Lettura consigliata: Bruce Byfield ha intervistato a Vincent Untz, il quale ha fornito una visione completa di come sarà GNOME 3.0.
Il lungo articolo apre con le novità meno eccitanti: pulizia, rimozione di codice vecchio, accessibilità. Poi si passa agli argomenti cerntrali quali la GNOME Shell con la sua grande enfasi sulle aree di lavoro; l’integrazione con Zeitgeist; la bocciatura del sistema di notifiche introdotto da Ubuntu… fino ad arrivare a Mono, definito “altamente controverso“, che con GNOME 3.0 non sarà strettamente parte della piattaforma ma potrà essere usato per le applicazioni. Lo stesso Tomboy da applet diventerà un’applicazione. Le considerazioni finali sono riservate alla pianificazione del rilascio di GNOME 3.0, per cui si profila il fantasma della polemica che accompagnò KDE 4.0.
Secondo me è proprio questo ultimo il vero tema centrale, non tanto per i cambiamenti di interfaccia, quanto per l’affidabilità del desktop. Non sarà certo possibile incontrare il gusto di tutti, ma confido che il team di GNOME sappia imparare dagli errori di KDE ed esempio rilasci la Shell solo quando sarà stabile. Spero che ci riescano per questo autunno, ma non ho problemi ad aspettare…