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Supporto GNOME alla modalità Touch… ah però!

L’altra sera in un momento di debolezza ho provato il supporto GNOME alla modalità touch e con mia sorpresa ho constatato che funziona “bene”!

L’HP che sto usando è uno di quei cosi con la tastiera che gira a 360 gradi1, in maniera innaturale e raccappriciante… Quando dicevo che l’ho esorcizzato con Ubuntu 20.04 non scherzavo!

2 Aug: aggiunto paragrafo con la doc ufficiale GNOME per tutti i gesti supportati

Appimage, figlio di Appdir, della tribù di ROX, AppBundle e Klik (par)

Gran parte delle infinite discussioni sulla gestione dei pacchetti si esaurisce nelle sterili guerre di religione tra i diversi sistemi antagonisti, ma le poche volte che si cerca di affrontare il discorso in maniera un po’ radicale viene fuori il dolorosissimo: “è perfetta così com’è“: negazione dell’intelletto umano e delle teorie evoluzionistiche tutte.
Per fortuna, anche dopo più di un decennio di utilizzo di “repository”, io non sono mai stato completamente assimilato e sono uno dei non molti veterani che riescono a porsi domande dalla prospettiva di un utente normale. Probabilmente perché tengo sempre presente che il funzionamento di Debian non è legato a leggi di natura e che invece dipende da scelte di design esposte alla fallacia umana e dunque perfettibili.
Come dicevo anche in “MacOSX visto da un pinguino curioso” e, la gestione tramite repository è comodissima per il software di sistema, dove mi auguro che resti sempre, ma mostra decisamente il fianco scoperto quando si tratta di applicazioni di terze parti. Appimage è – in ordine cronologico – l’ultima delle possibili soluzioni a questo problema.

MiniTunes per Mac e Linux [7 tappi]

Flavio Tordini sta sviluppando due applicazioni che sento spesso nominare e che viene facile (almeno a me) confondere: Minitunes e Minitube.
Oggi, dopo aver letto la segnalazione di Marco in SocialBox (abbonatevi al Feed RSS!), mi è venuta voglia di provare la prima. Si tratta di un lettore musicale, disponibile per Mac e per Linux, del genere “semplice ma non troppo”. Il progetto è in stato di anteprima dimostrativa, dunque non ne date per scontata la stabilità e/o non affidategli in pasto le vostre preziose collezioni musicali.
Recitata la classica liberatoria devo però dire di non aver avuto alcun problema e di aver approfittato di quella che doveva essere una prova veloce, per fare una recensione preliminare. Ecco cosa fare per installare Minitunes, e anche le mie opinioni a riguardo.

Nascondere il maledetto cursore quando non serve

In genere non so distinguere fino a che punto sono io troppo esigente e mi creo delle fissazioni personali, o quando invece le scocciature sono oggettive.
Questa di cui parlo oggi però è senza dubbio appartenente alla categoria “scocciatura oggettiva” a cui vorrei aggiungere anche l’aggettivo “giurassica”. Nonostante sia un problema antico, le GTK+ si ostinano a non nascondere il maledetto cursore quando non servirebbe.
Caso tipico è il campo di testo, nell’immagine vedete ritratto quello del mio profilo su Twitter: lo selezioni, cominci a scrivere e ti ritrovi il testo che si confonde col maledetto summenzionato. Per fortuna, grazie alla troiata del giorno di oggi, c’è un rimedio molto semplice…

Live CD? Nah… meglio Live USB, con UNetbootin [9 Tappi]

Uno dei tanti vantaggi di essere software libero è che Linux può essere installato o anche solo provato senza passare per complicate procedure di installazione, attivazione e spennamento dell’utente: semplicemente accendendo un PC con dentro un CD autoavviante di Linux, che verrà appunto avviato senza intaccare eventuali altri sistemi operativi sul PC (ma se si vuole lo si può anche installare).
Oltre al Live CD è da qualche tempo disponibile anche la possibilità di provare Linux tramite Live USB, ossia sempre tramite la stessa versione di Linux autoavviante, ma copiata in un comune pen drive, ma questo solo nei PC meno vetusti. Il Live USB ha tanti vantaggi, soprattutto quello di non richiedere un CD in sacrificio, e inoltre crearne uno è un’operazione divertente e direi perfetta per una domenica siciliana di scirocco come questa.

Notifiche integrate per Gmail, Reader, Twitter… Ce l’ho

Da tanto non pubblicavo una “troiata del giorno“, più per effettiva scarsezza di progetti esterni interessanti che altro. Ultimamente tutto quel che serve è integrato nelle distribuzioni e inoltre come progetti esterni leggo solo dell’ennesimo client per Twitter :D

Per questo motivo sono contento di un piccolo progetto che risponde alla mia semplice esigenza di avere notifiche per Gmail e Google Reader integrate nel desktop.

Ci sono vari progetti che svolgono questo compito: ad esempio per Chrome/Chromium uso l’estensione “One Number“, comodissima; per Mac OS X uso Google Reader Notifier, ma solo per Google Reader. Per Ubuntu ho scoperto questa Cloud Services Notifications (per gli amici CloudSN), che oltre a GMail, Google Reader e Twitter, supporta Identica, account POP/IMAP e in futuro anche Facebook. Ma non è tutto…

Il “Computer de legno” di Lorenzo

Computer de legno - risultato finale
Computer de legno - risultato finale

Nell’articolo “I Computer fissi una cosa del passato?“, Lorenzo ha incuriosito tutti con un messaggio in cui accennava al suo computer, decisamente fisso

Talmente fisso che è: “[…] una tavola di legno su cui ho appoggiato una scheda madre gigabyte, un processore e i vari componenti raffreddati con enormi dissipatori senza ventole. Consuma un casso, scalda nulla, non ha ventole e ci attacco/sostituisco quel che voglio. Ho un quadcore ma componenti riutilizzati da altri computer di amici parenti e tutto, ho speso meno di alcuni netbook“.

Ho chiesto a Lorenzo di scrivere alcune righe per spiegare come ha costruito il suo “Computer de legno” e lui è stato così gentile da farlo, allegando pure un paio di belle foto…

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