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Gestire i… Gesti Touchpad in Linux

Sì, è la mia mano

In questi giorni ho avuto occasione di verificare che una delle delusioni difficoltà nell’utilizzo di un laptop con Linux è la gestione di GNOME dei gesti per il touchpad. La touchpad.

Suvvia, non mi dite che li chiamate gestures. Se ci fosse al mondo un solo termine che noi italiani professionisti del linguaggio gestuale potremmo fare a meno di importare dall’inglese sarebbe proprio gesture.

Non fatemi fare il patriota ché mi viene innaturale.

Ehi, ma come dite touchpad in italiano?

2 Aug: aggiunta nota con la doc ufficiale GNOME per tutti i gesti supportati

Nuove scrollbar di Ubuntu: come disabilitarle e perché

Oltre a Unity, la nuova interfaccia che tanto fa discutere (è quasi pronta una mia recensione dettagliata ), Ubuntu 11.04 introduce alcune piccole-grandi novità che caratterizzano non meno l’esperienza d’uso di tutti i giorni e che rientrano nel progetto del design team di Canonical di rendere Ubuntu un po’ più Ubuntu.
Si tratta anche qui di dettagli che non mancano di suscitare opinioni forti, come i due rappresentati nell’immagine qui accanto. Uno è da me accolto con fanfare festanti: il grip per ridimensionare le finestre. Dopo anni che ci alleniamo a fare i cecchini per riuscire a prendere quel fottuto pixel che dà inizio al ridimensionamento (specie con temi senza bordi), finalmente adesso abbiamo una comoda area sufficientemente ampia da essere individuata al primo colpo. Grande passo per l’umanità. Un’altra attesa e anticipata novità è rappresentata dalle scrollbar a scomparsa, la cui idea di fondo è buona, se non fosse che la realizzazione cozza con lo stile discreto di Unity e mi risulta scomoda. È di questo secondo aspetto che voglio discutere più a fondo, ecco nel dettaglio come disabilitare le nuove scrollbar e perché.

TomTom e Linux: creare mappe georeferenziate con Google Maps

tomtom map overlayAvevo già pubblicamente gioito dopo l’accidentale scoperta che il mio nuovo navigatore satellitare è basato su Linux e librerie open source (cfr “Anche in auto e nelle oasi naturalistiche… linux :)“). Beh ok, tranne l’ultimo strato: il software di navigazione vero e proprio è proprietario.
In ogni caso il fatto importante è che nonostante manchino software ufficiali, Tom Tom e Linux comunicano alla perfezione, ed ecco un esempio felipesco di come sfrutto questa possibilità per fini pratici molto interessanti ;)

Installazione da zero di Ubuntu Intrepid Ibex: qualche appunto

Intrepid Ibex - Pollycoke :)Come dicevo, stavolta ho preferito installare Ubuntu da zero. La procedura è stata abbastanza rapida ma non troppo, contrassegnata da qualche intoppo che non ferma certo uno che conosce la distribuzione ma che potenzialmente bloccherebbe un novizio di Ubuntu.
Superati questi intoppi la distribuzione è snella, semplice e accattivante come sempre, anche se mi sono ostinato a preservare le impostazioni degli utente nella partizione /home, cosa che mi limita un po’ nell’esplorazione delle piccole novità legate al nuovo GNOME e ai piccoli dettagli estetici tipici di Intrepid Ibex.

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