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GNOME 40 su Ubuntu

Sembra quasi ieri che ne discutevo in “La Shell di GNOME 40“, ed ecco atterrare sulla mia scrivania GNOME 40 su Ubuntu

Ah la comodità di seguire il TG1 in 4D, non ti perdi mai un attimo!

Ed è proprio un bello svelarsi, specie considerando che nel processo non ci ho nemmeno rimesso l’installazione della mia fresca Ubuntu 21.04, già 20.10, già 20.04. Tre versioni e un paio di PPA non ufficiali dopo, posso dire di essere sempre contento di avviare la mia box!

Semplificare sempre e comunque (Oxygen)

oxygen-clearlooks-windows-tabsCi eravamo figurati per Oxygen una nuova era grazie a Hugo (cfr “Oxygen: aria nuova. Segnali di vita in KDE?“), che aveva anche iniziato una discussione riguardo al padding dei pulsanti a cui avevo preso parte in “Add more padding :)“, dispensando verità con la stessa generosità con cui abbondo con il dentifricio.
Oggi leggo di nuove evoluzioni, stavolta riguardanti le schede (tab),  da parte di Jaroslaw Staniek, autore di quel che vedete nell’immagine qui riprodotta. Si tratta di una semplificazione effettuata grazie alla rimozione di cornici, un classico metodo per migliorare ogni stile in KDE. Con queste modifiche Oxygen è senza dubbio più pulito, anche se non ancora ai livelli di Cleanlooks (clone Qt di Clearlooks per GNOME). …adesso però vogliamo sistemarlo l’altro ridicolmente classico metodo, l’accidenti di padding?

Zeitgeist in Nautilus Elementary, io ti benedico


Complimenti a Seif Lofty e Ammonkey (grazie nuovodna in SocialBox!). Micro-recensione: i filtri dovrebbero partire da dopo la sidebar, le spaziature sono acerbe, alcuni controlli troppo piccoli, altri troppo grandi… Ok, non è ancora perfetto dal punto di vista estetico ed ergonomico, ma tutti aspettiamo Zeitgeist + Nautilus. Forse con l’adozione da parte di Canonical, Nautilus Elementary potrebbe ambire ad uscire dallo status di giocattolino…
E trovarselo nella prossima Ubuntu non dispiacerebbe a nessuno!

Add more padding :)

Hugo, glad you ask! There’s nothing really wrong with Oxygen buttons, or with the whole style itself.
You should just… add more padding (in the example here I added 1px top, left, and right and 2px bottom) to buttons, combo boxes, checkboxes, text fields… You’ll notice the subtle difference and your users won’t be upset.
That’s it.

Shuttleworth, assumi questo tizio

Questo che vedete qui accanto è un dettaglio di una banale schermata del desktop della distribuzione Mint, una derivata di Ubuntu che riscuote abbastanza successo grazie ad alcuni accorgimenti estetici.
Concentriamoci solo sulla barra inferiore. Molti di voi troveranno che è un elemento bene organizzato, elegante e minimale (uno dei cavalli di battaglia di Mint). Un pulsante menu in basso a destra sinistra, un’icona “mostra il desktop” e la barra delle applicazioni. Non c’è quasi modo di commettere errori in così poco spazio, right?
E se invece vi dicessi che è tutto sbagliato, e pure in maniera grossolana? Adesso vi mostro quanto si può migliorare grazie a un semplice accorgimento…

Finalmente Nautilus è una degna app di KDE

Sono un po’ combattuto riguardo a questa notizia, attualmente discussa in SocialBox e riportata entusiasticamente da molti come Marco‘s “sono nella top 20” Blog :)
Si tratta essenziamente della possibilità di modificare la disposizione dei pulsanti nella barra degli strumenti di Nautilus, grazie ai più recenti aggiornamenti di Nautilus Elementary di cui, se seguite le indicazioni di “Nautilus Elementary, installato anche io!“, avrete ricevuto un aggiornamento in queste ore.
Sono combattuto perché da una parte è carino che il file manager di GNOME abbia finalmente un po’ di flessibilità, dall’altra… beh ci sono due altre. Innanzitutto non mi piace troppo che questa funzionalità arrivi come contributo esterno e non in Nautilus, e poi francamente quel dialogo per personalizzare i pulsanti è più KDE che GNOME.
Oltre a questa ci sono tante altre novità interessanti, come il supporto esplicitato ad annullamento e ripristino delle azioni svolte con Nautilus o il merge di cartelle con lo stesso nome in fase di spostamento. Le trovate descritte da Marco nel suo blog.  Io nel frattempo resto un altro po’ combattuto.

Firefox abbandona le finestre di dialogo [+ nuovo tema]

Come segnalato dal prolifico Amon Paike nella fertile SocialBox, nelle ultime versioni di sviluppo è già in atto il proposito di allineare Firefox all’incalzante Chrome.
Stiamo parlando dell’abbandono di una delle caratteristiche ormai più antiquate di Firefox: il ricorso a finestre di dialogo per praticamente tutto: estensioni, scaricamenti, preferenze e varie altre. Già da anni Chrome ha segnato la strada da seguire, inglobando tutte le informazioni all’interno di schede del browser.
Il fatto che Firefox sia all’inseguimento di Chrome conferma dunque, almeno in parte, la teoria di Blake Ross: che Firefox non innova più, ma in ogni caso è un segnale di vita.

Ci piace il nuovo aspetto di Ubuntu (.com)

Mentre il tema che hanno sviluppato per GNOME fa complessivamente schifo al… cazzo (cfr “Nuovo tema di Ubuntu: pregi e difetti“), usando gli stessi colori Canonical adesso ha tirato fuori un nuovo ubuntu.com davvero gradevole e incredibilmente professionale.
Non so da quanto questo nuovo aspetto sia live: è stato segnalato oggi da Goozer tra le notizie della SocialBox (ecco il Feed RSS della SocialBox per restare sempre aggiornati). Quel che importa è che è fatto davvero bene! Ovviamente nella godibilità includo anche e soprattutto il modo accattivante ed esaustivo in cui sono presentati (esposti) i contenuti. Davvero un ottimo lavoro.
A questo punto dunque sorge spontaneo un pensiero. Cara Canonical, ma lo studio grafico che ti ha disegnato il sito è lo stesso che ha defecato quell’impiastro spacciato come tema predefinito della distribuzione? No perché a giudicare dall’aspetto direi che Ambiance sia stato creato da …chessò, un presidente del consiglio a caso (cfr “Nuovo logo per Libia.it [+ video]“).

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