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Distrowatch… yatalkin’about?

Per anni Linux è rimasto in un angolo della mia mente: sapevo che era lì, ma solo a un livello semi-cosciente. Tornare a usarlo giornalmente come sto facendo da una settimana pone tutta una serie di micro-sfide, a partire da quale linux scegliere.

Una volta deciso che volevo esorcizzare il mio HP, mi è venuto naturale installarci Ubuntu, che reputo un po’ lo standard. Mentre finivo l’installazione ho però pensato di dare un’occhiata in giro per vedere se magari in mia assenza c’erano state rivoluzioni…

Chiacchierata con gli italiani in Unity

In questi giorni ho avuto modo di scambiare alcune piacevoli chiacchiere con tre pollycoker d’eccezione: Marco “treviño” Trevisan, Stefano “cando” Candori e Andrea “arlecchino” Azzarone.
Entrembi partecipano allo sviluppo di Unity, la nuova interfaccia grafica di Ubuntu, e due di loro saranno anche sponsorizzati da Canonical per partecipare al prossimo UDS, che si svolgerà a Budapest.
Le mie domande sono quelle che un po’ tutti avremmo curiosità di porre (o almeno credo, sono benvenuti altri spunti!). Si è discusso dello stato di usabilità attuale del progetto e di cosa possiamo aspettarci in futuro, quali saranno i loro prossimi contributi e come fare per iniziare a partecipare… senza tralasciare argomenti più politici quali il rapporto di Canonical e Unity con progetti quali Zeitgeist e GNOME 3 Shell.

SocialBox, abusi e gestione del conflitto

Un paio di giorni fa in SocialBox è nata una piccola discussione un po’ sopra le righe, originata da un fuori-tema di un ex-utente di pollycoke :)
Usando la terminologia delle linee guida, la segnalazione in questione non era una notizia o una risorsa riguardante quel “geek-porno” che è il collante di tutte le nostre discussioni da ormai parecchi anni. Si trattava invece della segnalazione di un video musicale di un’artista francese, e insomma era un “abuso”, termine che -comunque la mettiamo- è entrato a far parte delle nostre discussioni.
Qualcuno ha apprezzato la digressione musicale fuoritema, diciamo “più umana” e meno tecnica rispetto agli argomenti generali, ma la reazione di molti è stata piuttosto chiara: fastidio. Ora, al di là dell’accoglienza della non-notizia in sé, vorrei fare insieme a voi il punto della situazione SocialBox con qualche riflessione, cercare di capire cosa è andato storto in questo caso e magari provare a mettere le cose nella giusta prospettiva per il futuro.

Ecco Diaspora. Inviti (illimitati) per i pollycokers :)

Come ricorderete, parlando di Diaspora avevo scritto che non sarei stato esattamente un fan di un anti-facebook.
Ad ogni modo la curiosità è ciò che ci rende scimmie, e quindi appena ho ricevuto un invito per la prima alpha di Diaspora, il social network libero, ho subito pensato a diffondere a tutti i pollycokers. Ho alcuni inviti che voi potete moltiplicare all’infinito: dopo che avrò invitato i primi di voi che commenteranno, questi avranno a loro volta 5 inviti disponibili per altri pollycokers che li richiedano, che a loro volta ne riceveranno altri cinque a testa che reinvestiranno qui e così via. Ci proviamo? Continuate a leggere per i dettagli :)

Sondaggio: Migliore Distribuzione Linux

Aggiornamento: ho aggiunto un esperimento interessante, leggete oltre ;)
Nuova puntata dei sondaggi di pollycoke :) Stavolta non si tratta di scegliere semplicemente il miglior browser o il miglior lettore musicale per GNU/Linux, ma di esprimere il vostro giudizio proprio sulla vostra versione preferita di GNU/Linux; la distribuzione che utilizzate e che considerate migliore insomma.
Che Linux usate sui vostri desktop o sui vostri server? Quale usate per lavorare? Quale consigliate ai vostri amici curiosi? Quale prendete come riferimento quando sviluppate? Quale ritenete che stia lavorando meglio in termini di tecnologie e funzionalità offerte all’utente? Definire una “migliore distribuzione” potrebbe creare un loop infinito nella mente dei più precisi e meticolosi, ma sta a voi decidere come interpretare la richiesta… e partecipare.

Chiacchierata con Luca Ferroni su LinuxDay e Dossier Scuola

Dossier ScuolaIl tanto atteso LinuxDay 2010 è alle porte! Questo fine settimana ogni LUG, FSUG o altra organizzazione affine proporrà conferenze, dibattiti e incontri nelle principali città d’Italia.
Con rammarico – non avendo ancora preso la decisione di buttare giù la maschera – ho declinato ogni invito a partecipare in qualità di relatore ma questo non significa che non supporti la causa, ovviamente!
Come immaginerete infatti, sono sempre disponibile a fare quanto mi è possibile per dare spazio alle iniziative promosse dagli “attivisti” che si muovono ogni giorno – spesso contro tutto e tutti – per portare la gente e le istituzioni a conoscere il software libero in Italia. A questo proposito ho intervistato Luca Ferroni, coordinatore del progetto Dossier Scuola, fondatore di PDP FSUG, membro di FLOSS Marche e Italian Linux Society, da poco consigliere di Assoli, coordinatore di una marea di progetti interessanti e uomo più indaffarato della Terra™. Ne è venuta fuori una chiacchierata da non perdere.

Chiacchierata col team di Ubuntu One

ubuntu oneUbuntu One viene spesso liquidato da tanti come un clone di Dropbox non altrettanto supportato, io stesso ho attivato un’utenza ma non l’ho mai usata se non per brevi test. Con l’avvento di Ubuntu Music Store però si sono aperte nuove possibilità e nuovi scenari che mi hanno incuriosito.
In questa chiacchierata informale-ma-non-troppo che ho avuto ieri con Cristian Parrino e Nicola Larosa del team di Ubuntu One, Canonical, ho cercato dunque di togliermi alcune curiosità che ho sempre avuto ma mai approfondito. Credo che possa servire a capire un po’ meglio le strategie dietro a questo ambizioso progetto di Canonical.

"Open Source e Brand Community", pollycoke e uno studio accademico

Il tema di Brand Community è attualmente uno dei più caldi a livello di marketing, nell’era di quel famigerato Web 2.0 fatto di continui rimandi tra aziende, utenti e comunità che avvengono tramite mezzi fino a poco tempo fa sottovalutati come blog e social network.
In una rivoluzione che decenni di associazioni dei consumatori non sono riusciti ad innescare, ormai nessuna azienda che voglia apparire credibile può permettersi di ignorare la forza delle reazioni sociali della propria utenza, specie se queste possono essere infinitamente amplificate cliccando su un semplice pulsante “mi piace” in grado di diffondere consensi o critiche in maniera esponenziale e in alcuni casi virale.
Quanto questo modello di ricerca del consenso possa applicarsi a progetti open source è grosso modo l’oggetto di uno studio di Francesco Catarinozzi, che ha deciso di chiedere aiuto a alla comunità di pollycoke e del software libero italiano in generale, con una mail molto informale che riporto con piacere. Potrebbe essere carino vedersi citati in una tesi :)

Sondaggio: Miglior Ambiente Desktop

Doveva arrivare il momento di una delle puntate più cruciali della serie di sondaggi dedicati al mondo Linux nella comunità italiana: il miglior ambiente desktop, o “desktop environment” per i puzzoni anglofili.
La (non sempre) silenziosa e (raramente) amichevole competizione tra i principali ambienti desktop è una delle stranezze che caratterizza il mondo del software libero e in qualche modo anche i suoi utenti. Per chi viene da Windows o da MacOS è incredibile che si possa scegliere l’interfaccia, per noi pinguini è un diritto sacrosanto, con tutti i pro e contro che ne derivano. Facciamo il punto della situazione a metà 2010, mettiamo nero su bianco le percentuali d’uso delle interfacce grafiche e vediamo di trovare quella di riferimento per la comunità italiana.

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