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La Shell di GNOME 40

Ieri mi sono fatto un ripasso di sana pornografia grazie a una segnalazione di @medeoTL su Twitter. La Shell di GNOME 40 potrebbe fare scintille!

GNOME – che sì, nel frattempo scavalca ben 37 versioni da 3.38 a GUARANDA (esticazzi) – ha iniziato una revisione stilistica che fa gorgogliare di piacere.

Mi rendo conto che il video in apertura spiega un po’ tutto e niente. Molto meglio elencare in dettaglio le funzioni che dovrebbero apportare i cambiamenti più interessanti. Per fortuna il team di GNOME ha creato una serie di bozze esplicative.

Questo mi permette di dire esattamente cosa mi piace, cosa mi entusiasma e cosa mi fa pensare che ci sono ulteriori opportunità – a mio immodesto avviso.

Cosa mi piace

Activities Overview è la modalità in cui la Shell mostra una panoramica della sessione: eventuali finestre aperte, pannello e un accenno di desktop virtuali. È anche l’unico modo di usare GNOME per farci qualcosa che non sia fissare uno schermo vuoto.

Tipicamente vi accedo premendo il tasto Super o il pulsante “Activities”, oppure con il relativo comando gestuale se sono in modo Touch.

I cambiamenti proposti per questa modalità così importante sono essenzialmente una semplice ma ben studiata ridistribuzione di elementi grafici. Pannello in bassso, desktop virtuali in orizzontale e più visibili, icone delle applicazioni. Semplice ma sensato, bene così.

No, dico sul serio: bene così. Insomma non è questa grande rivoluzione ma mi piace. Si fa apprezzare dai.

Pur nel minimalismo dei cambiamenti incrementali tipico di GNOME.

Comunque sì, tutto sommato molto bene.

Ao ma che volete?!

Cosa mi entusiasma

Parlando di Activities, la novità più importante è che sarà quella la modalità predefinita all’avvio di GNOME 40, che dunque appena lanciato potrebbe apparire così:

Avviare GNOME direttamente in tale modalità significa che non saremo più salutati da un desktop minacciosamente vuoto e desolato. Nelle mie osservazioni, un nuovo utente non sa mai cosa fare. Un utente esperto deve compiere almeno una interazione (entrare in modalità Activities appunto) prima di poter fare qualsiasi cosa.

Adesso il primo approccio a GNOME sarà con una vista d’insieme che comprende i vari elementi essenziali. Il “pannello” con le app preferite/predefinite, i desktop virtuali, il campo di ricerca. Tutto mostrato in maniera affabile e onesta in un clima rilassato da disarmo atomico post guerra fredda.

Avvertitemi se esagero con le metafore.

Se sarà condito con le giuste animazioni per mostrare dove gli elementi vanno a finire una volta lanciata un’app o selezionato il risultato di una ricerca, ritengo che questo cambiamento farà una sostanziale differenza per l’identità di GNOME. Almeno fino alla versione 6000, che dovrebbe uscire l’anno prossimo1.

Cosa mi fa pensare

In maniera analoga a quanto mostrato più sopra, ecco la nuova lista delle applicazioni per GNOME 40:

Rispetto ad Activities, i desktop virtuali vengono ridimensionati e spostati in alto sotto al campo di ricerca, che come il pannello rimane allo stesso posto. La lista stessa presenta alcune modifiche minori, come il fatto che adesso scorre in orizzontale.

A mio parere, in futuro si presenta l’opportunità di fare qualcosa di più coraggioso con il pannello e la lista di applicazioni. Tipo, sarebbe naturale avere un pannello che è la lista di applicazioni e che si espande da uno stato minimale a bordo schermo, fino a diventare lista.

MOCK-UP PURE IO!!1!

Non parlo di qualcosa simile all’animazione che abbiamo adesso, in cui la lista di app compare a partire dal relativo pulsante. Intendo più qualcosa rettangoloso che si espande dal basso e che potrebbe continuare a mostrare i preferiti, e poi a seguire tutto il resto.

Magari nei sogni più bagnati, tutta la lista di applicazioni potrebbe avere funzionalità tipicamente relegate al pannello. Ad esempio, lasciare che le icone comunichino con l’utente tramite vari segnali visivi. Esempi: applicazione in esecuzione (nell’attuale pannello ciò è ottenuto con un pallino sotto l’icona), nuovo messaggio o attività per l’applicazione in stile iOS o Android, nuova versione disponibile per l’applicazione, ecc.

Mi sono fatto prendere dall’entusiasmo e ho fatto questo… coso in Inkscape:

Ehi cosa volete, l’ho fatto in 10 minuti!

Il pulsante per la lista di app potrebbe essere quel cazzillo sgorbio, oppure potrebbe essere l’intera base del pannello, che si illumina di un alieno alone al passaggio del mouse. In caso di touch screen si potrebbe semplicemente trascinare verso l’alto o il basso.

Adesso sto proprio entrando nel campo della fantascienza. Se smettesse di essere un pannello e fosse semplicemente una lista di cui è normalmente visibile una sola riga, le app preferite sarebbero semplicemente quelle posizionate nella prima riga. Del resto è già adesso possibile cambiare la disposizione delle app e perfino raggrupparle – perché non dovrebbe essere possibile avere quelle funzionalità subito a portata di mano?

Si potrebbe anche ipotizzare che la lista di app può essere riordinata in base alle notifiche, per cui le app che richiedono attenzione sarebbero nella prima riga.

Ah, così tante possibilità!

Conclusioni

Chissà dove porteranno queste modifiche e questo tipo di discussioni che sicuramente il team sta avendo internamente. Sono sicuro di non essere l’unico “non addeddo ai lavori” a trovare in queste immagini nuovi infiniti potenziali spunti di ispirazione.

Ultimo punto. Stando a quanto comunicato da GNOME, il metodo usato per stabilire queste nuove direttrici stilistiche deriva da una specifica attenzione a usabilità e pianificazione. Questi sono metodi di gestione non sempre scontati in ambito di progetti comunitari.

Già detto che mi piace?

Note all'articolo

  1. Si cazzeggia, su []
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