ ovviamente assemblare anche senza OS in qualunque negozio.

    • Ciccio

      la migliore? ma stiamo scherzando? per come la vedo io è più ladra delle altre, altro che la migliore! almeno gli altri ti dicono apertamente che non c’è possibilità di essere rimborsati e amen, acer invece ti fa credere di avere qualche speranza ma prima ti accredita un rimborso da barzelletta e poi se lo riprende completamente sulle spese di spedizione. se fosse davvero seria la cosa allora perchè non permettere almeno di farla fare direttamente al negoziante senza spese né rischi per trasporti vari.
      attenzione agli specchietti per le allodole…

      • GNAM

        Gli specchietti per le allodole sono quelli che ti rimborsiano le spese di spedizione,
        che sono state precedentemente aggiunte al prezzo di tutti i portatili.

      • Giuseppe M.

        Semplicemente il costo di una licenza Acer, che gode ovviamente di una scontistica molto più elevata di quanto un semplice acquirente privato possa mai ottenere, non è quello di una retail nè tanto meno quello di una OEM che ognuno di noi può acquistare. Credo alla fne rimborsino la cifra simbolica che loro stesso pagano a Ms. :)

  2. Vortex

    Interessante era garlach44,poi però quando cominci ad aggiungere le ram,il processore,l’HD e via dicendo arrivi a spendere 200-250 euro in più rispetto a un qualsiasi acer con gli stessi parametri,per cui mi chiedo dove cavolo sta la convenienza di un pc-windows free!
    Tanto vale che me lo piglio con seven e lo elimino dopo 5 secondi.

    • Emanuele Rampichini

      Hai presente il concetto di Economie di scala:
      http://it.wikipedia.org/wiki/Economie_di_scala
      Un assemblatore piccolo che si mette a lottare sui prezzi con giganti quali Acer Hp o Dell è destinato a fallire miseramente. In maniera differente diventare un punto di riferimento per una nicchia (bisogna sempre ricordare che noi GNU/Linux user siamo una nicchia… anche se particolarmente “rumorosa”) può essere la strada per portare avanti un progetto economicamente sano.

      Interessante era garlach44,poi però quando cominci ad aggiungere le ram,il processore,l’HD e via dicendo arrivi a spendere 200-250 euro in più rispetto a un qualsiasi acer con gli stessi parametri,per cui mi chiedo dove cavolo sta la convenienza di un pc-windows free!

      Se il ragionamento è da fare su una base puramente economica e opportunistica potremmo anche dire:
      “Che senso ha utilizzare un SO Desktop di nicchia quando il 99% del mondo si rivolge ad altro?”

      • Vortex

        Sarà anche la strada giusta,non lo metto in dubbio,ma chi come me,non puo’ permettersi di spendere quei 200-250 euro in più per un notebook che peraltro monta ubuntu non lo fa e basta,mi interessa gran poco la lezioncina di economia….la cosa che a me infastidisce molto è il dover pagare sul 99% dei notebook la licenzia di windows che elimino dopo 2 secondi netti.
        Qualora però trovassi un acer a 450 euro che monta windows 7 e un garlach44 che monta ubuntu,più o meno con le stesse specifiche,ma che costa quei soldi in più,scusami tanto ma della licenza me ne frego.

        • Emanuele Rampichini

          Qualora però trovassi un acer a 450 euro che monta windows 7 e un garlach44 che monta ubuntu,più o meno con le stesse specifiche,ma che costa quei soldi in più,scusami tanto ma della licenza me ne frego.

          E nessuno te ne farebbe una colpa. Anche io tiro avanti con un PC comprato 5 anni fa in offerta con windows XP.
          Però bisogna anche sforzarsi per capire le realtà che ci sono dietro al prezzo. Altrimenti leggere che “un assemblatore” vende un pc con un “sistema operativo gratuito” a prezzo maggiore di altri che vendono pc con OS a pagamento può portare all’erronea interpretazione che il primo è incapace o ancora peggio disonesto.
          Ribadisco che nel mio commento non c’è niente di personale e che la mia intenzione non era quella di farti una lezione di economia (materia che tra l’altro è una di quelle che ho più “sofferto” all’università :P).

          • Vortex

            Ci mancherebbe,stiamo solo scambiando opinioni…..:)
            A scanso equivoci ci tengo ad aggiungere che tali iniziative per me sono lodevolissime…sono settimane che sono alla ricerca disperata di un notebook di fascia media e che non monti windows (devo cambiarlo) e questo articolo mi è comunque tornato utile.
            Detto in parole povere se in sto periodo potessi permettermi anche di spendere 800 euro per un portatile mi ci fionderei senza pensarci troppo su un Donegal,putroppo mi tocca restare sotto i 500 euro,per cui non ho molta scelta….^_^

      • Ciccio

        ma questa non puoi considerarla economia di scala… al massimo si può parlare di personalizzazione del prodotto, nel senso che ti permettono di acquistarlo con un OS libero. in questo caso i consumatori sono gli stessi e i prezzi pure maggiori…
        perchè mai dovrei acquistare lo stesso modello con meno ‘optionals’? solo per poter dire che ho preso un pc senza windows?
        così si sposta solo la lancetta della motivazione per cui si passa per acquirenti fessi!

        • Emanuele Rampichini

          Ovviamente per economie di scala mi riferivo a Dell, Hp, Acer e compagnia bella. Io stavo parlando di come queste realtà piccole non possano in alcun modo competere sul prezzo.

    • Frafra

      Secondo me l’idea di pensare al pc alla stregua di un qualsiasi oggetto è errata. Una penna non è un pc. Io ho comprato un Abaco, magari potevo avere componenti simili a 40€ in meno… Ma, al di là della qualità del prodotto e dell’assemblaggio, per qualsiasi problema loro ci sono. Sono stato sfortunato e mi è capitata una scheda madre Intel con un problema? Recupero del pc, cambio scheda madre (con un modello migliore) e spedizione, a costo zero. Mia madre è imbranata e ha spaccato il tasto di alimentazione e il PC è fuori garanzia? Mi hanno proposto di spedirmi, gratuitamente, il bottone di accensione a casa.
      Per me, questo vale ben di più più di quella quarantina di euro che si possono risparmiare se si rinuncia alla certezza di essere in buone mani e alla sicurezza di avere un’assitenza di questo tipo.

  3. thamayor

    [PROMO]
    Beh, io mi sento in dovere di recensire brevemente la gia citata Santech, la ditta e’ forse poco conosciuta ma nella mia esperienza validissima.
    Sono ormai al secondo PC comprato da loro, in totale in un po’ di amici ne abbiam gia visti girare una decina.
    Tutti ottimi prodotti, ottima assistenza e qualita’. L’azienda e’ piccola ma certamente la consiglio a tutti coloro che vogliano un PC con prestazioni elevate e SENZA sistema operativo (o con linux preinstallato a richiesta).
    Separare hw dal sw e’ certamente la via da seguire…
    [/PROMO]

  4. Daniele

    Trollata del giorno: felipe, la smetti di dire “abbonatevi al feed” ogni volta che nomini la socialbox! Abbiamo capito, che palle!
    scherzo ;)

  5. Daniele

    Cmq io entro un’anno dovrò cambiare il pc aziendale, e allora mi sà che manderò un paio di mail a questi siti per un preventivo, in fondo non mi serve molto: minimo 6 porte usb dietro e un paio davanti, 6~8gb di ram, processore e scheda video decenti, compatibilità 100% con ubuntu.

    • lola

      Secondo la terza legge di Shuttleworth nessun computer può essere pienamente copmpatibile con Ubuntu per non offendere gli dei, spiacente ^_^

  6. Gabriele

    Concordo pienamente con quanto detto da Ciccio.
    Tempo fa, un paio d’anni, ho deciso di acquistare uno di questi portatili Windows free (da Ergo) al prezzo di circa 450€ e la cosa paradossale è che ci sono state alcune incompatibilità anche gravi con Linux:
    1) Scheda video VIA, driver non funzionanti, sono dovuto andare avanti a “vesa” finchè la comunità non ha prodotto i driver buoni (decenti, visto che il 3d non va)
    2) Webcam, tutt’ora non funziona
    3) Processore abbastanza ridicolo, non funziona l’acpi per il modello di processore. Risultato: ventole a 1000 e batteria della durata di 45 minuti max (tutt’ora).
    Dopo un anno l’ho mollato a mio padre e mi sono comprato un Dell con Windows preinstallato, compatibile al 100% con Linux. Secondo me conviene affidarsi o ai portatili con Linux preinstallato, oppure è cento volte meglio comprare un computer abbastanza buono (600 € min) e verificare le compatibilità. Se il computer è abbastanza buono e popolare si riescono a trovare specifiche dettagliate e esperienze di altri utenti.
    Ho detto la mia, purtroppo verificare se un computer è compatibile al 100% con linux resta una cosa molto faticosa e non sempre è facile trovare le specifiche esatte dei computer. Per la mia esperienza i portatili Dell sono generalmente compatibili, anche gli Acer se la cavano con ottime probabilità (per quanto io reputi la Acer abbastanza una “sòla” in fatto di computer).
    Buon acquisto!

    • Ciccio

      io ne ho avute un sacco di esperienze simili, solo che non ho mai acquistato laptop da questi negozi, sempre con OS proprietari preinstallati a cui è stato subito affiancata una qualche distro linux.
      in realtà ormai non è più così difficile trovare modelli pienamente compatibili con le varie distro, ubuntu in primis. ci sono un sacco di forum che trattano l’argomento e su cui vengono aperti anche threads dedicati a modelli specifici o vengono pubblicate schede di compatibilità rispetto a ogni specifico componente. io prima di acquistare un nuovo pc mi faccio una ricerca veloce su google e controllo se potrei andare incontro a problemi di compatibilità, bastano pochi minuti e la risposta la trovi.
      in ogni caso linux in generale non può ancora competere con i consumi energetici dei sistemi proprietari, sui laptop consuma generalmente circa il 50% in più rispetto a windows. questo è uno dei motiv per cui sul mio netbook non ho completamente rimosso Win 7 Starter preinstallato, e penso che non lo farò almeno finché non si decidono a renderlo davvero un prodotto adatto anche all’utilizzo mobile, oltre che desktop…

      • Gabriele

        Sì la compatibilità alla fine è buona, difatti è raro che se uno si mette a installare il SO trova problemi. Parlavo più in termini di frivolezze del tipo “ma funzionerà il lettore di schede SD?”, “Webcam?”, se il computer è popolare è semplice trovare una recensione, ma se non lo è (per esempio se uno compra un computer di una marca sconosciuta) diventa difficile.
        Per quanto riguarda il consumo energetico dire che consuma il 50% in più rispetto a win lo trovo un’esagerazione. In realtà con i modelli intel di fascia media e alta non ci sono problemi (probabilmente bisogna undervoltare per rendere le prestazioni esattamente uguali). D’altra parte linux è usato moltissimo in altri ambienti quali server e ricerca (soprattutto i supercomputer).
        Certo, le schede video sono un po’ il punto debole, lì windows se la caverà sicuramente molto meglio.

        • GNAM

          > Sì la compatibilità alla fine è buona, difatti è raro che se uno si mette a installare il SO trova problemi
          Questa è la classica ambiguità linara.
          Praticamente se uno installa una distro e cerca di configurare ottimamente tutte le periferiche, trova problemi in una percentuale che stimo attorno al 99%. Tuttavia se uno E’ CAPACE, questi problemi sono in realtà problemini che si risolvono. Ma se uno è niubbo…
          Non confondiamo assenza di problemi con presenza di problemi che NOI sappiamo risolvere

          • Gabriele

            Quello che dici è assolutamente vero. Ma questo accade con qualsiasi sistema operativo non preinstallato. Al 99% ci saranno problemi di installazione anche su windows. Su xp quando installi il sistema non ci sono i driver nvidia ad esempio, nè quelli audio. Devi andare a cercare su internet (o su dischetto i driver) e poi installarli, chiaramente se uno sa usare quel sistema non avrà alcun problema ad installarli, ma lo stesso discorso vale per linux.
            Però se uno ha il sistema preinstallato tutti questi problemi non li incontrerà e non dovrà affrontarli, secondo me la preinstallazione è una cosa fondamentale.

  7. GNAM

    Ma io vi domando, a che vi serve Linux nativo sul portatile?
    Io ho Windows 7 host, virtualbox + opensuse guest.
    Sia Windows che Linux funzionano da dio.
    Ormai le virtual machine, a scapito di una ridicola perdita di prestazioni,
    offrono funzionalità utilissime quali gli snapshots.
    Linux in virtualbox: tutta la potenza del pinguino abbinata ai driver di Windows.

      • GNAM

        Usalo per avviare virtualbox a schermo intero.
        Linux in virtual machine funziona meglio dell’originale: opengl coi driver per Windows, tutto il discorso acpi che funziona, audio che funziona, possibilità di snapshot…
        Chi usa Linux in virtualbox, non torna piu’ indietro.

        • Frafra

          Ripeto, non vedo perché dovrei usarlo sopra Windows. Al massimo il contrario: base solida, e se il sistema Windows che ci sta sopra crea problemi, prende virus, o ha altre noie, si torna allo snapshot precedente :)

          • Frafra

            Ho un paio di server, tre pc, non ho problemi hardware, tutto compatibile, tutto out of the box. Quindi non vedo il problema :) Tra l’altro Windows out of the box non supporta praticamente nulla.

          • Frafra

            Si, ma non vedo il problema. Negli ultimi anni ho avuto 4 portatili. Tutto compatibile. Se poi prima di comprarlo verifichi la compatibilità dei componenti… Non vedo questo problema. L’hardware è hardware. Il produttore spesso privilegia i driver per Windows, certe volte quelli per Mac, altre volte quelli per Linux.

          • GNAM

            Tu non vedi il problema, io non vedo i vantaggi!
            Che vantaggi offre Linux nativo rispetto a Linux in vm?
            Per avere Linux nativo avrò LIMITATO la scelta dell’hardware a quello Linux compatibile, e RINUNCIATO ai vantaggi che una vm offre, ad esempio gli snapshots e la possibilità di usare Windows in qualsiasi momento.
            Sarebbe libertà questa?
            In cambio di che? Di (forse) qualche punto percentuale in velocità?
            Tutto qui?

          • Frafra

            Semplicemente io non vedo limitare in maniera sensibile la scelta dell’hardware. Anche perché hai intenzione di usare una SSD, puoi scegliere un filesystem adeguato sotto Linux. Tutti i vantaggi di usare filesystems migliori vengono azzerati se virtualizzi il disco rigido. Sarebbe meglio usare una partizione fisica. In entrambi i casi, si divide in due il disco, e non sempre può essere comodo. Personalmente non rinuncerei all’affidabilità di ext2/3/4.
            Gli snapshot si possono fare senza macchina virtuale (LVM lo permette, btrfs li supporta nativamente).
            Quindi, dovrei usare, settare, e mantenere un secondo sistema sotto Linux in cambio di che cosa? :)

          • GNAM

            Gia’ quel “sensibile” è la parolina che ti frega
            (qualcuno, non io ma qualcuno di sicuro, ad esempio direbbe “evita chip grafici ati” = 50% dei notebook o piu’ attualmente)
            A chi ci legge sembrerà evidente la tua FATICA:
            TU:
            Scegliete con un po’ d’attenzione i componenti del note, usate Linux nativo perché il fs è più veloce! Se volete gli snapshots, installate brtfs!
            IO:
            Scegliete il note LIBERAMENTE, tenetevi Windows, usate Linux in vm, scegliete il filesystem LIBERAMENTE, avrete TUTTO:
            tutte le applicazioni Windows, giochi, tutto che funziona perfettamente senza wine + tutte le applicazioni linux, tutto disponibile contemporaneamente, snapshots col filesystem che volete (ad esempio, prima di aggiornare la vostra ubuntu, un bello snapshots e se tutto va male si torna indietro con un click)
            Io sviluppo sotto Linux PER LAVORO, e lo faccio TRANQUILLAMENTE in virtualbox.
            Non credo sia necessario aggiungere altro, provate!

          • Frafra

            Con tutti i portatili che ci sono in giro, non vedo perché bisognerebbe scegliere proprio quello con un chipset ati che da noie (e molti ati non ne danno). Anche chi sceglie Windows ha una scelta dell’hardware limitata (cosa ci potrei mettere sul mio server arm? come potrei mettere windows sul mio portatile che non ha il lettore cd?), e ha uno scarsissimo supporto out-of-the-box di molto hardware.
            Non ho detto di usare ext4 perché è più veloce, stai attento a quello che scrivo: ho parlato di affidabilità. Per quanto riguarda gli snapshot… Guarda che non c’è mica da configurare chissà cosa… Se non hai voglia di usare btrfs si usa lvm. Molte distribuzioni lo usano di default.
            Anch’io uso Linux per lavorare. Quindi non mi interessano i giochi per Windows, Wine non lo uso perché non ho applicazioni per Windows da utilizzare.
            Ultima cosa: se Ubuntu si incasina se sono configurati vari repository, ed è un problema di dpkg/apt. Sulle distribuzioni rpm ogni transazione viene prima simulata. Su Fedora si può già usare btrfs e fargli fare uno snapshot prima di ogni transazione.
            Quindi preferisco farmi qualche scrupolo in più, ma essere più sicuro :)

        • an00b1

          io faccio l’esatto contrario. Win, se ne ho proprio bisogno, parte dalla virtualbox hostata su Mandriva.
          Che tra l’altro devo dirlo… è la distro che non mi ha mai (sottolineo mai) dato problemi di compatibilità. La consiglio a molti ubuntuisti delusi essendo stato io ubuntuista (ed essendolo ancora parzialmente).
          Semplicemente MDV la metti su e funziona!
          Quando hai bisogno di un driver, una procedura automatica te lo trova e te lo inserisce, se hai bisogno di un codec ti viene proposto di acquistarlo o scaricare la versione free e reverse engineered…
          Gli unici difetti di mandriva sono derivati dal fatto che, con questa distro, ho toccato pochissimo la console perchè ho trovato sempre la pappa pronta e quando ho dovuto lavorare su Arch (che amo, ma che consiglio solo a utenti un po’ più esperti) sono stati dolori.
          Per questo non riesco ancora a credere che mandriva faccia così tanta fatica ad affiancarsi a Ubuntu come possibile distro commerciabile in computer non-windows. Personalmente, mi sembra sottovalutata.
          Per quanto riguarda la mia fortuna in termini di compatibilità, c’è però da dire che ho sempre fatto il possibile nei miei acquisti per minimizzare sgradite sorprese.
          per esempio ho sempre acquistato nVidia che risulta ancora la scheda video a performance consumer/gamer/pro meglio supportata sul pinguino (considerando come parametro anche la scadenza in anni e la disponibilità dei driver).
          Molto fa anche l’utente, che è consumatore.
          Comunque non credo ci sia una scelta giusta o sbagliata. Il bello del mondo dei sistemi operativi è che ognuno può scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenza.
          Il rovescio della medaglia però è che, a leggere in giro, la scelta degli altri è sempre migliore della tua.

    • Andrea R

      Io ho Linux host, kvm e windows guest.
      Tutta la potenza del pinguino abbinata alle applicazioni di Windows, quando serve.
      Salta fuori che non serve. Windows ranzato via e recuperato lo spazio.
      Rispondendo alla tua domanda. Serve a non fare figure da lamer.

      • GNAM

        E chi ha detto che Windows ti debba servire?
        Lo spazio che occupa vale bene le feature che una vm offre, tipo gli snapshots.
        Che figura da lamer avrei fatto?
        E’ ovvio che in VM ci debba stare Linux, ossia quello che meno supporta l’hardware.
        Hai mai provato? Ti garantisco che va benissimo,
        le differenze non si notano e gli snapshot sono comodissimi.

        • Andrea R

          Me lo vuoi far dire e te lo dico: o hai sbagliato a comprare un portatile o non sei riuscito a configurare il tuo hardware con linux, oppure usi windows che è intrinsecamente lamer.
          Il primo errore l’ho fatto anche io anni or sono. Portatile economico, compatibilità non buona e risparmio, tra l’altro, fittizio. I portatili buoni, Dell Latitude e Lenovo Thinkpad, girano bene con Linux. Allora ho capito che chi più spende, meno spende. Preso un Latitude da 1080 euro e dopo due anni e mezzo, avendo aggiornata la ram, va ancora da dio. Specialmente con linux che rileva e autoconfigura tutto l’hardware, tranne il modem 56k.
          Vi assicuro che gnome su un 14 pollici, 1440×900 è uno spettacolo da usare.

          • GNAM

            Neanche ho provato a installare linux direttamente sul mio hardware!
            Perché avrei dovuto? In vm è meglio.
            > usi windows che è intrinsecamente lamer.
            YAWN
            > Allora ho capito che chi più spende, meno spende
            Complimenti, io solo Acer
            > Vi assicuro che gnome su un 14 pollici, 1440×900 è uno spettacolo da usare.
            LOL, che c’entra?

  8. Simone

    Giusto per completezza d’informazione vorrei segnalare che essedi (http://www.essedi.it/) ….tra l’altro senza accento, propone da anni pc (no notebook) privi di SO. A dirla tutta fa pure di più … per ogni periferica hardware che vende nel suo sito aggiunge il logo del pinguino per segnalare la compatibilità o meno con il SO Linux. Spesso riporta anche il grado di compatibilità (ed in alcuni casi anche la modalità necessarie per far riconoscere l’HW). Personalmente posso confermare la serietà dell’azienda.

  9. LorenzoC

    MI rendo conto che dirlo qui e’ come bestemmiare in chiesa ma ho appena installato Xubuntu, Debian, Mint e Fedora alla ricerca di un sostituto di Windows XP per un vecchio PC. Motivo, non ho il disco di installazione (annessa) di XP.
    Purtroppo il paragone con XP (vecchio di 10 anni) e’ ancora impietoso per Linux. Il desktop delle distribuzioni da me provate consuma 2 o 3 volte piu’ risorse macchina, soliti problemi audio/video, menu distribuiti piu’ o meno a casaccio, eccetera. Poi c’e’ la selezione delle applicazioni.
    Consideriamo che le licenze OEM di Windows costano molto meno dello stesso prodotto sullo scaffale.
    Per cui riesco a capire che qualcuno voglia un computer con Linux preistallato solo per motivi “idelogici” e a quel punto allora anche una Trabant (la vetturetta di plastica della DDR) ti puo’ sembrare una automobile.

    • Daniele

      No io vorrei un pc/notebook con linux o senza alcun OS perchè windows non mi serve.
      Visto che nel mio notebook era già presente seven oem, e che non ho fatto in tempo a richiedere il rimborso, è ancora li, lo uso una o due volte a settimana per giocare a call of duty (ecco, la vera mancanza che linux ha sono i giochi).
      Non è solo questione ideologica: perchè devo prendere e pagare qualcosa che poi non utilizzerò??

      • LorenzoC

        Si ma il punto e’, se Linux (desktop+applicazioni) non puo’ rimpiazzare XP perche’ e’ qualitativamente piu’ scadente, mi chiedo che mercato puo’ avere una ditta che vende computer con Linux preinstallato. E poi, ripeto, il loro cliente deve essere consapevole che se domani cambiera’ idea, la licenza di Windows gli costera’ piu’ del PC.

        • Daniele

          Guarda, siamo al limite del trolleggio, quindi la chiudo qui e ti faccio solo notare che la frase “Linux è qualitativamente più scadente” è (oltre che soggettiva sotto ogni punto di vista) un chiaro invito a far partire un flame (perchè se fosse una tua opinione della quale vorresti discutere, la frase l’avresti scritta in un altro tono/contesto).
          Ce ne sarebbero troppe di cose da dirti, chiudo qui che è meglio và ;D
          @felipe: i ragazzi del forum di html.it hanno realizzato questa estensione per firefox: http://web.tiscali.it/druzya/trollkillah.html
          credi sia possibile averne una per pollycoke?
          Sarebbe fantastico.

          • keb2551

            Ma no, i troll sono così divertenti, poi LorenzoC fa sempre sganasciare con le sue uscite da lamer

    • Frafra

      Ognuno ha le sue esperienze. Aldilà del fattore ideologico, per me sarebbe impensabile tornare da Linux a Windows. Un sistema così lento, con l’antivirus, dove la maggiorparte dei programmi bisogna aggiornarla manualmente, dove sviluppare programmi rischia di essere un incubo, dove se devo installare tutti gli applicativi che mi servono ho bisogno di un paio di giorni di tempo libero… Diventa pesante… E ogni tanto non funziona per qualche strano motivo. A me il pc serve che funzioni e basta serve, avere un server che posso dire: “lo accendo e me lo posso dimenticare” pure, perché mai dovrei privarmi di questo? :D Ho due server, uno è un dispositivo delle dimensioni di un alimentatore, con processore ARM a 1.2 Ghz, consuma meno di 5 watt. Cosa ci dovrei mettere sopra? :) Di default lo vendono con Ubuntu, va benissimo, ed ha un uptime di svariati mesi.
      Anche se il costo di una soluzione Linux fosse superiore, per me il discorso non cambia di una virgola. Non avrei nemmeno il tempo per stare dietro alle noie di Windows. Macos non lo uso perché non voglio comprare una macchina Apple ed essere legato a doppiofilo con una e una sola azienda, che mi fa pagare tutto a prezzi ingiustificatamente alti.

      • LorenzoC

        Ue’ ma veramente mi sembra di sognare.
        WIndows LENTO? XP gira con la META’ dell’hardware delle distro piu’ rinomate, incluse le versioni “alleggerite”.
        Software che bisogna aggiornare manualmente? A parte che il software per Linux (sempre per il desktop normale) fa abbastranza cacare, faccio presente che NON SI PUO’ AGGIORNARE, tanto e’ che se installi Debian ti becchi versioni vecchie di anni e te le tieni. Dice: ma si che si puo’ aggiornare. Ok, si puo’, peccato che e’ sempre piu’ complicato che cliccare due volte su “setup.exe”-avanti-avanti. Faccio altresi’ presente che Windows non ti obbliga a reinstallare TUTTO ogni sei mesi.

        • Daniele

          Neanche le distro linux ti obbligano a reinstallare tutto ogni sei mesi… come fai poi a dire che windows è più veloce di linux.. mhà, sarà un fatto di percezione

          • LorenzoC

            Non volevo aprire la solita discussione su chi ce l’ha piu’ lungo.
            Solo dire che per l’utente “normale” Linux preinstallato non e’ una scelta sensata sia per motivi economici (dato che preclude l’uso futoro o parallelo di Windows) che pratici, semplicemente perche’ Linux non e’ una alternativa, non e’ un prodotto qualitativamente all’alterzza.

          • Andrea R

            Usano linux come so principale: mia madre, mio fratello, la mia ragazza, la sorella della mia ragazza, un mio amico. Pre-installato da me. Mai avuti particolari problemi. Risparmiati in totale quasi 500 euro.
            L’unica cosa giusta che hai detto è che “Linux non è un prodotto”, se si tronca lì la frase. Questa è la cosa che dovresti capire, se vuoi capire Linux. Per certi versi Linux è il primo spiraglio del post-capitalismo.

          • Frafra

            Cosa vuoi che ti dica? :D Che tutte le grosse aziende che usano Linux sui server sono delle mandrie di gente spendacciona che ama usare sistemi che non funzionano? Che Google abbia vietato l’uso di Windows perché sono capeggiati da Stallman? :)
            Se tu usi Windows perché ti serve, lo preferisci, o lo reputi migliore per quello che devi fare tu, va benissimo, ci mancherebbe, ma non puoi dire che Linux costi e che non sia all’altezza di una ciofeca quale è Windows…

          • Daniele

            Ragà, è LorenzoC, troll per eccellenza, lasciate perdere ;)

          • LorenzoMaVaFanC

            -“Purtroppo il paragone con XP (vecchio di 10 anni) e’ ancora impietoso per Linux”
            *Peccato che con GNU\Linux ci puoi installare software aggiornato (es.prova a mettere l’ultimo client Messenger su XP…poi prova ad usare aMSN o Pidgin…), per non parlare della compatibilità hw (si si, prova ad installare xp su un portatile recente…) e della sicurezza (un consiglio: non usare xp per i tuoi pagamenti online…)
            -“ho appena installato Xubuntu, Debian, Mint e Fedora alla ricerca di un sostituto di Windows XP per un vecchio PC. […]Il desktop delle distribuzioni da me provate consuma 2 o 3 volte piu’ risorse macchina, soliti problemi audio/video, menu distribuiti piu’ o meno a casaccio, eccetera.”
            *Hai mai sentito parlare di Lubuntu?
            -“A parte che il software per Linux (sempre per il desktop normale) fa abbastranza cacare”
            *Sapessi quello per windows (non parliamo poi di sw per “server”…)
            -“[il sw]faccio presente che NON SI PUO’ AGGIORNARE”.
            *A parte il fatto che ciò non è assolutamente vero, cmq se proprio insisti con il nuovo repository extras.ubuntu.com anche con ubuntu il “problema” sarà praticamente cancellato
            -“Faccio altresi’ presente che Windows non ti obbliga a reinstallare TUTTO ogni sei mesi.”
            *Ah ah ah questa mi fa proprio ridere ;D In realtà è winzoz che ti obbliga a formattare ogni 6 mesi ! ;D

        • Frafra

          Convinto tu… Fedora è stabile e fa gli aggiornamenti sui programmi per svariati anni. A me premere su “Applica” e inserire una password mi pare molto più semplice che dovere usare n-mila setup.exe. E nessuno ti obbliga a reinstallare “tutto ogni sei mesi”.
          Windows XP? Non saprei nemmeno come installarlo sul mio portatile che non ha il lettore cd. Poi non mi vede manco metà dei controller sata :D Detto questo, io ho messo Linux con KDE 4.4 su pc con 256 di ram e circa 300 MHz… E per quello che ci fa la gente normale basta e avanza. Su Windows quell’hardware non basterebbe nemmeno a far partire Norton.
          Io Linux lo uso perché non ho tempo da perdere con mille mila setup.exe, antivirus, scandisk, partizioni fat sulle quali scompaiono i files, defrag, virus, schermate blu. Io ho bisogno di usare un pc che funzioni e basta :D

  10. gyanny

    beh ma linari si, allocchi no!
    ma non scherziamo per favore. prezzi improponibili.
    vado da un qualsiasi centro della grande distribuzione e con 400 euri mi compro una buonissima macchina, me la porto a casa piallo windows (se mi da fastidio) e ci metto la distro che preferisco. perchè dovrei farmi inchiappettare con tutto il portafoglio da questi individui?

    • Daniele

      Che la piccola distribuzione non potrà mai competere come prezzi con la grande distribuzione non è mai stato un mistero, che è tutto stò stupore?
      Questi ‘individui’ però ti trattano come una persona in grado di scegliere e rispettano le tue scelte, per la grande distribuzione sei un conto corrente e nient’altro.

      • gyanny

        come una persona da spennare. guarda che anche il laboratorio sotto casa mia ( che non fa propriamente parte della grande distribuzione) vende ottimi prodotti a prezzi molto più competitivi di quelli proposti da questi siti.
        questi sono cari e basta. finiamola con sto buonismo, per cui chi vende prodotti freedos o con sistemi linux già installati, sia circondato da una sorta di alone divino che lo rende quasi santo. questi sono speculatori anche peggiori di quelli che allo stesso prezzo ti vendono una macchina con windows, i quali hanno dovuto pagare una licenza al contrario di questi individui.

        • Daniele

          Ma il laboratorio sotto casa tua assembla in notebook, o ti rivende un notebook di una grande marca (dell, acer, asus, etc?)
          Perchè la differenza è quella.
          Abaco, ekoore, garlach (per citarne alcuni) NON ti danno un prodotto da grande distribuzione (con su un bel ricarico senza muovere un dito).
          Il che ha i suoi pro e i suoi contro come ogni cosa, ma sono due cose mooooolto diverse.

          • gyanny

            senti ammesso e non concesso che tu abbia ragione sulle dinamiche commerciali, spiegami perchè,io consumatore, dovrei pagare 1000 quello che posso avere a 500? ritorniamo al linari si allocchi no. oppure questa deve vessere una sorta di opera di beneficenza volta a sostenere aziende che ti vendono prodotti “windows free”,
            a prescindere? se è così non mi sembra molto limpido il loro comportamento. meglio farebbero a dirti l prodotto vale 10 + 10 di contributo per la nostra opera “pia”.
            il laoratorio sotto casa mia se li assembla i pc, e se gli chiedo un i7 820 QM invece del i7 720 QM previsto di default, non se lo sogna neppure di chiedermi un sovraprezzo di 200 euri LOL.

          • Daniele

            Ma nessuno ti obbliga a prendere il tuo notebook nelle piccole distribuzioni!
            Qeusto articolo segnala le piccole distribuzioni, mica dice “se non comprate qui siete il male”.
            E’ un pò come il discorso di quando vai a fare la spesa: perchè le arancie spagnole costano meno di quelle siciliane?
            Perchè fruta, verdura e carne costano meno se provengono dall’estero (lasciamo stare il discorso qualità che nel nostro caso non c’entra molto)?
            Sono scelte, semplicemente, scelte.. io dico solo che non puoi dare dei ladri a questi negozi solo perchè hanno prezzi più alti, tutto qui!

          • Frafra

            Il rapporto non è 500 a 100. Quella è Apple :)
            Confrontiamo le mele con le mele: nell’ambito dei pc asssemblati, mettere Windows costa qualcosa in più (se è originale, altrimenti nulla). Se paragoniamo dei pc da grande distribuzione con Windows, a pc assemblati con Linux, rischiamo di andare fuori strada.
            Ognuno fa le sue valutazioni. Pagare un 10%-15% in più per avere una migliore assistenza, un prodotto personalizzato, e hardware compatibile, a me va bene.

          • keb2551

            ^spiegami perchè,io consumatore, dovrei pagare 1000 quello che posso avere a 500?
            fattelo spiegare dagli utonti Apple

          • Ciccio

            @keb2551
            eccomi! sono uno di quelli che chiami utonti apple, e credo che anche felipe lo sia (almeno in piccolissima parte), correggimi se sbaglio!
            pagare 1000 ciò che posso avere a 500 è qualcosa di totalmente stupido se visto esclusivamente dal punto di vista economico. se invece ti facessi lo stesso esempio con borse, cinte o vestiti prodotti dai cinesi a cui viene applicato un marchio importante e rivenduti a 100 volte il loro valore commerciale allora il discorso diventa “io sono ricco e mi compro la ‘cosa col cognome’ tu sei povero e puoi prenderti solo la ‘cosa senza cognome'”; ma il fatto che si tratti della stessa cosa passa in secondo piano anche per te…
            tornano alla questione apple è inutile alimentare il solito flame, mi limito dicendoti che sono cose diverse, preferibili per scopi diversi. il paragone 1000/500 sui prodotti apple non ha più alcun senso, è scaduto da quando i prezzi si sono allineati con i pc con altri OS proprietari. prova a confrontare il prezzo di un qualsiasi computer apple con un suo equivalente venduto con windows a cui però devi aggiungere tutto il software di produttività che ti viene fornito con apple e poi fammi sapere quanto ti viene il rapporto di differenza prezzo. ormai ciò che paghi in più con apple si riduce davvero nella maggiore qualità dell’assistenza e nella simbiosi tra software e hardware. chi acquista apple ha semplicemente necessità diverse da chi acquista un pc equivalente, io uso computer apple per certe cose e pc per altre. se volessi un pc per smanettare con le varie distro (a meno di non sapere che farmene dei miei miliardi sparsi in banche svizzere) sarei un emerito c*****e a prendere un mac… la storia è sempre la stessa, ogni cosa ha le sue caratteristiche che costituiscono un compromesso e l’utente è chiamato a scegliere in base all’uso che deve farne. tutti i discorsi corollari sono aria fritta!

    • Andrea R

      Devo comprare un nuovo Dell questa settimana. Poi vi dico.
      Nel frattempo segnalo come ho comprato il portatile che ho adesso sotto le dita:
      http://andrearatto.homeunix.org/index.php/2007/risparmiare-100e-sul-portatile-con-linux/
      PS: ci sono degli accenti sputtanati. WordPress mi ha fottuto.
      PPS: da Dell si può prendere un solo banco di ram di alta capienza e fare l’aggiornamento dopo un po’, quando siano scesi i prezzi. Quello è un buon modo di risparmiare sul lungo periodo.
      PPPS: chi ama linux a parole e da soldi a MS, non ama linux!

        • Andrea R

          Purtroppo è dura non dare soldi a MS. Putroppo il grosso della gente è brava gente, che fa solo tre cose che aiutano i bastardi di questo mondo: guadagnarsi uno stipendio, tenerlo in banca e spenderlo. In questo sistema l’etica è il bene più caro.

        • Andrea R

          Sto contrattando con Dell in questi giorni. Purtroppo il mio vecchio venditore non lavora più lì ed è sempre difficile far capire che non si sta cercando di tirare sul prezzo, ma che se un portatile costa 980 con windows professional, deve costare 900 (o meno) senza.
          Per ora ho un offerta che è proprio lì lì e a sto punto guardo un altro paio di possibilità. Domani la sentenza e vi faccio sapere

        • Andrea R

          Trattativa terminata, risultato non eccezionale, eccolo:
          Latitude E5410 : N-Series Base
          System Base : Smart Card Reader slot
          Processore : un Intel Core i5-520M(2,4GHz,3MB,dual-core)
          Display : 14.1in Widescreen WXGA+ (1440X900)
          Palmrest : Standard Dual Point
          Camera : Integrated Camera with Microphone
          Memoria : 2GB(2x1GB)1.333MHz DDR3 a doppio canale
          Disco rigido : 320GB Serial ATA (7.200rpm)
          Optical Drive : 8X DVD+/-RW Drive
          Cavo di alimentazione : italiano 65W CA alimentatore a 3 pin
          Battery : Primary 6-cell 56W/HR LI-ION
          Wireless : Dell Wireless 375 Bluetooth
          Wireless : EMEA Intel Pro Wireless 6200 (802.11 a/g/Draft-n 2×2) Mini scheda
          Tastiera : interna italiano QWERTY tastiera con doppio dispositivo di puntamento
          OS Media : Recovery CD Not Included for N-Series only
          Base Warranty
          1Yr Collect and Return
          Prezzo 954 con Iva. Il risparmio per aver tolto Windows Professional è stato di circa 60 euro.
          Meno del solito e con più fatica. Cmq ne viene fuori un signor computer.

      • Ciccio

        il PPPS mi sembra moralismo sillogistico spicciolo. se c vogliamo attaccare alle cavolate filosofiche fate pure ma io ritengo che non bisogna mai essere offuscati da un ideale. gli utenti fanatici sono nel torto sia in da un lato che dall’altro, che difendano a spada tratta linux per qualsiasi cosa o che facciano lo stesso per windows o mac os x. come sempre “in medio stat virtus”! linux è un OS ottimo per alcune cose e decisamente più avanzato di win che però risulta essere nettamente più avanti in altri aspetti. si tratta di compromessi e si sceglie in base a quello che di cui si ha bisogno.
        una frase del genere non è per nulla diversa dai commenti di LorenzoC che parla di Linux senza aver, evidentemente, mai provato a usarlo o addirittura ad installarlo…
        si può benissimo amare l’idea di linux preferendo software proprietario per alcuni task per cui risulta più adeguato senza doversi sentire nel torto.
        smettiamola con ste storielle da fanboy, cerchiamo di intavolare discorsi un pò più seri per favore, grazie!

        • Daniel

          …a me il PPPS sembrava più una battuta, non ci vedo il bisogno di una guerra di religione, dai ;)

        • Andrea R

          Non sono assolutamente d’accordo. Io uso linux per questioni morali e ideologiche, che considero tutt’altro che cavolate. Mi frega ben poco di come va tecnologicamente rispetto ad altri sistemi non liberi.
          Seconda cosa, non è tanto bello sminuire gli ideali altrui e parlare di fanboy o fanatici. Stallman lo chiamano fanatico in tanti, ma senza di lui a quest’ora non c’era nulla di software libero. Mi spiace che tu sia arrivato a considerare i valori etici meno di questioni pratiche ed economiche.
          Io pago attivamente la FSF più di quanto pago MS, da quando ho capito che se no non stavo di fatto facendo nulla per ripagare chi mi ha dato linux o per aiutarne il successo.
          Se uno paga MS e non contribuisce in denaro o codice a Linux, secondo me, non è da considerarsi un supporter del software libero. Il suo bilancio è in negativo. Non sto dicendo che debba morire bruciato o che non debba usare linux, ma solo che forse è un po’ un sognatore, che crede che il mondo cambi in base a quello che pensa e non in base a quello che fa.
          E’ triste, ma è così. In molti pagano soldi a MS, che ne usa una parte per fare l’esatto contrario di quello che fa il software libero, e non danno alcun contributo tangibile a migliorare linux.
          Una cosa importantissima è cominciare a spezzare questo sistema della windows-tax e, quanto meno, smettere di pagare MS. Si può decidere di farlo in ogni momento.

          • GNAM

            > Io uso linux per questioni morali e ideologiche, che considero tutt’altro che cavolate. Mi frega ben poco di come va tecnologicamente rispetto ad altri sistemi non liberi
            YAWN

          • Ciccio

            non essere offuscati da un ideale non significa non perseguirne uno… intendo semplicemente che è necessario tener sempre vivo un lume di ragione, altrimenti è facile scadere nel fanatismo.
            tu dici che non te ne importa di come va rispetto ad altri sistemi non liberi, quindi useresti linux a prescindere solo per quello che rappresenta. questa secondo me è una delle peggiori cose che un utente di software libero possa fare: fregarsene dello sviluppo. infatti è uno dei tenti motivi che ne frena il successo rispetto al closed source. i soldi e le donazioni sono poca cosa rispetto all’apporto di idee nuove e i contributi degli sviluppatori che cercano davvero di migliorare tutto ogni giorno.
            qui stiamo parlando di sistemi operativi e questi devono essere funzionali, devono produrre, altrimenti non avranno mai successo. non puoi aspettarti che la genti si affidi esclusivamente all’etica per mandare avanti la propria azienda o svolgere i compiti quotidiani. l’aspetto ideologico è una cosa tua privata che se c’è non guasta ma l’obiettivo primario deve sempre essere il miglioramento tecnologico in questo campo, il resto fa parte della filosofia. infatti Stallman è più che altro un filosofo e ti dico anche che sono certo abbia fatto la cosa migliore, di fronte a uno scetticismo unilaterale la cosa migliore era contrapporre un’ideologia estrema di software libero. non condividerò mai a pieno le sue idee, ma penso che un personaggio come lui sia fondamentale per far entrare nella testa della gente un nuovo modo di concepire il software che sia quanto meno ‘alternativo’, non necessariamente ‘sostitutivo’.
            io sono sempre stato “un uomo di scienza” [cit. lost] (lol) e questioni come religione, etica e morale non hanno mai influito sul mio giudizio in qualsiasi campo. considero tutti questi aspetti prettamente soggettivi e strettamente relativi al periodo storico in cui vengono considerati, quindi del tutto aleatori e privi di senso pratico.
            se chi usa linux persegue anche gli ideali che ci sono dietro il movimento della FSF benvenga per lui, ma prescindere dagli aspetti pratici tecnologici ed economici costringendoci a degli stupidi paraocchi dettati dalle idee è un errore madornale! per quanto tu ne possa dire di tutti i sistemi chiusi e dell’economia che li regola, alla fine non potrai mai prescindervi, infatti fai donazioni al software libero… imprese come Canonical non sono mica ragazzacci che fanno beneficienza! sono società, imprese, associazioni che per campare hanno bisogno di fondi. tutto al mondo è regolato dall’economia e il software libero non può prescindere da questa regola fondamentale! ti sei mai chiesto perché una domanda che viene posta a quasi tutti i meeting di Stallman sia “come si può guadagnare dal software libero”?
            io non sono contro gli ideali, sicuramente hanno un valore esclusivamente soggettivo, quindi, che tu lo voglia o no, interessano solo a te e quelli che la pensano come te (e non dico che io non sia tra questi…), a tutti gli altri interessa l’aspetto pratico e se cominciamo a disinteressarcene puoi dire addio anche tutti i tuoi ideali!

          • Andrea R

            Guarda l’open source lo capisco discretamente dal punto di vista economico. Ho studiato due anni ad economia e ora sono alla fine di informatica. L’open source è l’unico modo con cui l’umanità possa costruire grosse infrastrutture informatiche in futuro. E’ il metodo di sviluppo che più concilia capitalismo e software.
            Nel globale il ragionamento etico è anche scientifico. Si tratta di massimizzare il benessere e la tecnologia. Per questo voglio spingere e contribuire al software libero e desidero lavorare nell’open source.
            Nel personale invece guardo le mie libertà e ciò che sento giusto. Se linux fosse uno schifo, passerei ad un altro sistema libero.
            Nel concreto più che installare linux a destra e a manca, fare donazioni, postare bachi, tenere dei corsi e aiutare utenti, non so che fare.
            Che ruolo ha in concreto un “uomo di scienza” in queste cose? Farsi i cazzi suoi?

          • Ciccio

            @Andrea R
            se un uomo di scienza si facesse i cazzi suoi non potrebbe mai essere tale!
            diciamo che forse la mia visione è prettamente basata sui fatti che non possono trascurare il benessere degli utenti, ma hanno decisamente poco a che vedere con la corrente filosofico-moralista contemporanea. sarebbe stupendo un mondo senza guerre, né ladri, né inquinamento, né economia, ma la realtà è equilibrio tra queste cose e i loro opposti e non possiamo prescindervi, pertanto le scelte devono costituire il miglior compromesso e gli estremi servono a dare un idea verso cosa scegliere di far tendere i propri sforzi. in pratica stiamo dicendo la stessa cosa!
            a questo punto però direi di chiudere l’OT, prima di finire a parlare di filosofia… non che la cosa non mi faccia piacere…

          • Andrea R

            Io considero l’etica molto legata alla realtà ed al benessere della gente. Non credo che i valori derivino da altro, se non dalla realtà, che va capita logicamente. Per me è proprio l’aver capito i limiti del nostro sistema economico, specialmente riguardo al software, che mi fa avere delle posizioni nette. Ed è grazie a posizioni nette, di gente che non ha paura di pensare qualcosa diversa da tutti gli altri, che la realtà cambia.
            Probabilmente ragioniamo in modo simile, ma partiamo da premesse diverse. Devo dire che non capisco in che maniera sostieni di migliorare Linux ed il sw libero, se gli utenti continuano a pagare MS. Però in effetti è OT.
            Tuttavia volevo consigliarti di guardare dei documentari che ragionano in modo molto scientifico, in termini di cause ed effetti dei problemi del nostro mondo. Sono la cosa migliore che ho mai scaricato dalla rete, da quando esiste: http://www.zeitgeistmovie.com/
            Io non ci guadagno nulla, solo mi sembra che tu sia tra quei pochi che hanno l’approccio mentale per capirli.

          • Ciccio

            d’accordissimo con la frase “è grazie a posizioni nette, di gente che non ha paura di pensare qualcosa diversa da tutti gli altri, che la realtà cambia”, solo che al mondo c’è poca gente così e quasi in nessun caso ha pienamente ragione su quello che propone. come ho già detto sono modelli a cui tendere e da cui essere ispirati. la realtà infatti cambia ma mai esattamente come volevano loro…
            io penso che Linux e il software libero, per migliorare, abbiano bisogno di qualcuno che comandi. potremmo parlarne giorni di questa cosa, ma il succo è che si tratta di un prodotto, la qualità è già superlativa, quello che manca è la corretta distribuzione, il marketing. per rendere questo prodotto di successo ci vuole qualcuno dietro che sappia dirigere il mercato anche con scelte non sempre condivise dagli utenti più ‘anziani’. l’esempio di ubuntu su tutte le altre distro è lampante! in questo modo arriva successo, popolarità e si tolgono anche un sacco di soldi a microsoft, ma finchè alla massa non proponi nulla di pronto e funzionale il successo ce lo sognamo.
            Zeitgeist lo conosco, ho visto entrambi i film e attendo con ansia il prossimo. infatti devo dire che hanno contribuito notevolmente alla formazione del mio pensiero attuale insieme a tanta altra roba. non è né pessimismo, né nichilismo, solo una presa di coscienza che il mondo è una merda, ma questa può sempre essere ‘spalata’ per quanto possa essere tanta, quindi rimbocchiamoci le maniche!

          • gyanny

            vediamo, tu e stallman dove lo fate girare linux? non facciamo gli struzzi ipocriti per favore. tu linux lo fai girare su macchine costruite da multinazionali che a microsoft hanno ben poco da invidiare in termini morali. però va bene. invece chi usa prodotti microsoft è moralmente da condannare.
            a me sembra tanto ipocrita questo ragionamento.

          • Nedanfor

            A me non sembra ipocrita… Presente la differenza tra hardware e software? Presente la Microsoft dalla sua nascita ad oggi? (Se tu l’avessi presente non so come potresti dire che è uguale alle altre aziende, ci sono non poche differenze).
            PS. Presente il codice proprietario? Io lo rifiuto perché per me ciò che è sul mio computer è mio. Non accetto le licenze che non ritengo giuste (o che ritengo potrei violare). Detto questo, Stallman la pensa come me, e pensa che le persone non sanno che ciò che è nel loro computer non è loro ;) Hai fatto una brutta figura a tirarlo in mezzo senza alcun motivo, a mio avviso.

          • Frafra

            Secondo me tu non hai mai sentito/letto cosa dice Stallman. Il suo penserio si può riassumere così: il software libero è meglio per una questione di libertà. Per questo motivo, quando si può scegliere tra un software chiuso e uno libero, sarebbe meglio optare per quello libero.
            Io la penso nello stesso modo, e provo a scegliere quei produttori che mi danno maggiore libertà, dove ovviamente esiste possibilità di scelta.
            Dove sta l’ipocrisia o l’estremismo in queste affermazioni?

          • Andrea R

            Stallman lo fa girare su un portatilino MIPS di una ditta cinese con BIOS aperto.
            Io non sono altrettanto perfetto, ma cerco, con l’impegno che riesco a produrre, di evitare di dare soldi alle multinazionali “malefiche”. In effetti solo sul software riesco ad essere quasi irreprensibile. Su tutto il resto, ci provo, secondo le mie conoscenze e possibilità.
            Ad esempio prendo l’autobus quando posso per non bruciare benzina (che aziendine simpatiche ce la vendono). Ma ogni tanto guido la macchina e ho anche il piede pesante.
            Ci sono delle sfumature. Non si può essere perfetti, ma si DEVE provare ad avvicinarsi.

  11. gyanny

    @ Nedanfor
    no dimmela te la differenza!
    che differenza passa fra chi commette un furto con scasso e chi invece commette un furto con destrezza?
    queste sono ipocrisie belle e buone
    chiudo.

    • Nedanfor

      Ce n’è, in realtà. Uno è opportunistico e uno è premeditato, è decisamente molto relativo comunque. Detto questo, non la vedo come te. Quanto meno nell’hardware ci sono oligopoli e non monopoli, quindi ho più libertà di scelta… E sto aspettando dei portatili ARM. Purtroppo l’hardware alternativo è difficile da trovare ancora, di software alternativo ce n’è a pacchi.
      PS. Lo zucchero se posso lo compro al commercio equo e solidale ma quando non ne ho la possibilità non ne faccio un dramma. Se fosse possibile trovarne allo stesso prezzo (o addirittura a costo inferiore) e con la stessa disponibilità (o anche maggiore) troverei sbagliato non comprarlo, tu no?

      • Frafra

        E’ confortante sentire persone parlare, oltre delle (pur interessantissime) valutazioni meramente tecniche ed economiche, anche di etica, libertà e solidarietà :)

  12. Claudio

    Condivido le motivazioni per cui è opportuno cercare di non dare soldi a MS ma non capisco il motivo per cui si debbano regalare a questi carissimi opportunisti. I prezzi delle società elencate sono semplicemente ridicoli. Se si vuole contribuire allo sviluppo di software libero allora è meglio comprare un Acer installarci la distribuzione Linux preferita e poi fare una donazione di 200 euro ad uno dei tanti progetti al riguardo. Si risparmierebbe comunque qualcosa. Per quanto riguarda l’assistenza io sono un felicissimo possessore di un pc Fujitsu-Siemens. L’ho comprato alcuni anni fà con XP preinstallato. Dopi sei o sette mesi ebbi un problema hardware e il pc smise di funzionare. Chiamata l’assistenza, dopo due giorni si è presentato un tecnico a casa e mi ha sostituito scheda madre e per sicurezza pure il processore senza l’esborso di un quattrino. Semplicemente fantasstico. Ora che sono passati degli anni il PC funziona ancora a meraviglia con su installata una potente Debian Sid. Questo per dire che ci sono produttori di PC con un servizio di assistenza serio. Fujitsu non ha in listino computers con Linux preinstallato ma supporta RedHat e Suse ed alcuni suoi computers sono certificati da queste società per la piena compatibilità con Linux.

    • Frafra

      Buono a sapersi! Raramente fanno assistenza di questo tipo. Comunque si, una bella donazione a qualche bel progetto non fa sicuramente male ;)

    • Andrea R

      Hai ragione, sono cari, anche se solitamente di qualità superiore ad Acer e HP. La situazione è ancora una merda. Nessuno dice il contrario.
      Il motivo è semplice però: le pratiche commerciali di MS. Se il mercato fosse libero sarebbe facilissimo prendere un portatile senza sistema operativo. Dovrebbe essere l’antitrust a intervenire, mica noi utenti linux. Però bisogna essere la scintilla di un cambiamento e dire no, io non pago MS perchè voglio usare linux.
      PS: io invece sul mio corrente portatile ho fatto un ottimo affare facendomi togliere winblows.

      • gyanny

        condivido in toto la tua analisi, in più, aggiungerei nella lista dei cattivi anche i produttori hardware, che non sono da meno di microsoft, in quanto a pratiche scorrette legalizzate dalle lobbie di varia natura, le quali operano nelle stanze dei bottoni di tutti i paesi.
        questi signori potrebbero farsi delle loro distro basate su linux totalmente compatibili con l’hardware che producono, e installarlo nei prodotti che rilasciano sul mercato. ma no. non fanno un cazzo. non c’è nessuna differenza tra quello che fa microsoft e quello che fanno i produttori hardware. è la stessa cosa.

        • Nedanfor

          Diciamo che sono d’accordo ma i produttori hanno pratiche scorrette per diverse concause. Windows è il sistema operativo di quasi il 90% delle persone al globo. Tu, Acer/HP/Dell, hai bisogno di licenze a prezzi stracciati. Microsoft ti offre un contratto con prezzi ultra-convenienti ma ti impone di non supportare Linux/non preinstallarlo. Che fai?
          Premetto, fa schifo tanto a me quanto a te, ma il mercato è sottoposto a condizionamenti economici incredibili… Che i produttori di hardware non siano dei santi si sapeva già, ma credi veramente che non supportino Linux perché gli sta antipatico? Molte di quelle aziende schifose finanziano Linux, anche in grandi quantità.

          • Andrea R

            Comunque sappiate che queste pratiche non sono ammesse dalla legge. Non lo è la vendita in bundle:
            ad economia ti fanno l’esempio di come se ti vendono insieme due prodotti, il prezzo del bundle è maggiore di quello che sarebbe la somma dei prezzi dei prodotti se fossero venduti singolarmente. Quindi è una cosa assolutamente risaputa da chi ne sa un minimo di economia.
            La scusa è che non si tratta di bundle, perchè un computer non gira senza so, ma sappiamo che è un po’ una cazzata.
            Poi la licenza stessa OEM, che ti vieta di rivendere quel che acquisti è contraria alla libera concorrenza. Infatti MS riesce a fare prezzi diversi a produttori diversi. In un mercato concorrenziale se MS non mi vuole vendere direttamente, io acquisto da qualcun altro. Se tutti i distributori di benzina del mio paese non mi vendessero più, ci manderei un amico con le taniche, senza fare nulla di illegale.
            Grazie a questo MS tiene per le palle i produttori. Poi ricordiamo anche che Intel è sempre stata complice nello stabilire il monopolio.
            Probabilmente quelle clausole del contratto di licenza che ti impediscono di rivendere una licenza OEM non solo valide.
            Probabilmente l’accettazione stessa del contratto, in quanto successiva al pagamento, non è legalmente vincolante.
            La combo che hanno messo in piedi con due pratiche anticoncorrenziali è spettacolare per il cliente finale: loro mi vendono windows in bundle, io non posso rivenderlo.
            Il quadro più grande che ne risulta è però agghiacciante. Significa che nessun paese al mondo si permette di alzare la testa e imporre a MS dei comportamenti non lesivi del libero mercato. E’ un potere impressionante quello hanno raggiunto.
            Da questo si capisce anche perchè bill gates debba fare una fondazione multimiliardaria per farsi vedere come filantropo, quando in realtà è uno spregevole alla testa di un’organizzazione che fa lobbismo e corruzione su scala mondiale. Fondazione tra l’altro, che l’ultima volta che ho controllato era addirittura in attivo.
            I produttori di hw vanno considerati uno per uno e forse aggiunti alla lista dei cattivi, ma MS è sicuramente molto più in alto nella classifica. Almeno nella zona dei produttori di petrolio e forse sotto solo alle banche.

          • Ciccio

            in realtà il bundle serve alle imprese proprio per rilanciare la vendita di prodotti con poco successo che quindi accorpano a prodotti già abbastanza conosciuti e diffusi scegliendo un prezzo mai troppo basso per tenere alto il valore del bene e allo stesso tempo minore del prezzo complessivo dei due prodotti venduti singolarmente, altrimenti anche il bundle rimarrebbe invenduto.
            per quanto riguarda il potere di microsoft nella vendita in bundle del suo prodotto con la maggior parte dei pc in commercio penso sia dovuta al valore reale del prodotto che rende disponibile, ovvero, l’antitrust, considera che le versioni OEM siano abbastanza scadenti da comportare l’acquisto di un ulteriore OS da parte dei consumatori nella maggior parte dei casi. in ogni caso sono d’accordo sulla lesività del mercato, hanno imposto la scelta del browser, che trovo una cosa assurda, e le cose serie le lasciano andare in malora…
            tutte le imprese hanno come obiettivo primario la massimizzazione del profitto, che si produca spazzolini da denti o testate nucleari lo scopo è sempre lo stesso. fare bene questo lavoro è praticamente impossibile senza pestare i piedi a nessuno, ancora peggio quando l’impresa è quotata in borsa e deve dar retta ai sui azionisti. il tutto si traduce in un ammasso di avvoltoi pronti a prendere tutto l’accaparrabile da qualsiasi situazione favorevole senza farsi scrupoli. questo ovviamente deve essere coperto in qualche modo e quindi si vedono spuntare le varie fondazioni di aiuti umanitari che devono colpire l’utente nascondendo tutto quello che in realtà c’è dietro. lo stesso discorso vale per microsoft come per apple, IBM, quelli che inscatolano tonno, quelli che fanno la copertura pelosa delle palline da tennis, tutti insomma! per quanto mi riguarda non esiste una classifica perché, se esistesse, sarebbe orizzontale…

          • Andrea R

            Guarda che stai semplificando. Il prezzo di vendita può essere inferiore ai prezzi delle componenti, ma è usato per accaparrare clienti che non avrebbero comprato. Clienti che avrebbero richiesto di abbassare i prezzi per essere raggiunti.
            Il bundle cattura parte del surplus del consumatore facendo sì che egli paghi di più di quanto pagherebbe se non ci fosse. Certo ci sono da fare un sacco di considerazioni, ma se vuoi approfondire ti leggi un testo di microeconomia. Non è una cosa immediata da capire, ma è così.
            Nel caso di MS poi questa tecnica è usata in combinazione con particolarità della licenza e amplifica ancora di più gli effetti. Senza la vendita in bundle windows costerebbe di meno. L’hardware non so, forse un pochino, ma windows di sicuro.

          • Ciccio

            ora non ti sto capendo… il bundle serve a coprire parte del surplus per il venditore che, in questo modo, riesce a vendere un prodotto che altrimenti non avrebbe venduto. sono abbastanza certo di questa cosa perché l’ho raccontata recentemente proprio a un esame di economia. ma anche ragionando per logica ci si arriva: se io non riesco a vendere un prodotto X a un prezzo A lo accorpo a un prodotto Y venduto a un prezzo B, già conosciuto e con discreto successo e vendo il bundle a un prezzo A+B-C accaparrandomi tutti quegli acquirenti il cui prezzo di riserva era inferiore ad A o B o entrambi ma che rientra in A+B-C.
            Microsoft lo fa manovrando più che altro sulla gestione delle licenze e il lock-in.

          • Gabriele

            Anche secondo me è così, diciamo che la cosa di microsoft è un’imposizione. Certo alle case che vendono desktop alla fine conviene anche perchè microsoft è uno standard de-facto.
            D’altro canto la situazione a mio avviso potrebbe cambiare. Apple va molto di moda, e gradulamente il computer si sta spostando su Internet la situazione è ancora ancora vivibile. Google è ancora il campione di internet, e grazie al cielo promuove e utilizza l’open source alla grande. Purtroppo c’è facebook che se la intende con Microsoft, anche se non so fino a che punto si può spingere.
            La microsoft potrebbe benissimo affondare con il desktop, e non ci resta che sperare che la battaglia sui cellulari se proprio qualcuno la deve vincere la vinca symbian o android!

          • Andrea R

            E’ una magra consolazione. Ogni impero prima o poi cade.
            Intanto MS ha portato via profitti inauditi per 20 anni. Bill gates si è già pure ritirato e vivrà il resto dei suoi giorni con una ricchezza che è probabilmente pari a quella di un piccolo stato del terzo mondo.
            Ben venga la concorrenza di Apple, ma è pure peggio di MS, su scala inferiore. Se il desktop si deve salvare l’unica speranza è Linux, perchè grazie alla GPL non ci possono essere monopoli.

          • Claudio

            @Ciccio
            “se io non riesco a vendere un prodotto X a un prezzo A lo accorpo a un prodotto Y venduto a un prezzo B, già conosciuto e con discreto successo e vendo il bundle a un prezzo A+B-C accaparrandomi tutti quegli acquirenti il cui prezzo di riserva era inferiore ad A o B o entrambi ma che rientra in A+B-C”
            scusa la mia ignoranza in materia ma a cosa si riferisce C?

          • Ciccio

            A B e C sono variabili tra loro distinte, facciamo finta che X viene venduto a 60€ e Y a 130€ quindi A+B = 190€. se l’impresa crea un bundle con i prodotti X e Y dovrà venderlo a meno di 190€ per dargli un minimo di senso e far si che una parte degli acquirenti che non compravano X a 60€ e una parte di quelli che non compravano Y a 130€ ora siano invogliati a prendere sia X che Y a un prezzo minore. pertanto deve sottrarre una certa quantità C al totale di 190€ che viene fissata in base a un sacco di fattori che per spiegarli non basta un libro di 200 pagine… facciamo finta che C=50€, quindi il prezzo del bundle diventa 60+130-50=140€.

          • Claudio

            grazie, ora è chiaro, non avevo letto il tuo post precedente da cui si poteva desumenre a cosa si riferiva C. Devo dire che la penso esattamente come te su una economia globale che si comporta come una zecca sulla pelle di un gatto. Però è davvero difficile difendersi da questi maledetti perchè il comportamento illecito e criminale è ormai diffuso a tutti i livelli. Ho visto tmpo addietro il sevizio di Report sugli inscatolatori di tonno ed ora non mangio piu tonno. Mi è arrivata una mail sul contenuto di diversi prodotti di grandi marche alimenatri che conterrebbero metalli pesanti e sono ndato in paranoia perchè alcuni li mangiavo. Sui petrolieri e le banche mi viene il vomito solo a pensarci per loro reintrodurrei la pena di morte. Hai proprio ragione, è una lunga lunghissima classifica orizzontale.

          • Ciccio

            no, difendersi è impossibile, a meno di non avere le risorse per produrre tutto autonomamente. forse anche l’atteggiamento di non consumare più del tutto prodotti che si scopre essere potenzialmente nocivi non fa altro che danneggiarci ulteriormente. se ci pensi bene una cosa del genere porta ulteriore disagio causato dalla rinuncia appunto, oltre che dal vedere che gli altri se ne sbattono. se poi tieni conto anche che, praticamente qualsiasi prodotto nasconde segreti che se svelati ti fanno accapponare la pelle, allora non dovresti comprare né consumare più nulla, dovremmo fare come quello zuzzurellone indù che afferma di potersi nutrire esclusivamente di energia solare…
            penso che la cosa migliore sia moderare tutto. ridurre i consumi di ciò che sappiamo essere ‘negativo’ e sperare di non avere mai problemi, anche perché di più non è dato fare a noi comuni mortali.
            quando penso a queste cose mi torna sempre in mente la saggezza dei nostri avi: beata ignoranza!

          • Andrea R

            Boh visto che la verità non è democratica (il problema del web), devo fare il classico esempio della vendita in bundle.
            Due consumatori: A e B. Due prodotti: X e Y.
            Disponibilità a pagare di A: X = 6000, Y = 4000.
            Disponibilità a pagare di B: X = 4000, Y = 6000.
            Scenario non bundle:
            Prodotto – Prezzo – Ricavi totali
            X – 4000 – 8000
            X – 6000 – 6000
            Y è uguale. La scelta più conveniente risulta vendere X e Y a 4000. Il ricavo totale è 16000.
            Scenario bundle:
            X+Y – 8000 – 16000
            X+Y – 12000 – 0
            X+Y – 10000 – 20000
            La scelta più conveniente è di vendere il bundle a 10000, ovvero X e Y a 5000 l’uno. Senza il bundle il surplus del consumatore era di 2000, ora è di 0.
            Il caso di bundle e non bundle insieme, quello su cui da lezione Ciccio senza sapere, è particolare e più complesso, ma nel caso di Microsoft porta precisamente a un maggiore guadagno per l’azienda, ovvero ad un prezzo più alto di windows.
            Non ci vuole neanche poi tanto a capire che se non ci fosse la licenza OEM, ma solo quella normale, questa avrebbe un prezzo molto più simile alla licenza OEM. Forse anche inferiore.
            Questo, Ciccio, alla MS lo sanno bene e io spero lo possiate capire anche senza che debba fare un esempio con i numerini.
            PS: l’uomo di scienza deve per prima cosa essere consapevole dei limiti del suo sapere e parlare poco, solo di quello che sa appunto in maniera scientifica e dimostrabile. Altrimenti è un tuttologo opinionista con troppo tempo libero.
            Io infatti ho seguito questo thread perchè è un argomento che mi interessa e su cui sono preparato, ma è la prima volta che lo faccio (ed è anche troppo faticoso).
            Ciao a tutti.

          • Ciccio

            ok, ok, non ti scaldare, hai fonti per la questione del bundle? io sono ancora convinto della mia tesi e lo è anche la mia prof di economia… ora a meno che lei non sia una schiappa nella materia che insegna allora qui c’è qualcosa che non va.
            io comunque non parlavo del caso di bundle e non bundle insieme, sono rarissimi i casi in cui le imprese decidono di tenere in vendita i prodotti sia dentro che fuori il bundle, il mio era più un discorso generale.
            Non capisco la questione delle licenze OEM, cosa obbliga l’impresa a eguagliare il prezzo delle licenze a quello delle OEM nel caso queste non ci fossero. per quanto ne so io il prezzo viene calcolato in base a numerosi fattori, e dipende anche dai concorrenti presenti nel mercato se deve essere maggiore o minore di una data soglia. cosa ti fa pensare che il prezzo delle licenze debba perforza conformarsi a quello delle OEM? dai agli altri del “tuttologo opinionista” però tu non fai nulla di diverso… non puoi scaldarti così solo perché ti viene contraddetta una teoria con una altrettanto anttendibile!

          • Andrea R

            Se non sei ancora convinto. Pensaci, stampa l’esempio e vai dalla prof, se sei interessato.
            Ho fonti? Innanzitutto è un modello minimale che si verifica immediatamente. E’ progettato per capire. Più semplice di così non si può proprio fare.
            Seconda cosa è un esempio che c’è sicuramente in ogni libro universitario di microeconomia o economia pubblica o istituzioni di economia a seconda del nome che danno al corso.
            Certo è richiesta qualche conoscenza propedeutica.
            Non capisci perchè i prezzi sarebbero più bassi senza il bundle? Metti X = computer e Y = sistema operativo nell’esempio mio. E’ un modello minimale fatto apposta per capire.
            I mille fattori contingenti della realtà ti ingannano e non ti fanno vedere quali sono le forze che agiscono nel mercato. Nel tuo esempio hai preso dei prezzi dei prodotti e li hai sommati. Quindi ho assunto che stavi parlando di prodotti che sono venduti sia in bundle che non. Altrimenti non puoi parlare di un prezzo per il prodotto, se non quello a cui viene venduto. Non c’è un prezzo per un prodotto che non viene venduto.
            Infatti cominci dicendo che l’impresa “non riesce a vendere un prodotto X a un prezzo A”. Il che vuol dire che A è già un prezzo più alto di quello di equilibrio. Senza il bundle, per vendere A, l’impresa dovrebbe abbassarne il prezzo. Ecco spiegato l’arcano del perchè senza i bundle i prezzi sono più alti!
            Quindi la tua “teoria, altrettanto attendibile” non è neanche consistente internamente. Parte da presupposti sballati ed è dovuta al fatto che parli di mercato quando in realtà ragioni su un attore per volta. Questo alla lunga mi fa scaldare.

          • Ciccio

            io dico che ti scaldi solo perché non ci stiamo capendo. io ho detto esattamente che i prezzi senza bundle sono più alti e non è un arcano!
            non si tratta di “una mia teoria”, io non sono un economista quindi l’ho presa a prestito dai libri di testo. non so tu di cosa stia discutendo ma sembra che stai confutando tesi che non ho scritto io…
            il succo alla fine è che se un produttore non riesce a vendere un prodotto come vorrebbe allora lo accorpa in bundle a uno con maggiore successo accaparrandosi qualche acquirente in più che prima non avrebbe acquistato uno dei due prodotti singolarmente. senza scendere nei dettagli sei d’accordo o no con questa affermazione? se per te nemmeno questo è corretto allora partiamo proprio da letterature diverse e inconfrontabili.
            P.S.: in ogni caso il tuo scenario non riesco proprio a capirlo… i ricavi totali da cosa li fai derivare? immagino stia applicando la teoria dei giochi ma così non si capisce niente!

          • Ciccio

            ascolta se ti va di scherzare ok però poi non te ne uscire con stupide scenate… so cosa è il ricavo, è la strategia del gioco che non si capisce!

          • Andrea R

            Hai detto che non capivi come calcolavo il ricavo totale e te l’ho scritto. Non stavo mica scherzando.

      • gyanny

        a conferma del fatto che ci sono i mezzi e le risorse tecniche e umane. manca solo la volontà “politica” di innescare il meccanismo. chissà forse prima o dopo…

    • Ciccio

      ora che ci penso forse potrebbe interessarvi anche un’iniziativa portata avanti da un mio amico dalle mie parti (provincia di Bari). fa parte di un progetto promosso dalla Regione Puglia, Bolenti Spiriti, e fanno principalmente 3 cose:
      – recuperano computer dimessi da scuole, aziende o enti pubblici;
      – li riparano e rigenerano facendoli tornare come nuovi e installandovi su una distro linux, generalmente ubuntu;
      – li rivendono, o a volte regalano, ai privati a prezzi stracciati!
      Li trovate su http://www.rehardwareing.com/ e sono anche su facebook, spero di aver fatto segnalazione gradita.

  13. nickq

    Apprezzo l’iniziativa e ovviamente apprezzo linux, ma per quanto mi riguarda continuerò ad acquistare i laptop con windows in bundle. Ritengo che la versione oem di windows abbia un prezzo relativamente vantaggioso (ovvero, windows costa sempre tanto, ma così lo si paga meno). Non disquisisco sulla versione, perché con una home premium (credo sia la più diffusa nei laptop) faccio girare tutti gli applicativi che mi servono.
    Se le esigenze di un utente si riducono a navigazione/email/chat/social-network/suite office/fotografie va bene qualunque so e che sia windows o linux o macosx sono solo scelte personali. Per me, che faccio il sistemista, “due so is megl che uan” (un “Bravo!” a chi trova la versione per linux dei client di HP Data Protector o Checkpoint SmartConsole o NetScout SnifferAnalysis o i tool HP e EMC che richiedono Internet Explorer per funzionare degnamente).
    Per linux ho sempre preferito dual-boot e partizioni dedicate (anche se è limitante, perché non puoi usare contemporaneamente i due so), ma anche virtualizzato (se con seven) sarebbe da prendere in considerazione (lo è anche l’opposto, cioé seven virtualizzato su linux, la mia workstation al lavoro è configurata così).
    @Daniele: quoto la tua “trollata del giorno”: ha rotto abbastanza le palle! :D
    @Nefandor: non ho capito se quella del ricatto di MS verso i produttore HW è una tua congettura o l’hai letto da qualche parte… spiegheresti?

    • Nedanfor

      No problem, capita di invertire due lettere ;)
      Dunque, non ritrovo fonti al volo, comunque sono pratiche commerciali normalissime… se non ci sono monopoli. Se tu firmassi un contratto con me per cui io dovrei essere il tuo unico fornitore d’assistenza informatica per ogni computer/laptop/etc. e se, in cambio di questa ‘esclusiva’, ti offrissi uno sconto sarebbe normale concorrenza. Se un’azienda che fa il 90% delle assistenze al mondo facendo una cosa del genere facesse contratti simili con tutti i più grandi ‘ridistributori di assistenza’ sarebbe ancora giusto?
      I vari antitrust hanno multato/stanno per multare Intel per questo (ha impedito la normale concorrenza abusando della sua posizione dominante e danneggiando AMD), ma si parla di Microsoft solo per Media Player ed Internet Explorer. Comunque, tanto per darti un’idea dell’onestà di MS nella concorrenza: http://it.wikipedia.org/wiki/Halloween_Documents

  14. viandante

    Comunque, qui si confonde tutto. Il servizio alla base di un assemblato è completamente diverso rispetto a quello di un prodotto (usa e getta) della grande distribuzione.
    Voi direte: ma anche Dell assembla!
    Sì, ma Dell non è che poi abbia questa vastissima scelta.
    Io vi faccio l’esempio di Santech, conosco la società e chi la gestisce di persona e uso un loro laptop.
    Quello che si paga con Santech (immagino anche con gli altri) è:
    1) Un servizio di qualità. Nel pre e nel post vendita. Se sei indeciso su che cosa comprare, li chiami o mandi un’email e loro sanno dare ottimi consigli. Sono anche corretti, per dire, a me dissero chiaramente che il TV tuner al momento non funzionava su linux, e io non lo misi.
    2) Il post vendita è gestito egregiamente. Arrivano a darti un laptop nuovo se quello venduto fa le bizze. Tra l’altro, il tipo mi diceva che le percentuali di malfunzionamenti erano bassissime (meno del 5%).
    3) 3 anni, dico 3, di garanzia.
    4) Sempre all’avanguardia con l’hardware.
    Sinceramente, per questo tipo di servizio, pagare 100/150 euro in più conviente, perché non compri un prodotto di consumo, ma un prodotto professionale.

    • Nicola

      Si peccato però che quando leggi la lista dei notebook disponibili ci sono sempre prezzi bassi sui 500€, ma loro non scrivono che quella è la cifra per un pc senza processore, senza RAM, senza scheda video senza niente. Poi quando li aggiungi alla configurazione il prezzo schizza a 900€…
      Questa è una cosa che mi da veramente fastidio..

    • Claudio

      tutto vero, 3 anni di garanzia sono una gran cosa cosi come gli interventi in max 48 ore ma ho provato a fare un preventivo ed il prezzo è molto ma molto piu alto di 100/150 rispetto ad un pc di un qualsiasi altro produttore. Ti faccio un esempio:
      SANTECH N56
      Intel core i7-920XM 2.00 GHz
      Ram 4Gb DDR III
      Display 15,6
      Ati Mobility Radeon HD 5870 1 Gb
      Prezzo: € 2463
      Lenovo ThinkPad W701ds
      Intel core i7-920XM 2.00 GHz
      Ram 8Gb DDR III
      Display 17
      nVidia Quadro FX 3800M 1GB
      Prezzo: € 1800
      Come vedi ballano oltre 600 euro, 4 Gb di ram, display piu piccolo e con il Lenovo hai pure Windows 7 Professional che SANTECH si fa pagare qualora lo volessi altri 139 euro.
      Io davvero non capisco, scusate ma mi sembra che in questo modo si gettino via dei soldi.

    • Ciccio

      interessante… però attenzione alla batteria, con quella dotazione si e no arriva a un paio d’ore…
      in ogni caso, trattandosi di un atom n270 secondo me il prezzo è ancora troppo elevato. forse potrebbe cominciare a convenire la versione con modulo 3g integrato per soli 30€ in più.

  15. Pingback:camestres.com » Links for 4/11/2010 - paolo manca's blog

  16. Adriano

    A quanto pare i Koala PC (http://www.koala.it) sono stati i primi PC ad adottare la filosofia del “Piccolo Basso consumo + Linux” ovvero mini PC con Ubuntu Linux preinstallato disponibili in Italia già dal 2007 quando Dell diceva di volerlo fare ma poi sul loro sito vendevano solo con Winsozz.
    Io ho comprato un Koala mini PC con 4 LAN e ci ho fatto un bel firewall con Zeroshell ;-)
    Per dettagli tecnici hanno anche un utilissomo wiki per dimostrare come funzionano i loto Koala PC con varie configurazioni: http://wiki.koala.it

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
Vai alla barra degli strumenti