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E se Red Hat comprasse Novell?

Nella 421 SocialBox (qui il feed RSS: siamo già oltre 300 500 abbonati!) è da poco apparsa una segnalazione di Frafra secondo cui “Red Hat non scarterebbe la possibilità di comprare Novell2. Talmente incredibile …da essere quasi plausibile.
Novell è un’azienda molto importante per le sorti della pinguinità tutta: dopo la vittoria contro SCO si è chiarito che detiene i diritti su UNIX; allo stesso tempo ricorderei i suoi accordi secretissimi stretti con Microsoft, nonché tutta una serie di invischiamenti in GNOME. Aggiungiamo che Novell è da mesi in odore d’essere acquisita e non si sa chi potrebbe trarne vantaggio: Microsoft? Oracle? Appunto Red Hat?
In una situazione così ingarbugliata non è poi così peregrina l’idea che possano occupare il camaleonte proprio con un cappello rosso3.

Note all'articolo

  1. Lo avevo detto che in mancanza di aggettivi soddisfacenti sarei passato ad usare i numeri []
  2. fonte: The Register []
  3. L’immagine è stata composita da Amon Paike []

0 commenti

  1. Amon Paike

    l’idea me l’ha stuzzicata il bastoncino verde Lorenzo , perciò è stata una social reazione a catena
    frafra annuncia il possibile matrimonio, Lorenzo suggerisce il pargoletto, Io Lo visualizzo , tu Felipe lo annunci :D

    • TheDarkMaster

      Ormai sta sugli zebedei a chiunque sia sano di mente ma fatto sta che detiene i diritti su Unix… e anche se Linux non è Unix rischiamo comunque per estensione di essere fot**ti a sangue. Quindi casomai meglio comprarla noi :)

  2. Frafra

    Beh, non c’è dubbio che non si tratterebbe di fusione, bensì di acquisizione… Le cose in casa Novell potrebbero cambiare sensibilmente. Sicuramente ci sarebbe meno frammentazione :) Basti pensare al fatto che Centos, Scientific Linux, Unbreakable Linux (Oracle) sono tutte distribuzioni compatibili con RedHat. Meego (vedasi fuzione Moblin e Maemo) è basata su Fedora, che a sua volta sappiamo di che pasta è fatta. Se RH si pappasse Novell, probabilmente ci sarebbe una convergenza, con openSuse che potrebbe diventare in breve tempo compatibile (potrebbe essere l’alterego di Fedora ma con KDE di default), probabilmente avremmo un universo sempre ricco, ma più standard e meno variegato. Non è un male, o mi sbaglio? :)

      • Frafra

        Sai, Fedora (sia la versione con KDE sia quella con Gnome) ha subito forti cambiamenti negli ultimi anni. Il fatto è che la versione con KDE è penalizzata per due motivi: KDE non è completo, i tool di Fedora sono (quasi) tutti scritti in GTK.
        Detto questo, proprio oggi è uscita Pardus 2009.2: un’ottima distribuzione KDE based :)

    • 81Miles

      Spero non vada così. Fedora è una bella distribuzione ma hanno troppo puntato sulla sperimentazione e la stabilità qualche volta ne risente. Uso openSuse da tempo e, avrà tutti i difetti che volete, ma sulla cura dei dettagli non ci sono discussioni. Se finisse nelle mani di RH potrebbe essere sviluppata con la filosofia di Fedora e perdere quella che è una delle poche prerogative che la distinguono dagli altri.

      • Andrea

        sono d’accordo sulla riduzione “fisiologica” e doverosa del numero di distro, ma non tanto con il numero di desktop e wm.
        E’ importante che ne rimangano almeno quei 4-5 diversi ambienti grafici che consentano computer più o meno potenti di essere utilizzabili, non solo quindi gnome e kde o io non sarei fregato col mio vecchio picciuì :)
        quindi viva xfce, viva lxde, e lavorare sui bug che ci sono!

        • Frafra

          Sono d’accordo con te. Le distribuzioni non sono programmi, sono cose differenti. Inoltre, un conto è fare una distro differente, o fare un fork, un altro conto è fare una “spin” come quelle di Fedora, o una distribuzione come Centos o Meego. I gusti e le necessità delle persone sono varie… L’importante è mantenere una buona compatibilità :) Se io sviluppo un programma mi piacerebbe che questo vada su tutte le principali distribuzioni… Poi se questo venga visualizzato in un ambiente KDE, Gnome, in blu, in verde, o con le trasparenze, questo poco importa.
          Per esperienza personale: kde (se metti kdebase e poco più) non è tanto differente da xfce o lxde in termini di cpu e ram. Tieni conto che io uso Pardus con KDE su un Pentium 2 con 256 di ram. Ho disabilitato alcuni servizi, detto al kernel di preferire la ram alla swap… E se non bastasse c’è compcache nelle ultime versioni di Linux ;)

          • Andrea

            esatto. Dare la possibilità a tutti di fare tutto in qualsiasi ambiente grafico e mi piacerebbe come hai fatto tu, poter gestire al meglio la “pesantezza” del mio ambiente grafico facilmente e che tutti lo possano fare senza problemi, trovo ubuntu e kubuntu molto pesanti out of the box .

  3. picchiopc

    io sono dell’idea che se Canonical comprasse Mandriva e Novell ne otterebbe un discreto vantaggio, in termini di integrazione con KDE, in termini di esperienza Lato Server, in termini di compatibilità tra RPM e .DEB e in termini di prestidio, visto che avrebbe nelle sue mani una gran bella fetta di mercato.
    Quindi forza zio mark sveglia!
    Anche se neanche RH mi dispiacerebbe visto che si avrebbe meno frammentazione.

    • Frafra

      Canonical dal punto di vista economico non si stostiene ancora, dopo circa sei anni or sono. Dubito che possa acquisire qualcuno. Qualcuno che, nel caso di Novell, è svariate volte più grande di lei.
      Tra l’altro la storia rpm/deb è vecchia. Il primo formato è standard (LSB), ed e più avanzato rispetto al secondo (dpkg e apt nel frattempo sono progetti dormienti). LSB dice che si può usare anche deb, l’importante è che le informazioni contenute siano le stesse (cosa poco fattibile comunque per limitazioni di deb).

  4. aeeadi

    Si ma speriamo vivamente che ciò non accada, niente contro ubuntu, ma un mondo solo di ubuntu mi darebbe fastidio tanto quanto un mondo solo di windows..

    • picchiopc

      Neanche io voglio un mondo solo di ubuntu per carità, ci sono molte distro che reputo ottime e che mi dispiacerebbe se scomparissero (Debian/Sidux, Fedora, OpenGeu), ma il mio era solo un pensiero un po utopico che sicuramente non si avvererà.
      Ma che Canonical debba aumentare il suo impegno sul versante KDE su questo non ci piove, ovvio che l’acquisto di Mandriva gioverebbe :)

  5. salvatore

    Occacchio,ho appena cenato con carne e melanzane e mi va di rovescio tutto dopo aver letto “Microsoft” fra le plausibili! Microsoft che detiene i brevetti UNIX? D: omg!

  6. Nedanfor

    Magari! Red Hat è una delle aziende più forti in ambito Linux, acquisendo Novell si ridurrebbe la frammentazione delle distro commerciali orientata ad ambienti professionali, senza contare l’incremento a livello qualitativo. Nonché avere un qualcuno che è meno orientato a fare accordisupersegreticonMicrosoft, Mono e cose del genere sarebbe meglio.
    Canonical invece è orientata ad un altro target, più verso scuola/home, con l’unico difetto di curare particolarmente poco KDE: da questo punto di vista l’acquisizione di Mandriva sarebbe auspicabile (avremmo un Kubuntu in linea con le altre distro KDE), anche se per ora non ci sono neppure voci di corridoio.

  7. Marco

    Senza andare troppo offtopic mi vien da pensare ad uno scenario di fusioni a cascata fra i big. Sarebbe un male secondo voi?

  8. dave

    Tra l’altro Mandriva non è più in cattive acque quindi Canonical non la compra. Rimandendo in ambito finanziario quella che mi da più pensieri è proprio Canonical visto che va avanti grazie ai dindi di Mark. Quando l’astronauta chiuderà i rubinetti e smetterà ti spendere soldi, e questo prima o poi accadrà, non so quanto la Fondazione Ubuntu terrà in piedi il progetto. Il bello sarebbe averci poche distro ma ottime tanto da tenere testa sia a windows che a macosx. Che la frammentazione sia un male è vero però è anche vero che la biodiversità è una risorsa xD

      • Andrea

        potrei dire: Moratti ha lasciato l’Inter dopo aver vinto la Champions? sembrerebbe di no, ma i suoi 800 milioni di euro nel corso degli anni li ha spesi…

    • aeeadi

      Secondo me se parliamo di una maggiore standardizzazione e una maggiore compatibilità fra le varie distro ok, ma io non percepisco la “frammentazione” come un problema, anzi come il vero punto di forza di linux.
      È proprio grazie alla grande diversità che ogni sviluppatore ma anche ogni utente ha la possibilità di avere un sistema “su misura” per se, in più la diversità delle distribuzioni permette di focalizzarsi su tanti punti diversi che difficilmente da una “testa” sola emergerebbero. In sostanza secondo me dobbiamo uscire da una concezione di Sistema Operativo “aziendocentrico” è questo lo spirito dell’ opensource no?

      • dave

        Vi rispondo a tutti e tre. Primo: l’astronauta qualche tempo fa pensava di smettere con il foraggio a canonical visto che ci ha speso un vero e proprio capitale e lui si stava leggermente stufando. La canonical di fatturato suo non credo andrebbe molto lontano. Secondo: l’esempio con Moratti non c’entra un tubo perchè lui i soldi li percepisce eccome mentre il nostro caro Mark ancora ha visto poco o niente e ci sta leggermente rimettendo di tasca sua. Terzo: Più distro più target è logico ma la bellezza di 313 distro calcolate solo da distrowatch mi sembrano un po’ tante. Non dico che la frammentazione sia un male assoluto ma esagerare non porta mai bene. Detto questo io spero che Mark continui con la sua beneficenza opportunistica ancora per molto, io parlavo solo in termini finanziari.

      • darkham

        Red Hat acquisterebbe un rilievo tale, sul suo fronte imprenditoriale, che inizierebbe ad avere un atteggiamento con l’opensource come quello che ha Apple, con il MacOS.

        • Nedanfor

          E come farebbe? È software libero, non possono violare le licenze con cui rilasciano il codice. Davvero, il nesso proprio non lo capisco…
          PS. Da statistiche varie che leggo dai siti web, il 50% dei Linux desktop sono Ubuntu. Rilievo imprenditoriale ce lo ha già, egemonia su Linux non ne ha affatto se non per alcuni mercati specifici.

  9. Federico

    Sarebbe un’ottima cosa! RedHat diventerebbe all’istante l’unica distro enterprise!
    Cool!

    • shady

      in effetti… e non sarebbe male per i produttori…
      Io la vedo così… Red “Chamaleon” (mondata dai monopatici) buisiness oriented…
      Ubuntu (Canonical)… for the mass…
      Poi ognuno di voi nerdini con la distro lfs che vi pare… ehehe
      e vissero tutti felici e contenti…
      Ma se va in mano a m$… so cacchi! (è possibile veramente che succeda???)

  10. accio

    Mi sembra una cosa totalmente fuori dal mondo a meno di sacrificare una delle 2 distro (non avrebbe molto senso mantenerle entrambe…). Parlo ovviamente lato server….
    Diciamo però che RH ci guadagnerebbe acquisendo la ClusterSuite di suse (quella di RH è penosa, anzi penosissima) ma sinceramente non saprei quali altri vantaggi potrebbe avere se non quello di eliminare un competitor che è comunque ancora piuttosto indietro e poco paragonabile, sia come numero di installazioni che come prodotti…
    FORSE, l’unica cosa che mi viene in mente è il mercato di SAP. Suse e SAP hanno un mega laboratorio in germania (parlo di un datacenter enorme gestito da Fujitzu, altra grandissima partner di SUSE) su cui sviluppano e adattano SAP per linux, in particulare per la cluster suite di suse (che lato sap è stra avanzata, mentre RH è ridicola) ed effettivamente potrebbe essere interessante (SAP è un dinosauro che purtroppo non morirà mai).
    Ma siccome SAP e ORACLE vanno a braccetto…. mmmmm
    Boh non lo soooooooo :D

  11. andree2000

    Avete presente quel menù simil kikoff presente su opensuse nella versione gnome, dovrebbero pensare ad inserirlo nell’attuale progetto KDE per sostituire l’orribile kikoff utilizzato di default da KDE appunto..

    • dave

      Parli di Slab e ti quoto in pieno perchè orriderrimo e non si guarda. Tra l’altro è anche scomodo da usare. Potrebbero iniziare ad integrare il menù di mint che è meglio.

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