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Pollycoke Greatest Hits, le Top 10

pollycoke greatest hits

Vi piacerebbe rileggere il peggio il meglio di pollycoke, tutte le greatest hits di quando si filosofeggiava amabilmente tra finestre tremolanti, futuri distopici in cui server prendono il sopravvento sull’umanità, padding dei pulsanti in KDE come tra gli incisivi di Laura Stone1, iniziative open e recensioni di Fedora rocambolesche co’ quer pizzico de poesia?

Sì dai, lo so che vi piacerebbe. Me lo dicono le reazioni a forma di ❤️ ogni volta che accenno a quella storia su Facebook or Twitter :)

Inoltre, in questi anni mi è capitato di commentare in privato con tanti di voi sulla possibilità di un ritorno e ho sempre espresso un misto di rammarico e rassegnazione per il fatto di aver permesso che tutte le nostre conversazioni restassero solo ricordi…

Beh, indovinate chi è lo stronzo che ha passato una settimana a importare tutta (o quasi, leggete oltre) la storia di pollycoke? Tutti (o quasi) gli splendidi articoli vintage di ormai oltre dieci anni fa? Esatto.

Già che c’ero, mi sono intestardito a stilare una lista di post più stilosi… Ma prima mi sa che vi devo dare un po’ di contesto.

Circa due anni fa ormai, verso ottobre o novembre 2018, facendo grandi pulizie di primavera, trovai “per caso” il famigerato Galway che mi era stato inviato dalla Garlach44 per recensirlo. Da almeno 5 anni quel povero portatile giaceva riposto senza alcun riguardo o protezione in fondo a una pila di scatoloni. Il tutto accatastato nel garage umido di una casa molto hippie sulle colline di Adelaide…

Per darvi un’idea della robaccia che avevo messo in quelle scatole e mai più toccato, c’erano cose tipo attrezzatura da pesca e campeggio, posate (non chiedetemi perché), vari CD RW ormai completamente inutili, un Nexus One non più funzionante, insomma in stile “un orologio digitale Timex rotto, un profilattico non usato, uno usato” (cit). Voi non ci crederete ma con mia somma sorpresa il Galway non si avviava più :D

e-Waste

Sembrava che il problema fosse superficiale, visto che tutte le luci si accendevano e che la ventola ventolava eccetera, ma non avevo motivazione a sufficienza per provarci. Lì per lì esclusi di spedirlo indietro alla Garlach442, visto che:

Esclusa anche l’idea di venderlo o cederlo a qualche nerdacchione o associazione locale (tastiera italiana anyone?), con un po’ di rammarico lo aggiunsi alla pila di e-waste in un bidone di metallo da inviare prima o poi al centro di riciclo3 insieme a vecchie tastiere e kilometri di cavi, dove è rimasto per mesi al caldo dell’estate australiana e al freddo del successivo inverno, anch’esso piuttosto australiano.

Vi risparmio altre vicissitudini ma circa un anno dopo (nel 2019) mi ritrovai senza laptop aziendale e decisi di mettere in azione il Mac Minchia (!!!) che nel frattempo mi ero anche portato appresso dall’Italia. Quello ancora funzionava ma dopo un paio di aggiornamenti era diventato leeento di una lentezza ormai inaccettabile – al ché ho pensato: perché non schiaffargli la ram del Galway?!?4

Sventramento

Una volta fatti gli sconguri del caso, ho ripescato il Galway dalla spazzatura e provato – senza avere alcuna idea di quel che stessi facendo – a sventrare Minchia e Galway per fare questa trasfusione di Ram. Procedure per entrambi molto semplici, specie se armato di ifixit.

Beh ve la faccio corta: il Minchia con la ram del Galway va molto meglio e il Galway con la ram del Minchia si è avviato al primo colpo! Anzi, complice il fatto che ho ricevuto un nuovo laptop aziendale (cfr “Un giorno di ordinaria anarchia“), quella che doveva essere una soluzione temporanea è rimasta la configurazione attuale (aka sono entrambi fermi a prendere polvere).

Ma torniamo al Galway. All’accensione vi ho ritrovato tutta la mia vita digitale in un insieme da montagne russe di emozioni, preservate in una Kubuntu 12.04 se ricordo bene. Se come me siete un po’ romantici, vi auguro di cuore di fare una (ri)scoperta del genere qualche volta.

Non ritenevo di aver lasciato indietro file importanti e in genere ho un paio di backup delle mie foto ecc ecc, ma tra bookmark, Downloads e file “recenti” era tutto una commozione. Tra le altre cose c’era perfino una chicca per me stesso totalmente inaspettata… Ad averci pensato prima!

Come sa chi segue le mie social-disavventure, tra i miei file c’era una VirtualBox di cui mi ero completamente dimenticato, risalente al 2011 e con installato un LAMP con WordPress e una copia perfettamente funzionante di pollycoke :)

Ulteriore attesa e nuovo dominio

Ho passato ore a rileggere centinaia di post e commenti e – di nuovo – sono stato grato di ricevere questa sorpresa. Eravamo bellissimi! Ho pensato che dovevo assolutamente condividere questa cosa. Prima o poi.

Invece impegni mondani, passioni ritrovate, tresche varie e perfino un nuovo lavoro hanno posticipato il progetto di ripristinare pollycoke. Finalmente il mese scorso mi sono messo di buzzo buono, ho riesumato il vecchio blog e registrato pollycoke.com perché sì.

Ho attivato un abbonamento business su wordpress.com che ci aveva ospitati per un paio d’anni nel periodo 2004-2006 e che ancora faceva qualche tristissimo accesso nonostante lo avessimo abbandonato:

Le statistiche del blog su wordpress abbandonato nel 2007 hanno continuato a scemare negli anni. In questo grafico NON sono inclusi i tempi d’oro di pollycoke.net e pollycoke.org in cui facevamo gli accessi di tutto il 2011 in 48 ore!

Aggirando tutte le incompatibilità del caso, ho finalmente importato centinaia di articoli scritti nel periodo 2007-2011 che erano andati perduti con il vecchio dominio, comprese migliaia e migliaia di discussioni godibilissime. Adesso è tutto di nuovo a disposizione di click, ricerche e perfino nuovi commenti se si vuole.

Le uniche parti NON incluse sono qualche decina di articoli scritti tra 2011 e 2012, periodo in cui comunque il focus era pesantemente passato dal blog alla fantastica SocialBox. Sono contenuti per me importanti, dunque credo che troverò il modo di recuperarli da Web Archive5.

Ho in mente di ripristinare anche parte dello storico della SocialBox (quello che ho, ossia fino al 2011), solo che in quel caso di tratta di un mal di testa non indifferente e mi ci vorrà un po’.

Pollycoke Greatest Hits

Ma torniamo al blog. Identificare quale sia un contenuto degno di essere chiamato Greatest Hits per un sito come pollycoke non è poi così semplice. Prima di tutto perché parliamo di farneticazioni semiserie che non hanno alcuna importanza se non dal punto di vista nostalgico, e poi perché per chi li scriveva è davvero strano decidere cosa sia meglio. Tant’è che la categoria “Post imperdibili” contiene roba che per la maggior parte interessa(va) solo a me :D

Allo stesso modo, andare per numero di commenti non è sempre una buona idea, visto che molte volte iniziavamo lunghe discussioni slegate dall’importanza dell’articolo.

Le guide, per quanto fossero una parte fondamentale di pollycoke e quasi sempre permeate di uno spirito di cazzeggio spintissimo (cfr “Installare PlexyDesk, con Claudio Cecchetto“), sono quasi tutte ormai totalmente irrilevanti e non costituiscono più un argomento di grande interesse per me, immagino sia più o meno lo stesso per tutti.

Ii flame ho pensato di lasciarli fuori da questa lista, non perché siano meno divertenti, ma perché meritano forse un articolo dedicato :D

Insomma, mi pare che l’unico modo di creare una classifica sia di prendere un esempio per ogni macro-categoria, e soprattutto elencare i più buffi :D Ecco allora una classifica delle meglio risate che ci siamo fatti nel corso di un decennio.

Menzioni speciali

Prima di iniziare con le “Greatest Hits” di pollycoke, ecco una miscellanea di quel che per qualche motivo mi è rimasto impresso e che ho riletto con piacere:

Ok adesso la Top 10…

#10 Il controverso inizio del mio amore/odio per Apple, articolo multi-pagina con osservazioni sul funzionamento e la sventrabilità di MacOSX (ora macOS)

#9 L’inizio del mio amore/odio per Android, non molti furono/sono d’accordo nel considerare Android una distribuzione Linux e infatti non lo è. O sì?

#8 Mi è sempre piaciuto provocare… Post muto, oggi come allora

#7 Un esempio di tentativo di “apologia” a cui sono affezionato. Dite quel che volete, santo iGNUcius è santo

#6 Ah le recensioni! Questa di Digikam sarebbe anche comica, se non facesse soprattutto incazzare

#5 Fa strsano, ma statistiche alla mano questo fu uno degli articoli che resero popolare questo blog, il primissimo delirio pubblicato su pollycoke :)

#4 Recensione e Delirio erano sempre fusi insieme ogni volta che scrivevo di Fedora. Scusami Fedora, non sei tu… SONO IO CHE TI AMO TROPPO

#3 Sempre delirio. Se producessi un film su una futura società distopica basata sulla “Consapevolezza Tridimensionale”… sarebbe tutto così

#2 Quando cazzeggiando cercavo di rendermi ugualmente antipatico a *tutti*. A distanza di anni mi sembra non manchi nulla ;)

#1 Probabilmente il più fuori di testa. Per fortuna sono fuori dal tunn…

Quali sono le vostre? + una promessa

Come dicevo, voglio fare una greatest hits dedicata solo ai flame apparsi su pollycoke, perché sono la parte più hard-core, ma se avete dell’altra robaccia scritta in quegli anni che per qualche motivo non vi fa dormire la notte, segnalatela!

Dal canto mio ho una promessa da farvi. A meno che wordpress.com per qualche inspiegabile motivo fallisca, questa è l’ultima volta che pollycoke cambia casa, per cui niente più perdite di contenuti e soprattutto niente più liste chilomentriche :D

Giurin giuretta

Note all'articolo

  1. felipe quello di Laura Stone era marginnn!!! XD []
  2. Per ridere, non che lo avrei mai fatto []
  3. Qui facciamo un riciclo sfrenato, qualche volta vi racconto []
  4. Sì, talvolta ho questi colpi di genio []
  5. Qualcuno sa se esite un modo per convertire una pagina web in file WXR? Eh,io e le mie pretese assurde… []
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