Ieri c’era la Messa.
Chi di noi (mi auto-includo per motivi storici) fosse mai stato tentato di liquidare le attesissime rivelazioni di Steve “Air” Jobs con una semplice battuta sarcastica, ha imparato col tempo a ricredersi. Snobbare un fenomeno di portata planetaria che ha ripercussioni socio-culturali con atteggiamento di superiorità non porta mai a nulla di pratico e ricorda anzi l’atteggiamento di chi snobba il software libero… Molto più efficace osservare e cercare di capire.
Osservare però fino ad un certo punto, e solo nel significato di tenere d’occhio: dal momento che non sono credente e men che meno ortodosso, io ieri la Messa non l’ho seguita, però oggi ho avuto una mezz’ora per guardare la parte che in qualità di pinguino curioso mi interessava maggiormente: le anticipazioni sulla venuta di Mac OS X Lion. E beh, per un pinguino ci sono tante considerazioni da fare…
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HTC ha presentato alcune interessanti novità che riguardano la sua linea di dispositivi Android. L’interfaccia Sense è stata aggiornata (spicca il video editing) ed è nato il portale HTCSense.com.
La principale e più succulenta novità è però la presenza di due nuovi telefoni: il Desire HD e il Desire Z, il primo è la risposta europea all’HTC Evo, il secondo anche, ma con uno schermo un po’ più piccolo e una acclamata tastiera qwerty.
Di tutto questo presentare, a me interessa principalmente il Desire HD, dal momento che in un telefono touchscreen voglio che appunto lo schermo la faccia da padrone… ed è proprio in questa ottica che ho fatto un velocissimo paragone con il sempre presente iPhone.
Da qualche tempo non si fa che dare addosso a Nokia, con la solita argomentazione che se non si decidono a trasformare in realtà tutti i progetti che hanno in cantiere sono destinati a soccombere. Beh potrebbe non essere suonata l’ultima ora per il colosso produttore di telefoni più o meno intelligenti.
Anzi a dirla tutta non sembra che se la stiano passando per niente male. Certo, non mi sento di smentire in toto le stime vagamente apocalittiche di un’azienda potenzialmente in ginocchio se non riuscirà a sfornare una linea di dispositivi in grado di competere con l’eccellenza di Android e iOS, ma stando alle notizie che giungono dal Nokia World 2010 la situazione non è poi così nera. C’è decisamente margine per augurare il meglio ad una delle aziende che più sta investendo nel software libero (Qt, MeeGo, Symbian).
Engadget ha una cronologia di quel che si è discusso durante l’interessante incontro, a cominciare dal volume di affari attuale di Nokia, che con 260.000 unità vendute ogni giorno supera quello di Android e iPhone messi insieme. Ok vabbè, intanto “Utili Nokia a -40%. Symbian3 o MeeGo, ma muovetevi! “
Giusto ieri, in “Il nuovo gioco Valve è un rompicapo. Si chiama Steam per Linux” , si discuteva di giochi sul pinguino, a proposito di una occasione – forse perduta – di avere il più grande distributore di giochi per PC sul treno Linux.
Tra i tanti interessanti spunti che avete tirato fuori nei numerosi commenti, mi aspettavo che prendesse più piede in particolare il ruolo che avranno due nuove “impreviste” piattaforme di gioco: i dispositivi mobili (iOS, Android) e i giochi via Web.
Cioè non devi inventare nulla alla fine. Esistono già ibridi di tastiera + touchpad, ma fanno tutti schifo. Io da quando ho preso una tastiera in alluminio in versione estesa, mi sono arreso al fatto che se fai qualcosa la fai bene, quindi “ti prego, per favore, inventa questa cazzo di tastiera” (quasi cit).
L’imminente uscita di iPhone 4, un ottimo dispositivo ma non poi particolarmente rivoluzionario, e l’aggiornamento ad iOS 4 (ex iPhone OS), hanno significato una facile conclusione: approfittare del calo dei prezzi sul vecchio modello, prendere un iPhone 3G S e aggiornarlo ad iOS 4.
Devono aver raggiunto questa stessa conclusione davvero in molti, almeno a giudicare dalla quantità di lamentele che mi sta aggredendo in queste ore. L’aggiornamento ad iOS 4 è stato liberato da Apple nella serata di ieri e già molti possessori di iPhone 3G S si sono lanciati fiduciosi nell’aggiornamento.
Forse un po’ troppo fiduciosi: la tanto decantata affidabilità degli aggiornamenti di Apple stavolta ha fatto cilecca: telefoni improvvisamente lenti, applicazioni che funzionano male o che non funzionano affatto, fotografie visualizzate male, perdita di dati (fate un backup prima!), perdita di funzionalità… fino ad alcuni casi in cui l’iPhone continua a riavviarsi. Aggiornamento: ovviamente ci sono anche esperienze di successo o solo problemi di lieve entità, come puntualizzato da alcuni tra i commenti (grazie!)
Il consiglio agli amici possessori di iPhone è di non aggiornare e aspettare che Apple corregga i bug dell’aggiornamento di iOS 4.
Di recente ho immolato un vecchio portatile all’altare della conoscenza e del gaudio retro-geek. Adesso sto realizzando che probabilmente dopo lo stress a cui l’ho sottoposto non ne farò più molto (resisteva con l’anima aggrappata ad un fdisk) ma ne è valsa la pena!
Dopo tanto tempo – ci avevo sperato con ZetaOS, ma non se ne fece nulla – avevo messo da parte la mia curiosità nei confronti di cloni di BeOS. Poi ho finalmente trovato una versione di Haiku, la R1 Alpha 2, che è stata in grado di installarsi, avviarsi e regalarmi un po’ della magia di quel sistema operativo glorioso che rivive grazie ad un progetto interamente open source. Vi regalo qualche passaggio dell’installazione, schermate del sistema installato e alcune considerazioni sul suo fascino.
Chi è abbonato alla insostituibile SocialBox o chi mi segue in anteprima su Twitter avrà letto che stanotte Apple ha silenziosamente aggiornato il Mac Mini. Di lato vedete a confronto nuovo (sopra) e vecchio (sotto).
Normalmente non riporto notizie da parte di Apple perché non ho alcun interesse a pubblicizzare i suoi prodotti, ma siccome uso quell’aggeggio per lavoro (cfr “MacOSX visto da un pinguino curioso“)… Insomma mi ha incuriosito questa nuova versione di quello che ho ribattezzato Mac Minchia, un termine che ormai è entrato nel vocabolario di pollycoke :)
Dopo aver letto le specifiche scopro che finalmente Apple si è decisa ad aggiungere un’uscita HDMI per la gioia di chi vuole usarlo come media center, ha messo una scheda video più potente, più potenza al processore, nuovo design molto più da salotto che da scrivania, ecc. La mia valutazione è che io l’ho comprato nel momento migliore (modello tardo 2009): adesso è un po’ più potente, ok, ma più ingombrante in larghezza e a €800 decisamente troppo più caro!