Questo il video. Leggete oltre per scoprire cosa ne pensate.
Sapete già che Ubuntu Unity è un’interfaccia minimale che Canonical sta sviluppando per uccidere GNOME Shell per fornire un ambiente molto leggero su dispositivi con schermo ridotto e magari a schermo tattile, quali tablet. Con “Unity Luncher” si intende quella parte dell’interfaccia a forma di barra laterale, che somiglia un po’ ad una dock di iOS ma ovviamente meglio (o ovviamente peggio, dipende da quale parte dell’esperienza utente voi stiate).
Il video che vedete in apertura mostra lo stato dello sviluppo di Unity e di Unity Launcher. È un video ufficiosamente ufficiale1 che è stato diffuso a partire da Canonical Design, un sito che fino a qualche mese fa chiunque avrebbe snobbato, e invece adesso tutti guardano con rispetto e quasi timore ai nuovi contenuti che ne usciranno fuori.
Ecco le vostre impressioni su Ubuntu Unity Launcher
Una prima occhiata al “desktop” così come appare nel video non comporterà alcuna particolare reazione: in fondo avete già visto più di una volta Unity su pollycoke: uno sfondo pulito; una barra superiore che rimpiazza il classico pannello di GNOME con menu, applet e area di notifica; infine la barra laterale il cui design è stato appena presentato da Canonical e che adesso state giudicando.
Gli elementi di novità della barra, che da ora in poi chiameremo per comodità: “Canonical’s Ubuntu Unity Launcher“, sono un pulsante in basso a sinistra che servirà per passare a Windows in contesto dual boot; un pulsante “+” che suggerisce la presenza di più icone; una nuova sistemazione delle icone a soffietto. Luca Ferretti vi dirà che non hanno intenzione di tradurla come “fisarmonica” altrimenti sarete costretti a fare un fork.
Ovviamente non vi piace troppo il pulsante “passa a Windows”, anche se appunto sarà visibile esclusivamente in un contesto di dual boot, in cui potrebbe essere comodo per gli utenti alle prime armi. Non siete contrari per partito preso alla sua presenza, è solo che non pensate che che dovrebbe avere una posizione così importante nel contesto dell’interfaccia e che un posto migliore sarebbe nel dialogo di spegnimento, con una opzione “Passa a Windows, vaffanculo” oltre alle solite “Spegni”, “Iberna”, “Dire”, “Fare”, “Baciare” ecc… Ma comunque è solo un piccolo dettaglio, in fin dei conti.
Quel che si presta ad attirare più attenzioni è ovviamente il posizionamento dinamico delle icone all’interno della “Canonical’s Ubuntu Unity Launcher“. All’avvio ne vengono mostrate poche, le più utilizzate (Zeitgeist?), poi anche le altre, corrispondenti alle applicazioni installate. La vostra impressione è che seppure in qualche modo l’ispirazione di iOS sia molto evidente, è stato accuratamente evitato di posizionare le icone delle applicazioni sul desktop e si è preferito lasciare l’intera funzionalità alla “Canonical’s Ubuntu Unity Launcher“. Avete anche pensato che ciò implica in qualche modo che il desktop non sarà morto ma utilizzabile in maniera tradizionale come a tutti noi piace, quale scrivania su cui poggiare la segretaria i documenti.
Quali che siano le motivazioni, in fase di progettazione questa scelta di design avrà certamente portato alla domanda: “E allora come le sistemiamo tutte, in uno spazio così ridotto?“. La risposta è arrivata sottoforma di un simpatico effetto che a sorpresa non è Cover Flow, nel senso che è Cover Flow ma senza le ombre, le rifrazioni e la pornografia di Cover Flow. È stata presentata come disposizione a soffietto. Soffietto vi dico, non fisarmonica. Dal momento che la “Canonical’s Ubuntu Unity Launcher” è pensata per essere usata anche su/con schermi tattili, non c’è alcuna interazione visiva con il mouse, dunque niente effetto genie, fiu… Oddio in realtà c’è un piccolo aumento in luminosità sull’icona.
L’effetto soffietto (e ho detto soffietto) è un’allitterazione di icone2 che permette di scorrerle tutte senza perderle di vista, stringendo quelle più lontane dall’icona attualmente “attiva” (es, l’ultima ad essere cliccata) e vi sembra sufficientemente carino ma non pacchiano, ma non è l’unico: è possibile espandere tutte le icone e scorrerle trascinandole da una parte all’altra. Apprezzate infine anche il modo, per nulla innovativo ma sensato e ben organizzato, in cui le icone possono essere eliminate dalla “Canonical’s Ubuntu Unity Launcher“.
In generale avete l’impressione preliminare che tutto il lavoro svolto su “Canonical’s Ubuntu Unity Launcher”3 sia teso a creare un ambiente “sufficientemente carino ma non pacchiano”.
…e beh io concordo con voi: mi sa che siamo praticamente d’accordo su tutti punti, wow :D