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Stallman vs iPad, Bill Gates, Facebook e tutto il resto

Richard Stallman è il nostro eroe spettinato preferito (cfr “In difesa di Stallman, la Libertà e GNU/Linux“): sviluppatore, creatore del progetto GNU, ideatore della licenza GPL e del concetto stesso di Software Libero, con tutte le sue filosofiche implicazioni etiche e morali… Ultimamente è più che altro un divulgatore, e come tale è stato di recente invitato in Italia.
Una cosa che incuriosisce della sua longeva attività missione di divulgatore del software libero è la caparbietà con cui da decenni ripete la stessa scenetta di Saint iGNUcius e le stesse quattro libertà fondamentali, rimanendo arroccato su posizioni ormai in apparente scollamento con la realtà e scagliandosi contro una lunga lista di minacce a tali libertà. In questa intervista (segnalata da Vito in SocialBox, grazie!) disapprova principalmente l’iPad di Apple, da lui rinominata “iBad”, ma non risparmia frecciate a Bill Gates e il suo “impero costruito sulla pelle delle libertà civili” o alle violazioni della privacy da parte di Facebook (su cui però la FSF ha una pagina personale).
Ad un personaggio capace di rendere credibile una frase come: “Il software proprietario è figlio di un sistema coloniale“, cosa si può dire? Noi pinguini possiamo non essere sempre tutti d’accordo con lui ma, anche con un velo di imbarazzo, non abbiamo altra scelta che ammirarlo: il suo è uno sporco lavoro e qualcuno deve pur farlo!

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