Uno degli aspetti centrali di questa Ubuntu 11.04 Natty Narwhal appena pubblicata è che questo aggiornamento ci ha salutati con una interfaccia tutta nuova, sorprendente e per certi versi spiazzante.
Proprio per il tentativo di differenziarsi così nettamente da tutte le altre, a mio avviso questa è la versione più ambiziosa di Ubuntu ad oggi (se la batte con l’indimenticata 4.10) e forse una delle più interessanti versioni di una distribuzione GNU/Linux mai rilasciata.
Se sarà all’altezza del suo compito lo decideranno solo gli utenti, nel frattempo possiamo vedere come sfruttarne al meglio le novità, accogliere i tanti spunti di discussione che ci offre, analizzarne i punti di forza e di debolezza e magari cercare di individuare le aree migliorabili. Che non mancano.
Niente panico…
Prima di tutto vorrei mandare un bacio in fronte a tutti quelli che in queste settimane hanno deciso che a causa delle novità introdotte con questa nuova interfaccia, cambieranno distribuzione o non aggiorneranno mai più, magari senza nemmeno provare Unity. *Pciù*
Liberissimi ovviamente, anche se non c’è alcun bisogno di farlo, resta infatti sempre disponibile la possibilità di avviare Ubuntu con la solita faccia bonaria e rassicurante di GNOME 2. Basta selezionare la voce “Ubuntu classico” dal menu di scelta che appare nella schermata di identificazione; in questo modo tutto tornerà ad essere come sempre, nessuna abitudine da cambiare e nessun trauma. Ma niente bacio.
Prima o poi dovrete comunque abituarvi all’idea che GNOME come lo conoscevate è già morto, e non per mano di Canonical: GNOME 3 con la sua Shell rappresenta infatti una rottura col passato ancora più netta di Unity. Ebbene, dopo avervi rassicurato che in Ubuntu potete avviare GNOME 2 classico ogni volta che volete (almeno per questi sei mesi), vi consiglio lo stesso di provare ad usare Unity per un po’: potreste restare sorpresi da quanto in realtà sia un ambiente studiato per mettervi a vostro agio… Ci proviamo adesso?
Ok, panico!
Io ci ho provato con largo anticipo e ho aggiornato le mie due installazioni di Ubuntu a Natty anzitempo. Con il Mac sono su Natty fin dalla pre-alpha e ho attraversato indenne, e senza dover reinstallare da zero, tutte le differenti declinazioni dell’angoscia in cui tutto si rompeva e tutto si piantava, sul Galway ho effettuato l’avanzamento solo una decina di giorni fa e mi sono trovato con un ambiente già più stabile, in quanto in fase di rilascio.
“Più stabile” capite già che non significa stabile in senso assoluto. Anzi, a dirla tutta, per come la vedo io Unity non è ancora un ambiente completo, accogliente, comodo e rifinito come mi piacerebbe che fosse la prima versione distribuita al pubblico. Da parte mia avrei aspettato volentieri una Ubuntu Nattier Narwhal 11.06… ma in fondo questa non è una LTS e i più smaliziati capiranno al volo che Canonical doveva rilasciare adesso, battendo sul tempo Fedora e tutte le distribuzioni pronte a rilasciare con GNOME 3, che dal canto loro non avrebbero affatto sbagliato a ritardare anch’essi la pubblicazione di una GNOME Shell ancora largamente acerba (la vedete qui di fianco, ma questo è materiale per un prossimo articolo dedicato).
Se dovessi riassumere un po’ le mie sensazioni prima di analizzarle più in esteso, direi senza mezzi termini che Unity è un ambiente di lavoro elegante, ammiccante e confortevole, nuovo pur senza strafare, semplificato ma funzionale, flessibile ma (per ora) non troppo. Insomma, sarebbe virtualmente promosso… e però semplicemente non è ancora pronto, per motivi che non sempre dipendono da Canonical.
E adesso che vi ho stimolati per bene, procediamo con ordine.
[OT]Ti invidio, scrivi troppo bene.[/OT]
È un insegnante di lingue quindi ha studiato per essere bravo ;)
Ho pensato esattamente la stessa cosa!
La cosa che odio di più in unity in questo momento e anche l’unica è la seguente: Se tutte le finestre di una singola applicazione (ad esempio nautilus) sono minimizzate e si clicca sull’icona nel launcher vengono massimizzate tutte! non compare l’expo per scegliere qualche massimizzare e quale tenere ridotte a icona.
La cosa è molto seccante anche perchè se si ripreme un’altra volta compare la modalità expo ma logicamente non riduce a icona quelle non scelte essendo le finestre massimizzate.
Stranamente se c’è una sola finestra di tale applicazione aperta e le altre minimizzate si comporta come dico io.
Sto chiedendo in vari forum se si può risolvere la cosa…. ma senza risposte…. intanto però ho scoperto come chiudere e fare lo zoom delle finestre quando sono in expo… se qualcuno vuole saperlo….
la chiusura e lo zoom delle finestre in expo sono features interessanti..
Sarebbe utile per tutti che tu ci mostri il modo per averle.:)
basta che attivi da ccsm il plugin “scale addons” da li attivi le scorciatoie per il mouse su come chiudere le finestre e zoomarle in expo. Io ho messo button2 per la chiusura e il 3 per lo zoom. Non ho ancora capito a cosa serva il pull! xD
Ottimo!Strano che di default non sia abilitato lo scale addons..credo sia una feature mooooolto utile!
Tipregosì.
Dimmi come cavolo chiudere le finestre in expo: è mai possibile che mi abbiano tolto la possibilità di chiuderle col click centrale del mouse, che è la cosa più logica che a qualsiasi essere umano venga da fare!?
Per il resto, il tiling è PALESEMENTE copiato da Windows 7 ma va bene così, perché funziona ed è comodo.
Sto adorando il launcher a sinistra e i piccoli dettagli grafici e la possibilità di avviare un’applicazione (anche la più nascosta) cliccando il tasto Win e digitando il nome, ma confermo che la Lense delle applicazioni è quanto di peggiore si sia mai visto su Ubuntu. La parte delle applicazioni suggerite è assurda, non riesco a trovarle un motivo d’esistere. E mettere le applicazioni in ordine alfabetico è una cosa terribilmente stupida: non potevano dividerle nelle “sottosezioni” che noi tutti amiamo e conosciamo?
Comunque, sto usando Natty con soddisfazione e ammetto che mi sta piacendo pure.
Unica critica va, ahimè, non a Unity ma al kernel: da poco tempo ho preso un portatile abbandonando il desktop e non avrei mai immaginato che la batteria del laptop durasse così poco rispetto a Windows 7.
Nonostante il notebook abbia un anno di vita (subito.it FTW) e la batteria non sia proprio nuova, con Win riesco a farla durare un 3 orette, mentre su Ubuntu non credo di aver superato le 2 ore.
Inoltre, non credo sia una mia impressione!, su Ubuntu mi scalda anche più spesso che su Win.
E tutto ciò è triste, estremamente triste.
Se clicchi su la lente delle applicazioni con il tasto destro hai la suddivisione in categorie.
Per quanto riguarda il consumo energetico quello che descrivi è un problema del kernel 2.6.38… una modifica ha portato alla regressione ma stanno cercando di risolvere…. è un problema di tute le distro che utilizzano tale kernel non intrinsecamente di Ubuntu.
Penso che l’attuale comportamento con le finestre minimizzate sia una specie di workaround, suppongo che ci lavoreranno prossimamente, magari integrando finalmente le patch per l’input redirection nel server X (spero!!)… Potresti segnalare il bug (perché penso proprio che sia un bug, e non il comportamento da loro inteso).
Grande come sempre
solo un appunto,
lo spazio vuoto sul pannello (tra il logo ed il global menu) c’e’ l’hai solo tu :)
http://ubuntuone.com/p/rQC/
Intende quando nessuna finestra ha il focus ;)
sorry :)
Nella nomenclatura hai scritto:
“Il Pulsante Home è l’icona di Ubuntu in alto a destra di cui parlavo prima.”
Ma il pulsante Home non è quello a sinistra?
l’ho notato anche io, si sarà confuso
Pingback:Noi, cecchini di pixel | Ubuntu block notes
Sono pienamente d’accordo: in sostanza Unity è un buon inizio, alcune cose sono pregevoli, altre un po’ meno e c’è margine di miglioramento.
Devo dire che io l’ho disattivato e sono tornato al classico, non tanto perché non mi piacciano le novità, ma perché ho notato un generale calo di prestazioni di tutto il sistema e ho “sperato” che dipendesse dalla nuova interfaccia…
Purtroppo mi sono reso conto che così non era, probabilmente c’è ancora qualcosina da sistemare in questo nuovo Ubuntu…!
ubuntu ormai non è più per i poveri. il mio ottimo hp550 non sopporta unity, lui deve lavorare, deve produrre, ha bisogno di un sistema aggiornato ma allo stesso tempo leggero e scattante. in più non ha più voglia di fare un formattone/avanzamento ogni 6 mesi o ogni anno. Per questo abbiamo deciso insieme di passare ad una rolling release, che aveva poche pretese di hw e offrisse velocità e molta stabilità (lm debian ed.). Ringrazio cmq ubuntu per avermi introdotto al grandioso mondo di linux, e sarà un arrivederci perché magari quando tra (molti) anni avrò necessità di comprare un apparecchio nuovo, riproverò ubuntu e potrò osservare come lui sia cambiato.
cerca unity 2d dal softwware center ;)
non si abbandona nessuno!
[OT]Adoro il tuo wallpaper :P[/OT]
Un’opinione finalmente equilibrata!
deve ancora prendere forma e non possiamo più farci domande tipo, ma sarà pronta o no…. ormai è fuori e disponibile, aspettiamo gli sviluppi, i temi, e tutte le possibili evoluzioni.
E comunque non mi avrete mai! LXDE :)
Parole sante
Dal canto mio sono felice di non avere questi problemi su KDE
Tremo ancora all’idea della 4.0 :D
Ora tocca agli gnomi :)
voi di kde 4 avete sofferto a mazzi per avere qualcosa che funzionasse, a noi è andata meglio nonostante non sia finita qui ;)
:D
Al momento UNA sola cosa mi ferma dall’usare Unity: le fottute applet!!! (che non ci sono).
Per lavoro ho necessità impellente di almeno UNA applet del pannello, senza la quale non potrei vivere (informaticamente parlando): System Monitor!
Ho necessità di vedere, sempre e comunque, lo stato di utilizzo di CPU, RAM e RETE. So che esistono ovviamente altri metodi per tenere monitorati questi parametri, ma a me risulta immensamente più comodo avere l’informazione con un colpo d’occhio. Poi se mi servono informazioni più dettagliate uso anche altri strumenti, ma l’input di tale azione mi deve pervenire da un applet sempre in primo piano!
Fin quanto non ci sarà uno strumento paragonabile in Unity (i famosi indicator che fine hanno fatto?) non potrò procedere alla “migrazione” :(
http://www.omgubuntu.co.uk/2011/03/indicator-sysmonitor-simple-system-stats-app-for-ubuntu/
TI AMO! ;-)
Uhmmmm….però avrei preferito di gran lunga una visualizzazione a grafico (stile sysmonitor “vecchio tipo”). Si, lo so, sono incontentabile! :D
Ma una rappresentazione a grafico mette in evidenza cose che un semplice numero istantaneo non può!
Me meglio di niente…proviamolo, va…
ci credi che da qualche parte mi pare di aver visto quello che cercavi? ma non ricordo dove e sopratutto se è una cosa sicura xD
Indicator sysmonitor può mostrare anche la velocità di upload/download se ti interessa
http://www.webupd8.org/2011/05/how-to-display-network-upload-download.html
e Indicator multiload ti mostra i vari grafici
http://www.webupd8.org/2011/05/network-memory-and-cpu-usage-indicator.html
avevo detto che lo avevo visto xD
“Ubuntu ha la luccicanza”
Ora suo padre Mark diventerà pazzo e cercherà di ucciderlo :D
Comunque come sempre ottime e simpatiche recensioni ;)
Adoro unity, solamente è un pochino instabile… ogni tanto appare qualche bug (per esempio non mi mostra un applicazione come aperta anche se lo è, oppure si rifiuta di massimizzarmi un applicazione anche se questa è avviata e posto selezionarla con alt+tab), ma si risolvono tutti con un riavvio di compiz/unity.
Trovo veramente stupide 3 cose (a parte la Lense per le applicazioni, ma io uso la dash come un launcher alla gnome do/synapse):
– l’impossibilità di chiudere una finestra con il click centrale in modalità expo
– l’impossibilità di minimizzare un applicazione massimizzata premendo sulla sua icona (questo mi da veramente sui nervi <.<)
– l'assenza delle quicklist sulla maggior parte delle icone (non le uso molto, più che altro solo per mettere in pausa la musica, ma gli costava tanto aggiungerle tutte di default?)
Inoltre mi piacerebbe poter modificare il tempo per cui un icona rimane visibile dopo una notifica.
per le quicklist non saprei, ma per i controlli audio non c’è il menù nel sound indicator?
ah leggi questo http://www.lffl.org/2011/05/quicklist-editor-aggiungere-o-gestire.html#more
sisi, so come aggiungere le quicklist ai launcher (si tratta solo di una semplice modifica al file .desktop, niente di che), mi fa solo girare i cosidetti che non vengano incluse di default. Le hanno sviluppate, sono una bella feature e le ignorano…
Per i controlli so che esiste il sound indicator, ma preferisco averli sull’icona in quanto mi viene più naturale.
ci ho messo parecchio anche io ad abituarmi ad usare il menu’, ma con tanto coraggio e con Felipe che m’assiste nella modernizzazione ci provo…
Kabir, puoi star certo che le quicklist verranno sfruttate a dovere nelle prossime versioni. Non si sono certo grattati la pancia in questi sei mesi, è naturale che abbiano dovuto tralasciare qualche dettaglio, per semplice mancanza di tempo. La chiusura delle finestre col tasto centrale del mouse puoi settarla da ccsm, come sempre (non è MAI stata attivata nella configurazione di compiz di default!! è un cambiamento che probabilmente avevi fatto tu ed è stato sovrascrittto passando a unity)
mi scuso se sono sembrato arrogante :( so benissimo che dietro Unity c’è un lavoro immenso, è che è stato fatto tantissimo in solo 6 mesi.
Più che altro queste erano le mie “lamentele”, se dovessi citare i pro non basterebbe tutto il database di pollycoke.
beh rileggendo il mio post, son stato un po’ antipatico, quindi scusa tu!! :)
due cose di cui sento la mancanza mi vengono velocemente in mente.
primo voglio un “pannello di sistema” ben fatto e velocissimamente raggiungibile cliccando con il tasto destro del mouse sul logo ubuntu.
il pannello di sistema deve contenere di tutto il configuarabile in ordine di categorie e o importanza selezionabili, naturalmente a due livelli: modalità utente e modalità superuser , magari mettendo in evidenza il tasto “modalità superuser” che fa comparire tutto quel che è configurabile solo super user.
secondo quando la finestra in evidenza , è a dimensione non fullscreen, perchè non lasciare i 3 tasti di gestione delle finestre nel pannello invece che lasciare lo spazio vuoto tra il logo e il menu?
…magari farli diventare un po “opacizzati” rispetto a quando la finestra è in fullscreen …penso che sia sempre meglio che lasciare uno strano vuoto e la finestre stesse sarebbero gestibili da due luoghi contemporaneamente a seconda di dove è più comodo.
per il secondo punto… pensa che palle quando hai varie finestre da chiudere e devi fare avanti e indietro dalla finestra per il focus al pannello per chiuderla
ho tralasciato in pezzo, cioè non sono riuscito ad esprimermi al meglio
i pulsanti rimangano sia sul pannello che classicamente sulla finestra
il 1 primo e per utenti anormarli. Gli utenti normali non utilizzo la configurazioni ogni giorno. Io mi sono messo nel launcher a 38 px l’applicazione impostazioni di sistema e vado(le poche volte che vado. Infatti ci andrai i primi tempi. Poi lo lasci così dopo avere sistema le cose.
il 2 punto. Come ho detto più volte, sono per eliminare i tre pulsanti e fare tutto con il mouse: Tasto sinistro, scroll, tasto centrale.
Secondo me il problema peggiore di unity, che per il resto sto usando senza grossi problemi, anzi con piacere, è l’integrazione di launcher e workspaces.
Come fatto notare nell’articolo trascinando un’icona sul launcher riamngono attive solo quelle compatibili col file, ma non sempre le cose funzionano… Se prendo un file da una finestra di un determinato workspace e lo trascino sull’icona di un’applicazione aperta su un altro workspace, mi compare l’exposè delle finestre, ma non ci posso interagire. E una volta rilasciato il file, invece di elaborarlo, semplicemente scompare tutto. Davvero noioso in certi casi.
Quando poi si lavora con gimp che di suo funziona con tre finiestre diverse, allora si ride proprio…. -.-
Finalmente un articolo “oggettivo”, che ne elenca i pregi e i difetti, in rete si trovano solo frasi tipo “Unity fà cagare” oppure “unity è fantasica”.
@felipe
secondo il mio umilissimo parere…
quello sfondo dovrebbe diventare la nuova top di pollycoke
(:
Io la avrei anche tenuta la 11.04, però il nuovo compiz mi teneva le cpu al 100%, così la batteria durava 1 ora e mezza e le temperature erano da padella più che da PC…
Personalmente a parte il Dasher ed il dover fare un po’ di abitudine al launcher a sinistra non ho trovato unity così male… Però il bug di sopra mi ha di fatto costretto a cambiare distribuzione…
Ora sono discretamente innamorato di Sabayon, vedremo se varrà la pena tornare indietro! :-)
“Nessuno prevedeva che il team di GNOME sarebbe tornato a lavorare così alacremente su Mutter, tanto da renderlo usabile in tempo per l’uscita della versione 3 di GNOME.”
Questa è buffa, mi domando cosa prevedevano invece…
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Povero felipe, non sa più cosa inventarsi per difendere la sua amata distro nonostante tutto ciò che è successo. E’ come il soldato giapponese che continua a fare la guardia su un isola del Pacifico ignaro del fatto che la guerra è finita da un pezzo. E si è conclusa nella maniera più logica possibile.
Scommetto che scriverà un post dove smerda la shell con la sua solita valanga di FUD XD
quoto Giallu @92c0f53e1586a8093da3fa0246191c0e
e quoto anche te dal nick repulsivo. Ti pare chiamarti “PD”? :D
lo stavo per scommettere anch’io, ma adesso che l’hai scritto non lo farà… :D
Lo so, lo so, ma il mio nick non ha niente a che fare con la politica ;)
Comunque stavolta felipe ha più opzioni: smerdare a scelta tra la shell, il progetto GNOME o Fedora (ancora?!?!?) oppure dimostrare a modo suo che unity è la più utile invenzione per l’umanità dopo la penicellina :D
“…a quel punto vi conviene provare la prossima Fedora che è un po’ l’espressione del lavoro su GNOME 3, anche lì comunque non aspettatevi un’esperienza d’uso completa e matura come quella di GNOME 2.”
@felipe
Mah, le cose non stanno proprio così.
Un consiglio: provala Gnome-shell, ma non su Ubuntu. Poi ne possiamo riparlare… ;)
Mi sembra che sia esattamente quel che ha detto di star facendo…
Se fosse come dici, allora trovo arduo definire l’esperienza d’uso di Gnome-shell “immatura ed incompleta”.
PS: lo screenshot con Gnome3 non mi pare proprio venga da Fedora ;)
Pollycoke…VOGLIO IL TUO SFONDO!!!! :-)
ti pregoooo……
Per quanto mi riguarda il problema di Unity sono piccoli bug grafici, sfarfallii vari, e persino un degrado delle prestazioni, tutte problematiche che non ho riscontrato con Gnome-shell nonostante utilizzino entrambi il compositing.
Riguardo allo spazio che separa gli indicatori: fino alla release scorsa, la distanza era controllabile dal tema GTK, semplicemente impostando la distanza tra i menù e applicando questo stile al pannello.
Forse passando da gnome-panel a Unity è necessario applicare lo stile a qualcos’altro, o forse gli indicatori non sono più dei menù.
A parte i peccati di gioventù già elencati nell’articolo, io ho principalmente un commento/critica su Unity dopo una settimana di utilizzo: la ricerca dalla Dash e dalle Lenses è ORRIBILMENTE LENTA. Per conto mio, dovrebbero ove possibile importare in blocco il codice dal motore di GnomeDo (o più realisticamente: copiare l’algoritmo), che era quello che usavo prima ed era uno spettacolo di velocità, oltre al fatto che si ricordava i miei preferiti e quindi nella maggior parte dei casi bastava una lettera per fargli capire cosa volevo.
Una cosa che invece nella mia esperienza è in contrasto con quanto scritto nell’articolo è invece che tra bug varii e dettagli minori, Gnome 2 su Natty era diventato per me praticamente inutilizzabile, e il passaggio a Unity è stato si può dire obbligato (a meno di fare downgrade o cambiare del tutto DE, naturalmente). Non che abbia troppo da lamentarmi, comunque.
Dopo averla provata ho deciso che resto sulla 10.10, due cose mi turbano oltremodo:
– l’aver sostituito i menu con qualcosa di molto meno efficiente;
– la gestione delle finestre aperte/workspaces (come notato da chi ha commentato sopra).
In particolare i menu costituiranno pure un modello di UX vecchio come il cucco, ma sostituirli con qualcosa di *peggio*, solo perché è il momento di cambiare, mi sembra demenziale. Questa stessa obiezione può essere rivolta a GNOME Shell, con la piccola avvertenza che mi sembra ancora peggio (perché impedire di avere oggetti sul desktop? altra metafora non recentissima ma fino a prova contraria ancora valida e usata!).
Vedremo con la 11.10, per ora è un “passo” da parte mia.
Rehdon
Ciao.
Nonostante abbia apportato le modifiche alla notification area tramite dconf-editor, mettendo ‘all’, non vedo comparire come una volta l’utilissima icona che avverte della presenza di nuovi aggiornamenti.
Come mai? Cosa posso fare per ripristinarla?
Grazie!
Ops…
Se tolgo l’auto launch dell’update-notifier, tramite gconf-editor, sembra tutto funzionare correttamente!
a me unity non dispiace,uso natty dalla beta 2 e ormai mi ci sono abituato molto bene, anche se concordo per quanto riguarda la dash, che cerco di usare il meno possibile.. l’unica cosa che veramente trovo una grave pecca è la mancanza di un “qualsiasi cosa” che funga da “mostra desktop”!
confermo! …ma da qualche parte ho visto che è possibile aggiungerlo come una sorta di launcher!
ma ctrl+alt+d non funziona più?
hmmm… a me su unity funziona super+d :D
Per l’icona direttamente del launcher
http://www.webupd8.org/2011/04/show-desktop-icon-for-ubuntu-unity.html
Ma sono l’unico cui Unity va LENTISSIMO sia nella versione “da aggiornamento” sia nella versione “nuova installazione”?
Ubuntu versione classica, invece, è una scheggia, come al solito.
Altra cosa: potreste tradurre per chi non è nuovo, ma ha difficoltà ad imparare il vocabolario, come si fa ad avere un Expo delle finestre plurime aperte per un’unica applicazione?
Grazie!
D
Quale configurazione hardware hai?
quali dirvers grafici usi?
Il PC è un ACER Extensa. Vecchiotto, ma con Gnome 2.x e KDE 4.x va velocissimo. Non lo ho di fronte in questo momento.
Però su due piedi mi viene da dire che, se il sistema è più lento (mentre tutte le precedenti versioni erano più veloci, e ciascuna era più veloce della precedente). vuol dire che c’è qualcosa che non va.
Vabbè verifico sull’altro PC!
L’unica cosa positiva e’ che Canonical, proponendo Unity, stimolera’ GNOME a fare un migliore desktop environment. Continuo a pensare che Canonical dovrebbe mettere in cantiere una distro Gubuntu basata su GNOME 3 e un’altra distro Ubuntu basata su Unity (oltre a Xubuntu e a Kubuntu ovviamente). La scelta del desktop environment deve essere sempre lasciata all’utente.
Usando l’ultima versione di ubuntu su una macchina di prova mi e’ venuto in mente un aggettivo che mi sembra descriverla appieno: amatoriale.
Troppe soluzione da “massi va bene cosi'”, troppi bug che sono cosi’ evidenti da chiedersi che tipo di test gli abbiano fatto. Tanto piu’ che non mi sembra che si introducano novita urgenti per gli utenti.
Unity e’ mediocre. Potra’ andare tra un annetto, ma ce ne era bisogno? E’ l’ennesima declinazione di un desktop su linux. Non una delle migliori. Non una delle piu’ originali.
bel post, come sempre. in disaccordo su qualcosa (tipo il posizionamento delle icone/menu sulla barra) ma utilissimo.
io sto imparando ad apprezzare sempre più unity, al contrario di molti. secondo me, lo ribadisco dall’inizio, è solo questione di abitudini. il volerlo scartare a priori è illogico anche se può sembrare una “snaturazione” troppo netta rispetto al passato. anche io mi sono trovato spiazzato all’inizio ma adesso che cisto facendo occhio e mano lo trovo a volte geniale. migliorabile ma geniale. d’altro canto è stato gettato agli utenti forse un po troppo presto ma sinceramente non ho trovato nulla di catastrofico ed indecoroso, come descritto “dai più” nelle versioni di sviluppo…
Ho usato gnome-shell 15 minuti e mi “sentivo a casa”; ho usato unity altrettanto tempo e mi sentivo spaesato. Gli spunti interessanti ci sono, eccome, e fra un anno, in tempi di LTS, vorrò rivedere cosa ne è stato di unity. Nel frattempo (e voglio il bacio in fronte) mi oriento verso distribuzioni che abbiano impacchettato e infiocchettato per bene gnome3 (e quindi non per nostalgia di gnome 2.3X).
Solo una cosa: il team di gnome ha rinnovato toolkit, librerie, applicazioni, shell eccetera; ma il “look and feel” ha bisogno di una rinfrescatina, temi e icone danno sempre quella inebriante sensazione di anni ’90….
QUOTE:
Solo una cosa: il team di gnome ha rinnovato toolkit, librerie, applicazioni, shell eccetera; ma il “look and feel” ha bisogno di una rinfrescatina, temi e icone danno sempre quella inebriante sensazione di anni ’90….
Grazie di esistere e di aver scritto questa frase.
+1
:)
Sto parlando ovviamente dello gnomo “vanilla”, suppongo che i bei temi arriveranno.
Comunque erano belli gli anni ’90, non c’era Google, non c’era Skype, non c’era Youtube, non c’era Facebook, non c’era Ubuntu, tutto era in divenire, internet era un mondo inesplorato, aprivi Netscape e ti sembrava di entrare in un mondo di meraviglie….molto inebriante.
“Quando una finestra è massimizzata, i controlli della finestra vengono spostati accanto al menu globale dove si incastrano perfettamente, fin qui non fa una piega. Quando invece la finestra ha normali dimensioni, lo spazio a sinistra del menu rimane vuoto, lasciando il menu spostato artificialmente a destra di un centinaio di pixel. Non bello.”
Quanto ti do ragione…
“Le idee ci sono, la visione d’insieme è forte anche se non ancora completamente omogenea e {il team è al lavoro (per fregare quelli di GNOME) per fornire risposte e soluzioni alle richieste degli utenti} , che adesso aumenteranno vertiginosamente.”
-> ambedue le cose! xD
Canonical ha perso il mio favore marchiando come stabile l’attuale unity su natty. Non mi piace essere preso per una cavia. Se voglio sperimentare metto su le alpha e le beta e aiuto anche il bug fixing, ma se installo una stabile tale deve essere.
Rimanere con gnome 2 ha poco senso, su questo concordo con te Felipe. Ormai si deve fare una scelta, che per fortuna nel mondo linux è ampia: unity, gnome-shell, kde, xfce, lxde i i vari WM.
Io ho scelto kde, e per i motivi di cui sopra non con ubuntu. Fedora sta facendo un percorso simile ad ubuntu ma con gnone-shell e gnome3. Fedora però la trovo giustificata, è una distro interamente sviluppata dalla cumunità e non ha mai nascosto di essere molto bleeding edge, per cui ha sempre le ultime sciccherie ma a scapito di stabilità.
Avrei trovato coerente se natty fosse uscita con gnome classico e la possibilità di utilizzare unity a scelta dell’utente, in attesa di vederlo maturo e completo con la 10.10, invece di giocare a chi ce l’ha più duro con Fedora.
Non reputo unity un cattivo prodotto (anche perché non l’ho mai usato intensivamente), ma sono molto critico sul come Canonical abbia trattato i suoi utenti con questo rilascio (cosa che aveva già fatto con la 10.10 UNR tra l’altro).
La nota positiva che mi ha spinto a riabbracciare kde (era dalla 4.3 che non lo usavo) e ora ho un sistema stabile performante e comodo, e che non mi stravolgerà il mio modo di lavorare per molto tempo.
Mi sto sempre più convincendo che il vero periodo di beta sia in realtà le prime settimane dopo il rilascio ufficiale, quando milioni di macchine hanno installato la release. In un messaggio in socialbox ho riportato la “lamentela” di uno sviluppatore il quale afferma che ci sono pochi beta tester.
Su questo hai ragione, i primi giorno dopo il rilascio emergono tante “magagne” sfuggite allla fase di testing. Il discorso però, secondo me, è che per rilasciare vanno risolti i bug già noti e vanno implementate tutte le funzionalità che servono all’utente per il lavoro quotidiano, e non mi sembra che questo sia stato fatto.
Lo chiedo a tutti, ma Unity e Gnome-Shell che cosa hanno portato, per ora, come migliorie all’interfaccia utente, escludendo i possessori di un pc touch?
Hanno soprattutto tolto opzioni e possibilità e questo mi pare un passo indietro.
io ero un entusiasta dell’idea che era dietro a unity
però provandolo sono rimasto un po’ deluso… mi sembra molto immaturo… forse era meglio se aspettavano di smussare tutti gli spigoli, visto che ce ne sono tanti e visto che si tratta di un elemento così centrale dell’esperienza utente.
E’ sempre un piacere leggere i tuoi articoli.
Ritengo comunque che tutta questa frammentazione sia il male per Linux. Tutti cercano di prevalere sugli altri senza molta collaborazione. Perchè invece di dividersi su Unity, Gnome 3, Kde non si lavora insieme su delle applicazioni professionali, che facciano passare da Mac/Win a Linux non solo i geek.
Solo una mia opinione. Bye.
Concordo sulla necessità di una maggiore collaborazione per la creazione di applicazioni professionali e software gestionali decenti: a causa della totale assenza di collaborazione sul punto da parte delle “major” di linux, si presentano non come fronte unito ma come insieme disperso e non offrono una vera attrattiva per i produttori degli applicativi. Tutto ciò allontana l’utente professionale il quale -al di là delle difficoltà nell’avvicinarsi ad un nuovo sistema operativo- si trova di fronte all’oggettivo limite di non poter gestire la propria attività in modo competitivo.
Nella mia piccola esperienza sono dovuto tornare di recente a Windows perché non c’era nessun gestionale decente (ed a prezzi abbordabili: sotto i 3.500 Euro + tot per Client + IVA, per intenderci) che funzionasse in multipiattaforma windows/ubuntu. Perdita secca per linux (e per Ubuntu) che non solo ha perso un’utenza (la mia di studio), ma anche altre 6 potenziali (i miei colleghi, che sono rimasti a XP).
Non capisco però perché tutto ciò dovrebbe essere in alternativa rispetto alla diversificazione dei desktop: si tratta di uno dei punti che fa la differenza tra Linux e Win/Mac, un vantaggio competitivo che non credo vada disperso. Probabilmente le distribuzioni più grosse dovrebbero solo parlare tra di loro (a livello nazionale) e meglio organizzare le risorse che già hanno.
No?
Grazie e a presto
D
Il problema dei gestionali è anche da attribuirsi alle “cattive” abitudini di molte software house di successo che avendo un buon parco clienti ed un buon nome, continuano a gabellare ai professionisti software tecnicamente molto modesti e architetturalmente parlando di stampo “medievale”, che meriterebbero al minimo una riscrittura completa per altro molti di questi non sfruttano le capacità dei sistemi operativi odierni (anche Windows Xp per alcuni “titoli” sembra fantascienza) , scritti con linguaggi oramai desueti ( tipo l’onnipresente mai completamente estinto COBOL ), il che genera evidenti problemi di portabilità.
Guarda, nel caso di specie parlo di un gestionale che si fonda su Oracle o, in alternativa, su Postgres. Ciò che è veramente ridicolo è che il server e la base dati possono tranquillamente funzionare su Ubuntu, ma il Client funziona solo su WIndows e MacOS. Quindi io avrei potuto installare i dati sul mio PC, ma non avrei potuto accedervi se non tramite virtualizzazione.
Primo appunto:
Ma se “semplicemente non è ancora pronto”, perché dovrei provarlo? Io uso solo GNU/Linux, e lo uso per lavoro. Perché dovrei mettere su qualcosa di “semplicemente non è ancora pronto”, quando gnome2 è stabile, flessibile e tutto quello che Unity ancora non è?
Secondo appunto:
uso quotidianamente GNU/Linux per lavoro (l’ho già detto?), dall’ormai lontano 1999 (un millennio fa! ;). Ma mi sono rotto di sperimentare, ricompilare (se non strettamente necessario) e baloccarmi con gli ultimissimi nuovissimi programmissimi appena usciti che sono tanto cuuuul. Parlando con colleghi ed amici che hanno fatto il passaggio alla 11.04 ho trovato che molti di loro hanno avuto problemi, anche fastidiosi et laboriosi. Non ho voglia di passare un pomeriggio a far funzionare cose che con le ultime ubuntu (dalla 8.10; prima usavo debian) hanno sempre funzionato al primo colpo.
Insomma, questo “switch” (piccola provocazione…) non mi è parso nel segno della maturità aziendale…
Guarda non mi pare una grande provocazione: Natty non è pensato per le aziende, è una versione “bivio” di Ubuntu e difficilmente un’ amministratore di sistema dovrebbe fare adottare questa versione, così come qualsiasi altra versione che vada oltre la 10.04 Lucid Lynx.
Non trovo molto senso andare oltre le LTS in ambito aziendale a meno che non ci siano particolari necessità, ed anche quando ci fossero aggiorniamo i componenti che ci interessano e tutto può continuare a funzionare perfettamente. Alla prossima LTS valuteremo se Unity sarà maturato a sufficienza o se GNOME-SHELL sarà migliorata.
Alla fine l’ho fatto il passaggio, e dopo due giorni oggi sono tornato quatto quatto allo gnomo del 2, che con Unity avviato il mio pc (un dual core da 1.80GHz con 4Gb di ram), dopo una giornata di lavoro si trovava compiz che ciucciava una media del 70% della ram e una swap pazzesca (non ricordo la swap attiva da anni…).
Comunque sia, rimango perplesso di queste uscite (così come lo rimasi quando uscì kde4), che portano solo basso profilo e scarsa qualità. L’esatto contrario di quel che potrebbe offrire il software libero (e di cui avrebbe bisogno, per crescere…). Come hanno detto altri sotto.
Domanda, però: se ubuntu stable è la LTS, e le altre sono versioni di testing, che differenza c’è con Debian? E, quindi, perché dividere i progetti (come è stato fatto con gnome/unity) e quindi le forze? Sono le cose che non riuscirò mai a capire…
Grande Pollycoke! Analisi molto dettagliata e lucida su Unity (anche se non condivido tutte le tue critiche… soprattutto riguarda alla Dash, che io trovo semplicemente fantastica!).
Piccolo appunto:
Nella pagina 2 dici:
Il Pulsante Home è l’icona di Ubuntu in alto a destra di cui parlavo prima.
Ma non si trova in alto a sinistra? :D
Francamente non sopporto la politica di Canonical di pubblicizzare a tutto spiano queste versioni non LTS: è oramai chiaro che altro non sono se non delle beta (certo parecchio stabili dopo qualche settimana, ma pur sempre “esperimenti”) in preparazione delle LTS.
Dopo 5 o 6 rilasci ho deciso di non seguire questo aggiornamento forsennato e di rimanere alla 10.04 per i canonici (scusate il gioco di parole) 2 anni: invece Canonical pubblicizza in prima pagina queste versioni che hanno inevitabilmente problemi di immaturità. Per chi è neofita di Linux questi rilasci possono dare una cattiva impressione: ma allora perché non lasciare queste edizioni agli appassionati? E perché non rilassare i vincoli di rilasciano? Tanto i 6 mesi non hanno più senso, se ci si stacca da Gnome.
Unity mi sembra ottimo come progetto perché è ambizioso e abbastanza originale: ma lo proverò solo se avrò un “PC di troppo”, perché in produzione non posso stare a rincorrere Canonical.
Grande! Hai trovato la descrizione esatta: le release normali sono delle beta versions delle LTS.
Aggiungo che non solo Canonical le pubblicizza sul sito, ma update-notifier ti propone l’aggiornamento di versione appena ne viene rilasciata una nuova.
Poi può essere che ubuntu diventi una rolling, lo ha ammesso proprio MS recentemente. Può essere che sia a causa dell’abbandono della sincronia con le releases gnome.
Con Unity è ufficialmente impossibile il drag and drop dei file multimediali in un lettore. Anni ’80 pieni. Il search dei file è ridicolo.
Ho scritto cose simili su Ubuntuforums.org e su Design.canonical.com in 2 post in cui si parlava di “usabilità”. Questo aspetto infatti mi sta particolarmente a cuore; non parlo di questioni “mi piace/non mi piace”, cose del tutto soggettive ma, appunto, di come un sistema deve essere comodo da usare e intuitivo. In particolare mi riferisco al menu globale (global menu).
1) Se non c’è niente di aperto nella barra in alto (facendo roll over) appare ad esempio “Risorse” (una delle voci più utili) poiché permette di accedere alle proprie cartelle e ai network share in maniera immediata. Però, non appena si aprono finestre e programmi, il menu sulla barra è sostituito da quello del programma (o finestra) in primo piano. Quindi per poter visualizzare di nuovo “Risorse” bisogna ridurre _tutte_ le finestre, oppure cliccare sull’icona “Home” della dock per aprire la propria cartella Home (eh!?) ….Ma io vorrei aprire un’altra cartella!! E poi, nella finestra appena aperta, non c’è ad esempio “Connetti al server”!! …Già, a questo punto bisogna tornare alla barra in alto…. Roba da manicomio…
2) Lavorando con più finestre aperte è necessario cliccare ogni volta sulla finestra (o programma) che si vuole gestire per _poi_ andare al menu globale per accedere ai menu della finestra (o programma) desiderato. Ma se sto lavorando su un programma (o su una finestra) vorrei avere i loro menu più vicini possibile (o sbaglio?) cioè nel menu della finestra o del programma stesso.
Tengo a precisare che lavoro su un monitor 24″ 16:9 e dopo aver usato Unity per una giornata mi sono reso conto che era tutto un andare a destra e a manca, in su e in giù con il cursore del mouse. :(
Ora sto provando Kubuntu (mai provata prima… prima impressione, uno spettacolo….) e poi deciderò se restare su questa distro o fare un bel “sudo apt-get remove indicator-appmenu” :)
Quando usai il tiling “a metà” per la prima volta capii che non avrei più potuto farne a meno. Quando usai il tiling “a quarti”, con kde 4.6, per la prima volta capii quanto ero limitato prima ^^ Speriamo che lo rendano possibile anche su Gnome.
Tipo così?
http://upload.centerzone.it/images/08247423179814016391.jpg
Lo puoi fare anche con 10 finestre o più …
Si quello lo conosco da tempo, però io intendevo con il trascinamento della finestra. Il tiling con le scorciatoie da tastiera non lo vedo un granché comodo: non ho la memoria per ricordare una scorciatoia per finestra tilata.