Sono passati sei mesi dalla mia ultima recensione di KDE (cfr “Fotorecensione di KDE SC 4.4.2“) e per un progetto open source con la vitalità di KDE si tratta di un tempo veramente lungo.
In questi giorni ho finalmente avuto modo di provare la distribuzione “ufficiosamente ufficiale” di KDE, creata sulla base di openSUSE 11.3, dunque ne ho approfittato per scattare oltre 80 immagini e appuntare le mie note su distribuzione e desktop.
Vi sentite pronti per sapere quanti “ancora” conterrà stavolta il verdetto finale? Mi sa che avrete una sorpresa.
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Dolphin è un file manager per KDE. A partire da KDE 4.0 ha preso il posto di Konqueror nella configurazione predefinita, nell’ottica di semplificazione dell’esperienza d’uso di KDE. Konqueror rimane in uso come web browser ma può essere usato anche come file manager per utenti esperti.
Chi di voi proviene da GNOME, come me, è abituato ad un visore di immagini, Eye of GNOME, estremamente pulito e coerente e con tutte le funzionalità che il 90% degli utenti si aspetta di trovare.
Lo stesso non può dire il tipico utente KDE 3, confrontato da una parte con Kuickshow, che è sempre stato troppo limitato, e dall’altra con Gwenview (nell’immagine a sinistra), che ha sofferto di ipertrofia e poca organizzazione nell’interfaccia.
Come molte altre applicazioni (cfr “L’evoluzione di KGet come pubblicità per KDE 4“), anche Gwenview al momento sta ricevendo una riscrittura e riorganizzazione all’insegna di quella estetica funzionale che pervade tutto KDE 4.