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Aggiungere “sudo” all’ultimo comando dato

Questo trucchetto potrebbe tornarvi utile quelle volte che date un comando che richiede diritti di amministrazione ma dimenticate di aggiungere “sudo” all’inizio della riga.

sandwich.png

La vignetta qui sopra è un classico umoristico abbastanza esplicativo: una richiesta (fammi un panino) viene accolta con un “no” (eh? fattelo da solo), ma diventa irrifiutabile se ci si aggiunge “sudo” :D Nell’immagine potete però notare che per usare sudo bisogna ripetere il comando, cosa alquanto noiosa. Per rimediare a questo c’è un sistema decisamente elegante…

Diventare un guru della shell in poco tempo

Questo rimedio infallibile vi renderà dei veri Guru della shell, nessuno potrà più battervi nell’uso del terminale:

shell-guru.jpg

Basta una banale gomma da cancelleria: l’unico accorgimento che posso darvi è di usarla dalla parte più abrasiva, e di sbiadire il tasto TAB in maniera “credibile”. Pensate che Gibson e Fender vendono a prezzi assurdi chitarre nuove ma invecchiate in questo modo…
Dopo questa operazione chiunque dia uno sguardo alla vostra tastiera comincerà a genuflettersi al vostro cospetto e voi assumerete poteri via via più assoluti sulle persone, specie su quelle a voi sessualmente appetibili.
Se invece preferite un sistema più serio, c’è sempre pollycoke ;)

Sudo, quindi esisto…

Una delle prime cose che ho notato la prima volta che usai Ubuntu (ottobre 2004) fu che l’installer non mi chiese di inserire una password per l’account root. Che stupido, pensai, si vede che non sono abbastanza umano:

sudo03.png
…io sudo, e voi?

La cosa stupisce sempre per i primi cinque minuti, poi sono stato folgorato e sono diventato un “essere umano che usa Linux” anche io :) Vi spiego perché (e come) potreste voler usare sudo, a prescindere dalla distribuzione che utilizziate.

Aumentare la “memoria” della bash per fare alcuni trucchetti…

Se avete seguito qualcuno dei miei precedenti post nella categoria “Comodamente Shell” avete imparato alcuni semplici trucchi che vi permettono di velocizzare notevolmente l’inserimento di comandi che avete già utilizzato in passato, o di riutilizzare parti di comandi dati in precedenza per crearne di nuovi…

bashrc.png

In particolare nel post “Shell: usare /etc/inputrc per alcuni trucchetti“, avevo segnalato come impostare il tasto PagUp per scorrere nello storico dei vostri comandi in base ai primi caratteri di una linea… se non avete capito leggete il post, ci sono molti altri trucchi interessanti, sappiate che li uso praticamente tutti giornalmente da anni, e non ne potrei fare a meno!

Escludere i file nascosti dall’autocompletamento Bash

Questa piccola chicca per la serie “Comodamente Shell” mi è stata suggerita da questo post di Ross Burton, che ha chiesto ai lettori del suo blog come fare per escludere i file nascosti, ossia quelli che cominciano con un .punto, dal completamento Bash. Esempio:

$: less [TAB] [TAB]

Questo comando genera una lista veramente lunga di suggerimenti offerti dall’autocompletamento Bash: vengono semplicemente inseriti tutti i file e le directory presenti nella directory di lavoro corrente. Così:

less.png

Mi sono stati restituiti circa 150 risultati! La maggior parte dei quali totalmente inutili. Per ovviare a questo piccolo problema basta mettere mano al file /etc/inputrc con un editor qualsiasi e aggiungere questa semplice riga:

sudo insults: sbagliare password in allegria

Cosa c’è di meglio di essere insultati quando si sbaglia a scrivere la password?

Questa è la primissima chicca pubblicata qui dopo essere stata segnalata al gruppo pollycoke :) tramite Mugshot. Grazie e congratulazioni desmoteo! Spero che il tuo esempio venga seguito :)

Ecco una caratteristica simpatica e totalmente inutile di sudo, il nostro software amministrazione di sistema preferito: quella di rispondere con delle offese all’utente che sbaglia a digitare la password! Esempio:

I’ve seen penguins that can type better than that.
Ho visto pinguini che sanno scrivere meglio. (T.d.felipe)

Per abilitare questa caratteristica basta compiere un semplice passo: modificare il file /etc/sudoers e aggiungere l’opzione “insults” alla fine della riga “Defaults”, che quindi adesso appare così:
Defaults !lecture,tty_tickets,!fqdn,insults
Nota: per modificare il file sudoers bisogna usare l’apposito comando:
$: sudo visudo
Beh spero che questo basti per farvi una risata ogni volta che sbagliate a digitare la vostra password, invece di inveire contro la vostra divinità :)

Eseguire il backup di un’intera distribuzione con il comando “cp”

La potenza di GNU/Linux si nota anche nella sua estrema semplicità. Tradizionalmente in sistemi operativi unix-like le utilità più semplici e basilari si integrano tra loro a formare un ecosistema in cui ogni compito è assolto nello specifico da una precisa applicazione. Non capita raramente di scoprire che qualcuna di quelle “semplici” applicazioni può essere usata per scopi per cui non erano state concepite.

linux-cp.png
Copiare un OS da una partizione all’altra non è mai stato così semplice

E’ questo il caso di “cp”, che normalmente assolve al compito di “copiare” (cp è un’abbreviazione di copy). Vi mostro adesso, infatti, come si può sfruttare questa semplice utilità per fare il backup di una intera distro, e ricavarne anche vantaggi. E’ il caso di avvertire i lettori che esistono metodi magari più eleganti per compiere questa operazione, ma lo scopo di questo articolo non è l’eleganza o la semplicità: è dimostrare la potenza di un piccolo comando.

nb: questo mio articolo è apparso originariamente su html.it

Come forzare lo svuotamento del Cestino di GNOME

Ecco un micro “consiglio del giorno” che ci viene proposto da “Ubuntu Tutorials“. Si tratta di svuotare il cestino… un’operazione ordinaria, direte voi. Ma vi è capitato mai che lo gnomo si rifiutasse di compierla?

E me succede abbastanza di frequente che compilando, installando ed eliminando robaccia in stato di pre-alpha :D mi rimanga nel cestino qualcosa su cui non ho i necessari permessi che mi permettono di eliminarla “definitivamente”. In questi casi la soluzione che ho sempre usato quasi senza pensarci è questa. La trascrivo perché magari qualche nuovo utente non ci arriva da solo.

$: sudo rm -rf ~/.Trash

Questo spazzerà via il cestino insieme al suo contenuto. Non temete, la directory nascosta “.Trash” verrà ricreata immediatamente, ripristinando l’originale funzionalità.

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