Il tanto atteso LinuxDay 2010 è alle porte! Questo fine settimana ogni LUG, FSUG o altra organizzazione affine proporrà conferenze, dibattiti e incontri nelle principali città d’Italia.
Con rammarico – non avendo ancora preso la decisione di buttare giù la maschera – ho declinato ogni invito a partecipare in qualità di relatore1 ma questo non significa che non supporti la causa, ovviamente!
Come immaginerete infatti, sono sempre disponibile a fare quanto mi è possibile per dare spazio alle iniziative promosse dagli “attivisti” che si muovono ogni giorno – spesso contro tutto e tutti – per portare la gente e le istituzioni a conoscere il software libero in Italia. A questo proposito ho intervistato Luca Ferroni, coordinatore del progetto Dossier Scuola, fondatore di PDP FSUG, membro di FLOSS Marche e Italian Linux Society, da poco consigliere di Assoli, coordinatore di una marea di progetti interessanti e uomo più indaffarato della Terra™. Ne è venuta fuori una chiacchierata2 da non perdere.
felipe: Ciao Luca, presentati a quanti ancora non ti conoscessero
Luca Ferroni: sono Luca Ferroni, noto nei meandri della comunità come fero :) mi piace occuparmi di innovazione sociale: sono Laureato in Informatica e da parecchi anni vivo il mondo associazionistico. Penso che la società di oggi ci offra grandi opportunità di partecipazione e in questo sono assolutamente convinto che il Software Libero e le reti svolgano un ruolo chiave per un miglioramento del nostro modo di vivere e di chi ci sta intorno. Da poco sono imprenditore di BeFair e per portare avanti queste idee in modo più strutturato mi sono affacciato nelle reti di Economia Solidale.
felipe: interessante. in cosa consiste il tuo coinvolgimento con il software libero e in particolare con il linuxday?
Luca Ferroni: mi sono “infiltrato” in varie associazioni perché penso che prerogativa principale di chi vuole portare un cambiamento sia di rimboccarsi le maniche ed entrare a stretto contatto con ciò che esiste già
Ho fondato il gruppo di utenti di Software Libero PDP, partecipo attivamente al FLOSS Marche, ILS ed Assoli di cui sono da poco divenuto consigliere. Per questo Linux Day incentrato sulla scuola ho deciso di assumermi la responsabilità di coordinare la realizzazione del Dossier Scuola, un volume che raccoglie motivazioni, consigli e buone pratiche per l’adozione del Software Libero nella scuola italiana.
felipe: nel breve scambio di email che abbiamo avuto hai accennato alla differenza tra LUG e FSUG, potresti chiarirla?
Luca Ferroni: Nella pratica le differenze tra LUG e FSUG dipendono ovviamente dalle persone che vi partecipano e dalle attività che fanno. Tipicamente possiamo assimilare i due gruppi. Però diciamo che nella sigla, posto che chi ha fondato il gruppo abbia considerato questo aspetto, si può individuare la direzione dei due tipi di gruppo: la meta ultima di un FSUG (Free Software Users Group) è il Software Libero e i suoi principi di libertà, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata. Un LUG (Linux Users Group) invece è più legato al kernel Linux e al sistema operativo GNU/Linux e quindi ha un approccio più tecnologico e di funzionalità invece che di principio. Per capirsi: a noi non interessa che GNU/Linux sia il sistema più diffuso al mondo, interessa che i programmi siano completamente liberi e perciò l’utente finale sia rispettato sempre e comunque, indipendentemente che siano programmi per Pinguino, Diavoletto o Pesce Palla, PDP appunto :) O perché no, che sia un attuale blasonato sistema proprietario o una suite da ufficio che vengano rilasciati in tutte le sue parti come Software Libero. E’ importante non creare spaccature in un mondo cosi frammentato, anche perché non ha senso che esistano: se vai a vedere nel pratico si promuove spessissimo la stessa cosa. Credo di non aver sminuito nessuno con queste frasi.
felipe: veniamo al linuxday e al dossier scuola, è una cosa che mi interessa particolarmente, così come tutti i tentativi di portare il software libero nelle istituzioni. cosa è e a cosa vorrebbe servire il Dossier Scuola?
Luca Ferroni:: Il Dossier Scuola deve servire da prontuario per i docenti e i dirigenti scolastici: a partire da una premessa che intende suggerire come “l’informatica è informazione, ma soprattutto formazione“, le motivazioni servono a capire “perché” è un aspetto che riguarda tutti, e non deve essere delegato agli informatici o ai tecnici, i consigli servono a mostrare il “come fare” a proporre e gestire il cambiamento nella scuola, i programmi servono a mostrare che “le soluzioni ci sono” e ovviamente sono un piccolo sottoinsieme, uno spunto per l’approfondimento, mentre le esperienze e i progetti servono a far vedere che “tanti lo hanno fatto e hanno riscontrato molti benefici“. Da quest’ultima sezione le scuole potranno prendere esempi e contatti con chi ha già trovato una soluzione.
felipe: avete già condotto esperimenti sul campo?
Luca Ferroni: Ce ne sono molti! Ora ne abbiamo ricevuti solo una piccola parte e crediamo che il momento del Linux Day sia un’ottima occasione per aprirsi a ricevere altri contributi. Di applicazione dell’obiettivo del dossier di servire da prontuario ai docenti ne abbiamo ricevuto uno noi a Fabriano :) che abbiamo evoluto la rete di un laboratorio esistente con una soluzione presentata nel Dossier. Altri ci comunicano di aver accennato del Dossier a dirigenti e docenti che si sono dimostrati estremamente interessati, ma sai… quest’ultimo periodo abbiamo lavorato molto per finalizzarne i contenuti (e tu lo sai perché è da un mese che dobbiamo fare questa intervista :) ) e quindi questi ultimi stanno attendendo questa prima tappa del Linux Day per presentarlo in una “prima versione stabile” ;P
felipe: avete ricevuto adesioni, qualcuno ha già adottato il DS?
Luca Ferroni: più che adozione del Dossier Scuola io parlerei di adozione del Software Libero nella scuola. Il Dossier ad oggi lo hanno visto in pochi ma circa una cinquantina di persone hanno contribuito con le proprie esperienze e i propri progetti e ci sono anche esperienze non banali come ad esempio i fantastici esperimenti di cinema e musica di Raffaella Traniello, da cui abbiamo estratto sia un’esperienza che un progetto. Poi delle altre non me la sento di fare un confronto, le abbiamo raccolte da ogni parte d’Italia: Udine al nord, Grosseto e Fabriano al centro, Gela al sud e ce ne sono altre. Per non parlare dei progetti: dai programmi per la lingua italiana e quelli dedicati agli ipovedenti, ai laboratori contenuti in un singolo DVD o ancora alla più “fantascientifica” superficie interattiva a basso costo realizzata con il WiiMote oltre ovviamente alle importanti personalizzazioni dei sistemi GNU/Linux fatti dalle scuole, per le scuole! È stato veramente entusiasmante veder crescere questa sezione del documento: http://www.dossierscuola.it/Sezione4
felipe: quando sarà disponibile il Dossier Scuola?
Luca Ferroni: Sul sito http://www.linuxday.it è disponibile sia la versione stampabile che quella online integrale. Per la stampa abbiamo ritenuto opportuno effettuare alcuni tagli, sia per questione di spazi, ma soprattutto per incentivare alla stampa e rendere il documento più fruibile alla lettura. Abbiamo purtroppo dovuto tagliare parecchi programmi liberi per la scuola, ma siamo anche convinti che quella sezione (la 3) sia più pratica da consultare online, dopo averne assaporato il gusto. Invece per le esperienze ed i progetti abbiamo scelto di non tagliare nessuno, anche per gratificare chi le ha inserite del tempo impiegato. Ciò ci ha fatto indubbiamente molto piacere: abbiamo deciso di includere solamente la parte più immediata delle schede riassuntive in modo da poterne poi approfondire il contenuto online. Il prodotto, lo vedrete, è ben curato nonostante i tempi strettissimi dedicati alla parte grafica ed ha coinvolto Martina Doppio e la scuola Diskos che ringraziamo vivamente per la disponibilità.
felipe: ci sarà una presentazione ufficiale?
Luca Ferroni: Il 23 ottobre, durante il Linux Day, la giornata nazionale di promozione di GNU/Linux e del Software Libero, in molte piazze d’Italia i gruppi locali presenteranno il Dossier Scuola per portarlo a conoscenza delle scuole e delle amministrazioni locali. L’invito ovviamente è di partecipare il 23 ottobre al Linux Day, una giornata fatta dai gruppi locali per tutti: è infatti un evento divulgativo, non rivolto ad informatici, ma a chiunque usa il computer, quindi… praticamente tutti! A conclusione del lavoro, posso guardarmi indietro e dire che abbiamo ottenuto senza ombra di dubbio un risultato importante, che sono convinto sarà solo un punto di partenza per una futura sinergia e quindi maggiore efficacia nella promozione del Software Libero nell’educazione. Sono sincero quando dico che “mi sono venuti i brividi” rileggendo parti del Dossier, il gioco di squadra ha pagato ancora una volta. Non è stato facile, ma il gruppo c’è stato Un grande sforzo è stato fatto per portare avanti il progetto con la massima trasparenza nel tentativo di includere chi si sta occupando di Software Libero e scuola già da anni. Ritengo questo tipo di approccio fondamentale per giustificare le scelte fatte durante il percorso, sia per poterle poi verificare, sia per poter rispondere serenamente alle critiche che vengono fatte una volta concluso il lavoro e che puntualmente si presentano: il lavoro è tutto lì, se avessi voluto rimboccarti le maniche avresti potuto contattarci o vedere direttamente tu stesso di cosa avevamo bisogno. In questo JAGOM, o possiamo dire trac, è stato fondamentale.
felipe: qual è stato il tuo ruolo come coordinatore e come è stato organizzato il lavoro?
Luca Ferroni: Sebbene io sia stato il coordinatore e sicuramente uno dei maggiori contributori del documento, ci tengo a dire che non sarei riuscito ad ottenere un risultato di questo tipo senza i miei più stretti collaboratori: in primis Riccardo che ringrazio per avermi accompagnato costantemente. Con lui ho condiviso vari pomeriggi e perfino un weekend “dossier”. Poi Fab ed Enza, il primo un professore appassionato con un occhio di riguardo per lo stile da adottare, l’altra una bomba esplosiva di grinta e tenacia ancora studentessa al liceo. Ne sono rimasto impressionato quando l’ho conosciuta al convegno “Didattica Aperta” a Verona: da sola aveva attraversato mezza Italia per arrivare lì e presentare la sua voglia di fare, di non stare a guardare passivamente ma di cambiare in meglio ciò che era in suo potere.
Concludo: l’opera è dedicata ai giovani con l’esortazione a fare come Enza, a divenire protagonisti del tempo che stanno vivendo. A dare libero sfogo alla creatività, alla collaborazione, allo spirito di iniziativa, a cercare sempre le risposte alle loro domande senza mai accettare di essere spettatori passivi. Questo è il messaggio del Software Libero, libertà e partecipazione. Un sentito grazie a Luca Menini per essersi dedicato con caparbietà anche quest’anno all’organizzazione del Linux Day: consultate la mappa su http://www.linuxday.it prima di sabato 23 ottobre 2010 e troverete l’evento più comodo per voi.
* * *
Beh da parte di tutti noi un sentito grazie a te Luca, e a tutte le magnifiche persone che hanno lavorato al progetto! Molti pollycokers sono fieri organizzatori o partecipanti, quindi oltre alla discussione sul Dossier Scuola, questo spazio resta a disposizione di tutti voi per promuovere l’evento che si terrà nella vostra città :)
Note all'articolo
- Mi sarebbe piaciuto molto esporre il mio punto di vista e riassumere questi anni da dietro le quinte di pollycoke! Beh sarà per un’altra volta… :) [↩]
- Suddivisa e interrotta in realtà tra Jabber, email, cene, pranzi, moglie, lavaggio piatti, logorrea, impegni vari e ancora altri impegni e durata qualcosa come tre settimane… [↩]
Se qualcuno abita vicino a Savignano Sul Rubicone e d’intorni, (per capirci, Romagna, dove Cesare ha attraversato il rubicone :) Venga a farci un salto. Siamo Qui
Buon linux day a tutti! :)
Parole fottutamente sacrosante! Scusate il termine religioso.
Un grande, non lo conoscevo, quindi grazie per l’intervista.
Il problema non e’ essere il primo , il secondo o il terzo. Il problema e’ che finche rimane un sistema di nicchia risulta’ molto piu’ difficile inserirlo in ambienti come scuole o uffici per i problemi che tutti noi sappiamo quali mancanza driver, programmi, etc… etc…
Quindi uno sforzo per aumentare la base va fatto. E non vedo come questo contraddica la liberta’. Si puo’ essere un sistema usato da molti rimanendo libero a patti di non essere troppo integralisti (es: non supportare i doc perche’ sono figli del diavolo) ^_^
Anche perche’ ricordiamoci: la liberta non e’ solo figlia delle licenze. La liberta’ dipende indirettamente anche da cose come la facilita’ d’uso che permettono l’accesso a tutti e non solo a chi ha il tempo e’ le possibilita’ di coltivare una competenza specifica.
Per me un sistema veramente libero e’ quello che *offre nuove liberta’ alla gente*: quello che aiuta un bambino del terzo mondo a farsi un’istruzione o permette degli imprenditori poveri ma pieni di idee di cominciare un’attivita’ senza essere schiacciati dalle licenze, anche se dentro ha un driver proprietario.
Mentre un sistema che per restare completamente e senza appello “free as freedom” rinunci a questi compiti e si accontenti di stare nei computer di pochi eletti non sara’ mai veramente libero in questa accezione.
Dunque mente aperta in sistema aperto!
Buon linux day a tutti! E’ non molestate i pinguini! ^_^
Non sono molto d’accordo, se non sbaglio se ne era parlato tempo fa. Intendo qui:
Se una scuola o un’ufficio di pubblica amministrazione volessero, potrebbero tranquillamente passare a Gnu/Linux già adesso. Le applicazioni base ci sono, perfino Openoffice che gestisce i .doc tranquillamente. Io credo che il procedimento dovrebbe essere contrario. Se le scuole l’adottano come sistema desktop poi forse a casa – prospettiva a lungo termine – l’adotteranno.
Del bambino del terzo mondo e l’imprenditore pieno di idee, scusa la franchezza, me ne frega ben poco. Parlando in questo contesto ovviamente. Anche perché quel bambino del terzo mondo di cui fai l’esempio ha problemi ben maggiori che il questionarsi se usare un sistema closed o open.
Come al solito il problema è mettersi d’accordo su cosa significhi Libertà. Ma non è una novità, è una questione che va avanti dai tempi dei greci, passando per Hobbes, per Kant e arrivando a Sartre e Savater. Se non si sono messi d’accordo loro :D
Il problema è che avete capito male di che libertà si parla.
La libertà è quella di poter prendere un software poterlo studiare perché i sorgenti sono aperti, poterlo modificare a proprio piacimento, poter scegliere quale tra le tante distribuzioni usare e sopratutto poter scegliere quale software usare per arrivare ad un’obiettivo o per far funzionare un hardware.
Un esempio stupido se oggi non ci fosse OOo oppure Koffice o altri simili non ci sarebbe un’alternativa alla versione Microsoft e quindi tutti saremmo costretti ad usare quel prodotto con quel sistema operativo, quindi si perde la libertà di poter decidere. Come si ha la libertà di poter decidere di usare windows o di comprarsi un mac da 10000€.
Lola è fuori strada cosa centra la facilità di utilizzo? perchè osx o windows sono facili da usare per una persona che non li ha mai usati? ma ci siamo dimenticati le belle tarantelle da fare con XP per far funzionare tutto? o con i nuovi windows ? peggio ancora se a 64bit. Vogliamo parlare del casino che bisogna fare per installare un driver su OSX di qualcosa che non è riconosciuto nativamente? vogliamo parlare di tutte le stampanti, mouse, tastiere, webcam, telefoni, schede di rete, ecc, ecc, ecc che su osx non funzionano?
Una cosa è facile da usare solo nella mente del fanboy e di quello che già la sa usare. Certe volte mi sembrate i classici studenti universitari che alla domanda “a ma com’è quell’esame”, ti rispondono “banale”, dopo che lo hai passato un’esame è sempre banale, e così è con il SO una volta che hai capito come usarlo è banale. Faccio un’altro esempio è come se io dicessi Debian o Archlinux una cavolata, giustamente dopo averli installati una volta sul pc ed essermi fatto dei manuali alla configurazione da seguire per ripristinare tutto è facile, ma la prima volta ci sono voluti giorni di bestemmie per far funzionare tutto a regola d’arte.
Rispondo a entrambi.
Io parlavo di un’accezione di liberta che ho specificato con precisione ovvero quella che permette di *offrire agli altri nuove liberta’* e che a mio parere dovrebbe essere la piu’ nobile direzione etica e morale di un sistema come linux.
Trovo questa infinitamente piu’ preziosa della liberta di analizzare un sorgente. E mi dispiacerebbe se questa seconda dovesse sopraffare la prima.
La facilita’ di utilizzo e’ parte della prima concezione di liberta da me introdotta. La vera liberta’ deve essere accesibile a tutti. Non solo a quelli con i soldi o con certe categorie di conoscenza.
Sto facendo un discorso sulla direzione possibile per linux. Perche’ mi tirate fuori il solito discorso “Ma anche Window e Mac sono … etc…” Anche se fosse, perche’ copiare questi tratti?
Io voglio che un sistema libero sia anche *diffuso e facile* perche’ questo potrebbe aprire scenari meravigliosi. E ritengo che per farlo la prima accezione di liberta’ da me esposta dovrebbe avere la precedenza sulla seconda. ^_^
Potete essere o no daccordo e sarei onorata di poter intavolare una discussione ragionata su questi concetti, ma per favore non trasformate la questione nel solito window vs mac vs linux. Non e’ il punto e francamente e’ noioso.
E molto semplice sei tu che tiri fuori sempre i paragoni (magari non lo fai apposta), e non capisci che ogni realtà è a se. Osx non è paragonabile con nulla non per la sua bontà (sulla quale possiamo stare a discutere per i prossimi mille anni visto che più studio IUM più scopro che osx in molte cose non è usabile ne studiato per essere ergonomico ne tanto meno per facilitare o diminuire il carico di lavoro fisico), ma per il semplice fatto che non gira su nessuna macchina al di fuori di quelle per cui è progettato. Quindi iniziamo a levare OSX tra i i sistemi paragonabili con linux per desktop, poi se paragoniamo linux per sistema ad-hoc con OSX allora possiamo riprendere la discussione.
Vogliamo parlare di libertà? ok
Apple da libertà? no è più closed della microsoft in tutto. Apple store blindato, possibilità di scelta hardware super limitata, possibilità di scelta software limitata ma semi-aperta grazie a tanti progetti open, e che per giunta sono nati per linux e solo dopo per osx. E’ più facile da usare? per me usare osx è un casino assurdo e ti ripeto se devi fare qualcosa di “hot” diventa ancora più ostico di linux visto che la gran parte della “comunità” è fatta da lamer, o da persone che sbroccano alla domanda come faccio a vedere le foto? cosa che su una comunità linux viene “tollerata”.
Windows da libertà? non proprio ti dice usa hardware che ti pare, però devi usa il mio SO e se usi il mio SO allora ti permetto di avere tanti altri programmini che faccio io, e ti intrappolo nella mia ragnatela. Per giunta riporto la mia esperienza con la pennetta wifi con driver 32 bit; per windows 7 non esistono a 64bit soluzione ricomprare hardware; su linux, scarico sorgenti driver ricompilo a 64bit installo e funziona.
Manovra complicata VS risparmio di soldi, io non lavoro e non mi posso permettere di spendere 2000€ per un pc che ne vale 500€ o non posso ricomprare l’hardware ogni volta che cambio versione del SO perchè qualche genio che dorme su cuscini di velluto ha deciso che io devo essere il contribuente per il loro lusso.
Il problema è uno solo, e che non vi vuole entrare in testa (voi generico), che se la zappa non la sai usare te la dai su i piedi. Io uso il pc da quando ho 10 anni e mi rendo conto che grazie a quello che studio, all’ambiente che frequento le mie capacità sono migliorate negli ultimi anni, e fare certe operazioni che possono sembrare complicate mi risparmiano ore di strade alternative chilometriche.
Quindi di quale libertà stiamo parlando? della libertà di voler rimanere “ignoranti”? della libertà di usare il computer con il cervello spento? no queste non sono libertà questo è incentivare la disinformazione, l’ignoranza e sopratutto il non voler far capire alle persone come si usa lo strumento. E poi ci ritroviamo pagine e pagine di gente che chiede cose ovvie che sarebbe bastato leggere il manuale o più semplicemente usare il cervello per arrivarci.
L’ho già detto altre volte e lo ripeto anche ora, il pc è uno strumento per tutti ma come tutti gli strumenti non tutti sanno come aggiustarlo quando si rompe ne usarlo. Io sono il meccanico del pc, ma ad esempio io di motori non ci capisco nulla e se mi si rompe l’automobile non la riparo da solo ma la porto dal meccanico.
Quello che ho detto ora potrebbe entra in contraddizione con quello che ho detto prima, ma in realtà il mio discorso esprime solo il più classico dei concetti, esiste l’utente e esiste lo specialista, se si “rompe” osx, windows su un pc la gente non lo aggiusta da se lo porta al negozio, io facco la stessa cosa se mi si rompe linux me lo sistemo dasolo, se la mia scheda non funziona me la sistemo da me.
Il problema sta anche nell’incompetenza di chi lavora in certi negozi se la vogliamo dire tutta. Io ad esempio ho installato linux su pc a molti utenti e sino ad ora nessuno di loro mi ha chiamato per problemi. Se quando ho installato il pc c’era da ricompilare qualcosa l’ho fatto io non ho detto all’utente imparatelo a farlo da solo, questo è offrire un servizio ma quello che io posso fare lo posso portare a termine con successo solo e solamente perchè dietro c’è una comunità di persone che ha la mente libera e ha deciso che forse i sorgenti aperti e tanti altri tipi di libertà possono rendere l’informatica migliore.
Grazie d4n1x,
hai espresso ottimamente il succo del mio pensiero! :-)
Aggiungo, molto più sul rozzo, che l’hardware Apple per me è il più bello
*esteticamente*, a malapena raggiunto da modelli di punta di Dell (XPS) e Sony
(alcuni Vaio). Il software oramai con compiz (plugin scale, expo, anteprima,
zoom ecc), Ambiance/Radiance, Avant, … non è manco più il più zuccheroso
(senza contare il fatto che questi ultimi oltre a far zucchero per gli occhi
sono utili e comodi realmente). Sul piano sistemistico poi posso solo
confermare che OSX è come Windows, non ha tutte le vulnerabilità di
quest’ultimo solo grazie alla base UNIX ma il resto è uguale.
Con lola (ed altri, che continuo a chiamare, scusate, nik) sono andato sul
confronto perché da quel che ha scritto ho letto tra le righe il confronto.
In realtà quel che voglio è evitare che resti, per eventuali utenti Microsoft
stufi che timidamente cercano di migrare verso altri lidi, gurglando in giro
post non risposti che gettino disinformazione e paura verso un’eventuale
migrazione… Che poi è quel che ritengo lo scopo di lola&c (senza offesa
per nessuno, opinione personale)
È anche fuori strada per il discorso facilità: GNome è anni luce più facile
del desktop di Windows (ogni versione ovvero seven incluso) od OSX.
In generale i prodotti opensource sono *intuitivi* il che non implica che ogni
tool possa essere usato al primo colpo mentre *implica* che possa, ed è fatto
in modo da, aiutare ed invogliare l’uso, lo studio e l’approfondimento. I
prodotti Microsoft (ed in buona parte quelli Apple) più tutta una caterva di
software closed sono al contrario *assai poco intuitivi*, sono fatti con
schemi iper-rigidi e ben poco gestibili. E non parlo di codice ma di programmi
d’uso comune per il più niubbo dei niubbi.
Mi verrebbe da chiederti per quale motivo tutti prodotti opensource dovrebbe essere per definizione piu’ intuitivo di quelli chiusi. X-D
Ma non lo faccio. Il tuo commento e’ religione, non informatica.
E’ noi pastafariami siamo tolleranti nei confronti delle religioni altrui ^_^
PS: W il flying spaghetti monster!!!
> In generale i prodotti opensource sono *intuitivi*
LOL
Non ho detto *per definizione* ed un motivo non lo ho; paio d’occhi ed una
testa però li ho. Tutti i prodotti open che mi son passati per le mani (e come
sysadmin non sono pochi) sono intuitivi, tutti quelli closed no. Questa non è
una regola né una legge è solo una statistica.
Circa la religione sono un razionalista, la mia religione è ciò che posso
vedere, spiegare e riprodurre. Pertanto se porti argomenti tangibili ed
analizzabili ti leggerò con piacere e se sarà il caso mi convincerò dei
tuoi argomenti; sinché ti limiterai a cavalcare con sufficienza o glissare
i post a te “scomodi” spargendo un po’ di FUD in giro non potrò che criticarti
sempre e solo con fatti e ragionamenti concreti.
> Tutti i prodotti open che mi son passati per le mani (e come
sysadmin non sono pochi) sono intuitivi
Ah ecco, ora si spiega tutto!
Questo è infatti il vero problema dell’opensource: il concetto di intuitivà di sysadmin e programmatori è, infatti, MOLTO diverso da quello delle persone comuni.
Ahem, e tutte le persone comuni, privati e professionisti, con conoscenze
informatiche prossime allo zero o proprio a zero (un centinaio sulle 200-230
che informaticamente parlando bazzico) che ho convertito ad Ubuntu o che con
Ubuntu hanno conosciuto “il computer”? No perché il 100% (reale) di costoro
non solo mi ha chiesto di installarlo ad amici e parenti ma ha apertamente
lodato la sua intuitività e semplicità.
Aumentano esponenzialmente col passaparola tutti i giorni… E prima che si
facciano battutine non sono tutte belle giovani (sgrunt) né io sono un adone
(sig).
Sono tutti “informatici” occulti?
@lola
e daje con stà mancanza di driver… Oltre a *non esistere* salvo casi di
hardware *spazzatura* ti faccio notare che produttori come Dell per le
linee desktop business (come gli Optiplex) certificano i loro sistemi
su varie distribuzioni GNU/Linux, mentre per workstation (portatili inclusi)
e server certificano _anche_ vari unix. Quel che dici è puro classico
FUD Microsoft privo di fondamento.
Ps i .doc in buona parte del nord Europa e altri paesi sono *vietati* per
ogni documento pubblico o da archiviare. Non sono infatti permessi formati
closed in varie PA come quella danese, svedese, ungherese, finlandese ecc.
Guarda un po’ i paesi più avanzati in termini informatici, la totalità dei
più avanzati in particolare.
Posso chiederti quale sistema ti offre libertà? Windows dove tutto dipende
da un’azienda? Oppure un software proprietario qualunque che oltre al
legarti a chi lo ha prodotto (ricordo che non *compri* un programma, S.O.
Windows ed Apple inclusi ma *la licenza d’uso* dello stesso) non ti da
nessuna possibilità di sapere facilmente cosa accade dietro le quinte?
Ps non per voler continuare un flame ma non ho più visto risposte a post
che evidentemente non sono di tupo gusto…
“FUD Microsoft”
Ti faccio notare che non ho menzionato windows. L’hai tirata su tu ^_^
Ho fatto un intervanto a favore della diffuzione di linux, parlando di cosa dovrebbe fare linux per essere veramente libero in un’accezione da me spiegata.
Se non ti rispondo sempre e’ perche’ sono stufa di ripetere lo stesso concetto che tra l’altro e’ speso banale (es: il fatto che sproni linux in una direzione che mi pare ottimale non vuol dire che lo odi. Al contrario).
Ciau e grazie di tutto il pesce! ^_^
“La risposta è dentro di te, e però è sbagliata!”
@lola
ti prego, non insultare la tua prima ancora che la mia intelligenza. Hai
provato in un po’ di post su vari articoli precedenti a esprimerti con aperta
contrarietà al mondo open, visto che ti han (abbiamo) rimbeccata per le rime
hai optato per una finta fan dubbiosa.
Vebbé che questi sono (dovrebbero) essere commenti ad un articolo, cose leggere
ma non tutti hanno gli occhi foderati di prosciutto per non saper leggere…
Senza offesa neh.
Lasciala perdere, lei è pagata direttamente dal signor Jobs :D (scherzo ovviamente).
Fatto sta che lola non ha capito, come ho scritto sopra, qual’è il vero senso della parola libertà e continua ad attaccare con menate e con problemi che esistono su tutti i SO.
Andate a comprare un mac e metteteci sopra una qualsiasi periferica per la quale l’azienda non produce i driver per osx, ma ci sono dei driver fatti da qualche comunità e poi mi dite quanto è facile inserirli nel sistema.
Oppure mettete dei driver per xp di una periferica vecchia su windows 7 e poi mi direte quanto funziona, e quanto sarete contenti di dover ricomprare il vostro hardware.
Lola per favore non parlare dei soliti luoghi comuni da melista o windowsiano disinformato. E poi parla una apple fan, ti ricordo sempre che se non c’è la mela su quello che compri non è detto che funzioni sul tuo PC o scusa MAC.
Vedi? Mi costringi a ripeterti per la 300 volta la stessa cosa: criticare degli aspetti di un oggetto non vuol dire essere contrari a priori. Al contrario spesso significa che ti importa.
E cosi difficile da capire?
Un esempio: dire “linux ha gia’ tutti i driver, tutto va benissimo” non aiuta linux, ignora un problema. Dire “a linux mancano ancora il supporto di parecchi produttori: bisogna fare qualcosa per migliorare la situazione” affronta il problema, e mira a risolverlo.
E aridaje con sti driver. Di non supportato c’è grossomodo la stessa
percentuale di hw che non supporta Windows!
Come già postato sotto: ti prego non insultare la tua intelligenza prima
ancora che le nostre. Al di la di ciò si legge con facilità dai tuoi post
ti faccio notare che GNU/Linux è il sistema *più facile* al mondo se
parliamo di desktop domestici (non c’è nulla sulla piazza più facile per un
niubbo di Gnome e del Software Center, solo per dirne alcuni) ed il più diffuso
al mondo se parliamo di dispositivi basati su GNU/Linux (tutti i router, i
navigatori satellitari, gli smartphone più avanzati ecc)
Credo che tutti siamo disposti a *discutere*, almeno, io lo sono al 100%.
Tuttavia per discutere di oggetti reali (siano sistemi operativi o mele)
è necessario parlare di cose/fatti reali. Tu continui a dire senza dire
nulla. Lasci solo intendere che ritieni GNU/Linux non pronto od adatto
per il dektop adducendo di quando in quando motivazioni fantasiose che
tuttavia coincidono (casualmente?) con il FUD Microsoft e glissi ogni post
che smonta le tue affermazioni-non-affermazioni.
Mi puoi *concretamente* dire che * non va a tuo parere su GNU/Linux? Non
so: è difficile da installare? (falso) Mancano software per fare questo e
quest’altro (estremamente raro). È difficile aggiornare il sistema (falso).
Non si trova facilmente hardware su cui gira (falso) ecc? È gratis e quindi
non può funzionare (falso sia il gratis sia la conseguenza derivata). Io
per esempio dico che a GNU/Linux manca uno storage system (fs + vol. man.)
come lo zfs e tutti quei componenti che sopra ci girano; mi manca l’fma,
mi manca dtrace, mi manca un sistema analizzabile con la comodità di Solaris
e ben aderente allo standard posix, mi mancano pkg come gli svr4 e port sul
tipo dei *bsd, mi mancano pkg fattibili con spec file, mi mancano sistemi
di grid computing strutturati e comodi (heartbeat è limitato, lustre è un
bagno di sangue). Caratteristiche che Opensolaris e FreeBSD hanno (mancando
di altre cose come l’assenza di Oracle tra le scatole, o un sistema di
aggiornamenti binario come apt) se poi passiamo ad un campo più vasto vorrei
che la smettessero con la virtualizzazione, utile *solo* a far lievitare i
costi, che la smettessero con il cloud computing (che è solo una bazzword
commerciale priva di significato tecnico)… Queste sono cose concrete su
cui discutere. Dimmi cosa vuoi discutere tu.
@d4n1x
non è che mi interessi la discussione che fin qui è solo polemica sterile
quanto il contrastare quel che ritengo il suo obbiettivo: fare FUD,
disinformazione.
uhmmm quando si minimizzano troppo dei problemi che a volte possono incombere significa che c’è sempre qualcosa ben più grave che non va di sicuro.
(tipica tecnica da commerciale)
Condivido quanto detto da Iola.
Aggiungo una battuta: se un software libero nessuno lo usa, a cosa serve? ;-)
Un software, in quanto tale, e’ uno strumento. E uno strumento e’ utile se lo usi.
Diverso invece e’ se si parla di Liberta’, Uguaglianza e Fratellanza.
Se GNU/Linux diventasse il sistema piu’ diffuso al mondo, vorrebbe dire che il lavoro delle persone verrebbe valorizzato e avremo un’economia in cui il “servizio” correttamente remunerato avrebbe piu’ valore della vendita di una licenza d’uso.
Piu’ lavoro per tutti! Questo porterebbe la diffusione planetaria del software libero!
Scusa se e’ poco ;-)
Anche io mi trovo d’accordo con il primo messaggio di lola e questo di lucamenini e vi dirò che secondo me queste affermazioni non vanno in contrasto con la mia frase che Coniglio ha quotato. Grazie Coniglio :)
Probabilmente in quella frase non traspare che ciò a cui mi riferisco è l’obiettivo finale, la meta ultima. Sono pragmatico e sono convinto che ora l’utente medio può usare sistemi quasi completamente liberi, ma non completamente liberi.
Io non intendevo dire che _OGGI_ è importante che ogni programma noi mettiamo su una macchina sia libero. Secondo me è auspicabile per tutti e dobbiamo operare questa scelta ogni qualvolta sia possibile, posto che questo sistema completamente libero risolva le esigenze (almeno quelle basilari) di chi usa lo strumento. Come certo sarebbe anche preferibile che cercassimo di comprare hardware che abbia un supporto completamente libero. Sono assolutamente convinto sia necessario tenere conto di questi aspetti e promuovere verso l’utente l’ _ESIGENZA DI LIBERTÀ_ per fare il più possibile in modo che rientri nelle sue esigenze basilari (di cui sopra ;)).
Tuttavia è importante la pragmaticità, è importante considerare che il cambiamento totale non può avvenire da oggi a domani. E che non tutti oggi capiscono a fondo che un sistema 99% libero è di fatto un sistema non libero (passatemi la semplificazione). È importante andare per gradi… e anche considerarli come tali. Quindi: non perdiamo di vista la meta finale di libertà completa, ma agiamo concretamente per piccoli passi sfruttando le opportunità che strategie di transizione miste ci offrono.
Anche nel Dossier Scuola ho voluto esplicitare, spero bene :) e con meno parole, questo concetto (“sezione 2 – strategie di migrazione” e “sezione 2 – soluzioni tecniche” non so se si possono mettere i link, cmq http://www.dossierscuola.it)
In quest’ottica l’importante è non considerare mai una migrazione parziale come un punto di arrivo, ma cogliere tutte le opportunità possibili di liberazione ogni qual volta si presentino.
Posto che soddisfino anche le esigenze pratiche dell’utente che altrimenti non avrà un rapporto sano con lo strumento e purtroppo, spesso, ne chiederà quindi la sostituzione con uno strumento proprietario.
Detto questo, evitiamo di perdere tempo nelle diatribe personali e “guerre di religione astratte” in favore di un impegno maggiore nella promozione di Software Libero :)
Grazie a chi ha fatto commenti costruttivi e i complimenti.
Per ora se volete lasciarmi un commento fatelo alla pagina http://www.befair.it con http://www.lucaferroni.it mi sto organizzando ;)
Grazie per aver chiarito cosa intendevi. Penso che questo commento metta fine alla diatriba assurda che troviamo sopra, che tenta di dare un significato al concetto di libertà. Cosa che, quando si parla di software libero, dovrebbe essere un po’ più chiara.
Pur non condividendo del tutto, ma si una bella parte, trovo che il tuo ragionamento sia molto interessante, e approfitto per farti i complimenti per il dossierscuola! Che purtroppo non conoscevo perché sono un cazzone e passo il mio tempo a fare “guerre di religione astratte”. Le adoro :)
Saluti :)
Fai bene a insistere sulla scuola.
Dico da sempre che è l’elemento chiave della diffusione del software libero.
Oltre ad essere la chiave del futuro e dello sviluppo di una nazione ma questo è un altro capitolo (vero mariastar?).
Ho dato una rapida lettura al Dossier Scuola e pare veramente ben fatto! I miei vivissimi complimenti, darò una mano anche io nella diffusione del suddetto :)
Sperando di fare cosa gradita.
Mi è scappato l’occhio su alcuni errori nel pdf DossierScuola_Stampa.pdf
Non ho controllato tutto il documento.
tipo di errore: troncamento sbagliato delle parole nell’andare a capo
Pagina 13: elettron-ica, rappresentazi-one
Pagina 14: atom-ico, visu-alizzare, car-atteristiche, fi-sica, dis-posizione
Pagina 15: seri-ali, mis-celare, dis-ponibilità
Pagina 16: as-teroide, scolas-tico, matemat-ica
Pagina 17: diseg-nare
Pagina 19: posizion-are
E come ogni anno … Catania non avrà alcuna sede per il Linux Day. Adrano, un paesino lontano e non facilmente raggiungibile. E’ una vergogna. SOTTOLINEO. E’ una vergona.
E’ un peccato, non una vergogna.
Perche’ il prossimo anno non ti impegni ad organizzarlo tu a Catania?
LinuxDay 2009, in 123 città
LinuxDay 2010, in 133 città
Già questa è una bella notizia per quanto mi riguarda…. Ah, nella mia città C’E’ !! :-)
a Terni si organizza addirittura un festival di 3 giorni (con 2 serate di musica),
OPEN TERNI FESTIVAL
Per Roma: http://www.linuxdayroma.it/
Sono molto amareggiata. Ho postato un commento propositivo su un concetto di liberta’ alternativo a quello classico, sperando di potere avviare una discussione interessante e divertente.
Invece come al solito sono arrivati quelli che ti insultano perche “sei pagata di window” o “sei un servo di mac” (che io non avevo neppure citato), in quanto non ho detto semplicemente “W linux, tutto va bene”, ma ho cercato di ragionare su alcune direzioni future e sulle priorita’ che credo dovrebbe porsi.
Spero ardentemente per l’amore che io ho per il software libero che questo comportamento non rappresenti il sentimento della base degli utenti di linux. Ma sinceramente non so piu’ cosa credere.
Sono senza parole. Triste. Delusa. Scoraggiata.
E con questo vi saluto e vi auguro ogni bene!
Iola non ti abbattere!
Segui la tua strada! Traccia, senza paura, il tuo percorso nel solco del software libero.
Ti ringrazio. Ma non sono triste per i commenti altrui. Sono triste perche’ in passato mi arrabbiavo quando i colleghi mi dicevano “non perdere tempo a parlare con i (desktop)-linari, sono dei fanatici”. Io gli rispondevo che credere a un sogno e lavorare per esso non e’ essere fanatici, e’ una cosa nobile.
Ho provato a interagire con queste persone. Immaginavo che un blog come pollycoke, tenuto da una persona dell’intelligenza e dell’ironia di felipe fosse il posto giusto.
Purtroppo devo ammettere che l’esperimento e’ fallito. Sembra che per una buona parte della comunita’ il software libero non sia piu’ una filosofia vive e interessante, da discutere, criticare, commentare e portare avanti, ma una religione da adorare immutabile. Una religione da imporre. Una religione che ha dei nemici che vanno disprezzati.
Si racconta che Ulisse, per fingersi pazzo, si mise a seminare un campo a sale.
Ecco io mi sento cosi’ ^_^
Ogni volta che provi a far partire una discussione che non sia la solita “chi ha la distro piu’ bella” o “gnome vs kde”, ma cerchi di esaminare in maniera atea la situazione di linux su desktop invariabilmente:
– Ti accusano di FUD (cioe’… di essere un’agente microsoft infiltrato su pollycoke: da neurodeliri! )
– Attaccano le malefatte e le mancanze di altri sistemi anche se non c’entravano niente nella discussione (come fa il giornale o libero, che per dimostrare che berlusconi non e’ un ladro… dimostra che ANCHE altri rubano)
– In generale trattano la discussione come un’offesa, non come una possibilita’ di scambio di pensiero.
E’ comprensibile. E’ la reazione di un religioso quando gli fai notare una qualunque contraddizione nella sua fede. Ti dice: mi stai offendendo.
Ma partendo da questi presupposti non e’ possibile discutere.
Sinceramente penso che questo atteggiamento e’ un grosso handicap della comunita’ di linux su desktop. Non della comunita’ open source in generale per fortuna. Guardate firefox: hanno fatto un prodotto migliore e la gente ha iniziato a usarlo. E’ davvero *cosi’* semplice.
Ma se il proprio credo e’ “questo sistema e’ il migliore del mondo, ma e’ ancora all’1% perche’ sono tutti stupidi o pagati da microsoft per attaccarlo”… beh questa sara’ la morte del grande sogno di creare un pc veramente libero.
Io non sono ne ulisse, ne pazza. E’ non vedo perche’ dovrei continuare a seminare del sale.
Auguro a questo blog ogni bene e ogni fortuna. E soprattutto a felipe di continuare a divertirsi.
E con questo saluto tutti con effetto e chiudo la mia esperienza con pollycoke, augurandovi di aprire non solo il vostro OS, ma sopratutto la vostra mente.
Lola
“E’ comprensibile. E’ la reazione di un religioso quando gli fai notare una qualunque contraddizione nella sua fede. Ti dice: mi stai offendendo.
Ma partendo da questi presupposti non e’ possibile discutere.”
perfetto, allora ti rispedisco i tuoi complimenti, visto che non sono offese.
* hai un cervello a 1 bit
* hai mai pensato ad un upgrade di human os
* critichi per partito preso, senza conoscere.
lola non te girare la frittata che accà nisciun’è fesso, non fare la parte della vittima.
saluti
“Una grande invenzione non è tale se non è alla portata di tutti” (H.Ford)
hakuna matata! ^_^
@lola
Come avrai letto all’interno del dossier scuola c’è una bellissima citazione di Gaber:
“La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.”
Tu hai una tua idea di cosa sarebbe giusto e cosa non sarebbe giusto fare per il futuro del desktop linux. Invece di cercare di convincere gli altri che hanno un idea diversa, risparmia il tempo per impegnarti in qualche modo a farla diventare realtà con i mezzi che hai. Sono sicuro che troverai un progetto a cui partecipare che condivida a pieno la tua visione.
Io non concordo pienamente con la tua scala di priorità, ma d’altra parte sono un “tecnico” e mi rendo conto che il mio punto di vista è influenzato dalla mia natura. Sono comunque consapevole che una maggiore attenzione a tanti piccoli dettagli per me ininfluenti potrebbe avvicinare moltissime persone e fare bene a tutto l’ecosistema (tecnici inclusi).
Quel senso di libertà più pratico non credo sia mai stato dimenticato: penso a Canonical che fa GUI particolarmente semplici, penso ai progetti sull’accessibilità, penso a quanto si lavora sulle traduzioni anche in linguaggi di paesi del terzo mondo. E penso anche al progetto OLPC.
Comprendo il discorso sui driver e in buona parte lo condivido, ma credo anche che la libertà dai driver proprietari sia un obiettivo di non poco conto (e non per sola filosofia, ma per praticità. Se il produttore non aggiorna i driver della tua scheda video e questi non funzionano più… cosa fai?), tuttavia la diffusione di GNU/Linux in ambiti scolastici/PA potrebbe incentivare i produttori a rilasciarli direttamente. Epson ha di recente rilasciato i driver per una moltitudine di stampanti Inkjet (sotto GPL e rispettando il LSB), vedo sempre più periferiche Logitech/Creative/Altre_marche che riportano tra i requisiti ‘Kernel Linux 2.6/Kernel Linux’. Da questo punto di vista si stanno facendo dei passi da gigante :)
Cara lola,
se provi a rileggere questo tuo ultimo post vedrai che ispira simpatia, attira
la captatio benevolentia del Grande Pubblico; peccato che se vai a rileggere i
tuoi vari post precedenti ti gratti un po’ la zucca e dici: hum, si ok, ma che
cavolo hai detto che c’è da migliorare? Nulla! Hai solo citato un po’ di miti
che sono stati puntualmente sconfessati, magari con toni non proprio cortesi ma
con *spiegazioni*, non dicendo “no perché no” o simile.
Ed alla fine lasci il classico dubbio: ma perché posta così? Non ha detto nulla
a favore dell’opensource, da quei miti che ha tirato fuori pare che non abbia
mai toccato un sistema open, anche se talvolta dice che addirittura programma
in ambienti unix. I suoi post hanno un contenuto informativo zero ed un
contenuto emotivo, niubbesco più o meno strutturato. Sgrat mubmle, cui prodest?
L’unica possibile motivazione che vien fuori, specie collegata a commenti
simili (con nik diversi, metterci la propria faccia non va di moda) su vari
siti non solo italiani pare essere qualche azienda/tizio in crisi, produttore
di soluzioni chiuse che si sente alle corde e cerca di mantenere i clienti che
ha oltre che con lock-in, altri metodi commerciali, ecc alla disperata anche
con il FUD, la paura, l’incertezza, il dubbio che sto benedetto opensource non
faccia per tutti ecc.
Se non è così mi farebbe piacere saperne il motivo, come mi farebbe piacere un
po’ di fingerprinting sui post dei vari blog per un bel data mining sull’index
di google e tutti i blog a tema (frase comprensibile solo da tecnici del
settore :D)
vabbé,
scusa Felipe, sono sempre prolisso… :-(
Non solo il discorso di Lola è formalmente corretto, ma è anche totalmente condivisibile da chi non sia emotivamente coinvolto nella questione.
Al caro Kim ricordo che il fanboy, come il daltonico, non sa di esserlo: non ha senso celebrarsi “razionalisti” quando gli altri non ti riconoscono tale.
Mi riallaccio al discorso di Lola sulla Libertà nel campo del desktop perchè contiene un potenziale notevole. E’ forse libero chi si rassegna a non usare i tasti funzione del laptop? O chi compra i DVD de Le Scienze e non ha il supporto? O chi usa Writer con la sua interfaccia anteguerra e il suo supporto casuale ai formati MS?
La Libertà ti consentirebbe di patchare/ricompilare il kernel, scrivere/cercare un programma, riprogettare un’interfaccia o un backend, a prezzo di sacrificare tempo/denaro. Siccome non c’è tempo nè denaro, nell’utente finale non prevale il sentimento di libertà, ma di frustrazione.
Spesso non si chiarisce che la Libertà del mondo open riguarda gli sviluppatori più che gli utenti, e non si accetta che la Libertà è anche poter scegliere di pagare per un servizio (ritenuto) migliore, che porterà maggior soddisfazione
Colgo l’occasione per ricordare a Kim che, tra i falsi miti che circolano intorno all’universo “Linux”, ce ne sono anche di positivi, o come tali percepiti (ma non per questo meno falsi), e che sarebbe il caso di lasciare a casa per dare l’impressione di essere davvero obiettivi. Esempi: Linux è stabile, Linux è più veloce, Linux è ben documentato, le community ti aiutano, CLI è meglio di GUI, Emacs/vim è meglio di qualunque IDE, eccetera (da notare, con Linux non intendo sempre e solo il kernel ma anche bla bla bla, insomma ci siamo capiti)
Caro Raffaele,
dato che il discorso di Lola è a contenuto informativo ZERO non può essere né
corretto né scorretto, è solo emotivamente discretamente orchestrato.
> Mi riallaccio al discorso di Lola sulla Libertà nel campo del desktop perchè
> contiene un potenziale notevole. E’ forse libero chi si rassegna a non usare
> i tasti funzione del laptop?
Non vedo laptop a cui non vadano i tasti funzione da *anni* ti cito solo come
esempio: Dell Precision m65 ed m90; Dell XPS M1530; Toshiba Satellite Pro L630
vari Sony Vaio ed altri di cui non ho sottomano il nome/modello (si perché io
a differenza di te, lola od altri nik commento sempre fatti, dati, oggetti
concreti non questioni aleatorie)
> O chi compra i DVD de Le Scienze e non ha il supporto?
(s)mplayer li riproduce da anni senza problemi
> O chi usa Writer con la sua interfaccia anteguerra e il suo supporto
> casuale ai formati MS?
I forum sono pieni di gente che bestemmia conto MS Office per la non reale
compatibilità tra una versione e l’altra. Sempre circa MS Office l’anteguerra
writer mi permette di salvare in pdf con un click senza bisogno di installare
“stampanti virtuali” di terze parti; l’anteguerra Calc permette l’import,
l’export e il copia/incolla di dati da e verso un foglio di calcolo sempre
correttamente; Excel *non* lo riesce *mai* a fare.
Poi scusa è “libertà” un sistema che ti fa tremare ogni volta che colleghi una
penna usb o visiti un sito web che potrebbe e spesso accade rubarti dati e/o
trasformare il tuo computer in un bot ecc? Con GNU/Linux vai dove vuoi e
attacchi quel che ti pare senza alcun timore.
È libertà per installare una stampante domestica dover perdere mezza giornata
ed aggiungere un mucchio di spazzatura al sistema? Con GNU/Linux attacchi la
usb e dopo pochi istanti la stampante è pronta a funzionare. Non parliamo poi
degli scanner: su GNU/Linux (Ubuntu) colleghi/accendi lo scanner/la stampante
multifunzione apri simple-scan (leggerissimo) clicchi “Acquisisci” ed hai la
tua pagina. Su Windows oltre all’installazione hai un programma diverso per
ogni scanner con interfacce ben poco intuitive e molto pensanti oppure hai
bisogno di mostri come Photoshop per scansionarti un semplice pezzo di carta!
È libertà non sapere se le tuo foto, i tuoi contatti sono accessibili a terzi
a te ignoti? Da quei pochi conoscenti Microsoft che ancora ho mi arrivano
spesso mail non mandate da loro perché qualche virus ha le loro credenziali.
Sotto GNU/Linux non succede né può succedere.
È libertà essere vincolati ad un vendor che tra 5 anni magari non supporterà
più un programma di contabilità con migliaia di dati e nessuno sarà in grado
di tirar fuori quei dati (formato proprietario)?
> […] falsi miti che circolano intorno all’universo “Linux” […]
> Linux è stabile
Non ho mai avuto un crash software su un desktop di produzione; al massimo e
lo conto sulla punta delle dita qualche tempo fa era morto ff su alcune
macchine visitando alcuni siti (rilanci ff e va) su Windows…
> Linux è più veloce
A parità di hardware da *sistemista* non ho mai trovato una macchina dove un
sistema GNU/Linux performasse peggio di Windows; in *tutti* i casi il sistema
è assai più responsivo; sul piano del puro calcolo lo stesso algoritmo rende
meglio su GNU/Linux che Windows.
> Linux è ben documentato
Google lo conosci no? Bene chiunque lo conosca può verificarne la veridicità da
sé.
> le community ti aiutano
idem come sopra, hint: forum di ubuntu, ml di red-hat, wiki, blog, ecc
> CLI è meglio di GUI
per molti ambiti è così; ambiente Microsoft incluso dove ricordo per l’ennesima
volta è *obbligatoria* per tutte le certificazioni professionali. Vuoi un es?
devo alleggerire un album di foto da pubblicare su internet (zsh):
mogrify -resample 32×32 **/*.jpg
mi trasforma foto da macchina digitale (~1.5-3Mb cadauna) in tutte le dir sotto
quella corrente in foto da 100-400Kb cadauna senza far scendere la qualità
visivamente percepita.
Devo inviare in documento scansionato come file pdf: convert+pdftk mi fanno
subito un pdf con tutte le immagini.
ecc ecc ecc
Felipe, che ne pensi di vedere se c’è un trend in certi post? Ad es se
coincidono con momenti di particolare popolarità di GNU/Linux (es. rilasci di
Ubuntu) ecc da quali aree geografiche vengono (es dallo stesso luogo ma con
nik diversi) che tipo di macchina li posta (browser puliti su livecd tanto
per non lasciare troppe tracce) ecc?
Tipiche risposte da fanboy
1. Problemi coi laptop, http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=1586254
2. La documentazione migliore, in molti progetti, è il commento nei sorgenti (qua puoi scegliertelo tu)
3. LINUX NON HA VIRUS
Qua sento di dovermi fermare. Dici di essere un sistemista e poi propini questa colossale stupidaggine? Se la mattina siamo contenti che linux ha l’80% dei server, allora a pomeriggio dobbiamo accettare che l’80% delle botnet è fatto da macchine linux!!! Mai sentito parlare di rootkit? Non usi antivirus sui tuoi sistemi? Non sai che i vettori d’attacco (che sono solo una parte del “virus”) esistono per qualunque piattaforma software e vengono scelti in base al target? Non leggi i sec adv? Non applichi le toppe di sicurezza per l’esecuzione di codice arbitrario (con o senza privilegi) da remoto?
E poi ti preoccupi di vedere da dove arrivano i post, sindrome d’accerchiamento tipica dei fanboy più gravi. Le persone così fanno MALE -ripeto- SOLO MALE all’intero movimento, perchè alimentando stronzate del genere fanno grossolana disinformazione e tolgono credibilità a tutti! in un contesto normale sareste messi da parte, isolati, mentre nell’ecosistema dell’opensource costiute una fetta troppo grande d’utenza. Questo è un problema.
Ma dimmi, tu che ti ritieni un Razionalista e parli delle incompatibilità con il salto di versione del software proprietario, se non hai mai sentito parlare delle riscritture di software per compilare con la nuova versione delle Qt.. il problema della compatibilità riguarda il software in genere, proprietario o chiuso, questo non cambia nulla
E poi vorrei sapere da quale ricerca è emerso che “il sistema X è più responsivo”
E poi vorrei sapere cosa c’entra se una persona consegna le sue credenziali a un malware. Ripeto che i virus per computer non si prendono “respirando”: la colpa è sempre dell’utente, imprudente o ignorante che sia. Non esistono sistemi immuni (purtroppo)
Quale sarà l’anno di Linux? Nessuno, fino a quando il 99.9999% della gente continuerà a pensare per slogan e per sentito dire, anzichè usare i propri neuroni. Se e quando questo dovesse cambiare si apriranno dei cancelli importanti; a quel punto, ci vorrà comunque qualcuno CAPACE per portare un ecosistema davvero competitivo al pubblico
“E poi vorrei sapere da quale ricerca è emerso che “il sistema X è più responsivo””
in effetti finora il più responsivo mi è sempre sembrato windows xp, forse windowsmaker e pochi altri minimali erano a quel livello.
ps. lubuntu per me è stata una delusione.
@Raffaele
*QUALCHE* *RARO* problema su hardware *spazzatura* c’è *ESATTAMENTE* come c’è
su Windows; giusto sui Vaio: http://goo.gl/dn8e oh, non vanno manco con Seven,
ma guarda un po’…
Circa la documentazione ti ricordo che la maggior parte dei programmi grafici
“piccoli” hanno ben poca documentazione sia su Windows (dove quella che c’è è
inutile, prova a leggere la guida di Windows Media Player) come anche su
GNU/Linux. La documentazione a cui mi riferisco non è quella delle API (che è
anni luce migliore di quella di Windows) ma agli HowTo a quelle guide che ti
permettono di imparare ad usare il sistema per fare ciò che vuoi, pressoché
assenti su Windows dove al più hai una collezzione di foto sono *quello* che
l’utente *vuole*. Brevi, facili da leggere e seguire, efficaci. Poi c’è la
documentazione ben fatta per i prodotti professionali, le ottime pagine di
manuale (inesistenti sotto windows) ecc ecc ecc.
Del resto prova: docs.sun.com docs.hp.com redhat.com/docs docs.ibm.com;
se provi docs.microsoft.com hai solo un “500 – Internal Server Error”
In ultimo LINUX NON HA VIRUS, te lo confermo da sistemista, che si occupa
discretamente di *sicurezza*. Gli advisor, sono salvo una manciata di casi in
anni, riguardano vulnerabilità usabili solo se si è già su un sistema e con
facilità d’uso pari a quasi zero. Solo come proof ti ricordo tutte le black
hat fest dove si prova a bucare varie macchine: Windows cede ad attacchi
automatici in secondi, OSX segue quasi in parità, GNU/Linux non viene quasi
mai bucato. Non uso antivirus sui miei sistemi se si eccettuano i mailserver
dove *per*legge* devi filtrare eventuali virus spediti per posta. In compeso
ho tutti di dischi sotto luks (cifrati), non accetto password cretine e non
uso servizi con autenticazione insicura, come l’onnipresente ftp dei vari
hosting che è il responsabile delle “botnet linux” a cui ti rifersci. Li non
c’è violazione: ftp standard è nato in tempi in cui la sicurezza non serviva,
username e password vengono trasmessi *in chiaro* pertanto chi vuole può
leggerle, non ci sono vulnerabilità software. Idem dicasi per quelli che
con mail tipo “pippo@dominio.tld” hanno password “pippo” queste non sono
vulnerabilità sono problemi di tutti i sistemi: si chiamano *deficenza*umana*
leggi qui (NetworkWorld) http://goo.gl/P40M
Sui commenti di Lola (sempre che tu e Lola ed altri non siate la stessa
persona) li puoi trovare con estrema facilità essendo in queste pagine; ad
ogni modo le può trovare chiunque ti legga, tanto mi basta.
Sulla responsività del sistema non riferisco *ricerche* ma la percezione mia
e di un centinaio di persone che con me interagiscono. Non una mi ha detto
“linux è più lento” mentre tutte coloro che GNU/Linux (desktop gnome) han
provato han detto “va più veloce”
Scusa l’acidità ma quando è troppo è troppo.
Ad ogni modo il mercato risponde meglio di ogni singolo: Microsoft è in calo
ben pochi vogliono da XP migrare a Seven e Seven non vende (le statistiche
di vendita si riferiscono alle versioni OEM vendute assieme all’hw). Ubuntu
è sempre più sulla bocca (oltre che sui desktop e server) dei media. La
Apple si scaglia contro Android, citando anche cose vere come il market che
*dovrebbe* essere uguale in tutto il mondo come i repo dei vari sistemi *nix
non distinto per ogni operatore, ma si scaglia perché Android ha sorpassato
iOS. Leggi qui: http://goo.gl/8itf e qui http://goo.gl/Idso
O_o è lo stesso linux che conosco io?!?!?!?!
tempo fa installai lubuntu 10.04 BETA (si lo so, era beta) su un pc preistorico di un mio amico.
inutile dire che alla partenza dovevo risettare ogni volta la risoluzione visto che la perdeva sempre (e vabbè), poi ho provato a configurare il suo nokia n95 come modem (con network manager? boh, quello di serie), infine mi sono scocciato e ci ho messo un xp.
fine dei problemi.
Scusami se sono sembrato acido anch’io, ma continuo a non essere d’accordo.
1. Chi, nel 2010, insiste a dire che le pagine di man sono una buona fonte di documentazione, allora non ha ben chiaro cos’è una documentazione, e per inciso MS ha -come è ovvio- un suo network per la documentazione, solo che non risponde a doc.trallallero ma si chima MSDN :)
2. Sul discorso hardware, io ci ho solo tenuto a dimostrarti che i problemi ci sono, che poi li abbia pure Windows questo non capisco che c’entri
3. Siccome non mi sembri uno sprovveduto non posso credere che tu pensi davvero che Linux sia immune dai virus. Da quale tecnologia deriverebbe questa meravigliosa caratteristica? Poi tu citi il Mac, beh il Mac al PWN2OWN (mi pare) è stato bucato proprio per primo, questo cosa significa? Tutti i software hanno errori, questi errori possono essere sfruttati dai malintenzionati, INDIPENDENTEMENTE DAL SO
4. I pareri della gente lasciano il tempo che trovano. Troverai milioni di bit che spiegano come GIMP è pari a Photoshop, e se c’è chi può dire una cosa come questa…
5. Il mercato lasciamolo proprio perdere va, che è meglio. Seven vende alla grande, non so se hai dato un occhio all’ultima trimestrale. Linux sul desktop NON è (ancora, e forse per sempre) una realtà, e fenomeni come Android non c’entrano nulla in questo discorso
A me piacciono i confronti, e accetto che su alcuni punti (reattività, diffusione) possano essere contemporaneamente validi più punti di vista. Non su tutti però, per esempio la storia della sicurezza è una leggenda metropolitana e nulla più
3. *Personalissima* opinione: il PWN2OWN è un contest ridicolo e pubblicitario, la conferma maggiore è il non essere riusciti a bucare Ubuntu (con configurazione di default) e averlo escluso dalle competizioni successive. Piuttosto leggiti i resoconti dei veri Black Hat Summit, sono molto più interessanti e costruttivi (soprattutto se sei appassionato dell’argomento). Non mi addentro nell’argomento virus, ma c’è differenza tra malware e virus e, soprattutto, tra vulnerabilità (che *deve* essere exploitabile e, soprattutto, sfruttabile) e virus. Ci sono vulnerabilità anche in Linux, grazie. Sono patchate in poche ore e generalmente non vi sono neppure exploit noti, figurarsi quant’è probabile che vi siano dei virus che le sfruttino…
5. Non nei negozi, dove chiedono di rimettere XP… E se XP non ci gira, non si comprano i portatili. Purtroppo non ci sono statistiche ufficiali (e grazie, la maggior parte del software ‘venduto’ in Italia è crackato: chi se la comprerebbe una licenza di XP, pur avendone da vendere? Chi spenderebbe altri 100 euro per avere la licenza, potendo evitare?), ma se entri in un qualsiasi negozio sentirai N-mila domande di downgrade. Detto questo aggiungerei anche un bel ‘sticazzi di quanto vende Seven’, non credo sia necessario/interessante argomentare oltre :) Rispetto la tua opinione, ma è diametralmente opposta ad ogni testimonianza di negozianti che ho mai conosciuto (e ne conosco parecchi, locali e non), quindi mi è sembrato opportuno intervenire al riguardo.
Ciao,
> […] nel 2010, insiste a dire che le pagine di man sono una buona fonte di
> documentazione […]
nel 2010, come nel 1980, come nel 2030 le pagine di man sono *un ottima* fonte
di documentazione: non si leggono per _studiare_ si leggono quando hai bisogno
di sapere in fretta come fare una determinata cosa. Es:
“com’è che si faceva questo?”
man nomeprogramma
“ah ecco così”
tempo di consultazione 10″, tempo per trovare la soluzione 15″ (leggere ed
applicare) non c’è da andare sull’msdn, cercare in un chilometro di pagine
quel che serve, discernere dal bloat di informazioni del l’msdn contiene ciò
che vuoi ecc.
Idem dicasi per gli HowTo: se voglio in fretta conoscere con un minimo di
opportuno approfondimento od iniziare a studiare qualcosa non c’è nulla di
meglio di un documento di 1-12pagg che con semplicità e chiarezza mi dice
ciò che serve spiegando e motivando in poche parole il perché di ogni cosa.
Vi sono _ovviamente_ anche le ref, le rfc, ecc ecc ecc
Su Microsoft hai solo delle sorte di ibrido tra una ref ed un manuale che non
servono a nulla nella maggioranza dei casi; tant’è vero che l’utente Microsoft
come anche l’utente Apple apre un’applicazione la prova senza neppure cercare
documentazione, se riesce bene, altrimenti cerca aiuto in una community che
nel migliore dei casi è in grado di dire: “clicca qui poi li e vedi” senza
spiegare nulla, con i tempi d’attesa tipici d’un forum ecc. Microsoft ha solo
un libro, il Petzold che è ben fatto e che serve *solo* ai programmatori dato
che solo di programmazione si occupa. Il resto è inutile.
Sul discorso hardware tu hai detto che “su GNU/Linux” *in generale* non
funzionano le soft-key (volume +/- muto ed altre), io ti ho ribattuto che non
è vero da *anni* e tu hai contro-ribattuto con un post di *un* singolo utente
che non riusciva ad usare una key (la luminosità del display) ed io ti ho
ri-controribattuto con un link ad un forum Microsoft dove *vari* utenti avevano
lo stesso problema con Seven ed uno specifico laptop che solo Seven
ufficialmente supporta, specificando che casi particolari vi sono su ogni OS,
che su Microsoft non puoi far altro che installare e disinstallare drivers
sperando che sistemino mentre su GNU/Linux (ed UNIX in genere) puoi fare molto
di più. In più ho aggiunto che questi occasionali ed isolati problemi, comuni
ad ogni os, si presentano *solo* su hardware di bassa lega.
Che tu ci creda o meno né su GNU/Linux né su nessun sistema UNIX vi sono virus
perché il sistema è scritto bene, ha una netta gestione dei permessi, ha una
netta separazione tra operazioni di sysadmining e di uso da utente ordinario.
Ti ho anche postato un link: http://goo.gl/P40M dove una testata “piccola” come
NetworkWorld ha scritto, spiegando, come i virus, gli worm, i trojan ecc sono
peculiarità Microsoft e solo Microsoft. Come ti ho scritto OSX ed Windows
crollano sotto attacchi *automatici* quasi contemporaneamente in pochi secondi
mentre GNU/Linux non crolla quasi mai dopo *giorni* di attacchi automatici ed
umani.
Il mercato non lo lascio per nulla perdere essendo proprio il perno di tutto.
Seven non vende per un cavolo: vende “tanto” *solo* come OEM ovvero venduto
insieme ad un laptop od un fisso, settore dove ottenere un computer non
Microsoft per un privato è difficilissimo, cosiccome è difficile averne il
rimborso se non accetti l’EULA Microsoft. Curiosamente invece per un
professionista/azienda *nessuno* ti dica “ma” se chiedi una macchina senza OS
o con GNU/Linux, Solaris od altro, curioso no?
Che ti piacciano i confronti non mi sembra, non stai postando nulla se non FUD
non porti quasi nessun esempio o fatto concreto e i pochi fatti che citi
confermano al 100% quanto affermo.
Del resto hai affermato che la sicurezza di GNU/Linux, come la sua stabilità,
velocità ecc è una leggenda metropolitana. Questa affermazione da sola dimostra
che le spari mostruose. Tutti coloro che GNU/Linux, Solaris, AiX, HP-UX ecc
lo usano *sanno* la differenza e chiunque legge i vari siti di infosec lo sa
pure…
Nedanfor, Kim
Può essere difficile, ma bisogna trattare i termini di paragone in maniera omogenea. Sul discorso delle vendite, (a parte che la storia di XP ormai è superata DAIIII), devi usare lo stesso metro, ovvero Android non c’entra, Mac nemmeno perchè non può essere comprato da solo, e quindi restano Seven e le distro Linux. I mercati da considerare sono quelli all’ingrosso (OEM) e quelli al dettaglio. Dati sicuri ovviamente non ce ne sono, ma è evidente che la quasi totalità di OEM e negozianti installino il sistema MS, quindi in base a cosa si può dire che Seven non vende? O che Ubuntu va alla grande? Canonical è in rosso, mentre MS ha staccato un altro dividendo grazie a Seven e Office, questi magari non sono i dati che ci servono ma sono sicuramente legati.
Sul discorso sicurezza, vabbè, tu puoi pure patchare in 30 secondi, che significa? Conta il tempo in cui tutta la base d’utenza.. Pure Windows ha il suo bel Martedì delle patch, ma la maggior parte delle macchine non sono aggiornate. Poi vedete, dato il luogo della discussione, non è il caso di scendere troppo nel dettaglio sulle distinzioni tra i tipi di malware eccetera. Io qui uso indifferentemente i termini malware/virus per indicare codice malevolo, e poi ci sono le vulnerabilità. Esistono tanti siti che raccolgono exploit per tutti i programmi e per tutti i sistemi operativi, anche per Linux, e ovviamente per tutti i vari software server, quindi piantiamola di dire che i “virus” per Linux non esistono. Sicuramente non esistono (ancora) virus che ti arrivano tramite Pidgin (ma pure Pidgin ha le sue vulnerabilità), ma ci sono tanti problemi dal lato server, e la prova evidente è l’esistenza di botnet di dimensioni spaventose, che ovviamente non sono fatte nè da computer desktop nè tutte da server Windows
Ma ho fatto un paragone tra Windows e Linux? Semplicemente l’elogio a Vista SP2 non lo sopporto, non dopo tutti i frustranti downgrade che ho fatto. Non dopo aver passato tempo incalcolabile a scaricare i driver (non era sicuramente un posto di lavoro confortevole). E, conoscendo parecchi negozianti della zona, t’assicuro che è una questione *quotidiana e comune*. Seven vende perché lo si compra preinstallato al supermercato, poi vanno nel negozio per piallarlo e metterci XP… Ne ho avuto conferma ovunque: nelle scuole (professori e studenti), al mercato, anche con gente che ho conosciuto tempo fa in palestra. Mi sembra un campione piuttosto eterogeneo…
Quanto a ‘Canonical è in rosso’ e compagnia bella, non me ne interessa *nulla*. Volevo solo sfatare il mito che ‘Seven è bello e a tutti piace Seven’, perché è un *mito*.
“Pure Windows ha il suo bel Martedì delle patch, ma la maggior parte delle macchine non sono aggiornate.”
Speravo fosse un discorso serio… Mi compari le patch Microsoft a quelle del software FLOSS?
“Esistono tanti siti che raccolgono exploit per tutti i programmi e per tutti i sistemi operativi, anche per Linux, e ovviamente per tutti i vari software server, quindi piantiamola di dire che i “virus” per Linux non esistono.”
AppArmor o SELinux (e i permessi, ovviamente). Se c’è una vulnerabilità nel codice non è detto che essa possa causare problemi… Questo è a dir poco ridicolo. Se poi per te ‘virus’ = ‘trojan horse’, allora per i trojan manco c’è bisogno di vulnerabilità, figurati!
PS. Non mi sembri molto ferrato sulla materia… Per controllare un computer GNU/Linux basta avere una password. Per avere una password ci vuole veramente poco, se gli utenti sono poco accorti. Questa è una vulnerabilità?
[quote]
tempo fa installai lubuntu 10.04 BETA (si lo so, era beta) su un pc preistorico di un mio amico.
inutile dire che alla partenza dovevo risettare ogni volta la risoluzione visto che la perdeva sempre (e vabbè), poi ho provato a configurare il suo nokia n95 come modem (con network manager? boh, quello di serie), infine mi sono scocciato e ci ho messo un xp.
[/quote]
Certo se niubbo tu e niubbo lui gli metti una ß, magari appena entrata in ß
te lo cerchi. Comunque oltre a non esistere questo genere di casi se usi i
rilasci stabili e non esistere se non usi hardware decente ti faccio notare
che:
installazione di Ubuntu: 1CD, qualche domanda all’inizio, un riavvio alla
fine dell’install.
se serve e si è niubbi un giro sul software-center per aggiungere qualche
programma. Fine, il sistema è pronto.
installazione di XP: 1CD, domande sparse, un riavvio altre domande sempre
sparse che devi starci davanti.
comincia il balletto dei driver, magari a cominciare dalla scheda di rete
senza la quale non puoi scaricare i driver che ti servono (se va bene ti
ci vuole un’ora e mezzo)
comincia il balletto degli aggiornamenti, aggiorni, non c’è più nulla da
aggiornare, riavvi, compaiono altri update, li fai, riavvi ecc questo per
3-7 riavvi (vissuto di persona più volte con macchine diverse, cd originali
diversi ecc)
poi c’è il balletto dei programmi, un browser decente, una suite office,
un player decente (smplayer è stato portato anche su windows), ah già
l’antivirus, il firewall… Se c’è una stampante mezza giornata e 200-300Mb
di spazzatura ecc ecc ecc
ripeti il tutto con regolarità ogni volta che piglia un virus, perdi dati
lungo la strada, perdi tempo a deframmentare ecc ecc
si, i problemi con XP sono finiti…
Chissà com’è che tutti coloro a cui ho installato Ubuntu non vogliano più
vedere Windows e mi chiedano di installarlo a loro amici ecc. ecc. Saranno
tutti speciali.
Sul discorso delle vendite ribadisco: la gente compra computer (portatili,
fissi, netbook ecc) con windows preinstallato perché è molto difficile per
un privato che nulla sa di informatica far diverso. Questo implica che tali
vendite sono semi-illegali (dato che hai diritto ad avere hw e sw separati
e se rifiuti la licenza ad avere il rimborso) e non indicano il gradimento
verso il prodotto.
Canonical *non* è in rosso ed è uno dei più significativi progetti di lungo
(e medio) periodo di Mark Shuttleworth un venture capitalist che tale è
diventato dopo aver fondato evoluto ed infine venduto Verisign, l’azienda con
cui sono sostanzialmente “nati” i certificati ssl trustable, ovvero quelli che
ti fan vedere “il lucchettino” quando ti colleghi alla tua banca, compri
on-line ecc. Certo, un soggetto del genere butta soldi per perderli, si sa…
Sul discorso sicurezza ribadisco che *WINDOWS IN TUTTE LE SUE VERSIONI E
VARIANTI È IL SOLO AD AVERE VIRUS*. Sono una sua peculiarità *piantala* per
favore di glissare i link ed i commenti *pertinenti* che ti faccio ribadendo
un concetto *falso*. Nessuno su GNU/Linux ha mai avuto né mai avrà problemi
a montare una penna usb, aprire un pdf/foto/* aprire un allegato o navigare
su tutti i siti del mondo. Tali vulnerabilità *sono*solo*su*Windows*.
Non glissare manco sulle “botnet linux” che non sono dovute a *vulnerabilità*
ma al fatto che la maggior parte degli hoster di basso profilo ti fan lavorare
sul tuo sitarello *solo* via ftp (ovvero user e password in chiaro). Nessuno
ha fatto una botnet di macchine GNU/Linux sfruttando vulnerabilità software,
s’è solo letto user e password e li ha usati. FTP *non* è GNU/Linux è un
vecchio protocollo usato tanto da Windows che da tutti gli altri per scambiare
file che non dovrebbe essere *più* usato. Peccato che Windows abbia grossi
problemi con sftp/ftps o webdavs e quindi gli hoster usano ancora ftp. In più
le botnet di cui parli non sono “botnet” in stile Microsoft: sono siti di
fishing&c infilati in siti legittimi grazie al fatto che le password sono note
essendo trasmesse in chiaro.
Piccolo appunto: il data mining è una scienza vasta, include anche l’analisi
del testo, che seppur meno rivelatrice della perizia calligrafica classica,
permette alcune cose, tra cui l’identificazione di un singolo soggetto anche
se “mascherato” da nik diversi. Tale identificazione non è certa è vero ma in
genere ci azzecca.
PS non trovo notizie di un dividendo Micrososft… Mi risulta che l’ultimo
trimeste sia andato malino. Puoi linkarmi questa info?
@kim su yahoo finance cerca Microsoft (MSFT) e vedi il dividendo. Se sei interessato a notizie più approfondite puoi vedere sul loro sito o su quello della SEC, dove ci sono i documenti contabili. Se non li trovi ti posto proprio i link, ma sono lunghetti ^^ Canonical è in rosso, ribadisco (cerca l’intervista su OMGubuntu, te lo dirà proprio Mark) A me le tue idee sembrano molto molto approssimative
@nedanfor, allora facciamo così, Linux (e tutti gli altri unix, e tutti i programmi e i server che ci girano) è inexploitabile, non esistono e non sono mai esistiti “””virus”””, gli unici problemi sono causati dagli utenti o dalle password fragili, le patch vengono scritte per hobby -perchè tanto Linux è inattaccabile!- , gli exploit pubblici su siti come milw0rm.com e exploit-db.com sono FUD microsoft, Ubuntu sta per superare Windows, Seven non se lo compra ormai più nessuno ALLORA QUESTO SI’ CHE SARA’ L’ANNO DI LINUX. A me però sembra che le cose non stiano proprio così, quindi forse forse qualcosa di sbagliato nelle vostre teorie ci sarà..
E non mettermi in bocca cose che non ho detto. Non ho mai parlato di trojan e non ho intenzione di fare queste distinzioni perchè non serve.
Mi dici cosa c’è di sbagliato in questo “Tutti i software hanno errori. Gli errori possono essere usati dai malintenzionati. Vista|XP|Ubuntu è un SO e gli errori nel suo codice possono essere sfruttati dai malintenzionati”. A me sembra che non faccia una piega, lo potrebbe capire anche un bambino di due anni perchè non è un discorso tecnico, ma un ragionamento logico. Da questo discende che qualunque software è potenzialmente exploitabile, salvo prova contraria. Tu ce l’hai questa prova o no? Ma poi allora le patch che vengono scritte a fare? Per hobby? Ah, e se per favore puoi illuminarmi sul motivo che rende indegne di questo nome le patch di MS te ne sarei grato..
@Kim Allamandola, il discorso sulle botnet e i siti non c’entra niente con quello che volevo dire. Io mi riferisco alle botnet usate per i ddos, ma si può estendere il concetto a qualunque macchina compromessa
Ciao Raffaele,
l’ho cercato, giusto per curiosità e stacchi di dividendo recenti non né ho
trovati… Idem per quel che riguarda Canonical. Per gli URL, gli shortner sono
li per questo se vuoi cortesemente postare.
Per Canonical al massimo posso dirti che essendo un progetto di medio-lungo
periodo, non seguendo la mania moderna che se non hai un plan con break-even
al massimo ad uno/due anni stai sognando, può benissimo essere in perdita,
come è normale che sia per tutte le attività che *iniziano*. Al di la di ciò
non ho trovato informazioni; se ci tieni cercherò un business plan pubblico
e qualche bilancio. Del resto *dietro* Canonical c’è Mark Shuttelworth le cui
capacità finanziare non sono certo discutibili e il cui stato patrimoniale è
eccellente. Canonical è la sua nuova VeriSign.
Per quanto riguarda gli exploit mi farebbe piacere tu *notassi* quali sono le
precondizioni affinché un dato exploit funzioni: il 99% non sono usabili da
remoto, si posso usare solo dalla macchina locale posto di avere determinati
privilegi di accesso al sistema in più se guardi a cosa si applicano non vedrai
nessuna versione corrente. Su un desktop UNIX non hai cosine come C$, IPC$ ecc
aperte al vento… Le patch servono ma tra l’avere qualche buco (immensamente
meno di Windows) e il poterlo sfruttare ce ne corre. Ti ricordo che è
costume *NIX correggere potenziali buchi alla loro scoperta, non solo dopo
che qualcuno ha dimostrato siano sfruttabili (Microsoft ed Apple)…
Circa le botnet usate per ddos non sono a conoscenza di ddos realizzati tramite
macchine GNU/Linux od unix compromesse (ovvero dove l’utente non aveva
intenzione di partecipare all’attacco o non accettava di farlo): puoi postare
qualche link? Per botnet Microsoft posso postarti tutti i link che vuoi…
Per l'”anno di linux” perché non dai una letta qui http://goo.gl/vs9d solo come
esempio? Inoltre ti vorrei far notare che da Microsoft se ne stanno andando
tutte le teste (qui per lo più amministrative non essendoci cime della
programmazione in settori operativi come è stato invece per Sun/Oracle) il
primo è stato Bill Gates, l’ultimo è Ray Ozzie, con Stephen Elop (Microsoft
Business) e Robbie Bach (Xbox &c) per buona compagnia. Com’è che tutti questi
*ottimi* businessman han lasciato una barca che va così bene? GNU/Linux non
ha un “anno di linux” ha una penetrazione in crescita esponenziale *regolare*
non è infatti una moda (come lo sono la virtualizzazione, il cloud computing)
ma un prodotto solido che cresce come un rullo compressore senza lasciarsi
equilibri fragili alle spalle.
Ps Microsoft stessa ha sempre abbandonato i suoi prodotti per passare alla
concorrenza dai tempi di wins vs dns ai tempi di smb vs tcp al recente e
più visibile switch di Windows live ad WordPress. Microsoft tenta di imporre
il suo lock-in ma è sempre meno ascoltata. Sul tema scuola se vuoi ti
segnalo questo: http://www.fuss.bz.it/ magari ti piace :->
@Raffaele
“allora facciamo così, Linux (e tutti gli altri unix, e tutti i programmi e i server che ci girano) è inexploitabile, non esistono e non sono mai esistiti “””virus”””, gli unici problemi sono causati dagli utenti o dalle password fragili, le patch vengono scritte per hobby -perchè tanto Linux è inattaccabile!- , gli exploit pubblici su siti come milw0rm.com e exploit-db.com sono FUD microsoft, Ubuntu sta per superare Windows, Seven non se lo compra ormai più nessuno ALLORA QUESTO SI’ CHE SARA’ L’ANNO DI LINUX. A me però sembra che le cose non stiano proprio così, quindi forse forse qualcosa di sbagliato nelle vostre teorie ci sarà..”
Detto tra noi… Ma che cazzo me ne frega, in una discussione su:
a) Diffusione di Windows Seven;
b) Presunti problemi di sicurezza su Linux che, a tuo dire, richiederebbe un antivirus;
dell’anno di Linux? Che me ne frega della diffusione? Sto solo contestando delle argomentazioni che sono inaccettabili. Questo sfogo, in cui interpreti a tuo piacere ciò che ho detto un po’ come un bambino di cinque anni potrebbe interpretare Amleto, dimostra proprio che le tue argomentazioni non poggiano su basi solide.
*PS. Exploit-db lo consulto tutti i dì, peccato che tu ignori che il passaggio tra exploit e virus, mi spiace molto per i virus-writer, su Linux è difficile. (E che una volta postato un exploit escono rapidamente le patch per il software FLOSS… E in genere le macchine vengono costantemente aggiornate)
“Non ho mai parlato di trojan e non ho intenzione di fare queste distinzioni perchè non serve.”
No comment sul ‘non serve’.
“Mi dici cosa c’è di sbagliato in questo “Tutti i software hanno errori. Gli errori possono essere usati dai malintenzionati. Vista|XP|Ubuntu è un SO e gli errori nel suo codice possono essere sfruttati dai malintenzionati”.”
Detto fatto: confondi il modo della realtà, l’indicativo, con quello dell’ipotesi, il congiuntivo. Le vulnerabilità *POTREBBERO* (non possono, c’è una differenza abissale…) essere sfruttate, è vero. Bene, dal piano logico passiamo a quello esistenziale: linkami qualche virus.
“A me sembra che non faccia una piega, lo potrebbe capire anche un bambino di due anni perchè non è un discorso tecnico, ma un ragionamento logico.”
È un discorso FALLACE: “possono” implica che sia sempre possibile, avresti dovuto dire “potrebbero”, giacché non è detto che sia effettivamente così. E visto che ci siamo, chiarimento ulteriore: ‘tutti i software _potrebbero_ avere errori’.
*PS2. ‘print(“Hello World!”)’ <- Se fai un exploit a questo ti regalo il mio PC.
"Da questo discende che qualunque software è potenzialmente exploitabile, salvo prova contraria. Tu ce l’hai questa prova o no? Ma poi allora le patch che vengono scritte a fare? Per hobby? Ah, e se per favore puoi illuminarmi sul motivo che rende indegne di questo nome le patch di MS te ne sarei grato.."
Mio dio, un exploit! Ora devono solo scrivere un virus funzionante, roba da bmk di 12 anni! :D Le patch vengono scritte per sicurezza, naturalmente. Perché le vulnerabilità _potrebbero_ portare ad attacchi, quindi nel qual caso vengano scovate è giustissimo patcharle. Ciò non vuol dire che c'era un pericolo reale, anche questa è una fallacia logica.
(Per quanto riguarda la 'prova contraria')
Grazie per lo pseudo-argomentum ad ignorantiam :D 'Dio esiste fino a prova contraria". Ce l'hai questa prova? No? Dio esiste. Aspettavo di dirlo da un sacco di tempo, mi hai tolto uno sfizio. (Non per nulla, nel diritto italiano, è L'ACCUSA a dover provare che si è compiuto un reato, non la difesa. Si può provare che qualcosa ci sia, non che non ci sia.)
(Per quanto riguarda le patch di Microsoft)
*Segnalata vulnerabilità mese X*
Microsoft: Fino al rilascio della patch, usate un work-around (che si traduce spesso in 'Non usate il software tal-dei-tali' o 'Non usate Windows').
*Mese X+2: Esce la patch*
Senza contare che Microsoft è l'azienda che non divulga pubblicamente le vulnerabilità (impedendo a chi lavora nella sicurezza di applicare i geniali work-around e facendo danni colossali): bug presenti in XP/Vista non sono stati scovati in Seven, proprio a dimostrazione di ciò.
{Detto questo, per quanto mi concerne, il match è finito.}
(gli URL short teniamoli solo su twitter che è meglio)
1. Yahoo Finance http://finance.yahoo.com/q?s=MSFT nella tabella c’è scritto Div & yield 0.64$, (2.5%). Se vuoi i documenti della SEC http://sec.gov./cgi-bin/browse-edgar?CIK=MSFT&owner=exclude&Find=Find+Companies&action=getcompany (ma non mi sembri tanto pratico)
2. Bill Gates è talmente ricco che insieme a Warren Buffet ha lanciato l’iniziativa Giving Pledge. E’ un uomo che ha avuto tutto dalla vita, che cosa dovrebbe farci ancora in MS?
3. Sicurezza. Un vecchio adagio dice che l’unico computer sicuro è un computer spento tre metri sottoterra. Il messaggio che io voglio far passare è che il virus più grande si trova tra lo schermo e la tastiera, e che quindi non basta usare “Linux” per stare sicuri perchè allo stato attuale della tecnologia è sempre possibile farsi fregare. Su questo discorso possiamo concordare? Perchè io credo che uno dei motivi più importanti che ci abbia sospinti in questo mondo sia la curiosità e, sebbene sia spesso necessario semplificare, io trovo intellettualmente disonesto sostenere che “Linux è progettato per essere sicuro”. Va da sè che ogni qual volta ci sia un errore, questo è di natura umana (l’utente finale piuttosto che lo sviluppatore piuttosto che l’Architetto), ma è ciò che avviene anche per tutti gli altri SO del mondo.
Immaginate tra 20, quando l’anno di Linux sarà già passato da un pezzo :P e il 90% di tutte le macchine del mondo sarà linux-based. A quel punto gli sviluppatori di “virus” saranno già passati dall’altra parte, no? O c’è qualcosa che glielo avrebbe impedito?
Ovviamente se poi il mio Ubuntu ha una tecnologia che rende impossibile scrivere malware in qualunque situazione allora ditemelo perchè davvero mi piacerebbe.
Ciao,
> 1. Yahoo Finance
certo, non vedo la *data* dello stacco del dividendo… Poi si non sono
pratico del mercato USA dati i costi dell’acquisto dall’Italia di azioni
estere.
> 2. Bill Gates è talmente ricco che insieme a Warren Buffet
Certo, per abbassarsi le tasse, ed ora oltre ad aver avviato un’interessante
iniziativa edu *opensource* (http://goo.gl/5KZt) intanto investe nel
nucleare: http://goo.gl/Ec4x Ad ogni modo, Ray Ozzie, Stephen Elop (che ora
è con Nokia) e Robbie Bach?
> Il messaggio che io voglio far passare è che il virus più grande si trova tra
> lo schermo e la tastiera, e che quindi non basta usare “Linux” per stare
> sicuri perchè allo stato attuale della tecnologia è sempre possibile farsi
> fregare. Su questo discorso possiamo concordare?
Certissimamente. Peccato che lo dici adesso: se rileggi i tuoi altri post
insisti mescolando un po’ di nomi che GNU/Linux ha virus. Non dici che il
problema sono gli utenti…
> Immaginate tra 20, quando l’anno di Linux sarà già passato da un pezzo :P e
> il 90% di tutte le macchine del mondo sarà linux-based. A quel punto gli
> sviluppatori di “virus” saranno già passati dall’altra parte, no? O c’è
> qualcosa che glielo avrebbe impedito?
> Ovviamente se poi il mio Ubuntu ha una tecnologia che rende impossibile
> scrivere malware in qualunque situazione allora ditemelo perchè davvero mi
> piacerebbe.
Non solo “il tuo Ubuntu” ma tutti gli altri OS non Microsoft oggi in uso non
hanno “virus” né ne avranno in futuro per la *QUARTA* volta ti linko
http://goo.gl/P40M invito tutti gli utenti a leggerlo se non l’han già fatto.
Facciamo così Kim, perchè mi rendo conto che queste diatribe sono sterili e infinite. Io non credo di avere torto, e da quello che ho letto nell’ultimo post penso che nemmeno tu ne abbia in senso stretto, quindi anzichè accapigliarci senza motivo nè fine ti propongo di uscircene in maniera intelligente. Dimentichiamo tutto, ripartiamo da qui, dall’ultima frase del tuo ultimo post:
[quote]
tutti gli altri OS non Microsoft oggi in uso non hanno “virus” né ne avranno in futuro
[/quote]
Discutiamo solo su questo, ok? Allora, la mia tesi è che siano motivazioni storiche, più che tecniche ad aver segnato la storia del malware. Io sostengo che ci sia sempre un anello debole, e che trovarlo è solo questione di risorse impiegate. Quindi, senza essere fanboy nè di A nè di B nè di C dico che qualunque sistema può avere dei “virus”, e per virus intendo un malware che sfrutta errori (di implementazione o di design o di amministrazione) e che interagisce in maniera subdola con l’utente finale (come ad esempio un pdf creato ad hoc) quindi escludendo i casi di scarsa attenzione umana (aka deficienza). Quindi la mia conclusione è che è sbagliato vendere un sistema (qualunque) come “esente da minacce”. Allora in senso stretto non si può dire che i sistemi non MS non avranno mai virus in futuro perchè ad esempio, se ci mettiamo nell’ipotesi che il 90% dei desktop mondiali siano Lucid Lynx, sono sicuro che non ci vorrebbe tanto per fare uscire un “virus”. Se tu hai delle argomentazioni per dimostrare che questo non può avvenire, prego!, sarei felice di ascoltarle. Tutto ciò ovviamente esclude dal discorso tutti i malware che la gente “si prende” per ignoranza perchè non possono essere imputati allo strato software, e qui sistema MS o non MS non cambia niente
Caro Raffaele,
certo che questi post sono sterili: ti rifiuti, forse perché non puoi, di dare
un contenuto che non sia pura emotività ai tuoi post.
Il pdf creato ad-hoc non serve a nulla su GNU/Linux dal momento che non hai
né avrai motivo di avere parti/eseguibili setuid. Data la gestione corretta
di permessi e privilegi in ambiente UNIX vulnerabilità eventualmente presenti
in software d’uso comune dall’utente nulla possono fare sul sistema.
Per l’ennesima volta leggiti quest’articolo http://goo.gl/P40M su cui continui
a glissare. Vi sono vulnerabilità presenti anche sotto GNU/Linux, in
infinitesima parte rispetto ad Windows od OSX ma vi sono; non sono poche perché
c’è poco interesse, come qualche commerciale Microsoft ama lasciar intendere,
dal momento che GNU/Linux domina nel settore *server* dove la quantità di dati
potenzialmente interessanti ad attacchi esterni è ben superiore ai desktop e
conseguentemente è ben alto lo studio di eventuali vulnerabilità.
Tali vulnerabilità non presentano un rischio reale nel 99% dei casi dal momento
che sono corrette quando vengono scoperte *come potenziali* non solo dopo che
qualcuno ha dimostrato come usarle, a differenza di Microsoft od Apple (e vari
altri vendor closed); in più non sono “facili” da sfruttare richiedendo nella
stragrande maggioranza dei casi un certo livello di accesso al sistema che di
norma un cracker *non* ha; in più grazie alla separazione dei ruoli ed al
gestione ben fatta dei permessi anche se qualcuno scovasse come usarle sarebbe
assai limitato nei danni che può fare; in più data la diversa compilazione di
ogni distribuzione una vulnerabilità ipotetica è estremamente improbabile che
possa colpire “in massa”. Di fatto negli ultimi 15 anni le uniche vulnerabilità
che permettessero da remoto di avere un qualche accesso ad una macchina sono
state 3. 3 in 15 anni, corrette in pochi giorni, colpenti un numero limitato
di utenti open, data appunto la frammentazione delle distro, pressoché inusabili
poi in pratica dal momento che per funzionare era necessaria una determinata
versione di _alcune_ applicazioni applicazioni (e in due casi kernel).
Le uniche vulnerabilità serie che trovi sui sistemi UNIX oggi sono i sitarelli
in hosting, nel 99% dei casi in php scritti col sedere e messi su ancora
peggio. Tali “vulnerabilità” permettono un defacement dell’obbrobrio da
qualcuno chiamato sito ed in genere l’inserimento di contenuto (far diventare
un sito legittimo in uno di fishing ecc.). Ovviamente i desktop degli utenti
non fan girare siti di sorta pertanto queste vulnerabilità *non* li riguardano.
Pertanto chi è fuori da Microsoft anche se clicca a caso non può pigliarsi
virus (se clicca di destro e sceglie elimina su un file che gli serve e non
ha altrove l’è n’atra cosa.) e non ha da preoccuparsi dove va. Se poi consideri
vulnerabilità coloro che forniscono dati della loro carta di credito a cani e
porci, che usano password idiote per le loro mail o per il loro account paypal
è un’altra storia. Non sono vulnerabilità del sistema, non puoi chiamarle
virus; mi spingo anzi più in la: in un ambiente open dove l’ambiente, la
community ecc ti invitano ad esplorare a conoscere ecc anche tali problemi
si riducono. Gli utenti imparano. Per esperienza personale la maggior parte,
in questo caso non tutti, di coloro che ho fatto passare ad Ubuntu hanno
modificato sensibilmente il loro approccio al computer; il nuovo approccio è
rilassato, hanno voglia di esplorare e di quando in quando si divertono a
farlo; il risultato è che nel tempo si acculturano. Con Microsoft od Apple non
succede, non può succedere, il sistema è chiuso al di fuori di qualche click
in giro non puoi far nulla senza avere competenze da “programmatore”.
Stiamo facendo passi avanti :) però ripeto non consideriamo i comportamenti sbagliati degli utenti, perchè non è che passando a Linux si diventa più informati, ma il contrario: persone più curiose provano Linux, percui c’è un disturbo sistemico e non puoi confrontare le due cose.
Detto questo, non ho capito bene il discorso dei PDF (o dei PNG, o dei TXT o dei DOC o di quello che ti pare). Un file creato ad hoc è pericoloso non perchè può essere eseguito, ma perchè va a sfruttare una falla nel visore (per esempio un PDF che sfrutta una falla nel reader di Adobe). Non è possibile su Ubuntu questo?
Non sono ancora riuscito a portarti dove voglio, quindi ci riprovo. Il fatto che le patch escano il giorno dopo (ma il bug può stare in giro anche da anni) non significa che vengano applicate da tutti il giorno dopo. La gestione dei permessi è solo un modo “semplice” per proteggersi da alcuni tipi di attacco, e non dal malware in generale. Vista ha l’UAC, e allora? La frammentarietà del panorama Linux e la varietà di combinazioni esistenti non significano niente. E’ come dire che rubare una Ferrari è più difficile che rubare una Panda solo perchè ce ne sono di meno.
Alla luce di tutto questo, come si può sostenere che i sistemi non MS non possono essere affetti da “virus”? Ripeto, non guardare il mondo con gli occhi rivolti al passato, perchè è banale constatare che la (quasi) totalità dei malware sia rivolta a Windows. Se Windows non fosse mai esistito, le strade del crimine informatico sarebbero diverse, ma i cybercriminali esisterebbero comunque. Io non credo che questo concetto sia così blasfemo, suvvia! E quindi è falso affermare che i sistemi non MS non avranno mai virus, perchè invece il livello attuale della tecnica lo consente. Tu prova ad immaginare i danni che potrebbe causare di riflesso un repository compromesso. Mi dirai “ma non è un virus” e io ti rispondo “no, ma fa male uguale”. La gente disonesta e cattiva è sempre esistita e sempre esisterà. Non si può vendere un sistema come “secure by design” semplicemente perchè le cose ADESSO stanno così. In altri contesti assisteremmo ad altre forme di “virus”. Qualche tempo fa fece scalpore il “virus” messo in uno screensaver su gnome-look.org, per esempio. Solo colpa dell’utente? Insomma… Non mi dire che tu controllo i sorgenti di tutti i software che installi e li ricompili XD Oppure ricordo che fu violato un server che custodiva il binario di un server IRC (mi pare) che era stato “opportunamente” patchato.
La sicurezza non è per questo mondo: a qualsiasi cosa guidata e costruita dall’uomo, dall’aereo al computer, è associata una probabilità di fallimento. L’utente normale, se gli dici che Linux è immune dai virus, lo perdi per sempre, instillando un falso senso di sicurezza. L’educazione è l’unico vero antivirus, e per educazione io non intendo solo spiegare la differenza tra trojan e worm, intendo anche non confondere la gente con frasi ad effetto come “tutti i sistemi operativi non MS non possono beccarsi virus”
@Raffaele
> non consideriamo i comportamenti sbagliati degli utenti, perchè non è che
> passando a Linux si diventa più informati
Io vedo che la maggior parte di coloro che convinco/aiuto a migrare nel corso
del tempo *divente* più informatizzata, con cognizione di causa. Ed attribuisco
ciò al fatto che il sistema e la community, ben diversi da Micrososft,
stimolano in questa direzione: se il tuo sistema non è più una fonte di
arrabbiature, paure e costi ma un simpatico “coso” che ti piace, che ti
diverte, con cui lavori con profitto ecc sei *invogliato* a “giocarci” idem
dicasi se quando hai bisogno di informazioni le trovi scritte o risposte da
altri utenti in maniera semplice, chiara e piacevole, se “senti” come algli
altri piace un dato argomento ti fa piacere prestarci attenzione.
> persone più curiose provano Linux, percui c’è un disturbo sistemico e non
> puoi confrontare le due cose.
Non è propriamente vero: la leva che muove la maggioranza delle migrazioni non
è la curiosità ma *i problemi* delle controparti closed, Windows su tutti.
> non ho capito bene il discorso dei PDF
È molto semplice: quand’anche tu inserisca del “codice” (quale non si sa)
dentro un pdf il viewer *nix non è setuid, non può toccare nulla sul sistema.
In più ti ricordo che i pdf come le immagini ecc sono gestiti in massima
parte da prodotti open non da prodotti scritti coi piedi closed source pertanto
la sola possibilità che in questi via sia una falla sfruttabile è infinitesima.
In più anche se tu volontariamente avessi un viewer setuid AppArmour, SeLinux,
Systrace, RSBAC, … non eseguirebbero syscall non legittime.
Il caso di gnome-look.org, che fece molto clamore essendo il primo della storia
non fece altro: lo scriptino inserito non poteva uscire dalla sandbox del
browser e quindi fare alcunché. Ipotizza pure che potesse: la separazione
semplice _ed_ efficace (che Windows non ha mai avuto) gli avrebbe impedito di
far qualcosa ed anche nel caso vi fosse una vulnerabilità sfruttabile come lo
storico caso di una particolare versione di mount AppArmour, SeLinux, … non
permettono l’esecuzione di giocattoli estranei.
Quindi ribadisco (lo vuoi leggere, magari commentare l’articolo che per 6
volte ti ho linkato ?!) non ci sono né ci saranno virus per GNU/Linux o per
qualsivoglia unix.
Ma vabbé, giacché insisti andiamo avanti:
> […] Il fatto che le patch escano il giorno dopo […]
Le patch escono nei giorni *immediatamente seguenti* la *scoperta* di una
*teorica* falla. Ovvero appena si scopre che “qui” c’è qualcosa che forse
potrà essere usata per far danni. In ambiente Microsoft, Apple ed altri
le patch escono dopo che qualcuno *ha provato* come sfruttare una falla nota.
C’è una bella differenza!
> La gestione dei permessi è solo un modo “semplice” per proteggersi da alcuni
> tipi di attacco, e non dal malware in generale. Vista ha l’UAC, e allora?
Seriamente, sai cosa sono i permessi, cosa è rbac e cos’è l’uac? No perché non
puoi paragonarli in *alcun* modo. Circa l’efficacia dei permessi già ti ho
risposto qui sopra, sono semplici ed efficaci. Microsoft non l’ha mai usati,
come non ha mai fatto filesystem che non richiedano deframmentazione anche se
in ambiente unix sia i permessi che il non-bisogno di deframmentazione esistono
da prima che Microsoft nascesse.
> La frammentarietà del panorama Linux e la varietà di combinazioni esistenti
> non significano niente.
A no? E scusa se tizio compila ad un modo e caio ad un altro secondo te lo
stesso overflow o simile funziona uguale?!
> Tu prova ad immaginare i danni che potrebbe causare di riflesso un
> repository compromesso.
Mai sentito parlare di firme gnupg per i repo? Ad anche se così non fosse che
probabilità c’è di bucare un repo (struttura server vista e seguita da n mila
occhi) rispetto alla probabilità di bucare un singolo specifico programma
distribuito da un singolo specifico sito? Gli hash e le firme sono li per
questo; un repo compromesso posto che si riesca a fare (in un universo
infinito la probabilità di qualsivoglia evento è sempre >0) quanto potrebbe
durare? In quel time-frame quanti potrebbe colpire?
> Non si può vendere un sistema come “secure by design” semplicemente perchè
> le cose ADESSO stanno così
Ahem, UNIX esiste da prima di Windows, ed è sempre stato così. La differenza è
che ad es tra l’uscita di XP e quella del suo successore Vista sono passati
un bel po’ di anni; in ambiente *nix i sistemi si aggiornano con regolarità e
tempi ben diversi: via via che le esigenze di sicurezza salgono salgono anche
i sistemi che le soddisfano; così non è se non riesci ad aggiornare realmente
un sistema in 10 anni!
> L’educazione è l’unico vero antivirus, e per educazione io non intendo solo
> spiegare la differenza tra trojan e worm, intendo anche non confondere la
> gente con frasi ad effetto come “tutti i sistemi operativi non MS non possono
> beccarsi virus”
È confusione? Io la chiamo verità. Poi certo sono il primo a voler l’educazione
quella cosa che a Microsoft, Apple ecc non piace dal momento che farebbe
scappare i clienti dai loro sistemi: sai se “conosci” non stai con chi vende
fumo o spazzatura ben infiocchettata.
Ti cito giusto un caso che mi capitò tempo fa: un commerciale di una grossa
azienda partner Microsoft disse non sapendo più cosa argomentare a sostegno
di questi prodotti “sa con Windows lei vede l’iconcina dell’antivirus, di
quando in quando arriva l’avviso che la tal minaccia è stata bloccata…
Con Ubuntu non ce l’ha e quindi l’utente non può sentirsi al sicuro, ha paura
e lavora con costante nervosismo”. Per fortuna il suo omologo potenziale
cliente non è stato tanto stupido.
Mi hanno insegnato che la verità non ha colore, non è di destra nè di sinistra, non è di Stallman nè di Gates, non è bella nè brutta. Il modo migliore per trovarla è cercare un po’ di qua e un po’ di là. Anche così, alla fine non ci sono garanzie di raggiungere LA verità, ma la probabilità di arrivarci vicino è sicuramente più alta. Fare l’avvocato dell’altra parte è un utile esercizio mentale e porta sempre a trovare nuove informazioni.
Ognuno di noi ha gli strumenti per indagare il mondo e io sono solo felice se li usa. Chiudo qui la conversazione perchè non sono d’accordo col 90% di quello che hai scritto, e andando avanti così non finiremmo mai. Inoltre mi costa troppo, in termini di tempo, scrivere papiri su Pollycoke, non mi porta nulla e non lo trovo nemmeno piacevole. Se mai dovessimo incontrarci di persona magari continueremo questa discussione e chissà che non arriveremo perfino a scambiarci reciprocamente qualche pezzo di Verità
sayonara
@Kim Allamandola
Dimenticavo. Tempo fa trovai questo blog http://xorl.wordpress.com/ abbastanza interessante, carino, uno dei tanti insomma, ma con una grafica piacevole e tenuto bene ^^ E’ necessario un background molto tecnico per non perdersi nemmeno una parola, ma è comunque una fonte interessante (sicuramente molto più super partes dei siti/blog che magnificano $OS da qua e da là). Io te lo segnalo :D
Non solo il discorso di Lola *non* è formalmente corretto, ma nel momento in cui *offende* la gente, *accusa* di non essere obiettivi perchè non si criticano le stesse cose e preferisce rispondere solo a ciò che gli fa più comodo.. beh.. perde ogni valenza ai miei occhi.
Quantomeno dovresti precisare
1. DOVE il discorso non è formalmente corretto
2. Chi/come va ad offendere
3. A quali domande non risponde,
altrimenti ai miei occhi anche tu non sei altro che un troll (solo che stai dall’altra parte)
Proprio ora sto leggendo il Dossier Scuola, e sinceramente lo trovo sgradevolmente farcito di disonestà intellettuale. Non che io pensi che il marketing (perchè di questo si tratta) debba essere specchio della verità e super partes, anzi! ma stride con tutti quei valori positivi che si collegano alla Libertà del software…
Bah, sono perplesso
Se hai letto i precedenti messaggi, e sembrerebbe di no, già dovresti sapere dove Lola è stata scortese, dove si è sottratta alle domande e dove i suoi discorsi non sono corretti.
Vuoi che ti indico ogni post o hai tempo e/o voglia di rileggere quanto scritto in passato?
Nono, indicami proprio i passaggi incriminati e spiegami le tue motivazioni, perchè -sarò tardo io- ma non ci arrivo. I post invece li vedo e li leggo anche da solo
* hai un cervello a 1 bit
* hai mai pensato ad un upgrade di human os
* critichi per partito preso, senza conoscere.
secondo te che sono se non offese gratuite?
chiaramente mi fanno solo che ridere.. ma ti dimostrano che quando mancano gli argomenti l’offesa è l’unica arma che rimane a certe persone.
Scusa Luca, non ti prendo in giro, ma io davvero queste offese di Lola non le trovo tra i commenti…
Ti giuro, non ti prendo in giro, ma se faccio Ctrl + F e cerco quelle stringhe non trovo niente.
Non è plausibile che sia un problema tecnico o che li abbia cancellati, magari ti riferisci solo ad altri articoli. E’ così?
“No vedo i fatti, le statistiche e uso gli OS prima di giudicarli in modo da sapere di cio’ che parlo invece che scegliere un partito preso per simpatie ideologiche”
http://pollycoke.com/2010/10/15/ubuntu-unity-con-utouch-su-tablet-dell/#comment-31000
““sbandiera una certa superiorita dei mac”
Ancora cervello a 1 bit per argomento? Io ho detto che non si puo’ dire che i mac siano solo “bei soprammobili”. Tu hai sentito “i mac sono i nostri padroni, inchinatevi”
Ma farsi un’upgrade all’human-OS? Dai almeno 8 bit per argomento!”
http://pollycoke.com/2010/10/15/ubuntu-unity-con-utouch-su-tablet-dell/#comment-31042
eccoli qua! :)
secondo te che sono se non offese gratuite?
Ok vedo.. Beh sì, sono offese e sono gratuite e sbagliate, e su questo non ci piove ^^
Leggo spesso pollycoke e anche i commenti, solo che quando ce ne sono troppi o sanno di flame lascio perdere :P
Sentite io non ho letto niente di cui sopra e non ho proprio tempo da impiegare (e forse per questo non dovrei impicciarmi sulla questione ;) ), MA
mi chiedevo solamente se aveste letto il mio commento qui sopra
http://pollycoke.com/2010/10/20/chiacchierata-con-luca-ferroni-su-linuxday-e-dossier-scuola/#comment-31253
in cui, oltre a spiegare meglio cosa intendevo con la frase quotata da Coniglio (anche se forse ora state già parlando d’altro),
invitavo tutti a perdere meno tempo in flame e diatribe personali o guerre di religione astratte e invece dedicare lo stesso tempo alla promozione dei valori in cui crediamo :)
Oh … non è mica che mi dovete ascoltare per forza, ma ero solo curioso di sapere se ero stato letto :)
Intanto buon Linux Day a tutti!
Ciao
fero
Ci siamo, cari amici.
Mi aspetta una dura giornata INSTALLAZIONI DI MAVERICK.
Buon lavoro a chi fara’ lo stesso.
VIVA IL LINUX DAY!
Buon lavoro ;)
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